ITMI20110345A1 - Dispositivo adattatore per collegare un elemento di radiatore ad un impianto idraulico - Google Patents

Dispositivo adattatore per collegare un elemento di radiatore ad un impianto idraulico Download PDF

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ITMI20110345A1
ITMI20110345A1 IT000345A ITMI20110345A ITMI20110345A1 IT MI20110345 A1 ITMI20110345 A1 IT MI20110345A1 IT 000345 A IT000345 A IT 000345A IT MI20110345 A ITMI20110345 A IT MI20110345A IT MI20110345 A1 ITMI20110345 A1 IT MI20110345A1
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axis
insert
connecting body
duct
radiator element
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Fabio Sassi
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Description

“DISPOSITIVO ADATTATORE PER COLLEGARE UN ELEMENTO DI RADIATORE AD UN IMPIANTO IDRAULICOâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo adattatore per collegare un elemento di radiatore ad un impianto idraulico.
Come noto, i radiatori da riscaldamento impiegati nel riscaldamento degli edifici, costituiti di solito da una batteria di elementi di radiatore affiancati, sono alimentati con un fluido caldo (tipicamente acqua) circolante in un impianto idraulico formato da una rete di tubazioni.
Ogni radiatore ha una apertura di ingresso ed una apertura di uscita, tipicamente disposte su un fianco laterale di un elemento di radiatore di estremità.
In corrispondenza di ciascuna posizione in cui à ̈ prevista l’installazione di un radiatore, l’impianto idraulico comprende un tubo di mandata e un tubo di ritorno, a cui il radiatore viene collegato tramite appositi raccordi.
Tipicamente, i tubi dell’impianto idraulico fuoriescono da un muro del locale in cui il radiatore deve essere installato e il radiatore à ̈ predisposto con aperture di ingresso e di uscita laterali, in modo da collegarsi agevolmente a detti tubi.
In alcuni casi, tuttavia, i tubi destinati a collegarsi al radiatore fuoriescono dal pavimento.
In queste situazioni, o in situazioni simili in cui i tubi di mandata e ritorno sono sottostanti il radiatore, occorre utilizzare dei radiatori appositamente progettati, o almeno modificati, per potersi collegare ai tubi provenienti dal basso; servono quindi dei radiatori provvisti di attacchi rivolti verso il basso; sono però comunemente necessari componenti e tubazioni supplementari per collegare i tubi dell’impianto idraulico alle aperture di ingresso e di uscita del radiatore.
Sono noti anche dei dispositivi di adattamento che consentono di impiegare un radiatore con attacchi laterali anche in presenza di tubi di mandata e ritorno uscenti dal pavimento; i dispositivi di adattamento noti non sembrano però pienamente soddisfacenti, soprattutto in termini di semplicità costruttiva, efficacia, ingombri, facilità di montaggio.
In particolare, alcuni dispositivi noti, oltre a risultare relativamente complicati e ingombranti, si estendono lateralmente su un fianco del radiatore, costituendo quindi una soluzione scarsamente soddisfacente non solo dal punto di vista funzionale e degli ingombri, ma anche dal punto di vista estetico.
È uno scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo adattatore per collegare un elemento di radiatore ad un impianto idraulico che consenta di risolvere i problemi qui evidenziati della tecnica nota.
La presente invenzione à ̈ dunque relativa a un dispositivo adattatore per collegare un elemento di radiatore ad un impianto idraulico come definito in termini essenziali nell’annessa rivendicazione 1 e, nei suoi caratteri addizionali, nelle rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo dell’invenzione consente di adattare un elemento di radiatore, progettato e realizzato per formare un radiatore con allacciamento laterale, per renderlo idoneo a formare un radiatore con allacciamento dal basso.
