ITMI20111371A1 - Struttura di supporto, metodo per impiantare piante acquatiche rizomatose e uso della struttura di supporto - Google Patents

Struttura di supporto, metodo per impiantare piante acquatiche rizomatose e uso della struttura di supporto Download PDF

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ITMI20111371A1
ITMI20111371A1 IT001371A ITMI20111371A ITMI20111371A1 IT MI20111371 A1 ITMI20111371 A1 IT MI20111371A1 IT 001371 A IT001371 A IT 001371A IT MI20111371 A ITMI20111371 A IT MI20111371A IT MI20111371 A1 ITMI20111371 A1 IT MI20111371A1
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IT
Italy
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support structure
rhizomatous
aquatic plants
inert material
blocks
Prior art date
Application number
IT001371A
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Fabio Badalamenti
Denis Faidutti
Umberto Giovannini
Carlo Magliola
Mauro Mottini
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Saipem Spa
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    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02BHYDRAULIC ENGINEERING
    • E02B3/00Engineering works in connection with control or use of streams, rivers, coasts, or other marine sites; Sealings or joints for engineering works in general
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    • E02B3/12Revetment of banks, dams, watercourses, or the like, e.g. the sea-floor
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“STRUTTURA DI SUPPORTO, METODO PER IMPIANTARE PIANTE ACQUATICHE RIZOMATOSE E USO DELLA STRUTTURA DI SUPPORTOâ€
La presente invenzione riguarda una struttura di supporto per impiantare piante acquatiche rizomatose. In particolare, la presente invenzione riguarda una struttura di supporto per impiantare talee di Posidonie Oceaniche, le quali sono piante acquatiche endemiche del Mar Mediterraneo, che si presentano con le stesse caratteristiche delle piante terrestri ossia con rizomi, fusto, foglie, fiori e frutti. La Posidonia à ̈ diffusa fra la quota batimetrica di 3 metri e la quota batimetrica di 47 metri in funzione della trasparenza dell’acqua e forma vaste praterie subacquee che hanno grande valenza per l’intero ecosistema marino. Prevalentemente, la Posidonia Oceanica prolifera sui letti sabbiosi dei corpi d’acqua salata e, per la sua sensibilità alle variazioni delle condizioni ambientali, à ̈ considerata un buon indicatore biologico della qualità delle acque.
Talvolta, in determinati siti marini ha luogo il fenomeno della regressione delle praterie di Posidonia Oceanica. Questo fenomeno di regressione comporta una notevole perdita della biodiversità e un deterioramento della qualità delle acque. Si rende necessario, quindi, impiantare piante acquatiche, in particolare Posidonie Oceaniche, per ricostruire ecosistemi acquatici e, in alcuni casi, per consolidare la parte superficiale di letti (sabbiosi) di corpi d’acqua soggetti a erosione. Infatti, il rizoma della Posidonia Oceanica forma una fitta rete che conferisce una buona resistenza strutturale allo stato superficiale del letto del corpo d’acqua.
Oltre al citato fenomeno della regressione delle praterie, un'altra causa della temporanea distruzione di parti di praterie di piante acquatiche à ̈ determinata dalla realizzazione di installazioni subacquee che richiedono di intervenire sul letto del corpo d’acqua come ad esempio lo scavo di trincee per seppellire cavi e/o tubazioni in corrispondenza delle coste. Il seppellimento dei cavi e delle tubazioni in corrispondenza delle coste à ̈ reso necessario per proteggere le tubazioni o i cavi da corpi contundenti come ad esempio ancore trascinate da imbarcazioni, reti ecc. È evidente che le operazioni di scavo e di seppellimento deteriorano le piante acquatiche eventualmente presenti lungo il tracciato della trincea. Per questo motivo à ̈ consigliabile trapiantare le piante adulte esistenti lungo il tracciato della trincea e in prossimità della stessa in un luogo sicuro e adatto ad accettare le piante per ricostruire ecosistemi similari in zone relativamente contigue. In altre parole, à ̈ necessario ricreare un nuovo ecosistema per compensare il temporaneo impoverimento di un sito destinato alla costruzione di impianti subacquei.
