ITMI970430A1 - Raccordo per valvole d'intercettazione di fluidi con elemento deviatore interno ruotabile per il mantenimento della direzione del - Google Patents

Description

DESCRIZIONE del Brevetto per Invenzione Industriale di:

Forma oggetto del presente trovato un raccordo per valvole di intercettazione di fluidi quali acqua calda e simili, all'interno del quale è coassialmente disposto un elemento deviatore atto ad essere ruotato di 180° per determinare l'incanalamento del flusso di mandata del fluido verso la relativa luce qualunque sia la direzione di provenienza di detto flusso dalla valvola di intercettazione.

E' nota nella tecnica della distribuzione di acqua calda a scopo di riscaldamento la necessità di far ricircolare l'acqua negli elementi radianti attraverso i quali l'acqua deve entrare dall'alto calda e uscire dal basso fredda dopo avere ceduto il proprio calore. Sono anche note numerose valvole di controllo del flusso dell'acqua da interporre tra le tubature di alimentazione incassate nel pavimento o nel muro e detti elementi radianti.

Tra queste valvole sono note quelle adatte per impianti cosiddetti monotubo ovvero quelli in cui gli elementi radianti sono disposti in serie e il ritorno di uno costituisce la mandata per il successivo.

In tali tipi di valvole la mandata dell'acqua calda e il ritorno dell'acqua fredda avvengono all'interno dello stesso corpo valvola nel quale sono previsti condotti separati di alimentazione e ritorno.

Tali valvole, pur funzionali, presentano tuttavia un grave inconveniente derivante dal fatto che durante la posa preliminare delle tubature, non è sostanzialmente possibile mantenere con certezza l'orientamento del tubo di mandata e al momento del collegamento della valvola può succedere che il tubo che fuoriesce dal muro, previsto per la mandata, sia, invece, quello del ritorno; in questo caso il collegamento della valvola monotubo determina un flusso dell'acqua calda che anziché salire verso l'alto entra direttamente nell'elemento radiante dal basso, provocando un riscaldamento solamente parziale del radiatore stesso con conseguente elevato spreco di energia per ottenere la temperatura richiesta in quello specifico ambiente. Analogamente può verificarsi il medesimo fenomeno negli impianti cosiddetti bitubo in cui i radiatori sono disposti in parallelo lungo due tubi di cui uno di mandata e uno di ritorno in questo caso il dispendio di energia sarebbe ancora maggiore in quanto 1'acqua ancora calda in uscita da un radiatore defluisce direttamente nel tubo di ritorno che non alimenta un successivo radiatore.

Si pone pertanto il problema tecnico di realizzare un raccordo per valvole di intercettazione di fluidi, quali acqua calda e simili il quale consenta di mantenere il corretto flusso dell'acqua calda con mandata verso la parte alta del radiatore e ritorno dalla parte bassa di quest'ultimo, anche qualora le tubature di mandata e ritorno risultassero invertite al momento della posa.

Nell'ambito di tale problema costituisce ulteriore necessità che detto raccordo sia di semplice ed economica realizzazione, sia applicabile a tutte le valvole di tipo noto senza necessità di complicati adattamenti e non richieda sostanziali modifiche al momento dell'inversione del flusso.

Tali problemi tecnici sono risolti secondo il presente trovato da un raccordo per la deviazione di fluidi, particolarmente per valvole di intercettazione dell'alimentazione di elementi radianti, comprendente un corpo nel quale sono realizzate almeno una luce di alimentazione, almeno una luce di mandata e almeno una luce di ritorno del fluido, in cui all'interno di detto raccordo è coassialmente disposto un elemento deviatore atto ad essere ruotato di 180° per determinare l'incanalamento del flusso di mandata del fluido verso la relativa luce qualunque sia la direzione di provenienza di detto flusso dalla valvola.

Maggiori dettagli potranno essere rilevati dalla seguente descrizione di un esempio non limitativo di attuazione del trovato effettuata con riferimento ai disegni allegati nei quali si mostra:

in figura 1 : una vista parzialmente sezionata del raccordo secondo il trovato applicato tra una valvola e un elemento radiante;

in figura 2 : una sezione secondo il piano di traccia II-II di fig. 1;

in figura 3 : una vista prospettica dell'elemento deviatore del raccordo secondo il trovato;

in figura 4 : una vista parzialmente sezionata del raccordo di fig. 1 nel caso di mandata e ritorno invertiti;

in figura 5 : una sezione secondo il piano di traccia IV-IV di fig. 3.

Come illustrato in fig. 1 realativo ad un impianto di tipo monotubo, una valvola 10 di intercettazione di un fluido di riscaldamento comprende un corpo 11 nel quale sono ricavati due luci 12 e 13 con asse sostanzialmente ortogonale all'asse longitudinale della valvola, nelle quali sono inseribili i tubi 12a e 13a che, nel caso di fig.l, costituiscono rispettivamente la mandata e il ritorno come indicato dalle frecce.

Detti tubi 12a e 13a sono trattenuti al corpo valvola con mezzi di per se noti e solamente shematizzati con una ghiera 12b,13b.

In direzione sostanzialmente coassiale al corpo valvola è realizzata una terza apertura 14 di alimentazione del fluido ad un corpo radiante 20 al quale la valvola è collegata tramite interposizione di un raccordo 30 avvitato con mezzi noti al tubo 22 di mandata, al condotto 23 di ritorno dal radiatore 20 e al corpo valvola 11.

