ITMI20112041A1 - Avvisatore acustico ed uso dello stesso - Google Patents

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ITMI20112041A1
ITMI20112041A1 IT002041A ITMI20112041A ITMI20112041A1 IT MI20112041 A1 ITMI20112041 A1 IT MI20112041A1 IT 002041 A IT002041 A IT 002041A IT MI20112041 A ITMI20112041 A IT MI20112041A IT MI20112041 A1 ITMI20112041 A1 IT MI20112041A1
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IT
Italy
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contact
piezoelectric device
layer
contact element
piezoelectric
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Application number
IT002041A
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English (en)
Inventor
Serafino Memmola
Original Assignee
Cobra Automotive Technologies S P A
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    • GPHYSICS
    • G10MUSICAL INSTRUMENTS; ACOUSTICS
    • G10KSOUND-PRODUCING DEVICES; METHODS OR DEVICES FOR PROTECTING AGAINST, OR FOR DAMPING, NOISE OR OTHER ACOUSTIC WAVES IN GENERAL; ACOUSTICS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G10K9/00Devices in which sound is produced by vibrating a diaphragm or analogous element, e.g. fog horns, vehicle hooters or buzzers
    • G10K9/12Devices in which sound is produced by vibrating a diaphragm or analogous element, e.g. fog horns, vehicle hooters or buzzers electrically operated
    • G10K9/122Devices in which sound is produced by vibrating a diaphragm or analogous element, e.g. fog horns, vehicle hooters or buzzers electrically operated using piezoelectric driving means
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60RVEHICLES, VEHICLE FITTINGS, OR VEHICLE PARTS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B60R25/00Fittings or systems for preventing or indicating unauthorised use or theft of vehicles
    • B60R25/10Fittings or systems for preventing or indicating unauthorised use or theft of vehicles actuating a signalling device

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“AVVISATORE ACUSTICO ED USO DELLO STESSO”
CAMPO DEL TROVATO
La presente invenzione riguarda un avvisatore acustico, in particolare per autoveicoli e/o motoveicoli. L’avvisatore acustico può, ad esempio, essere utilizzato su autovetture e/o camion e/o mezzi pubblici di trasporto per segnalare tentativi di intrusione, effrazione, urti, eccetera.
BACKGROUND DELL’INVENZIONE
E’ oggi noto utilizzare opportuni sistemi acustici in grado di generare un avviso sonoro al verificarsi di determinate situazioni che richiedono di attirare attenzione, quali un tentativo di furto, effrazione o simili.
Questi sistemi comprendono una sirena di allarme ed un circuito elettronico; in particolare il circuito è in grado gestire l’avvisatore acustico e fornire a quest’ultimo i segnali di comando che gli permettono di raggiungere il livello di potenza sonoro necessario a quest’ultimo per emettere gli opportuni suoni.
Normalmente questi sistemi di segnalazione acustica fungono da allarme allo scopo di evitare o prevenire furti, effrazioni, urti o comunque azioni indesiderate. Di particolare interesse risultano essere gli avvisatori acustici piezoelettrici: tali avvisatori sfruttano la vibrazione di dischi piezoelettrici per generare onde sonore. Il cuore di questi avvisatori è rappresentato da componenti piezoelettrici i quali sono capaci di convertire segnali elettrici in movimento o oscillazione meccanica (effetto piezoelettrico inverso). Gli avvisatori acustici piezoelettrici sfruttano l’effetto piezoelettrico inverso descritto per produrre delle onde sonore. In particolare, applicando un segnale elettrico al materiale piezoelettrico quest’ultimo produce uno sforzo che induce lo stesso a vibrare.
Sono oggi note sirene per autovetture che sfruttano un avvisatore acustico piezoelettrico. La sirena comprende un involucro atto a contenere al suo interno un’unità di controllo. L’unità di controllo è connessa elettricamente ad un’alimentazione, alla centralina elettrica dell’autovettura e ad un dispositivo piezoelettrico. L’unità di controllo è configurata per comunicare con la centralina elettrica ed inviare un segnale di comando al dispositivo piezoelettrico. Il dispositivo piezoelettrico comprende due dischi, ciascuno dei quali comprende una lastra in ceramica a contatto con uno strato metallico, tra i quali è interposto un disco di ottone. L’unità di controllo è connessa tramite una prima linea ad uno strato di metallo e tramite una seconda linea al disco di ottone. I due strati di metallo sono connessi tra loro da una linea di collegamento configurata per consentire la trasmissione del segnale di comando inviato dall’unità di controllo ad entrambi gli strati metallici. Il dispositivo piezoelettrico sfrutta l’effetto piezoelettrico inverso (negativo) sopra descritto il quale consente al dispositivo medesimo di produrre onde sonore successivamente ad una eccitazione elettrica dei dischi di ceramica. In particolare, la centralina rileva una condizione di allarme ed invia un segnale all’unità di controllo deH’awisatore acustico la quale invia a sua volta, tramite la prima e la seconda linea, il segnale di comando o segnale elettrico il quale consente al dispositivo piezoelettrico, per l’effetto piezoelettrico inverso, di vibrare e produrre del suono. In corrispondenza del dispositivo piezoelettrico, l’involucro comprende un diffusore il quale funge da cassa di risonanza per Γ amplificazione delle onde sonore prodotte dai dischi piezoelettrici,
I dispositivi di natura piezoelettrica noti sono affetti da alcuni limiti e/o inconvenienti operativi.
In primo luogo i collegamenti elettrici tra il disco piezoelettrico sopra descritto e la scheda di controllo comportano la necessità di saldare manualmente fili di connessione che comportano problematiche di industrializzazione del processo produttivo, nonché problemi qualitativi nel dispositivo legati alla scarsa ripetibilità della connessione dipendente esclusivamente dall’abilità dell’operatore che esegue l’operazione.
Inoltre la particolare combinazione degli elementi costituenti l’avvisatore genera un ingombro del dispositivo non trascurabile con conseguente incremento dei costi produttivi di quest’ultimo.
Infine il livello sonoro raggiungibile (in termini di decibel) non sempre è sufficiente a soddisfare le specifiche tecniche richieste a tali dispositivi.
SCOPI DEL TROVATO
Un primo scopo della presente invenzione è quello di risolvere sostanzialmente i limiti della tecnica nota.
E’ un primo scopo dell’invenzione quello di proporre un avvisatore acustico che presenti una soluzione di implementazione semplice e di costi contenuti che tuttavia continui a garantire in maniera inalterata rispetto allo stato dell’arte il funzionamento dell’ avvisatore acustico.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di proporre un avvisatore acustico compatto che permetta una facile installazione a bordo del veicolo e che garantisca una corretta operatività anche in termini di livello sonoro.
E’ inoltre uno scopo ausiliario del trovato proporre un sistema capace di generare un suono di avviso che sia un suono di livello adeguato alle specifiche automobilistiche.
Uno o più degli scopi menzionati sono raggiunti da un avvisatore acustico in accordo con uno o più dei seguenti aspetti.
In un 1° aspetto è previsto un avvisatore acustico (1), particolarmente per veicoli, comprendente: almeno un involucro (2), almeno un corpo (3) rigidamente vincolato a detto involucro (2) e presentante almeno un primo ed una secondo contatto (4; 5) disposti all’interno di detto involucro (2), almeno un dispositivo piezoelettrico (6) impegnato all’ interno di detto involucro (2); il dispositivo piezoelettrico comprendendo almeno un primo strato (7) in materiale conduttore comprendente una prima ed una seconda superficie (7a; 7b) contrapposte tra loro, almeno secondo strato (8) in materiale piezoelettrico comprendente una prima ed una seconda superficie (8a; 8b) contrapposte tra loro, detta prima superficie (8a) di secondo strato (8) essendo almeno parzialmente affacciata ed a contatto con la seconda superficie (7b) di detto primo strato (7); il dispositivo piezoelettrico (6) comprendendo inoltre almeno un terzo strato (9) in materiale conduttore presentante una prima ed una seconda superficie (9a; 9b) contrapposte tra loro, la prima superficie (9a) di detto terzo strato (9) essendo affacciata, in particolare almeno parzialmente a contatto, con la seconda superficie (8b) del secondo strato (8); l’avvisatore acustico (1) comprendendo inoltre almeno un primo elemento di contatto (10) disposto all’ interno di detto involucro (2) e configurato per connettere elettricamente il dispositivo piezoelettrico (6) con il primo contatto (4) di detto corpo (3), almeno un secondo elemento di contatto (11) disposto all’intemo di detto involucro (2) e configurato per connettere elettricamente il dispositivo piezoelettrico (6) con il secondo contatto (5) di detto corpo (3); il dispositivo piezoelettrico (6) essendo configurato per definire una condizione operativa nella quale quest’ultimo, sotto azione di un campo elettrico, vibra producendo onde sonore; almeno uno di detti elementi di contatto (10; 11) è configurato per disporsi tra una condizione operativa indeformata nella quale quest’ultimo non è soggetto a sforzi, in particolare non presentando deformazioni ed una condizione di lavoro deformata nella quale quest’ultimo, sotto l’azione di una sollecitazione, è almeno parzialmente deformato elasticamente, almeno detto elemento di contatto (10; 11), nella condizione di lavoro deformata, essendo configurato per connettere elettricamente almeno uno dei materiali conduttori del dispositivo piezoelettrico (6) con almeno un rispettivo dei contatti (4; 5) del corpo (3) ed esercitare su questi ultimi una forza di reazione, data dalla deformazione elastica di almeno uno di detti elementi di contatto, atta a garantire un contatto elettrico.