In alternativa al reimpianto à ̈ anche possibile impiantare talee di piante acquatiche in zone determinate e idonee all’impianto al fine di compensare la prateria deteriorata.
A livello bibliografico esistono solo indicazioni (Boudouresque, 1996) comunemente accettate, che definiscono una specie di Codice di Buona Condotta per la scelta dei siti di reimpianto o di nuovo impianto in cui effettuare la cosiddetta compensazione.
I punti principali di questo codice di buona condotta sono:
- Il sito prescelto per il reimpianto deve essere stato precedentemente occupato da P. oceanica o aver subito modificazioni tali da rendere le condizioni ambientali favorevoli alla pianta;
- Le cause che hanno portato alla morte della P. oceanica devono essere scomparse;
- Il reimpianto non deve essere effettuato in prossimità di praterie molto estese;
- Qualunque progetto di riforestazione deve essere preceduto da una prova sperimentale;
- Il prelevamento di talee non deve mettere in pericolo i popolamenti naturali;
- Il reimpianto deve essere inserito in una strategia globale di gestione degli ecosistemi della regione.
La scelta della densità di reimpianto à ̈ un fattore importante per il successo dell’operazione perché la densità regola l’accrescimento del rizoma. La letteratura indica che la Posidonia Oceanica si accresce con rizomi striscianti quando si trova in bassa densità e che tale accrescimento à ̈ nell’ordine di qualche cm/anno.
Da quanto detto, scaturisce la necessità di operare scelte in ordine alle densità di reimpianto che tengano conto dei diversi fattori in gioco. Da una parte, infatti, essa deve essere tale da produrre, in condizioni normali, una certa deposizione di sedimento atta ad ancorare i rizomi al fondo, in modo da migliorarne la tenuta, ma senza raggiungere una densità critica. Dall’altra, la densità deve essere bassa in modo da favorire la colonizzazione del substrato circostante il trapianto in modo da mantenere elevata la velocità di crescita del rizoma. Questo aspetto viene privilegiato solitamente rispetto alla mera conservazione di numeri di piante che si avvicinino in qualche modo alla densità della prateria naturale.
Accanto a queste prescrizioni di carattere generale, e derivanti da studi di biologia marina, sono stati sviluppati metodi e dispositivi per realizzare il reimpianto e/o l’impianto delle piante acquatiche rizomatose. Alcuni di questi metodi e dispositivi di impianto di piante acquatiche sono descritti nei documenti WO 2007/054991 A1, EP 736,494 A2 (materasso in fibra naturale), FR 2,239,120, FR 2,623,366, FR 2,695,536; EP 621,377 B1 (gabbia in rete metallica con sostanze organiche per il nutrimento della pianta). Tuttavia, tali metodi e dispositivi non sempre danno risultati pienamente soddisfacenti per quanto riguarda l’attecchimento delle talee impiantate.
Attualmente, il metodo di reimpianto più applicato nell’impianto di talee di Posidonia Oceanica à ̈ quello descritto nella domanda di brevetto WO 2007/054991.
Le operazioni descritte in tale domanda di brevetto sono eseguite a mano da operatori in immersione. Tali operatori, certificati professionalmente a norma di legge, ricevono un corso di formazione sulla Posidonia Oceanica, sulle modalità tecnico-operative degli espianti e sulle successive manipolazioni. Tecnici esperti, generalmente biologi marini, effettuano le opportune supervisioni. Per attuare il metodo descritto nella domanda di brevetto WO 2007/054991 sono utilizzate cornici in cemento di circa 50x50 cm di lato, con lato interno 40x40 cm per una luce utile di 1600 cm<2>di superficie. Lo spessore delle cornici à ̈ di 6-8 cm. Le cornici sono armate con rete di ferro zincato a maglia poligonale di luce adatta a trattenere le talee e cioà ̈ circa 1-1,5 cm. Questi moduli di impianto verranno adagiati sul fondale in modo da riempire al meglio le superfici da restaurare, disponendole nelle forme più appropriate, fino a raggiungere l’area desiderata. Tutti i dispositivi descritti, verranno installati a mano da operatori in immersione.
