ITMI20061039A1 - Anello portachiavi apribile - Google Patents
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Description
Franco MARTEGANT
Titolare: D-Effe S.r.l.
Titolo: "Anello portachiavi apribile"
★ ★ ★
La presente invenzione si riferisce ad un anello apribile destinato in particolare ma non esclusivamente all'utilizzo come portachiavi.
Nella descrizione che segue va però precisato che con il termine "anello" si indica più in generale qualsiasi forma chiusa, poligonale o continua, che non sia necessariamente una circonferenza.
Dal documento EP 0 648 442 è noto un anello apribile costituito da una prima porzione o arco di circonferenza, con angolo al centro di circa 270°, e da una seconda e una terza porzione di circonferenza, aventi lunghezza adeguata, che cooperano tra loro e con detta prima porzione in modo tale da formare, nella configurazione chiusa dell'anello, una circonferenza completa. L'anello è quindi provvisto di collegamenti a cerniera tra la prima e la seconda porzione di circonferenza e tra la seconda e la terza porzione di circonferenza, così da consentire l'apertura e la chiusura dell'anello mediante rotazione reciproca delle diverse porzioni sul piano su cui giace l'anello stesso, ed è inoltre provvisto di mezzi di bloccaggio per evitare la sua apertura Franco MARTEGANI
accidentale.
Pur possedendo alcuni vantaggi rispetto ai comuni portachiavi di tipo noto, tra cui la facilità di apertura e di chiusura senza l'ausilio di particolari meccanismi e l'elevato grado di sicurezza contro l'apertura accidentale, l'anello portachiavi sopra descritto presenta anche alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente è dovuto al fatto che, per realizzare anelli portachiavi di diverso spessore, siano essi in metallo o in materiale plastico, è necessario predisporre stampi diversi, con conseguente necessità di differenziare i procedimenti produttivi.
Inoltre, vista la specifica destinazione d'uso dell'anello, vale a dire come portachiavi ma anche eventualmente come articolo di bigiotteria o elemento di collegamento meccanico dal design particolare, la realizzazione in un solo pezzo, e quindi con un solo materiale, delle tre porzioni che formano l'anello stesso limita la possibilità di ottenere un'ampia gamma di effetti cromatici differenti ma soprattutto impedisce di ottenere caratteristiche meccaniche diverse a parità di dimensioni dell'anello.
Scopo generale della presente invenzione è pertanto quello di risolvere gli inconvenienti sopra Franco MARTEGANI
citati in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.
In particolare, uno scopo dell'invenzione è quello di permettere la realizzazione di anelli portachiavi apribili aventi spessori differenti, e quindi diversa resistenza meccanica ed elasticità, utilizzando il medesimo procedimento produttivo e lo stesso materiale di fabbricazione.
Viceversa, è un altro scopo dell'invenzione quello di realizzare anelli con materiali differenti e con colorazioni diverse tra la loro parte interna e quella esterna mantenendo invece inalterate le caratteristiche elastiche e strutturali dell'anello stesso.
Ulteriore scopo dell'invenzione è poi quello di fabbricare l'anello apribile, se realizzato in particolare in metallo, mediante il semplice processo di tranciatura, senza la necessità di utilizzare macchine utensili speciali quali i centri di lavoro, con evidenti vantaggi in termini di diminuzione dei costi di produzione.
In vista degli scopi suddetti, secondo la presente invenzione, si è pensato di realizzare un anello apribile, utilizzabile preferibilmente ma non esclusivamente come portachiavi, avente le Franco MARTEGANI
caratteristiche esposte nelle rivendicazioni allegate.