In un 2° aspetto in accordo con il 1° aspetto il primo e secondo elemento di contatto (10; 11) sono configurati per disporsi nella condizione di lavoro deformata, detto primo elemento di contatto (10) essendo configurato per connettere elettricamente almeno il primo strato (7) in materiale conduttore con il primo contatto (4) del corpo (3) durante la condizione di lavoro deformata del primo elemento di contatto (10) medesimo, detto primo elemento di contatto (10) esercitando sul primo strato (7) e sul primo contatto (4) una forza di reazione data dalla deformazione elastica del primo elemento di contatto (10) la quale si sviluppa durante la condizione di lavoro deformata di quest’ultimo, la deformazione elastica del primo elemento di contatto (10) garantendo la connessione elettrica tra almeno detto primo strato (7) e detto primo contatto (4), ed in cui il secondo elemento di contatto (11) è configurato per connettere elettricamente il terzo strato (9) in materiale conduttore con il secondo contatto (5) del corpo (3) durante la condizione di lavoro deformata del secondo elemento di contatto (11) medesimo, detto secondo elemento di contatto (11) esercitando sul terzo strato (9) e sul secondo contatto (5) una forza di reazione, data dalla deformazione elastica del secondo elemento di contatto (11), la quale si sviluppa durante la condizione di lavoro deformata di quest’ultimo, la deformazione elastica del secondo elemento di contatto (11) garantendo la connessione elettrica tra terzo strato (9) e secondo contatto (5).
In un 3° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti almeno uno di detti elementi di contatto (10; 11) comprende una porzione di impegno (12) configurata per disporsi in una condizione di vincolo nella quale quest’ultima vincola detto elemento di contatto al dispositivo piezoelettrico (6), la porzione di impegno (12) comprendendo almeno una prima porzione (13) ed una seconda porzione (14) sostanzialmente affacciate e le quali sono connesse tra loro da una porzione di collegamento (15), almeno detta porzione di collegamento (15) essendo configurata per deformarsi elasticamente e consentire a detta prima e seconda porzione (13; 14) di fare presa su il dispositivo piezoelettrico (6).
In un 4° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la porzione di impegno (12) di almeno un elemento di contatto è configurata per contattare detto primo strato (7) e/o detto terzo strato (9).
In un 5° aspetto in accordo con il 3° o 4° aspetto ciascuno di detti primo e secondo elemento di contatto (10, 11) comprende detta porzione di impegno (12), la prima porzione (13) della porzione di impegno (12) del primo elemento di contatto (10) essendo a contatto con il primo strato (7) del dispositivo piezoelettrico (6), la prima e/o la seconda porzione (13; 14) della porzione di impegno (12) del secondo elemento di contatto (11) essendo a contatto con il terzo strato (9) del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 6° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la prima porzione (13) della porzione di impegno (12) del secondo elemento di contatto (11) è a contatto con la prima superficie (9a) del terzo strato (9), la seconda porzione (14) della porzione di impegno (12) del secondo elemento di contatto (11) essendo a contatto con la seconda superficie (9b) del terzo strato (9).
In un 7° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il primo e secondo elemento di contatto (10; 11) comprendono ciascuna almeno una porzione di contatto (16) la quale, nella condizione di lavoro deformata, è atta a contattare rispettivamente detto primo e secondo contatto (4; 5).
In un 8° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il primo e secondo elemento di contatto (10; 11) comprendono almeno una porzione elastica (17) interposta tra la porzione di impegno (12) e la porzione di contatto (16), detta porzione elastica (17) essendo configurata per connettere elasticamente la porzione di impegno (12) e la porzione di contatto e esercitare, nella condizione di lavoro deformata, una forza elastica che tende ad allontanare la porzione di contatto (16) dalla porzione di impegno (12).
In un 9° aspetto in accordo con l’aspetto precedente ciascun elemento di contatto (10; 11) comprende due porzioni elastiche (17) connesse alla porzione di impegno (12) e due porzioni di contatto (16) ciascuna delle quali è connessa ad una porzione elastica (17).
In un 10° aspetto in accordo con Γ8° o 9° aspetto la porzione di impegno (12), la porzione elastica (17) e la porzione di contatto (16) sono unite di pezzo costituendo pertanto un corpo unico.
In un 11° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti gli elementi di contatto (10; 11) sono interposti tra i contatti (4; 5) ed il dispositivo piezoelettrico (6).
In un 12° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti gli elementi di contatto (10; 11) comprendono almeno una porzione lamellare avente un piano di sviluppo prevalente, la deformazione elastica avvenendo secondo una direzione trasversale al piano di sviluppo prevalente.
In un 13° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il piano di sviluppo prevalente della porzione lamellare è sostanzialmente parallelo ad un piano di sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 14° aspetto in accordo con il 12 o 13 aspetto quando dipendenti dell’ 8° o 9° aspetto la porzione lamellare comprende almeno la porzione di contatto (16) e la porzione elastica (17).
In un 15° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 7° al 14° la porzione di contatto (16) di detti elementi di contatto (10; 11), nella condizione operativa indeformata, è distanziata da detto dispositivo piezoelettrico (6) di una prima distanza misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6) medesimo, la porzione di contatto (16) di detti elementi di contatto (10; 11), nella condizione di lavoro deformata, essendo distanziata da detto dispositivo piezoelettrico (6) di una seconda distanza, misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6) medesimo, inferiore alla prima distanza.
In un 16° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la prima distanza tra porzione di contatto (16) e dispositivo piezoelettrico (6) nella condizione operativa indeformata è maggiore della distanza, misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6), tra il corpo (3) ed il dispositivo piezoelettrico (6).
In un 17° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti gli elementi di contatto (10; 11) sono realizzati in materiale metallico conduttore. In un 18° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il dispositivo piezoelettrico (6) comprende un quarto strato (18) in materiale piezoelettrico comprendente una prima ed una seconda superficie (18a; 18b) contrapposte tra loro, detta prima superficie (18a) di quarto strato (18) essendo almeno parzialmente affacciata ed a contatto con la seconda superficie (9b) di detto terzo strato (9).
In un 19° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il dispositivo piezoelettrico (6) comprende almeno un quinto strato (19) in materiale conduttore presentane una prima ed una seconda superficie (19a; 19b) contrapposte tra loro, la prima superficie (19a) di detto quinto strato (19) essendo affacciata, in particolare almeno parzialmente a contatto, con la seconda superfìcie (18b) del quarto strato (18).
In un 20° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la porzione di impegno (12) del primo elemento di contatto (10) è a contatto con il primo ed il quinto strato (7; 19) del dispositivo piezoelettrico (6), in particolare in cui la prima e la seconda porzione (13; 14) della porzione di impegno (12) del primo elemento di contatto (10) sono rispettivamente a contatto con il primo ed il quinto strato (7; 19) del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 21° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il dispositivo piezoelettrico (6) si sviluppa sostanzialmente lungo un piano di sviluppo prevalente.
In un 22° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il dispositivo piezoelettrico (6) presenta una forma sostanzialmente piastriforme di spessore sensibilmente inferiore rispetto alla lunghezza ed alla larghezza, gli strati del dispositivo piezoelettrico (6) essendo successivamente disposti lungo una direzione di sovrapposizione (D) trasversale al piano di sviluppo prevalente. In un 23° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la porzione di impegno (12) di ciascun elemento di contatto (10; 11) è connessa sostanzialmente in corrispondenza di un bordo perimetrale del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 24° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la porzione di contatto (16) di detto primo e/o secondo elemento di contatto (10; 11) è distanziata dal dispositivo piezoelettrico (6) lungo la direzione di sovrapposizione (D), la porzione di contatto (16) emergendo trasversalmente rispetto alla porzione di impegno (12), in particolare essendo diretta verso il centro del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 25° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il corpo (3) comprende piedini di connessione (23) impegnati aH’involucro (2) i quali sono connessi elettricamente, tramite interposizione di un’opportuna circuiteria, al primo e secondo contatto (4; 5), detti piedini di connessione (23) essendo accessibili dall’esterno di detto involucro (2).
In un 26° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 19° al 25° il primo ed il quinto strato (7; 19) comprendono almeno dell’argento.
In un 27° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 18° al 26° il secondo ed il quarto strato (8; 18) comprendono almeno della ceramica piezoelettrica.
In un 28° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il terzo strato (9) comprende almeno dell’ottone.
In un 29° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il dispositivo piezoelettrico (6) comprende almeno due strati di copertura (20) atti a rivestire almeno parzialmente detto dispositivo piezoelettrico (6).
In un 30° aspetto in accordo con l’aspetto precedente le porzioni di copertura (20) sono disposte l’una parallelamente all’altra, in particolare a contatto con il primo strato (7) e con il terzo e/o quinto strato (9; 19).
In un 31° aspetto uno strato di copertura (20) ricopre almeno parzialmente la prima superficie (7a) del primo strato (7) ed uno strato di copertura (20) ricopre almeno parzialmente la seconda superficie (19b) del quinto strato (19).
In un 32° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 29° al 31° lo strato di copertura (20) comprende almeno parzialmente materiale isolante, in particolare in cui lo strato di copertura (20) è interamente costituito da materiale isolante.
In un 33° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il dispositivo piezoelettrico (6) presenta uno spessore, misurato trasversalmente rispetto ad un piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6) medesimo, inferiore a 0.8 mm.
In un 34° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il dispositivo piezoelettrico (6) presenta uno spessore, misurato trasversalmente rispetto ad un piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6) medesimo, inferiore a 0.7 mm.
In un 35° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il dispositivo piezoelettrico (6) presenta uno spessore, misurato trasversalmente rispetto ad un piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6) medesimo, inferiore a 0.65 mm.
In un 36° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il dispositivo piezoelettrico (6) presenta uno forma sostanzialmente cilindrica avente spessore sensibilmente inferiore rispetto al diametro.