Prima della messa a dimora delle talee occorre scegliere la densità di trapianto per unità di superficie. La densità delle talee per modulo à ̈ un fattore importante per il successo dell’impianto in quanto da essa dipende la velocità con cui i rizomi si espanderanno fuori dal modulo e si radicheranno al sedimento libero. La densità va comunque calibrata sulla base di quella media osservata nel sito e non deve essere così bassa da impedire la ritenzione di sedimento tra le talee. Data tuttavia la grande variabilità delle densità osservate nelle aree potenzialmente idonee al reimpianto, à ̈ più conveniente adottare un basso numero di talee (20-30 per m<2>), sia per evitare un’eccessiva competizione per la luce e per i nutrienti tra le talee, sia per favorire una rapida crescita plagiotropa del rizoma.
La messa a dimora delle talee à ̈ realizzata a mano, semplicemente infilando i rizomi nelle maglie della rete poligonale, in modo che il rizoma stesso o le radici siano a contatto con il sedimento.
Tuttavia, le cornici e le reti spesso non sono in grado di arginare in modo efficace l’effetto del moto ondoso sul fondale prevalentemente sabbioso e, quindi hanno una limitata capacità nel trattenere le talee e impedire gli spostamenti del sedimento sabbioso. Questi fatti vanno chiaramente a scapito dell’attecchimento delle talee di piante acquatiche rizomatose.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura di supporto per impiantare talee di piante acquatiche rizomatose che sia in grado di ovviare agli inconvenienti dell’arte nota e, in particolare, garantisca una percentuale di attecchimento superiore a quelle dell’arte nota.
Secondo la presente invenzione à ̈ realizzata una struttura di supporto per impiantare piante acquatiche rizomatose sul letto di un corpo d’acqua, la struttura di supporto comprendendo una gabbia; e una massa di blocchi di materiale inerte, i quali sono dimensionati e serrati dalla gabbia in modo da definire una pluralità di interstizi configurati per alloggiare le piante acquatiche rizomatose.
La presente invenzione à ̈ basata sul principio di trattenere i rizomi fra rocce senza la necessità di includere nella gabbia sostanze nutritive per le piante acquatiche. Secondo tale principio la struttura di supporto ha semplicemente la funzione di definire un ancoraggio sicuro per i rizomi e proteggere i rizomi dal moto ondoso. Le sostanze nutritive per le piante acquatiche sono trasportate dal moto ondoso e si depositano negli interstizi fra i blocchi di materiale inerte. Inoltre, gli interstizi si estendono in modo tortuoso per l’intera struttura di supporto e consentono una rapida espansione dei rizomi i quali in questo modo si avvinghiano alle rocce rendendo più sicuro l’ancoraggio delle talee.
Inoltre, le piante acquatiche rizomatose sono soggette a essere spezzate in occasione delle mareggiate di notevole intensità. Questo fenomeno produce delle talee in modo naturale che possono attecchire laddove sono presenti strutture di supporto del tipo sopra identificato. Di conseguenza la struttura di supporto ha anche la funzione di favorire il ripopolamento naturale delle piante acquatiche rizomatose. Nelle zone soggette a forti mareggiate à ̈, quindi, ipotizzabile di impiantare artificialmente le piante acquatiche con una densità inferiore a quella prescritta perché la densità prescritta sarebbe raggiunta tramite il ripopolamento naturale.
Secondo una preferita forma di attuazione della presente invenzione gli interstizi si estendono fra i blocchi di materiale inerte.
I blocchi di materiale inerte definiscono gli interstizi quando sono serrati gli uni contro gli altri. Questa caratteristica permette di sfruttare appunto gli interstizi naturali fra i blocchi di materiale inerte per inserirvi e, di fatto, incastrare i rizomi delle piante acquatiche rizomatose in tali interstizi naturali. I rizomi sono inseriti fra le maglie della gabbia e negli interstizi fra le rocce.
Secondo una prima variante la struttura di supporto presenta delle rientranze configurate per alloggiare le piante acquatiche rizomatose.
