ITMI20020421U1 - Collegamento di maniglie - Google Patents

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ITMI20020421U1
ITMI20020421U1 IT000421U ITMI20020421U ITMI20020421U1 IT MI20020421 U1 ITMI20020421 U1 IT MI20020421U1 IT 000421 U IT000421 U IT 000421U IT MI20020421 U ITMI20020421 U IT MI20020421U IT MI20020421 U1 ITMI20020421 U1 IT MI20020421U1
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IT
Italy
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connection
handles
square nut
shells
pin
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IT000421U
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Inventor
Heinz-Eckhard Engel
Elias Karnutsch
Oliver Erich Rudolf Schuberth
Original Assignee
Hoppe Ag
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B3/00Fastening knobs or handles to lock or latch parts
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B3/00Fastening knobs or handles to lock or latch parts
    • E05B3/08Fastening the spindle to the follower
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B63/00Locks or fastenings with special structural characteristics
    • E05B63/0056Locks with adjustable or exchangeable lock parts
    • E05B63/006Locks with adjustable or exchangeable lock parts for different door thicknesses
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B65/00Locks or fastenings for special use
    • E05B65/08Locks or fastenings for special use for sliding wings
    • E05B65/0811Locks or fastenings for special use for sliding wings the bolts pivoting about an axis perpendicular to the wings

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Description

de Dominicis & Mayer
Inc.Nr. 01-03975 Descrizione del Modello di Utilità avente per titolo:
“Collegamento di maniglie”
a nome della ditta Hoppe AG, con sede a St. Martin (Bolzano) ed elettivamente domiciliata presso un mandatario dello Studio de Dominicis & Mayer S.r.l., Milano, P.le Marengo 6.
Inventori: Elias Kamutsch, Oliver Erich Rudolf Schuberth, Heinz-Eckhard Engel MI 2002 U 0 0 0 4 2 1
Riassunto del trovato
Due conchiglie o gusci (12, 14), concavi verso l’esterno, formano una coppia di maniglie. Essi vengono incassati fra di loro coassialmente e contrapposti in un foro trasversale (Q) di un’anta (B) per una porta e collegati secondo il ritrovato per mezzo di un dado quadro (20) in due parti. Questo possiede una parte a manicotto (24) di sezione trasversale quadrata, in cui è adattabile con vincolo geometrico e solidale alla rotazione una spina (22) con un’estremità (35) preferibilmente cava, che esternamente presenta almeno una inarcatura o nasello di serraggio (34) con almeno un bordo di serraggio (36). Nella zona di serraggio degli elementi (22, 24) uniti ad innesto essi attraversano un anello di sicurezza (30), preferibilmente fa noce (40) della serratura di una serratura ad innesto (E) inserita in una sacca (T) dell’anta (B) della porta. Entrambi gli elementi (22, 24) del dado quadro (20) - oppure soltanto uno - possono essere fatti di materiale sintetico e avere teste (26; 28), che sono supportate girevoli nel rispettivo associato fondo (15) del guscio e per il libero del de Dominicis & Mayer
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collegamento sono impegnabili posteriormente con un attrezzo ausiliario.
Descrizione del trovato
L’invenzione riguarda un collegamento di maniglie conformemente alla definizione introduttiva della rivendicazione 1 .
Soprattutto per porte scorrevoli si impiegano maniglie a guisa di conchiglie, che vengono incassate in superfici contrapposte dell’anta della porta, in modo da sporgere soltanto poco da questa. In tal modo, è possibile far scomparire la porta scorrevole, con l’apertura, praticamente del tutto in fessure del muro, il che risulterebbe impossibile con altri tipi di maniglie. Un ulteriore impiego di maniglie a conchiglie è quello di porte di locali pubblici, come palestre, cliniche, ecc., dove - almeno per motivi antinfortunistici - vanno parimenti evitate il più possibile parti sporgenti dall’anta della porta.
