ITMI20101886A1 - Dispositivo in vista per il montaggio a parete di un mobile pensile, con regolazione di fianco - Google Patents

Description

DISPOSITIVO IN VISTA PER IL MONTAGGIO A PARETE DI UN

MOBILE PENSILE, CON REGOLAZIONE DI FIANCO

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo in vista per il montaggio a parete di un mobile pensile, dispositivo che nel settore à ̈ comunemente chiamato reggipensile a vista.

Un reggipensile a vista di questo tipo à ̈ ad esempio descritto ed illustrato nel brevetto europeo EP 0033179.

Detti dispositivi hanno anche il compito di consentire regolazioni in altezza e profondità del mobile montato a parete, rispetto alla parete stessa e a mobili adiacenti.

Il montaggio del mobile a parete à ̈ effettuato mediante un braccio che si estende dal corpo del dispositivo e che si aggancia ad un supporto, ad esempio una barra, tassello, piastra o simile, fissato alla parete.

Le suddette regolazioni in altezza e profondità sono eseguite agendo su detto braccio attraverso meccanismi di vario tipo, che sono comandati (dall’esterno del dispositivo) per mezzo di un utensile di manovra (ad esempio un cacciavite).

Come à ̈ ben noto agli esperti del settore, e come risulterà chiaro nel seguito, detti reggipensili sono fissati alla spalla di un mobile pensile, in corrispondenza del cappello e della fodera, quest’ultima quando prevista. Vale a dire in corrispondenza degli spigoli superiori del mobile opposti alle ante di apertura-chiusura.

Quando le ante del mobile sono incernierate per un movimento attorno ad un asse verticale, oppure sono scorrevoli, l’accesso assiale tramite cacciavite ai suddetti meccanismi di regolazione à ̈ consentito senza problemi particolari.

Diverso à ̈ il caso in cui l’anta del mobile à ̈ incernierata per muoversi attorno ad un asse orizzontale, vale a dire per ruotare dal basso verso l’alto (apertura) e viceversa (chisura).

Infatti, i sistemi di articolazione dell’anta attorno ad un asse orizzontale sono generalmente piuttosto ingombranti, impedendo di fatto l’accesso in direzione assiale, tramite cacciavite, ai meccanismi di regolazione in altezza e profondità sopra citati.

I reggipensili in vista dovrebbero inoltre soddisfare i seguenti principali requisiti.

Innanzitutto, la loro configurazione generale deve essere tale da consentirne un facile e sicuro fissaggio alla spalla del mobile, indipendentemente dalla previsione di una cosiddetta fodera posteriore.

In secondo luogo, la loro struttura deve essere tale da assicurare un fissaggio stabile e sicuro alla spalla del mobile, anche se privo di fodera posteriore.

In terzo luogo, i sopra citati meccanismi di regolazione del mobile in altezza e profondità devono essere facilmente accessibili e manovrabili dall’esterno, indipendentemente dal tipo e dalla posizione del sistema di articolazione (incernieramento) dell’anta del mobile stesso.

Non ultimo requisito che i reggipensili in vista devono soddisfare à ̈ quello di comprendere meccanismi di regolazione del mobile in altezza e profondità che siano di fabbricazione e montaggio semplici e di funzionamento affidabile.

Scopo generale della presente invenzione à ̈ pertanto quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota realizzando un reggipensile a vista utilizzabile indifferentemente con mobili muniti di ante sia ad apertura con movimento attorno ad un asse verticale, che ad apertura con movimento attorno ad un asse orizzontale.

Detto scopo à ̈ conseguito da un dispositivo, cosiddetto reggipensile a vista, avente le caratteristiche esposte nella rivendicazione 1 e sottorivendicazioni allegate. Le caratteristiche strutturali e funzionali dell’invenzione, ed i suoi vantaggi rispetto all’arte nota, risulteranno chiaramente comprensibili dalla descrizione seguente, riferita ai disegni allegati, che mostrano una possibile forma di realizzazione pratica dell’invenzione stessa.