In questo modo à ̈ possibile realizzare delle rientranze aventi dimensioni prestabilite e con un passo di distribuzione prestabilito lungo l’intera struttura di supporto. Questa soluzione agevola le operazioni del personale addetto alle operazioni di impianto beninteso che le rientranze preformate sono in comunicazione diretta con gli interstizi naturali. Le rientranze hanno la funzione di proteggere le piante acquatiche rizomatose dal moto ondoso ed eventualmente di contribuire all’ancoraggio delle piante acquatiche rizomatose quando sono di dimensioni particolarmente ridotte. Nel caso contrario, le piante acquatiche rizomatose sono ancorate negli interstizi.
Secondo una preferita forma di realizzazione della presente invenzione, la gabbia à ̈ deformata in corrispondenza delle rientranze per definire le rientranze stesse. In questo modo, la preformatura delle rientranze à ̈ realizzata direttamente nella gabbia.
Si à ̈ trovato conveniente realizzare le rientranze a guisa di scanalature in cui à ̈ possibile disporre con passo di distribuzione costante una fila di piante acquatiche rizomatose.
In accordo con un’ulteriore preferita forma di attuazione della presente invenzione, la struttura di supporto comprende pluralità di distanziali disposti fra i blocchi di materiale inerte in modo da definire delle rientranze predefinite a forma di bicchiere.
Preferibilmente, i distanziali sono definiti da spezzoni tubolari disposti fra i blocchi di materiale inerte e configurati in modo da essere rimossi.
In generale, si à ̈ rilevato che disporre i rizomi inclinati rispetto alla faccia della struttura di supporto favorisce lo sviluppo e l’ancoraggio del rizoma.
In maggiore dettaglio, la struttura di supporto comprende una faccia sostanzialmente piana; le rientranze presentano una forma allungata e si estendono dalla faccia piana all’interno della struttura e formano un angolo diverso dall’angolo retto con la faccia piana.
Si à ̈ riscontrato che preferibilmente si ha un buon sviluppo e un buon ancoraggio del rizoma quando l’angolo di inclinazione delle rientranze e compreso fra 40° e 50 °.
Preferibilmente, le rientranze predefinite sono parallele fra loro.
In questo modo à ̈ possibile trovare una configurazione che meglio protegge le piante acquatiche rizomatose dalle correnti prevalenti e dal moto ondoso.
Preferibilmente, i blocchi di materiale inerte comprendono rocce o frammenti di rocce, preferibilmente calcaree o carbonatiche, o materiale inerte conglomerato artificialmente.
Inoltre, i blocchi di materiale inerte devono essere spigolosi ossia il meno arrotondati possibile. Sono anche preferibili blocchi con una forma irregolare.
La disposizione dei blocchi di materiale inerte nella gabbia à ̈ casuale in modo da favorire la formazione degli interstizi.
Preferibilmente, per realizzare interstizi naturali di dimensioni adeguate all’impianto di rizomi si à ̈ rilevato che i blocchi di materiale inerte contenuti nella gabbia presentano una granulometria diversa e compresa nell’intervallo fra 0,03 e 0,2 m.
Preferibilmente la gabbia à ̈ realizzata in rete metallica avente una maglia di 0,02 m x 0,02 m.
Preferibilmente, la struttura di supporto ha la forma di un parallelepipedo avente lati di base compresi fra 0,2 e 2 metri, un’altezza compresa fra 0,10 e 0,40 metri, una faccia di appoggio, e una faccia di inserimento delle piante acquatiche rizomatose.
In accordo con una preferita forma di attuazione della presente invenzione la struttura di supporto comprende una struttura di base avente una sede e un inserto configurato per essere inserito nella sede.
In questo modo à ̈ possibile realizzare inserti di piccoli dimensioni facilmente manipolabili in cui inserire le piante acquatiche rizomatose fuori dal corpo d’acqua per esempio a bordo di un natante e successivamente inserite nelle sedi della struttura di base precedentemente adagiata sul letto del corpo d’acqua.
Preferibilmente, la struttura di base comprende una prima gabbia e una prima massa di blocchi di materiale inerte, i quali sono dimensionati e serrati dalla prima gabbia in modo da definire una pluralità di interstizi configurati per alloggiare le piante acquatiche rizomatose.