All'interno del corpo valvola 11 è inoltre coassialmente disposto un cursore 15, azionabile in traslazione tramite un usuale volantino 16, il quale determina l'apertura/chiusura della valvola stessa che nelle figure è sempre illustrata aperta.

Il cursore 15 presenta un condotto 15a interno che pone in collegamento la valvola 10 con il raccordo 30.

Oltre alla luce 14 di immisione del fluido proveniente dalla valvola 10, detto raccordo 30, sostanzialmente a T, presenta un primo foro 30a, avente centro su un asse sostanzialmente ortogonale all'asse longitudinale del corpo valvola 11 e atto a porre in collegamento il raccordo 30 con il tubo 22 di mandata del fluido al pannello radiante 20, nonché un secondo foro 30b, avente centro su un asse sostanzialmente parallelo, ma non coincidente, con detto asse longitudinale del corpo valvola e realizzato su un setto 30c di riduzione della luce 30d di ritorno del fluido proveniente dal condotto 23 del radiatore 20.

All'interno del raccordo 30 è inserito un elemento deviatore 40 (fig.3) costituito da un corpo piano 41 sul quale è innestato un tratto 42 tubolare, tagliato in senso longitudinale per determinare una apertura 42a; il deviatore 40 è frontalmente delimitato da un collarino semicircolare 43 e in corrispondenza delle opposte estremità diametrali del collarino presenta due dentini 44, estendentisi verso l'esteno e atti a cooperare con corrispondenti sedi 34 del raccordo 30 per impedire la rotazione dell'elemento deviatore 40 una volta che questo sia stato inserito nel raccordo stesso.

Il funzionamento del raccordo è il seguente :

- se la mandata del fluido caldo è prevista dal tubo 12a (fig.l e 2), allora il deviatore 40 viene disposto con collarino semicircolare 43 verso l'alto; in tal modo il fluido, attraversando il condotto 15a del cursore 15, entra direttamente nell'apertura 42 del deviatore 40 e di qui, attraverso l'apertura 42a, deviata verso l'alto nel foro 30a e nel tubo di mandata 22. Alla fine del percorso interno al radiatore 20 il fluido freddo esce dal condotto 23 e, attraverso il foro 30b, viene incanalato verso il tubo di ritorno 13a .

- Se il tubo di mandata fosse invece il tubo 13a, allora si dispone il deviatore 40 con collarino 42a verso il basso; in tal modo il fluido, che non passa più all’interno del cursore 15, ma gira anularmente al suo esterno, trova la parte superiore del condotto 14 libera e si incanala nuovamente verso il foro 30a e il tubo 22 del radiatore 30.

Una volta terminato il proprio percorso, il fluido fuoriesce dal condotto 23 e, attraverso il foro 30b e l'apertura 42a del deviatore 40, si incanala all'interno del condotto 15a del cursore 15 per ritornare attraverso il tubo 12a.

Qualora si rendesse necessario ruotare il deviatore dopo l'installazione del complesso valvola, raccordo, deviatore è possibile svitare la ghiera di fissaggio 31 dalla valvola allontanando reciprocamente il raccordo e la valvola dello spazio sufficiente a consentire la fuoriuscita dei denti 44 dalle sedi 34 e la successiva rotazione del deviatore.

Risulta pertanto evidente come il raccordo secondo il trovato consenta, con una semplice operazione di inversione dell'orientamento del deviatore, di mantenere il rendimento complessivo del radiatore anche qualora i tubi di mandata e di ritorno fossero stati invertiti al momento della posa in opera.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Raccordo per la deviazione di fluidi, particolarmente per valvole (10) di intercettazione dell'alimentazione di elementi radianti . (20), comprendente un corpo (30) nel quale sono realizzate almeno una luce (14) di alimentazione, almeno una luce (30a) di mandata e almeno una luce <30b) di ritorno del fluido, caratterizzato dal fatto che al suo interno è coassialmente disposto un elemento deviatore (40) atto ad essere ruotato di 180° per determinare l'incanalamento del flusso di mandata del fluido verso la relativa luce (30a), qualunque sia la direzione di provenienza di detto flusso dalla valvola (10).
2. 2) Raccordo secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta luce (30b) di ritorno è ottenuta su un setto (30c) di parziale riduzione di un condotto di ritorno (30d).
3. 3) Raccordo secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto setto (30c) è coassiale all'asse longitudinale del raccordo.
4. 4) Raccordo secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta luce (30b) di ritorno ha centro su un asse parallelo, ma non coincidente, con l'asse longitudinale del raccordo.
5. 5) Raccordo secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto elemento deviatore (40) è costituito da un corpo piano (41) sul quale è innestato un tratto (42) tubolare tagliato in senso longitudinale per determinare una apertura (42a) e frontalmente delimitato da un collarino semicircolare (43).
6. 6) Raccordo secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che in corrispondenza delle opposte estremità diametrali del collarino (43) sono previsti due dentini (44) estendentisi radialmente verso l'esterno 7) Raccordo secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che presenta sedi (34) atte ricevere detti dentini (44) del deviatore per impedire la rotazione di quest'ultimo quando inserito nel raccordo.