Esistono già accessori di maniglie a conchiglie, che vengono collegati fra di loro mediante un dado quadro attraversante la parte girevole -la noce - di una serratura inserita frontalmente nella porta, cosicché è possibile ruotarne a ritroso il chiavistello orientabile, caricato da molla, mediante rotazione di una manopola o anello montato nella conchiglia. Al riguardo, risulta svantaggioso che è impossibile oppure è possibile solo in maniera insufficiente un adattamento a differenti spessori di porte, poiché la lunghezza del dado quadro, generalmente preassegnata fissa, definisce la distanza assiale fra le conchiglie. Per rimediare a ciò, è stato proposto un dado quadro telescopico, con il quale tuttavia in genere risulta problematico il de Dominicis & Mayer
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fissaggio delle parti reciprocamente scorrevoli e non risulta particolarmente grande anche la corsa d’impostazione complessivamente possibile.
Uno scopo importante dell’invenzione è quello di realizzare con dispendio minimo un miglioramento, cosicché il collegamento delle maniglie a guscio è adattabile ad un intervallo relativamente ampio di spessori di porte. Il dispositivo dovrà essere fabbricabile economicamente e semplicemente come accessorio di ferramenta, specialmente come modulo di montaggio.
Caratteristiche principali dell’invenzione sono indicate nella rivendicazione 1. Gli oggetti delle rivendicazioni 2 fino a 16 costituiscono forme di esecuzioni.
Per un collegamento di maniglie, formato da una coppia di conchiglie o gusci, da fissare bilateralmente su un’anta di porta e che presentano rispettivamente un fondo ribassato e dal lato periferico sono applicabili in un foro trasversale dell’anta della porta, in modo da appoggiare su questa con una flangia piatta a colletto ed a fronteggiarsi coassialmente, inoltre è formato da un dado quadro realizzato in due parti, di cui rispettivamente una parte è collegata girevole con un fondo del guscio, entrambe le parti del dado quadro impegnandosi l’una nell’altra a telescopio fra i fondi dei gusci, conformemente alla rivendicazione 1, l’invenzione prevede che entrambe le parti del dado quadro siano serrabili l’una a ridosso dell’altra con le loro estremità interne e siano racchiuse da un corpo di sicurezza, e precisamente da una noce di serratura. Di de Dominicis & Mayer
conseguenza, per il montaggio è realizzabile un collegamento affidabile, rapidamente, nella forma di un supporto di sostegno resistente permanentemente anche a grandi sollecitazioni.
Conformemente alla rivendicazione 2, una parte del dado quadro è un manicotto liscio di sezione trasversale quadrata, mentre l’altra parte del dado quadro è una spina, preferibilmente una spina quadra, ivi adattabile con vincolo geometrico e solidale alla rotazione. Una tale spina, conformemente alla figura 3 può presentare all’estremità almeno una marcatura, rampa, nasello di serraggio o similari, che conformemente alla rivendicazione 4 possiede almeno un bordo di serraggio, specialmente trasversalmente alla direzione longitudinale della spina. Di conseguenza, con l’assiemaggio con la parte a manicotto si verifica un serraggio desiderato, che almeno impedisce sostanzialmente un inavvertito allentamento. Preferibilmente, la spina conformemente alla rivendicazione 5 in corrispondenza di almeno due, preferibilmente in corrispondenza di tutte e quattro le superfici laterali, possiede una rispettiva marcatura, rampa, nasello di serraggio o similari, cosicché si può ottenere un serraggio unidirezionale. Conformemente alla rivendicazione 6, la spina all’estremità è cava, e precisamente è dotata di un foro cieco quadrangolare. Di conseguenza, questa estremità consente variazioni di forma che possono verificarsi con il serraggio nel manicotto. Il collegamento a spina copre un ampio intervallo di spessori di porte, che in pratica possono essere assai diversi.
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La rivendicazione 7 prevede che il corpo di sicurezza sia fissabile con vincolo geometrico o di attrito a quella parte del dado quadro che possiede la maggiore sporgenza radiale. Opportunamente, il corpo di sicurezza secondo la rivendicazione 8 è un anello con foro quadrangolare eccentrico, racchiudente il manicotto con vincolo meccanico o con vincolo geometrico. È inoltre vantaggioso quando il corpo di sicurezza, secondo la rivendicazione 9, è disposto assialmente nella zona di serraggio delle parti del dado quadro, ossia circa centralmente fra le superfici dei gusci, rispettivamente dell’anta della porta.