In modo analogo, l’inserto comprende una seconda gabbia e una seconda massa di blocchi di materiale inerte, i quali sono dimensionati e serrati dalla seconda gabbia in modo da definire una pluralità di interstizi configurati per alloggiare le piante acquatiche rizomatose.
Preferibilmente, l’inserto presenta un’altezza sensibilmente inferiore all’altezza della struttura di base e preferibilmente pari a circa un quarto dell’altezza della struttura di base.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un metodo per impiantare piante acquatiche rizomatose sul letto del corpo d’acqua che permetta di raggiungere un’elevata percentuale di attecchimento.
Secondo la presente invenzione à ̈ fornito un metodo per impiantare piante acquatiche rizomatose sul letto di un corpo di acqua, il metodo comprendendo la fase di inserire i rizomi delle piante acquatiche negli interstizi di una struttura di supporto del tipo sopra identificato.
Secondo una prima preferita forma di realizzazione della presente invenzione, il metodo prevede di posare la struttura di supporto sul letto del corpo d’acqua prima di inserire le piante acquatiche rizomatose negli interstizi.
Di fatto, i rizomi una volta che sono stati selezionati dai biologi marini sono impiantati nella struttura di supporto da operatori subacquei.
In accordo con una seconda preferita forma di attuazione della presente invenzione la fase di inserire le piante acquatiche rizomatose negli interstizi à ̈ eseguita sopra il corpo d’acqua e il metodo prevede di posare la struttura di supporto sul letto del corpo d’acqua assieme alle piante acquatiche rizomatose messe a dimora negli interstizi.
In questo modo, sono gli stessi biologi marini che provvedono a inserire i rizomi nella struttura di supporto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di definire l’uso di una struttura di supporto.
Secondo la presente invenzione à ̈ definito l’uso di una struttura di supporto avente le caratteristiche sopra identificate ed à ̈ posata sul letto di un corpo d’acqua per favorire il ripopolamento artificiale e naturale delle piante acquatiche rizomatose.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di suoi esempi non limitativi di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
- la figura 1 à ̈ una vista in elevazione laterale, con parti asportate per chiarezza, di un’installazione sul letto di un corpo d’acqua in fase di realizzazione e formata da una pluralità di strutture di supporto per impiantare piante acquatiche rizomatose sul letto di un corpo d’acqua in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista schematica ed esemplificativa di una talea di una pianta acquatica rizomatosa;
- la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica, con parti asportate per chiarezza, di una delle strutture di supporto della figura 1;
- la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione, in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza, di un particolare della struttura di supporto della figura 3;
- la figura 5 Ã ̈ una vista in sezione, con parti asportate per chiarezza, relativa a una variante della struttura di supporto delle figure 1, 3, e 4;
- la figura 6 à ̈ una vista in sezione, con parti asportate per chiarezza, relativa a una struttura di supporto in accordo con un’ulteriore variante della presente invenzione;
- la figura 7 à ̈ una vista prospettica, con parti asportate per chiarezza, di una pluralità di strutture di supporto affiancate e provviste di una rientranza in accordo con la figura 4;
- la figura 8 à ̈ una vista prospettica, con parti asportate per chiarezza, relativa a una struttura di supporto in accordo con un’ulteriore variante della presente invenzione; e
- la figura 9 à ̈ una vista prospettica, con parti asportate per chiarezza e in parte esplosa, relativa a un†̃altra variante della presente invenzione.
Con riferimento alla figura 1, con 1 à ̈ indicato nel suo complesso una struttura di supporto per impiantare piante acquatiche rizomatose 2 su un letto 3 di un corpo d’acqua 4. Nella figura 1 à ̈ indicata con F un’unità galleggiante adibita alla posa di una pluralità di strutture di supporto 1 sul letto 3 del corpo d’acqua disposte una di fianco all’altra per coprire una superficie relativamente estesa del letto 3.
Le piante acquatiche rizomatose 2 sono selezionate in base a caratteristiche che le rendono idonee all’impianto. In particolare e con riferimento alla figura 2, vengono selezionate delle talee di piante acquatiche rizomatose 2, ciascuna delle quali comprende un rizoma 7 avente preferibilente un diametro di circa 1 cm e una lunghezza di circa 15 cm ed eventualmente alcune foglie 8 estendentesi da un’estremità del rizoma 7.
