ITMI20121558A1 - Stampo per la formatura di piastrelle e simili - Google Patents

Stampo per la formatura di piastrelle e simili Download PDF

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ITMI20121558A1
ITMI20121558A1 IT001558A ITMI20121558A ITMI20121558A1 IT MI20121558 A1 ITMI20121558 A1 IT MI20121558A1 IT 001558 A IT001558 A IT 001558A IT MI20121558 A ITMI20121558 A IT MI20121558A IT MI20121558 A1 ITMI20121558 A1 IT MI20121558A1
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plug
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IT001558A
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Stefano Cassani
Emanuele Costetti
Paola Martinelli
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Martinelli Ettore Srl
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Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo "Stampo per la formatura di piastrelle e simili"
La presente invenzione si riferisce ad uno stampo per la formatura di piastrelle e simili.
Nella tecnica sono conosciuti stampi nei quali una coppia di semistampi concorrono a formare uno o più alveoli nei quali viene versata la polvere che una volta pressata forma il prodotto ceramico. Poiché la densità della polvere può, per vari motivi, variare nell’alveolo o fra un alveolo e l’altro dello stampo, sono da tempo stati proposti stampi detti “isostatici†nei quali almeno in un semistampo il tassello di pressatura che sorregge il tampone dello stampo à ̈ appoggiato su un letto di fluido incomprimibile presente in una camera dietro il tassello. Il volume di olio nella camera, opportunamente variato durante la pressatura, permette di modificare il compattamento della polvere nello stampo. In genere, con stampi a più impronte i vari tasselli di supporto di ciascuna impronta hanno i letti fluidi fra loro interconnessi, così che si ha una autocompensazione della densità fra le varie impronte dello stampo.
In EP1403017 à ̈ descritto uno stampo del tipo sopra menzionato, nel quale sono impiegate delle lamine elastiche che innestano in pareti laterali dei tasselli per spingerli verso la loro posizione più rientrata. Quando le lamine sono nella condizione non deflessa il tassello à ̈ nella sua posizione più rientrata. Alimentando fluido nella camera dietro il tassello, il tassello si sposta verso l’esterno, flettendo le lamine elastiche.
Spingere elasticamente i tasselli verso la posizione più rientrata à ̈ ad esempio utile per mantenere i tamponi di pressatura tutti alla stessa altezza durante le fasi di caricamento della polvere. Inoltre, à ̈ possibile impiegare lo stampo isostatico come uno stampo tradizionale semplicemente rimuovendo completamente il fluido incomprimibile. Si può anche evitare che in mancanza di fluido o con bassa pressione del fluido, i tasselli abbiano movimenti incontrollati sulle loro piastre di supporto.
L’impiego di lamine elastiche soffre però di vari svantaggi.
Ad esempio, la corsa permessa dalle lamine à ̈ molto limitata e le lamine sono soggette a inflessioni che ne provocano facilmente la rottura, costringendo ad una frequente manutenzione dello stampo.
D’altra parte, lo spazio nell’intorno delle impronte dello stampo à ̈ limitato ed à ̈ difficoltoso immaginare sistemi alternativi.
Inoltre, le lamine hanno un comportamento elastico insoddisfacente per assicurare una uniformità di caricamento dello stampo, essendo di comportamento troppo critico, specialmente dopo diversi cicli di pressatura. Scopo generale della presente invenzione à ̈ fornire uno stampo con piastra isostatica dotata di mezzi elastici di spinta verso la posizione di riposo che siano di ingombro limitato, robusti ed efficienti.