Conformemente alla rivendicazione 10, almeno una delle parti del dado quadro è fatta di materiale sintetico. Preferibilmente, in ogni caso la parte a spina è un corpo ottenuto per pressofusione. L'altra parte del dado quadro nell’esecuzione conforme alla rivendicazione 1 1 può essere fatta di metallo, in quanto ad esempio il manicotto è fatto di lamiera. Di conseguenza, è garantita una buona compensazione delle tolleranze. Nella forma costruttiva, secondo la rivendicazione 12, le conchiglie, rispettivamente i gusci, sono fatti di metallo, preferibilmente nella forma di corpi di ottone lucidati, a simmetria di rotazione, che possono essere comodamente afferrati e facilmente puliti.
In accordo con la rivendicazione 13, la spina è montata in una testa a flangia, preferibilmente fessurata o a fessure incrociate, e il manicotto, secondo la rivendicazione 14, è montato in una testa a manopola. Le teste sostengono le parti del dado quadro e non de Dominicis & Mayer
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sporgono oltre le conchiglie, rispettivamente i gusci. Esse sono però accessibili per scopi di manutenzione e di comando e sono supportate girevoli conformemente alla rivendicazione 15 nel rispettivo fondo associato dei guscio.
Se è necessario liberare il collegamento della maniglia, allora conformemente alla rivendicazione 16 è possibile applicare un attrezzo trascinatore su una delle parti del dado quadro, e precisamente una graffa, cappio di filo metallico, corda floscia o similari, che si impegna su una parte rientrante, ad esempio sulla testa a flangia oppure sulla testa della manopola.
Ulteriori caratteristiche, dettagli e vantaggi dell’invenzione risultano dalle rivendicazioni nonché dalla seguente descrizione di esempi di realizzazione in base ai disegni.
In particolare:
la figura 1 mostra una vista obliqua di una coppia di maniglie assiemata;
la figura 2 mostra le parti del collegamento delle maniglie della figura 1 in rappresentazione esplosa;
la figura 3 mostra una vista in sezione assiale di un collegamento di maniglie;
la figura 3a mostra una vista anteriore della maniglia sinistra della figura 3;
la figura 3b mostra una vista anteriore della maniglia destra della figura 3;
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la figura 4 mostra una vista obliqua di un dado quadro in rappresentazione esplosa di due parti di dado quadro;
la figura 5a mostra una vista laterale di una parte a spina;
la figura 5b mostra una vista frontale della parte a spina della figura 5a;
la figura 6 mostra una vista in sezione della spina della figura 5a corrispondentemente alla linea VI-VI;
la figura 6a mostra una rappresentazione parziale ingrandita corrispondentemente al cerchio Via in figura 6; e
la figura 7 mostra una vista obliqua di una parte di anta di porta con elementi di ferramenta nonché con una serratura a innesto in rappresentazione esplosa.
La coppia di maniglie, indicata genericamente con 10 nella figura 1, è formata da un guscio esterno 12 e da un guscio interno 14, che possiedono rispettivamente un fondo 15 e una flangia a colletto 16. I gusci 12, 14 della maniglia sono concavi verso l’esterno e rispettivamente con un bordo perimetrale 18 sono adattabili in un foro trasversale Q di un’anta B di porta (figura 7), cosicché la flangia 16 a colletto poggia su quest’ultima perfettamente. Per collegare i gusci 12, 14 serve un dado quadro 20 in due parti, sul quale è montato un corpo di sicurezza 30.
