ITMI20090076A1 - Struttura di ruota particolarmente per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili. - Google Patents

Description

Descrizione

“STRUTTURA DI RUOTA PARTICOLARMENTE PER MOBILI, CARRELLI, COMPONENTI DI ARREDAMENTO E SIMILIâ€

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha come oggetto una struttura di ruota particolarmente per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili.

Come à ̈ noto, le ruote che vengono utilizzate per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili, presentano generalmente un perno che funge da sede di rotazione per una ruota la quale à ̈ conformata secondo le più disparate necessità.

Con questa forma di realizzazione l'installazione della ruota risulta relativamente complessa a causa del fatto che l’albero presenta delle dimensioni ridotte e conseguentemente à ̈ necessario adottare degli accorgimenti strutturali per poter supportare correttamente la ruota.

Il compito che si propone il presente trovato à ̈ quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando una struttura di ruota particolarmente per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili, che dia la possibilità di presentare un mozzo presentante elevate dimensioni, pur avendo un insieme della ruota che risulta particolarmente compatta, in modo da facilitarne l’installazione anche in soluzioni a scomparsa.

Nell’ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato à ̈ quello di realizzare una struttura di ruota che sia in grado di essere installata con rapidità e facilità, senza richiedere lavorazioni superficiali particolari.

Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una struttura di ruota che, per le sue peculiari caratteristiche realizzale, sia in grado di assicurare le più ampie garanzie di affidabilità e di sicurezza nell’uso.

La presente struttura di ruota per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili, Ã ̈ facilmente realizzabile e, inoltre, Ã ̈ competitiva, da un punto di vista economico.

Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno evidenziati in seguito, vengono raggiunti da una struttura di ruota particolarmente per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili, secondo il trovato, caratterizzata dal fatto di comprendere un corpo scatolare, costituito da due semigusci tra loro accoppiabili e che definiscono un mozzo cilindrico girevolmente supportante una fascia anulare, la quale realizza la superficie di scorrimento della ruota.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’oggetto del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una struttura di ruota particolarmente per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili, illustrata a titolo indicativo e non limitativo con l’ausilio dei disegni allegati, in cui:

la figura 1 rappresenta la struttura di ruota, in vista prospettica esplosa;

la figura 2 rappresenta la struttura di ruota, con in esploso i due semigusci;

la figura 3 rappresenta la ruota montata, in vista prospettica; la figura 4 rappresenta la ruota, in vista prospettica, in posizione di frenatura;

la figura 5 evidenzia frontalmente la ruota, in condizione di funzionamento;

la figura 6 rappresenta la ruota, vista in sezione lungo un piano perpendicolare all’asse di rotazione, in condizione di funzionamento;

la figura 7 evidenzia in vista frontale la ruota, in posizione di frenatura;

la figura 8 rappresenta la ruota, in sezione, lungo un piano perpendicolare all’asse, in condizioni di frenatura;

la figura 9 rappresenta la ruota vista aperta, in modo da evidenziare la struttura dei due semigusci che costituiscono la struttura scatolare della stessa.

Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, la struttura di ruota particolarmente per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili, che viene indicata nella sua globalità con il numero di riferimento 1 , comprende un corpo scatolare 2 che à ̈ realizzato da due semigusci e precisamente da un primo semiguscio maschio 2a, provvisto di pioli sporgenti 30 e da un secondo semiguscio 2b provvisto di sedi per l’alloggiamento 31 di tali pioli 31 che definiscono, rispettivamente, un primo semimozzo 3 ed un secondo semimozzo 4.

Questi ultimi sono tra loro disponibili in reciproco allineamento, in modo da fungere da mozzo su cui risulta girevolmente supportata una fascia anulare 10 che realizza l’elemento di scorrimento per la ruota.

I pioli sporgenti 30, da parte loro, al momento del montaggio della ruota sono suscettibili di impegnarsi nelle corrispondenti sedi 31, in modo da associare stabilmente i due semigusci maschio 2a e femmina 2b.

I pioli 30 sono leggermente conici ed una volta introdotti nelle sedi di alloggiamento 31 , per effetto di un’azione meccanica di serraggio fra due materiali uguali , determinano uno stabile bloccaggio di tali semigusci maschio 2a e femmina 2b.

In tale modo il montaggio della ruota 1 risulta estremamente semplificato e molto più rapido, rispetto a quanto avviene con le ruote tradizionali.

Tale montaggio non richiede l’utilizzazione di viti e di attrezzi particolari.

E’ opportuno sottolineare che il semiguscio maschio 2a à ̈ provvisto, inoltre, di elementi sporgenti 33, opportunamente sagomati, che fungono da riscontri suscettibili di scorrere, impegnandosi, a loro volta, su elementi sagomati sporgenti 34 stabilizzando ulteriormente i due semigusci maschio 2a e femmina 2b.

Gli elementi sagomati sporgenti 33 e 34 sono provvisti di fori 35 nei quali possono essere alloggiate delle viti, atte a consentire il fissaggio della ruota al mobile.

Tali viti costituiscono, inoltre, un elemento ulteriore di bloccaggio dei due semigusci 2a e 2b.