Con riferimento alla figura 3, la struttura di supporto comprende una gabbia 5 sostanzialmente a forma di parallelepipedo; e una massa 6 di blocchi di materiale inerte di forma irregolare e di pezzatura non uniforme. I blocchi di materiale inerte sono serrati dalla gabbia 5 in modo da definire una pluralità di interstizi configurati per alloggiare in parte le piante acquatiche rizomatose 2. La struttura di supporto 1 presenta la forma di un parallelepipedo avente due facce di base 9 e quattro facce laterali 10. Una delle facce di base 9 à ̈ appoggiata sul letto 3 del corpo d’acqua 4 (figura 1), mentre, l’altra faccia di base 9 à ̈ disponibile per realizzare l’impianto delle talee di piante acquatiche rizomatose 2. In accordo con una preferita forma di attuazione della presente invenzione, le facce di base 9 sono quadrate e misurano 2 metri di lato, mentre l’altezza del parallelepipedo à ̈ pari a 40 cm. Tuttavia, la struttura di supporto 1 può assumere dimensioni diverse. In particolare e in accordo con un’altra preferita forma di attuazione della presente invenzione, ciascuna struttura di supporto presenta una base rettangolare di 0,50 m X 0,08 m e un’altezza di 0,10 m.
La gabbia 5 Ã ̈ realizzata in rete metallica preferibilmente zincata e avente una maglia di 0,02 m x 0,02 m.
Preferibilmente, i blocchi di materiale inerte possono essere definiti da rocce o frammenti di roccia, preferibilmente di natura calcarea o carbonatica, o da materiale inerte conglomerato artificialmente. Sono preferiti i materiali con buone caratteristiche di resistenza alla corrosione e allo sfaldamento determinati dall’azione dell’acqua. Inoltre, i blocchi di materiale inerte non devono essere alterati o degradati, ossia la loro superficie deve preferibilmente essere il meno arrotondata possibile. Sono preferibili i blocchi di materiale inerte che presentano delle forme irregolari e spigolose.
La disposizione dei blocchi di materiale inerte nella gabbia 5 Ã ̈ casuale in modo da favorire la formazione degli interstizi.
Allo scopo di formare interstizi di dimensione adeguata, à ̈ importante selezionare le dimensioni dei blocchi di materiale inerte. Le dimensioni preferite sono comprese nell’intervallo fra 0,03 e 0,2 m e devono essere compatibili con le dimensioni della gabbia 5.
In pratica, l’opportuna selezione dei blocchi di materiale inerte permette di realizzare una distribuzione relativamente uniforme degli interstizi e di definire approssimativamente un passo di distribuzione degli interstizi.
Il metodo per impiantare le piante acquatiche rizomatose 2 prevede di assicurare i rizomi 7 delle piante acquatiche rizomatose 2 fra i blocchi di materiale inerte della struttura di supporto 1 secondo quanto illustrato nella figura 4.
La messa a dimora delle piante acquatiche 2 può essere effettuata sopra il corpo d’acqua 4 prima di posare la struttura di supporto 1 sul letto 3 del corpo d’acqua 4 oppure nel corpo d’acqua 4 dopo aver posato la struttura di supporto 1.
Con riferimento alla figura 5, la struttura di supporto 1 presenta delle rientranze 11 configurate per alloggiare le piante acquatiche rizomatose 2. In particolare, le rientranze 11 presentano la forma di scanalature in ciascuna delle quali può essere alloggiata una fila di piante acquatiche rizomatose 2. La gabbia 5 à ̈ deformata in modo tale da definire la forma delle rientranze 11. Ciascuna rientranza 11 à ̈ inclinata rispetto alla faccia 9 di un angolo compreso fra 40° e 50°. Nella figura 7 à ̈ illustrata una pluralità di strutture di supporto 1 provviste delle rientranze 11.
