ITMI20092077A1 - Pannello modulare autoportante, particolarmente per arredi d'ufficio - Google Patents

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ITMI20092077A1
ITMI20092077A1 IT002077A ITMI20092077A ITMI20092077A1 IT MI20092077 A1 ITMI20092077 A1 IT MI20092077A1 IT 002077 A IT002077 A IT 002077A IT MI20092077 A ITMI20092077 A IT MI20092077A IT MI20092077 A1 ITMI20092077 A1 IT MI20092077A1
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IT
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self
modular panel
wiring
supporting modular
supporting
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IT002077A
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Cesare Picchio
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Unifor Spa
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Description

“Pannello modulare autoportante, particolarmente per arredi d’ufficioâ€
DESCRIZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un pannello modulare autoportante, particolarmente per arredi d’ufficio, costituente un elemento base per un assieme impiegato per la divisione di spazi e/o come elemento di supporto per altri mezzi di arredo.
I pannelli modulari per arredo sono utilizzati per la divisione di un locale in più ambienti, dove non si voglia intervenire con elementi in muratura ed offrono inoltre la possibilità di poter modificare questa divisione semplicemente spostando gli stessi pannelli. Inoltre sono utilizzati come moduli base per la creazione di un’ampia varietà di arredi ad esempio da ufficio.
I pannelli modulari dell’arte nota seppur soddisfacenti sotto molti punti di vista non sono esenti da difetti. Detti pannelli sono, infatti, stati sviluppati senza tener sufficientemente conto della moltitudine di cavi oggi utilizzati per il trasporto dell’energia elettrica e per il trasporto di altri segnali quali quello telefonico o quello relativo alle reti dati o simili. Tentativi sono stati fatti per ospitare impianti elettrici ed elettronici nei sistemi a pannello modulare, ma con un successo limitato non garantendo di ospitare un sufficiente cablaggio e causando un’estetica sgradevole agli stessi arredi. Inoltre tali pannelli modulari sono solitamente sottili e fragili fungendo da semplici divisori che tipicamente presentano scarsa rigidezza strutturale e limitata stabilità.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di escogitare e mettere a disposizione un pannello modulare autoportante che consenta di ovviare agli inconvenienti qui sopra lamentati con riferimento alla tecnica nota.
In particolare, compito della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un pannello modulare autoportante che possa essere strutturalmente in grado di supportare carichi elevati derivanti ad esempio da piani scrivania, scaffali e altri tipi di pensili sospesi vincolati ad esso.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un pannello modulare autoportante che possa accogliere numerosi cablaggi rendendoli facilmente fruibili dai vari dispositivi che ad essi vengono collegati.
In aggiunta, scopo della presente invenzione à ̈ di mettere a disposizione un pannello modulare autoportante di facile costruzione e assemblaggio e di elevata sicurezza e stabilità.
Tale scopo e tali compiti vengono raggiunti mediante un pannello modulare autoportante in accordo con la rivendicazione 1. Forme di attuazione preferite dell’invenzione sono definite dalle rivendicazioni dipendenti.
In accordo con una forma generale di realizzazione, un pannello modulare autoportante costituente, in uso, un elemento base per un assieme impiegato per la divisione di spazi e/o come elemento di supporto per altri mezzi di arredo, comprende una struttura di supporto modulare comprendente una traversa adatta ad essere disposta sostanzialmente parallelamente ed in prossimità di un piano d’appoggio di un ambiente, quale ad esempio un pavimento.
In accordo con una forma di realizzazione, detta struttura di supporto modulare comprende inoltre un montante vincolato a detta traversa e adatto ad estendersi sostanzialmente perpendicolarmente rispetto al piano d’appoggio.
In accordo con una forma di realizzazione, detto pannello modulare autoportante comprende una prima pluralità di lastre di copertura adatte ad essere vincolate alla traversa della struttura di supporto modulare in modo da formare una base d’appoggio, definente un volume di alloggiamento disposto internamente alla base d’appoggio.
Vantaggiosamente, detto pannello modulare autoportante comprende una seconda pluralità di lastre di copertura adatte ad essere vincolate al montante della struttura di supporto modulare in modo da formare una parete.
In accordo con una forma di realizzazione, detta base d’appoggio, con detto volume di alloggiamento, definisce un vano cablaggi adatto ad accogliere una pluralità di cablaggi.