Nei disegni:

- la figura 1 à ̈ una vista prospettica esplosa di un dispositivo realizzato secondo l’invenzione;

- la figura 2 à ̈ una vista prospettica del dispositivo di figura 1 montato, ma con il corpo aperto per illustrare la disposizione di montaggio dei meccanismi di regolazione del mobile in altezza e in profondità;

- le figure 3 e 4 sono due viste prospettiche illustranti, rispettivamente, dal davanti e da dietro, il dispositivo di montaggio delle figure 1 e 2;

- la figura 5 Ã ̈ una vista in alzata laterale del dispositivo delle figure 1-4;

- la figura 6 Ã ̈ una vista in alzata secondo la freccia F di figura 5;

- la figura 7 Ã ̈ una vista in alzata secondo la freccia F1 di figura 5;

- la figura 8 Ã ̈ una sezione trasversale illustrante il dispositivo delle figure 1-7 fissato alla spalla di un mobile pensile munito di fodera posteriore;

- la figura 9 Ã ̈ una sezione verticale del dispositivo delle figure 1-8 montato;

- la figura 10 Ã ̈ una sezione presa secondo il piano di traccia X-X di figura 9;

- le figure 11-18 sono viste come le figure 1-10, ma illustranti una seconda possibile forma di realizzazione dell’invenzione;

- la figura 19 Ã ̈ una sezione presa secondo il piano di traccia XIX-XIX della figura 15;

- la figura 20 Ã ̈ una sezione verticale del dispositivo delle figure 11 e 12 montato;

- la figura 21 Ã ̈ una vista prospettica, con particolare ingrandito, illustrante un mobile pensile provvisto di un reggipensile a vista di tipo noto; e

- la figura 22 à ̈ una vista prospettica, con particolare ingrandito, illustrante un mobile pensile provvisto di reggipensile a vista realizzato secondo l’invenzione, in cui l’anta del mobile pensile à ̈ incernierata per muoversi attorno ad un asse orizzontale, vale a dire dal basso verso l’alto (apertura) e viceversa (chiusura).

Nelle figure 1-10 dei disegni à ̈ illustrata una prima possibile forma di realizzazione dell’invenzione in cui il dispositivo di montaggio à ̈ complessivamente indicato con il riferimento numerico 30, ed à ̈ del tipo cosiddetto in vista.

Come già detto, dispositivi di questo tipo sono nel settore comunemente chiamati reggipensili a vista.

Il dispositivo 30 Ã ̈ strutturalmente formato da un corpo rettangolare piatto 31, comprendente caratteristi camente due semigusci 32, 33 interaccoppiati, e contenente parzialmente un braccio di aggancio 34.

Il braccio 34 à ̈ girevole attorno ad un perno 35 nei sensi della freccia F, ed à ̈ anche traslabile avanti e indietro nei sensi della freccia F1 (figura 9).

La rotazione e la traslazione del braccio 34 sono comandate mediante due distinti meccanismi di comando, che sono complessivamente indicati, rispettivamente, con i riferimenti numerici 36, 37.

Il meccanismo 36 serve per regolare in altezza (in verticale) la posizione del mobile M, mentre il meccanismo 37 serve per regolare la posizione in profondità (in orizzontale).

Entrando in maggior dettaglio, come si vede chiaramente nelle varie figure esplicative, il braccio di aggancio 34 à ̈ in un unico pezzo sagomato a forcella, con rami 38 interspaziati, aperti posteriormente e sagomati anteriormente, così da individuare un gancio 39 sporgente attraverso un’apertura 40 del corpo 31. Il gancio 39 à ̈ destinato ad essere agganciato ad una barra di supporto sagomata B fissata ad una parete P (figura 5).

Detti rami 38 del braccio 34, in prossimità dell’estremità posteriore aperta, sono forati come in 41, così da accogliere il perno 35 su cui essi possono ruotare.