In accordo con la forma di attuazione della figura 6, la struttura di supporto 1 presenta rientranze 12 aventi una forma a bicchiere. Al fine di realizzare le rientranze 12, la struttura di supporto 1 comprende una pluralità di distanziali 13 disposti fra i blocchi di materiale inerte e fuoriuscenti da una delle facce di base 9. I distanziali 13 sono uniformemente distribuiti lungo la faccia di base 9 secondo quanto illustrato nella figura 8, e sono infilati nelle maglie della gabbia 5 e fra i blocchi di materiale inerte. Preferibilmente, i distanziali 13 sono spezzoni tubolari disposti fra i blocchi di materiale inerte e configurati in modo da essere rimossi una volta che le piante acquatiche rizomatose 2 sono state inserite negli interstizi. Preferibilmente, le rientranze 12 e i distanziali 13 formano un angolo compreso fra 40° e 50° rispetto alla faccia piana 9.
Il metodo di impianto prevede di inserire i rizomi 7 negli interstizi confinanti con la rientranza 11 e 12. Le rientranze 11 e 12 definiscono una zona protetta dalle correnti e dal moto ondoso.
I distanziali 13 possono essere rimossi una volta che le talee delle piante acquatiche rizomatose 2 sono state messe a dimora.
Inoltre, la struttura di supporto 1 risulta essere particolarmente vantaggiosa perché definisce un substrato che favorisce sia il ripopolamento artificiale, sia il ripopolamento naturale delle piante acquatiche rizomatose.
Con riferimento alla figura 9 sono illustrate quattro strutture di supporto 14 disposte una di fianco all’altra. Ciascuna struttura di supporto 14 comprende una struttura di base 15 avente almeno una sede 16, nella fattispecie illustrata tre sedi 16, e almeno un inserto 17, nella fattispecie illustrata tre inserti 17, configurato per essere alloggiato nella sede 16. La struttura di base 15 comprende una gabbia 18 riempita con una massa 19 di blocchi di materiale inerte. In modo analogo, l’inserto 17 comprende una gabbia 20 riempita una massa 21 di blocchi di materiale inerte.
Il metodo di posa prevede di adagiare sul letto 3 le strutture di base 15, di inserire le piante acquatiche rizomatose 2 negli inserti 17 sopra il corpo d’acqua 4 e di inserire gli inserti 17 nelle sedi 16.
Questa variante permette una più semplice gestione del trasporto degli inserti 17 con le piante acquatiche rizomatose 2 inserite nei relativi interstizi. In acqua gli inserti sono facilmente manipolabili da operatori subacquei, la struttura di base 15 fornisce la massa necessaria a resistere alle correnti e alle mareggiate e ulteriori interstizi per permettere il sicuro ancoraggio delle piante acquatiche rizomatose 2 durante il loro sviluppo. Inoltre, la struttura d base 15 offre ulteriori interstizi per intrappolare spezzoni vaganti di piante acquatiche rizomatose 2 formatisi in occasione di mareggiate per favorire quindi il ripopolamento naturale delle piante acquatiche rizomatose 2.
È evidente infine che alla presente invenzione possono essere apportate varianti rispetto alle forme di attuazione descritte senza peraltro uscire dall’ambito di protezione delle rivendicazioni allegate.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di supporto per impiantare piante acquatiche rizomatose sul letto di un corpo d’acqua, la struttura di supporto (1; 14) comprendendo almeno una gabbia (5; 18, 20); e una massa (6; 19, 21) di blocchi di materiale inerte, i quali sono dimensionati e serrati dalla gabbia (5; 18, 20) in modo da definire una pluralità di interstizi configurati per alloggiare le piante acquatiche rizomatose (2).
  2. 2. Struttura di supporto come rivendicata nella rivendicazione 1, in cui gli interstizi si estendono fra i blocchi di materiale inerte.
  3. 3. Struttura di supporto come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, ed avente rientranze (11; 12) configurate per alloggiare le piante acquatiche rizomatose (2).
  4. 4. Struttura di supporto secondo la rivendicazione 3, in cui la gabbia (5) Ã ̈ deformata in corrispondenza delle rientranze (11) per definire le rientranze (11) stesse.
  5. 5. Struttura di supporto come rivendicata nella rivendicazione 3 o 4, in cui ciascuna rientranza (11) presenta la forma di una scanalatura.
  6. 6. Struttura di supporto come rivendicata nella rivendicazione 3 e comprendente una pluralità di distanziali (13) disposti fra i blocchi di materiale inerte e definenti le dette rientranze (12).