In vista di tale scopo si à ̈ pensato di realizzare, secondo l'invenzione, uno stampo per la formatura di piastrelle e simili, comprendente un semistampo inferiore e un semistampo superiore che definiscono almeno un alveolo di formatura, almeno uno dei due semistampi comprendendo una piastra portante avente almeno una sede nella quale à ̈ scorrevole a tenuta un tassello di pressatura, fra tassello e fondo della sede essendo formata una camera destinata a ricevere fluido incomprimibile per la spinta del tassello verso l’esterno della sede, mezzi elastici essendo presenti fra piastra e bordo periferico del tassello per spingere elasticamente il tassello verso il fondo della sede, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici comprendono una mensola che sporge lateralmente dal bordo periferico del tassello e che à ̈ connessa alla piastra per mezzo di perni di connessione con interposizione di almeno un distanziale elastico che contrasta lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriveranno di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, realizzazioni esemplificative applicanti tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista parziale, schematica e in sezione longitudinale di una prima realizzazione di stampo secondo l’invenzione; -figura 2 rappresenta una vista ingrandita e parzialmente in sezione trasversale dello stampo di figura 1;
-figura 3 rappresenta una vista schematica, parziale e in prospettiva dello stampo di figura 1;
-figura 4 rappresenta una vista schematica, parziale ed esplosa in prospettiva dello stampo di figura 1;
-figura 5 rappresenta una vista parziale e ingrandita di una variante dello stampo di figura 1;
-figura 6 rappresenta una vista parziale, schematica e in sezione longitudinale di una seconda realizzazione di stampo secondo l’invenzione; -figura 7 rappresenta una vista schematica, parziale e in prospettiva dello stampo di figura 6;
-figura 8 rappresenta una vista schematica, parziale ed esplosa in prospettiva dello stampo di figura 6;
-figura 9 rappresenta una vista parziale e ingrandita di una variante dello stampo di figura 6.
Con riferimento alle figure, in figura 1 à ̈ mostrato uno stampo, indicato genericamente con 10, per la formatura di piastrelle e simili (solitamente mediante pressatura di adatto materiale in polvere). Per semplicità, nella figura à ̈ mostrato solo una parte destra dello stampo, la parte sinistra essendo genericamente speculare (se lo stampo à ̈ monofilare).
Lo stampo 10 comprendente un semistampo inferiore 11 e un semistampo superiore 12 che definiscono almeno un alveolo di formatura 13 entro il quale viene pressato il materiale.
I due semistampi sono in genere destinati ad essere montati su rispettivi piani di pressa 14, 15 di una adatta pressa, non mostrata essendo in sé facilmente immaginabile dal tecnico esperto.
Almeno uno dei due semistampi comprende una piastra portante 16 avente almeno una sede 17 nella quale à ̈ scorrevole a tenuta un tassello di pressatura 18 destinato ad accogliere su di sé un tampone 19 con una semiimpronta del prodotto da formare. In genere la semi-impronta coincide con una delle due facce di una piastrella, mentre il bordo laterale à ̈ ottenuto da una cornice di contenimento 31 nella quale entrano i tamponi.
Nell’esempio di figura 1 à ̈ mostrato il semistampo superiore, ma la stessa soluzione può essere addotta per il solo stampo inferiore o per entrambi, ad esempio a seconda dei desideri e delle specifiche esigenze pratiche.
Fra tassello e fondo della sede viene così formata una camera 20 che à ̈ destinata a ricevere fluido incomprimibile per la spinta del tassello verso l’esterno della sede, secondo il tradizionale modo di funzionamento degli stampi a piastra isostatica.
Vantaggiosamente, fra piastra e bordo periferico del tassello sono presenti mezzi elastici 21 per spingere elasticamente il tassello verso il fondo della sede. Vantaggiosamente, tali mezzi elastici sono distribuiti attorno al perimetro laterale del tassello per fornire una spinta uniforme lungo la periferia del tassello, come si vede meglio in figura 3 e come sarà ulteriormente chiaro in seguito.
