ITMI20070337U1 - Dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli - Google Patents
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Description
Descrizione di una domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo: "Dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli"
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce a un dispositivo ammortizzato per ante e porte scorrevoli.
Più in particolare, il presente trovato si riferisce a un dispositivo come sopra definito, specialmente adatto per ante scorrevoli di mobili, porte e pannelli di chiusura in genere.
Come è noto, specie nella realizzazione di mobili è diffusamente utilizzata la soluzione che prevede ante scorrevoli anziché apribili a sbalzo verso l'esterno; si tratta dì una tipologia apprezzata poiché limita gli ingombri complessivi dei mobili e, inoltre, per il fatto che non restano in vista cerniere le quali potrebbero alterare l'estetica complessiva.
Anche le porte scorrevoli che sono utilizzate per la separazione di ambienti sono apprezzate per gli stessi motivi e anche per il fatto che possono, una volta aperte, essere nascoste in vani creati tra contigue pareti.
Le ante e le porte sono provviste di carrelli superiori e inferiori, scorrevoli lungo profilati fissati all'intelaiatura del mobile durante la loro movimentazione manuale per l'apertura o la chiusura.
Nel corso di tali interventi accade sovente che l'utiiizzatore sospinga le ante o le porte in modo troppo deciso, col risultato che esse giungono a fine corsa in apertura o chiusura urtando con violenza la battuta verticale di riscontro.
Situazioni di questo genere possono causare seri inconvenienti, in quanto i carrelli possono uscire dalle rispettive guide e danneggiarsi; specie le ante dei mobili dì altezza elevata, quindi di peso rilevante, possono pure staccarsi nella parte alta dal mobile stesso rischiando di cadere a terra o di urtare la parete contrapposta.
Nel tentativo di ovviare a questo inconveniente sono stati ideati dispositivi di arresto a finecorsa delle ante e delle porte scorrevoli provvisti di mezzi elastici o ammortizzanti, atti a frenarne la corsa. Tali dispositivi comprendono tipicamente uno o piu pistoncini al silicone, cooperanti con molle elicoidali agenti in traino sull'anta o sulla porta, e presentano tuttavia un inconveniente di rilievo. E' stato infatti verificato che detti dispositivi di tipo noto risultano efficaci solo con riguardo ad ante e porte leggere, la cui altezza è quindi limitata. Nel caso, invece, di ante o porte estese a tutt'altezza, che talvolta recano anche uno specchio, ì dispositivi tradizionali non sono in grado di svolgere da soli un'adeguata funzione ammortizzante e richiedono quindi, da parte dell'utìlizzatore, notevole attenzione in fase di movimentazione delle ante e delle porte stesse. Per supplire a questa esigenza, detti dispositivi sono a volte provvisti di organi supplementari atti a incrementare l'effetto ammortizzante, costituiti ad esempio da ingranaggi frenanti abbinati a cursori dentati o simili o da pistoncini di maggiore dimensione; una soluzione di questo genere, tuttavia, comporta un inevitabile incremento dei costi produttivi, come pure degli ingombri complessivi che rendono più difficoltosa l'installazione dei dispositivi nel loro insieme.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.
Più in particolare, lo scopo del presente trovato è quello di provvedere un dispositivo di arresto ammortizzato per ante o porte scorrevoli che consenta di ottenere un adeguato effetto ammortizzante specie su ante di peso e dimensioni elevati.
Ulteriore scopo dei trovato è quello di provvedere un dispositivo di arresto ammortizzato che comprenda un numero limitato di componenti e che risulti quindi di limitato ingombro per una sua agevole e rapida installazione.
Ulteriore scopo del trovato è quello dì mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli del presente trovato che, abbinato a profilati metallici in cui scorrono carrelli fissati a dette ante e porte, comprende un basamento o supporto piastriforme, in metallo o altro idoneo materiale e di forma sostanzialmente rettangolare, lungo il quale è disposto in senso longitudinale un pistoncino ammortizzante, del tipo al silicone, ad aria o equivalenti, cooperante con una molla che si sviluppa attorno a detto piastoncino lungo due contrapposti lati e una testata del medesimo e si impegna, alle contrapposte estremità, con un perno disposto trasversalmente in una cava lineare realizzata lungo un cordolo realizzato nella parte centroanteriore del supporto, ortogonalmente rispetto al basamento.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli del presente trovato risulteranno meglio evidenziate nel corso della dettagliata descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente una vista esplosa del dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli del presente trovato;
la figura 2 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, lo stesso dispositivo nella condizione corrispondente alla posizione di chiusura dell'anta o porta; la figura 3 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, lo stesso dispositivo nella condizione corrispondente alla posizione di apertura dell'anta o porta; le figure 4 e 5 rappresentano schematicamente, in vista frontale, il dispositivo del presente trovato abbinato e cooperante con un convenzionale carrello fissato alle ante; la figura 6 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, il dispositivo di arresto ammortizzato del presente trovato nella configurazione riferita al suo utilizzo specifico su porte scorrevoli;
le figure da 7 a 9 rappresentano schematicamente, in vista laterale, altrettante fasi operative del dispositivo di arresto ammortizzato di figura 6.
