ITMI20091252A1

ITMI20091252A1 - Tavola propriocettiva modulare provvista di mezzi per la rilevazione dell'inclinazione e rotazione

Info

Publication number: ITMI20091252A1
Application number: IT001252A
Authority: IT
Inventors: Danilo Mantovani
Original assignee: Danilo Mantovani
Priority date: 2009-07-14
Filing date: 2009-07-14
Publication date: 2011-01-15

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“TAVOLA PROPRIOCETTIVA MODULARE PROVVISTA DI MEZZI PER LA RILEVAZIONE DELL’INCLINAZIONE E ROTAZIONE”

La presente invenzione si riferisce a un sistema di tavole propriocettive a composizione modulare per l’esecuzione di esercizi specifici nell’allenamento della propriocezione, con il contemporaneo controllo della posizione verticale del tronco e del baricentro, provvista di mezzi per la rilevazione dell’inclinazione e della rotazione delle tavole con trasmissione dei dati rilevati ad un PC senza l’utilizzo di cavi.

In particolare un sistema componibile nella struttura che consente di effettuare esercizi, monopodalici e bi-podalici, in grado di originare instabilità in tutte le direzioni dello spazio stimolando l’allenamento propriocettivo con il sincrono mantenimento, corretto, della posizione verticale del tronco e del baricentro corporeo. La particolarità rilevante è il minimo ingombro, la facile trasportabilità e la possibilità di utilizzarlo sia in laboratori al chiuso che su campi d’allenamento all’aperto.

L’invenzione si inserisce nel settore delle attrezzature sportive e in particolare delle tavole propriocettive.

Nuove ricerche nel campo dello sport confermano a preparatori sportivi ed atleti l’efficacia della ginnastica propriocettiva fondamentale per la prevenzione degli infortuni, soprattutto alla colonna vertebrale, ed il miglioramento della performance sportiva per il corretto posizionamento del baricentro corporeo nella fase dinamica.

La ginnastica propriocettiva è utile però non solo per l’allenamento ma anche nella fase di riallenamento post infortunio. Concretamente con l’avvento di un trauma discorsivo il Sistema Nervoso Centrale perde l’esatto flusso di dati da un recettore fondamentale come il piede; i dati, errati, che arrivano al Cervello condizionano in modo negativo, per modificazione strutturale adattativa, la Colonna Vertebrale (posizione del baricentro e giusto senso della verticale del tronco) e gli schemi motori del gesto atletico.

A questo scopo sono stati creati strumenti per eseguire esercizi propriocettivi per rieducare i riflessi e ottenere nuovamente un controllo ottimale del Sistema Nervoso Centrale sull’organismo, sottoponendolo a continue sollecitazioni controllate attraverso il feedback visivo.

Attualmente sul mercato esistono svariate tipologie di tavole propriocettive monopodaliche o bipodaliche, che realizzano differenti tipi di instabilità: monodirezionale o in più direzioni.

In particolare possiamo distinguere due categorie principali di tavola propriocettive: quelle semplici e quelle complesse.

Le prime sono tavole propriocettive semplici realizzate in materiale plastico o in legno composte da una tavoletta e da un elemento di contatto con il terreno costituito da un tampone sagomato o da una semisfera. Il movimento è a 360° libero.

Queste tavole sono caratterizzate da un costo ridotto ma non prevedono il controllo di feedback visivo nell’esecuzione dell’esercizio.

In genere sono utilizzate in fase riabilitativa del ginocchio e della caviglia.

La seconda categoria comprende tavole o pedane propriocettive più complesse dotate di sistemi elettronici per il controllo e per il feedback.

All’interno di questa categoria si individuano due tipologie differenti di tavole:

- le tavole basculanti elettroniche

- le pedane elettroniche basculanti e traslanti

Le prime prevedono il contatto a terra con un elemento un semicilindrico a raggio variabile e presentano un movimento unidirezionale con appoggio mono e bi podalico.

Queste tavole non sono equipaggiate con strumenti di controllo della verticale del tronco.

La trasmissione dei dati dalla tavola ai sistemi di acquisizione avviene tramite cavi.