Come si vede bene sempre in figura 1 e, parzialmente in sezione da una direzione ruotata di 90° in figura 2, i mezzi elastici comprendono una mensola 22 che sporge lateralmente dal bordo periferico del tassello 18 e che à ̈ connessa alla piastra per mezzo di perni di connessione 23 con interposizione di almeno un distanziale elastico 24 che contrasta lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra. Il tassello può così compiere il suo movimento di scorrimento (in direzione verticale in figura) scorrendo nella sede nella piastra parallelamente ai perni, per affondare nella sede contrastato dall’olio o (comprimendo l’elemento elastico 24 quando entra fluido nella camera 20) per sporgere maggiormente dalla sede.
Nella prima realizzazione descritta, il perno 23 vantaggiosamente attraversa scorrevolmente la mensola 22 ed à ̈ fissato nella piastra con una sua prima estremità 25. Fra l’opposta seconda estremità 26 del perno e la mensola 22 à ̈ presente il detto distanziale elastico 24 che così reagisce fra detta seconda estremità del perno e la mensola per contrastare lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra.
Vantaggiosamente, il perno à ̈ realizzato in forma di vite che à ̈ avvitata nella piastra 16 (dotata di opportuni fori filettati) e con testa allargata che realizza la detta seconda estremità 26. Il distanziale elastico 24 appoggia vantaggiosamente contro la testa della vite mediante interposizione di una lamina metallica di appoggio 27.
Sempre vantaggiosamente, sulle viti 23 sono inseriti distanziali rigidi tubolari o boccole 28 di limitazione dell’avvitamento delle viti. In tale modo le viti possono essere saldamente avvitate nella piastra senza stressare il distanziale elastico. Vantaggiosamente, i distanziali rigidi sono opportunamente dimensionati in lunghezza rispetto allo spessore del distanziale elastico così da permettere un controllo del precarico del distanziale elastico stesso.
Come si vede chiaramente in figura 3 e, meglio, nell’esploso di figura 4, la lamina di appoggio 27 à ̈ vantaggiosamente in forma di cornice che segue il perimetro del tassello e nella quale le viti 23 che realizzano i perni sono avvitate ad intervalli lungo la sua estensione per circondare il tassello.
Il dimensionamento dello stampo può essere tale che quando il tassello à ̈ spinto completamente nella sede per mezzo dei mezzi elastici 21, il tassello à ̈ contro il fondo della sede.
Può tuttavia essere vantaggioso che permanga una piccola distanza fra tassello e fondo della sede, ad esempio per facilitare il successivo ingresso del fluido o per evitare fenomeni di “incollaggio†del tassello al fondo della sede. Tale spazio (indicato con †̃d’ in figura 1) può essere anche solo nell’ordine di qualche decimo di millimetro.
Per evitare il contatto fra tassello e fondo della sede à ̈ vantaggiosamente previsto un appoggio di finecorsa, facilmente ottenuto dal contatto della mensola 22 contro il bordo della piastra 16 che circonda il tassello, come si vede nelle figure 1 e 2.
La mensola à ̈ vantaggiosamente realizzata in forma di cornice che circonda il tassello in uno o più pezzi (nelle figure 3 e 4 à ̈ rappresentata una mensola in due pezzi) e che preferibilmente appoggia su un bordo di battuta 30 presente sulle pareti laterali del tassello che sporgono dalla sede del tassello nella piastra. Il bordo di battuta può vantaggiosamente fare parte di una scanalatura presente sulle pareti laterali del tassello e nella quale la detta cornice à ̈ parzialmente inserita.
È stato trovato particolarmente vantaggioso che il distanziale elastico sia formato da uno strato di materiale elastomerico, in particolare scelto fra elastomeri poliuretanici (ad esempio: ADIPRENE®, VULKOLLAN®, ADIPOL®, ULTRAFLEX®) o NBR (Nitrile Butadiene Rubber).
Come si vede bene in figura 4, à ̈ stato anche trovato vantaggioso che lo strato di materiale elastomerico segua il perimetro del tassello per essere attraversato ad intervalli dai perni lungo la sua estensione. Ad esempio, la strato di elastomero può essere facilmente ritagliato in forma di cornice genericamente rettangolare a partire da un foglio di adatto spessore.
