ITMI20082259A1 - Metodo per la realizzazione di manufatti, in particolare monili con pietre preziose o semipreziose incastonate e manufatti cosi' ottenuti - Google Patents

Metodo per la realizzazione di manufatti, in particolare monili con pietre preziose o semipreziose incastonate e manufatti cosi' ottenuti Download PDF

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ITMI20082259A1
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IT
Italy
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stones
elements
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metal
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Application number
IT002259A
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Inventor
Massimiliano Bonoli
Original Assignee
Cielo Venezia 1270 S P A
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    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44CPERSONAL ADORNMENTS, e.g. JEWELLERY; COINS
    • A44C17/00Gems or the like
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    • A44C17/00Gems or the like
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Description

Descrizione dell’ invenzione avente per titolo:
“METODO PER LA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI, IN PARTICOLARE MONILI CON PIETRE PREZIOSE O SEMIPREZIOSE INCASTONATE E MANUFATTI COSE OTTENUTI”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per la realizzazione di manufatti, in particolare monili con pietre preziose o semipreziose incastonate. L’invenzione riguarda anche i manufatti ottenuti con tale metodo.
La presente descrizione sarà riferita in particolare alla realizzazione di monili, ma è da intendersi che essa è applicabile ad un manufatto in genere, in particolare un articolo di arredamento, quale un quadro, un soprammobile, etc.
Nella descrizione che segue, per monile si intende un qualsiasi articolo di gioielleria, quale un pendente, anello, orecchino, spilla, ecc., realizzato preferibilmente, ma non necessariamente, in metallo nobile, quale oro, platino o argento, con incastonate pietre preziose, quali per esempio diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri, ecc., o semipreziose, quali ad esempio berilli, quarzi, acquemarine, ecc., o anche sintetiche, ottenute mediante il taglio di cristalli grezzi. A tale scopo esistono vari tipi di taglio, quali ad esempio a sfaccettature (taglio brillante, taglio smeraldo, taglio princess, ecc.) cabochon e misto.
Il valore della pietra è dato dai carati o dai punti. Un carato corrisponde a 1/5 di grammo in peso e a 100 punti. Chiaramente più grossa è la pietra, maggiore è il suo valore. Tuttavia, la realizzazione di una pietra di grossa caratura comporta notevoli sfridi e consente di ottenere geometrie molto limitate.
Per questo motivo, nella realizzazione di monili vengono utilizzate pietre di dimensioni molto piccole, che di per sé hanno un basso valore commerciale, ma che unite tra loro danno l’effetto di una pietra di grossa caratura e consentono di realizzare qualsiasi geometria desiderata.
Attualmente vengono utilizzati sostanzialmente due procedimenti per incastonare pietre di piccole dimensioni a dare una pietra di dimensioni più grandi e della geometria desiderata:
1. incassatura a pavé definita a “fresco” e
2. incassatura a pavé con “predisposizione”.
Incassatura a pavé a fresco
Questa tecnica è così definita perché molte lavorazioni vengono eseguite direttamente dall’incassatore sulla base in metallo del monile o gioiello.
Il procedimento comprende le seguenti fasi principali:
bucatura e svasatura del metallo per creare gli alloggiamenti per le piccole pietre;
incisioni sul metallo con strumenti affilatissimi (bulini) per creare piccole “griffe” o “granette”;
incassatura delle pietre mediante la piegatura delle griffe sulla corona della pietra;
Eventuale smussatura delle punte delle griffe.
Incassatura a pavé con predisposizione.
Questa tecnica è così definita perché molte lavorazioni vengono eseguite sul modello o “master” e sono riprese nella base in metallo del monile o gioiello. La base in metallo del monile arriva direttamente dalla fusione con i fori delle incisioni già apportati.
Questo procedimento comprende sostanzialmente le seguenti fasi principali:
ripasso dei fori e delle svasature nella base in metallo;
ripasso delle incisioni che determinano la creazione delle “griffe” o “granette”;
- incassatura delle pietre attraverso la piegatura delle griffe sulla loro corona;
- eventuale smussatura delle punte e delle griffe.
Entrambe le tecniche sopra descritte presentano Γ inconveniente di essere estremamente lunghe e laboriose, per le delicate asportazioni di materiale da effettuare sulla base in metallo del monile e la successiva incassatura delle pietre.
Ciò si traduce ovviamente in un notevole costo del prodotto finito.
Scopo dell’ invenzione è quello di eliminare gli inconvenienti delle tecniche precedentemente descritte, fornendo un metodo per la realizzazione di manufatti, in particolare monili con pietre preziose o semipreziose incastonate, che risulti molto più semplice e più rapido da attuare, e che quindi determini una considerevole riduzione dei costi di produzione, con conseguente diminuzione del costo del prodotto finito.
