ITMI20101079A1 - Cerniera per ante, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale - Google Patents

Cerniera per ante, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale Download PDF

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ITMI20101079A1 IT001079A ITMI20101079A ITMI20101079A1 IT MI20101079 A1 ITMI20101079 A1 IT MI20101079A1 IT 001079 A IT001079 A IT 001079A IT MI20101079 A ITMI20101079 A IT MI20101079A IT MI20101079 A1 ITMI20101079 A1 IT MI20101079A1
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    • E05Y2900/20Application of doors, windows, wings or fittings thereof for furnitures, e.g. cabinets

Description

Cerniera per ante, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale.
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La presente invenzione si riferisce a una cerniera per ante, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale.
Nel settore dei mobili sono di uso comune sportelli o ante di chiusura di vani del tipo cosiddetto “a ribalta†, le quali, nel loro moto di apertura e chiusura della luce di accesso al rispettivo vano, sono girevoli attorno a un asse orizzontale, fisso o mobile, definito in corrispondenza del loro lato superiore o del loro lato inferiore.
In particolare, sono note ante “a ribalta†che sono montate sul telaio che definisce il vano, la cui luce di accesso à ̈ da esse chiusa, mediante cerniere del tipo ad almeno un quadrilatero articolato piano. Tali cerniere consentono alle ante di muoversi con un moto combinato di rotazione e traslazione fra la configurazione di chiusura e la configurazione di completa apertura della luce di accesso al vano del mobile.
A differenza della ante girevoli attorno a un asse verticale, le ante girevoli attorno a un asse orizzontale necessitano di meccanismi che ne bilancino il peso durante le fasi di apertura e chiusura, garantendo il mantenimento delle ante stesse sia in configurazione di apertura, sia in configurazione di chiusura.
Sono attualmente noti meccanismi di bilanciamento costituiti da molle elicoidali o da molle a gas le cui estremità opposte sono associate rispettivamente al telaio che definisce il vano del mobile e all’anta stessa o a un membro fisso e a un membro mobile della cerniera stessa, nella cui struttura, quindi, sono integrati.
Meccanismi di tal tipo sono progettati per bilanciare il peso dell’anta in configurazione di apertura, nella quale le molle sono sollecitate da un carico di trazione che agisce lungo il loro asse geometrico e per azione del quale esse subiscono un allungamento (estensione). Di conseguenza, in configurazione di chiusura dell’anta, le molle sono sollecitate da un corrispondente carico di compressione che, all’atto dell’apertura dell’anta, deve essere vinto con l’esercizio di una certa forza da parte degli utenti.
Inoltre, meccanismi di tal tipo sono difficili da dimensionare in modo corretto e necessitano di dispositivi di regolazione in funzione, per esempio, della variabilità delle dimensioni e dei materiali, più o meno densi, delle ante stesse.
Un sovradimensionamento o un sottodimensionamento delle molle, infatti, può causare anomalie nelle manovre di apertura e chiusura delle ante o un non corretto mantenimento delle stesse in condizione aperta o chiusa. Un sovradimensionamento, per esempio, può necessitare dell’esercizio di una notevole forza iniziale da parte degli utenti nell’atto di aprire l’anta e provocare un’apertura repentina dell’anta stessa. Un sottodimensionamento, invece, può non garantire il sostegno delle ante in configurazione aperta.
Un altro inconveniente di meccanismi di tal tipo à ̈ costituito dal fatto che le molle hanno ingombri non trascurabili che ne rendono difficoltosa la collocazione e, in particolare, la loro integrazione all’interno della struttura delle cerniere stesse.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo una cerniera per ante, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale, dotata di un meccanismo di bilanciamento del peso dell’anta che abbia una struttura compatta e di ingombro contenuto.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire una cerniera per ante, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale, dotata di un meccanismo di bilanciamento del peso dell’anta che consenta di arrestare l’anta in una qualsiasi posizione desiderata dall’utente, esercitando una sufficiente forza di richiamo dell’anta in configurazione di chiusura e senza aggravare lo sforzo in apertura o di chiusura dell’anta stessa.