Con riferimento iniziale alle figure da 1 a 6, il dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli del presente trovato, indicato nel complesso con 10 alla figura 2, comprende un supporto piastriforme o basamento 12, realizzato in metallo, plastica o altro idoneo materiale e di forma sostanzialmente rettangolare, sul quale è disposto un contenitore tubolare 14 per un mezzo ammortizzante; detto ultimo è vantaggiosamente costituito da un pistoncino al silicone o ad aria 16. Il contenitore tubolare 14 è posizionato nella parte centro-posteriore del basamento 12 e sormonta uno zoccolo sagomato di centratura 18 realizzato in solido con il basamento stesso. Lo zoccolo 18 comprende uno o più fori 20 per altrettante viti 22 e relativi dadi 22' di fissaggio del dispositivo 10 in una cavità di un profilato metallico (non illustrato) lungo il quale scorrono convenzionali carrelli fissati alle ante. Il contenitore 14 definisce un'imboccatura 14' di una sede longitudinalmente estesa in cui è disposto il pistoncino 16, fissato nella sede stessa in modo noto. Lo stelo 16' del pistoncino 16 si sviluppa, nel momento in cui è esposto, in direzione della parte anteriore del basamento 12 e la sua estremità libera è collegata a un cursore di guida 24. Il cursore 24 è di preferenza formato da una piastrina sagomata sostanzialmente a "L" e comprende un piolo 26 destinato a scorrere in una cava lineare 28; detta cava 28 è ottenuta lungo un cordolo 30 che costituisce il prolungamento dello zoccolo di centratura 18 del basamento 12 e si sviluppa parallelamente al basamento stesso. Il cordolo 30 è realizzato in solido con detto basamento, rispetto al quale si sviluppa ortogonalmente raggiungendone restremità anteriore; in tale posizione, il cordolo 30 definisce un profilo arrotondato.
Il cursore 24 è collegato a un fianco del cordolo 30 con interposizione di una camma 32; detta camma presenta un profilo tendenzialmente a "T" inclinata ed è provvista di contrapposti incavi superiore 34 e inferiore 36. Sul contrapposto fianco del cordolo 30 è disposta una piastrina 38 provvista di una pluralità di fori 40, 42, 44 allineati in senso orizzontale; il foro 40, realizzato all'estremità posteriore rivolta allo zoccolo sagomato 18, accoglie un perno 46 che attraversa la piastrina 38, la cava 28, la camma 32 e il cursore 24, La camma 32 è allo scopo provvista di un foro 48 e il cursore 24 dì un foro 50. Il perno 46 sporge per una quota limitata sia dalla piastrina 38 che dal cursore 24 e costituisce il mezzo di aggancio di una molla elicoidale 52.
Le contrapposte estremità del perno 46 sono provviste di una sgolatura 54 per detta molla, che vantaggiosamente è ripiegata su se stessa a "U" attorno all'estremità posteriore dello zoccolo sagomato 18.
Per mantenere la molla 52 in posizione rispetto al basamento 12 è previsto che il contenitore tubolare 14 comprenda due solidali e contrapposti cannotti 56 di opportuna lunghezza, nei quali la molla è inserita prima dell'aggancio delle sue estremità al perno 46.
Una coppia di ribattini 58, inseriti nei fori 42 e 44 della piastrina 38, attraversa la cava 28 e l'incavo inferiore 36 della camma 32 per impegnarsi in corrispondenti fori 60, 62 del cursore 24; i ribattini 58 compattano in tal modo piastrina 38, camma 32 e cursore 24 tra loro, lasciando però libertà di movimento a detta camma che può basculare, come schematizzato alle figure 4 e 5. Detta camma comprende un rivetto 64, inserito in un foro trasversale 66, destinato a scorrere lungo il bordo superiore 30' del cordolo 30.
Il dispositivo 10 nel suo complesso è destinato a essere inserito e fissato, con le viti 22 e i dadi 22', all'interno di un noto profilato in cui scorrono i convenzionali carrelli fissati ad esempio alle ante dei mobili (non illustrate). Alle figure 4 e 5 detti carrelli sono schematizzati con 68 e comprendono un supporto 70 destinato a cooperare con ia camma 32. La funzione del dispositivo 10 è infatti quella di agganciare il carrello 68 fissato all'anta e di condurre gradualmente quest'ultima a fine corsa.