Come si vede chiaramente dai disegni, il braccio di aggancio 34 nei suoi movimenti di rotazione e traslazione à ̈ guidato dalle superfici interne del corpo 31 (figura 10).

Il meccanismo 36, che comanda la rotazione del braccio 34 attorno al perno 35, comprende una vite 42 che si avvita su di un dado esagonale scorrevole 43.

A tal fine, la testa della vite 42 à ̈ alloggiata entro una sede complementare 49’ dei due semigusci 32, 33, mentre il dado esagonale 43 trasla su guide 48.

La vite 36 ruota entro il dado esagonale 43 che, traslando, agisce sul bordo terminale 45 di un settore arcuato 46 che scorre entro una feritoia corrispondente 47 del corpo 31.

L’estremità di detto settore 46 opposta a 45 à ̈ attestata contro i rami 38 del braccio di aggancio 34. La testa della vite 42 opposta a 44 comprende una corona dentata 49 con la quale ingrana un ingranaggio 50 che à ̈ girevole su di un perno 51 il cui asse di rotazione à ̈ perpendicolare a quello della vite 42.

Il perno 51 trova sede entro un foro 51’ del semiguscio 32.

Nell’ingranaggio 50 à ̈ ricavata una sede 52 per un utensile di manovra passante attraverso un foro 44 del semiguscio 33.

I componenti (42, 43, 49, 50, 51) il suddetto meccanismo di comando, come si vede chiaramente dai disegni, sono alloggiati entro una sede corrispondente individuata dall’accoppiamento fra i due semigusci 32, 33 ed indicata parzialmente con 53 in figura 1.

Il meccanismo 37, che comanda la traslazione del braccio 34, comprende una vite 54 che si avvita attraverso un foro filettato 55 del perno 35 su cui ruota il braccio 34.

Come si vede chiaramente dai disegni, in particolare dalle figure 9 e 10, la traslazione di detta vite 54 à ̈ bloccata all’estremità anteriore da un supporto 56 ed all’estremità posteriore da una sede 57, su cui à ̈ montata girevolmente la vite 54 stessa.

Più precisamente, l’estremità anteriore appuntita 58 della vite 54 à ̈ alloggiata girevolmente entro una sede 59 del supporto 56, mentre la testa all’estremità opposta comprende una corona dentata 60 con la quale ingrana un ingranaggio 61 che à ̈ girevole su di un perno 62 il cui asse di rotazione à ̈ perpendicolare a quello della vite 54.

Il perno 62 trova sede entro un foro 62’ del semiguscio 32.

Nell’ingranaggio 61 à ̈ ricavata una sede 63 per un utensile di manovra passante attraverso un foro 64 del semiguscio 33.

I componenti il suddetto meccanismo di comando 37, come si vede chiaramente dai disegni, sono alloggiati entro una sede corrispondente individuata dall’accoppiamento fra i due semigusci 32, 33, la quale sede à ̈ parzialmente indicata con 65 in figura 1.

I semigusci 32, 33 sono interaccoppiati stabilmente, contenendo i cinematismi sopra descritti, tramite una pluralità di spine 66.

Il lato frontale del semiguscio 33 (quello dal quale si estende il gancio 39) presenta, preferibilmente, una flangia 67 che si attesta contro una fodera 68 (se presente) del mobile M (figura 18).

Come si vede chiaramente dalla figura 8 dei disegni, il reggipensile 30 secondo questa forma di realizzaizone dell’invenzione à ̈ fissato alla spalla 69 del mobile M mediante una pluralità di viti 70 che passano attraverso rispettivi fori 71 ricavati attraverso i semigusci 32, 33 del corpo 30 ( figura 8).

Le figure 11-20 illustrano una seconda possibile forma di realizzazione dell’invenzione, in cui elementi uguali e/o equivalenti a quelli illustrati nelle figure 1-10 sono indicati con gli stessi numeri di riferimento, aumentati di 100, e non sono ulteriormente descritti.