Questo scopo viene raggiunto con il metodo secondo P invenzione che presenta le caratteristiche dell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Sostanzialmente, il metodo secondo l’invenzione consiste nel preassemblare le singole pietre su appositi supporti o basi metalliche, in modo da formare dei “microcastoni”, che nel seguito verranno anche chiamati semplicemente elementi.
I singoli elementi vengono poi predisposti sulla base del monile da realizzare, nella forma geometrica desiderata, e saldati tra loro.
La saldatura per bloccare insieme i vari elementi può essere effettuata mediante tecnologie laser, alla fiamma con riporto di materiale, o in forno se i supporto metallici dei singoli elementi contengono di per sé una pasta saldante.
Convenientemente i supporti metallici dei singoli elementi presentano, dalla parte opposta dalla pietra, un permetto per il montaggio in una griglia forata prevista sulla base del manufatto.
I fori della griglia sono convenientemente passanti, per consentire la saldatura dal retro della base sulla quale sono montati gli elementi, dove poi può essere applicata una fascetta di copertura.
Le pietre possono essere sfaccettate o cabochon e di varia forma, ad esempio tonda, quadra, triangolare, navetta, ovale, ecc.. Convenientemente, i supporti metallici riproducono la forma delle pietre che devono ospitare e sono realizzati in metallo nobile, quale oro, argento, platino, ecc., ma possono essere realizzati anche in metalli non nobili, quali acciaio e leghe varie.
Il manufatto formato può essere ottenuto dalla composizione di elementi tutti uguali per forma e dimensione, o uguali per forma ma con misure diverse, o diversi per forma con misure diverse, o uguale per forma e/o misura con tagli delle pietre diversi.
Ulteriori caratteristiche dell’ invenzione appariranno più chiare nella descrizione dettagliata che segue, riferita a delle forme puramente esemplificative e quindi non limitative di realizzazione, illustrate nei disegni annessi in cui:
la fig. 1 è una vista schematica, ingrandita in prospettiva di un monile con pietre preziose, ottenuto con il metodo secondo Γ invenzione;
la fig. 2 è una vista parziale del monile di figura 1, mostrante gli elementi portanti le pietre in fase di montaggio;
le figure 3 e 4 sono viste esageratamente ingrandite di un singolo elemento del monile delle figure 1 e 2, mostrato rispettivamente in esploso e assemblato; la figura 5 mostra schematicamente in pianta una griglia quadrata, con una disposizione di elementi come mostrano le figure 1 e 2;
la figura 5’ mostra ancora una griglia quadrata con elementi aventi la stessa forma di quelli di figura 5, ma con una diversa disposizione;
le figure da 6 a 10 sono viste simili alla figura 4, mostranti elementi assemblati di diverse forme;
la figura 11 è una vista come figura 2, in cui sono utilizzati gli elementi di figura 6 per la realizzazione del monile;
le figure da 12 a 18 mostrano griglie quadrate come quella di figura 5 con elementi di forma diversa e/o disposti diversamente.
In figura 1 è mostrato un monile secondo Γ invenzione, indicato globalmente con il numero di riferimento 1.
Nell’esempio mostrato il monile è un orecchino, ma è evidente che esso può essere qualsiasi altro articolo di gioielleria o di bigiotteria, quale ad esempio un pendaglio, un ciondolo, una spilla, un bracciale, un anello, ecc.
Il monile 1 è costituito da una base metallica 2 e una pluralità di elementi 3, che verranno meglio descritti nel seguito, incassati o incastonati su essa.
La base 2 è convenientemente realizzata in metallo prezioso, quale oro, platino o argento, ma non è escluso che essa possa essere realizzata in metalli meno nobili quali rame, ottone, leghe metalliche in genere, qualora il monile 2 sia destinato a una fascia di mercato bassa.
Gli elementi 3, uno dei quali è mostrato ingrandito nelle figure 3 e 4, rispettivamente prima e dopo l’assemblaggio, comprendono un supporto metallico 4 e una pietra 5.
Per il supporto metallico 4 valgono le stesse considerazioni fatte per la base 2 del monile, cioè esso è convenientemente realizzato in metallo prezioso, quale oro, platino o argento, ma a seconda della destinazione del monile 1 può essere realizzato in metalli meno nobili.