Sempre vantaggiosamente, lo strato di materiale elastomerico, la mensola e la lamina di appoggio possono essere realizzati tutti in forma di cornice con impronta simile per sovrapporsi completamente gli uni agli altri, come bene si vede sempre nell’esploso di figura 4.
In figura 4 à ̈ mostrato come i tasselli possano essere vantaggiosamente almeno due (e vantaggiosamente anche un insieme di tasselli disposti in righe e colonne per formare una matrice di impronte di pressatura). Ciascun tassello à ̈ scorrevole nella propria sede nella piastra e ha i propri mezzi elastici lungo il perimetro. Le rispettive camere destinate a ricevere fluido incomprimibile sono fra loro interconnesse mediante condotti 32, secondo quanto previsto per questa tipologia di stampi.
In figura 5 à ̈ mostrata una variante nella quale fra mensola 22 e piastra 16 à ̈ vantaggiosamente interposto un elemento elasticamente cedevole 29 che permette di mantenere il tassello elasticamente distanziato dal fondo della sede di una distanza †̃d’ anche prima dell’introduzione dell’olio. Vantaggiosamente, la cedevolezza e lo spessore †̃D’ dell’elemento 29 (che può essere uno strato di materiale cedevole disposto lungo tutta l’estensione della mensola 22) sono scelti in modo tale che le forze di pressatura generate durante l’uso dello stampo possano comprimere l’elemento elastico 29 e annullare la distanza †̃d’. Ciò permette di portare il tassello in battuta sul fondo della sede, ad esempio quando non vi à ̈ fluido nella camera (o quando la pressione del fluido à ̈ sufficientemente bassa) o quando avviene trasferimento di fluido verso le camere degli altri tasselli. Si hanno così i summenzionati vantaggi di un piccolo spazio fra tassello e fondo della sede quando lo stampo à ̈ a riposo, allo stesso tempo garantendo che il tassello si accosti dolcemente al fondo della sua sede. Il materiale dell’elemento 29 può vantaggiosamente essere scelto fra quelli impiegabili per il distanziale elastico 24.
In figura 6 à ̈ mostrata una seconda realizzazione di uno stampo secondo l’invenzione.
In tale figura à ̈ mostrato solo parzialmente il semistampo inferiore, la struttura complessiva generale dello stampo essendo facilmente immaginabile dal tecnico in base alla descrizione sino ad ora fatta e da quella che segue. La realizzazione di figura 6 permette di ottenere un ancora minore ingombro verticale ed à ̈ perciò particolarmente utile per il semistampo inferiore. La stessa soluzione può essere comunque impiegata per il solo stampo superiore o per entrambi.
Per semplicità, elementi similari a quelli della realizzazione precedente saranno indicati con uguale numerazione aumentata di 100.
In figura 6 à ̈ perciò mostrato il semistampo 111 di uno stampo 110 realizzato secondo l’invenzione per la formatura di piastrelle e simili.
Il semistampo comprende una piastra portante 116 avente almeno una sede 117 nella quale à ̈ scorrevole a tenuta un tassello di pressatura 118 destinato ad accogliere su di sé un tampone 119 con una semi-impronta del prodotto da formare. La semi-impronta concorre (assieme all’altro semistampo, non mostrato) a formare l’alveolo di formatura (13 in figura 1) dello stampo completo.
Fra tassello e fondo della sede viene formata una camera 120 che à ̈ destinata a ricevere fluido incomprimibile per la spinta del tassello verso l’esterno della sede.
Fra piastra e bordo periferico del tassello sono presenti mezzi elastici 121 per spingere elasticamente il tassello verso il fondo della sede.
Come per la realizzazione precedente, i mezzi elastici sono vantaggiosamente distribuiti attorno al perimetro laterale del tassello, come si vede ad esempio in figura 7.