Infatti, questa seconda forma di realizzazione dell’invenzione si differenzia dalla prima solamente per i mezzi di fissaggio del reggipensile 130 alla spalla 169 che, anziché essere costituiti da viti passanti 70, sono costituiti da spine 172.

Come si vede chiaramente dai disegni, dette spine 172 sporgono dal semiguscio 132 del corpo 131, in corrispondenza del lato inferiore di quest’ultimo.

Ogni spina 172 Ã ̈ forata assialmente, come in 173, per ricevere una vite 174 di fissaggio della spina 172 medesima al corpo 131 del reggi pensile, i cui semigusci 132, 133 sono a tale scopo forati come in 175 (figura 19).

Conseguentemente, come si vede chiaramente dalla figura 19 dei disegni, le viti 174 –unitamente ad altre viti 174’-, attuano anche il fissaggio reciproco dei semigusci 132, 133, costituenti il corpo 131 del reggi pensile.

Più precisamente, la spina 172 comprende una sezione a denti di sega 176 con un codolo 177 che trova sede entro una boccola 178 solidale al semiguscio 132 del corpo 131. In questo modo, il reggi pensile 130 può essere fissato stabilmente alla spalla 169 del mobile M inserendo a pressione (con interferenza) le spine 172 entro fori 179 della spalla 169 stessa (figure 18, 22).

La regolazione in altezza e profondità del mobile M rispetto alla parete (ed eventualmente anche rispetto ad altri mobili adiacenti non mostrati) à ̈ effettuata agendo rispettivamente sugli ingranaggi 50, 150 e 61, 161.

La rotazione in un senso o nell’altro dell’ingranaggio 50, 150 (e della corona 49, 149) provoca infatti una rotazione del braccio 34, 134 attorno al perno 35, 135, per via della rotazione della vite 42, 142 e della traslazione del settore arcuato 46, 146, spinto dallo scorrimento del dado 43, 143.

Il braccio 34, 134 Ã ̈ infatti mantenuto sempre a contatto del settore 46, 146 grazie al peso del mobile di cui il pannello 69, 169 Ã ̈ parte.

La rotazione in un senso o nell’altro dell’ingranaggio 61, 161 (e della corona 60, 160) provoca invece una traslazione del braccio 34,134, per via dell’avvitamento della vite 54, 154 nel foro 55, 155 del perno, perno 35, 135 che, conseguentemente, à ̈ indotto a traslare avanti e indietro solidalmente al braccio 34, 134.

Le sedi 52, 152 e 63, 163 degli ingranaggi 50, 150 e 61, 161 sono accessibili ad un utensile di manovra (ad esempio un cacciavite) introdotto attraverso rispettivi fori coassiali 44, 64 e 144, 164 praticati nel semiguscio 33, 133, nel fianco 80, 180 del corpo scatolare 31, 131.

Sono così conseguiti gli scopi menzionati al preambolo della descrizione.

