ITMI20012268A1 - Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto - Google Patents

Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto Download PDF

Info

Publication number
ITMI20012268A1
ITMI20012268A1 IT2001MI002268A ITMI20012268A ITMI20012268A1 IT MI20012268 A1 ITMI20012268 A1 IT MI20012268A1 IT 2001MI002268 A IT2001MI002268 A IT 2001MI002268A IT MI20012268 A ITMI20012268 A IT MI20012268A IT MI20012268 A1 ITMI20012268 A1 IT MI20012268A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
box
fabric
air
flow
communication
Prior art date
Application number
IT2001MI002268A
Other languages
English (en)
Inventor
Antonio Clodelli
Original Assignee
Sperotto Rimar Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Sperotto Rimar Spa filed Critical Sperotto Rimar Spa
Priority to IT2001MI002268A priority Critical patent/ITMI20012268A1/it
Priority to AT02077895T priority patent/ATE350526T1/de
Priority to EP02077895A priority patent/EP1306478B9/en
Priority to DE60217259T priority patent/DE60217259T2/de
Publication of ITMI20012268A1 publication Critical patent/ITMI20012268A1/it

Links

Classifications

    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06BTREATING TEXTILE MATERIALS USING LIQUIDS, GASES OR VAPOURS
    • D06B15/00Removing liquids, gases or vapours from textile materials in association with treatment of the materials by liquids, gases or vapours
    • D06B15/04Removing liquids, gases or vapours from textile materials in association with treatment of the materials by liquids, gases or vapours by suction
    • D06B15/043Removing liquids, gases or vapours from textile materials in association with treatment of the materials by liquids, gases or vapours by suction by means of a perforated drum
    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06BTREATING TEXTILE MATERIALS USING LIQUIDS, GASES OR VAPOURS
    • D06B9/00Solvent-treatment of textile materials
    • D06B9/06Solvent-treatment of textile materials with recovery of the solvent
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02PCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES IN THE PRODUCTION OR PROCESSING OF GOODS
    • Y02P70/00Climate change mitigation technologies in the production process for final industrial or consumer products
    • Y02P70/50Manufacturing or production processes characterised by the final manufactured product
    • Y02P70/62Manufacturing or production processes characterised by the final manufactured product related technologies for production or treatment of textile or flexible materials or products thereof, including footwear

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Treatment Of Fiber Materials (AREA)