Queste tavole sono caratterizzate da costi molto elevati pur fornendo la possibilità di eseguire una gamma di esercizi ridotta a causa del movimento unidirezionale.

Pedane elettroniche basculanti e traslanti, invece sono costituite da una base di appoggio a terra e una pedana, incernierata in due punti a detta base, dove avviene l’appoggio mono o bipodalico.

Queste tavole prevedono il feedback visivo del movimento podalico e un controller posizionato sul tronco e/o sul capo per valutare l’instabilità.

La connessione a sistemi di acquisizione avviene attraverso il collegamento di più cavi (ad esempio USB).

Questa tavola è caratterizzata da un ingombro elevato e risulta pertanto difficilmente utilizzabile su campi d’allenamento.

Anche questa tipologia come la precedente presenta un costo molto elevato.

Scopo della presente invenzione è in particolare quello di fornire all’utente una tavola propriocettiva funzionale, versatile ed economica provvista di un sistema di rilevazione dell’inclinazione e rotazione della tavola che superi i limiti della tecnica nota.

Questi scopi specificati sono raggiunti con una tavola propriocettiva comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di un esempio di realizzazione preferita ma non esclusiva di una tavola propriocettiva, come illustrata negli uniti disegni in cui:

• la figura 1 è una vista prospettica di una tavola propriocettiva, secondo la presente invenzione, in configurazione per eseguire esercizi monopodalici con instabilità in tutte le direzioni;

• la figura 2 è una vista prospettica esplosa della tavola propriocettiva di figura 1;

• la figura 3 è una vista in sezione della tavola propriocettiva di figura 1; • la figura 4 rappresenta schematicamente il sistema di rilevazione dell’inclinazione della tavola;

• la figura 5 è una vista prospettica esplosa di una tavola propriocettiva, secondo la presente invenzione, in configurazione per eseguire esercizi monopodalici con instabilità sul piano sagittale;

• la figura 6 è una vista in sezione della tavola propriocettiva di figura 4; • la figura 7 è una vista prospettica esplosa di una tavola propriocettiva, secondo la presente invenzione, in configurazione per eseguire esercizi monopodalici con instabilità sul piano frontale; • la figura 8 è una vista in sezione della tavola propriocettiva di figura 6; • le figure da 9 a 11 sono altrettante viste prospettiche di una tavola propriocettiva, secondo la presente invenzione, in configurazione per eseguire esercizi bi-podalici indipendentemente su ciascun piede;

• la figura 12 è una vista prospettica di una tavola propriocettiva, secondo la presente invenzione, in configurazione per eseguire esercizi bi-podalici con movimento sincrono dei due piedi; con riferimento alle figure 1, 2 e 3 allegate, la tavola propriocettiva modulare comprende una base indicata con 1, una pedana 2 e una giunzione snodata, indicata nel complesso con 3, interposta fra detta base e detta pedana.

La base 1 è costituita da una tavoletta preferibilmente piana e di forma sostanzialmente rettangolare.

Sulla faccia superiore della base 1 è ricavata una sede 4 atta ad alloggiare un primo elemento della giunzione snodata 3 meglio descritta in seguito.

La pedana 2 è costituita da un elemento piano di forma sostanzialmente rettangolare avente le dimensioni (larghezza e lunghezza) simili a quelle della base 1.

Una sede 5 sporgente dalla faccia inferiore della pedana 2 è atta ad alloggiare un secondo elemento della giunzione snodata 3.

Detta giunzione snodata 3 è costituita da un elemento a sfera 6 interposto fra la base 1 e la pedana 2.

Nel dettaglio detta sfera è parzialmente inserita, nella parte bassa, in una boccola 7 a sua volta inserita nella sede 4 della base 1 e nella parte superiore in una boccola 8 inserita nella sede 5 della pedana 2.

Dette boccole 7 e 8 sono realizzate in un materiale plastico, preferibilmente un materiale plastico a basso attrito come teflon o simili.

La giunzione snodata 3 ha la funzione di trasmettere il carico dalla pedana 2 alla base 1 e contemporaneamente di consentire alla pedana di compiere rotazioni libere rispetto al centro dell’elemento a sfera 6.