L’ambito dell’invenzione à ̈ definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo a vista per il montaggio a parete di un componente strutturale (69, 169) di un mobile (M) del tipo comprendente: un braccio mobile (34, 134) di aggancio di detto dispositivo ad un supporto (B) fissato alla parete (P), la posizione di detto braccio (34, 134) rispetto a detta parete essendo regolabile in altezza ed in profondità rispettivamente mediante due distinti meccanismi di regolazione (36, 37; 136, 137), caratterizzato dal fatto che detti meccanismi (36, 37; 136, 137) sono completamente contenuti all’interno di un corpo scatolare (31, 131), da un lato frontale del quale sporge una estremità sagomata a gancio (39, 139) di detto braccio (34, 134), detto corpo (31, 131) essendo realizzato in due semigusci (32, 33; 132, 133) i quali sono interaccoppiati stabilmente mediante mezzi di fissaggio (66, 70, 71, 174, 174’, 175), sul fianco (80, 180) di detto corpo scatolare (31, 131) essendo inoltre previsti rispettivi mezzi (44, 64; 144, 164) di accesso di lato a detti meccanismi (36, 37; 136, 137), e mezzi di fissaggio (70, 172) a detto componente (69, 169).
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo scatolare à ̈ piatto e rettangolare.
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio (70) sono costituiti da una pluralità di viti (70) passanti attraverso rispettivi fori (71) ricavati attraverso i semigusci (32, 33) del corpo (30).
4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio (172) sono costituiti da una pluralità di spine (172) sporgenti dal semiguscio (132) del corpo (131).
5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette spine (172) sporgono dal semiguscio (132) del corpo (131) in corrispondenza del lato inferiore di quest’ultimo.
6. 6) Dispositivo secondo le rivendicazioni 4 o 5, caratterizzato dal fatto che ogni spina (172) Ã ̈ forata assialmente come in (173) per ricevere una vite (174) di fissaggio della spina (172) medesima al corpo (131) del reggipensile, i cui semigusci (132, 133) presentano a tale scopo fori (175), detta spina (172) comprendendo una sezione a denti di sega (176) provvista di un codolo (177) alloggiato entro una boccola (178) solidale al semiguscio (132) del corpo (131).
7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di regolazione (36, 136) comprende, in combinazione: una vite (42, 142) che si avvita su di un dado esagonale scorrevole (43, 143) agisce sul bordo terminale (45, 145) di un settore arcuato (46, 146) che scorre entro una feritoia corrispondente (47, 147) del corpo (31, 131), l’estremità di detto settore (46, 146) opposta a (45, 145) à ̈ attestata contro i rami (38, 138) del braccio di aggancio (34, 134), la testa della vite (42, 142) comprende una corona dentata (49, 149) con la quale ingrana un ingranaggio (50, 150) che à ̈ girevole su di un perno (51, 151) il cui asse di rotazione à ̈ perpendicolare a quello della vite (42, 142), il perno (51, 151) trova sede entro un foro (51’, 151’) del semiguscio (32, 132), nell’ingranaggio (50, 150) à ̈ ricavata una sede (52, 152) per un utensile di manovra passante attraverso un foro (44, 144) del semiguscio (33, 133), i componenti (42, 142, 43, 143, 49, 149, 50, 150, 51, 151) il suddetto meccanismo di comando (36, 136) sono alloggiati entro una sede (53, 153) corrispondente individuata dall’accoppiamento fra i due semigusci (32, 132; 33, 133).
8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di regolazione (37, 137) comprendete, in combinazione: una vite (54, 154) che si avvita attraverso un foro filettato (55, 155) di un perno (35, 135) su cui ruota il braccio (34, 134), la traslazione di detta vite (54, 154) à ̈ bloccata all’estremità anteriore da un supporto (56, 156) ed all’estremità posteriore da una sede (57, 157) su cui à ̈ montata girevolmente la vite (54, 154) stessa, l’estremità anteriore (58, 158) della vite (54, 154) à ̈ alloggiata girevolmente entro una sede (59, 159) del supporto (56, 156), mentre la testa all’estremità opposta comprende una corona dentata (60, 160) con la quale ingrana un ingranaggio (61, 161) che à ̈ girevole su di un perno (62, 162) il cui asse di rotazione à ̈ perpendicolare a quello della vite (54, 154), il perno (62, 162) trova sede entro un foro (62’, 162’) del semiguscio (32, 132), nell’ingranaggio (61, 161) à ̈ ricavata una sede (63, 163) per un utensile di manovra passante attraverso un foro (64, 164) del semiguscio (33, 133), i componenti il suddetto meccanismo di comando (37, 137), sono alloggiati entro una sede corrispondente (65, 165) individuata dall’accoppiamento fra i due semigusci (32, 33; 132, 133).