In un 37° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il diametro di detto dispositivo piezoelettrico (6) è inferiore a 40 mm.
In un 38° aspetto in accordo con il 36° o 37° aspetto il diametro di detto dispositivo piezoelettrico (6) è inferiore a 35 mm.
In un 39° aspetto in accordo con il 36° o 37° o 38° aspetto il diametro di detto dispositivo piezoelettrico (6) è inferiore a 32 mm.
In un 40° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 19° al 39° il primo ed il quinto strato (7; 19) sono sostanzialmente identici.
In un 41° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 18° al 40° il secondo ed il quarto strato (8; 18) sono sostanzialmente identici.
In un 42° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il corpo (3) si sviluppa sostanzialmente lungo un piano di sviluppo prevalente e presenta una prima ed una seconda superficie (3a; 3b) contrapposte tra loro, il primo ed il secondo contatto (4; 5) essendo disposti sulla prima superficie (3a) di detto corpo (3).
In un 43° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il corpo (3) è sostanzialmente affacciato al dispositivo piezoelettrico (6), la prima superficie (3a) del corpo (3) essendo affacciata ad una prima superficie del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 44° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la prima superficie (3a) del corpo (3) è affacciata alla prima superficie (7a) del primo strato (7), in particolare in cui detto corpo comprende una scheda di controllo (21).
In un 45° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 42° al 44° cui il piano di sviluppo prevalente del corpo (3) è sostanzialmente parallelo al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 46° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti il corpo (3) è disposto all’interno di detto involucro (2).
In un 47° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 25° al 46° il corpo (3) comprende un’unità di controllo (22), detta unità di controllo (22) essendo connessa ai piedini di connessione (23) ed al primo e secondo contatto (4; 5).
In un 48° aspetto in accordo con l’aspetto precedente l’unità di controllo (22) è interposta tra il connettore (23) ed i contatti (4; 5), detti piedini di connessione (23) essendo configurati per ricevere un segnale elettrico esterno ed inviarlo a detta unità di controllo (22) la quale è configurata per elaborare detto segnale elettrico esterno ed inviare un segnale elettrico di comando al dispositivo piezoelettrico tramite detti contatti (4; 5), detta unità di controllo (22) essendo configurata per comandare la generazione del campo elettrico in corrispondenza del dispositivo piezoelettrico (6) in modo da consentire la generazione di onde sonore.
In un 49° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti l’involucro (2) comprende al suo interno una camera acustica (24) all’ interno della quale è disposto detto dispositivo piezoelettrico (6), la camera acustica (24) essendo configurata per consentire l’amplificazione delle onde sonore generate dalla vibrazione del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 50° aspetto in accordo con l’aspetto precedente l’involucro (2) comprende un’apertura di passaggio (25) la quale pone in comunicazione la camera acustica (24) con l’ambiente esterno, detta apertura di passaggio (25) consentendo la fuoriuscita delle onde sonore generate dal dispositivo piezoelettrico (6).
In un 51° aspetto in accordo con l’aspetto precedente involucro (2) comprende un diffusore (26) connesso con il dispositivo piezoelettrico (6).
In un 52° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il diffusore (26) è interposto tra il dispositivo piezoelettrico (6) e detta apertura di passaggio (25), detto diffusore (26) essendo configurato per amplificare le onde sonore generate dal dispositivo piezoelettrico (6).
In un 53° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il diffusore (26) presenta una forma sostanzialmente a tronco di cono.
In un 54° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la base di dimensioni minori del tronco di cono essendo impegnata centralmente al dispositivo piezoelettrico (6) mentre la base maggiore del tronco di cono essendo impegnata all’involucro (2).
In un 55° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 51° al 54° l’involucro (2) comprende un corpo ausiliario (27) successivamente disposto al diffusore (26) lungo una direzione trasversale allo sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 56° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il corpo ausiliario (27) è disposto in corrispondenza dell’apertura di passaggio (25).
In un 57° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 49° al 56° il corpo (3) definisce, all’interno della camera acustica (24), un primo ed un secondo volume (29; 30) contrapposti tra loro e separati da detto corpo (3). In un 58° aspetto in accordo con l’aspetto precedente il secondo volume (30) contenendo detto dispositivo piezoelettrico (6).
In un 59° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti l’avvisatore acustico (1) comprende almeno una batteria (28).
In un 60° aspetto in accordo con l’aspetto precedente la batteria (28) è interamente alloggiata all’interno dell’involucro (2) ed avendo uno sviluppo prevalente in direzione trasversale allo sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 61° aspetto in accordo con l’aspetto precedente almeno una porzione superiore della batteria (28) è posta superiormente rispetto al piano di sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6) ed una porzione inferiore della batteria (28) è posta inferiormente rispetto al piano di sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6).
In un 62° aspetto in accordo con il 59° o 60° o 61° aspetto la scheda di controllo (21) comprende un primo contatto lamellare (49) emergente da una superficie superiore (2 la) della scheda elettronica (21) medesima e configurato per contattare una superficie superiore (28a) della batteria (28), detta scheda di controllo (21) ed un secondo contatto lamellare (50) emergente da una superficie inferiore (21b) della scheda di controllo e configurato per contattare una superficie inferiore (28b) della batteria (28).
In un 63° aspetto in accordo con l’aspetto precedente almeno uno ed in particolare entrambi i contatti lamellari (49; 50) presentano una porzione (51) sviluppantesi parallelamente ad una superficie laterale della batteria (28) ed una porzione (52) trasversale alla precedente configurata per connettersi elettricamente alla batteria (28).
In un 64° aspetto è previsto un uso di un avvisatore acustico (1), in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, come mezzo di segnalazione acustica su un mezzo di trasporto.
In un 65° aspetto in accordo con l’aspetto precedente l’avvisatore acustico (1) è utilizzato su un veicolo.
In un 66° aspetto in accordo con l’aspetto precedente l’avvisatore acustico (1) è utilizzato come mezzo di segnalazione acustica su un’auto ed essendo disposto all’ interno o all’esterno dell’abitacolo.
Questi ed altri scopi che meglio appariranno nel corso della seguente descrizione sono sostanzialmente ottenuti da un avvisatore acustico in accordo con una o più delle rivendicazioni allegate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dettagliati nella descrizione di una forma realizzativa esemplificativa, e per tanto non limitativa, di un avvisatore acustico in accordo con il trovato.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La descrizione verrà effettuata qui di seguito con riferimento alle unite tavole rappresentative dell’avvisatore acustico fomite al solo scopo esemplificativo, e pertanto non limitativo, in cui:
> La figura 1 è una vista prospettica parzialmente dall’alto di un avvisatore acustico in accordo con il presente trovato;
> La figura 2 è una vista prospettica parzialmente dal basso dell’ avvisatore di figura 1 ;
> La figura 3 è una vista prospettica parzialmente dall’alto dell’ avvisatore di figura 1 privo di un involucro in modo da poter visualizzare la componentistica interna di detto avvisatore;
> La figura 4 è una vista in esploso dell’avvisatore acustico di figura 1 e 2; > La figura 5 è una sezione trasversale dell’ avvisatore acustico;
> La figura 6 è un dettaglio della sezione trasversale di figura 5;
> La figura 7 è una vista laterale di un dispositivo piezoelettrico, ed una coppia di elementi di contatto;
> La figura 7 A è un dettaglio della figura 7;
> La figura 8 è una vista dall’alto dell’avvisatore acustico privo di un primo guscio in modo da poter visualizzare la componentistica di detto avvisatore;
> Le figure 9A e 9B sono viste prospettiche di un primo guscio secondo una forma di realizzazione in accordo con il presente trovato;
> La figura 10 è una vista prospettica di un secondo guscio secondo una forma di realizzazione in accordo con il presente trovato;
> La figura 11 è una vista prospettica di un elemento di contatto in accordo con la presente invenzione;
> La figura 12 è una vista laterale del contatto di figura 11 con schematizzate due condizione operative di una porzione di impegno dell’elemento di contatto stesso.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Come è possibile osservare dalle unite figure, con 1 è stato complessivamente indicato un avvisatore acustico in accordo con il presente trovato. L’avvisatore acustico 1 oggetto del presente trovato è un dispositivo che sfrutta le proprietà dei materiali piezoelettrici per generare onde sonore. In particolare, l’avvisatore 1 viene utilizzato come strumento di segnalazione o allarme per autoveicoli o più in generale per qualsiasi tipologia di mezzo di trasporto. Prima di procedere con la descrizione strutturale dell’ avvisatore 1 si procede con una breve analisi di funzionamento. Come accennato l’avvisatore 1 utilizza del materiale piezoelettrico per la generazione di onde sonore. L’avvisatore o emettitore è in grado di trasformare l'energia elettrica fornita da un generatore in energia meccanica di vibrazione. Gli elementi con proprietà di piezoelettricità sono in grado di tradurre tutte le variazioni del campo elettrico in variazioni di spessore o di lunghezza. Il principio di funzionamento si basa sulla capacità di variazione dimensionale dei materiali piezoelettrici sottoposti a variazioni di tensioni elettriche. Il generatore fornisce una tensione con un forma d'onda simile ad una sinusoide. La tensione passa alternativamente, secondo la frequenza del sistema, dal campo positivo al negativo. Il materiale piezoelettrico risente di questa variazione, allungandosi nel campo positivo o viceversa accorciandosi nel campo negativo. L'ampiezza di tale allungamento/accorciamento varia in base al materiale ed è generalmente compreso tra 5 e 25 micron.