In particolare, il dispositivo del trovato permette di adattare il radiatore, soprattutto nel caso di radiatore in alluminio, agli impianti idraulici con tubi di mandata e ritorno a passo fisso prestabilito, che nelle applicazioni più frequenti à ̈ tipicamente di 50 mm, senza richiedere un aumento del passo e consentendo di incrociare i flussi di mandata e ritorno (nello standard applicativo comune, il tubo di mandata à ̈ quello più interno rispetto al radiatore, mentre il radiatore in alluminio richiede necessariamente un flusso di mandata proveniente dal tubo più esterno).
Il dispositivo del trovato risulta inoltre semplice da realizzare e montare sull’elemento di radiatore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
– la figura 1 à ̈ una vista schematica parziale prospettica esplosa di un elemento di radiatore provvisto di un dispositivo adattatore secondo il trovato;
– la figura 2 à ̈ una vista in sezione longitudinale dell’elemento di radiatore di figura 1;
– le figure 3 e 4 sono rispettivamente una vista in pianta dal basso e una vista in elevazione laterale in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza del dispositivo adattatore del trovato;
– le figure 5-8 sono viste in sezione rispettivamente secondo i piani di traccia V-V, VI-VI, VII-VII, VIII-VIII delle figure 3, 4;
– le figure 9A, 9B mostrano il modo in cui il dispositivo del trovato può essere montato alternativamente su un elemento di radiatore disposto ad una estremità laterale sinistra (figura 9A) o ad una estremità laterale destra (figura 9B) di un radiatore.
Con riferimento alle figure 1 e 2, un elemento 1 di radiatore da riscaldamento, in particolare un radiatore a tubi, comprende: un corpo 2 tubolare, per esempio realizzato in alluminio pressofuso, estendentesi sostanzialmente lungo un asse X (in uso, sostanzialmente verticale) e provvisto di una camera 3 interna per il passaggio d’acqua; due coppie di manicotti 4 trasversali di raccordo (una sola delle quali mostrata in figura 1) disposte a rispettive estremità assialmente opposte del corpo 2; ed una pluralità di alette e/o piastre 5 di scambio termico variamente collegate tra loro e/o al corpo 2.
Il corpo 2 comprende una parte terminale 6 sostanzialmente tubolare disposta ad una estremità 7 inferiore del corpo 2; la parte terminale 6 à ̈ provvista di una apertura 8 di fondo disposta sostanzialmente attorno all’asse X e delimitata da un collare 9 radialmente esterno.
Le due coppie di manicotti 4 sono disposte rispettivamente all’estremità 7 inferiore e ad una estremità superiore (non illustrata) del corpo 2; i manicotti 4 di ciascuna coppia si protendono da lati opposti del corpo 2, sostanzialmente ortogonali all’asse X, e si estendono lungo rispettivi assi sostanzialmente paralleli uno all’altro e ortogonali all’asse X.
In particolare, i manicotti 4 inferiori (disposti all’estremità 7 inferiore del corpo 2) si protendono da fianchi opposti della parte terminale 6 e sono allineati lungo un asse Y sostanzialmente ortogonale all’asse X (e quindi, in uso, sostanzialmente orizzontale).
I manicotti 4 sono destinati a collegare l’elemento 1 ad altri elementi analoghi, per esempio tramite appositi nippli (non illustrati), per formare un radiatore di prefissate dimensioni, e/o ad un impianto idraulico esterno (non illustrato) e precisamente a due tubi 11, 12 che fungono da tubo di mandata e da tubo di ritorno rispettivamente o viceversa (eventualmente tramite appositi raccordi, non illustrati).
A seconda della posizione dei tubi 11, 12, l’elemento 1 può essere alternativamente allestito come elemento di radiatore con allacciamento dal basso e come elemento di radiatore con allacciamento laterale; inoltre, l’elemento 1 di radiatore può essere disposto ad una estremità laterale sinistra (come illustrato nelle figure 1 e 9A) o ad una estremità laterale destra (come illustrato in figura 9B) del radiatore.