I mezzi elastici comprendono una mensola 122 che sporge lateralmente dalle pareti laterali del tassello 118 e che à ̈ connessa alla piastra per mezzo di perni di connessione 123 con interposizione di almeno un distanziale elastico 124 che contrasta lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra. Il tassello può così compiere il suo movimento di scorrimento (in direzione verticale in figura) scorrendo nella sede nella piastra, per affondare nella sede contrastato dall’olio o (comprimendo l’elemento elastico 124 quando entra fluido nella camera 120) per sporgere maggiormente dalla sede.
Come si vede bene sempre in figura 6, il perno 123 à ̈ connesso alla mensola con una sua prima estremità 125 e attraversa scorrevolmente la piastra 116. Fra l’opposta seconda estremità 126 del perno e la piastra 116 à ̈ presente il distanziale elastico 124 che reagisce così fra la seconda estremità del perno e la piastra per contrastare lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra.
Vantaggiosamente, il perno à ̈ realizzato in forma di vite con testa allargata che realizza la detta prima estremità 125 e con seconda estremità 126 che si avvita in una lamina 127 di appoggio contro il distanziale elastico 124. Sempre vantaggiosamente, sulle viti 123 sono inseriti distanziali rigidi tubolari o boccole 128 di limitazione dell’avvitamento delle viti e di controllo del precarico del distanziale elastico. In tale modo, grazie ad una opportuna scelta della lunghezza delle boccole, le viti possono essere saldamente avvitate senza stressare il distanziale elastico. Le teste delle viti posso essere coniche e accolte in opportune sedi svasate nella mensola, come si vede nelle figure.
Come si può intuire in figura 7 e vedere chiaramente nell’esploso di figura 8, la lamina di appoggio 127 à ̈ vantaggiosamente in forma di cornice che segue il perimetro del tassello e nella quale le viti 123 che realizzano i perni sono avvitate ad intervalli lungo la sua estensione per circondare il tassello. Analogamente si vede come la mensola 122 può vantaggiosamente essere anch’essa in forma di cornice che circonda la periferia del tassello, con le viti disposte ad intervalli attraverso di essa.
Vantaggiosamente, la lamina di appoggio 127 Ã ̈ accolta in un canale 140 ricavato nella piastra, assieme al distanziale elastico 124 (vantaggiosamente realizzato come cornice continua di andamento uguale a quello della lamina 127).
Come per la soluzione precedente, il dimensionamento dello stampo può essere tale che quando il tassello à ̈ spinto completamente nella sede per mezzo dei mezzi elastici 121, il tassello à ̈ contro il fondo della sede, ma può essere vantaggioso che permanga una piccola distanza fra tassello e fondo della sede.
Per evitare il contatto fra tassello e fondo della sede può essere vantaggiosamente previsto un appoggio di finecorsa, facilmente ottenibile dal contatto della mensola 122 contro il bordo della piastra 116 che circonda il tassello, come si vede bene in figura 6.
La mensola à ̈ vantaggiosamente realizzata in forma di cornice che circonda il tassello e che preferibilmente appoggia su un bordo di battuta 130 presente sulle pareti laterali del tassello che sporgono dalla sede del tassello nella piastra. Il bordo di battuta può vantaggiosamente fare parte di una scanalatura presente sulle pareti laterali del tassello e nella quale la detta cornice à ̈ parzialmente inserita. In particolare, come si vede bene nelle figure, il tassello può essere realizzato con due piastre sovrapposte e interconnesse per imprigionare completamente fra di loro il bordo più interno della mensola allo stesso tempo garantendo la montabilità del sistema quando la mensola à ̈ realizzata in un sol pezzo.
Anche in questa seconda soluzione il distanziale elastico à ̈ vantaggiosamente formato da uno strato di materiale elastomerico, in particolare scelto fra elastomeri poliuretanici o NBR (Nitrile Butadiene Rubber), vantaggiosamente sagomato (ad esempio ritagliato da un foglio) per seguire il perimetro del tassello ed essere attraversato ad intervalli dai perni lungo la sua estensione.