Dopo aver introdotto il principio utilizzato dall’ avvisatore 1 è possibile passare ad un’analisi strutturale di quest’ultimo. Come visibile dalle unite figure, l’avvisatore 1 comprende un involucro 2 configurato per consentire il vincolo dell’ avvisatore 1 a strutture esterne. Tale vincolo è garantito da almeno una porzione di impegno 31 disposta su una superficie esterna dell’involucro stesso, Figure 1, 4 e 5 mostrano una prima forma di realizzazione della porzione di impegno nella quale quest’ultima emerge trasversalmente rispetto alla superficie esterna dell’involucro 2. In questa forma di realizzazione, la porzione di impegno 31 comprende, in via non limitativa, una vite filettata: la testa della vite è vincolata stabilmente all’involucro 2 mentre la filettatura emerge da quest’ultimo per cooperare con un rispettivo foro della struttura esterna alla quale l’avvisatore 1 deve impegnarsi. Per mantenere in posizione detta vite filettata si dispone l’involucro di una porzione di tenuta 32 configurato per fissare stabilmente la vite all’involucro 2. Un’alternativa alla prima forma di realizzazione della porzione di fissaggio 31 può comprendere almeno un foro filettato atto a cooperare con una rispettive vite filettata (configurazione non illustrata nelle unite figure). Nelle figure 9 A e 9B viene illustrata una seconda forma di realizzazione della porzione di impegno 31 la quale comprende almeno una clip (nelle unite figure viene rappresentata, in via non limitativa, una configurazione a due clip) atta a cooperare con una rispettiva sede di bloccaggio di strutture esterne. Anche per la seconda forma di realizzazione della porzione di impegno 31 è possibile avere una configurazione nella quale tale porzione di impegno comprende delle sedi atte a ricevere delle clip della struttura esterna. L’involucro 2 è inoltre configurato per consentire il contenimento della componentistica facente parte dell’avvisatore acustico 1 medesimo: all’intemo di detto involucro 2 è presente, in via non limitativa, un corpo 3, un dispositivo piezoelettrico 6 ed un primo ed un secondo elemento di contatto 10, 11. La componentistica dell’avvisatore 1 apparirà più chiara nel seguito della descrizione.
Nella forma di realizzazione rappresentata l’involucro 2 comprende, in via non limitativa, un primo ed un secondo guscio 2a, 2b accoppiati per mezzo di rispettive porzioni di impegno 34 le quali possono comprendere accoppiamenti a vite filettata e/o a clip e/o incollaggio o altro ancora. Nella forma di realizzazione illustrata le porzioni di impegno 34 comprendono delle clip. In particolare, il secondo guscio 2b comprende della clip atte ad impegnarsi a rispettive sedi (non rappresentate negli uniti disegni) del primo guscio 2a: tale accoppiamento consente un facile e rapido assemblaggio in modo che l’involucro 2 presenti costi di assemblaggio molto contenuti rispetto ad esempio a sistemi “non reversibili” come un processo di incollaggio. Oltre a presentare dei notevoli vantaggi durante la fase di assemblaggio, l’accoppiamento tramite clip garantisce un ottimo vincolo tra le parti e consente allo stesso tempo un rapido disaccoppiamento dei gusci: in questo modo è possibile intervenire facilmente in caso di sostituzione o riparazione dei componenti presenti all’ interno dell’involucro 2.
Ciascuno dei due gusci comprende una base 35 avente una sagoma sostanzialmente poligonale o circolare o ellittica dalla quale emerge perimetralmente in direzione trasversale, in particolare ortogonalmente, una parete laterale 36 la quale definisce per il primo e secondo guscio 2a, 2b rispettivamente un primo ed un secondo vano di alloggiamento 33a, 33b ciascuno dei quali è delimitato da un primo ed un secondo bordo perimetrale 37, 38. Il primo ed il secondo bordo perimetrale 37, 38 definiscono rispettivamente una prima ed una seconda apertura 39, 40.
Nella forma di realizzazione illustrata, il secondo guscio 2b rappresenta, in via non limitativa, la parte di contenimento e supporto della componentistica interna, mentre il primo guscio 2a funge essenzialmente da coperchio, Analizzando in dettaglio l’involucro 2 è possibile notare che quest’ultimo presenta al suo interno una porzione di appoggio 41 atta a sostenere ed impegnare il corpo 3. La porzione di appoggio 41 è disposta all’ interno del secondo vano di alloggiamento 33b in corrispondenza del secondo bordo perimetrale 38 di quest’ultimo. Come visibile dalle unite figure, la porzione di appoggio 41 emerge trasversalmente, in particolare ortogonalmente, da una superficie interna del secondo vano di alloggiamento 33b secondo un verso entrante rispetto a quest’ultimo. Il secondo guscio 2b comprende, in via non limitativa, una pluralità di porzioni di centraggio 42 disposte sulla porzione di appoggio 41 ed emergenti trasversalmente rispetto alla base 35 del secondo guscio 2b. In particolare, le porzioni di centraggio 42 si sviluppano parallelamente rispetto alla parete laterale 36 del guscio inferiore 2b. Gli elementi di centraggio 42 sono configurati per centrare il guscio inferiore 2b con il guscio superiore 2a e consentirne un corretto accoppiamento.
All’ interno del secondo vano di alloggiamento 33b è presente una sede di alloggiamento 43 atta a contenere il dispositivo piezoelettrico 6. La sede di alloggiamento 43 comprende una parete 44 la quale emerge dalla base 35 in direzione trasversale, in particolare ortogonale, rispetto a quest’ultima. La parete 44 si sviluppa lungo una direzione parallela alla direzione di sviluppo della parete laterale 36 dell’involucro 2 e, come visibile dalla figura 7, attribuisce, in via non limitativa, alla sede di alloggiamento una sagoma sostanzialmente circolare. All’interno della sede di alloggiamento 43 è presente una prima porzione di riscontro 45 la quale emerge trasversalmente rispetto alla parete 44 della sede di alloggiamento medesima. Come visibile da figura 10, la prima porzione di riscontro 45 definisce all’interno della sede di alloggiamento un anello: quest’ultimo consente di sostenere all’intemo di detta sede di alloggiamento un diffusore principale 26. Il diffusore principale 26 presenta una forma sostanzialmente a tronco di cono: la base di dimensione minore del tronco di cono è atta ad impegnare il dispositivo piezoelettrico 6 mentre la base maggiore del tronco di cono è impegnata con il riscontro 45 dalla sede di alloggiamento 43.
Per consentire la fuoriuscita delle onde sonore durante l’accoppiamento del primo e secondo guscio 2a, 2b, l’involucro comprende un’apertura di passaggio 25 disposta, in via non limitativa, sul secondo guscio 2b: tale apertura pone in comunicazione l’interno dell’involucro 2 con l’ambiente esterno. L’apertura di passaggio 25 consente la diffusione delle onde sonore generate dell’avvisatore 1 nell’ambiente esterno. Come è possibile osservare dalle unite figure, l’apertura di passaggio 25 è disposta sulla base 35 del secondo guscio 2b, in particolare, in contrapposizione alla seconda apertura 40 di detto secondo guscio 2b. Ancora più in dettaglio, l’apertura di passaggio 25 è disposta in corrispondenza della sede di alloggiamento 43, in particolare disposta al di sotto del diffusore 26.
L’involucro 2 può comprendere inoltre una seconda porzione di riscontro 46 disposta all’interno della sede di alloggiamento 43 la quale emerge trasversalmente rispetto alla parete 44 della sede di alloggiamento medesima verso l’interno di quest’ultima. La seconda porzione di riscontro 46 è disposta tra la prima porzione di riscontro 45 e l’apertura di passaggio 25, in particolare disposta in corrispondenza di quest’ultima. Più in dettaglio, come visibile dalle unite figure, la seconda porzione di riscontro 46 può comprendere una pluralità di porzioni discrete disposte su un bordo perimetrale della sede di alloggiamento. Queste ultime impegnano un corpo ausiliario 27 facente parte di detto involucro 2 e disposto sostanzialmente in corrispondenza dell’apertura di passaggio 25. Dalla figura 2 è illustrata, in via non limitativa, una configurazione della seconda porzione di riscontro 46 presentante un prefissato numero di porzioni discrete atte ad impegnare un bordo perimetrale del corpo ausiliario 27. Dalla figura 2 è possibile notare che le porzioni della seconda porzione di riscontro 46 ed il corpo ausiliario 27 sono, in via non limitativa, uniti di pezzo a formare un corpo unico. In quest’ultimo caso descritto la seconda porzione di riscontro 46 ed il corpo ausiliario 27 sono uniti di pezzo con detto involucro 2 a formare con quest’ultimo un corpo unico. Alternativamente, in una condizione non rappresentata, la seconda porzione di riscontro 46 può vincolare reversibilmente il corpo ausiliario 27, utilizzando ad esempio clip o sottosquadri.
Il corpo ausiliario 27 presenta una forma sostanzialmente conica: la base del cono è impegnata con la seconda porzione di riscontro 46 dalla sede di alloggiamento 43, in particolare il corpo ausiliario 27 è disposto tra l’apertura di passaggio 25 ed il diffusore 26. Tale corpo può comprendere un diffusore ausiliario configurato per amplificare e guidare ulteriormente le onde sonore amplificate dal diffusore 26.
Oltre ad una funzione puramente strutturale, l’involucro 2 è configurato per definire al suo interno una camera 24, definita essenzialmente dal primo e secondo vano di alloggiamento 33a, 33b, la quale funge da cassa armonica per le onde sonore prodotte dai materiali piezoelettrici dell’avvisatore 1. Più in dettaglio, la camera 24 ha la funzione sia di aumentare l'intensità del suono prodotto che di caratterizzarne il timbro, sfruttando il fenomeno fisico della risonanza. Le dimensioni della camera 24 dipendono dal dispositivo piezoelettrico 6. Il dispositivo piezoelettrico 6 produce delle onde sonore a determinate frequenze: in base alla dimensioni di detta camera è possibile amplificare al meglio le onde prodotte.