Le caratteristiche strutturali e funzionali della presente invenzione ed i suoi vantaggi nei confronti della tecnica conosciuta risulteranno ancora più chiari ed evidenti da un esame della descrizione seguente, riferita ai disegni allegati, in cui:
la figura 1 è una vista in pianta dell'anello apribile secondo la presente invenzione, in configurazione chiusa;
la figura 1A è una vista prospettica dell'anello di figura 1;
la figura 2 è una vista in pianta dell'anello apribile di figura 1, in configurazione di apertura parziale;
la figura 2A è una vista prospettica dell'anello di figura 2;
la figura 2B è una vista in sezione trasversale ottenuta lungo la linea A-A di figura 2;
la figura 3 è una vista in pianta dell'anello apribile di figura 1, in configurazione aperta;
la figura 3A è una vista prospettica dell'anello di figura 3;
la figura 4 è una vista in pianta dell'anello Franco MARTEGANI
apribile di figura 1, in configurazione di apertura parziale e privo di una delle lamelle esterne;
la figura 4A è una vista prospettica dell'anello di figura 4;
la figura 4B è una vista ingrandita del particolare indicato con "A" in figura 4;
la figura 5 è una vista in pianta di un altro esempio di realizzazione dell'anello apribile secondo la presente invenzione, in configurazione chiusa;
la figura 5A è una vista prospettica dell'anello di figura 5;
la figura 6 è una vista in pianta dell'anello apribile di figura 5, in configurazione di apertura parziale;
la figura 6A è una vista prospettica dell'anello di figura 6;
la figura 6B è una vista in sezione trasversale ottenuta lungo la linea A-A di figura 6;
la figura 7 è una vista in pianta dell'anello apribile di figura 5, in configurazione aperta;
la figura 7A è una vista prospettica dell'anello di figura 7;
la figura 8 è una vista in pianta dell'anello apribile di figura 5, in configurazione di apertura parziale e privo di una delle lamelle esterne;
Franco MARTEGANI
la figura 8A è una vista prospettica dell'anello di figura 8; e
la figura 8B è una vista ingrandita del particolare indicato con "A" in figura 8.
Con riferimento alle figure dei disegni allegati ed alle forme di realizzazione preferite ivi rappresentate, l'anello secondo l'invenzione è complessivamente indicato con il riferimento numerico 1 ed è costituito da una successione lungo una circonferenza di tre diverse porzioni curve, rispettivamente una porzione principale 10, preferibilmente ma non necessariamente a forma di C, a cui è incernierata, mediante il perno di rotazione 16, una porzione intermedia 12, ad arco di circonferenza, alla quale è a sua volta incernierata, mediante il perno di rotazione 18, una porzione terminale 14, sempre ad arco di circonferenza. Sempre con riferimento agli esempi di realizzazione illustrati, la porzione intermedia 12 e la porzione terminale 14 risultano di lunghezza sensibilmente inferiore rispetto a quella della porzione principale 10 e sono ad essa complementari nella formazione dell'anello 1.
Più in particolare, i perni di rotazione 16, 18 consentono la rotazione, intorno a rispettivi assi di Franco MARTEGANI
rotazione perpendicolari al piano su cui giace l'anello 1, della porzione intermedia 12 rispetto alla porzione principale 10 e della porzione terminale 14 rispetto alla porzione intermedia 12, per passare da una configurazione chiusa (figure 1 e 5) ad una configurazione aperta (figure 3 e 6) dell'anello 1 stesso.
Sulle estremità reciprocamente adiacenti della porzione principale 10 e della porzione terminale 14 sono invece previsti mezzi di accoppiamento amovibile, ovvero rispettivamente uno o più ganci ricurvi 20 ed una o più cavità di inserimento 22 corrispondenti. Ciascun gancio 20 e la sua cavità 22 corrispondente hanno forma e raggio di curvatura idonei in modo tale da impegnarsi reciprocamente a contatto nella configurazione chiusa dell'anello 1.
Preferibilmente, la parte terminale 32 del gancio 20 ha un profilo curvo per facilitare l'inserimento del gancio 20 stesso nella cavità 22.
In particolare, nell'esempio di realizzazione illustrato nelle figure da 5 a 8B, la posizione dei ganci 20 e delle relative cavità 22 può essere invertita invertendo la forma delle porzioni 10 e 14 in contatto reciproco.
