ITMI20012521A1

ITMI20012521A1 - Tessuto coprimaterassi ad effetto barriera

Info

Publication number: ITMI20012521A1
Application number: IT2001MI002521A
Authority: IT
Inventors: Vittorio Orlandi
Original assignee: Orlandi Spa
Priority date: 2001-11-30
Filing date: 2001-11-30
Publication date: 2003-05-30
Also published as: EP1316635A2; EP1316635B1; EP1316635A3; US20030159213A1; US6987075B2; DE60224253T2; JP2003219947A; CA2413053A1; DE60224253D1

Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:

TESSUTO COPRI MATERASSI AD EFFETTO BARRIERA

La presente invenzione descrive un nuovo telo coprimaterasso ad elevato potere batteriologico isolante e con caratteristiche ideali di biocompatibilità.

TECNICA ANTERIORE

I teli coprimaterasso hanno la funzione di isolare il materasso dal corpo umano. Il contatto ravvicinato tra il corpo umano ed il materasso è infatti generalmente sconsigliato: il materasso è normalmente un ottimo terreno di cultura per batteri ed acari, proprio a causa del microclima che si crea nell’utilizzo (temperatura, umidità, tempo prolungato). Il materasso contiene materiale pulverulento (derivante dalla lana naturale o da erosione della gommapiuma) che può passare attraverso la superficie del materasso ed irritare la pelle. Inoltre con il passare del tempo gli strati superficiali del materasso sono soggetti a deterioramento/inquinamento con batteri e parassiti; la superficie deteriorata/inquinata può a sua volta causare fenomeni di irritazione / allergia della pelle; in particolare occorre evitare il passaggio di batteri e parassiti dal materasso verso la persona.

II ruolo del coprimaterasso è pertanto quello di realizzare una barriera tra il materasso e la persona che limiti il deterioramento del materasso e soprattutto eviti il passaggio di sostanze irritanti, batteri o parassiti dal materasso alla persona; tuttavia al tempo stesso il telo deve permettere una adeguata traspirazione della pelle, in assenza della quale si possono nuovamente verificare i suddetti fenomeni di irritazione.

I coprimaterasso finora prodotti soddisfano solo in parte ai suddetti requisiti: ad esempio, l’effetto barriera è stato ottenuto aumentando di molto lo spessore del telo o aggiungendo dei materiali plastici, e questo limita di molto la traspirazione. In alcuni casi sono stati utilizzati tessuti impregnati con materiali antibatterici, ma in questo caso il prodotto antibatterico può essere facilmente ceduto creando problemi di tossicità cutanea e perdita dell’effetto barriera del telo.

Risulta pertanto sentita la necessità di teli coprimaterasso che siano esenti dalle limitazioni suddette e che possano, in particolare, realizzare un efficace effetto barriera, rimanendo al contempo biocompatibili e confortevoli per la persona.

SOMMARIO

La presente invenzione descrive un nuovo telo coprimaterasso ad effetto barriera contro batteri e parassiti, comprendente un tessuto a base di fibre idroaggrovigliate (tessuto spunlace). Il coprimaterasso di tessuto spunlace può essere prodotto in una struttura a uno o più strati, e può contenere sostanze antibatteriche. Il telo oggetto dell’invenzione realizza un efficace effetto barriera tra la persona ed il materasso, evitando in particolare la cessione di inquinanti dal materasso alla persona, e salvaguardando al contempo l’igiene del materasso stesso.

DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Figure 1-3: Valutazione della barriera antibatterica del telo coprimaterasso contro Staphylococcus aureus ATCC 6538.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

Oggetto della presente invenzione è un telo coprimaterasso comprendente un tessuto a base di fibre idroaggrovigliate (detto anche tessuto spunlace).

I tessuti spunlace sono tessuti-non tessuti le cui fibre sono interconnesse in modo meccanico; l'interconnessione è ottenuta aggrovigliando le fibre mediante sottili getti di acqua (processo di idroaaggrovigliatura).

