ITMI20030320U1

ITMI20030320U1 - Vite in materiale plastico a serraggio limitato, in particolare per il fissaggio degli elementi a colonna di dispositivi indicatori del livello di liquidi e per l'alimentazione dei liquidi a detti elementi

Info

Publication number: ITMI20030320U1
Application number: IT000320U
Authority: IT
Original assignee: Elesa Spa
Priority date: 2003-07-09
Filing date: 2003-07-09
Publication date: 2005-01-10
Also published as: EP1496272A1; US20050008444A1; ITMI20030320V0

Description

Descrizione del modello di utilità avente per titolo:

"VITE IN MATERIALE PLASTICO A SERRAGGIO LIMITATO, IN PARTICOLARE PER IL FISSAGGIO DEGLI ELEMENTI A COLONNA DI DISPOSITIVI INDICATORI DEL LIVELLO DI LIQUIDI E PER L'ALIMENTAZIONE DEI LIQUIDI A DETTI ELEMEN-TI" .

Il presente modello di utilità riguarda una vite a serraggio limitato, in particolare per il fissaggio degli elementi a colonna di dispositivi indicatori del livello di liquidi e per l'alimentazione dei liquidi a detti elementi.

Sono noti nella tecnica dispositivi indicatori del livello di liquidi che comprendono un elemento cavo a colonna in tecnopolimero trasparente, cui si associa eventualmente una mostrina graduata, il cui fissaggio e la cui alimentazione con il liquido di cui si vuol conoscere il livello, per esempio all'interno di un serbatoio, vengono attualmente fatti mediante una coppia di viti speciali che comportano lungo lo stelo un foro cieco assiale ed in prossimità della testa un foro passante trasversale che si incrocia con quello assiale. Queste viti speciali sono sempre state realizzate in metallo, lavorandole di macchina almeno per quanto riguarda sia l'esecuzione dei fori che quella del taglio per il cacciavite sulla testa. Si tratta perciò di componenti complicati da costruire e di costo elevato, i quali - oltretutto - comportano alcuni difetti sia ai fini del montaggio dei dispositivi indicatori, che per quanto riguarda la funzionalità dei dispositivi stessi.

Quanto al primo aspetto, è facile che nel montaggio - che spesso avviene direttamente su serbatoi contenenti il liquido di cui si desidera indicare il livello - si ecceda nel serraggio e si provochi in tal modo sia una scorretta sollecitazione delle guarnizioni di tenuta sia, in taluni casi, addirittura la rottura della colonna di tecnopolimero, con fastidiose perdite del liquido, oltre che, in certi casi, con l'irrimediabile danneggiamento del dispositivo.

Circa il secondo, è difficile dare ai fori delle viti - formanti condotti per il liquido di cui va indicato il livello - una levigatezza delle superfici quale sarebbe desiderabile, a meno di non ricorrere a lavorazioni complesse e molto costose.

Entrambi questi problemi vengono brillantemente risolti e altri vantaggi vengono ottenuti con la vite per il fissaggio degli elementi a colonna di dispositivi indicatori del livello di liquidi e per l'alimentazione dei liquidi a detti elementi oggetto del presente modello, vite che è caratterizzata da ciò che viene realizzata per stampaggio di materiale plastico sintetico e da ciò che il taglio per l'impegno con il cacciavite sulla testa presenta un fondo che si raccorda ai fianchi con zone arrotondate.

Sempre secondo il modello, lo stampaggio della vite viene effettuato mediante stampi che prevedono la finitura a specchio delle pareti che ne definiscono i fori assiale cieco e trasversale passante e che permettono inoltre di attribuire al filetto della vite stessa un profilo raggiato.

Preferibilmente il raggio di curvatura delle zone arrotondate di raccordo fra fondo e fianchi del taglio per il cacciavite della testa della vite secondo il modello è circa un quarto dello spessore del taglio stesso.

Una forma di esecuzione attualmente preferita della vite secondo il modello viene descritta qui di seguito in maggior dettaglio, a puro titolo di esempio, facendo riferimento al disegno allegato, nel quale:

fig. 1 illustra una vista con alcune parti di testa in sezione della vite secondo il modello, di cui

fig. 2 è una sezione assiale a 180° con la precedente, e fig. 3 una vista di testa;

figg. 4 e 5 sono viste prospettiche della vite di figg. 1 a 3, mentre

figg. 6 e 7 mostrano in scala ridotta come si applica a una vite secondo figg. 1 a 5 la lama di un cacciavite;

fig. 8 è un dettaglio in scala molto ingrandita della testa della vite secondo il modello e del taglio in essa praticato, occupato dalla lama del cacciavite; e

fig. 9 rappresenta infine, in scala ridotta, un dispositivo indicatore di livello a colonna in tecnopolimero, del tipo per il quale è stata concepita la vite secondo il modello.

Con riferimento ai disegni, la fig. 9 mostra un dispositivo D indicatore del livello di liquidi che comprende un elemento cavo a colonna A, in tecnopolimero trasparente, cui è associata una mostrina metallica graduata, il fissaggio e l'alimentazione del quale con il liquido di cui si vuol conoscere il livello, per esempio all'interno di un serbatoio, vengono ottenuti mediante una coppia di viti speciali V. Come noto e come già accennato, queste viti V debbono prevedere un foro cieco assiale lungo il loro stelo ed un foro passante trasversale che si incrocia con quello assiale in prossimità della loro testa.