Vantaggiosamente, la traversa comprende una porzione di tubolare atta ad essere disposta parallelamente al piano d’appoggio ed ulteriori porzioni di tubolare , vincolati perpendicolarmente alla porzione tubolare, che sono atti ad estendersi verso il piano d’appoggio ed ad andare in battuta con il piano d’appoggio in modo tale da permettere di allontanare dal piano d’appoggio la porzione di tubolare della traversa per determinare il vano cablaggi.
In accordo con una forma di realizzazione, lastre della prima pluralità di lastre di copertura della base d’appoggio comprendono almeno un’apertura associata ad elementi di chiusura rimovibili, detta apertura con chiusura rimovibile definente almeno un pozzetto per cablaggi atto a permettere un passaggio per almeno un cablaggio della pluralità di cablaggi che dal vano cablaggi à ̈ atto ad essere collegato a dispositivi previsti esternamente a detto vano cablaggi o a permettere il passaggio di almeno un cablaggio della pluralità di cablaggi adatto ad alimentare i cablaggi presenti nel vano cablaggi.
In accordo con una forma di realizzazione, la parete comprende una pluralità di scanalature orizzontali che sono atte a permettere il passaggio di un attacco a mensola che à ̈ adatto ad accoppiarsi geometricamente con un profilo sagomato.
Vantaggiosamente, il profilo sagomato à ̈ accolto da uno della pluralità di incavi orizzontali della struttura di supporto modulare.
In accordo con una forma di realizzazione, detto profilo sagomato comprende una superficie di accoppiamento a sottosquadro adatta ad accoppiarsi geometricamente con l’attacco a mensola in modo removibile.
Vantaggiosamente, detto profilo sagomato à ̈ adatto ad accogliere l’attacco a mensola che à ̈ adatto ad essere vincolato a pensili, scrivanie e simili che risultano in tal modo assicurati alla parete del pannello modulare autoportante.
In accordo con una forma di realizzazione, la base d’appoggio comprende due porzioni di basamento che si aggettano in direzioni opposte, in direzione parallela all’asse di sviluppo delle traverse, rispetto al punto in cui la parete à ̈ vincolata alla base d’appoggio in modo da garantire un’elevata stabilità del pannello modulare autoportante.
Vantaggiosamente, la base d’appoggio si estende maggiormente in direzione parallela all’asse di sviluppo delle traverse rispetto all’estensione, nella medesima direzione, della parete, in modo tale da garantire notevole stabilità al pannello modulare autoportante anche quando siano presenti carichi sospesi collegati alla parete.
In accordo con una forma di realizzazione, il profilo di una sezione dello stesso pannello modulare autoportante lungo un piano perpendicolare all’asse di sviluppo del pannello modulare autoportante à ̈ sostanzialmente una “T†capovolta in cui la porzione atta ad essere parallela al piano d’appoggio à ̈ costituita dalla base d’appoggio mentre la porzione atta ad essere parallela all’asse di sviluppo dei montanti à ̈ la parete.
In accordo con una forma di realizzazione, una postazione di lavoro multipla comprende un pannello modulare autoportante, così come definito, e almeno una scrivania fissata, tramite una sua estremità, al pannello modulare autoportante.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo secondo l’invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 illustra una vista di un pannello modulare autoportante secondo l’invenzione a cui sono collegati elementi da arredo per ufficio quali pensili, piani scrivanie e simili;
- la figura 2 illustra una vista in assonometria a componenti separati di un pannello modulare autoportante;
- la figura 2A illustra il particolare indicato con IIA di figura 2 ingrandito per chiarezza;
- la figura 3 illustra una vista in pianta di un pannello modulare autoportante;
- la figura 4 illustra una vista assonometrica di una struttura di supporto modulare;
- la figura 5 illustra una vista ortogonale secondo un piano perpendicolare all’asse P-P della struttura di supporto modulare di figura 4;
- la figura 6 illustra una vista parziale in assonometria del pannello modulare autoportante a cui sono vincolati a titolo di esempio un piano di un tavolo e un porta oggetti;
- la figura 7 illustra una vista parziale in assonometria del pannello modulare autoportante di figura 6 con ben visibili attacchi a mensola non vincolati al pannello modulare autoportante, e
- la figura 8 illustra una vista in assonometria con sezione parziale del pannello modulare autoportante per rendere visibile un vano cablaggi contenente una pluralità di cablaggi.
