ITMI20120654A1 - Elemento di ventilazione di un involucro contenente un organo elettrico, meccanico o elettromeccanico - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Forma oggetto del presente trovato un elemento per la ventilazione di un involucro contenente una apparecchiatura elettrica, meccanica, elettromeccanica o similare secondo il preambolo della rivendicazione principale.

Come à ̈ noto, à ̈ diffuso l’utilizzo di elementi per la ventilazione di involucri noti nell’industria automobilistica o dei veicoli in genere; tali elementi di ventilazione ad esempio sono associati ad aperture di contenitori di parti elettriche o elettroniche (come i gruppi ottici o fari degli autoveicoli) o di parti meccaniche (scatole ingranaggi organi di trasmissione idraulica, sistemi alzavetro o gruppo tergicristallo, ad esempio) dove à ̈ necessario avere una equalizzazione della pressione tra il volume interno di tali contenitori e l’ambiente esterno. Un elemento del tipo sopra citato à ̈ utilizzabile in ogni componente, non necessariamente dell’industria automobilistica, dove c’à ̈ la suddetta necessità di compensazione/equalizzazione della pressione (ad esempio, quadri elettrici, sistemi di illuminazione stradale, contenitori o taniche di prodotti chimici).

E’ anche noto che tali elementi di ventilazione presentino una conformazione tale da limitare l’ingresso di acqua all’interno di detti contenitori o involucri, detta acqua potendo derivare da pioggia o pozzanghere o potendo derivare dal lavaggio del veicolo o del suo motore. Ad esempio, à ̈ noto da EP1102002 un elemento di ventilazione che comprende un organo di copertura cilindrico chiuso ad una sua estremità ed aperto a quella opposta in cui à ̈ inserito un corpo sostanzialmente cilindrico. Un passaggio d’aria à ̈ formato tra la parete interna dell’organo suddetto e la parete esterna del corpo interno e tra la superficie inferiore dell’organo e l’estremità inferiore di tale corpo. Lungo la periferia del corpo interno, ad un intervallo predeterminato, à ̈ posta una pluralità di sporgenze; quando il corpo suddetto non à ̈ accoppiato all’organo di copertura, il suo diametro esterno (comprendendo le sporgenze) à ̈ maggiore di quello dell’organo stesso, mentre quando il corpo à ̈ inserito nell’organo, le sue sporgenze entrano in contatto con la parete interna dell’organo suddetto cosicchà ̈ tale corpo viene posizionato e fissato in quest’ultimo e si crea il passaggio dell’aria tra le sporgenze.

Una membrana idrofobica può essere associata al corpo interno ad una estremità di quest’ultimo interna a detto organo di copertura.

Nella soluzione nota sopra citata, la funzione di ventilazione dell’elemento oggetto di brevetto e quella di accoppiamento tra l’organo di copertura ed il corpo interno sono entrambe svolte dalle sporgenze del corpo interno che lo mantengono distante dalla parete dell’organo di copertura. Ciò comporta la necessità di una progettazione attenta e specifica del corpo interno al fine di assicurare una ventilazione opportuna dell’involucro.

Inoltre, essendo il corpo interno cedevole, esso può deformarsi all’atto dell’inserimento o col passare del tempo (“rilassandosi†) così da modificare le sezioni dei passaggi per l’aria, modificando così la ventilazione dell’involucro a cui l’elemento di ventilazione à ̈ associato.

In aggiunta, il corpo interno può entrare in contatto con elementi estranei penetranti dalla estremità aperta dell’organo di protezione e danneggiarsi.

Inoltre, nella soluzione nota, il corpo interno, in materiale cedevole, sporge dall’organo di copertura e si accoppia all’involucro. Ciò comporta un’attenta progettazione dell’elemento di ventilazione al fine di avere la corretta conformazione di detto corpo ed organo per avere un corretto e sicuro accoppiamento, a tenuta, con il relativo involucro. In aggiunta, dopo l’accoppiamento del corpo in materiale cedevole con l’involucro risulta difficile la sua separazione da quest’ultimo quando da esso si deve staccare l’elemento di ventilazione.