Vantaggiosamente, ciascuna delle tre porzioni Franco MARTEGANI
10, 12 é 14 curve che costituiscono l'anello 1 è realizzata con una pluralità di lamelle 24 sovrapposte le une alle altre, preferibilmente in materiale metallico o plastico resiliente, permanentemente unite tra loro mediante opportuni mezzi di accoppiamento fisso.
Le lamelle 24, sia quelle che formano le due superfici esterne dell'anello 1, indicate rispettivamente con i numeri di riferimento 26 e 28 nelle sezioni delle figure 2B e 6B, che quelle interne 27, presenti nel caso in cui il numero complessivo di lamelle sovrapposte sia superiore a due, possono essere realizzate con materiali diversi e/o con spessori diversi, per conferire la giusta durezza alle tre porzioni 10, 12 e 14 dell'anello 1 in funzione delle sue dimensioni o del particolare tipo di utilizzo a cui esso è destinato.
E' importante notare che il gancio o i ganci 20 non sono riportati sulle relative porzioni 10 e/o 14 ma sono realizzati in un solo pezzo con le lamelle 24 che formano l'anello 1, essendo in particolare formati dalla sovrapposizione delle lamelle 24 stesse.
L'unione tra le lamelle 24 può essere ottenuta per mezzo di svariati sistemi di fissaggio Franco MARTEGANI
differenti,··come ad esempio una pluralità di perni 30 che possono essere inseriti per avvitamento, sia direttamente sulle lamelle 24 che con piccoli dadi o con viti maschio e femmina, per ribaditura oppure per forzatura in appositi fori 36 (figure 2B e 6B) praticati attraverso le lamelle 24 stesse in direzione perpendicolare al piano di giacitura dell'anello 1. I perni 30 potranno essere inseriti in modo tale da risultare sia a filo delle lamelle di estremità 26 e 28 (figure 1-3 e 5-7) oppure sporgenti da tali lamelle di estremità (figure 4 e 8).
Nel caso di unione delle lamelle 24 per mezzo dei perni 30, anche le cerniere di collegamento 16 e 18 rispettivamente tra la porzione principale 10 e la porzione intermedia 12 e tra la porzione intermedia 12 e la porzione terminale 14 dell'anello 1 sono realizzate da due di tali perni 30.
In alternativa all'utilizzo dei perni 30, le lamelle 24 possono essere accoppiate le une alle altre mediante saldatura frontale, a proiezione, laterale a laser oppure con altri sistemi di unione di tipo noto.
Operativamente, l'apertura dell'anello 1 secondo l'invenzione, a partire dalla configurazione chiusa delle figure 1 e 5, si effettua mediante una Franco MARTEGANI
pressione sul collegamento a cerniera 18 nella direzione radiale verso il centro dell'anello 1 stesso. Il conseguente spostamento della cerniera 18 provoca la rotazione delle porzioni 12 e 14 rispettivamente attorno alla cerniera 16 ed alla stessa cerniera 18, con conseguente disimpegno del gancio 20 o dei ganci 20 dalle relative sedi 22 (figure 2 e 6). Nelle posizioni delle figure 2 e 6 si evidenzia l'apertura parziale dell'anello 1 e il blocco, per evitare lo sgancio totale, ottenuto mediante la battuta fra le porzioni 12 e 14 nel punto indicato con A.
Per facilitare all'utente l'individuazione del punto dell'anello 1 su cui va applicata la pressione necessaria per la sua apertura, ad esempio in condizioni di scarsa illuminazione, può essere prevista una porzione zigrinata 34 sul dorso delle lamelle 24 in corrispondenza della cerniera 18 oppure, in aggiunta o in alternativa, il perno che definisce la cerniera 18 stessa può essere colorato in maniera particolare e/o essere di forma (in rilievo oppure piano a livello delle lamelle) o di dimensioni diverse.
Viceversa, per passare dalla configurazione completamente aperta dell'anello secondo l'invenzione Franco MARTEGANI
(figure 3 e 7) a quella chiusa, le porzioni 12 e 14 devono essere spostate e ruotate fino ad arrivare all'impegno reciproco del gancio o dei ganci 20 con le relative sedi 22, come si vede nelle figure 2 e 6. L'anello 1 si chiude quindi con una sufficiente pressione nel punto B (figure 2 e 6) fino all'allineamento stabile delle parti 10, 12 e 14 (figure 1 e 5).