Altro scopo ancora della presente invenzione à ̈ quello di fornire una cerniera per ante, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale, dotata di un meccanismo di bilanciamento del peso dell’anta di tipo regolabile e facilmente accessibile dall’esterno anche in configurazione di montaggio.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una cerniera per ante, particolarmente ante girevoli attorno a un asse orizzontale, particolarmente semplice e funzionale, con costi contenuti.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando una cerniera per ante, particolarmente ante girevoli attorno a un asse orizzontale, come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche e i vantaggi di una cerniera per ante, particolarmente ante girevoli attorno a un asse orizzontale, secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 à ̈ una vista in sezione di un’anta di chiusura di un vano di un mobile con apertura verso l’alto alla quale à ̈ applicata una cerniera secondo la presente invenzione;
la figura 2 Ã ̈ una vista in assonometria e parzialmente in esploso della cerniera di figura 1;
le figure 3, 4 e 5 mostrano schematicamente e in sezione parziale la cerniera di figura 2 rispettivamente in configurazione di chiusura, in una configurazione intermedia di apertura/chiusura e in configurazione di apertura;
la figura 6 à ̈ un grafico che riporta l’andamento del momento frenante richiesto in funzione dell’angolo di apertura della cerniera;
la figura 7 à ̈ un grafico che riporta l’andamento della forza che l’utente deve esercitare sulla maniglia dell’anta sia in fase di apertura, sia in fase di chiusura della stessa, con e senza il contributo dei mezzi elastici di richiamo dell’anta in configurazione di chiusura, in funzione dell’angolo di apertura dell’anta;
la figura 8 Ã ̈ una vista in assonometria di una cerniera secondo la presente invenzione applicata a un anta di chiusura di un vano di un mobile con apertura verso il basso.
Con riferimento alle allegate figure si à ̈ complessivamente indicato con 1 una cerniera per ante 2, particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale.
Si precisa che nella presente descrizione l’uso di aggettivi quali “primo†e “secondo†non deve essere intesa in senso limitativo, ma al solo scopo di distinguere due elementi. Inoltre, aggettivi quali “superiore†e “inferiore†o “anteriore†e “posteriore†sono utilizzati considerando la cerniera e, quindi, l’anta cui essa à ̈ applicata, in configurazione di montaggio e non vanno intesi in senso limitativo, ma al solo scopo di distinguere elementi diversi.
Con particolare riferimento alle figure da 1 a 5, la cerniera 1 à ̈ applicata a un’anta 2 che chiude la luce 3 di accesso a un vano 4 di un mobile, in cui l’anta 2, nel suo moto di apertura e chiusura, à ̈ girevole attorno a un asse orizzontale definito in corrispondenza del suo lato superiore. In figura 8, invece, la cerniera 1 à ̈ applicata a un’anta 2’ che, nel suo moto di apertura e chiusura, à ̈ girevole attorno a un asse orizzontale definito in corrispondenza del suo lato inferiore.
Con particolare riferimento alle figure da 1 a 5, la cerniera 1 comprende una prima base di attacco 5 al telaio 6 che definisce il vano 4 la cui luce di accesso 3 à ̈ destinata a essere chiusa dall’anta 2 e una seconda base di attacco 7 all’anta 2 stessa.
La seconda base di attacco 7 Ã ̈ associata alla prima base di attacco 5 mediante un meccanismo di articolazione del tipo ad almeno un quadrilatero articolato piano e, in particolare, del tipo a due quadrilateri articolati piani tra loro complanari.
Il fissaggio della prima e della seconda base di attacco 5 e 7 rispettivamente al telaio 6 e all’anta 2 può avvenire direttamente o indirettamente mediante l’interposizione di piastrine atte a consentire la regolazione della loro posizione e con mezzi filettati o con mezzi del tipo a scatto o aggancio rapido, non ulteriormente descritti e raffigurati in quanto noti al tecnico del ramo.
La prima base di attacco 5 comprende due pareti 5’ e 5’’ tra loro affacciate e parallele e mantenute tra loro distanziate da elementi distanziatori 8. Complessivamente, quindi, la prima base di attacco 5 ha una struttura scatolare.
La seconda base di attacco 7 à ̈ costituita da un profilato a sezione trasversale a “U†, a “C†o simili.