Con riferimento alle suddette figure, con 1 à ̈ stato indicato un pannello autoportante modulare secondo l’invenzione nel suo complesso. Il pannello modulare autoportante 1 comprende strutture di supporto modulare 2 che formano lo scheletro portante del pannello modulare autoportante 1 ed una prima ed una seconda pluralità di lastre di copertura 5 e 27 vincolate in modo removibile tramite mezzi di fissaggio o in modo inamovibile, ad esempio tramite saldatura, a superfici delle strutture di supporto modulare 2.
Facendo riferimento alla figura 4, la struttura di supporto modulare 2 comprende una traversa 3 parallela ad un piano d’appoggio, non mostrato nelle figure, ad esempio un pavimento di un’abitazione o di un ufficio. Preferibilmente tale traversa 3 à ̈ un tubolare metallico che garantisce elevata rigidezza e resistenza alla struttura, e comprende oltre alla porzione di tubolare 14 parallela al piano d’appoggio anche ulteriori porzioni di tubolare 15 perpendicolari alle precedenti porzioni e che si estendono verso il piano di appoggio con cui vanno in battuta.
Preferibilmente tali ulteriori porzioni tubolari 15 comprendono sedi piedini, non mostrati in figura, atti ad accogliere dei piedini atti a garantire un appoggio stabile della struttura di supporto modulare 2 rispetto al piano d’appoggio.
Tale porzione tubolare 14 e dette ulteriori porzioni tubolari 15 sono vincolate in modo non removibile tra di loro, preferibilmente tramite saldatura, in modo che le ulteriori porzioni tubolari 15 siano preferibilmente fissate agli estremi della porzione tubolare 14.
Alla porzione tubolare 14 della traversa 3 à ̈ inoltre vincolata in modo non removibile, preferibilmente tramite saldatura, un montante 4 che si estende perpendicolarmente rispetto alla traversa 3 verso la direzione opposta rispetto alla direzione delle ulteriori porzioni tubolari 15. In altre parole il montante 4 si estende dalla traversa 3 perpendicolarmente rispetto al piano d’appoggio.
Preferibilmente, il montante 4 à ̈ vincolato nella parte centrale rispetto alle estremità opposte della porzione di tubolare 14 della traversa 3 in modo che la struttura modulare di supporto 2 risulti stabile ed in grado di sostenere carichi elevati.
In particolare la traversa 4 comprende una porzione di tubolare d’aggancio 16 che à ̈ collegata ad una sua estremità, in modo non removibile preferibilmente tramite saldatura, alla traversa 3 e che à ̈ collegata all’estremità opposta ad un elemento a spina 17.
Tale elemento a spina 17 à ̈ atto a vincolare in modo removibile, ad esempio tramite mezzi di fissaggio, o in modo non removibile, ad esempio tramite saldatura, due porzioni della pluralità di porzioni di tubolare costituenti il montante 4. Detto elemento a spina 17 à ̈ preferibilmente una lastra metallica che comprende uno spessore ridotto rispetto allo spessore del tubolare costituente il montante rispetto all’asse di sviluppo della traversa T-T, mentre la dimensione perpendicolare all’asse T-T risulta sostanzialmente uguale alla rispettiva dimensione del tubolare del montante.
In particolare, come visibile nell’esempio di figura 4, l’elemento a spina 17 collega la porzione di tubolare d’aggancio 16 con una della pluralità di porzioni di tubolare 18 o collega due porzioni della pluralità di porzioni di tubolare 18 in modo da formare una pluralità di incavi orizzontali 12, rispettivamente un incavo per ogni collegamento. Questa pluralità di incavi orizzontali 12 à ̈ determinata, come definito in precedenza, dalle dimensioni differenti della spina di riferimento 17 rispetto a quelle della pluralità di porzioni di tubolare, o del tubolare d’aggancio, o di un tubolare finale 14,18,19 lungo la direzione parallela all’asse T-T di sviluppo delle traverse.
L’elemento a spina 17 presenta le sue estremità opposte, in direzione parallela ad un’asse M-M di sviluppo del montante 4, parzialmente accolte da due delle porzioni tubulari adiacenti 14,18,19 in modo che la parte centrale di detto elemento a spina 17 permetta di delimitare uno della pluralità di incavi orizzontali 12.
Attraverso l’elemento a spina 17 sono così formati due incavi della pluralità di incavi orizzontali 12 uno per ciascuna faccia del montante 4 perpendicolare all’asse T-T.