L'effetto progressivo di avvicinamento dell'anta al proprio fine corsa è determinato dalla sinergia tra molla 52 e pistoncino 16.
La figura 4 illustra il dispositivo 10 nella condizione corrispondente alla posizione di apertura dell'anta. Lo stelo 22 del pistoncino 16 è completamente esposto e la molla 52 è in tensione, in quanto l'insieme formato dalla piastrina 38, dalla camma 32 e dal cursore 24 è disposto in corrispondenza dell'estremità anteriore del cordolo 30; il rivetto 64 della camma 32 ha scavalcato l'estremità anteriore a profilo arrotondato e la camma stessa è abbassata nella parte frontale,
Quando il carrello 68 dell'anta riscontra con il supporto 70 la camma 32, quest'ultima bascula per effetto della spinta ricevuta che porta il rivetto 62 a risalire lungo il bordo superiore 30' del cordolo 30. La camma 32 si impegna con il supporto 70 attraverso un dentello frontale 32' della camma stessa e, a questo punto, comincia la fase di traino ammortizzato effettuata dal dispositivo 10 nei confronti del carrello 68, quindi dell'anta a esso coliegata. La molla 52 si ritrae trascinando all 'indietro l'insieme formato dalla piastrina 38 dalla camma 32, impegnata con il carrello 68, e dal cursore 24 e, in questa fase, incontra la resistenza del pistoncino 16 il cui stelo 22 riscontrato dal cursore 24 arretra progressivamente. La molla 52 è dimensionata in modo tale da produrre un'adeguata forza di traino e, parallelamente, il pistoncino 16 è dimensionato per contrapporsi alla molla 52 e avvicinare con gradualità a fine corsa il carrello 68.
All'inverso, nel momento in cui si apre l'anta la molla 52 si tensiona estendendosi, lo stelo 22 del pistoncino 16 si espone e la camma 32 si porta in corrispondenza dell'estremità anteriore del cordolo 30; il rivetto 64 scavalca l'estremità arrotondata del cordolo stesso e determina il disimpegno tra camma 32 e supporto 70 del carrello 68. Le figure da 6 a 9 illustrano il dispositivo del presente trovato in una configurazione operativa specialmente adatta per porte scorrevoli di separazione di ambienti.
Secondo questa configurazione, il dispositivo 10 è capovolto rispetto alla soluzione precedente ed è abbinato a un carrello 72, sostanzialmente in sé noto, fissato con una piastrina sagomata 74 al fronte superiore della porta scorrevole, non Illustrata. Il dispositivo 10 e il carrello 72 sono inseriti in un profilato metallico 76 di tipo sostanzialmente noto che definisce due sovrapposte sedi 78, 80; la sede 78 posta superiormente accoglie il dispositivo 10 che in essa è fissato in posizione idonea con viti o equivalenti organi di ritegno, mentre la sede 80 posta inferiormente costituisce la cavità retti linearmente estesa entro la quale scorre il carrello 72 e dalla quale lo stesso sporge inferiormente attraverso una fessura 84 longitudinalmente estesa di detto profilato. Detto ultimo è vincolato in modo noto all'intelaiatura di supporto della porta scorrevole. La camma 32 del dispositivo 10 sporge verso il basso in direzione del carrello 72, il quale è provvisto dì un risalto sagomato 86 atto a riscontrare e a far basculare la camma 32; tale basculamento porta il dentello frontale della camma 32, indicato con 32', a inserirsi in un incavo 34' realizzato sul carrello 72, in modo che quest'ultimo nel suo complesso venga agganciato e sottoposto al traino ammortizzato del dispositivo 10, con le stesse modalità in precedenza descritte relativamente alle ante di armadi. La figura 7, in particolare, illustra la camma 32 in due posizioni; nella parte anteriore di detta figura, fa camma 32 è rappresentata nei momento in cui viene riscontrata dal carrello 72 che ne determina il basculamento e conduce il dentello 32' ad inserirsi nell'incavo 34'. Nella parte posteriore della stessa figura, in cui per semplicità è stata omessa la rappresentazione del carrello 72, la camma 32 è illustrata nella posizione che raggiunge a seguito dell'arretramento imposto dalla molla 52, arretramento che determina pure il rientro dello stelo 22 del pìstoncino ammortizzante 16. La posizione orizzontale della camma 32 è tale in quanto il suo dentello 32' è impegnato nell'incavo 34' del carrello 72, che è giunto a fine corsa in fase di apertura della porta scorrevole.
Le due distinte condizioni sopra indicate, di aggancio del carrello 72 e del suo arretramento totale con raggiungimento dei fine corsa, sono illustrate rispettivamente alle figure 8 e 9.
Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il trovato consegue.