Description

DESCRIZIONE
dell’invenzione industriale dal titolo:
“Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto”
La presente invenzione riguarda una apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto.
Generalmente, il trattamento di tessuti continui con solventi, in particolare con idrocarburi alogenati, viene effettuato in macchine industriali a ciclo continuo. Queste macchine operano da asciutto ad asciutto, vale a dire esse sottopongono il tessuto ad una fase di lavaggio e ad una successiva fase di asciugamento in un unico ciclo operativo.
Dopo essere stato asciugato e prima di essere scaricato all’esterno, il tessuto viene sottoposto a trattamenti di deodorazione e raffreddamento. Questi trattamenti vengono effettuati facendo attraversare il tessuto da un flusso d'aria prelevato dall’esterno. I suddetti trattamenti hanno il duplice scopo di portare il tessuto alla normale temperatura ambiente e di rimuovere il solvente rimasto intrappolato nella struttura tessile. L’aria può essere poi sottoposta ad un successivo trattamento prima di essere scaricata in atmosfera. Ciò allo scopo di evitare che il solvente si disperda nell’aria dell’ambiente, dove sarebbe fonte di cattivo odore e inquinamento.
Tali trattamenti di deodorazione e raffreddamento vengono condotti in apparecchiature che possono essere “a circuito aperto” oppure “a circuito chiuso”.
Nelle prime, l’aria di trattamento del tessuto viene inviata in filtri a carbone attivo, di tipo noto, che assorbono il solvente in essa contenuto e rilasciano in atmosfera l’aria depurata, nella quale, tuttavia, può essere ancora presente solvente.
Nelle seconde, il flusso di aria di trattamento del tessuto è sottoposto ad una ricircolazione continua. Infatti, esso viene dapprima fatto passare in un dispositivo di dissaturazione, che asporta il solvente, e poi viene riciclato attraverso il tessuto. Nel caso delle grandi apparecchiature a funzionamento continuo, tali dispositivi di dissaturazione sono generalmente adatti filtri a carbone attivo, di tipo noto.
US-4 729 177 descrive un’apparecchiatura per la deodorazione di un tessuto comprendente un circuito di deodorazione dotato di filtri a carbone attivo e un circuito di raffreddamento dei tessuto. Entrambi i circuiti sono collegati in ciclo chiuso ad un cassone nel quale passa il tessuto. L’apparecchiatura comprende anche un circuito di rigenerazione (asciugamento e raffreddamento) del carbone attivo, anch’esso in ciclo chiuso, connesso ai filtri del circuito di deodorazione.
Il tessuto entra nell’apparecchiatura dopo essere stato sottoposto ad un trattamento di lavaggio con solvente e ad un successivo asciugamento. Perciò, esso è asciutto e caldo, ma trattiene del solvente. Nel cassone dell’apparecchiatura di deodorazione, il tessuto viene attraversato contemporaneamente da un flusso di aria di deodorazione e da un flusso di aria di raffreddamento fra loro miscelati, entrambi ad una temperatura che va da circa 30°C a circa 40°C. Il flusso di aria di deodorazione e raffreddamento asporta la maggior parte del solvente trattenuto dalla struttura del tessuto. Tuttavia, una parte del solvente rimane intrappolata all’interno delle fibre del tessuto per un fenomeno di ritenzione. Pertanto, il tessuto che esce dall’apparecchiatura di deodorazione è asciugato e raffreddato, ma ha un contenuto residuo di solvente.
Questo contenuto residuo di solvente viene progressivamente rilasciato durante la lavorazione successiva, generalmente in acqua o in aria, provocando così inquinamento deN’ambiente.
Scopo della presente invenzione è una apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto che eviti gli inconvenienti delle apparecchiature note.
In accordo con l’invenzione, una apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto comprende almeno un primo cassone, un primo mezzo di trasporto di detto tessuto posto all’interno di detto primo cassone, almeno primi mezzi di aspirazione di aria e mezzi di filtrazione di aria, ed è caratterizzata dal fatto di comprendere anche mezzi riscaldatori atti a riscaldare aria ad una prima prescelta temperatura, maggiore della temperatura ambiente, detta aria riscaldata attraversando e permeando detto tessuto all’interno di detto primo cassone per rimuovere detto solvente.
Preferibilmente, detta apparecchiatura comprende anche secondi mezzi di aspirazione in comunicazione con detti mezzi riscaldatori, detti secondi mezzi di aspirazione generando un primo flusso di detta aria riscaldata che investe detto tessuto all’interno di detto primo cassone.
Vantaggiosamente, detti primi mezzi di aspirazione sono in comunicazione con detti mezzi di filtrazione, detti primi mezzi di aspirazione generando un secondo flusso di detta aria che viene dissaturato in detti mezzi di filtrazione prima dell’ingresso in detto primo cassone dove investe detto tessuto.