L’involucro 2 può comprendere inoltre una sede di alloggiamento ausiliaria 47 disposta, in via non limitativa, all’interno di detto secondo guscio 2b, in particolare all’interno di detto secondo vano di alloggiamento 33b. La sede di alloggiamento ausiliaria 47 è configurata per impegnare un dispositivo di alimentazione o batteria 28 utile per il funzionamento di detto avvisatore 1. Nella forma di realizzazione illustrata la sede di alloggiamento ausiliaria 47 si sviluppa adiacentemente e parallelamente alla sede di alloggiamento 43 e presenta, in via non limitativa, una sagoma sostanzialmente circolare. L’involucro 2 può comprendere inoltre almeno un accesso 48 atto a consentire la connessione elettrica di uno o più componenti interni all’involucro 2 con uno o più componenti esterni.
Come precedentemente accennato l’avvisatore 1 comprende un corpo 3 rigidamente vincolato all’involucro 2 e presentante almeno un primo ed un secondo contatto 4, 5 disposti almeno parzialmente airintemo deirinvolucro 2. Più in dettaglio, il corpo 3 è vincolato alla porzione di appoggio 41 ed è inoltre guidato in posizione dalle porzioni di centraggio 42. Nella forma di realizzazione riportata nelle unite figure, il corpo 3 è interamente disposto aH’intemo deirinvolucro 2, in particolare, disposto in corrispondenza della prima e seconda apertura 39, 40 del primo e secondo guscio 2a, 2b. In particolare, il corpo 3 definisce in cooperazione con il primo vano di alloggiamento 33a dell’involucro 2 un primo volume 29. Il corpo 3 definisce in cooperazione con il secondo vano di alloggiamento 33b dell’involucro 2 un secondo volume 30: tale volume funge essenzialmente da cassa armonica e consente di aumentare l'intensità del suono prodotto dal dispositivo piezoelettrico 6.
Come visibile dalla figura 3, il corpo 3 si sviluppa sostanzialmente lungo un piano di sviluppo prevalente e presenta una prima ed una seconda superficie 3 a, 3b contrapposte tra loro. La prima superficie 3a è rivolta verso il secondo vano di alloggiamento 33b e contatta almeno parzialmente la porzione di appoggio 41. Il corpo 3, in corrispondenza della prima superficie 3 a presenta un primo ed un secondo contatto 4, 5: quest’ultimi sono disposti sostanzialmente all’interno della sede di alloggiamento 43 dell’involucro 2.
Nella forma di realizzazione rappresentata, il corpo 3 comprende, in via non limitativa, una scheda di controllo 21 atta a connettersi elettricamente ad un componente esterno. Più in dettaglio, la scheda elettronica 21 può comprendere piedini di connessione 23 i quali sono connessi al primo e secondo contatto 4, 5. I piedini di connessione 23 sono disposti in corrispondenza di almeno un accesso 48 dell’involucro 2 in modo tale che i piedini 23 possano connettersi elettricamente con almeno un dispositivo elettronico esterno (ad esempio la centralina dell’auto). I piedini di connessione 23 sono configurati per ricevere un segnale elettrico esterno e trasmetterlo al primo e secondo contatto 4, 5. Il corpo 3 può comprendere inoltre almeno un’unità di controllo 22 connessa ai contatti ed ai piedini di connessione 23. In particolare, l’unità di controllo 22 è interposta tra i piedini 23 ed i contatti 4; 5. L’unità di controllo 22 è configurata per elaborare il segnale elettrico esterno ed inviare un segnale elettrico di comando al primo e secondo contatto 4, 5: in questo modo l’unità di controllo 22 consente la generazione del campo elettrico utile alla generazione di onde sonore da parte dell’ avvisatore 1.
Come precedentemente accennato l’avvisatore 1 comprende un dispositivo piezoelettrico 6 configurato per vibrare sotto l’effetto di un campo elettrico e generare onde sonore. Il dispositivo piezoelettrico 6 è impegnato all’interno di detto involucro 2, in particolare disposto, in via non limitativa, all’intemo del secondo vano di alloggiamento 33b. Più in dettaglio, è disposto all’intemo della sede di alloggiamento 43 ed impegnato al diffusore 26 il quale supporta e vincola il dispositivo piezoelettrico 6 all’ interno di detta sede di alloggiamento 43. Come visibile da figura 5, il dispositivo piezoelettrico 6 è interposto tra il corpo 3 ed il diffusore 26. La vibrazione del dispositivo piezoelettrico 6 diffonde onde sonore all’intemo del secondo volume 30: tali onde vengono ulteriormente amplificate prima di fuoriuscire dall’apertura di passaggio 25 dal diffusore 26 e dal corpo ausiliario 27. Come precedentemente accennato, il secondo volume 30 funge essenzialmente da cassa armonica: di fatto il dispositivo piezoelettrico 6 consente di dividere sostanzialmente il secondo volume 30 in due sottovolumi. Il primo sottovolume è definito dallo spazio compreso tra il dispositivo piezoelettrico 6 ed il corpo 3 mentre il secondo sottovolume è definito tra il dispositivo piezoelettrico 6 ed il diffusore 26. Tali sottovolumi definiscono a loro volta rispettivamente una prima ed una seconda camera di risonanza utili per aumentare l'intensità del suono prodotto dal dispositivo piezoelettrico 6. In particolare, al fine di amplificare le onde sonore del dispositivo piezoelettrico 6 è utile distanziare opportunamente quest’ultimo dal corpo 3. Quantitativamente, la distanza minima tra dispositivo piezoelettrico 6 e corpo 3, misurata perpendicolarmente rispetto ad un piano di sviluppo prevalente di questi ultimi, è compresa tra 1 mm e 4 mm, in particolare compresa tra 1,2 mm e 3 mm, ancora più in particolare compresa tra 1,25 mm e 2.5 mm.
Come visibile dal dettaglio di figura 7A, il dispositivo piezoelettrico 6 comprende almeno un primo strato 7 in materiale conduttore comprendente una prima ed una seconda superficie 7a, 7b contrapposte tra loro. Il dispositivo piezoelettrico 6 comprende inoltre almeno secondo strato 8 in materiale piezoelettrico comprendente una prima ed una seconda superficie 8a, 8b contrapposte tra loro: la prima superficie 8a di secondo strato 8 è almeno parzialmente affacciata ed a contatto con la seconda superficie 7b del primo strato 7. Il dispositivo piezoelettrico 6 comprende inoltre almeno un terzo strato 9 in materiale conduttore presentante una prima ed una seconda superficie 9a; 9b contrapposte tra loro: la prima superficie 9a di detto terzo strato 9 essendo affacciata, in particolare almeno parzialmente a contatto, con la seconda superficie 8b del secondo strato 8. La configurazione sopra descritta si riferisce ad un dispositivo piezoelettrico a “singolo piezo” composto da un solo componente in materiale piezoelettrico interposto tra due elementi in materiale conduttore.
Nelle unite figure viene rappresentata in via non limitativa una configurazione a “doppio piezo” comprendente due elementi in materiale piezoelettrico. In quest’ultimo caso descritto, il dispositivo piezoelettrico 6 dispone inoltre di un quarto strato 18 in materiale piezoelettrico comprendente una prima ed una seconda superficie 18a; 18b contrapposte tra loro: la prima superficie 18a di quarto strato 18 è almeno parzialmente affacciata ed a contatto con la seconda superficie 9b del terzo strato 9. Il dispositivo piezoelettrico 6 comprende inoltre almeno un quinto strato 19 in materiale conduttore presentante una prima ed una seconda superficie 19a, 19b contrapposte tra loro: la prima superficie 19a del quinto strato 19 è affacciata, in particolare almeno parzialmente a contatto, con la seconda superficie 18b del quarto strato 18.
Il dispositivo piezoelettrico 6 può inoltre presentare almeno due strati di copertura 20 atti a coprire almeno parzialmente una superficie esterna del dispositivo piezoelettrico 6. Tali porzioni di copertura 20 sono a contatto con il primo strato 7 e con il terzo e/o quinto strato 9; 19. Nel caso di un dispositivo piezoelettrico 6 con una configurazione a “singolo piezo”, gli strati di copertura 20 sono a contatto con il primo strato 7 e con il terzo strato 9, mentre in una configurazione a “doppio piezo” gli strati di copertura 20 sono disposti sul primo strato 7 e sul quinto strato 19. Nelle unite figure viene rappresentata, in via non limitativa, la sola configurazione a “doppio piezo”. In quest’ ultima condizione uno strato di copertura 20 ricopre almeno parzialmente la prima superficie 7a del primo strato 7 ed uno strato di copertura 20 ricopre almeno parzialmente la seconda superficie 19b del quinto strato 19. Gli strati di copertura comprendono almeno parzialmente materiale isolante; in particolare lo strato di copertura è interamente costituito da materiale isolante. Sotto il profilo geometrico, il dispositivo piezoelettrico 6 presenta una forma sostanzialmente piastriforme, in particolare presentante, in via non limitativa, una forma sostanzialmente circolare o cilindrica. Più in dettaglio, il dispositivo piezoelettrico 6 si sviluppa sostanzialmente lungo un piano di sviluppo prevalente ed avente spessore decisamente inferiore rispetto alla lunghezza ed alla larghezza. Il dispositivo piezoelettrico 6 è disposto all’interno della sede di alloggiamento 43 con il piano di sviluppo prevalente ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo della sede di alloggiamento 43. Al fine di non interferire con la parete 44 della sede di alloggiamento 43, Γ ingombro, misurato lungo il piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico stesso, deve essere inferiore rispetto al passaggio minimo della parete 44, misurato sempre rispetto piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico 6 stesso.