Il dispositivo di arresto ammortizzato per ante e porte scorrevoli del presente trovato consente di movimentare sia le ante dei mobili che le porte di separazione degli ambienti, anche di peso rilevante, in modo graduale, evitando urti o riscontri violenti con il fine corsa. Particolarmente vantaggiosa è la previsione di utilizzare una sola molla elicoidale 52 ripiegata a "U", che realizza una forza in traino calibrata lungo i contrapposti fianchi del cordolo 30.
Detto dispositivo, inoltre, risulta estremamente compatto, facile da alloggiare nelle sedi dei profilati, ed economico da realizzare dato il numero limitato dei suoi componenti.
Benché il trovato sia stato sopra descritto con particolare riguardo a una sua forma di realizzazione, data a solo scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti a un tecnico del ramo alla luce della descrizione sopra riportata.
Il presente trovato, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell'ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo dì arresto ammortizzato (10) per ante e porte scorrevoli, abbinato a profilati metallici in cui scorrono carrelli (68-72) fissati a dette ante e porte, comprendente un basamento o supporto piastrìforme (12), in metallo o altro idoneo materiale e di forma sostanzialmente rettangolare, lungo il quale è disposto in senso longitudinale un pistoncino ammortizzante (16), del tipo al silicone, ad aria o equivalenti, cooperante con una molla (52) che si sviluppa attorno a detto pìastoncino lungo due contrapposti lati e una testata del medesimo e si impegna, alle contrapposte estremità, con un perno (46) disposto trasversalmente in una cava lineare (28) realizzata lungo un cordolo (30) realizzato nella parte centro-anteriore del supporto (12), ortogonalmente rispetto al basamento (12).
- 2. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo la rivendicazione 1, in cui il pistoncino ammortizzante (16) è disposto in un contenitore tubolare (14) vincolato alla parte centro-posteriore del basamento (12) lungo uno zoccolo sagomato (18) provvisto dì contrapposti e solidali cannotti (56) di alloggiamento e stabilizzazione della molla (52), detto zoccolo (18) comprendendo almeno un foro (20) per una vite (22) con dado (22') atti al fissaggio del basamento (12) in un profilato metallico lungo il quale è movimentato un supporto (70) fissato a un'anta di un mobile.
- 3. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo (e rivendicazioni 1 e 2, in cui il pistoncino (16) è provvisto di stelo mobile (16') che si protende in direzione della parte centro-anteriore del basamento (12) e riscontra un cursore (24) recante un piolo (26), orientato in direzione del cordolo (30) e scorrevole nella cava (28) di detto cordolo (30).
- 4. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo la rivendicazione 3, in cui al cursore (24) è accoppiata una camma (32), consistente in una piastrina sagomata provvista di contrapposti incavi superiore (34) e inferiore (36), nonché di una dentello frontale (32').
- 5. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo le rivendicazioni 3 e 4, in cui la camma (32) riscontra un fianco del cordolo (30) e si impegna attraverso un perno (46) con detta cava (28) dei cordolo (30).
- 6. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo la rivendicazione 5, in cui detto perno (46) si impegna in un foro (50) del cursore (24), in un foro (48) della camma (32) e in un foro (40) di una piastrina (38) che riscontra il cordolo (30) sul fianco opposto rispetto a detta camma (32).
- 7. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo la rivendicazione 6, in cui il perno (46) sporge, sui contrapposti fronti, dalla piastrina (38) e dal cursore (24) e reca, lungo dette parti sporgenti, una sgolatura (54) di aggancio per le estremità della molla (52),
- 8. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui uno o più ribattini (58), trasversalmente inseriti in fori (42) e/o (44) della piastrina (38), che si impegnano in corrispondenti fori (60) e/o (62) del cursore (24).
- 9. Il dispositivo dì arresto ammortizzato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la camma (32) comprende un rivetto (64), disposto in un foro trasversale (66), che scorre lungo il bordo superiore (30') del cordolo (30) e ne scavalca l'estremità anteriore a profilo arrotondato,
- 10. Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo è fissato in posizione capovolta nella sede superiore Il dispositivo di arresto ammortizzato secondo ia rivendicazione 10, in cui il carrello (72) comprende una piastrina sagomata (74), fissata al fronte superiore della porta scorrevole, e un incavo (34') nel quale si impegna il dentello frontale (32') della camma (32) riscontrato da un risalto sagomato (86) dello stesso carrello.
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2008
- 2008-02-15 EP EP08002809A patent/EP2048311B1/en not_active Not-in-force
- 2008-02-15 AT AT08002809T patent/ATE510098T1/de not_active IP Right Cessation
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Publication number | Publication date |
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EP2048311B1 (en) | 2011-05-18 |
ATE510098T1 (de) | 2011-06-15 |
EP2048311A3 (en) | 2009-11-04 |
EP2048311A2 (en) | 2009-04-15 |
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