Il montante 4 comprende, inoltre, una porzione tubolare finale 19 che comprende alla sua estremità opposta rispetto alla traversa 3 una sede profilo 20 atta ad accogliere un profilo di chiusura 21, visibile in figura 1. Tale profilo di chiusura 21 à ̈ vincolato in modo removibile a tale sede profilo 20 e si estende parallelamente alla direzione di sviluppo del pannello autoportante modulare 1 indicata dall’asse P-P, in modo da determinare la chiusura del lato superiore del pannello modulare autoportante 1.
Il pannello modulare autoportante 1 comprende una pluralità di strutture modulari di supporto 2 che come nell’esempio riportato in figura 2 sono, ad esempio in numero di quattro, equidistanziate lungo l’intera estensione del pannello 1 lungo l’asse P-P.
In particolare à ̈ presente una struttura modulare di supporto 2 ad entrambe le estremità del pannello modulare autoportante 1 e sono inoltre presenti altre due strutture di supporto modulari 2 all’interno del pannello disposte preferibilmente in modo da essere tra di loro equidistanziate lungo l’asse P-P.
La prima pluralità di lastre di copertura 5 à ̈ vincolata alle superfici, affacciate verso l’esterno, delle traverse 3 in modo da formare una base d’appoggio 10.
In maggior dettaglio, lastre della prima pluralità di lastre di copertura 5 sono vincolate rispettivamente alle superfici esterne 26 della porzione tubolare 14, dove tali superfici esterne 26 sono atte ad essere disposte parallelamente alla superficie d’appoggio e sono affacciate verso l’esterno della struttura di supporto modulare 2. Inoltre lastre della prima pluralità di lastre di copertura 5 sono vincolate sulle superfici laterali 25 delle ulteriori porzioni tubolari 15, dove tali superfici laterali 25 sono atte ad essere disposte perpendicolarmente rispetto al piano d’appoggio e affacciate verso l’esterno della struttura di supporto modulare 2.
In questo modo l’assieme di traverse 3 e della prima pluralità di lastre di copertura 5 sono atte a formare la base d’appoggio 10.
La base d’appoggio 10 comprende un vano cablaggi 6 adatto ad accogliere cablaggi che si estende lungo tutta la lunghezza del pannello in direzione P-P.
In particolare, il vano cablaggi 6 à ̈ determinato dalla conformazione della traversa 3 che determina un volume tra la porzione di tubolare 14 e la superficie di appoggio grazie all’utilizzo delle ulteriori porzioni di tubolare 15 che come già descritto sono perpendicolari alla porzione di tubolare 14 e permettono di sollevare la porzione di tubolare 14 della traversa 3 rispetto al piano d’appoggio per creare il vano cablaggi 6.
Il vano cablaggi 6 si estende per tutta la lunghezza del pannello modulare autoportante 1 essendo formato dalle strutture di supporto modulari 2 e dalla prima pluralità di lastre di copertura 5 che collegano le varie traverse 3 a formare la base d’appoggio 10.
La base d’appoggio 10, sulla sua superficie atta ad essere disposta parallelamente al piano d’appoggio, comprende pozzetti per cablaggi 11 atti a permettere un passaggio per i cablaggi che dal vano cablaggi 6 sono atti ad essere collegati a svariati dispositivi, quali ad esempio elaboratori, telefoni e simili. Inoltre tali pozzetti per cablaggi 11 consentono di ispezionare il vano cablaggi 6 e di facilitare l’inserimento e la corretta disposizione di tali cablaggi (come visibile in figura 8).
In altre parole, lastre della prima pluralità di lastre di copertura 5 della base d’appoggio comprendono almeno un’apertura associata ad elementi di chiusura rimovibili. Detta apertura con chiusura rimovibile definisce almeno un pozzetto per cablaggi 11 atto a permettere un passaggio per almeno un cablaggio della pluralità di cablaggi 29 che dal vano cablaggi 6 à ̈ atto ad essere collegato a dispositivi previsti esternamente a detto vano cablaggi 6 o a permettere il passaggio di almeno un cablaggio della pluralità di cablaggi 29 adatto ad alimentare i cablaggi presenti nel vano cablaggi 6. Ad esempio tali cablaggi sono atti a connettere dispositivi quali elaboratori, lampade da tavoli e telefoni o simili che si trovano sulla scrivania collegata al pannello modulare autoportante 1. Vantaggiosamente, tali cablaggi sono atti a portare ad esempio corrente elettrica da un punto all’altro dell’ambiente in cui il pannello à ̈ installato, passando attraverso il vano cablaggi 6.