In particolare, il dispositivo piezoelettrico presenta un diametro inferiore a 40 mm, in particolare inferiore a 35 mm, ancora più in particolare inferiore a 32 mm. E’ possibile notare che ciascuno strato presenta, in via non limitativa, una forma sostanzialmente cilindrica e che ciascuno è successivamente disposto lungo una direzione di sovrapposizione D trasversale, in particolare ortogonale, al piano di sviluppo prevalente. Gli strati oltre ad essere allineati lungo detta direzione di sovrapposizione D sono concentricamente disposti l’un l’altro. Per quanto concerne invece lo spessore del dispositivo piezoelettrico 6, è possibile notare che quest’ultimo è sensibilmente inferiore rispetto alle altre dimensioni. Quantitativamente, lo spessore del dispositivo piezoelettrico 6, misurato trasversalmente rispetto al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico 6 medesimo, è uguale o inferiore a 1 mm, in particolare inferiore a 0,8 mm, ancora più in particolare inferiore a 0,65 mm.
In particolare, è possibile notare che nella configurazione del dispositivo piezoelettrico 6 a “doppio piezo” il primo ed il quinto strato 7, 19 sono sostanzialmente identici ed il secondo ed il quarto strato 8, 18 sono sostanzialmente identici.
Sotto il profilo dei materiali il primo e quinto strato 7, 19 in materiale conduttore comprendono, in via non limitativa, dell’argento. Per quanto concerne il secondo e quarto strato 8, 18 in materiale piezoelettrico, quest’ultimi comprendono, in via non limitativa, della ceramica piezoelettrica . Il terzo strato comprende, in via non limitativa, dell’ottone. L’avvisatore 1 comprende inoltre almeno un primo elemento di contatto 10 disposto all’interno dell’involucro 2 e configurato per connettere elettricamente il dispositivo piezoelettrico 6 con il primo contatto 4 del corpo 3, ed almeno un secondo elemento di contatto 11 disposto aH’intemo dell’involucro 2 e configurato per connettere elettricamente il dispositivo piezoelettrico 6 con il secondo contatto 5 del corpo 3.
Gli elementi di contatto 10, 11 sono configurati per disporsi in una condizione operativa indeformata nella quale quest’ultimi non presentano deformazioni. Tale condizione si verifica quando gli elementi di contatto 10, 11 non sono impegnati all’interno dell’involucro 2. Gli elementi di contatto 10, 11 sono inoltre configurati per disporsi in una condizione di lavoro deformata nella quale quest’ultimi, sotto l’azione di una sollecitazione, sono almeno parzialmente deformati elasticamente. Gli elementi di contatto 10, 11, nella condizione di lavoro deformata, sono configurati per connettere elettricamente almeno uno dei materiali conduttori del dispositivo piezoelettrico 6 con almeno uno dei contatti del corpo 3 ed esercitare su questi ultimi una forza di reazione, data dalla deformazione elastica di almeno uno di detti elementi di contatto, atta a garantire tale connessione elettrica.
Più in dettaglio, se consideriamo una configurazione del dispositivo piezoelettrico a “singolo piezo”, il primo elemento di contatto 10 è configurato per connettere elettricamente il primo strato 7 in materiale conduttore con il primo contatto 4 del corpo 3 durante la condizione di lavoro del primo elemento di contatto 10 medesimo: in questa condizione il primo elemento di contatto 10 esercita sul primo strato 7 e sul primo contatto 4 una forza di reazione data dalla deformazione elastica del primo elemento di contatto 10 la quale si sviluppa durante la condizione di lavoro di quest’ultimo. La deformazione elastica del primo elemento di contatto 10 garantisce la connessione elettrica tra primo strato 7 ed il primo contatto 4. Il secondo elemento di contatto 11 è configurato per connettere elettricamente il terzo strato 9 in materiale conduttore con il secondo contatto 5 del corpo 3 durante la condizione di lavoro del secondo elemento di contatto 11 medesimo: in tale condizione il secondo elemento di contatto 11 esercita sul terzo strato 9 e sul secondo contatto 5 una forza di reazione data dalla deformazione elastica del secondo elemento di contatto 11 la quale si sviluppa durante la condizione di lavoro di quest’ultimo. La deformazione elastica del secondo elemento di contatto 11 garantisce quindi la connessione elettrica tra terzo strato 9 e secondo contatto 5.
Considerando invece una condizione del dispositivo piezoelettrico a “doppio piezo” , la condizione del secondo elemento di contatto 11 rimane invariata, mentre il primo elemento di contatto oltre a connettere elettricamente il primo strato al primo contatto 4, è configurato inoltre per connettere il quinto strato 19 con il primo contatto 4.
Più in dettaglio, è possibile osservare che il primo e secondo elemento di contatto 10, 11 sono interposti tra corpo 3 e dispositivo piezoelettrico 6. In particolare, ciascun elemento di contatto 10, 11 comprende, in via non limitativa, una porzione di impegno 12 configurata per disporsi in una condizione di vincolo nella quale quest’ ultima vincola l’elemento di contatto al dispositivo piezoelettrico 6. In una prima forma di realizzazione della porzione di impegno 12, visibile dal dettaglio di figura 6 e 7A, quest’ultima comprende almeno una prima porzione 13, una seconda porzione 14 affacciata a detta prima porzione 13 ed una porzione di collegamento 15 che unisce la prima e la seconda porzione 13, 14. La porzione di collegamento 15 è configurata per deformarsi elasticamente e consentire alla prima e seconda porzione 13, 14 di fare presa su il dispositivo piezoelettrico 6. In particolare, in una configurazione del dispositivo piezoelettrico 6 a “singolo piezo”, la prima porzione 13 della porzione di impegno 12 del primo elemento di contatto 10 è a contatto con la il primo strato 7, mentre la prima e/o la seconda porzione 13, 14 della porzione di impegno 12 del secondo elemento di contatto 11 è a sono a contatto con il terzo strato 9 del dispositivo piezoelettrico 6.
Nella configurazione a “doppio piezo” rappresentata nelle unite figure la prima porzione 13 della porzione di impegno 12 del primo elemento di contatto 10 è a contatto con la il primo strato 7, mentre la seconda porzione 14 della porzione di impegno 12 del primo contatto 10 è a contatto con il quinto strato 19.
In una seconda forma di realizzazione della porzione di impegno 12, visibile nelle figure 11 e 12, quest’ultima comprende almeno una prima porzione 13 configurata per contattare un lato del dispositivo piezoelettrico 6. La porzione di impegno 12 comprende inoltre una porzione ausiliaria 13b connessa alla prima porzione 13 per mezzo di una porzione di raccordo 13a. La porzione ausiliaria 13b si estende trasversalmente, in particolare ortogonalmente, rispetto alla prima porzione 13. Oltre alla porzione ausiliaria, la porzione di impegno 12 comprende una seconda porzione 14 connessa a detta porzione ausiliaria 13b ed estendentesi trasversalmente rispetto a quest’ultima in avvicinamento alla prima porzione 13. In particolare la seconda porzione 14 è connessa alla porzione ausiliaria 13b tramite una porzione di collegamento 15 configurata per deformarsi elasticamente e consentire alla prima e seconda porzione 13, 14 di fare presa su il dispositivo piezoelettrico 6. In figura 12 vengono illustrate, in via non limitativa, due condizione operative della seconda porzione 14. Di fatto, la seconda porzione è normalmente disposta in corrispondenza della prima porzione 13. Grazie all’elasticità della porzione di collegamento 15 la seconda porzione 14 può muoversi in allontanamento dalla prima porzione 13: la porzione di collegamento 15 generando sulla seconda porzione 14 una forza di reazione elastica atta a portare in avvicinamento la quest’ultima con la prima porzione 13. Nella forma di realizzazione illustrata in figura 11, la prima porzione 13 comprende, in via non limitativa, uno scasso 13c atto a ricevere la seconda porzione 14. Anche per questa seconda forma di realizzazione della porzione di impegno 12, la prima porzione 13 del primo elemento di contatto 10 è atta a contattare con la il primo strato 7, mentre la prima e/o la seconda porzione 13, 14 della porzione di impegno 12 del secondo elemento di contatto 11 sono atte a contattare il terzo strato 9 del dispositivo piezoelettrico 6 (configurazione del dispositivo piezoelettrico 6 a “singolo piezo”). Nella configurazione a “doppio piezo” la prima porzione 13 della porzione di impegno 12 del primo elemento di contatto 10 è a contatto con la il primo strato 7, mentre la seconda porzione 14 della porzione di impegno 12 del primo contatto 10 è a contatto con il quinto strato 19.
E’ possibile dire che la porzione di impegno 12 funge essenzialmente da “molletta” sul dispositivo piezoelettrico 6. La porzione di impegno 12 è quindi un elemento elastico atto a far presa sugli strati del dispositivo piezoelettrico. Come è possibile notare delle unite figure, la porzione di impegno 12 di ciascun elemento di contatto 10, 11 è connessa sostanzialmente in corrispondenza di un bordo perimetrale del dispositivo piezoelettrico 6. Ciascun elemento di contatto comprende almeno una porzione elastica 17 connessa alla porzione di impegno 12, in particolare alla prima porzione 13 della porzione di impegno 12 ed estendentesi in direzione dei contatti 4, 5 del corpo 3. Ciascun elemento di contatto comprende almeno una porzione di contatto 16 connessa alla porzione elastica 17, in particolare disposta da parte opposta alla porzione di impegno 12 rispetto alla porzione elastica 17 medesima. Figura 8 mostra una configurazione preferenziale degli elementi di contatto 10, 11, nella quale ciascuno di detti contatti comprende due porzioni elastiche 17 ciascuna delle quali porta ima porzione di contatto 16. In questo modo è possibile garantire con maggiore sicurezza, rispetto ad una configurazione a singolo elemento elastico, la connessione elettrica tra contatti e dispositivo piezoelettrico 6.