In una situazione comune (non illustrata), il tubo di mandata e il tubo di ritorno dell’impianto idraulico fuoriescono da un muro e sono disposti ad altezze prestabilite dal pavimento (sovrapposti quindi uno all’altro); in tal caso, l’elemento 1 di radiatore à ̈ collegato all’impianto idraulico lateralmente, tramite una coppia di raccordi (non illustrati) che impegnano un manicotto superiore e un manicotto inferiore dell’elemento 1, mentre i manicotti opposti sono usati per collegare l’elemento 1 ad un elemento adiacente; l’apertura 8 di fondo à ̈ chiusa da un tappo.
Se invece, come in un’altra situazione tipica (illustrata in figura 1), i tubi 11, 12 dell’impianto idraulico sono affiancati uno all’altro e l’elemento 1 viene alimentato dal basso, in accordo all’invenzione l’elemento 1 à ̈ provvisto di un dispositivo 10 adattatore che collega l’elemento 1 all’impianto idraulico, mentre i manicotti che non sono usati per collegare l’elemento 1 ad altri elementi sono chiusi da tappi.
Il dispositivo 10 si estende sostanzialmente lungo un asse che, a dispositivo 10 montato sull’elemento 1, coincide sostanzialmente con l’asse X; nel seguito l’asse X indica quindi sia l’asse dell’elemento 1 sia l’asse del dispositivo 10.
Il dispositivo 10 comprende un corpo di raccordo 13 ed un inserto 14 unito al corpo di raccordo 13.
Il corpo di raccordo 13 si estende lungo un asse A longitudinale che à ̈ sostanzialmente ortogonale all’asse X (quindi, orizzontale) e, a dispositivo 10 montato sull’elemento 1, sostanzialmente parallelo all’asse Y.
Con riferimento anche alle figure 3-7, il corpo di raccordo 13 ha una faccia 15 inferiore e una faccia 16 superiore, opposte una all’altra.
La faccia 15 inferiore à ̈ provvista di due aperture 21, 22 inferiori, disposte affiancate una all’altra e sostanzialmente allineate parallelamente all’asse A longitudinale, utilizzabili alternativamente come ingresso e uscita del dispositivo 10 e collegabili (in modo noto e non illustrato per semplicità) a rispettivi tubi 11, 12; per esempio, le aperture 21, 22 sono provviste di rispettivi attacchi (noti) per raccordi e/o tubi.
Nell’esempio mostrato in figura 1 e 9A, si assume che il tubo 11 sia il tubo di mandata e il tubo 12 il tubo di ritorno; l’apertura 21 definisce un ingresso del dispositivo 10 ed à ̈ collegata al tubo 11 di mandata e l’apertura 22 definisce una uscita del dispositivo 10 ed à ̈ collegata al tubo 12 di ritorno.
La faccia 16 superiore à ̈ provvista di due aperture 25, 26 superiori, disposte affiancate una all’altra e allineate lungo un asse B trasversale sostanzialmente ortogonale all’asse A e all’asse X.
Le aperture 21, 22 inferiori e le aperture 25, 26 superiori sono quindi allineate secondo rispettivi assi A, B sostanzialmente ortogonali tra loro (e in uso orizzontali) e giacciono su rispettivi piani sfalsati verticalmente (lungo l’asse X).
Il corpo di raccordo 13 à ̈ provvisto internamente di due canali 27, 28 che collegano l’apertura 21 con l’apertura 25 e, rispettivamente, l’apertura 22 con l’apertura 26.
I canali 27, 28 sono provvisti, preferibilmente, di rispettive valvole 29 di controllo, per esempio disposte a rispettive estremità opposte del corpo di raccordo 13; ciascuna valvola 29 comprende un otturatore 30 mobile per variare la sezione di passaggio del canale 27, 28 a cui la valvola 29 à ̈ associata; nell’esempio illustrato, l’otturatore 30 à ̈ portato da una vite 31 mobile lungo un asse parallelo all’asse A entro una sede madrevite 32 comunicante con il rispettivo canale 27, 28. Ciascuna valvola 29 à ̈ operabile manualmente agendo su una testa 33 della vite 31, opposta all’otturatore 30.