Le possibili forme a cornice delle varie parti che compongono i mezzi elastici sono ben visibili nella figura 8.
In figura 7 si vede bene come i tasselli possano essere vantaggiosamente almeno due (e vantaggiosamente anche un insieme di tasselli disposti in righe e colonne per formare una matrice di impronte di pressatura), con ciascun tassello che à ̈ scorrevole nella propria sede nella piastra e che ha i propri mezzi elastici lungo il perimetro. Le rispettive camere destinate a ricevere fluido incomprimibile sono fra loro interconnesse mediante condotti 132, secondo quanto previsto per questa tipologia di stampi. In tale modo si ha una ridistribuzione di fluido durante la pressatura che ottimizza la pressatura della polvere nei vari alveoli.
In figura 9 à ̈ mostrata una variante nella quale fra mensola 122 e piastra 116 à ̈ vantaggiosamente interposto un elemento elasticamente cedevole 129 che permette di mantenere il tassello elasticamente distanziato dal fondo della sede di una distanza †̃d’.
Analogamente alla realizzazione precedente, la cedevolezza e lo spessore †̃D’ dell’elemento 129 (che può essere anch’esso conformato a cornice lungo tutta l’estensione della mensola 122) possono essere scelti in modo tale che le forze di pressatura generate durante l’uso dello stampo possano comprimere l’elemento elastico 129 e annullare la distanza †̃d’, in modo che con la pressatura il tassello possa andare in battuta sul fondo della sede, se necessario.
Il materiale dell’elemento 129 può vantaggiosamente essere scelto fra quelli impiegabili per il distanziale elastico 124.
A questo punto à ̈ chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati.
Per esempio, lo stampo secondo l’invenzione à ̈ robusto, di facile manutenzione e montaggio e con caratteristiche elastiche ottimali e ripetibili.
In particolare, con uno stampo secondo l’invenzione si può assicurare che i vari tamponi dello stampo siano tutti alla stessa altezza al caricamento della polvere, garantendo una maggiore uniformità di prodotto.
La qualità dei prodotti ottenuti con stampi secondo l’invenzione à ̈ perciò aumentata.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di realizzazioni applicanti i principi innovativi della presente invenzione à ̈ riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.
Ad esempio, la mensola può anche essere realizzata di pezzo con il rispettivo tassello.
Inoltre à ̈ possibile introdurre olio nella piastra isostatica in modo da aumentare la distanza di ciascun tassello dal fondo della sua sede nella piastra e conseguentemente anche il volume della camera d’olio di ciascun tassello: ciò consente di assicurare un comportamento isostatico anche in presenza di elevata disuniformità nel caricamento della polvere nelle varie impronte dello stampo.
Inoltre, caratteristiche mostrate e descritte per una delle due soluzioni di esempio possono essere naturalmente impiegate nell’altra soluzione, come ora facilmente immaginabile dal tecnico.
Lo stampo può anche essere accessoriato con noti sistemi di caricamento polvere e scarico del prodotto pressato e/o con noti tamponi isostatici (ad esempio del noto tipo con “marche isostatiche†) per uniformare localmente la densità della polvere nell’alveolo.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Stampo (10, 110) per la formatura di piastrelle e simili, comprendente un semistampo inferiore (11, 111) e un semistampo superiore (12, 112) che definiscono almeno un alveolo di formatura (13), almeno uno dei due semistampi comprendendo una piastra portante (16, 116) avente almeno una sede (17, 117) nella quale à ̈ scorrevole a tenuta un tassello di pressatura (18, 118), fra tassello e fondo della sede essendo formata una camera (20, 120) destinata a ricevere fluido incomprimibile per la spinta del tassello verso l’esterno della sede, mezzi elastici (21, 121) essendo presenti fra piastra e bordo periferico del tassello per spingere elasticamente il tassello verso il fondo della sede, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici comprendono una mensola (22, 122) che sporge lateralmente dal bordo periferico del tassello e che à ̈ connessa alla piastra per mezzo di perni di connessione (23, 123) con interposizione di almeno un distanziale elastico (24, 124) che contrasta lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra.