Tra il mozzo realizzato dai semimozzi 3 e 4 e la fascia anulare 10 risulta interposto un anello antifrizione 11 che facilita lo scorrimento in rotazione della fascia anulare.

Risultano previsti dei mezzi di freno che sono realizzati mediante un elemento di freno, indicato globalmente con il numero di riferimento 20, il quale à ̈ girevolmente supportato da un piolino 21 definito da uno dei semigusci, ad esempio dal semiguscio 2b, ed à ̈ dotato di una levetta di azionamento 23 che fuoriesce da una feritoia 24, la quale à ̈ definita sull’altro dei semigusci.

L’elemento di freno presenta una porzione a camma 25 ed una bandella di indicazione 26 che vantaggiosamente à ̈ di colorazione rossa ed à ̈ traguardabile dalla feritoia 24.

Come à ̈ illustrato nelle figure 5 e 6, in condizioni di normale funzionamento, l’elemento di freno 20 à ̈ posizionato con la levetta 23 disposta in corrispondenza della feritoia 24 e con la porzione a camma 25 che à ̈ distanziata dalla superficie della ruota.

Per eseguire la frenatura, à ̈ sufficiente ruotare la levetta 23 in modo da portare l’elemento a camma 25 in interferenza con la ruota, scoprendo inoltre la feritoia 24 che evidenzia la colorazione rossa della bandella 26, che indica la posizione frenata.

L’elemento di freno 20 à ̈ integrato da una molla lamellare in acciaio 36 che ha la funzione di bloccare il funzionamento della ruota allorché la levetta 23 porta l’elemento a camma 25 in interferenza con la ruota.

Da quanto in precedenza descritto si vede che il trovato raggiunge gli scopi proposti.

In particolare si sottolinea che à ̈ possibile realizzare una struttura di ruota che risulta notevolmente compatta e che à ̈ dotata di un mozzo di dimensioni considerevoli, che consentono di meglio distribuire gli sforzi durante il funzionamento, assicurando inoltre un ottimale scorrimento della ruota grazie alla presenza dell’anello antifrizione interposto tra la fascia anulare e il mozzo stesso.

In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensione e le forme contingenti potranno essere qualsiasi, secondo le esigenze.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di ruota particolarmente per mobili, carrelli, componenti di arredamento e simili, caratterizzata dal fatto di comprendere un corpo scatolare costituito da due semigusci tra loro accoppiabili e definenti un mozzo cilindrico girevolmente supportante una fascia anulare che realizza la superficie di scorrimento della ruota.
2. 2. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i suddetti semigusci definiscono, rispettivamente, un primo ed un secondo semimozzo tra loro disponibili in allineamento per realizzare detto mozzo.
3. 3. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto di comprendere un anello antifrizione interposto tra il mozzo e la fascia anulare.
4. 4. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento di freno agente sulla fascia anulare.
5. 5. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che l’elemento di freno presenta un corpo girevolmente supportato da un piolo fuoriuscente da uno dei suddetti semigusci; a detto corpo à ̈ connessa una levetta di azionamento fuoriuscente, tramite una feritoia definita sull’altro dei semigusci; à ̈ inoltre previsto un elemento a camma, atto ad agire sulla superficie esterna della fascia anulare.
6. 6. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere una bandella di colorazione rossa tra guardabile dalla feritoia con l’elemento di freno in posizione di frenatura.
7. 7. Struttura, di ruota secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la stessa à ̈ provvista di un elemento di freno il quale à ̈ integrato da una molla lamellare in acciaio 36, che ha la funzione di bloccare il funzionamento della ruota, allorché la levetta 23 porta l’elemento a camma 25 interferenza con la ruota.
8. 8. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la stessa risulta costituita da un semiguscio maschio 2a provvisto di pioli sporgenti 30 e da un secondo semiguscio 2b provvisto di sedi 31 per l’alloggiamento di tali pioli 30.
9. 9. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i pioli sporgenti 30, al momento del montaggio della ruota, sono suscettibili di impegnarsi nelle corrispondenti sedi 31 in modo da associare stabilmente i due semigusci maschio 2a e femmina 2b.
10. 10. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i pioli 30 sono leggermente conici ed, una volta introdotti nelle sedi di alloggiamenti 31, per effetto di una azione meccanica di serraggio tra due materiali uguali, determinano uno stabile bloccaggio di tali semigusci maschio 2 a e femmina 2b.
11. 11. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che il montaggio della ruota avviene esercitando una pressione del semiguscio 2a rispetto al semiguscio 2b, senza la necessità di utilizzare attrezzi di vario genere.
12. 12. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il semiguscio maschio 2a à ̈ provvisto di elementi sporgenti 33, opportunamente sagomati che fungono da riscontri suscettibili di scorrere, impegnandosi a loro volta con elementi sagomati sporgenti 34, stabilizzando ulteriormente i due semigusci maschio 2a e femmina 2b.
13. 13. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che gli elementi sagomati sporgenti 33 e 34 sono provvisti di fori 35 nei quali possono essere alloggiate delle viti, atte a consentire il fissaggio della ruota 1 al mobile a cui viene applicata.
14. 14. Struttura di ruota, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che tali viti costituiscono un elemento ulteriore di bloccaggio dei due semigusci 2a e 2b.