Con riferimento alle figure 2 e 3, i pozzetti per cablaggi 11 collocati sulla superficie della base d’appoggio 10 sono sostanzialmente a pianta rettangolare e comprendono coperchi di chiusura 23 atti ad essere collocati sugli stessi pozzetti per cablaggi 11 in modo da garantire la chiusura di detti pozzetti per cablaggi 11. In particolare, detti coperchi di chiusura 23 comprendono un’apertura per cavi 24 in modo da permettere il passaggio dei cablaggi dal vano cablaggi 6 ai dispositivi, atti ad essere connessi a tali cablaggi, quando detti coperchi di chiusura 23 sono posti sui pozzetti per cablaggi 11.
In modo analogo alla conformazione della base d’appoggio 10 sopra descritta, la seconda pluralità di lastre di supporto 27 sono vincolate a superfici dei montanti 4 delle strutture di supporto modulare 2 formando la parete 7 del pannello modulare autoportante 1.
In dettaglio, lastre della seconda pluralità di lastre di copertura 27 sono vincolate sulle ulteriori superfici laterali 28 della porzione di tubolare d’aggancio 16, della pluralità di porzioni di tubolare 18 e della porzione di tubolare finale 19, dove tali superfici laterali 28 sono atte ad essere disposte perpendicolarmente rispetto al piano d’appoggio e affacciate lungo la direzione dell’asse T-T di sviluppo della traversa 3.
Vantaggiosamente, la base d’appoggio 10 risulta stabile ed in grado di sopportare carichi elevati sospesi sulla parete 7 grazie al fatto di estendersi in direzione parallela all’asse T-T di sviluppo delle traverse maggiormente rispetto all’estensione, nella medesima direzione parallela all’asse T-T di sviluppo delle traverse, della parete 7.
In altri termini la parete 7 à ̈ a piccolo spessore lungo l’asse T-T rispetto alla base d’appoggio 10. Questo permette di garantire notevole stabilità al pannello modulare autoportante 1 anche quando siano presenti carichi sospesi collegati alla parete 7.
Come visibile in figura 2, la base d’appoggio 10 comprende porzioni di basamento 60,61 che si aggettano in direzioni opposte, preferibilmente lungo una direzione parallela all’asse T-T di sviluppo delle traverse, rispetto al punto in cui la parete 7 à ̈ vincolata alla base d’appoggio 10. Questo garantisce un’elevata stabilità del pannello modulare autoportante 1 e permette alla parete 7 di sostenere pensili sospesi rispetto al piano d’appoggio senza che la stabilità sia preclusa per il fatto che la proiezione del baricentro dell’assieme pannello modulare autoportante 1 e pensili sospesi cade comunque all’interno della base d’appoggio 10.
In dettaglio per garantire la stabilità, il baricentro dell’assieme, sopra definito, deve cadere all’interno della proiezione della base d’appoggio 10 lungo una direzione parallela all’asse M-M di sviluppo dei montanti. Con riferimento all’esempio della figura 3 la proiezione della base d’appoggio 10 sul piano d’appoggio à ̈ sostanzialmente un rettangolo in cui, per garantire la stabilità, deve essere compreso il baricentro dell’assieme pannello modulare autoportante 1 e dei pensili sospesi vincolati ad esso (non mostrati in figura 3).
Vantaggiosamente, il pannello modulare autoportante grazie alla struttura con base d’appoggio 10 estesa lungo il piano d’appoggio, non solo si auto sostiene ma risulta stabile anche quando ad esso vengono vincolati pensili o simili.
In aggiunta, il profilo di una sezione dello stesso pannello modulare autoportante 1, lungo un piano perpendicolare all’asse P-P di sviluppo del pannello modulare autoportante 1, à ̈ sostanzialmente una “T†capovolta in cui la porzione atta ad essere parallela al piano d’appoggio à ̈ costituita dalla base d’appoggio 10 mentre la porzione atta ad essere parallela all’asse M-M di sviluppo dei montanti à ̈ la parete 7.
Con riferimento all’esempio di figura 2, tale seconda pluralità di lastre di supporto 27 à ̈ composta da lastre di copertura che si estendono per tutta la lunghezza del pannello modulare autoportante 1 lungo l’asse P-P e sono vincolate alle rispettive porzioni del montante 4 di ciascuna struttura di supporto modulare 2 che fa da telaio a detto pannello 1.