In particolare, nell'esempio di realizzazione illustrato nelle figure da 5 a 8B, la tenuta nella posizione di chiusura è determinata dalle lamelle interne ed esterne delle porzioni a contatto 10 e 14. Tali lamelle, essendo montate e bloccate una sull'altra, non consentono il proprio movimento di allontanamento reciproco, sia in direzione radiale rispetto al centro dell'anello che rispetto al piano dell'anello stesso.
Il movimento della cerniera 18 in direzione radiale in entrambi i sensi, vale a dire sia nell'operazione di apertura che in quella di chiusura dell'anello 1, richiede lo spostamento reciproco delle estremità della porzione principale 10 a forma di C. Ciò è ottenibile grazie al fatto che la porzione principale 10, così come l'intero anello 1, è realizzata con un materiale resiliente, la cui Franco MARTEGANI
elasticità può essere convenientemente variata in molteplici modi, vale a dire in base al numero ed allo spessore delle lamelle 24 che compongono l'anello 1, in base alla qualità del materiale usato, diverso eventualmente anche tra lamelle interne 27 ed esterne 26 e 28, ed anche in funzione della posizione e del numero di opportuni intagli 38 che possono essere realizzati sulle lamelle interne 27.
Da quanto sopra descritto con riferimento alle figure appare evidente come un anello apribile secondo l'invenzione sia particolarmente utile e vantaggioso. Sono così conseguiti gli scopi menzionati al preambolo della descrizione, in particolare la possibilità di ottenere un'ampia varietà di configurazioni meccaniche, dimensionali ed estetiche dell'anello portachiavi semplicemente variando il numero, lo spessore e/o il materiale delle lamelle che lo compongono, mantenendo in ogni caso costi di produzione relativamente bassi.
Inoltre, nella variante mostrata nelle figure da 5 a 8B si ha la possibilità di avere anelli con sezione particolarmente ridotta sia in senso trasversale, vale a dire con meno lamelle accoppiate, che in senso radiale, poiché non è necessario creare il foro cieco per il sistema di aggancio.
Franco MARTEGANI
L'accoppiamento tra le parti è quindi più semplice, perché non occorre centrare il foro sul gancio, e più preciso, perché il gancio si accoppia su forme circolari con contatto totale (meno giochi) che consentono comunque la rotazione di una forma sull'altra durante la fase di aggancio e sgancio.
Naturalmente, le forme dell'anello dell'invenzione, così come la sua destinazione d'uso, non strettamente limitata alla funzione di portachiavi, possono essere diverse da quella mostrata a solo titolo di esempio non limitativo nei disegni, come pure diversi possono essere i materiali impiegati.
L'ambito di tutela dell'invenzione è pertanto delimitato dalle rivendicazioni allegate.
Claims (17)
- Franco MARTEGANI RIVENDICAZIONI 1. Anello (1) apribile costituito da una porzione principale (10) e da almeno due porzioni ulteriori (12, 14), complementari a detta porzione principale (10) nella formazione di detto anello (1), dette porzioni ulteriori comprendendo una o più porzioni intermedie (12) e una porzione terminale (14), la prima estremità di detta porzione intermedia (12), o della prima di dette porzioni intermedie (12), essendo incernierata alla prima estremità di detta porzione principale (10) su un asse di rotazione perpendicolare al piano di giacitura dell'anello e la seconda estremità di detta porzione intermedia (12), o dell'ultima di dette porzioni intermedie (12), essendo incernierata alla prima estremità di detta porzione terminale (14) su un asse di rotazione perpendicolare al piano di giacitura dell'anello, eventuali porzioni intermedie (12) oltre la prima essendo incernierate tra loro alle rispettive estremità su assi di rotazione perpendicolari al piano di giacitura dell'anello, le seconde estremità di detta porzione principale (10) e di detta porzione terminale (14) essendo dotate di reciproci mezzi di accoppiamento (20, 22) amovibile, caratterizzato dal fatto che dette porzioni principale (10), intermedie Franco MARTEGANI (12) e terminale (14) sono ciascuna realizzata con una successione di due o più lamelle (24) sovrapposte lungo una direzione perpendicolare al piano di sviluppo dell'anello (1), e unite tra loro mediante mezzi di accoppiamento fisso (30).