La porzione di contatto 16, nella condizione di lavoro deformata degli elementi di contatto 10, 11, contatta i rispettivi contatti 4, 5 del corpo 3. In particolare, almeno una porzione di contatto 16 del primo elemento di contatto 10, nella condizione di lavoro deformata si connette, al primo contatto 4 del corpo 3, mentre almeno una porzione di contatto 16 del secondo elemento di contatto 11, nella condizione di lavoro si connette, al secondo contatto 5 del corpo 3.
La porzione elastica 17 è quindi interposta tra la porzione di impegno 12 e la porzione di contatto 16 ed è configurata per connettere elasticamente la porzione di impegno 12 e la porzione di contatto e esercitare, nella condizione di lavoro deformata, una forza di reazione che tende ad allontanare la porzione di impegno 12 dalla porzione di contatto 16.
In figura 7 viene schematizzata la condizione indeformata degli elementi di contatto (elementi di contatto a tratto continuo) e la condizione di lavoro deformata di questi ultimi (elementi di contatto tratteggiati). La porzione di contatto 16 degli elementi di contatto 10, 11, nella condizione operativa indeformata, è distanziata dal dispositivo piezoelettrico 6 di una prima distanza misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico 6 medesimo, mentre la porzione di contatto 16 degli elementi di contatto 10, 11, nella condizione operativa di lavoro deformata, essendo distanziata dal dispositivo piezoelettrico 6 di una seconda distanza, misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico 6 medesimo, inferiore alla prima distanza. Più in dettaglio, la prima distanza tra porzione di contatto 16 e dispositivo piezoelettrico 6 nella condizione operativa indeformata è maggiore della distanza, misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico 6, tra il corpo 3 ed il dispositivo piezoelettrico 6. La distanza tra corpo e dispositivo piezoelettrico consente di deformare elasticamente le porzioni elastiche degli elementi di contatto. La porzione elastica 17 e la porzione di contatto 16 sono unite di pezzo costituendo pertanto un corpo unico.
La porzione di contato 16 di deto primo e/o secondo elemento di contato 10, 11 è distanziata dal dispositivo piezoelettrico 6 lungo la direzione di sovrapposizione D; la porzione di contato 16 è disallineata rispeto alla porzione di impegno 12 alla quale è associata rispeto alla direzione di sovrapposizione D, in particolare in cui la porzione di contato 16 è rivolta verso il centro del dispositivo piezoeletrico 6.
Di fato sia il materiale sia la geometria degli elementi di contato 10, 11 atribuiscono a quest’ultimi la reversibilità tra il passaggio della condizione operativa indeformata alla condizione di lavoro deformata. Più in dettaglio, tali elementi di contato 10, 11 comprendono una porzione lamellare avente un piano di sviluppo prevalente; la deformazione elastica avvenendo secondo una direzione trasversale al piano di sviluppo prevalente. Il piano di sviluppo prevalente della porzione lamellare è sostanzialmente parallelo ad un piano di sviluppo del dispositivo piezoeletrico 6. La porzione lamellare comprende almeno la porzione di contato 16 e la porzione elastica 17.
La configurazione degli elementi di contato 10, 11 consente di stabilire una connessione eletrica tra dispositivo piezoelettrico 6 e corpo 3 durante la condizione di assemblaggio dell’avvisatore. In particolare, senza l’apporto si saldature a particolari elementi di vincolo, solo con il posizionamento e l’impegno dei componenti dell’ avvisatore è possibile garantire una stabile connessione eletrica tra gli elementi. La connessione è di tipo reversibile e consente anche in fase di smontaggio un rapido e facile intervento sulla componentistica interna dell’ avvisatore 1. Tutavia, allo scopo di garantire la conducibilità nel tempo, non si esclude la possibilità di saldare le porzioni di contato 16 sui contati 4, 5 del corpo 3 e/o saldare le porzioni di impegno 12 degli elementi di contatto 10, 11 sul dispositivo piezoelettrico 6, in particolare saldare le porzioni di impegno 12 dei contatti 10, 11 sugli strati del dispositivo piezoelettrico 6.
LEGENDA
1 Avvisatore acustico
2 Involucro
2a Primo guscio
2b Secondo guscio
3 Corpo
3 a Prima superficie
3b Seconda superficie
4 Primo contatto
5 Secondo contatto
6 Dispositivo piezoelettrico
7 Primo strato
7a Prima superficie del primo strato 7 7b Seconda superficie del primo strato 7 8 Secondo strato
8a Prima superficie del secondo strato 8 8b Seconda superficie del secondo strato 8 9 Terzo strato
9a Prima superficie del terzo strato 9
9b Seconda superficie del terzo strato 9 10 Primo elemento di contatto
11 Secondo elemento di contatto
12 Porzione di impegno
13 Prima porzione
13 a Porzione di raccordo
13b Porzione ausiliaria
13c Scasso
14 Seconda porzione
15 Porzione di collegamento
16 Pozione di contatto
17 Porzione elastica
18 Quarto strato
18a Prima superficie del quarto strato 18 18b Seconda superficie del quarto strato 18 19 Quinto strato
19a Prima superficie del quinto strato 19 19b Seconda superficie del quinto strato 19 20 Strato di copertura
21 Scheda di controllo
2 la Superficie superiore
21b Superficie inferiore
22 Unità di controllo
23 Piedini di connessione
24 Camera acustica
25 Apertura di passaggio
26 Diffusore principale
27 Corpo ausiliario
28 Alimentazione
28a Superficie superiore
28b Superficie inferiore
29 Primo volume
30 Secondo volume
31 Porzione di impegno dell’involucro 2
32 Elemento di tenuta dell’involucro 2
33a Primo vano di alloggiamento
33b secondo vano di alloggiamento
34 Porzioni di impegno dell’involucro per il primo e secondo guscio 35 Base
36 Parete laterale
37 Primo bordo perimetrale
38 Secondo bordo perimetrale
39 Prima apertura
40 Seconda apertura
41 Porzione di appoggio
42 Porzione di centraggio
43 Sede di alloggiamento
44 Parete della sede di alloggiamento
45 Prima porzione di riscontro
46 Seconda porzione di riscontro
47 Sede di alloggiamento ausiliaria
48 Accesso
49 Primo contatto lamellare
50 Secondo contatto lamellare
51 Porzione dei contatti lamellari
52 Porzione dei contatti lamellari
D Direzione di sovrapposizione

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Avvisatore acustico (1), particolarmente per veicoli, comprendente: > almeno un involucro (2), > almeno un corpo (3) rigidamente vincolato a detto involucro (2) e presentante almeno un primo ed un secondo contatto (4; 5) disposti all’interno di detto involucro (2), > almeno un dispositivo piezoelettrico (6) impegnato all’interno di detto involucro (2) e comprendente: o almeno un primo strato (7) in materiale conduttore comprendente una prima ed una seconda superficie (7a; 7b) contrapposte tra loro, o almeno secondo strato (8) in materiale piezoelettrico comprendente una prima ed una seconda superficie (8 a; 8b) contrapposte tra loro, detta prima superficie (8a) di secondo strato (8) essendo almeno parzialmente affacciata ed a contatto con la seconda superficie (7b) di detto primo strato (7), o almeno un terzo strato (9) in materiale conduttore presentante una prima ed una seconda superficie (9a; 9b) contrapposte tra loro, la prima superficie (9a) di detto terzo strato (9) essendo affacciata, in particolare almeno parzialmente a contatto, con la seconda superficie (8b) del secondo strato (8), > almeno un primo elemento di contatto (10) disposto all’intemo di detto involucro (2) e configurato per connettere elettricamente il dispositivo piezoelettrico (6) con il primo contatto (4) di detto corpo (3), > almeno un secondo elemento di contatto (11) disposto all’interno di detto involucro (2) e configurato per connettere elettricamente il dispositivo piezoelettrico (6) con il secondo contatto (5) di detto corpo (3), detto dispositivo piezoelettrico (6) essendo configurato per definire una condizione operativa nella quale quest’ ultimo, sotto azione di un campo elettrico, vibra producendo onde sonore, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti elementi di contatto (10; 11) è configurato per disporsi tra una condizione operativa indeformata nella quale quest’ultimo non è soggetto a sforzi, in particolare non presentando deformazioni, ed una condizione di lavoro deformata nella quale quest’ultimo, sotto l’azione di una sollecitazione, è almeno parzialmente deformato elasticamente, almeno detto elemento di contatto (10; 11), nella condizione di lavoro deformata, essendo configurato per connettere elettricamente almeno uno dei materiali conduttori del dispositivo piezoelettrico (6) con almeno un rispettivo dei contatti (4; 5) del corpo (3) ed esercitare su questi ultimi una forza di reazione, data dalla deformazione elastica di almeno uno di detti elementi di contatto, atta a garantire un contatto elettrico.