Inoltre, la parete 7 può comprendere una pluralità di canaline 40 vincolate in modo removibile alla stessa parete 7 e che sono atte ad accogliere la pluralità di cablaggi 29. La pluralità di canaline 40, quando vincolate alla parete 7, sono atte ad essere disposte parallelamente all’asse di sviluppo dei montanti M-M. In particolare, ciascuna canalina della pluralità di canaline 40 à ̈ disposta in corrispondenza dell’apertura per cavi 24 in modo da accogliere la pluralità di cablaggi 29 in uscita o in entrata nei pozzetti per cablaggi 11.
Come si evince dalla figura 2, possono essere usati più pannelli modulari autoportanti 1 per formare la struttura desiderata. Infatti, à ̈ sufficiente affiancare due o più pannelli modulari autoportanti 1 in modo da allineare lungo l’asse P-P di sviluppo del pannello le strutture di supporto modulari 2 che costituiscono le estremità di ciascun pannello e vincolarle tramite mezzi di fissaggio o in modo non removibile ad esempio tramite saldatura.
Con riferimento alla figura 2, il pannello modulare autoportante comprende inoltre lastre di chiusura 22 che sono vincolate in modo removibile tramite mezzi di fissaggio, ad esempio viti, sulle estremità libere lungo l’asse P-P del pannello modulare autoportante o di una serie di pannelli vincolati assieme. Tali lastre di chiusura 22 sono atte a sovrapporsi al profilo del montante 4 e della traversa 3.
In particolare le lastre di chiusura 22 sono atte a chiudere il vano cablaggi 6 lungo la direzione parallela all’asse di sviluppo del pannello autoportante modulare P-P.
Come mostrato in figura 8, la pluralità di cablaggi 29 à ̈ accolta dal vano cablaggi 6 che, come già descritto, à ̈ compreso nella base d’appoggio 10. La pluralità di cablaggi 29, tramite le aperture per cavi 24 dei coperchi di chiusura 23, sono atti ad essere collegati a svariati dispositivi previsti esternamente a detto vano cablaggi 6.
Con riferimento alla figura 2, in corrispondenza della pluralità di incavi orizzontali 12 della struttura di supporto modulare 2, la parete 7 comprende una pluralità di scanalature orizzontali 8 disposte parallelamente all’asse di sviluppo P-P del pannello modulare autoportante 1.
In particolare, tale pluralità di scanalature 8 sono determinate dalla disposizione della seconda pluralità di lastre di supporto 27 che, come nell’esempio di figura 1 sono in numero di 3, non sono disposte in modo contiguo in direzione parallela all’asse M-M di sviluppo del montante 3 ma tra una e l’altra lastra della seconda pluralità di lastre di copertura 27 à ̈ lasciato uno spazio che determina un passaggio per un attacco a mensola 30 in corrispondenza di ciascun degli incavi della pluralità degli incavi orizzontali 12 compresi nella struttura di supporto modulare 2.
In un'altra forma di realizzazione non mostrata nelle figure, la pluralità di scanalature sono essenzialmente delle aperture in direzione paralella all’asse P-P di sviluppo del pannello praticate sulla parete che in questa forma di realizzazione può essere ad esempio costituita da una sola lastra di copertura. In altre parole su tale lastra di copertura vengono praticate della scanalature orizzontali, ad esempio tramite taglio laser, punzonatura o fresatura, in corrispondenza di ciascuna della pluralità di incavi orizzontali.
Facendo ora riferimento alle figure 2A, 6 e 7, all’interno della pluralità di incavi orizzontali 12 della struttura di supporto modulare 2 à ̈ inserito un profilo sagomato 31 che si estende lungo tutta l’estensione del pannello modulare autoportante 1 in direzione parallela all’asse P-P.
In dettaglio, il profilo sagomato 31 à ̈ accolto dagli incavi orizzontali 12 delle strutture di supporto modulari 2 costituenti il pannello modulare autoportante 1. Ad esempio con riferimento alla figura 3, il profilo sagomato 31 à ̈ accolto dagli incavi orizzontali 12 delle quattro strutture di supporto modulari 2. In particolare tali incavi orizzontali 12 sono allineati lungo una direzione parallela all’asse P-P di sviluppo del pannello.
In particolare, il profilo sagomato à ̈ accolto, preferibilmente, da almeno due incavi orizzontali delle strutture di supporto modulari che permettono di sostenerlo lungo tutta l’estensione del pannello modulare autoportante.