Inoltre, la nota soluzione sopra citata (ed altre ad essa equivalente note nel campo della tecnica) presenta un’ampia porzione in gomma (corpo interno), cosa che comporta costi non trascurabili del prodotto finito, nonché tempi di produzione non trascurabili legati allo stampaggio del corpo interno.

Scopo del presente trovato à ̈ quello di offrire un elemento di ventilazione di un involucro, ad esempio contenente apparecchiature elettriche quali un involucro utilizzato nel campo automobilistico come un gruppo ottico (o sistema di illuminazione, in generale) o un contenitore di circuiteria elettrica per il controllo del motore di un veicolo o altro involucro del tipo precedentemente citato, che sia perfezionato rispetto agli elementi analoghi e già noti.

Un particolare scopo del trovato à ̈ quello di offrire un elemento di ventilazione del tipo citato che possa essere realizzato in modo relativamente rapido e con costi contenuti rispetto agli analoghi elementi di ventilazione noti.

Un altro scopo à ̈ quello di offrire un elemento di ventilazione del tipo citato che offra una ottimale ventilazione dell’involucro a cui à ̈ associato in ogni condizione d’uso di quest’ultimo e che mantenga tale ottimale ventilazione nel tempo.

In particolare, scopo del trovato à ̈ quello di offrire un elemento di ventilazione del tipo citato in cui il flusso d’aria di ventilazione possa essere ottimizzato attraverso un opportuno dimensionamento delle sue parti ed in cui la funzione di tale ventilazione possa essere separata da quella di accoppiamento “meccanico†di tale parti.

Un altro scopo à ̈ quello di offrire un elemento di ventilazione del tipo citato che sia di conformazione stabile nel tempo.

Questi ed altri scopi che risulteranno evidenti all’esperto del ramo vengono raggiunti da un elemento di ventilazione secondo le unite rivendicazioni.

Per una miglior comprensione della presente invenzione si allegano a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, i seguenti disegni, in cui:

la figura 1 mostra una vista in esploso di una prima forma di realizzazione di un elemento di ventilazione secondo il trovato;

la figura 2 mostra una vista dall’alto dell’elemento di figura 1;

la figura 3 mostra una sezione secondo la traccia 3-3 di figura 2;

la figura 4 mostra una vista prospettica di un componente dell’elemento di figura 1;

la figura 5 mostra una vista in esploso di una seconda forma di realizzazione di un elemento di ventilazione secondo il trovato;

la figura 6 mostra una vista dall’alto dell’elemento di figura 5;

la figura 7 mostra una sezione secondo la traccia 7-7 di figura 6;

la figura 8 mostra una vista prospettica di un componente dell’elemento di figura 5; e

la figura 9 mostra una sezione di una variante del trovato.

Con riferimento alle figure 1-4, in esse à ̈ mostrato un elemento di ventilazione 1 che comprende un corpo rigido 2, realizzato in materia plastica o sinterizzata ed avente una parte cilindrica 3 chiusa ad una prima estremità 4 da una parte di chiusura 5 sostanzialmente piana ed aperto ad una seconda estremità 7. Tale parte 5 forma preferibilmente corpo unico con la parte cilindrica 3.

Da un lato interno 8 (rispetto al corpo 2) di tale parte 5 si distacca una porzione cilindrica interna 10 che si estende fino alla seconda estremità 7 del corpo 2 e che à ̈ realizzata in pezzo con detta parte 5. Tale porzione interna 10 risulta quindi una parte del corpo 2.

La porzione interna 10 à ̈ coassiale alla parte cilindrica o parete esterna 3 del corpo 2 e tra esse vi à ̈ un incavo o intercapedine 12. La porzione 10 e detta parete 3 sono collegate da nervature 11K che irrigidiscono il corpo 2 e ne evitano la deformazione nel tempo dovuta a cicli termici, vibrazioni o agenti atmosferici.