I singoli componenti di questo collegamento di maniglie sono mostrati in figura 2 in rappresentazione esplosa. Lo stato montato risulta soprattutto dalle figure 3, 3a, 3b e 7. Si rileva che il guscio esterno 12 ha associata una parte 22 a spina del dado quadro 20, mentre al de Dominicis & Mayer
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guscio interno 14 appartiene una parte 24 del dado quadro. Come si rileva ancora più chiaramente dalle figure 4 fino a 6, la parte 22 a spina possiede un corpo massiccio con una testa 23 a dado. All’estremità libera è presente un foro cieco 35, circondato da rampe o inarcature 34 coniformi, che trasversalmente alla direzione longitudinale della spina 22 possiedono rispettivamente un bordo di serraggio 36. L’angolo di rampa, indicato schematicamente (figura 6a), può essere ad esempio di 5°. Esso facilita l’introduzione dell’estremità 35 della spina nella parte a manicotto 24 e, insieme ai bordi di serraggio 36 fa sì che con l’assiemaggio delle parti 22, 24 del dado quadro si verifichi un serraggio. Questo viene assicurato mediante il corpo di sicurezza 30 circa nel centro della coppia 10 di maniglie, laddove un foro quadrangolare 32 del corpo di sicurezza 30 racchiude perfettamente il manicotto 24.
La parte a spina 22 con la propria testa 23 a dado è sostenuta in una testa a flangia 26, che per l’avvitamento con la parte a manicotto 24 può presentare una fessura trasversale o incrociata per l’applicazione di un cacciavite e che con un collare tramite un anello di scorrimento 38 poggia su un foro di supporto 25 del guscio associato 12. Corrispondentemente, il manicotto 24 è montato in una rientranza quadrangolare di una testa 28 di manopola, il cui collare parimenti tramite un anello di scorrimento 38 poggia in un foro di supporto 25 del guscio 15.
Dalla figura 7 è rilevabile, come le parti di ferramenta vanno montate su un’anta B di una porta. Questa, frontalmente possiede una sacca de Dominicis & Mayer
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T per alloggiare una serratura ad innesto E, che in direzione della freccia doppia indicata viene inserita nella sacca T. La serratura E, nella parte superiore possiede una noce 40 e frontalmente un risvolto S awitabile incassato sul lato frontale dell’anta B della porta. Dopo che i gusci 12, 14 siano stati inseriti nel foro trasversale Q dell’anta B della porta è possibile inserire e unire ad innesto le parti 22, 24 del dado quadro, laddove esse nella loro zona di serraggio vengono abbracciate dalla noce 40 della serratura. Il collegamento può essere impiegato per spessori di porte del tutto differenti, che possono essere compresi ad esempio nell'intervallo da 38 fino a 54 mm. Con la manipolazione della manopola 28, la noce 40 viene ruotata, per cui un chiavistello R viene estratto oppure ritirato. Nell’esempio di realizzazione, la serratura E inoltre bilateralmente possiede un rispettivo foro 46 per chiave, che corrisponde con fori oblunghi 48 in gusci 42, 44, i quali reciprocamente allineati su ogni lato sono inseribili in un foro trasversale Q’ dell’anta B della porta e del resto sono eseguiti come i gusci 12, 14 della coppia di collegamento 42, 44, ma non richiedono alcun collegamento a spina. Nell'installazione finita quindi, all’altezza dei fori trasversali Q; Q4, esternamente come internamente, sono sovrapposti rispettivamente due gusci 12, 42, rispettivamente 14, 44 che danno un’impressione complessiva generalmente uguale.
L’invenzione non è limitata alle forme di realizzazione precedentemente descritte ma è modificabile in maniera molteplice. Ad esempio, l’estremità libera della parte 24 a manicotto de Dominicis & Mayer
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internamente può essere dotata di uno smusso di introduzione facilitante l’alloggiamento della parte a spina 22, la cui estremità può essere parimenti arrotondata o smussata. È anche possibile dotare il foro quadrangolare nel corpo di sicurezza 30 di un gradino ad un’estremità, che racchiude strettamente la parte quadrangolare della parte a spina 22 e come questa, potrà essere anche fatta di materiale sintetico. Come materiali sono adatti ad esempio poliossimetilene (POM), materiali sintetici rinforzati con fibre di vetro (GFK), poliammidi (PA) e similari. In generale, il corpo di sicurezza 30 viene formato dalla noce 40 di una serratura ad innesto E che viene attraversata trasversalmente dal dado quadro 20. Un corpo anulare separato tuttavia è parimenti possibile. Si riconosce che l’operazione di assemblaggio in fase di montaggio procede facilmente, mentre per liberare il collegamento è necessario applicare un attrezzo trascinatore (non disegnato) ad esempio in modo da agire posteriormente sulla testa a flangia 26 oppure sulla testa 28 a manopola. A tale scopo, è adatto particolarmente un cappio fatto di un filo metallico, filo o similari.