Tale profilo sagomato 31 comprende un paio di porzioni planari 32 e 33 e una porzione a ponte 34 che formano una struttura unitaria che può essere realizzata ad esempio per estrusione o per piegatura di un singolo foglio di lamiera.
Il paio di porzioni planari 32 e 33 comprendono una porzione planare superiore 32 ed una inferiore 33 e sono collegate, ad esempio tramite punti di saldatura, uno ad una lastra ed il secondo alla lastra adiacente della seconda pluralità di lastre di copertura 27 in modo da essere posizionati correttamente in corrispondenza di una della pluralità di scanalature orizzontali 12.
In un altro esempio di realizzazione non mostrato nelle figure, le porzioni planari sono vincolate a due porzioni di una stessa lastra di copertura a cavallo di una scanalatura orizzontale ricavata in tale lastra.
La porzione a ponte 34 si estende tra le porzioni planari 32, 33 in modo da definire una porzione curva superiore 35 ed una inferiore 36 e un porzione a canale 37. La porzione curva superiore 35 ed inferiore 36 comprendono, una verso l’altra, superfici convesse, in cui la porzione curva superiore 35 si estende dalla porzione planare superiore 32 e la porzione curva inferiore 36 si estende dalla porzione planare inferiore 33. La porzione a canale 37 definisce una superficie concava che si estende dalla porzione curva superiore 35 alla porzione curva inferiore 36.
Come evidente dalla figura 2A che raffigura un dettaglio di figura 2, la forma della porzione a ponte 34 e delle porzioni planari 32, 33 sono tali che, quando il profilo sagomato à ̈ guardato lungo l’asse di sviluppo del pannello P-P, appare sostanzialmente nella forma di una omega.
Con riferimento alla figura 7, l’attacco a mensola 30 può essere ad esempio un estruso di alluminio di costruzione convenzionale comprendente una porzione ad uncino 38 e una porzione di fissaggio 39. La porzione ad uncino 38 à ̈ sagomata in modo tale da essere atta a creare un accoppiamento geometrico con la corrispettiva porzione curva superiore 35. La porzione di fissaggio 39 si estende da tale porzione ad uncino ed à ̈ atta ad andare in battuta con la parete 7 del pannello modulare autoportante 1, in modo che l’attacco a mensola 30 sia atto ad essere ricevuto attraverso una delle scanalature orizzontali 8 della parete 7.
In aggiunta, all’attacco a mensola 30 possono essere vincolati ad esempio pensili, scrivanie e simili che risultano in tal adatti ad essere assicurati in modo removibile alla parete 7 del pannello modulare autoportante 1.
E’ da considerare che diversi tipi di materiali possono essere usati nella costruzione del profilo sagomato 31 così come nell’attacco a mensola 30 ad esempio alluminio, acciaio o materiali plastici.
Inoltre, il profilo sagomato 31 può, come descritto, essere vincolato alla parete 7 del pannello in modo non removibile tramite ad esempio saldatura a punti, rivettatura, incollaggio o anche tramite mezzi di fissaggio removibili ad esempio tramite viti.
Con riferimento al profilo sagomato 31, questo come descritto presenta un profilo a omega ma altri profili possono essere utilizzati per garantire l’accoppiamento geometrico con l’attacco a mensola 30.
In figura 6, à ̈ mostrato una vista parziale di un pannello modulare autoportante con due della pluralità di scanalature orizzontali 8 in cui tramite l’accoppiamento geometrico tra l’attacco a mensola 30 e il profilo sagomato 31 à ̈ possibile collegare alla parete in un caso un porta oggetti 40 e nel secondo caso un piano di un tavolo 41 o ad esempio una scrivania.
Nell’esempio di figura 1 à ̈ mostrata una postazione di lavoro multipla 100 comprendente un pannello modulare autoportante 1, così come definito in precedenza, e almeno una scrivania 101 fissata, tramite una sua estremità, al pannello modulare autoportante 1.
Inoltre la postazione di lavoro multipla 100 può comprendere un pensile, vincolato al pannello modulare autoportante 1, che risulta sospeso rispetto al piano d’appoggio o in altri termini risulta supportato dal solo vincolo con il pannello modulare autoportante 1.