  7. 7. Struttura di supporto come rivendicata nella rivendicazione 6, in cui i detti distanziali (13) sono preferibilmente spezzoni tubolari disposti fra i blocchi di materiale inerte e sono preferibilmente configurati in modo da essere rimossi una volta che le piante acquatiche rizomatose (2) sono state inserite negli interstizi e nelle rientranze (12).
  8. 8. Struttura di supporto come rivendicata in una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, e comprendente una faccia sostanzialmente piana (9); le rientranze (11; 12) presentando una forma allungata ed estendentisi dalla faccia piana (9) all’interno della struttura di supporto (1) e formando un angolo diverso dall’angolo retto con la faccia piana (9).
  9. 9. Struttura di supporto come rivendicata nella rivendicazione 8, in cui le rientranze (11; 12) formano un angolo compreso fra 40° e 50° rispetto alla faccia piana (9).
  10. 10. Struttura di supporto come rivendicata in una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 9, in cui le rientranze (11; 12) sono parallele fra loro.
  11. 11. Struttura di supporto come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui i blocchi di materiale inerte comprendono rocce o frammenti di rocce, preferibilmente calcaree o carbonatiche, o materiale inerte conglomerato artificialmente.
  12. 12. Struttura di supporto come rivendicato in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui i blocchi di materiale inerte presentano granulometrie diverse e comprese nell’intervallo fra 0,03 e 0,2 m.
  13. 13. Struttura di supporto come rivendicato in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la gabbia (5; 18, 20) Ã ̈ realizzata in rete metallica avente una maglia di 0,02 m x 0,02 m.
  14. 14. Struttura di supporto come rivendicato in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, ed avente la forma di un parallelepipedo avente lati di base di lunghezza compresa fra 0,2 e 2 metri e un’altezza compresa fra 0,1 e 0,4 metri.
  15. 15. Struttura di supporto come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, e comprendente una struttura di base (15) avente una sede (16) e un inserto (17) configurato per essere inserito nella sede (16).
  16. 16. Struttura di supporto come rivendicato nella rivendicazione 15, in cui la struttura di base (15) comprende una prima gabbia (18) e una prima massa (19) di blocchi di materiale inerte, i quali sono dimensionati e serrati dalla prima gabbia (18) in modo da definire una pluralità di interstizi configurati per alloggiare le piante acquatiche rizomatose (2).
  17. 17. Struttura di supporto come rivendicato nella rivendicazione 15 o 16, in cui l’inserto (17) comprende una seconda gabbia (20) e una seconda massa (21) di blocchi di materiale inerte, i quali sono dimensionati e serrati dalla seconda gabbia (20) in modo da definire una pluralità di interstizi configurati per alloggiare le piante acquatiche rizomatose (2).
  18. 18. Struttura di supporto come rivendicata in una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 17, in cui l’inserto (17) presenta un’altezza sensibilmente inferiore all’altezza della struttura di base (15) e preferibilmente pari a circa un quarto dell’altezza della struttura di base (15).
  19. 19. Metodo per impiantare piante acquatiche rizomatose sul letto di un corpo di acqua, il metodo comprendendo la fase di assicurare le piante acquatiche rizomatose (2) fra i blocchi di materiale inerte di una struttura di supporto (1; 14) come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
  20. 20. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 19, e comprendente la fase di posare la struttura di supporto (1; 14) sul letto (3) del corpo d’acqua (4) prima di assicurare le piante acquatiche rizomatose (2) negli interstizi.
  21. 21. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 19, in cui la fase di assicurare le piante acquatiche rizomatose (2) fra i blocchi di materiale inerte à ̈ eseguita sopra il corpo d’acqua (4) e il metodo comprende la fase di posare la struttura di supporto (1; 14) sul letto (3) del corpo d’acqua (4) assieme alle piante acquatiche rizomatose (2).
  22. 22. Uso di una struttura di supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 18, in cui la struttura di supporto (1; 14) à ̈ posata sul letto (3) di un corpo d’acqua (4) per favorire il ripopolamento artificiale e naturale delle piante acquatiche rizomatose (2).
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