La pietra 5 è generalmente una pietra preziosa, quale un diamante, uno smeraldo, un rubino, uno zaffiro, ecc. o una pietra semipreziosa quale berilli, quarzo, acquamarina, ecc., o anche una pietra sintetica, in qualsiasi sfumatura di colore. La pietra 5 può essere a sfaccettature (taglio brillante, taglio smeraldo, taglio princess, ecc.) cabochon e misto.
Nell’esempio delle figure da 1 a 5’, la pietra 5 è a taglio “carré” ed è di forma quadrata, come pure una forma quadrata ha il supporto 4 destinato ad alloggiarla.
In particolare, il supporto 4 presenta un blocchetto superiore 6 a sezione quadrata, con le pareti laterali leggermente rastrematesi verso il basso, e con una cavità interna 7 aperta superiormente. Nell’esempio riportato, centralmente dai quattro lati del blocchetto 6 si elevano altrettante griffe 8, destinate a imprigionare la pietra 5 aggraffandola sui quattro lati, come mostrato in figura 4.
Nell’esempio riportato, inferiormente al blocchetto 6 sporge un pemetto 9, tal che l’elemento 4 assume la forma di un chiodino di cui il blocchetto 6 costituisce la testa.
Gli elementi 3 così assemblati vengono montati sulla base 2 inserendo i loro pernetti 9 in appositi fori 10 di una griglia forata 11 prevista nella base 2 (vedere figura 2).
La previsione dei pemetti 9 sui supporti 4 consente un montaggio preciso, che può essere manuale o meccanico più o meno automatizzato, degli elementi 3 sulla base 2 appositamente forata.
Una volta montati, gli elementi 3 vengono bloccati saldamente tra di loro mediante saldatura, che può essere convenientemente effettuata in uno dei seguenti tre modi:
- mediante tecnologia laser;
- alla fiamma con apporto di materiale;
- in forno qualora i supporti metallici 4 degli elementi 3 contengano una pasta saldante.
Nel caso di saldatura al laser o alla fiamma, questa viene effettuata convenientemente dal retro della base 2 del monile, prevedendo i fori 10 della griglia 11 passanti e applicando successivamente una fascetta di copertura (non visibile nelle figure) a chiusura dei fori 10.
Il metodo secondo Γ invenzione si differenzia sostanzialmente dalle tecniche attualmente utilizzate per il fatto di prevedere un apporto di materiale per il bloccaggio tra loro degli elementi 3 comportanti supporti metallici anziché un’esportazione di materiale dalla base 2, per ricavare o riprendere gli alloggiamenti e le griffe di bloccaggio delle pietre.
Ciò si traduce in un procedimento molto più semplice e veloce, che consente di realizzare monili a costi decisamente più bassi di quelli prodotti con le tecniche note.
Nella realizzazione precedentemente descritta e illustrata i supporti metallici 4 sono provvisti di pemetti 6 per il montaggio in appositi fori 10 predisposti nella base 2 del monile.
Tuttavia, T invenzione contempla anche supporti 4 privi dei pemetti 9, che vengono semplicemente adagiati sulla base 2, che in tal caso sarà ovviamente sprovvista dei fori 10, e bloccati tra di loro mediante saldatura.
In questo caso, la saldatura degli elementi 3 viene fatta convenientemente a gruppi, man mano che essi vengono posizionati sulla base 2.
La figura 5 mostra schematicamente una griglia quadrata, con una conformazione e disposizione di elementi 3 come mostrati nelle figure 1 e 2. In particolare, le pietre 5 di forma quadrata sono disposte in file sfalsate tra di loro.
La figura 5’ mostra ancora una griglia quadrata, in cui gli elementi 3 con le stesse pietre di forma quadrata 5 sono disposte in perfetto allineamento tra loro.
Le figure da 6 a 10 mostrano diverse possibili conformazioni di elementi assemblati 3.
In particolare, l’elemento di pag. 6 comprende una pietra 5 tonda sfaccettata, imprigionata da quattro griffe 8 in un supporto a chiodino 4, il cui blocchetto superiore o testa 6 ha una forma a tronco di cono capovolto.
La figura 7 mostra una pietra sfaccettata di forma ovale, imprigionata anch’essa da quattro griffe 8 di un supporto 4 con testa a forma di cono capovolto a sezione ovale.
La figura 8 mostra una realizzazione molto simile a quella di figura 6, in cui la pietra 5 è tonda e a taglio cabochon, ed è imprigionata da tre griffe anziché quattro.
A tal proposito si fa notare che il numero di griffe 8 per aggraffare le pietre 5, di qualsiasi forma esse siano, può essere qualsiasi, purché in numero sufficiente a bloccarle saldamente.