Come sarà descritto, tale incavo 12 del corpo 2 à ̈ in comunicazione con un vano 13 presente tra una prima estremità 14 di un organo cilindrico 15 inserito coassialmente entro la porzione cilindrica interna 10 del corpo 2 e trattenuto entro quest’ultimo, per interferenza, da tale porzione. Tale organo 15 à ̈ in materiale cedevole, come gomma naturale, sintetica o materiale equivalente, e comprende una seconda estremità 17 sporgente dal corpo 2.

La prima estremità 14 dell’organo 15 à ̈ posta in corrispondenza, ma a distanza dalla parte di chiusura 5 del corpo 2, tra tale parte e detta estremità essendo così formato il vano 13 sopra citato. Al fine di assicurare il posizionamento a distanza dell’organo 15 dalla parte di chiusura 5 sopra citata, dal lato interno 8 di quest’ultima si elevano spallamenti 21 su cui appoggia la prima estremità 14 dell’organo 15. Gli spallamenti 21 hanno forma arcuata e contattano l’organo 15 internamente alla porzione cilindrica 10 del corpo 2.

Come detto, l’intercapedine o incavo 12 comunica con il vano 13. Ciò attraverso feritoie 22 previste nella porzione 10 sopra citata, vantaggiosamente frontalmente agli spallamenti 21. Tali feritoie, aventi preferibilmente spigoli vivi, cooperano con l’organo cilindrico 15 e contribuiscono a mantenere tale organo in accoppiamento con la porzione 10. Ciò in particolare avviene grazie alla ulteriore deformazione dell’organo 15 quando esso viene accoppiato all’involucro su cui l’elemento 1 à ̈ montato. Tale accoppiamento avviene inserendo l’organo 15 su un elemento maschio dell’involucro suddetto; ciò provoca la deformazione suddetta che, aggiungendosi alla spinta che l’organo 15 genera sulla porzione 10 all’atto del montaggio dell’elemento 1, porta tale organo a cooperare in stretta aderenza con le feritoie 22 così da bloccarlo entro il corpo rigido 2.

Questo fatto permette che, all’atto della separazione dell’elemento 1 dal suddetto involucro, l’organo 15 si stacchi, sicuramente da quest’ultimo essendo, in sostanza, un unico pezzo col corpo rigido 2.

In corrispondenza della prima estremità 14, l’organo 15 supporta una membrana in materiale idrofobico in sé noto 25, mentre attraverso la seconda estremità 17 di tale organo, l’elemento 1 viene accoppiato all’involucro che si deve ventilare. La membrana 25 può essere piana o avere conformazione diversa, con superficie continua o presentante successione di creste e valli, ad esempio come superficie concava (ad esempio conica con vertice rivolto verso il lato 8) o convessa. Come visibile in figura 9, una variante del trovato à ̈ mostrata come presentare una membrana conica 25. In tale variante, la parte di chiusura 5 può essere piana come nelle figure precedenti o avere una conformazione che segue il profilo della membrana come mostrato nella figura 9.

Al fine della ventilazione, l’aria dell’involucro a cui l’elemento 1 à ̈ associato passa entro il condotto 30 dell’organo tubolare 15, passa attraverso la membrana 25 e da qui nel vano 13. Attraverso le feritoie 22, l’aria passa nell’intercapedine 12 e fuoriesce dal corpo 2 attraverso la sua seconda estremità 7. Grazie al fatto che l’incavo o intercapedine 12 à ̈ definita da due parti rigide (la parete 3 e la porzione 10), esso à ̈ indeformabile ed assicura una costanza nel flusso d’aria di ventilazione. Ciò permette di ottimizzare la portata dell’aria di ventilazione tramite un opportuno dimensionamento dell’intercapedine 12 del corpo 2 e delle feritoie 22, detta portata non dipendendo così da componenti di dimensioni variabili come ad esempio à ̈ il caso delle soluzioni note dove la ventilazione avviene tra un corpo rigido ed uno cedevole, ad esempio in gomma. Nel caso della presente invenzione, poiché il flusso avviene sempre tra parti rigide (la parete 3 e la porzione 10), esso può essere calcolato in modo preciso e garantito attraverso un’opportuna progettazione del corpo rigido 2.