L’inserto 14 si protende dalla faccia 16 superiore del corpo di raccordo 13 sostanzialmente lungo l’asse X e si estende tra una estremità di radice 35 ed una estremità libera 36, assialmente opposta all’estremità di radice 35.
L’inserto 14 à ̈ internamente provvisto di un condotto 37 di mandata e di un condotto 38 di ritorno, aventi rispettive aperture 41, 42 terminali di attacco, collegate alle aperture 21, 22 del corpo di raccordo 13, e rispettive aperture 43, 44 di estremità libera, comunicanti in uso con la camera 3 nella parte terminale 6 dell’elemento 1.
Nella configurazione mostrata nelle figure 1-2, le aperture 41, 42 terminali di attacco sono rispettivamente unite alle aperture 25, 26 superiori del corpo di raccordo 13 e comunicano con le aperture 21, 22 tramite i canali 27, 28.
Il condotto 37 di mandata e il condotto 38 di ritorno sono sostanzialmente paralleli tra loro e all’asse X e hanno lunghezza (misurata lungo l’asse X) differente uno dall’altro: in particolare, il condotto 37 à ̈ più lungo del condotto 38.
In maggior dettaglio, l’inserto 14 comprende una porzione 45 principale, inseribile a tenuta di fluido nella parte terminale 6 dell’elemento 1, ed una porzione 46 di collegamento, disposta all’estremità di radice 35 ed unita al corpo di raccordo 13. L’inserto 14 funge quindi da tappo per chiudere l’apertura 8, ma consente al contempo il collegamento dell’elemento 1 all’impianto idraulico esterno.
Preferibilmente (ma non necessariamente), l’inserto 14 à ̈ unito al corpo di raccordo 13 in maniera rimovibile, tramite organi di fissaggio 47 rilasciabili, per esempio una o più viti che impegnano rispettive sedi formate nel corpo di raccordo 13 e nell’inserto 14.
Nell’esempio illustrato, la faccia 16 superiore del corpo di raccordo 13 presenta una sede 48 di accoppiamento che alloggia, almeno parzialmente, l’estremità di radice 35 dell’inserto 14 e al cui interno sono formate anche le aperture 25, 26; l’estremità di radice 35 à ̈ accoppiata a tenuta di fluido alla sede 48 (eventualmente con l’uso di una o più guarnizioni).
La porzione 45 principale ha forma sostanzialmente a C e presenta due bracci 51, 52 trasversali di estremità (sostanzialmente ortogonali all’asse X) e un tronco 53 longitudinale (sostanzialmente parallelo all’asse X) disposto tra i bracci 51, 52 ed eccentrico rispetto all’asse X.
Le aperture 43, 44 di estremità libera dei condotti 37, 38 sono disposte su rispettivi bracci 51, 52; precisamente, il condotto 37 di mandata à ̈ formato all’interno del tronco 53, attraversa entrambi i bracci 51, 52 e ha l’apertura 43 di estremità libera sul braccio 51 superiore; il condotto 38 di ritorno à ̈ formato attraverso il braccio 52 inferiore e ha l’apertura 44 di estremità libera sullo stesso braccio 52. I due condotti 37, 38 sono affiancati uno all’altro e sostanzialmente paralleli all’asse X.
L’inserto 14 presenta un incavo 54 trasversale passante, che si estende sostanzialmente lungo l’asse A (e quindi trasversalmente all’asse X) tra due fianchi laterali opposti (sostanzialmente paralleli all’asse X, cioà ̈ verticali in uso) dell’inserto 14; nella fattispecie, ma non necessariamente, l’incavo 54 à ̈ definito dalla forma a C dell’inserto 14, ed à ̈ delimitato dai bracci 51, 52 e dal tronco 53.
L’incavo 54 definisce una zona di imbocco 55 che collega i manicotti 4 inferiori uno all’altro e con il condotto 38 di ritorno; l’apertura 44 di estremità libera collegata al condotto 38 di ritorno si affaccia infatti sull’incavo 54.