Vantaggiosamente a questo scopo le boccole 7 e 8 presentano il bordo 9 inclinato o smussato per creare una superficie di contatto con la superficie dell’elemento a sfera 6.

Sulla pedana 2, preferibilmente nella parte anteriore, sono previsti mezzi per la rilevazione dell’inclinazione di detta pedana.

Nel dettaglio, secondo l’invenzione, questi mezzi sono costituiti da almeno un sensore 10 collegato a un sistema di acquisizione 11 (ad esempio un computer 12 collegato a una scheda di acquisizione 13) in grado di ricevere, analizzare e rielaborare i segnali inviati dal sensore, per fornire in uscita delle informazioni relative al posizionamento della tavola nello spazio e in particolare alla sua inclinazione (fig. 4).

Ancora più in dettaglio questo sensore è costituito da un accelerometro e preferibilmente un accelerometro triassiale i grado di trasferire i dati al sistema di acquisizione 11 senza la necessità di un collegamento tramite fili (ad esempio utilizzando un accelerometro 10 e una scheda di acquisizione 13 dotati di tecnologia bluetooth<TM>).

L’accelerometro 10 fissato sulla pedana 2 misura quindi il valore di accelerazione della pedana nel punto dove esso è posizionato lungo tre direzioni di misura ortogonali fra loro.

Preferibilmente l’accelerometro 10 è posizionato in maniera che le tre direzioni di misura siano rispettivamente:

- una direzione “X” parallela al terreno e allineata con il piano sagittale “S”;

- una direzione “Y” parallela al terreno e allineata con il piano frontale “F”;

- una direzione “Z” perpendicolare al terreno.

come indicato nelle figure allegate.

La scheda di acquisizione 13 riceve quindi una serie di segnali digitali dal sensore 10 e li converte in un valore di accelerazione per ciascuna delle direzioni X, Y e Z.

Tramite un apposito software installato sul computer 12 questi valori di accelerazioni vengono elaborati per ricavare informazioni relative alla posizione della tavola nello spazio ovvero sulla sua inclinazione rispetto al terreno.

In particolare tramite detto software il computer 12 esegue una serie di operazioni matematiche (integrazioni, derivazioni, ecc..) tramite le quali è possibile risalire al valore di inclinazione della pedana 2 lungo i due piani sagittale “S” e frontale “F”.

I segnali dall’accelerometro 10 sono acquisiti e inviati in continuo con una frequenza elevata (oltre 100 Hz) che consente ricostruire perfettamente l’andamento degli spostamenti della tavola nel tempo e visualizzarne il risultato sulla schermata del computer in tempo reale.

Per poter utilizzare al meglio la tavola nella valutazione della capacità di equilibrio del corpo, l’invenzione prevede di utilizzare anche un secondo accelerometro 10b fissato al corpo del soggetto che esegue l’esercizio.

Preferibilmente detto secondo accelerometro 10b è fissato in corrispondenza dello sterno del soggetto tramite mezzi di aggancio noti.

Detto secondo accelerometro 10b presenta le stesse caratteristiche dell’accelerometro 10 (triassiale, frequenza di acquisizione, trasmissione dati bluetooth<TM>) ed trasmette i dati al sistema di acquisizione 11 nella stessa modalità dell’accelerometro 10.

Sempre per una migliore valutazione dell’equilibrio l’invenzione prevede almeno un sensore di pressione 14 fissato sulla superficie superiore della pedana 2.

Detto sensore è atto a rilevare la variazione del carico che grava sulla pedana 2.

In particolare l’invenzione prevede 2 sensori di pressione 14 fissato sulla superficie superiore della pedana 2, in corrispondenza dell’appoggio del tallone e della punta del piede.

In questo modo è possibile valutare anche il trasferimento di peso dalla punta del piede al tallone, durante l’esecuzione dell’esercizio.

I sensori 14 possono essere collegati alla stessa scheda d’acquisizione 13 oppure ad un’altra dedicata a sua volta collegata al computer 12.

Nelle figure 1, 2 e 3 è illustrata la tavola propriocettiva secondo la presente invenzione, in configurazione per eseguire esercizi monopodalici con instabilità in tutte le direzioni.