Secondo il modello, le viti speciali V - una forma di esecuzione delle quali è mostrata nelle figg. 1 a 8 - vengono realizzate per stampaggio di materiale plastico sintetico nella forma consueta fino ad oggi adottata per le viti metalliche usate per lo steso scopo - e cioè con testa 1 e stelo 2, lo stelo 2 avendo un foro cieco assiale 3 ed in prossimità della testa 1 un foro passante trasversale 4 che si incrocia con quello assiale 3 - ma con la importante particolarità che il taglio 5 per l'impegno con il cacciavite C sulla testa 1 delle viti V stesse presenta (si veda in particolare la fig. 8) un fondo 6 che si raccorda ai fianchi 7 con zone arrotondate 8. In modo noto, sullo stelo 2 è prevista una filettatura 9 che termina ad una certa distanza dalla testa 1.

Sempre secondo il modello, lo stampaggio delle viti V viene effettuato mediante stampi che prevedono la finitura a specchio delle pareti che definiscono i fori assiale cieco 3 e trasversale passante 4 e che permettono di attribuire al filetto 9 un profilo raggiato .

Opportunamente, il raggio di curvatura delle zone arrotondate 8 di raccordo fra fondo 6 e fianchi 7 del taglio 5 per il cacciavite C viene scelto, per gli scopi che vengono esposti più sotto, di circa un quarto dello spessore del taglio 5 stesso. A titolo puramente esemplificativo, con uno spessore del taglio 5 per il cacciavite della testa 1 pari a circa 2 mm, si raccordano fondo 6 e fianchi 7 della vite V con zone arrotondate 8 che hanno un raggio di curvatura di 0,5 - 0,6 mm.

La vite secondo il modello presenta alcuni vantaggi che derivano in modo abbastanza ovvio dall'averla realizzata in materiale plastico: così essa ha naturalmente proprietà di buona resistenza alla corrosione e agli agenti atmosferici che nelle viti metalliche possono essere ottenuti solo con costosi trattamenti galvanici, a meno di non ricorrere ad ancora più costose viti in acciaio inossidabile; può essere facilmente prodotta in svariati colori per la personalizzazione del prodotto finale; ha costi considerevolmente ridotti rispetto alle viti metalliche dello stesso tipo; e così via.

Ma rispetto alle viti metalliche note, la vite che si è sopra illustrata presenta assai più importanti proprietà, che derivano non da quelle note proprie del materiale plastico sintetico che la costituisce, ma invece dai particolari accorgimenti che si sono adottati nello stampaggio di essa secondo il modello.

Principalmente, la vite è una vite a serraggio limitato, cioè si comporta, al momento del serraggio, come un limitatore di coppia: grazie alla previsione delle zone arrotondate 8 di raccordo del fon do 6 con i fianchi 7 del taglio 5 per il cacciavite C della vite V ed alla intrinseca elasticità, cedevolezza e deformabilità del materiale plastico con cui la vite V è realizzata, si ottiene infatti che, in fase di serraggio, il cacciavite C si sganci dalla sede in cui opera (il taglio 5) dopo aver garantito il serraggio ottimale sulle guarnizioni di tenuta. Per esempio, nel montaggio del dispositivo indicatore di livello D di fig. 9, si ottiene di serrare a tenuta la colonna cava A del dispositivo, evitandone ogni possibile rottura, senza dover prestare particolari attenzioni. Si osservi che, con l'uso delle consuete viti speciali metalliche, si è soliti fornire a catalogo, per l'indicatore di livello, il valore di serraggio massimo consigliato, ciò che comporta complicazioni e ritardi nel montaggio, senza escludere del tutto inconvenienti. La garanzia di non rompere la colonna cava A del dispositivo fornita dalle viti speciali in plastica conformate secondo il modello consente d'altra parte di evitare ogni possibile spiacevole fuoriuscita di liquido dal serbatoio su cui l'indicatore viene montato e ogni possibile conseguente danno di natura tecnica e/o ambientale.

Altri significativi vantaggi del trovato derivano dalle speciali caratteristiche che, secondo il modello, vengono attribuite agli stampi per produrre la vite: con la previsione della finitura a specchio delle pareti degli stampi che definiscono i fori assiale cieco e trasversale passante della vite si ottiene infatti una superficie particolarmente liscia dei fori di passaggio del liquido che, per esempio, ancora nel caso dell'indicatore di livello, rende più facili e veloci l'entrata e l'uscita del liquido, evitando dannosi ristagni di impurità; mentre con l'ottenimento di un profilo raggiato per il filetto della vite si facilita sensibilmente il montaggio, evitando le possibili impuntature dovute alle ammaccature sulle creste, tipiche delle viti metalliche.

Si intende che il modello estende la sua protezione alle viti che conseguano pari utilità, in particolare a viti come quelle descritte che prevedono sulla loro testa come 1, invece di un semplice taglio come 5 per l'impegno di un cacciavite a lama C, una sede a stella o a brugola con fondo opportunamente sagomato per l'impiego con corrispondenti attrezzi.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Vite a serraggio limitato, in particolare per il fissaggio degli elementi a colonna di dispositivi indicatori del livello di liquidi e per l'alimentazione dei liquidi a detti elementi, del tipo comportante lungo lo stelo un foro cieco assiale ed in prossimità della testa un foro passante trasversale che si incrocia con quello assiale, caratterizzata da ciò che viene realizzata per stampaggio di materiale plastico sintetico e da ciò che il taglio per l'impegno con il cacciavite sulla testa presenta un fondo che si raccorda ai fianchi con zone arrotondate.
2) Vite come in 1) il cui stampaggio viene effettuato mediante stampi che prevedono la finitura a specchio delle pareti che ne definiscono i fori assiale cieco e trasversale passante.
3) Vite come in 1) e 2) il cui stampaggio viene effettuato mediante stampi che permettono di attribuire al filetto della vite stessa un profilo raggiato.
4) Vite come in 1) a 3) in cui il raggio di curvatura delle zone arrotondate di raccordo fra fondo e fianchi del taglio per il cacciavite della testa è circa un quarto dello spessore del taglio stesso .