Riassumendo, è evidente che due conchiglie o gusci 12, 14, concavi verso l’esterno, formano una coppia di maniglie 10. Essi vengono incassati, coassialmente fra di loro e contrapposti, in un foro trasversale Q dell’anta B di una porta e, secondo l’invenzione, vengono collegati per mezzo di un dado quadro 20 in due parti. Questo possiede una parte a manicotto 24 di sezione trasversale quadrata, in cui è possibile adattare con vincolo geometrico e solidale de Dominicis & Mayer
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alla rotazione una spina 22 con un'estremità 35 preferibilmente cava, che esternamente presenta almeno un’inarcatura o nasello di serraggio 34 con almeno un bordo di serraggio 36. Nella zona di serraggio degli elementi 22, 24 uniti ad innesto, essi attraversano un anello di sicurezza 30, preferibilmente la noce 40 di una serratura ad innesto E inserita in una sacca T dell’anta B della porta. Entrambi gli elementi 22, 24 (oppure soltanto uno) del dado 20 quadro possono essere fatti di materiale sintetico e avere teste 26, rispettivamente 28, che sono supportate girevoli nel rispettivo associato fondo 15 del guscio e sono impegnabili posteriormente con un attrezzo ausiliario per liberare il collegamento.
Tutte le caratteristiche e i vantaggi risultanti dalle rivendicazioni, dalla descrizione e dai disegni, inclusi i dettagli costruttivi e disposizioni spaziali, possono essere essenziali per l’invenzione, sia di per sé sia anche nelle più diverse combinazioni.
Legenda
B Anta di porta
E Serratura a innesto
Q, Q’ Fori trasversali
R Chiavistello
S Risvolto
T Sacca
10 Coppia di maniglie
12 Guscio esterno
14 Guscio interno
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12
5 Fondo
6 Flangia a colletto
8 (Bordo) periferico
0 Dado quadro
2 (Parte) a spina
3 Testa a dado
4 (Parte) a manicotto
5 Foro di supporto
6 Testa a flangia
8 (Testa) manopola
0 Corpo di sicurezza
2 Foro quadrangolare
4 Rampa
5 Foro cieco/estremità cava
6 Bordo di serraggio
8 Anello di scorrimento
0 Noce della serratura
2 Guscio esterno
4 Guscio interno
6 Foro per chiave
8 Fori oblunghi
Rivendicazioni
1. Collegamento di maniglie, formato da una coppia (10) di conchiglie o gusci (12, 14), da fissare bilateralmente su un’anta (B) di porta e che presentano rispettivamente un

Claims (16)

  1. de Dominicis & Mayer 12 5 Fondo 6 Flangia a colletto 8 (Bordo) periferico 0 Dado quadro 2 (Parte) a spina 3 Testa a dado 4 (Parte) a manicotto 5 Foro di supporto 6 Testa a flangia 8 (Testa) manopola 0 Corpo di sicurezza 2 Foro quadrangolare 4 Rampa 5 Foro cieco/estremità cava 6 Bordo di serraggio 8 Anello di scorrimento 0 Noce della serratura 2 Guscio esterno 4 Guscio interno 6 Foro per chiave 8 Fori oblunghi Rivendicazioni 1. Collegamento di maniglie, formato da una coppia (10) di conchiglie o gusci (12, 14), da fissare bilateralmente su un’anta (B) di porta e che presentano rispettivamente un de Dominicis & Mayer - 13 - fondo ribassato (15) e dal lato perimetrale sono applicabili in un foro trasversale (Q) dell’anta (B) della porta, in modo da poggiare su di essa con una flangia a colletto (16) piatta e a fronteggiarsi coassialmente, è inoltre costituito da un dado (20) quadro eseguito in due parti, di cui rispettivamente una parte (22, 24) è collegata in modo girevole con un fondo (15) del guscio, laddove le due parti (22, 24) del dado quadro si impegnano Cuna nell’altra a telescopio fra i fondi (15) dei gusci, caratterizzato dal fatto che le due parti (22, 24) del dado quadro sono serrabili l’una sull’altra con le loro estremità interne e che sono racchiuse da un corpo di sicurezza (30).