Tipicamente, detto secondo flusso di detta aria in uscita da detti mezzi di filtrazione ha un contenuto di solvente sostanzialmente trascurabile.
Preferibilmente, detto secondo flusso di detta aria ha una seconda prescelta temperatura, sostanzialmente pari alla temperatura ambiente.
Vantaggiosamente, detta apparecchiatura comprende inoltre primi mezzi refrigeratori atti a portare detto secondo flusso di detta aria a detta seconda prescelta temperatura.
Preferibilmente, detti secondi mezzi di aspirazione e detti mezzi riscaldatori sono in comunicazione con detto primo cassone per far ricircolare detto primo flusso di detta aria all’interno di detto primo cassone e attraverso detto tessuto.
In una prima forma di realizzazione, detti mezzi refrigeratori, detti primi mezzi di aspirazione e detti mezzi di filtrazione sono in comunicazione con detto primo cassone per far ricircolare detto secondo flusso d’aria all’interno di detto primo cassone e attraverso detto tessuto.
In un’altra forma di realizzazione, detti mezzi refrigeratori, detti primi mezzi di aspirazione e detti mezzi di filtrazione sono in comunicazione con detto primo cassone e con l’ambiente esterno per aspirare aria ambiente all’interno di detto primo cassone e formare detto secondo flusso di aria.
Secondo una prima variante, detti mezzi riscaldatori e detti primi mezzi refrigeratori sono disposti in parallelo e sono in comunicazione, a monte, con detto primo cassone e, a valle, con detti primi mezzi di aspirazione e, rispettivamente, con detti secondi mezzi di aspirazione.
Secondo una seconda variante, detti primi mezzi refrigeratori e detti mezzi riscaldatori sono disposti in serie, detti primi mezzi refrigeratori essendo in comunicazione, a monte, con detto primo cassone e, a valle, con detti primi mezzi di aspirazione e con detti mezzi di filtrazione, detti mezzi riscaldatori, a loro volta, essendo in comunicazione, a monte, con detti mezzi di filtrazione e, a valle, con detto primo cassone.
Secondo un’ulteriore variante, detti mezzi riscaldatori sono in comunicazione con aria ambiente e, attraverso detti secondi mezzi di aspirazione, con detto primo cassone. A loro volta, detti primi mezzi refrigeratori sono in comunicazione, a monte, con detto primo cassone e, a valle, attraverso detti primi mezzi di aspirazione e detti mezzi di filtrazione, con aria ambiente.
Tipicamente, detto primo mezzo di trasporto è costituto da un tamburo rotante avente una parete cilindrica forata, sulla quale è avvolto detto tessuto.
Vantaggiosamente, detto primo cassone è dotato di una feritoia rettangolare di ingresso di detto tessuto e di una feritoia rettangolare di uscita di detto tessuto.
Preferibilmente, detta feritoia di uscita di detto primo cassone è atta a lasciar entrare detta aria ambiente all'interno di detto primo cassone.
Tipicamente, detti mezzi di filtrazione sono del tipo a carbone attivo.
Vantaggiosamente, detta apparecchiatura comprende ulteriormente un secondo cassone atto a ricevere detto tessuto proveniente da detto primo cassone, un secondo mezzo di trasporto di detto tessuto posto all’interno di detto secondo cassone, terzi mezzi di aspirazione atti a generare un terzo flusso di aria all’interno di detto secondo cassone, e secondi mezzi refrigeratori atti a raffreddare detto terzo flusso di aria ad una terza prescelta temperatura, sostanzialmente pari alla temperatura ambiente, detti terzi mezzi di aspirazione e detti secondi mezzi refrigeratori essendo in comunicazione con detto secondo cassone per far ricircolare detto terzo flusso d’aria all’interno di detto secondo cassone e attraverso detto tessuto.
Preferibilmente, detto secondo cassone è in comunicazione con detto primo cassone mediante una tubazione di raccordo atta a far passare detto tessuto ed è dotato di una feritoia rettangolare di uscita dalla quale esce detto tessuto.
Vantaggiosamente, detta feritoia di uscita di detto secondo cassone è atta ad lasciar entrare aria ambiente all’interno di detto secondo cassone.
Tipicamente, detta prima temperatura va da circa 50°C a circa 150°C. Preferibilmente, detta prima temperatura va da circa 80°C a circa 140°C. Ancor più preferibilmente, detta prima temperatura va da circa 100°C a circa 120°C.
Preferibilmente, che detta seconda temperatura va da circa 30°C a circa 50°C.
Preferibilmente, detta terza temperatura va da circa 20°C a circa 40°C. Tipicamente, detto solvente è scelto nel gruppo dei solventi organici alogenati.
Vantaggiosamente, detti solventi organici alogenati sono essenzialmente idrocarburi clorurati.
Preferibilmente, uno di detti idrocarburi clorurati è tetracloroetilene.