Vantaggiosamente l’invenzione propone una tavola propriocettiva modulare che consente di eseguire anche esercizi monopodalici con instabilità lungo una sola direzione.

Più nel dettaglio con la tavola propriocettiva secondo l’invenzione è possibile eseguire esercizi monopodalici con instabilità lungo il piano sagittale “S” o lungo il piano frontale “F”.

Con riferimento alle figure 5 e 6 allegate è illustrata la tavola propriocettiva in configurazione per eseguire esercizi monopodalici con instabilità sul piano sagittale.

Per portare la tavola dalla configurazione illustrata nelle figure 1, 2 e 3 alla configurazione sopra citata, l’invenzione prevede l’utilizzo di almeno un tampone 15 interposto fra la base 1 e la pedana 2.

Preferibilmente l’invenzione prevede 2 tamponi 15 posizionati lateralmente alla giunzione snodata 3.

Nel dettaglio detti tamponi 15 comprendono un corpo 16 dotato di una spina di fissaggio 17.

Per portare la tavola nella configurazione di figura 5 e 6, la pedana 2 viene temporaneamente rimossa e i tamponi 15 vengono posizionati inserendo le spine 17 nelle sedi 18 previste sulla superficie superiore della base 1.

Quando si riposiziona la pedana 2, facendo combaciare gli elementi 6, 7 e 8 della giunzione snodata 3, la superficie inferiore di detta pedana 2 si trova sostanzialmente a contatto con la parte superiore del corpo 16 dei tamponi 15.

Essendo le sedi 18 posizionate lateralmente alla giunzione snodata 3 e allineate lungo l’asse Y, anche i punti di appoggio fra la pedana e il corpo dei tamponi 15 si trovano allineati lungo l’asse Y.

La pedana 2 risulta quindi appoggiata alla base 1 in 3 punti, ovvero tramite la giunzione snodata 3 e i due tamponi 15.

In questo modo l’unico movimento libero consentito alla pedana 2 è la l’oscillazione lungo il piano sagittale “S” (oscillazione avanti-indietro).

Preferibilmente il corpo 16 dei tamponi presenta un profilo semisferico o semicilindrico in maniera da contattare la superficie della pedana idealmente su un punto (se il corpo è semisferico) o lungo una linea (se il corpo è semicilindrico), per consentire alla pedana di oscillare senza impedimenti lungo la direzione libera.

Nel dettaglio se il corpo 16 ha una forma semicilindrica sarà posizionato in maniera che l’asse del semicilindro sia allineato con l’asse Y della tavola.

Allo stesso modo, secondo l’invenzione, è possibile utilizzare la tavola propriocettiva modulare della presente invenzione in configurazione per effettuare esercizi monopodalici con instabilità sul piano frontale, come illustrato nelle figure 7 e 8 allegate.

Con riferimento a queste figure, l’invenzione prevede di sistemare i tamponi 15, già descritti in precedenza, inserendo le spine 17 nelle sedi 20 ricavate nella base 1.

Dette sedi 20 sono posizionate lateralmente alla giunzione snodata 3 e allineate con l’asse X.

La pedana 2 risulta quindi appoggiata alla base 1 in 3 punti allineati con l’asse X della tavola.

In questo modo l’unico movimento libero consentito alla pedana 2 è la l’oscillazione lungo il piano frontale “F” (oscillazione destra-sinistra).

Nei due casi sopra illustrati il funzionamento del sistema di rilevazione dell’inclinazione è identico; in particolare per questi casi i valori di interesse saranno solo quelli relativi al tipo di oscillazione considerata.

In tutti gli esempi descritti, prima di procedere con l’esecuzione dell’esercizio sulla tavola, è necessario effettuare l’azzeramento del sensore 10.

Questa operazione è necessaria per permettere al sensore 10 di acquisire le informazioni relative alla posizione iniziale rispetto alla quale devono essere effettuate le misurazioni, ovvero quando la pedana 2 si trova sostanzialmente parallela al terreno.

Per facilitare questa operazione di azzeramento l’invenzione prevede una serie di perni 22 atti a essere alloggiati in altrettante sedi ricavate sulla base 1 e interposti fra detta base e la pedana 2.