Il meccanismo di articolazione della prima e della seconda base di attacco 5 e 7 l’una all’altra comprende un’ala 9, anch’essa costituita da due lamiere 9’ e 9’’ che sono tra loro affacciate e parallele a una definita distanza l’una dall’altra e rese tra loro solidali.
Due aste 10 e 11, delle quali, considerando la cerniera 1 in configurazione di montaggio, l’asta 10 à ̈ posteriore e l’asta 11 à ̈ anteriore rispetto all’altra, sono imperniate all’ala 9 per il tramite di rispettivi perni 12 e 13 che definiscono corrispondenti assi di imperniamento.
L’asta posteriore 10 ha l’estremità opposta al rispettivo asse di imperniamento all’ala 9, cioà ̈ al rispettivo perno 12, che à ̈ imperniata alla prima base di attacco 5 per il tramite di un corrispondente perno 14.
L’asta anteriore 11 ha l’estremità opposta al rispettivo asse di imperniamento all’ala 9, cioà ̈ al rispettivo perno 13, che à ̈ imperniata alla prima base di attacco 5 per il tramite di un corrispondente perno 15.
L’ala 9, l’asta posteriore 10, l’asta anteriore 11 e la prima base di attacco 5 e i rispettivi perni di articolazione 12, 13, 14 e 15 definiscono, quindi, un primo quadrilatero articolato piano, vantaggiosamente un parallelogramma articolato.
L’asta posteriore 10 e l’asta anteriore 11 sono costituite da profilati con sezione trasversale a “U†, a “C†o simili.
L’ala 9 comprende un’appendice 90 che si estende oltre l’asta anteriore 11 per imperniarsi alla seconda base di attacco 7 per il tramite di un corrispondente perno 16.
Similmente, l’asta anteriore 11 si prolunga oltre il proprio asse di imperniamento (perno 13) all’ala 9 per imperniarsi, per il tramite di un corrispondente perno 17, all’estremità di una terza asta 18, la cui estremità opposta à ̈ imperniata, per il tramite di un corrispondente perno 19, alla seconda base di attacco 7.
L’appendice 90, il prolungamento dell’asta anteriore 11, la terza asta 18 e la seconda base di attacco 7 e i rispettivi perni di articolazione 13, 17, 19 e 16 definiscono così un secondo quadrilatero articolato piano complanare al primo.
Nel seguito, si farà riferimento ai perni di articolazione dei vari membri per indicare gli assi di imperniamento da essi rispettivamente definiti.
Secondo la caratteristica peculiare della presente invenzione, la cerniera 1 comprende un meccanismo di bilanciamento 20 del peso dell’anta 2 in configurazione di apertura, il quale meccanismo di bilanciamento 20 comprende un primo braccio 21 e un secondo braccio 22 che sono tra loro imperniati in modo girevole attorno a un asse comune A, che à ̈ definito da un perno non raffigurato nel dettaglio e sostanzialmente ortogonale al piano definito dai due quadrilateri articolati piani come sopra individuati. Il primo braccio 21 e il secondo braccio 22 hanno la rispettiva estremità opposta a quella di reciproco imperniamento che à ̈ imperniata, in modo girevole attorno a un corrispondente asse di imperniamento B e C sostanzialmente parallelo all’asse comune A, a un rispettivo elemento del meccanismo di articolazione della cerniera 1.
Con riferimento alla forma di realizzazione rappresentata nelle allegate figure, il primo braccio 21 à ̈ imperniato, per il tramite di un perno 23 che definisce l’asse imperniamento B, alla prima base di attacco 5. Il secondo braccio 22, invece, à ̈ imperniato, per il tramite di un perno 24 che definisce l’asse di imperniamento C, all’ala 9. Non si escludono, tuttavia, diverse forme di realizzazione in cui per esempio il primo e il secondo braccio 21 e 22 siano imperniati rispettivamente all’asta posteriore 10 e all’ala 9, o all’ala 9 e all’asta anteriore 11.
Il meccanismo di bilanciamento 20 comprende, inoltre, un dispositivo di frenatura che agisce fra il primo braccio 21 e il secondo braccio 22 o fra uno di essi e il rispettivo elemento del meccanismo di articolazione della cerniera 1 al quale esso à ̈ imperniato.