La formazione dei tessuti spunlace si effettua, in particolare, nella seguente modalità: le fibre da lavorare vengono miscelate secondo le proporzioni richieste ed eventualmente addizionate di additivi che migliorano la lavorabilità; le fibre vengono poi cardate, cioè omogeneizzate in un velo, che viene eventualmente calandrato; il velo viene quindi idroaggrovigliato, per conferire le caratteristiche fisicomeccaniche di un tessuto non tessuto: nella fase di idroaggrovigliatura, le fibre, ad opera dei potenti e finissimi getti d’acqua, vengono legate (aggrovigliate) dando una feltratura al prodotto. In questi trattamenti, il prodotto è sorretto da tappeti e da cilindri ed è attraversato da getti d’acqua; il prodotto viene infine asciugato ed eventualmente calandrato. L’applicazione più comune delle tecnologia spunlace è nella preparazione di materiali assorbenti per la pulizia e/o sanificazione di superfici (ad esempio panni per pulizia del piano cucina) e per wipes (igiene personale, make-up, ...).

La presente invenzione riguarda un telo coprimaterasso a base di tessuto spunlace. Il tessuto spunlace utilizzato ai fini dell’invenzione presenta un rapporto peso/superficie di almeno 20 g/m<2>; preferibilmente esso è compreso tra 30g/m<2 >e 80 g/m<2>, ad esempio 50g/m<2>. L’impiego di questo intervallo di rapporto peso/superficie realizza un rapporto ottimale tra effetto barriera e leggerezza/traspirabilità del tessuto.

Le fibre del tessuto spunlace utilizzato nella presente invenzione sono preferibilmente scelte tra fibre in poliestere, viscosa (seta artificiale), polipropilene, poliammide, cotone, o polpa di cellulosa. E' possibile utilizzare un solo tipo di fibra o fibre di diverso tipo in combinazione tra loro. La combinazione viscosa/poliestere è particolarmente preferita: in essa la viscosa assolve principalmente ad una funzione assorbente, mentre il poliestere aumenta la resistenza del tessuto; in queste combinazioni, la viscosa costituisce il 50% - 80% in peso, il rimanente essendo poliestere.

Le dimensioni delle fibre sono generalmente comprese tra 0.9 e 3.3 dtex; il dtex, un'unità di misura indiretta della sezione della fibra, indica il peso in grammi di 10.000 m di filo.

Nel telo oggetto dell’invenzione, l’effetto barriera può essere ulteriormente aumentato applicando una o più tra le seguenti tecniche: (i) realizzazione di un tessuto a più strati, di cui almeno uno è costituito da tessuto spunlace.

(ii) aggiunta di sostanze antibatteriche incorporate nella fibra.

(iii) aggiunta di sostanze antibatteriche impregnate nel tessuto.

La realizzazione (i) prevede la formazione di una struttura multistrato. Ad esempio, si può ottenere una struttura a tre strati (“sandwich"), in cui i due strati esterni sono di fibra sintetica, ad es. poliestere, e lo strato interno è di un materiale assorbente, ad es. polpa di cellulosa. Gli strati contigui possono essere uniti tra loro mediante sistemi noti, tra cui anche l’idroaggrovigliatura. È pertanto possibile idroaggrovigliare una struttura costituita da diversi strati di fibre sovrapposti, ottenendo in questo caso un tessuto spunlace a più strati. Gli strati esterni possono presentare rapporto peso/superficie di 10-15g/m<2>, e lo strato interno di 20-40 g/m<2>.

Nella realizzazione (ii), il telo contiene sostanze antibatteriche incorporate nella struttura intima della fibra. L’incorporazione dell’antibatterico avviene in fase di estrusione della fibra sintetica, cioè durante il processo di formazione della fibra stessa. In generale ogni sostanza antibatterica compatibile con il processo di incorporazione e non tossica per l'uomo può essere utilizzata; nella presente invenzione il termine “antibatterico” è inteso a comprendere anche sostanze disinfettanti, parassiticide ed insetticide. Sostanze antibatteriche preferite sono: zeoliti a base di argento, rame, o zinco, oppure additivi di natura organica, come il Triclosan. Tali sostanze sono caratterizzate da una elevata efficacia nel prevenire la formazione di colonie batteriche ed al contempo da una elevata compatibilita e non tossicità nei confronti dell’uomo.

Nel caso (iii) il telo comprende sostanze antibatteriche che vengono aggiunte al tessuto mediante un processo di impregnazione.

Le tecniche descritte nei punti (i)-(iii) sono utilizzabili in alternativa tra loro oppure in combinazione: ad esempio è possibile produrre un tessuto a tre strati impregnato con antibatterici, o le cui fibre contengono l’antibatterico incorporato.