Alle forme di realizzazione del dispositivo sopra descritte, un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pannello modulare autoportante (1) costituente, in uso, un elemento base per un assieme impiegato per la divisione di spazi e/o come elemento di supporto per altri mezzi di arredo, comprendente: - una struttura di supporto modulare (2) comprendente una traversa (3) adatta ad essere disposta sostanzialmente parallelamente ed in prossimità di un piano d’appoggio di un ambiente, quale ad esempio un pavimento; - detta struttura di supporto modulare (2) comprendente inoltre un montante (4) vincolato a detta traversa (3) e adatto ad estendersi sostanzialmente perpendicolarmente rispetto al piano d’appoggio; - una prima pluralità di lastre di copertura (5) adatte ad essere vincolate alla traversa (3) della struttura di supporto modulare (2) in modo da formare una base d’appoggio (10), definente un volume di alloggiamento disposto internamente alla base d’appoggio (10); - una seconda pluralità di lastre di copertura (27) adatte ad essere vincolate al montante (3) della struttura di supporto modulare (2) in modo da formare una parete (7); in cui la base d’appoggio (10), con detto volume di alloggiamento, definisce un vano cablaggi (6) adatto ad accogliere una pluralità di cablaggi.
  2. 2. Panello modulare autoportante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui la traversa (3) comprende una porzione di tubolare (14) atta ad essere disposta parallelamente al piano d’appoggio ed ulteriori porzioni di tubolare (15), vincolati perpendicolarmente alla porzione tubolare (14), che sono atti ad estendersi verso il piano d’appoggio ed ad andare in battuta con il piano d’appoggio in modo tale da permettere di allontanare dal piano d’appoggio la porzione di tubolare (14) della traversa (3) per determinare il vano cablaggi (6).
  3. 3. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui lastre della prima pluralità di lastre di copertura (5) della base d’appoggio (10) comprendono almeno un’apertura associata ad elementi di chiusura rimovibili, detta apertura con chiusura rimovibile definente almeno un pozzetto per cablaggi (11) atto a permettere un passaggio per almeno un cablaggio della pluralità di cablaggi (29) che dal vano cablaggi (6) à ̈ atto ad essere collegato a dispositivi previsti esternamente a detto vano cablaggi (6) o a permettere il passaggio di almeno un cablaggio della pluralità di cablaggi (29) adatto ad alimentare i cablaggi presenti nel vano cablaggi(6).
  4. 4. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la parete (7) comprende una pluralità di scanalature orizzontali (8) che sono atte a permettere il passaggio di un attacco a mensola (30) che à ̈ adatto ad accoppiarsi geometricamente con un profilo sagomato (31).
  5. 5. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui il profilo sagomato (31) à ̈ accolto da uno della pluralità di incavi orizzontali (12) della struttura di supporto modulare (2).
  6. 6. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto profilo sagomato (30) comprende una superficie di accoppiamento a sottosquadro adatta ad accoppiarsi geometricamente con l’attacco a mensola (31) in modo removibile.
  7. 7. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto profilo sagomato (31) à ̈ adatto ad accogliere l’attacco a mensola (30) che à ̈ adatto ad essere vincolato a pensili, scrivanie e simili che risultano in tal modo assicurati alla parete (7) del pannello modulare autoportante (1).
  8. 8. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la base d’appoggio (10) comprende due porzioni di basamento (60,61) che si aggettano in direzioni opposte, in direzione parallela all’asse (T-T) di sviluppo delle traverse, rispetto al punto in cui la parete (7) à ̈ vincolata alla base d’appoggio (10) in modo da garantire un’elevata stabilità del pannello modulare autoportante (1).
  9. 9. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la base d’appoggio (10) si estende maggiormente in direzione parallela all’asse (T-T) di sviluppo delle traverse rispetto all’estensione, nella medesima direzione (T-T), della parete (7), in modo tale da garantire notevole stabilità al pannello modulare autoportante (1) anche quando siano presenti carichi sospesi collegati alla parete (7).
  10. 10. Pannello modulare autoportante (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui il profilo di una sezione dello stesso pannello modulare autoportante (1) lungo un piano perpendicolare all’asse (P-P) di sviluppo del pannello modulare autoportante (1) à ̈ sostanzialmente una “T†capovolta in cui la porzione atta ad essere parallela al piano d’appoggio à ̈ costituita dalla base d’appoggio (10) mentre la porzione atta ad essere parallela all’asse (M-M) di sviluppo dei montanti à ̈ la parete (7).
  11. 11. Postazione di lavoro multipla (100) comprendente un pannello modulare autoportante (1), così come definito da una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, e almeno una scrivania fissata, tramite una sua estremità, al pannello modulare autoportante (1).
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