L’incavo 54 ha inoltre la funzione di consentire l’introduzione, a dispositivo 10 montato sull’elemento 1, di un utensile attraverso un manicotto 4 per raggiungere il manicotto 4 opposto e serrare il nipplo che collega l’elemento 1 con l’elemento di radiatore adiacente.
Il dispositivo 10 à ̈ accoppiato a tenuta di fluido con la parte terminale 6 dell’elemento 1 tramite organi di tenuta 56 di qualsiasi tipo noto.
In particolare, l’inserto 14 à ̈ provvisto di due zone 57, 58 di tenuta assialmente spaziate una dall’altra lungo l’asse X e cooperanti con la parte terminale 6 dell’elemento 1. Per esempio, l’estremità di radice 35 e l’estremità libera 36 sono provviste di rispettivi organi di tenuta 56 cooperanti con una superficie interna della parte terminale 6. Gli organi di tenuta 56 possono essere definiti da anelli di tenuta e/o da zone di accoppiamento meccanico tra l’inserto 14 (precisamente, tra i suoi bracci 51, 52) e la parte terminale 6 dell’elemento 1. Nell’esempio illustrato, i bracci 51, 52 sono provvisti di rispettivi anelli di tenuta 56 radiale, disposti in scanalature formate su rispettive superfici laterali esterne dei bracci 51, 52.
Come già accennato, ulteriori organi di tenuta 59, per esempio comprendenti una coppia di anelli di tenuta disposti nelle aperture 25, 26, sono opzionalmente disposti tra l’inserto 14 e il corpo di raccordo 13.
Il dispositivo 10 comprende inoltre, opzionalmente ma non necessariamente, un sistema 62 di by-pass.
Il sistema 62 di by-pass comprende un canale 63 di by-pass, che collega il condotto 38 di ritorno con il condotto 37 di mandata, e una valvola 64 di regolazione agente sul canale 63 di by-pass.
In particolare, il canale 63 di by-pass à ̈ disposto all’interno del corpo di raccordo 13 e si estende sostanzialmente parallelo all’asse A e ha aperture rispettivamente comunicanti con i canali 27, 28.
La valvola 64 di regolazione comprende un otturatore 65 mobile per variare (ed eventualmente chiudere del tutto) la sezione di passaggio del canale 63 di by-pass; per esempio, l’otturatore 65 à ̈ portato da una vite 66 mobile lungo un asse parallelo all’asse A entro una sede madrevite 67 alloggiata nel canale 63 di by-pass. La valvola 64 di regolazione à ̈ operabile manualmente agendo su una testa 68 della vite 66, opposta all’otturatore 65.
Secondo una variante non illustrata, il dispositivo 10 non comprende invece il sistema 62 di by-pass.
Il dispositivo 10 comprende inoltre un sistema di aggancio 70 per fissare meccanicamente il dispositivo 10 all’elemento 1 (mostrato nelle figure 1 e 2).
In particolare, il sistema di aggancio 70 comprende un organo di aggancio 71 che coopera assialmente in battuta (parallelamente all’asse X) contro una flangia 72 radialmente esterna dell’inserto 14 ed à ̈ meccanicamente agganciato al collare 9 della parte terminale 6 tramite una propria porzione di aggancio 73 deformata plasticamente e ripiegata attorno al collare 9.
Nell’esempio non limitativo illustrato, l’organo di aggancio 71 comprende una piastrina 74 sostanzialmente anulare, avente una apertura 75 centrale passante che si estende lungo e attorno all’asse X, e una banda 76 perimetrale che à ̈ ripiegata attorno al collare a definire la porzione di aggancio 73 che, nella fattispecie, à ̈ costituita da una coppia di appendici disposte a rispettive estremità diametralmente opposte della piastrina 74.
L’organo di aggancio 71 à ̈ disposto attorno all’inserto 14 e precisamente alla porzione 46 di esso, la quale à ̈ disposta passante attraverso l’apertura 75 (l’organo di aggancio non à ̈ rappresentato, per semplicità, nelle figure 3-8).