Il telo coprimaterasso oggetto della presente invenzione presenta le dimensioni necessarie a ricoprire un materasso o una coppia di materassi (ad esempio 1.5 X 2.5 metri, oppure 2.5 X 3 metri) ed è preferibilmente dotato dei comuni mezzi di aggancio al materasso, quali ad esempio fibbie, cinghie, ganci, o può essere realizzato in forma avvolgente, così da avvolgersi intorno e sotto ai bordi laterali del materasso. Il telo può essere anche prodotto in versione a sacco, così da poter rivestire interamente tutta la superficie del materasso.

Ulteriore oggetto dell’invenzione è un procedimento per produrre un telo coprimaterassi, caratterizzato dall'impiegare, tra i materiali costituenti il telo, un tessuto spunlace. Il tessuto spunlace può essere utilizzato già pronto, o può essere prodotto estemporaneamente mediante idroaggrovigliatura di uno strato di fibre. In quest’ultimo caso, si fa riferimento ai procedimenti di per sé noti per la formazione del tessuto spunlace, quali riferiti nella precedente descrizione della tecnica nota. Qualora si voglia produrre il telo secondo una delle realizzazioni preferite (i-)-(iii) sopra descritte, il procedimento includerà, rispettivamente:

- nel caso (i): la realizzazione di un tessuto a più strati.

Per produrre il tessuto multistrato, si sovrappongono gli strati di fibre nell'ordine desiderato e li si sottopone direttamente all’idroaggrovigliatura; oppure è possibile eseguire una prima fase di calandratura e quindi procedere con l’idroaggrovigliatura che completa l’interconnessione tra le fibre. In ogni caso, al termine del processo si ottiene un prodotto coeso in cui i diversi strati sono saldamente interconnessi tra loro. Il pretrattamento mediante calandratura risulta particolarmente efficace nell’aumentare l’effetto barriera.

- Nel caso (ii): l’utilizzo di fibre contenenti sostanze antibatteriche direttamente incorporate nella fibra.

Il procedimento di incorporazione di additivi alle fibre sintetiche è di per sé noto: esso consiste nell'aggiungere l’additivo alla miscela che viene alimentata nell’estrusore e che va a costituire le fibre. Tale procedimento realizza un forte legame di tipo chimico-fisico tra molecole dell’additivo (nel caso in oggetto antibatterico) e polimero, ottenendo un efficace fissazione del prodotto, che non può più essere ceduto neN’ambiente.

- Nel caso (iii): l'aggiunta di sostanze antibatteriche mediante impregnazione del tessuto.

In questo caso l’antibatterico viene irrorato sul tessuto già formato, o in fase appena precedente l'idroaggrovigliatura o durante quest’ultima. Per l’impregnazione si utilizza preferibilmente un procedimento di applicazione “a foulard”, che permette un assorbimento omogeneo del prodotto.

Tale processo comporta una prima fase, dove il prodotto immergendosi in una soluzione contenuta in una vasca, satura completamente la sua struttura fisica con questa soluzione. La seconda fase, invece, comporta il passaggio dell’articolo tra due cilindri contrapposti, che producono un effetto spremente; con questa operazione, si regola la quantità di soluzione da lasciare sul prodotto. In tutti i casi descritti, il tessuto spunlace, umido in seguito all’idroaggrovigliatura e/o all'irrorazione con antibatterici, viene sottoposto ad un trattamento finale di asciugatura. L’asciugatura può essere effettuata ad esempio ponendo il tessuto in trazione su opportuni cilindri all’interno di forni di asciugamento: in questo caso si ottiene un effetto di stiratura che completa fisicamente la protezione del telo, oltre ovviamente a far evaporare l’acqua presente nel prodotto.

Il tessuto viene infine tagliato su misura per il materasso e provvisto eventualmente dei mezzi di ancoraggio sopra descritti.

Il telo coprimaterasso qui descritto consente di realizzare un’efficace barriera antibatterica / antiparassitaria: l'effetto è principalmente di tipo meccanico, ottenuto attraverso l’idroaggrovigliatura e le fasi opzionali di calandratura, stiratura, e multistratificazione. A questo effetto si aggiunge l’effetto chimico nel caso si utilizzino le suddette sostanze antibatteriche; in questo caso i due effetti meccanico e chimico sinergizzano tra loro nell’ottenere una barriera totale.

La tecnologia qui descritta consente di realizzare detta barriera con un impiego modesto di materiale (peso del materiale per unità di superficie): ciò presenta il vantaggio di ridurre il costo del prodotto, il suo ingombro e di aumentarne la maneggevolezza; al contempo il materiale sottile e leggero non altera sostanzialmente la traspirazione del corpo, pertanto non crea disagio alla persona che dorme; infine il materiale risulta del tutto antiallergico, non irritante e, nel caso contenga sostanze antibatteriche esse risultano stabilmente incorporate, senza possibilità di rilascio nell’ambiente o verso la persona.