L’apparecchiatura secondo l’invenzione permette di rimuovere tutto il solvente di cui è impregnato il tessuto, compreso quello trattenuto all’interno delle fibre. Il tessuto esce dall’apparecchiatura perfettamente deodorato così che non c’è pericolo di inquinamento dell’ambiente.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione verranno ora illustrati con riferimento a forme di realizzazione rappresentate a titolo di esempio, non limitativo, nelle figure allegate, in cui
la Fig.1 mostra schematicamente una apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto, realizzata secondo l’invenzione;
la Fig. 2 mostra una prima variante dell’apparecchiatura di Fig. 1;
la Fig. 3 mostra una seconda variante dell’apparecchiatura di Fig. 1;
la Fig. 4 mostra una terza variante dell’apparecchiatura di Fig. 1;
la Fig. 5 mostra una quarta variante dell’apparecchiatura di Fig. 1;
la Fig. 6 mostra una quinta variante dell’apparecchiatura di Fig. 1.
In Fig. 1 è mostrata un’apparecchiatura 1 per rimuovere in continuo solvente da un tessuto 2. Generalmente, sono usati solventi organici alogenati, in particolare idrocarburi clorurati, come tetracloroetilene. Il tessuto 2 proviene da una sezione di asciugamento di una macchina di pulitura con solventi, nota e perciò non mostrata, che si trova a monte dell’apparecchiatura 1.
L’apparecchiatura 1 comprende un cassone 10 avente una camera 109 all'interno della quale è alloggiato un tamburo rotante 101. Il tamburo 101 ha una parete cilindrica 102, forata, sulla quale è avvolto, almeno parzialmente, il tessuto 2. Due rulli di rinvio 20 e 21 permettono l’avvolgimento del tessuto 2 sul tamburo 101. Il tessuto 2, asciutto e caldo, entra nel cassone 10 (freccia A) attraverso una feritoia rettangolare di ingresso 105 ed esce dal cassone 10 (freccia B) attraverso una feritoia rettangolare di uscita 107. Il tessuto 2 è trasportato all’interno del cassone 10 dal tamburo 101 che lo fa avanzare ad una prescelta velocità.
Dal cassone 10 si dirama una tubazione di aspirazione 11 che è collegata ad una unità di riscaldamento 16 e ad una unità di raffreddamento 12, disposte in parallelo. La tubazione di aspirazione 11 mette in comunicazione una cavità cilindrica interna 22 del tamburo 101 con le unità 16 e 12. Le unità di riscaldamento 16 e di raffreddamento 12 sono costituite, ad esempio, da scambiatori di calore.
L’unità di riscaldamento 16 è collegata, tramite un condotto di aspirazione 171 , ad un ventilatore 17. Il ventilatore 17, a sua volta, è collegato al cassone 10 tramite un canale di mandata 23, dotato di una luce di efflusso 24 che sbocca in prossimità di un settore 110 del tamburo 101 . La tubazione 11 , l’unità di riscaldamento 16, il ventilatore 17, e il canale 23 sono collegati in circuito chiuso con il cassone 10. Al loro interno circola un flusso di aria di deodorazione del tessuto 2, che viene riscaldata nell'unità di riscaldamento 16. La temperatura del flusso di aria di deodorazione viene regolata in funzione delle caratteristiche fisiche del solvente organico alogenato specifico in uso. Essa assume valori maggiori della temperatura ambiente. Preferibilmente, la temperatura del flusso di aria di deodorazione è compresa in un campo che va da circa 50°C a circa 150°C. Tipicamente, essa va da circa 80°C a circa 140°C e, ad esempio, da circa 100°C a circa 120°C.
L’unità di raffreddamento 12 è collegata ad un ventilatore 13 tramite un condotto di aspirazione 131. Il ventilatore 13, a sua volta, è collegato, tramite un condotto di mandata 132, ad una unità di filtrazione 14, a carbone attivo (fca), di tipo noto. Una tubazione di mandata 15 collega l’unità di filtrazione 14 con il cassone 10. La tubazione 15 termina in un canale di mandata 25, dotato di una luce di efflusso 26 che sbocca all’interno del cassone 10 in prossimità di un settore 111 del tamburo 101 e della fessura 107 di uscita del tessuto 2. La tubazione 11, l’unità di raffreddamento 12, il ventilatore 13, l’unità di filtrazione 14 e la tubazione 15 sono collegati in circuito chiuso con il cassone 10. Al loro interno circola un flusso di aria sottoposta a dissaturazione che viene raffreddata nell’unità di raffreddamento 12 e dissaturata nell’unità di filtrazione 14. La temperatura dell’aria sottoposta a dissaturazione viene controllata in modo da assumere sostanzialmente il valore della temperatura ambiente. Tipicamente, la temperatura del flusso di aria dissaturata è compresa in un campo che va da circa 30°C a circa 50°C. L’unità di filtrazione (fca) 14 provvede ad assorbire il solvente gassoso contenuto nel flusso di aria proveniente dall’unità di raffreddamento 12 e rilascia un flusso di aria dissaturata, vale a dire sostanzialmente priva di solvente, che ritorna nel cassone 10 attraverso la tubazione di mandata 15.