Nella forma di realizzazione raffigurata, il dispositivo di frenatura agisce fra il primo braccio 21 e il secondo braccio 22 in corrispondenza del loro imperniamento reciproco (asse A). Non si escludono, tuttavia, alternative forme di realizzazione in cui, per esempio, il dispositivo di frenatura agisce fra il primo braccio 21 e la prima base di attacco 5 in corrispondenza dell’imperniamento dell’uno all’altra (asse B), o fra il secondo braccio 22 e l’ala 9 in corrispondenza dell’imperniamento dell’uno all’altra (asse C).
Per dispositivo di frenatura si intende indicare un dispositivo atto a generare un momento frenante fra i due membri tra loro imperniati tra i quali esso agisce - nel caso raffigurato fra il primo braccio 21 e il secondo braccio 22 - almeno in uno dei due versi di rotazione relativa di tali due membri, così da generare un momento frenante di compensazione del peso dell’anta 2 in configurazione di apertura.
Nel caso in cui l’anta 2 sia girevole attorno a un asse orizzontale definito in corrispondenza del suo lato superiore (figure 1-5), il dispositivo di frenatura deve generare un momento frenante di compensazione del peso dell’anta nel verso di rotazione relativa dei due membri fra i quali esso agisce (primo braccio 21 e secondo braccio 22) in fase di chiusura dell’anta stessa, così da bilanciarne il peso. Nel verso di rotazione opposto (fase di apertura dell’anta 2) il dispositivo di frenatura à ̈, vantaggiosamente, folle; anche se non si esclude il caso in cui il dispositivo di frenatura sia bidirezionale, esercitando, cioà ̈, un momento frenante in entrambi i versi di rotazione relativa dei due membri fra i quali agisce. In quest’ultimo caso, tuttavia, all’atto dell’apertura dell’anta 2, il momento frenante si sommerebbe al peso dell’anta, richiedendo quindi l’esercizio di una forza supplementare da parte di un utente.
Nel caso in cui l’anta 2 sia girevole attorno a un asse orizzontale definito in corrispondenza del suo lato inferiore (figura 8), il dispositivo di frenatura deve generare un momento frenante di compensazione del peso dell’anta 2’ nel verso di rotazione relativa dei due membri fra i quali esso agisce (primo braccio 21 e secondo braccio 22) in fase di apertura dell’anta stessa, così da bilanciarne il peso. Nel verso di rotazione opposto (fase di chiusura dell’anta 2’) il dispositivo di frenatura à ̈, vantaggiosamente, folle; anche se non si esclude il caso in cui il dispositivo di frenatura sia bidirezionale, esercitando, cioà ̈, un momento frenante in entrambi i versi di rotazione relativa dei due membri fra i quali esso agisce. In quest’ultimo caso, tuttavia, all’atto della chiusura dell’anta 2’, il momento frenante si sommerebbe al peso dell’anta stessa, richiedendo quindi l’esercizio di una forza supplementare da parte di un utente.
A titolo esemplificativo, il dispositivo di frenatura à ̈ del tipo a ruota frenata in un verso di rotazione e libera nel verso opposto, come per esempio con giunto a frizione come descritto in IT250441 parallelo a EP 1.188.891 a nome della stessa richiedente e il cui contenuto descrittivo à ̈ qui richiamato integralmente; non si escludono tuttavia alternative forme di realizzazione dello stesso.
Nelle allegate figure, il dispositivo di frenatura non à ̈ rappresentato nel dettaglio, essendo, per esempio del tipo di quello descritto nel richiamato EP 1.188.891 e contenuto nelle espansioni discoidali del primo braccio 21 e del secondo braccio 22.
La cerniera 1 comprende, infine, mezzi elastici 25 di richiamo dell’anta 2 in configurazione di chiusura del vano 4 che sono interposti fra la prima base di attacco 5 e un membro mobile del meccanismo di articolazione della cerniera stessa.