  2. 2. Collegamento di maniglie, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che una parte del dado quadro è un manicotto (24) liscio di sezione trasversale quadrata e che l’altra parte del dado quadro è una spina (22) adattabile in esso con vincolo geometrico e solidale alla rotazione.
  3. 3. Collegamento di maniglie, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la spina (22) all’estremità presenta almeno un’inarcatura, rampa, nasello di serraggio (34) o similari.
  4. 4. Collegamento di maniglie, secondo la rivendicazione 2 oppure 3, caratterizzato dal fatto che sulla, rispettivamente su ogni marcatura, rampa, nasello di serraggio (34) o similari è presente almeno un bordo di serraggio (36), de Dominicis & Mayer - 14 - specialmente trasversalmente alla direzione longitudinale della spina (22).
  5. 5. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 2 fino a 4, caraterizzato dal fatto che la spina (22) in corrispondenza di almeno due, preferibilmente in corrispondenza di tutte e quattro le superfici laterali, presenta una rispettiva marcatura, rampa, nasello di serraggio (34) o similari.
  6. 6. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni 3 fino a 5, caraterizzato dal fatto che la spina (22) possiede un’estremità cava e precisamente un foro (35) cieco quadrangolare.
  7. 7. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 6, caraterizzato dal fatto che il corpo di sicurezza (30) è fissabile con vincolo geometrico o di attrito su quella parte (24) del dado quadro avente la maggiore sporgenza radiale.
  8. 8. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 7, caraterizzato dal fatto che il corpo di sicurezza è un anello (30, 40) con foro quadrangolare eccentrico (32) che racchiude con vincolo dinamico o geometrico il manicotto (24).
  9. 9. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 8, caraterizzato dal fatto che il corpo di de Dominicis & Mayer - 15 - sicurezza (30) è disposto assialmente nella zona di serraggio delle parti (22, 24) del dado quadro (10).
  10. 10. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 9, caraterizzato dal fatto che almeno una delle parti del dado quadro è fatta di materiale sintetico, laddove preferibilmente la parte a spina (22) è un corpo iniettofuso.
  11. 1 1. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 10, caraterizzato dal fatto che l’altra parte del dado quadro è fatta di metallo, laddove preferibilmente il manicotto (24) è fatto di lamiera.
  12. 12. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 11, caraterizzato dal fatto che le conchiglie, rispettivamente i gusci, (12, 14) sono fatti di metallo, specialmente in quanto essi sono corpi di ottone a simmetria di rotazione.
  13. 13. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 12, caraterizzato dal fatto che la spina (22) è montata in una testa a flangia (26) dotata preferibilmente di una fessura (45) oppure di una fessura incrociata.
  14. 14. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 13, caraterizzato dal fatto che il manicotto (24) è montato in una testa (28) a manopola.
  15. 15. Collegamento di maniglie, secondo la rivendicazione 13 oppure 14, caraterizzato dal fatto che la testa a flangia (26) e/oppure la testa (28) a manopola sono supportate de Dominicis & Mayer - 16 - girevoli nel rispettivo fondo (15) del guscio associato, e precisamente con appoggio bilaterale assiale mediante un anello scorrevole (38).
  16. 16. Collegamento di maniglie, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 15, caraterizzato dal fatto che un attrezzo trascinatore è applicabile su una delle parti (22, 24) del dado quadro per liberarla l’una dall’altra, e precisamente una griffa, cappio di filo metallico, corda floscia o similari, che si impegna dietro ad una parte rientrante, ad esempio sulla testa (26) a flangia oppure sulla testa (28) a manopola. p. la dita Hoppe AG de & Mayer S.r.l. Un manti afa rio DB/gp
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