L’aria dell’ambiente esterno non viene richiamata all’interno del cassone 10, in quanto l’aria dissaturata uscente dalla luce di efflusso 26 del canale 25 costituisce una barriera nei confronti dell’ambiente esterno.
Quando l’apparecchiatura 1 è in funzione, il tessuto 2, che entra nel cassone 10 attraverso la feritoia 105, è asciutto e caldo e ingloba, trascinando con sé, una certa quantità di aria ad una sensibile saturazione di solvente. All’interno del cassone 10, l’aria calda, alimentata dal ventilatore 17, e l’aria dissaturata, proviene dall’unità di filtrazione 14, si miscelano. Pertanto, all’interno del cassone 10 viene a stabilirsi, in una situazione a regime, un flusso di aria calda, ad una temperatura maggiore di quella ambiente, e pressoché esente da solvente, vale a dire a saturazione di solvente sostanzialmente trascurabile. Il flusso di aria è diretto radialmente dalla camera 109 del cassone 10 verso la cavità interna 22 del tamburo 101 e attraversa il tessuto 2 e la parete forata 102 del tamburo 101. Questo flusso di aria, calda e secca, investe e permea il tessuto 2, rimuovendo completamente il solvente intrappolato nella struttura del tessuto 2 e all’interno delle sue fibre.
Il tessuto 2 perfettamente deodorato, vale a dire completamente libero da solvente, fuoriesce dal cassone 10 attraverso la feritoia 107 per subire un progressivo raffreddamento naturale alla temperatura dell 'ambiente esterno. Grazie al trattamento con aria calda e secca, l’apparecchiatura 1 consente di rimuovere il solvente dal tessuto 2 in maniera estremamente rapida ed efficiente. Preferibilmente, si opera in condizioni tali che la rimozione di solvente dal tessuto che viene introdotto nell’apparecchiatura 1 sia almeno da 70% a 90%.
In Fig. 2 è mostrata una apparecchiatura 100 per rimuovere in continuo solvente da un tessuto, che è una variante dell’apparecchiatura di Fig. 1 e nella quale le parti uguali sono indicate con gli stessi numeri.
Nell’apparecchiatura 100, il circuito dell’aria sottoposta a dissaturazione, comprendente l’unità di raffreddamento 12, il ventilatore 13 e l’unità di filtrazione 14, è del tipo a ciclo aperto. Nel cassone 10 entra aria ambiente attraverso la feritoia 107 e l’unità di filtrazione 14 è in comunicazione con l’aria ambiente attraverso una tubazione di mandata 15’.
L'unità di filtrazione (fca) 14 provvede ad assorbire il solvente gassoso contenuto nel flusso di aria proveniente dall'unità di raffreddamento 12 e, attraverso la tubazione di mandata 15’, rilascia in atmosfera il flusso di aria dissaturata (freccia C).
Il circuito dell’aria di riscaldamento dell’apparecchiatura 100, comprendente l’unità di riscaldamento 16 e il ventilatore 17, è sempre del tipo a circuito chiuso ed opera alla stessa maniera di quello dell’apparecchiatura 1 di Fig. 1.
All’interno del cassone 10, l’aria calda, alimentata dal ventilatore 17, e l’aria ambiente si miscelano formando un flusso di aria a temperatura sostanzialmente elevata e saturazione di solvente sostanzialmente trascurabile, che investe e permea il tessuto 2. Questo flusso di aria, calda e secca, rimuove completamente il solvente intrappolato nella struttura del tessuto 2 e all’interno delle sue fibre.
In Fig. 3 è mostrata una apparecchiatura 200 per rimuovere in continuo solvente da un tessuto, che costituisce un’altra variante dell’apparecchiatura 1 di Fig. 1 , e nella quale le parti uguali sono indicate con gli stessi numeri. Nell’apparecchiatura 200, immediatamente a valle del cassone 10, è disposto un cassone 30. Il cassone 10 e il cassone 30 sono messi in comunicazione attraverso una tubazione di raccordo 107’ nella quale passa il tessuto 2 che esce dal cassone 10.
Nel cassone 10 il tessuto 2 viene perfettamente deodorato come nelle apparecchiature 1 e 100 ed esce, quindi, completamente libero da solvente. All’interno del cassone 30 è alloggiato un tamburo rotante 301 dotato di una parete forata 302 attorno alla quale si avvolge almeno parzialmente il tessuto 2. Il tessuto 2 esce dal cassone 30 (freccia D) attraverso una feritoia rettangolare 307. Dal cassone 30 si diparte una tubazione di aspirazione 31 che è collegata ad una ulteriore unità di raffreddamento 32 e ad un ulteriore ventilatore 33. Il ventilatore 33 è in comunicazione con l’unità di raffreddamento 32 tramite un condotto di aspirazione 331 e al cassone 30 tramite un canale di mandata 332.
La tubazione di aspirazione 31 , l’unità di raffreddamento 32 e il ventilatore 33 sono collegati in circuito chiuso con il cassone 30. Al loro interno circola un flusso di aria di raffreddamento, a bassa temperatura, raffreddato nell’unità di raffreddamento 32. La temperatura del’aria di raffreddamento va da circa 20°C a circa 40°C.