Detti perni hanno una lunghezza predefinita in maniera la porzione che sporge dalla base 1, sia sufficientemente lunga da consentire alle estremità superiori del perno di contattare la superficie inferiore della pedana 2 quando è in una posizione parallela al terreno.

In questo modo la pedana non ha possibilità di ruotare attorno alla giunzione 3 ed è mantenuta in equilibrio in una posizione sostanzialmente parallela al terreno.

Una volta effettuato l’azzeramento i perni 22 vengono rimossi e la tavola è pronta per essere utilizzata.

Preferibilmente dette sedi atte ad alloggiare i perni 22 possono essere le sedi 18 e 20 già previste sulla base 1 per l’alloggiamento dei tamponi 15, oppure altre sedi appositamente ricavate.

Negli esempi fino ad ora citati, è descritta una tavola propriocettiva modulare in configurazione per eseguite esercizi monopodalici.

Vantaggiosamente l’invenzione prevede che la tavola propriocettiva modulare qui descritta, possa essere utilizzata sia per esercizi monopodalici sia bi-podalici.

Con riferimento alla figura 9, 10 e 11 sono rappresentate altrettante tavole propriocettive modulari in configurazione per eseguire un esercizi bi-podalici indipendentemente su ciascun piede.

Per questo scopo vengono utilizzate contemporaneamente due tavole propriocettive come quelle appena descritte con riferimento alle figure da 1 a 8.

Nel dettaglio per eseguire esercizi bi-podalici indipendentemente su ciascun piede, l’invenzione prevede di interporre un elemento di giunzione 21 fra le due basi 1 delle due tavole.

Detto elemento di giunzione 21 è costituito sostanzialmente da una tavoletta che ha il compito di vincolare le due basi 1 e mantenerle a una distanza prefissata costante.

L’unione fra le basi 1 e l’elemento di giunzione 21 avviene tramite degli elementi a incastro maschio-femmina 23, schematizzati nelle figure, ricavati sui bordi laterali delle basi 1 e della giunzione 21.

Con riferimento alla figura 12 è invece illustrata una tavola propriocettiva modulare in configurazione per eseguire esercizi bi-podalici con movimento sincrono dei piedi.

Per eseguire esercizi in questa modalità è sufficiente accoppiare due tavole propriocettive modulari come quelle descritte in precedenza.

L’accoppiamento in questo caso avviene unendo le basi 1 delle due tavole e le due pedane 2.

L’unione delle due basi 1 avviene tramite le giunzioni maschiofemmina 23 descritte in precedenza, mentre l’unione delle due pedane avviene tramite una pluralità di perni 24 atti a essere inseriti in apposite sedi 25 ricavate sul bordo laterale delle pedane 2.

In questo modo, essendo vincolate lateralmente, le due pedane 2 possono solamente oscillare in maniera solidale lungo il piano sagittale “S”.

In questa configurazione però è possibile eseguire anche esercizi con instabilità sul piano frontale “F”.

Difatti è sufficiente utilizzare la tavola propriocettiva ruotata di novanta gradi rispetto alla posizione di utilizzo tradizionale per ottenere un oscillazione rispetto al corpo sul piano frontale “F”; questo grazie alla superficie totale delle due pedane affiancate di forma sostanzialmente quadrata che ben si presta all’utilizzo in entrambe le direzioni.

Vantaggiosamente, secondo l’invenzione, la tavola può essere commercializzata in differenti kit comprendenti ciascuno un numero diverso di elementi (basi 1, pedane 2, giunzioni 21, accelerometri 10) a seconda delle esigenze del cliente, e con i quali è possibile modulare la tavola come negli esempi illustrati.

Grazie alla presente invenzione è quindi possibile realizzare una tavola propriocettiva modulare, dotata di un sistema di rilevazione dell’inclinazione su più direzioni, economica, di semplice realizzazione, e molto versatile.