In particolare, i mezzi elastici 25 comprendono una o più molle a elica contenute in una capsula 26 che ha un’estremità imperniata in un rispettivo perno 27 all’asta posteriore 10 a lato del perno 14 di articolazione dell’asta posteriore 10 stessa alla prima base di attacco 5 e l’estremità opposta provvista di un’asola 28 di scorrimento di un perno di riscontro 29 solidale alla prima base di attacco 5.
Con tale configurazione, la posizione dell’asse geometrico D dei mezzi elastici 25 e il braccio di azione degli stessi variano durante le fasi di apertura e chiusura della cerniera 1.
Con particolare riferimento alla forma di realizzazione rappresentata nelle allegate figure, si à ̈ trovato particolarmente vantaggioso collegare cinematicamente il primo braccio 21 e il secondo braccio 22 in modo tale che l’asse di imperniamento C (perno 24) del secondo braccio 22 all’ala 9 à ̈ interposto e, visto in una proiezione su un piano parallelo a quello definito dai due quadrilateri articolati piani che costituiscono il meccanismo di articolazione (il piano del foglio delle figure 3-5), sostanzialmente allineato agli assi di imperniamento della’asta posteriore 10 e dell’asta anteriore 11 all’ala 9 stessa, cioà ̈ ai perni 12 e 13.
Il primo bracco 21, invece, à ̈ imperniato alla prima base di attacco 5 in corrispondenza dell’asse di imperniamento B (perno 23) che, considerando la cerniera 1 in configurazione di chiusura (figura 3), giace in prossimità dell’asse di imperniamento C del secondo braccio 22 all’ala 9, entrambi gli assi di imperniamento B e C, rispettivamente del primo braccio 21 e del secondo braccio 22, giacendo fra l’asta posteriore 10 e l’asta anteriore 11.
Individuato il centro di istantanea rotazione I del perno 24 (asse di imperniamento C), la distanza I-C fra esso e il perno 24 stesso (asse di imperniamento C) Ã ̈ minore della distanza I-B fra esso e il perno 23 (asse di imperniamento B) che articola il primo braccio 21 alla prima base di attacco 5.
Individuata, inoltre, la retta R passante per i due assi di imperniamento B e C (perni 23 e 24), retta lungo la quale agisce l’azione frenante, nel passaggio dalla configurazione chiusa alla configurazione aperta della cerniera 1 (figure 3-5) si nota quanto segue.
In configurazione chiusa (figura 3), il primo braccio 21 e il secondo braccio 22 sono tra loro accostati e parzialmente contenuti nell’intercapedine interna all’ala 9. I due assi di imperniamento B e C (perni 23 e 24) sono tra loro avvicinati a una minima distanza e la retta R passante per essi à ̈ sostanzialmente parallela e coincidente con la retta I-C. In prossimità di tale condizione, il dispositivo frenante non esercita alcun momento frenante, essendo prossima a zero la variazione dell’angolo formato dal primo e secondo braccio 21 e 22 fra due istanti successivi.
In tale stessa configurazione, inoltre, l’asse geometrico D dei mezzi elastici 25 à ̈ sostanzialmente parallelo alla retta passante per gli assi di imperniamento (perni 12 e 14) dell’ala posteriore 10 rispettivamente all’ala 9 e alla prima base di attacco 5. In tale condizione, quindi, come facilmente comprensibile al tecnico del ramo, l’azione dei mezzi elastici 25 à ̈ massima per trattenere l’anta 2 in configurazione di chiusura del vano 4.
A partire dalla configurazione chiusa, un utente, esercitando sulla maniglia dell’anta 2 una forza necessaria e sufficiente a vincere la reazione dei mezzi elastici 25 e il peso dell’anta 2, porta l’anta 2 in configurazione di apertura.
Nel passaggio fra la configurazione chiusa e quella aperta, aumenta l’angolo formato dal primo braccio 21 e il secondo braccio 22 e, qualora il dispositivo frenante sia vantaggiosamente di tipo unidirezionale, nessuna resistenza à ̈ da esso opposta a tale divaricazione, mentre la resistenza dei mezzi elastici 25 viene progressivamente meno fino a invertirsi coadiuvando l’apertura dell’anta stessa (figure 4 e 5).