Questo flusso di aria di raffreddamento attraversa radialmente il tessuto 2 e la parete forata 302 del tamburo 301, asportando il calore ancora posseduto dal tessuto 2 all’uscita dal cassone 10 ed effettuando il raffreddamento del tessuto fino a temperatura prossima a quella ambiente. Il raffreddamento del tessuto 2 è molto rapido ed efficiente perché il flusso di aria di raffreddamento viene aspirato dal cassone 30, dopo aver attraversato il tessuto 2, e viene raffreddato nell’unità di raffreddamento 32 per poi ritornare nel cassone 30 e riattraversare il tessuto 2. In tal modo, la temperatura del tessuto si abbassa significativamente e rapidamente.
Il tessuto 2 perfettamente deodorato e raffreddato, fuoriesce dal cassone 30 attraverso la feritoia 307, pronto per essere avviato alla lavorazione successiva.
In Fig. 4 è mostrata una apparecchiatura 300 per rimuovere in continuo solvente da un tessuto, che costituisce una variante dell’apparecchiatura 200 di Fig. 3 e nella quale le parti uguali sono indicate con gli stessi numeri.
Nell’apparecchiatura 300, il circuito dell’aria sottoposta a dissaturazione, comprendente l’unità di raffreddamento 12, il ventilatore 13 e l’unità di filtrazione 14, è del tipo a ciclo aperto e l’aria ambiente, entra nel cassone 30 attraverso la feritoia 307. Una parte dell’aria introdotta dall’ambiente esterno attraverso la feritoia 307 defluisce dal cassone 30 al cassone 10 attraverso la feritoia 107’, e da qui all’unità di filtrazione (fca) 14. L’unità di filtrazione 14 è collegata con l’aria ambiente tramite una tubazione di mandata 15" che rilascia in atmosfera il flusso di aria dissaturata (freccia C) proveniente dall’unità di filtrazione 14.
Pertanto, nell’apparecchiatura 300, il circuito dell’aria di raffreddamento, comprendente l’unità di raffreddamento 32 e il ventilatore 33, è del tipo a circuito aperto, mentre il circuito dell’aria di riscaldamento, comprendente l’unità di riscaldamento 16 e il ventilatore 17, è del tipo a circuito chiuso, come quello delle apparecchiature 1 , 100 e 200, ed opera alla stessa maniera.
In Fig. 5 è mostrata una apparecchiatura 400 per rimuovere in continuo solvente da un tessuto, che costituisce una variante dell’apparecchiatura 1 di Fig. 1 e nella quale le parti uguali sono indicate con gli stessi numeri.
Nell’apparecchiatura 400, la tubazione di aspirazione 11 , uscente dal cassone 10, è collegata ad una unità di raffreddamento 112 e quest’ultima è collegata ad un ventilatore 113, attraverso un condotto 231 . Il ventilatore 113, a sua volta, è collegato ad una unità di filtrazione 1 14 attraverso un condotto 232. Una unità di riscaldamento 116 è collegata all’unità di filtrazione 114 attraverso una tubazione di mandata 35 e al cassone 10 attraverso una tubazione di mandata 36 e il canale di mandata 25.
Nell’apparecchiatura 400, tutto il flusso di aria uscente dal cassone 10 attraverso la tubazione 11 , viene richiamato dal ventilatore 113. Questo unico flusso di aria viene raffreddato nell’unità di raffreddamento 112, dissaturato nell’unità di filtrazione 114 e poi riscaldato nell'unità di riscaldamento 116 prima di ritornare nel cassone 10.
Nell’apparecchiatura 400, le temperature di funzionamento delle unità di raffreddamento 112 e di riscaldamento 116 sono uguali a quelle delle unità 12 e 16 dell’apparecchiatura 1 di Fig. 1.
In Fig. 6 è mostrata una apparecchiatura 500 per rimuovere in continuo solvente da un tessuto, che costituisce una variante dell’apparecchiatura 400 di Fig. 5 e nella quale le parti uguali sono indicate con gli stessi numeri.
Nell’apparecchiatura 500, la tubazione di aspirazione 11 , uscente dal cassone 10, è in comunicazione con l’unità di raffreddamento 112 e quest’ultima è in comunicazione con il ventilatore 113 e con l’unità di filtrazione 114. L’unità di filtrazione 114, a sua volta, è in comunicazione con l'aria ambiente attraverso una tubazione di mandata 37. Nell’unità di riscaldamento 116 entra aria ambiente attraverso una bocca di ingresso 38. L’unità di riscaldamento 116 è in comunicazione con il cassone 10 attraverso una tubazione di mandata 39, il ventilatore 117 e il canale di mandata 23.
Nell’apparecchiatura 500, il flusso di aria uscente dal cassone 10 attraverso la tubazione 11 , viene richiamato dal ventilatore 113. Il flusso di aria viene raffreddato nell’unità di raffreddamento 112, dissaturato nell’unità di filtrazione 114 e poi rilasciato in atmosfera attraverso la tubazione 37. Un flusso di aria ambiente entra nell’unità di riscaldamento 116 attraverso la bocca di ingresso 38, viene riscaldato e poi inviato nel cassone 10 attraverso la tubazione 39 e il canale 23.
Nell’apparecchiatura 500, le temperature di funzionamento delle unità di raffreddamento 112 e di riscaldamento 116 sono uguali a quelle delle unità 12 e 16 dell'apparecchiatura 1 di Fig. 1.