Un esperto del ramo potrà poi prevedere diverse modifiche e varianti, che dovranno però ritenersi tutte comprese nell'ambito del presente trovato.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Tavola propriocettiva modulare comprendente una pedana (2) collegata a una base (1) tramite una giunzione snodata (3) che consente alla pedana (2) di oscillare liberamente lungo una qualsiasi direzione e primi mezzi per la rilevazione dell’inclinazione della pedana (2), caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi per la rilevazione dell’inclinazione sono costituiti da almeno un accelerometro (10, 10b) collegato a un sistema di acquisizione (11) e caratterizzata dal fatto di prevedere secondi mezzi amovibili atti a vincolare l’oscillazione della pedana (2) lungo una sola direzione e terzi mezzi (23, 24, 25) atti a consentire un utilizzo modulare della tavola propriocettiva.
2. Tavola propriocettiva modulare, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto sistema di acquisizione (11) comprende una scheda di acquisizione (13) collegata a un computer (12).
3. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detto almeno un accelerometro (10, 10b) e detta scheda di acquisizione (13) sono dotati dispositivi di tecnologia bluetooth<TM>.
4. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere un primo accelerometro (10) fissato alla pedana (2) e un secondo accelerometro (10b) fissato al corpo del soggetto che esegue l’esercizio sulla tavola propriocettiva.
5. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno un accelerometro (10, 10b) è un accelerometro triassiale.
6. Tavola propriocettiva modulare, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi amovibili sono costituiti da almeno un tampone (15) interposto fra la base (1) e la pedana (2), detto tampone avendo una dimensione sostanzialmente identica alla distanza fra la superficie superiore della base (1) e la superficie inferiore della pedana (2) quando detta pedana si trova in una posizione sostanzialmente parallela al terreno.
7. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni 1 e 6, caratterizzata dal fatto che detto almeno un tampone (15) è costituito da un corpo 16 dotato di una spina di fissaggio (17), detta spina essendo atta a inserirsi in una sede (18, 20) ricavata sulla base (1).
8. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette sedi (18, 20) sono posizionate a fianco della giunzione snodata (3), rispettivamente le sedi (18) essendo allineate con l’asse (Y) della pedana (2) e le sedi (20) essendo allineate con l’asse (X) della pedana (2).
9. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere una pluralità di perni (22) atti a inserirsi in sedi (18, 22), detti perni avendo una lunghezza che sporge dalla base (1) sostanzialmente identica alla distanza fra la superficie superiore della base (1) e la superficie inferiore della pedana (2) quando detta pedana si trova in una posizione sostanzialmente parallela al terreno.
10. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere degli elementi di giunzione maschiofemmina (23) ricavati sui bordi laterali della base (1) per unire più basi (1) affiancate.
11. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nella pedana (2) sono previste delle sedi (25) ricavate sul bordo laterale, atta a ospitare altrettanti perni (24) per unire più pedane (2) affiancate.
12. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere almeno un elemento di giunzione (21) da interporre fra più basi (1), detto elemento (21) essendo dotato di elementi di giunzione maschio-femmina (23) ricavati sui bordi laterali di detto elemento di giunzione (21).
13. Tavola propriocettiva modulare, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta giunzione snodata (3) comprende: - una sede (4) ricavata nella parte inferiore della pedana (2); - una sede (5) ricavata nella parte superiore della base (1); - una boccola (7) alloggiata nella sede (4); - una boccola (8) alloggiata nella sede (5); - un elemento a sfera (6); detto elemento a sfera essendo parzialmente inserito nelle boccole (7, 8).
14. Tavola propriocettiva modulare, secondo le rivendicazioni 1 e 13, caratterizzata dal fatto che dette boccole (7, 8) sono realizzate in un materiale a basso coefficiente di attrito.
15. Tavola propriocettiva modulare, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che dette boccole sono in materiale plastico.
16. Kit per una tavola propriocettiva modulare secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno: - una base (1); - una giunzione snodata (3); - una pedana (2); - un accelerometro (10); - una scheda d’acquisizione (13).
17. Kit per una tavola propriocettiva modulare secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno: - quattro basi (1); - una giunzione (21); - due pedane (2); - quattro giunzioni snodate (3); - due accelerometri (10); - un accelerometro (10b); una scheda di acquisizione (13). Milano, 14 luglio 2009