- 2. Anello (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette lamelle (24) possono essere realizzate con materiali diversi e/o con spessori diversi per conferire la giusta durezza a dette porzioni principale (10), intermedia (12) e terminale (14), in funzione delle dimensioni dell'anello e/o del particolare tipo di utilizzo a cui esso è destinato.
- 3. Anello (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento fisso (30) di dette lamelle (24) comprendono una pluralità di perni inseriti in appositi fori (36) praticati attraverso dette lamelle (24) in direzione perpendicolare al piano di giacitura dell'anello.
- 4. Anello (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti perni (30) possono essere inseriti nei relativi fori (36) per avvitamento, ribaditura oppure forzatura.
- 5. Anello (1) secondo la rivendicazione 4, Franco MARTE G ANI caratterizzato dal fatto che l'avvitamento di detti perni (30) nei relativi fori (36) può avvenire sia direttamente sulle lamelle 24 che con piccoli dadi o con viti maschio e femmina.
- 6. Anello (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti perni (30) sono inseriti in modo tale da risultare a filo delle lamelle di estremità (26) e (28) che formano le due superfici esterne di detto anello (1).
- 7. Anello (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti perni (30) sono inseriti in modo tale da sporgere dalle lamelle di estremità (26) e (28) che formano le due superfici esterne di detto anello (1).
- 8. Anello (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti perni (30), in corrispondenza delle estremità contigue tra detta porzione principale (10) e detta porzione principale intermedia (12), tra dette ulteriori porzioni intermedie (12) adiacenti tra loro e tra detta ultima porzione intermedia (12) e detta porzione terminale (14) costituiscono anche i perni di rotazione (16, 18) tramite i quali dette porzioni sono incernierate tra loro.
- 9. Anello secondo la rivendicazione 8, Franco MARTEGANI caratterizzato dal fatto che almeno un perno di rotazione (18), tra detta ultima porzione intermedia (12) e detta porzione terminale (14), oppure tra due porzioni intermedie (12) adiacenti, è colorato in maniera diversa rispetto ai restanti perni (30).
- 10. Anello secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che almeno un perno di rotazione (18), tra detta ultima porzione intermedia (12) e detta porzione terminale (14), oppure tra due porzioni intermedie (12) adiacenti, è di forma o di dimensioni diverse rispetto ai restanti perni (30).
- 11. Anello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento fisso di dette lamelle (24) prevedono la saldatura di dette lamelle (24).
- 12. Anello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una porzione zigrinata (34), sul dorso di dette lamelle (24), in corrispondenza di detto perno di rotazione (18) tra detta ultima porzione intermedia (12) e detta porzione terminale (14) dell'anello, oppure tra due porzioni intermedie (12) adiacenti.
- 13. Anello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento (20, 22) amovibile, tra le seconde Franco MARTEGANI estremità di detta porzione principale (10) e di detta porzione terminale (14), sono costituiti da uno o più elementi maschio (20) e da uno o più elementi femmina (22) corrispondenti.
- 14. Anello secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detto elemento maschio (20) è realizzato in un solo pezzo con dette lamelle (24).
- 15. Anello secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la parte terminale (32) di detto elemento maschio (20) ha un profilo curvo per facilitarne l'inserimento nel corrispondente elemento femmina (22).
- 16. Anello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che su dette lamelle (24) possono essere realizzati uno o più intagli (38) per variare le caratteristiche di elasticità di detto anello.
- 17. Anello apribile come in precedenza descritto e come illustrato e per gli scopi specificati.
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