In aggiunta, tale ventilazione à ̈ ottenuta proprio attraverso e solo il corpo 2, l’organo 15 essendo utilizzato per il solo supporto della membrana 25 e per il vincolo dell’elemento 1 all’involucro da ventilare. L’organo 15 supportante la membrana 25 risulta inoltre ben protetto dal corpo 2 e dalla sue due parti coassiali, parete 3 e porzione 10. Tale protezione à ̈ da considerarsi valida sia nei confronti di urti a cui l’organo 15 potrebbe essere soggetto che nei confronti di agenti esterni, come la variazione della temperatura dell’ambiente circostante l’elemento 1, che potrebbero peggiorarne le prestazioni di detto elemento nel tempo limitandone la deformazione o “rilassamento†.

In aggiunta, l’elemento 1 ha un contenuto uso di componenti in materiale cedevole, componenti che hanno un costo superiore a quello dei componenti rigidi, ad esempio in plastica. Ne consegue un costo contenuto rispetto alle soluzioni note nonché tempistiche di produzione ridotte rispetto a queste ultime.

Inoltre, la conformazione del corpo 2 con la porzione cilindrica 10 e dell’organo 15, anch’esso cilindrico, facilita la loro manipolazione durante l’assemblaggio dell’elemento 1 ottenuto tramite macchine automatiche. Ciò proprio grazie alla semplicità della conformazione geometrica di detti corpo 2 ed organo 15 che sono di facile movimentazione ed accoppiamento.

Infine, l’organo 25 à ̈ inserito entro la porzione 10 e contatta l’intera superficie di quest’ultimo. Ciò massimizza la tenuta dell’assieme nel tempo, senza che siano necessarie sporgenze o altri organi di aggancio su almeno una tra detta porzione e detto organo.

Nelle figure 5-8, in cui parti corrispondenti a quelle delle figure già descritte sono indicate con gli stessi riferimenti numerici, l’elemento 1 comprende delle aperture 40 previste in prossimità o in corrispondenza della parte di chiusura 5 del corpo 2.

Tali aperture 40 sono passanti e comunicano con il vano 13; entro quest’ultimo e di fronte a dette aperture sono presenti gli spallamento 21 su cui si appoggia l’organo 15. Tali spallamenti, come anche nella soluzione delle figure 1-4, (ma con maggior evidenza nella forma di realizzazione in esame) hanno la funzione di disperdere nel vano 13 le eventuali gocce d’acqua che dovessero passare attraverso le aperture 40 (o le feritoie 22 della forma di realizzazione precedentemente descritta) evitando il loro impatto sulla membrana 25 associata all’organo 15 in prossimità della parte di chiusura 5.

Dalla suddetta parte 5 si eleva la porzione cilindrica 10 che, al contrario della forma di realizzazione delle figure 1-4, non si estende sino alla seconda estremità 7 del corpo 2, ma termina entro quest’ultimo. L’estensione della suddetta porzione 10, tuttavia, à ̈ tale da accoppiarsi per interferenza con l’organo 15 così da trattenerlo vincolato al corpo 2. Al fine di perfezionare tale vincolo, dalla porzione 10 si prolungano degli spallamenti o montanti 43, in pezzo con tale porzione e con la parete 3 del corpo 2 avente una parete libera 44 cooperante per interferenza con l’organo 15 ed atta a contribuire a trattenere quest’ultimo nel corpo 2.