Man mano aumenta l’angolo formato dal primo braccio 21 e dal secondo braccio 22, aumenta il lavoro necessario per bilanciare il peso dell’anta 2, aumenta cioà ̈ il momento frenante che deve essere esercitato dal dispositivo frenante per compensare il peso dell’anta 2 e mantenerla così aperta, opponendosi alla chiusura del primo braccio 21 e del secondo braccio 22.
La configurazione in cui il lavoro necessario per bilanciare il peso dell’anta 2 à ̈ massimo corrisponde, come facilmente comprensibile al tecnico del ramo, alla condizione in cui la retta passante per l’asse comune A e l’asse di imperniamento C (perno 24) e la retta I-C sono tra loro sostanzialmente ortogonali (figura 4). Condizione in funzione della quale à ̈ dimensionato il dispositivo frenante, il quale esercita un momento frenante sostanzialmente costante.
Superata tale configurazione, all’aumentare dell’angolo formato fra il primo braccio 21 e il secondo braccio 22, il lavoro necessario per bilanciare il peso dell’anta 2 diminuisce.
In configurazione di massima apertura della cerniera 1, ovvero dell’anta 2 (figura 5), la distanza fra gli assi di imperniamento B e C (perni 23 e 24) del primo braccio 21 e del secondo braccio 22 rispettivamente alla prima base di attacco 5 e all’ala 9 à ̈ prossima, ma inferiore, alla somma delle distanze che tali assi di imperniamento B e C hanno rispetto all’asse comune A.
Il dispositivo frenante esercita un momento frenante tale da opporsi alla rotazione relativa del primo braccio 21 e del secondo braccio 22 corrispondente alla chiusura della cerniera 1, cioà ̈ in avvicinamento l’uno all’altro, così da compensare il peso dell’anta 2 in configurazione completamente aperta e nelle configurazioni intermedie di apertura.
In prossimità della chiusura dell’anta 2, invece, l’azione frenante à ̈ prossima a zero, essendo sostanzialmente prossima a zero la variazione dell’angolo fra essi definito, e su essa prevale la reazione dei mezzi elastici 25, i quali sono dimensionati in modo da esercitare una forza necessaria e sufficiente a trattenere l’anta 2 chiusa.
Si nota che non sarebbe possibile ottenere un tale comportamento qualora il dispositivo frenante fosse disposto in modo da agire fra due membri relativamente mobili del meccanismo di articolazione della cerniera stessa, cioà ̈ fra due membri relativamente mobili che compongono i due quadrilateri articolati piani, come per esempio fra l’asta posteriore 10 e l’ala 9.
Nelle figure 6 e 7 sono riportati i grafici che riportano, in funzione dell’angolo di apertura dell’anta, l’andamento del lavoro richiesto per il bilanciamento del peso dell’anta 2 (figura 6), il momento frenante esercitato dal dispositivo frenante essendo costante, e l’andamento della forza che un utente deve esercitare sulla maniglia dell’anta in fase di apertura e chiusura della stessa con e senza il contributo della reazione dei mezzi elastici 25 (figura 7).
Le considerazioni sopra indicate sono applicabili, invertendo il verso di frenatura del dispositivo frenante, per cerniere secondo la presente invenzione applicate ad ante girevoli attorno a un asse orizzontale definito in corrispondenza del loro lato inferiore (figura 8). In tal caso, infatti, il dispositivo frenante deve esercitare un momento frenante che, per bilanciare il peso dell’anta in configurazione di apertura, deve opporsi alla rotazione relativa del primo braccio 21 e del secondo braccio 22 nel verso di apertura dell’anta stessa.
Si nota, infine, che le piastre 5’ e 5’’ che compongono la prima base di attacco 5 sono provviste di una rispettiva apertura 50 di accesso alla vite di regolazione 30 del dispositivo di frenatura, rendendo così facilmente eseguibili le manovre di regolazione anche a cerniera 1 in configurazione di montaggio.
Si à ̈ in pratica constatato che la presente invenzione raggiunge gli scopi prefissati, in particolare la cerniera secondo la presente invenzione consente di compensare il peso dell’anta in configurazione aperta con un dispositivo di bilanciamento integrato nella struttura della cerniera stessa, che risulta così, nel suo insieme, semplice e di ingombri contenuti. La cerniera secondo la presente invenzione, inoltre, garantisce sia il bilanciamento del peso dell’anta in configurazione aperta, sia il trattenimento della stessa in configurazione chiusa senza aggravare gli sforzi che un utente deve esercitare per aprire o chiudere l’anta stessa.