Claims (27)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) per rimuovere in continuo solvente da un tessuto (2) comprendente almeno un primo cassone (10), un primo mezzo di trasporto (101) di detto tessuto (2) posto all’interno di detto primo cassone (10), almeno primi mezzi di aspirazione di aria (13; 113) e mezzi di filtrazione di aria (14; 114), caratterizzata dal fatto di comprendere anche mezzi riscaldatori (16; 116) atti a riscaldare aria ad una prima prescelta temperatura, maggiore della temperatura ambiente, detta aria riscaldata attraversando e permeando detto tessuto (2) all’interno di detto primo cassone (10) per rimuovere detto solvente.
  2. 2. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere anche secondi mezzi di aspirazione (17; 117) in comunicazione con detti mezzi riscaldatori (16; 116), detti secondi mezzi di aspirazione (17; 117) generando un primo flusso di detta aria riscaldata che investe detto tessuto (2) all’interno di detto primo cassone (10).
  3. 3. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di aspirazione (13; 113) sono in comunicazione con detti mezzi di filtrazione (14; 114), detti primi mezzi di aspirazione (13; 113) generando un secondo flusso di detta aria che viene dissaturato in detti mezzi di filtrazione (14; 114) prima dell’ingresso in detto primo cassone (10) dove investe detto tessuto (2).
  4. 4. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto secondo flusso di detta aria in uscita da detti mezzi di filtrazione (14; 114) ha un contenuto di solvente sostanzialmente trascurabile.
  5. 5. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto secondo flusso di detta aria ha una seconda prescelta temperatura, sostanzialmente pari alla temperatura ambiente.
  6. 6. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 3 e 5, caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre primi mezzi refrigeratori (12; 112) atti a portare detto secondo flusso di detta aria a detta seconda prescelta temperatura.
  7. 7. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di aspirazione (17) e detti mezzi riscaldatori (16) sono in comunicazione con detto primo cassone (10) per far ricircolare detto primo flusso di detta aria all’interno di detto primo cassone (10) e attraverso detto tessuto (2).
  8. 8. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 3 e 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi refrigeratori (12), detti primi mezzi di aspirazione (13) e detti mezzi di filtrazione (14) sono in comunicazione con detto primo cassone (10) per far ricircolare detto secondo flusso di detta aria all’interno di detto primo cassone (10) e attraverso detto tessuto (2).
  9. 9. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 3 e 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi refrigeratori (12), detti primi mezzi di aspirazione (13) e detti mezzi di filtrazione (14) sono in comunicazione con detto primo cassone (10) e con l’ambiente esterno per aspirare aria ambiente all’interno di detto primo cassone (10) e formare detto secondo flusso di aria.
  10. 10. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 1, 2 e 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi riscaldatori (16) e detti primi mezzi refrigeratori (12) sono disposti in parallelo e sono in comunicazione, a monte, con detto primo cassone (10) e, a valle, con detti primi mezzi di aspirazione (13) e, rispettivamente, con detti secondi mezzi di aspirazione (17).
  11. 11. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 1 , 2 e 6, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi refrigeratori (112) e detti mezzi riscaldatori (116) sono disposti in serie, detti primi mezzi refrigeratori (112) essendo in comunicazione, a monte, con detto primo cassone (10) e, a valle, con detti primi mezzi di aspirazione (113) e con detti mezzi di filtrazione (114), detti mezzi riscaldatori (116), a loro volta, essendo in comunicazione, a monte, con detti mezzi di filtrazione (114) e, a valle, con detto primo cassone (10).
  12. 12. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 1 , 2 e 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi riscaldatori (116) sono in comunicazione con aria ambiente e, attraverso detti secondi mezzi di aspirazione (117), con detto primo cassone (10), e detti primi mezzi refrigeratori (112) sono in comunicazione, a monte, con detto primo cassone (10) e, a valle, attraverso detti primi mezzi di aspirazione (113) e detti mezzi di filtrazione (114), con aria ambiente.
  13. 13. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto primo mezzo di trasporto (101) è costituto da un tamburo rotante avente una parete cilindrica (102) forata, sulla quale è avvolto detto tessuto (2).
  14. 14. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto primo cassone (10) è dotato di una feritoia rettangolare di ingresso (105) di detto tessuto (2), e di una feritoia rettangolare di uscita (107) di detto tessuto (2).
  15. 15. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 9 e 14, caratterizzata dal fatto che detta feritoia di uscita (107) di detto primo cassone (10) è atta a lasciar entrare detta aria ambiente all’interno di detto primo cassone (10).
  16. 16. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di filtrazione (14; 114) sono del tipo a carbone attivo.
  17. 17. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo le rivendicazioni 1 , 2 e 6, caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente un secondo cassone (30) atto a ricevere detto tessuto (2) proveniente da detto primo cassone (10), un secondo mezzo di trasporto (301) di detto tessuto (2) posto all’interno di detto secondo cassone (30), terzi mezzi di aspirazione (33) atti a generare un terzo flusso di aria all’interno di detto secondo cassone (30), e secondi mezzi refrigeratori (32) atti a raffreddare detto terzo flusso di aria ad una terza prescelta temperatura, sostanzialmente pari alla temperatura ambiente, detti terzi mezzi di aspirazione (33) e detti secondi mezzi refrigeratori (32) essendo in comunicazione con detto secondo cassone (30) per far ricircolare detto terzo flusso d’aria all’interno di detto secondo cassone (30) e attraverso detto tessuto (2).
  18. 18. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detto secondo cassone (30) è in comunicazione con detto primo cassone (10) mediante una tubazione di raccordo (107’) atta a far passare detto tessuto (2) ed è dotato di una feritoia rettangolare di uscita (307) dalla quale esce detto tessuto (2).
  19. 19. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detta feritoia di uscita (307) di detto secondo cassone (30) è atta a lasciar entrare aria ambiente all’interno di detto secondo cassone (30).
  20. 20. Apparecchiatura (1 ; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta prima temperatura va da circa 50°C a circa 150°C.
  21. 21. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 20, caratterizzata dal fatto che detta prima temperatura va da circa 80°C a circa 140°C.
  22. 22. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 21 , caratterizzata dal fatto che detta prima temperatura va da circa 100°C a circa 120°C.
  23. 23. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta seconda temperatura va da circa 30°C a circa 50°C.
  24. 24. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detta terza temperatura va da circa 20°C a circa 40°C.
  25. 25. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto solvente è scelto nel gruppo dei solventi organici alogenati.
  26. 26. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 25, caratterizzata dal fatto che detti solventi organici alogenati sono essenzialmente idrocarburi clorurati.
  27. 27. Apparecchiatura (1; 100; 200; 300; 400; 500) secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che uno di detti idrocarburi clorurati è tetracloroetilene.
IT2001MI002268A 2001-10-29 2001-10-29 Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto ITMI20012268A1 (it)