Nella forma di realizzazione delle figure 5-8, la ventilazione dell’involucro a cui à ̈ connesso l’elemento 1 avviene con un flusso che passa nell’organo 15, nel vano 13 e fuoriesce dal corpo 2 attraverso le aperture 40.

Anche la soluzione sopra descritta presenta almeno parte dei vantaggi già indicati con riferimento alla forma di realizzazione delle figure 1-4.

Sono state descritte varie forme di realizzazione del trovato. Tuttavia altre ancora sono disponibili alla luce della descrizione che precede e sono da ritenersi ricadere nell’ambito delle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento (1) per la ventilazione di un involucro contenente un organo elettrico, meccanico, elettromeccanico o similare quale un faro di un autoveicolo o un involucro per organi o componenti elettrici, detto elemento comprendendo un corpo rigido (2) avente una parete cilindrica esterna (3), chiusa ad una prima estremità (4) da una parte di chiusura (5), detta parete cilindrica (3) essendo aperta ad una seconda estremità (7) accoppiata all’involucro, detto corpo (2) contenendo un organo interno (15) in materiale almeno in parte cedevole avente una prima estremità (14) prossima alla parte di chiusura (5) del corpo rigido (2) e portante una membrana filtrante (25), ed una seconda estremità aperta (17) rivolta verso detto involucro, caratterizzato dal fatto che da detta parte chiusa (5) si distacca una porzione cilindrica interna (10) contenente detto organo (15) ed accoppiantesi con esso per interferenza così da trattenerlo nel corpo (2).
2. 2. Elemento di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione cilindrica (10) si estende parallelamente alla parete cilindrica (3) sino alla seconda estremità del corpo rigido (2).
3. 3. Elemento di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tra la porzione cilindrica (10) e la parete cilindrica (3) à ̈ presente una intercapedine (12) collegata ad un vano (13) interposto tra la prima estremità (14) dell’organo cedevole e la parte di chiusura (5) del corpo rigido (2), tale collegamento essendo ottenuto mediante feritoie (22) realizzate in detta porzione cilindrica (10) in prossimità di tale parte di chiusura (5), dette feritoie (22) cooperando con l’organo interno (15) e contribuendo al suo vincolo al corpo rigido (2).
4. 4. Elemento di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione cilindrica (10) si estende entro il corpo rigido (2), ma ha termine prima della seconda estremità (7) di tale corpo.
5. 5. Elemento di cui alla rivendicazione 1, oppure alla rivendicazione 1 e 4, caratterizzato dal fatto che in prossimità o in corrispondenza della parte di chiusura (5), il corpo rigido (2) prevede almeno una apertura (40) comunicante con un vano (13) presente tra detta parte (5) e la prima estremità (14) dell’organo interno (15).
6. 6. Elemento di cui alla rivendicazione 3 o 5, caratterizzato dal fatto che si prevede uno spallamento (21) elevantesi dalla parte di chiusura (5) entro il corpo rigido (2) disposto in corrispondenza di ogni apertura (40) o feritoia (21).
7. 7. Elemento di cui alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che da detta porzione cilindrica (10) si prolungano spallamenti o montanti (43) solidali alla parete cilindrica (3) e cooperanti con detto organo interno (15).
8. 8. Elemento di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo rigido à ̈ monopezzo e comprende, senza interruzione di continuità, la parete cilindrica esterna (3), la parte di chiusura (5) e la porzione cilindrica (10), detto corpo essendo in materiale plastico o sinterizzato, l’intercapedine (12) tra detta parete (3) e detta porzione cilindrica (10) essendo in tal modo indeformabile e consentendo una costanza nel flusso d’aria di ventilazione, nel tempo.
9. 9. Elemento di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo interno à ̈ in gomma, naturale o sintetica, o materiale cedevole equivalente.
10. 10. Elemento di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che alternativamente la membrana filtrante ha una conformazione piana, concava o convessa e alternativamente la sua superficie à ̈ piana o presenta una successione di creste e valli.