La cerniera secondo il presente trovato, inoltre ha un funzionamento regolare e privo di scatti.
La cerniera così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Cerniera (1) per ante (2), particolarmente per ante girevoli attorno a un asse orizzontale, comprendente una prima base di attacco (5) al telaio (6) che definisce il vano (4) destinato a essere chiuso da un’anta (2), una seconda base di attacco (7) a detta anta (2), un meccanismo di articolazione di detta seconda base di attacco (7) a detta prima base di attacco (5) del tipo ad almeno un quadrilatero articolato piano e un meccanismo di bilanciamento (20) del peso di detta anta (2) in configurazione di apertura, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di bilanciamento (20) comprende un primo braccio (21) e un secondo braccio (22), che sono tra loro imperniati in modo girevole attorno a un asse comune (A) sostanzialmente ortogonale al piano definito da detto quadrilatero articolato e che hanno la rispettiva estremità opposta a quella di reciproco imperniamento che à ̈ imperniata, in modo girevole attorno a un asse di imperniamento (B, C) sostanzialmente parallelo a detto asse comune (A), a un rispettivo elemento di detto meccanismo di articolazione, e un dispositivo di frenatura agente fra detto primo braccio (21) e detto secondo braccio (22) o fra uno di detti primo e secondo braccio (21, 22) e il rispettivo elemento di detto meccanismo di articolazione al quale esso à ̈ imperniato e atto a generare un momento frenante di compensazione del peso dell’anta.
  2. 2) Cerniera (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo braccio (21) Ã ̈ imperniato a detta prima base di attacco (5) e detto secondo braccio (22) Ã ̈ imperniato a un elemento mobile di detto meccanismo di articolazione e dal fatto che detto dispositivo di frenatura agisce fra detto primo braccio (21) e detto secondo braccio (22).
  3. 3) Cerniera (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi elastici (25) di richiamo di detta anta (2) in configurazione di chiusura di detto vano (4) e che sono interposti fra detta prima base di attacco (5) e un membro mobile di detto meccanismo di articolazione.
  4. 4) Cerniera (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di articolazione à ̈ del tipo a due quadrilateri articolati piani e tra loro complanari e comprende un’ala (9) alla quale sono imperniate due aste (10, 11) delle quali, considerando la cerniera in configurazione di montaggio, un’asta (10) à ̈ posteriore e un’asta (11) à ̈ anteriore rispetto all’altra e che hanno una rispettiva estremità opposta al rispettivo asse di imperniamento (12, 13) a detta ala (9) che à ̈ imperniata (14, 15) a detta prima base di attacco (5) per formare un primo quadrilatero articolato piano, in cui detta ala (9) comprende un’appendice (90) che si estende oltre detta asta anteriore (11) per imperniarsi a detta seconda base di attacco (7) e in cui detta asta anteriore (11) si prolunga oltre il proprio asse di imperniamento (13) a detta ala (9) per imperniarsi (17) all’estremità di una terza asta (18), la cui estremità opposta à ̈ imperniata (19) a detta seconda base di attacco (7) per formare un secondo quadrilatero articolato piano.
  5. 5) Cerniera (1) secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzata dal fatto che detto elemento al quale à ̈ imperniato detto secondo braccio (22) à ̈ costituito da detta ala (9).
  6. 6) Cerniera secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l’asse di imperniamento (C) di detto secondo braccio (22) a detta ala (9) à ̈ interposto e, in una proiezione su un piano parallelo a quello definito da detti quadrilateri articolati piani, sostanzialmente allineato agli assi di imperniamento (12, 13) di detta asta posteriore (10) e di detta asta anteriore (11) all’ala (9) stessa.
  7. 7) Cerniera (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto che, considerando la cerniera in configurazione di chiusura, l’asse di imperniamento (B) di detto primo braccio (21) a detta prima base di attacco (5) giace in prossimità dell’asse di imperniamento (C) di detto secondo braccio (22) a detta ala (9), entrambi gli assi di imperniamento (B, C) di detto primo braccio (21) e di detto secondo braccio (22) giacendo fra detta asta posteriore (10) e detta asta anteriore (11).