In figura 9 è mostrata una pietra 5 triangolare imprigionata da tre griffe 8 di un supporto 4 della stessa forma.
In figura 10 la pietra 5 è di forma rettangolare ed è imprigionata da quattro griffe 8 di un supporto 4 che ne riproduce la forma. In particolare il blocchetto o testa 6 del supporto è di forma tronco piramidale capovolta, a base rettangolare.
Naturalmente nelle figure da 6 a 10, oltre che in figura 4, sono mostrati solo alcuni esempi di realizzazione di elementi 3, essendo evidente che questi possono assumere altre conformazioni, in dipendenza soprattutto dalla forma della pietra 5, pur rimanendo nell’ambito dell’invenzione.
E’ altresì evidente che i supporti 4 degli elementi 3 possono essere privi dei pemetti 9.
La figura 11 mostra schematicamente, in una vista simile a quella di figura 2, il montaggio degli elementi 3 con la pietra tonda sfaccettata 5 di figura 6, sulla stessa base 2 di monile precedentemente descritta.
Le figure da 12 a 18 mostrano possibili diverse conformazioni e/o disposizioni di elementi 3 in una griglia quadrata, come quella di figura 5.
In particolare, la figura 12 mostra una possibile disposizione di elementi 3 con pietre tonde sfaccettate 5, come da figura 6, della stessa misura.
La figura 13 mostra una possibile disposizione di elementi con pietre tonde sfaccettate di diverse misure.
Le figure 14 e 15 mostrano una griglia di elementi con pietre rettangolari, disposte rispettivamente allineate e sfalsate tra loro.
La figura 16 mostra ancora una disposizione di elementi di pietre rettangolari di diverse misure.
Le figure 17 e 18 mostrano una griglia di elementi di pietre triangolari, rispettivamente della stessa misura e di misure diverse.
Naturalmente sono possibili numerose altre realizzazioni, sia per quanto concerne le forme, le misure e il taglio delle pietre.
Le pietre 5 utilizzate per la realizzazione dei manufatti, in particolare monili secondo P invenzione sono convenientemente di misure calibrate che vanno da 1 a 4 millimetri.
Da quanto esposto appaiono evidenti i vantaggi dell’invenzione che tuttavia non deve essere considerata limitata alle realizzazioni precedentemente descritte ed illustrate, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio alla portata del tecnico del ramo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di manufatti, in particolare monili (1) comprendenti una base metallica (2) e una pluralità di pietre (5) incastonate su di essa, caratterizzato dal fatto di prevedere le seguenti fasi: preassemblaggio delle singole pietre (5) su rispettivi supporti metallici (4) per ottenere singoli elementi (3); disposizione degli elementi (3) su detta base metallica (2); bloccaggio degli elementi (3) mediante saldatura di detti supporti metallici (4) tra di loro ed eventualmente con la base (2); 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto preassemblaggio delle pietre (5) sui supporti metallici (4) avviene imprigionandole tra griffe (8) elevantisi dai supporti (4). 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 e 2 in cui la saldatura degli elementi (3) è una saldatura al laser, una saldatura alla fiamma con apporto di materiale metallico, o una saldatura in forno con pasta saldante predisposta su detti supporti (4). 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti supporti metallici (4) sono provvisti di pemetti (9) e vengono montati in appositi fori (10) previsti su detta base (2). 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui detti fori 10 sono passanti e, dopo l’operazione di saldatura, vengono chiusi dal lato opposto a quello di montaggio degli elementi (3) con una fascetta di copertura. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette pietre (5) sono pietre preziose quali diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri e simili, o semipreziose quali berillio, quarzo, acquamarina e simili con taglio a sfaccettature, a cabochon o misto. 7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta base (2) e detti supporti (4) sono realizzati in metallo nobile quale oro, platino o argento. 8. Manufatto comprendente una base metallica (2) e una pluralità di pietre (5) incastonate su di essa, caratterizzato dal fatto che dette pietre (5) sono preassemblate su rispettivi supporti metallici (4) a formare singoli elementi (3) montati sulla base (2) e saldati tra loro. 9. Manufatto secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti supporti (4) presentano griffe (8) atte a imprigionare le pietre (5). 10. Manufatto secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detta base (2) presenta una pluralità di fori (10) atti ad alloggiare pemetti (9) portati da detti supporti (4) degli elementi (3). 11. Manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10, in cui detto manufatto è un monile. 12. Manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10 in cui detto manufatto è un oggetto di arredamento, quale un quadro, un soprammobile o simile.
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WO2020095203A1 (fr) * 2018-11-05 2020-05-14 Precigems Sa Représentation d'une image

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