Priority Applications (4)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001MI002268A ITMI20012268A1 (it) 2001-10-29 2001-10-29 Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto
AT02077895T ATE350526T1 (de) 2001-10-29 2002-07-17 Vorrichtung zur kontinuierlichen entfernung eines lösungsmittels von einem gewebe
EP02077895A EP1306478B9 (en) 2001-10-29 2002-07-17 Apparatus for continuously removing solvent from a fabric
DE60217259T DE60217259T2 (de) 2001-10-29 2002-07-17 Vorrichtung zur kontinuierlichen Entfernung eines Lösungsmittels von einem Gewebe

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001MI002268A ITMI20012268A1 (it) 2001-10-29 2001-10-29 Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20012268A1 true ITMI20012268A1 (it) 2003-04-29

Family

ID=11448553

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2001MI002268A ITMI20012268A1 (it) 2001-10-29 2001-10-29 Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto

Country Status (4)

Country Link
EP (1) EP1306478B9 (it)
AT (1) ATE350526T1 (it)
DE (1) DE60217259T2 (it)
IT (1) ITMI20012268A1 (it)

Family Cites Families (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
ES288824A1 (es) * 1963-05-10 1963-12-16 Montecatini Soc Generale Per Lindustria Mineraria E Chimica Procedimiento para la preparación de composiciones estabilizadas a base de polioximetileno
GB1082182A (en) * 1965-01-15 1967-09-06 Du Pont Process for applying solvent-borne material to a travelling web
FR2080587B3 (it) * 1970-02-18 1973-10-19 Brueckner Apparatebau Gmbh
US3730679A (en) * 1970-04-02 1973-05-01 Brueckner Apparatebau Gmbh Process for wet treatment and subsequent drying of a textile web
GB1406762A (en) * 1972-05-19 1975-09-17 Unitika Ltd Apparatus for removing residual solvent from treated fabric
IT1186387B (it) * 1985-11-21 1987-11-26 Sperotto Rimar Spa Apparecchiatura per la deodorazione di tessuto in macchine di trattamento tessile

Also Published As

Publication number Publication date
EP1306478B9 (en) 2008-01-09
EP1306478A3 (en) 2004-12-22
EP1306478A2 (en) 2003-05-02
EP1306478B1 (en) 2007-01-03
ATE350526T1 (de) 2007-01-15
DE60217259T2 (de) 2007-10-04
DE60217259D1 (de) 2007-02-15

Similar Documents

Publication Publication Date Title
EP2938777B1 (en) A laundry dryer comprising a spraying device
JP2007098021A (ja) 衣類乾燥機、洗濯機および衣類乾燥機能付き洗濯機
KR101044929B1 (ko) 텐타기의 증기 배출장치
WO2010087662A2 (en) Clothes dryer having drawer type mist supplying device
JP6185883B2 (ja) 紡糸延伸装置
US20090077827A1 (en) Dryer and method of controlling for the same
JP2005027768A (ja) 衣類乾燥機
KR101495174B1 (ko) 향 공급유닛이 구비된 의류처리장치 및 그 운전방법
CN100549281C (zh) 干洗装置
ITMI20012268A1 (it) Apparecchiatura per rimuovere in continuo solvente da un tessuto
CN109505099A (zh) 清洁装置及具有其的洗衣机
CN105276935A (zh) 一种纺纱用烘箱
ITUB20155480A1 (it) Macchina asciugatrice di tessuto e metodo di asciugatura di tessuto
ITBO20100473A1 (it) Macchina e metodo per il lavaggio a secco di articoli.
CH671416A5 (it)
CN209508655U (zh) 清洁装置及具有其的洗衣机
JP2010264305A (ja) 洗濯機、乾燥機および衣類乾燥機能付き洗濯機
CN205209098U (zh) 一种纺纱用烘箱
KR200224652Y1 (ko) 섬유열처리기의 건조실 열풍정화필터
JP2636200B2 (ja) ロープ状繊維製品処理装置における洗浄方法及び洗浄装置
JPH08325923A (ja) 帯状材料を真空により処理するための方法および装置
JPH05222662A (ja) 紡織ホースの湿式処理方法と処理装置およびその応用
DE102016214753A1 (de) Wäschebehandlungsgerät
CN115679663A (zh) 衣物干燥机
JPH039797A (ja) 衣類乾燥機