Vantaggiosamente, corpo di raccordo 13, inserto 14 e organo di aggancio 71 sono costituiti da rispettivi pezzi distinti e separati.
Resta comunque inteso che il dispositivo 10 può essere fissato all’elemento 1 in altro modo, e che il corpo di raccordo 13 e l’inserto 14 possono a loro volta essere uniti uno all’altro in modo diverso da quanto qui descritto a titolo esemplificativo.
Il dispositivo 10 viene montato sull’elemento 1 in caso sia necessario allestire un radiatore con allacciamento dal basso.
A seconda di quale dei tubi 11, 12 sia il tubo di mandata e quale il tubo di ritorno dell’impianto idraulico, e della posizione dell’elemento 1 da collegare all’impianto idraulico (vale a dire se tale elemento 1 à ̈ disposto ad una estremità laterale sinistra o ad una estremità laterale destra del radiatore), il dispositivo 1 viene montato nelle configurazioni mostrate nelle figure 9A, 9B.
Il corpo di raccordo 13 à ̈ orientato sempre allo stesso modo rispetto all’elemento 1, mentre l’inserto 14 viene montato sul corpo di raccordo 13 in due posizioni alternative, ruotate di 180° attorno all’asse X una rispetto all’altra, in modo che il condotto 37 di mandata e il condotto 38 di ritorno siano collegati rispettivamente con le aperture 25, 26 (come in figura 9A), o viceversa (figura 9B).
In entrambi i casi, l’inserto 14 viene introdotto nella parte terminale 6 lungo l’asse X, fino ad arrestarsi (per esempio quando la flangia 72 si attesta contro il collare 9); si fissa quindi l’inserto 14 all’elemento 1 tramite l’organo di aggancio 71, deformando la porzione di aggancio 73 attorno al collare 9; si unisce poi il corpo di raccordo 13 all’inserto 14, tramite gli organi di fissaggio 47.
A questo punto, il dispositivo 10 viene collegato in modo noto, tramite raccordi, ai tubi 11, 12 dell’impianto idraulico.
Nella configurazione mostrata in figura 9A (e anche in figura 1), l’acqua (o altro fluido) circolante nell’impianto idraulico (proveniente in particolare dal tubo 11) entra nel dispositivo 10 attraverso l’apertura 21 (definente l’ingresso del dispositivo 10), percorre il canale 27 e il condotto 37 di mandata ed entra nella camera 3 dell’elemento 1 al di sopra dell’inserto 14 (precisamente, al di sopra del braccio 51 superiore), alimentando il radiatore. L’acqua ritorna all’impianto idraulico (specificamente, al tubo 12) attraverso la zona di imbocco 55, percorrendo il condotto 38 di ritorno, il canale 28 e l’apertura 22 (definente l’uscita del dispositivo 10).
Nella configurazione mostrata in figura 9B, l’acqua (proveniente in particolare dal tubo 12) entra nel dispositivo 10 attraverso l’apertura 22 (definente ora l’ingresso del dispositivo 10), percorre il canale 28 e l’apertura 26, da cui risale nel condotto 37 di mandata ed entra nella camera 3 dell’elemento 1 al di sopra dell’inserto 14 (precisamente, al di sopra del braccio 51 superiore), alimentando il radiatore. L’acqua ritorna all’impianto idraulico (specificamente, al tubo 11) attraverso la zona di imbocco 55, percorrendo il condotto 38 di ritorno, il canale 27 e l’apertura 21 (definente l’uscita del dispositivo 10).