  2. 2. Stampo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il perno di connessione (23) attraversa scorrevolmente la mensola (22) ed à ̈ fissato nella piastra (16) con una sua prima estremità (25), fra una opposta seconda estremità (26) del perno e mensola essendo presente il detto distanziale elastico (24) reagente fra detta seconda estremità del perno e mensola per contrastare lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra.
  3. 3. Stampo secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il perno (23) à ̈ realizzato in forma di vite avvitata nella piastra e con testa che realizza la detta seconda estremità (26) e contro la quale il distanziale elastico appoggia con interposizione di una lamina metallica (27).
  4. 4. Stampo secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la lamina di appoggio (27) Ã ̈ in forma di cornice che segue il perimetro del tassello e nella quale le viti che realizzano i perni sono avvitate ad intervalli lungo la sua estensione.
  5. 5. Stampo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il perno (123) à ̈ connesso alla mensola (122) con una sua prima estremità (125), attraversa scorrevolmente la piastra (116) e fra una opposta seconda estremità (126) del perno e piastra (116) à ̈ presente il detto distanziale elastico (124) reagente fra detta seconda estremità del perno e piastra per contrastare lo scorrimento del tassello verso l’esterno della sede nella piastra.
  6. 6. Stampo secondo rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il perno à ̈ realizzato in forma di vite con testa (125) che realizza la detta prima estremità e con seconda estremità (126) che si avvita in una lamina (127) di appoggio contro il distanziale elastico.
  7. 7. Stampo secondo rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la lamina di appoggio (127) Ã ̈ in forma di cornice che segue il perimetro del tassello e nella quale le viti che realizzano i perni sono avvitate ad intervalli lungo la sua estensione.
  8. 8. Stampo secondo rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la lamina di appoggio à ̈ accolta in un canale (140) ricavato nella piastra.
  9. 9. Stampo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che fra mensola (22, 122) e piastra (16, 116) Ã ̈ previsto un appoggio di finecorsa che evita il contatto fra tassello e fondo della sede.
  10. 10. Stampo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che fra mensola (22, 122) e piastra (16, 116) Ã ̈ interposto un elemento elasticamente cedevole (29, 129) per mantenere il tassello elasticamente distanziato dal fondo della sede.
  11. 11. Stampo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il distanziale elastico (24, 124) Ã ̈ formato da uno strato di materiale elastomerico, preferibilmente scelto fra elastomeri poliuretanici o NBR.
  12. 12. Stampo secondo rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che lo strato di materiale elastomerico segue il perimetro del tassello per essere attraversato ad intervalli dai perni (23, 123) lungo la sua estensione.
  13. 13. Stampo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la mensola (22, 122) Ã ̈ una cornice che circonda il tassello e che appoggia su un bordo di battuta (30, 130) presente su pareti laterali del tassello che sporgono dalla sede del tassello nella piastra.
  14. 14. Stampo secondo rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il detto bordo di battuta (30, 130) fa parte di una scanalatura presente sulle pareti laterali del tassello e nella quale la detta cornice à ̈ parzialmente inserita.
  15. 15. Stampo secondo rivendicazione 3 o 6, caratterizzato dal fatto che sulle viti sono inseriti distanziali rigidi (28, 128) di limitazione dell’avvitamento delle viti.
  16. 16. Stampo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i tasselli sono almeno due, ciascuno entro una propria sede nella piastra e con le rispettive camere (20, 120) destinate a ricevere fluido incomprimibile che sono fra loro interconnesse
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