La presente invenzione viene ora illustrata mediante il seguente esempio non limitativo.

PARTE SPERIMENTALE

Sono stati realizzati 3 campioni di tessuto idroaggrovigliato (A, B, C) secondo la presente invenzione. I campioni di tessuto sono stati posti su un terreno agar sterile e sono stati inoculati, sulla loro superficie superiore, con 0.1 mi di una soluzione di spore di Staphylococcus aureus. Dopo un tempo di incubazione di 18 ore a 37°C è stata verificata la crescita di colonie batteriche sulla superficie superiore del tessuto (figure 1a, 2a e 3a) e, dopo rimozione del campione, sulla superficie di agar sottostante (figure 1 b, 2b, 3b). Si osserva che per tutti i campioni testati A, B, C, non si è verificata alcuna crescita batterica, né sulla superficie inoculata, né sull’agar sottostante. Ciò dimostra che il telo oggetto dell’invenzione si oppone efficacemente alla penetrazione batterica.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Telo coprimaterasso comprendente un tessuto spunlace a base di fibre idroaggrovigliate.
2. Telo coprimaterasso secondo la rivendicazione 1 , in cui detto tessuto spunlace ha rapporto peso/superficie di almeno 20 g/m<2>;
3. Telo coprimaterasso secondo la rivendicazione 1 , in cui detto tessuto spunlace ha rapporto peso/superficie compreso tra 30g/m<2 >e 80 g/m<2 >
4. Telo coprimaterasso secondo le rivendicazioni 1-3, in cui dette fibre sono fibre di poliestere, viscosa, polipropilene, poliammide, cotone, polpa di cellulosa, o loro miscele.
5. Telo coprimaterasso secondo le rivendicazioni 1-4, in cui dette fibre hanno dimensioni comprese tra 0.9 e 3.3 dtex
6. Telo coprimaterasso secondo le rivendicazioni 1-5, costituito da un tessuto a più strati.
7. Telo coprimaterasso a tre strati secondo la rivendicazione 6, in cui i due strati esterni sono costituiti da fibre sintetiche e lo strato interno è costituito da materiale assorbente.
8. Telo coprimaterasso a tre strati secondo la rivendicazione 7, in cui gli strati esterni hanno rapporto peso/superficie di 10-15g/m<2>, e lo strato interno di 20-40 g/m<2>.
9. Telo coprimaterasso a tre strati secondo le rivendicazioni 6-8, in cui i diversi strati di tessuto sono interconnessi tra loro mediante idroaggrovigliatura e calandratura.
10. Telo coprimaterasso secondo le rivendicazioni 1-9, contenente ulteriormente una sostanza antibatterica.
11. Telo coprimaterasso secondo la rivendicazione 10, in cui la sostanza antibatterica è stata incorporata in dette fibre al momento della formazione della fibra stessa.
12. Telo coprimaterasso secondo le rivendicazioni 1-11 , provvisto di mezzi di aggancio al materasso.
13. Procedimento per produrre un telo coprimaterassi, caratterizzato dall’impiegare, come base di tessuto, un tessuto spunlace a base di fibre idroaggrovigliate.
14. Procedimento secondo la rivendicazione 13, comprendente una o più tra le seguenti fasi: - la formazione di un tessuto a più strati. - l’utilizzo di fibre contenenti sostanze antibatteriche direttamente incorporate nella fibra. - l'aggiunta di sostanze antibatteriche mediante impregnazione del tessuto.
15. Procedimento secondo le rivendicazioni 13-14, in cui il tessuto viene tagliato su misura per ricoprire e/o avvolgere completamente o in parte uno o due materassi, e provvisto eventualmente dei mezzi di ancoraggio al materasso.
16. Uso di un tessuto spunlace a base di fibre idroaggrovigliate per la preparazione del telo coprimaterassi descritto nelle rivendicazioni 1-12.
17. Uso secondo la rivendicazione 16, per formare una barriera tra la persona ed il materasso capace di bloccare il passaggio di batteri o parassiti dall’uomo al materasso e viceversa.
18. Uso secondo la rivendicazione 17, in cui detta barriera non interferisce apprezzabilmente con la traspirazione cutanea della persona.