  2. 2. Avvisatore secondo la rivendicazione 1, in cui il primo e secondo elemento di contatto (10; 11) sono configurati per disporsi nella condizione di lavoro deformata, detto primo elemento di contatto (10) essendo configurato per connettere elettricamente almeno il primo strato (7) in materiale conduttore con il primo contatto (4) del corpo (3) durante la condizione di lavoro deformata del primo elemento di contatto (10) medesimo, detto primo elemento di contatto (10) esercitando sul primo strato (7) e sul primo contatto (4) una forza di reazione data dalla deformazione elastica del primo elemento di contatto (10) la quale si sviluppa durante la condizione di lavoro deformata di quest’ultimo, la deformazione elastica del primo elemento di contatto (10) garantendo la connessione elettrica tra almeno detto primo strato (7) e detto primo contatto (4), ed in cui il secondo elemento di contatto (11) è configurato per connettere elettricamente il terzo strato (9) in materiale conduttore con il secondo contatto (5) del corpo (3) durante la condizione di lavoro deformata del secondo elemento di contatto (11) medesimo, detto secondo elemento di contatto (11) esercitando sul terzo strato (9) e sul secondo contatto (5) una forza di reazione, data dalla deformazione elastica del secondo elemento di contatto (11), la quale si sviluppa durante la condizione di lavoro deformata di quest’ultimo, la deformazione elastica del secondo elemento di contatto (11) garantendo la connessione elettrica tra terzo strato (9) e secondo contatto (5).
  3. 3. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno di detti elementi di contatto (10; 11) comprende una porzione di impegno (12) configurata per disporsi in una condizione di vincolo nella quale quest’ultima vincola detto elemento di contatto al dispositivo piezoelettrico (6), la porzione di impegno (12) comprendendo almeno una prima porzione (13) ed una seconda porzione (14) sostanzialmente affacciate e le quali sono connesse tra loro da una porzione di collegamento (15), almeno detta porzione di collegamento (15) essendo configurata per deformarsi elasticamente e consentire a detta prima e seconda porzione (13; 14) di fare presa su il dispositivo piezoelettrico (6), ed in cui la porzione di impegno (12) di almeno un elemento di contatto è configurata per contattare detto primo strato (7) e/o detto terzo strato (9), ciascuno di detti primo e secondo elemento di contatto (10, 11) comprendendo detta porzione di impegno (12), la prima porzione (13) della porzione di impegno (12) del primo elemento di contatto (10) essendo a contatto con il primo strato (7) del dispositivo piezoelettrico (6), la prima e/o la seconda porzione (13; 14) della porzione di impegno (12) del secondo elemento di contatto (11) essendo a contatto con il terzo strato (9) del dispositivo piezoelettrico (6), ed in cui la prima porzione (13) della porzione di impegno (12) del secondo elemento di contatto (11) è a contatto con la prima superficie (9a) del terzo strato (9), la seconda porzione (14) della porzione di impegno (12) del secondo elemento di contatto (11) essendo a contatto con la seconda superficie (9b) del terzo strato (9).
  4. 4. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi di contatto (10; 11) sono interposti tra i contatti (4; 5) ed il dispositivo piezoelettrico (6), il primo e secondo elemento di contatto (10; 11) comprendendo ciascuno almeno una porzione di contatto (16) la quale, nella condizione di lavoro deformata, è atta a contattare rispettivamente detto primo e secondo contatto (4; 5), ed in cui il primo e secondo elemento di contatto (10; 11) comprendono almeno una porzione elastica (17) interposta tra la porzione di impegno (12) e la porzione di contatto (16), detta porzione elastica (17) essendo configurata per connettere elasticamente la porzione di impegno (12) e la porzione di contatto e esercitare, nella condizione di lavoro deformata, una forza elastica che tende ad allontanare la porzione di contatto (16) dalla porzione di impegno (12), in particolare in cui ciascun elemento di contatto (10; 11) comprende due porzioni elastiche (17) connesse alla porzione di impegno (12) e due porzioni di contatto (16) ciascuna delle quali è connessa ad una porzione elastica (17).
  5. 5. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi di contatto (10; 11) comprendono almeno una porzione lamellare avente un piano di sviluppo prevalente, la deformazione elastica avvenendo secondo una direzione trasversale al piano di sviluppo prevalente, in particolare il piano di sviluppo prevalente della porzione lamellare essendo sostanzialmente parallelo ad un piano di sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6).
  6. 6. Avvisatore secondo la rivendicazione 4, in cui la porzione di contatto (16) di detti elementi di contatto (10; 11), nella condizione operativa indeformata, è distanziata da detto dispositivo piezoelettrico (6) di una prima distanza misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6) medesimo, la porzione di contatto (16) di detti elementi di contatto (10; 11), nella condizione di lavoro deformata, essendo distanziata da detto dispositivo piezoelettrico (6) di una seconda distanza, misurata lungo una direzione ortogonale al piano di sviluppo prevalente del dispositivo piezoelettrico (6) medesimo, inferiore alla prima distanza.
  7. 7. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo piezoelettrico (6) comprende un quarto strato (18) in materiale piezoelettrico comprendente una prima ed una seconda superficie (18a; 18b) contrapposte tra loro, detta prima superficie (18a) di quarto strato (18) essendo almeno parzialmente affacciata ed a contatto con la seconda superficie (9b) di detto terzo strato (9), detto dispositivo piezoelettrico (6) comprendendo inoltre almeno un quinto strato (19) in materiale conduttore presentante una prima ed una seconda superficie (19a; 19b) contrapposte tra loro, la prima superficie (19a) di detto quinto strato (19) essendo affacciata, in particolare almeno parzialmente a contatto, con la seconda superficie (18b) del quarto strato (18), ed in cui la porzione di impegno (12) del primo elemento di contatto (10) è a contatto con il primo ed il quinto strato (7; 19) del dispositivo piezoelettrico (6), in particolare in cui la prima e la seconda porzione (13; 14) della porzione di impegno (12) del primo elemento di contatto (10) sono rispettivamente a contatto con il primo ed il quinto strato (7; 19) del dispositivo piezoelettrico (6).
  8. 8. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo piezoelettrico (6) si sviluppa sostanzialmente lungo un piano di sviluppo prevalente, in particolare in cui detto dispositivo piezoelettrico (6) presenta una forma sostanzialmente piastriforme di spessore sensibilmente inferiore rispetto alla lunghezza ed alla larghezza, gli strati del dispositivo piezoelettrico (6) essendo successivamente disposti lungo una direzione di sovrapposizione (D) trasversale al piano di sviluppo prevalente, in particolare il dispositivo piezoelettrico essendo di sagoma discoidale.
  9. 9. Avvisatore secondo la rivendicazione precedente, in cui la porzione di impegno (12) di ciascun elemento di contatto (10; 11) è connessa sostanzialmente in corrispondenza di un bordo perimetrale del dispositivo piezoelettrico (6), ed in cui la porzione di contatto (16) di detto primo e/o secondo elemento di contatto (10; 11) è distanziata dal dispositivo piezoelettrico (6) lungo la direzione di sovrapposizione (D), la porzione di contatto (16) emergendo trasversalmente rispetto alla porzione di impegno (12), in particolare essendo diretta verso il centro del dispositivo piezoelettrico (6).
  10. 10. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo (3) si sviluppa sostanzialmente lungo un piano di sviluppo prevalente e presenta una prima ed una seconda superficie (3 a; 3b) contrapposte tra loro, il primo ed il secondo contatto (4; 5) essendo disposti sulla prima superficie (3a) di detto corpo (3), ed in cui il corpo (3) è sostanzialmente affacciato al dispositivo piezoelettrico (6), la prima superficie (3 a) del corpo (3) essendo affacciata ad una prima superficie del dispositivo piezoelettrico (6), in particolare in cui la prima superficie (3a) del corpo (3) è affacciata alla prima superficie (7a) del primo strato (7), in particolare in cui detto corpo comprende una scheda di controllo (21) dotata di un’unità di controllo (22) connessa a piedini di connessione (23) ed al primo e secondo contatto (4; 5), detta unità di controllo (22) essendo interposta tra il connettore (23) ed i contatti (4; 5), detti piedini di connessione (23) essendo configurati per ricevere un segnale elettrico esterno ed inviarlo a detta unità di controllo (22) la quale è configurata per elaborare detto segnale elettrico esterno ed inviare un segnale elettrico di comando al dispositivo piezoelettrico tramite detti contatti (4; 5), detta unità di controllo (22) essendo configurata per comandare la generazione del campo elettrico in corrispondenza del dispositivo piezoelettrico (6) in modo da consentire la generazione di onde sonore.
  11. 11. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un diffusore (26) connesso con il dispositivo piezoelettrico (6) ed interposto tra il dispositivo piezoelettrico (6) ed una apertura di passaggio (25), detto diffusore (26) essendo configurato per amplificare le onde sonore generate dal dispositivo piezoelettrico (6), il diffusore (26) presentando una forma sostanzialmente a tronco di cono, la base di dimensioni minori del tronco di cono essendo impegnata centralmente al dispositivo piezoelettrico (6) mentre la base maggiore del tronco di cono essendo impegnata all’involucro (2), l’avvisatore in particolare comprendendo un corpo ausiliario (27) successivamente disposto al diffusore (26) lungo una direzione trasversale allo sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6), detto corpo ausiliario (27) essendo disposto in corrispondenza dell’apertura di passaggio (25).
  12. 12. Avvisatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente inoltre almeno una batteria (28) interamente alloggiata all’ interno dell’involucro (2) ed avente uno sviluppo prevalente in direzione trasversale allo sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6), almeno una porzione superiore della batteria essendo posta superiormente rispetto al piano di sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6) ed una porzione inferiore essendo posta inferiormente rispetto al piano di sviluppo del dispositivo piezoelettrico (6), in particolare la scheda di controllo (21) comprendendo un primo contatto lamellare (49) emergente da una superficie superiore (2 la) della scheda elettronica (21) medesima e configurato per contattare una superficie superiore (28 a) della batteria (28), detta scheda di controllo (21) ed un secondo contatto lamellare (50) emergente da una superficie inferiore (21b) della scheda di controllo e configurato per contattare una superficie inferiore (28b) della batteria (28).
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