  8. 8) Cerniera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 5 a 7, caratterizzata dal fatto che, in una proiezione su un piano parallelo a quello definito da detti quadrilateri articolati piani, la distanza fra l’asse di imperniamento (C) di detto secondo braccio (22) a detta ala (9) e il rispettivo centro di istantanea rotazione (I) à ̈ minore della distanza fra l’asse di imperniamento (B) di detto primo braccio (21) a detta prima base di attacco (5) e detto centro di istantanea rotazione (I).
  9. 9) Cerniera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzata dal fatto che, considerando la cerniera in configurazione di chiusura, in una proiezione su un piano parallelo a quello definito da detti quadrilateri articolati piani, la retta (R) passante per l’asse di imperniamento (B) di detto primo braccio (21) a detta prima base di attacco (5) e l’asse di imperniamento (C) di detto secondo braccio (22) a detta ala (9) à ̈ sostanzialmente parallela e coincidente con la retta passante per l’asse di imperniamento (C) di detto secondo braccio (22) a detta ala (9) e il rispettivo centro di istantanea rotazione (I), detto primo braccio (21) e detto secondo braccio (22) essendo tra loro accostati.
  10. 10) Cerniera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 5 a 9, caratterizzata dal fatto che in configurazione di apertura della cerniera, in una proiezione su un piano parallelo a quello definito da detti quadrilateri articolati piani, la distanza fra gli assi di imperniamento (B, C) di detto primo braccio (21) e di detto secondo braccio (22) rispettivamente a detta prima base di attacco (5) e a detta ala (9) à ̈ prossima, ma inferiore, alla somma delle distanze che detti assi di imperniamento (B, C) di detto primo braccio (21) e di detto secondo braccio (22) rispettivamente a detta prima base di attacco (5) e a detta ala (9) hanno rispetto a detto asse comune (A).
  11. 11) Cerniera (1) secondo la rivendicazione 3 e una o più delle rivendicazioni da 5 a 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici (25) comprendono una o più molle a elica contenute in una capsula (26) che ha un’estremità imperniata (27) a detta asta posteriore (10), la quale asta posteriore definisce detto membro mobile, a lato dell’asse di imperniamento (14) dell’asta posteriore (10) stessa a detta prima base di attacco (5) e l’estremità opposta provvista di un’asola (28) di scorrimento di un perno di riscontro (29) solidale a detta prima base di attacco (5), in cui, in configurazione di chiusura della cerniera, in una proiezione su un piano parallelo a quello definito da detti quadrilateri articolati piani, la retta (D) di azione di detti mezzi elastici (25) à ̈ sostanzialmente parallela alla retta passante per gli assi di imperniamento (12, 14) di detta asta posteriore (10) rispettivamente a detta ala (9) e a detta prima base di attacco (5).
  12. 12) Cerniera (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di frenatura esercita un momento frenante durante la rotazione relativa fra detto primo braccio (21) e detto secondo braccio (22) o fra detto primo o secondo braccio (21, 22) e il rispettivo elemento di detto meccanismo di articolazione al quale esso à ̈ imperniato in almeno uno dei due versi di rotazione.
  13. 13) Cerniera (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di frenatura à ̈ interposto fra detto primo braccio (21) e detto secondo braccio (22) ed esercita detto momento frenante quando detto primo braccio (21) e detto secondo braccio (22) ruotano l’uno relativamente all’altro nel verso di chiusura di detta cerniera, quando detta cerniera à ̈ applicata ad ante girevoli attorno a un asse orizzontale definito in corrispondenza del loro lato superiore, e quando detto primo braccio (21) e detto secondo braccio (22) ruotano l’uno relativamente all’altro nel verso di apertura di detta cerniera, quando detta cerniera à ̈ applicata ad ante girevoli attorno a un asse orizzontale definito in corrispondenza del loro lato inferiore, la rotazione di detto primo braccio e di detto secondo braccio nel verso opposto essendo libera.
  14. 14) Cerniera secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di frenatura comprende un giunto a frizione.
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