Resta infine inteso che al dispositivo qui descritto ed illustrato possono essere apportate ulteriori modifiche e varianti che non escono dall’ambito delle annesse rivendicazioni.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (10) adattatore per collegare un elemento (1) di radiatore ad un impianto idraulico, comprendente un corpo di raccordo (13), provvisto di un primo e un secondo canale (27, 28) aventi rispettive aperture (21, 22) utilizzabili alternativamente come ingresso e uscita del dispositivo (10) e collegabili a rispettivi tubi (11, 12) dell’impianto idraulico, ed un inserto (14), unito al corpo di raccordo (13) e che si protende da una faccia (16) superiore del corpo di raccordo (13) sostanzialmente lungo un asse (X); l’inserto (14) comprendendo una porzione (45) principale inseribile a tenuta di fluido in una parte terminale (6) sostanzialmente tubolare dell’elemento (1) di radiatore ed essendo internamente provvisto di un condotto (37) di mandata e di un condotto (38) di ritorno, collegati rispettivamente al primo e al secondo canale (27, 28) del corpo di raccordo (13) o viceversa.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l’inserto (14) presenta un incavo (54) trasversale passante tra due fianchi laterali opposti dell’inserto (14), disposto trasversalmente all’asse (X) ed eccentrico rispetto all’asse (X).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il condotto (37) di mandata e il condotto (38) di ritorno presentano rispettive aperture (43, 44) di estremità libera che sono disposte assialmente spaziate una dall’altra lungo l’asse (X).
  4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il condotto (37) di mandata e il condotto (38) di ritorno sono sostanzialmente paralleli tra loro e all’asse (X) e hanno lunghezza differente uno dall’altro.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui le aperture (21, 22) sono disposte affiancate una all’altra su una faccia (15) inferiore del corpo di raccordo (13) e sono sostanzialmente allineate parallelamente ad un asse (A) longitudinale del corpo di raccordo (13); e il condotto (37) di mandata e il condotto (38) di ritorno sono affiancati uno all’altro lungo un asse (B) trasversale del corpo di raccordo (13) sostanzialmente ortogonale all’asse (A) longitudinale.
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’inserto (14) à ̈ unito meccanicamente al corpo di raccordo (13) in maniera rimovibile tramite organi di fissaggio (47) rilasciabili.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui l’inserto (14) à ̈ montabile sul corpo di raccordo (13) in due posizioni alternative, nelle quali il condotto (37) di mandata e il condotto (38) di ritorno sono collegati rispettivamente al primo canale (27) e al secondo canale (28), e viceversa.
  8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione (45) principale dell’inserto (14) ha forma sostanzialmente a C e presenta due bracci (51, 52) trasversali di estremità, sostanzialmente ortogonali all’asse (X), e un tronco (53) longitudinale, sostanzialmente parallelo all’asse (X) e disposto tra i bracci (51, 52) ed eccentrico rispetto all’asse (X).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui il condotto (37) di mandata e il condotto (38) di ritorno terminano con rispettive aperture (43, 44) di estremità libera che sono disposte su rispettivi bracci (51, 52).
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente primi organi di tenuta (56) per accoppiare a tenuta di fluido il dispositivo (10) con la parte terminale (6) dell’elemento (1) di radiatore.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui i primi organi di tenuta (56) comprendono due zone (57, 58) di tenuta assialmente spaziate una dall’altra lungo l’asse (X).
  12. 12. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente secondi organi di tenuta (59) disposti tra l’inserto (14) e il corpo di raccordo (13).
  13. 13. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo ed il secondo canale (27, 28) sono provvisti di rispettive valvole (29) di controllo per variare la sezione di passaggio dei canali (27, 28).
  14. 14. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un sistema di aggancio (70) per fissare meccanicamente il dispositivo (10) all’elemento (1) di radiatore.
  15. 15. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un sistema (62) di by-pass in cui un canale (63) di by-pass collega il condotto (38) di ritorno con il condotto (37) di mandata.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, in cui il sistema (62) di by-pass comprende una valvola (64) di regolazione agente sul canale (63) di by-pass.
  17. 17. Elemento (1) di radiatore, avente un corpo (2) comprendente una parte terminale (6) sostanzialmente tubolare che si estende sostanzialmente lungo un asse (X) ed à ̈ provvista di una apertura (8) di fondo e di una coppia di manicotti (4) trasversali di raccordo; l’elemento essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (10) adattatore secondo una delle rivendicazioni precedenti che collega l’elemento (1) di radiatore ad un impianto idraulico.
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