ITBO20100473A1 - Macchina e metodo per il lavaggio a secco di articoli. - Google Patents

Macchina e metodo per il lavaggio a secco di articoli. Download PDF

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ITBO20100473A1
ITBO20100473A1 IT000473A ITBO20100473A ITBO20100473A1 IT BO20100473 A1 ITBO20100473 A1 IT BO20100473A1 IT 000473 A IT000473 A IT 000473A IT BO20100473 A ITBO20100473 A IT BO20100473A IT BO20100473 A1 ITBO20100473 A1 IT BO20100473A1
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speed
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IT000473A
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Gabriele Cuppini
Fulvio Nuzzo
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F M B Fabbrica Macchine Bologna S P A
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Description

MACCHINA E METODO PER IL LAVAGGIO A SECCO DI
ARTICOLI .
La presente invenzione concerne una macchina ed un metodo per il lavaggio a secco di articoli, in particolare articoli quali indumenti, biancheria, asciugamani, tende e simili.
Recentemente à ̈ stato immesso sul mercato un nuovo solvente per macchine di lavaggio a secco, particolarmente efficace nel lavaggio degli indumenti e, nel contempo, poco inquinante per l'ambiente.
Tale solvente à ̈ esemplificativamente individuato dalla denominazione registrata Methylenbis(oxy)dibutan, oppure dal nome Dibutoxymethane o dal numero CAS: 2568-90-3. Gli indumenti lavati con tale solvente di tipo innovativo rilasciano un forte odore, anche con una bassa concentrazione residua del solvente sugli indumenti al termine del ciclo di lavaggio.
Pertanto un'esigenza fortemente sentita à ̈ quella di minimizzare, o comunque ridurre al di sotto di livelli minimi accettabili, la concentrazione del solvente residuo negli indumenti al termine del ciclo di lavaggio degli indumenti stessi.
Sono note macchine di lavaggio a secco comprendenti un tamburo rotante di contenimento degli indumenti, mezzi di immissione e di scarico del solvente ed un circuito chiuso di circolazione di aria di asciugatura configurato per consentire il transito di aria attraverso il tamburo.
Tali macchine sono provviste di un ventilatore per la circolazione dell'aria nel circuito chiuso, di un riscaldatore dell'aria e di un dispositivo di raffreddamento della stessa aria.
Le macchine di lavaggio a secco tipo noto non consentono di ridurre la concentrazione del solvente sugli indumenti a livelli accettabili; pertanto un inconveniente connesso all'utilizzo dei solventi innovativi su tali macchine di lavaggio à ̈ quello di non riuscire ad eliminare l'odore sugli indumenti, dovuto al solvente, al termine dello stesso ciclo di lavaggio.
Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di soddisfare l'esigenza sopra espressa e di ovviare all'inconveniente sopra lamentato, attraverso un metodo ed una macchina di lavaggio a secco che consentano di ridurre fortemente la concentrazione di solvente residuo al termine del ciclo di lavaggio.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre un metodo di lavaggio ed una macchina a secco che consentano di ottimizzare la durata della fase di asciugatura degli articoli stessi.
In accordo con l'invenzione, tali scopi sono raggiunti da una macchina dì lavaggio a secco di articoli e da un metodo comprendenti le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle rivendicazioni annesse.
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra uno schema di una macchina di lavaggio oggetto della presente invenzione;
la figura 2 illustra uno schema di una variante della macchina di lavaggio oggetto della presente invenzione di cui alla figura 1.
Conformemente alle figure 1 e 2, con il riferimento numerico 1 Ã ̈ stata indicata nel suo complesso una macchina di lavaggio realizzata in accordo con la presente invenzione.
Si osservi che le figure 1 e 2 illustrano rispettivi schemi funzionali della macchina 1 di lavaggio.
Con il riferimento numerico 2 Ã ̈ stato indicato un generico articolo destinato a subire il trattamento di lavaggio.
La macchina 1 di lavaggio à ̈ destinata al lavaggio preferibilmente di indumenti (biancheria, asciugamani, tende e simili); tuttavia ciò à ̈ da intendersi a titolo esemplificativo e non limitativo in quanto la macchina 1 stessa à ̈ piuttosto versatile ed à ̈ in grado di lavare anche articoli 2 di tipologia diversa da quelli descritti in precedenza.
Nel prosieguo verranno usati, indifferentemente, i termini articoli 2 o indumenti 2.
Preferibilmente in tale macchina 1 Ã ̈ utilizzato un solvente di tipo innovativo, definito dal nome chimico registrato Methylenbis(oxy)dibutan oppure dal nome Dibutoxymethane o dal numero CAS: 2568-90-3.
Vantaggiosamente infatti, l'uso di tale innovativa tipologia di solvente nella macchina 1 consente di ottenere un lavaggio ottimale degli indumenti 2 con livelli particolarmente bassi di inquinamento.
Si osservi tuttavia che ciò non deve essere inteso come limitativo; infatti nella macchina 1 potrebbe anche essere usato un solvente di tipo diverso.
La macchina 1 comprende un telaio 3 di supporto.
La macchina comprende inoltre un tamburo 4 di alloggiamento degli indumenti 2 destinati a subire il trattamento di lavaggio.
Il tamburo 4 presenta una apertura di carico / scarico degli articoli stessi, non illustrata nella figura 1. Il tamburo 4 Ã ̈ supportato girevolmente dal telaio 3.
Si osservi che il tamburo 4 Ã ̈ configurato per ruotare attorno ad un asse indicato con il riferimento X.
Il tamburo 4 Ã ̈ azionato in rotazione mediante organi di azionamento sostanzialmente di tipo noto (non illustrati nella figura 1).
Preferibilmente il tamburo 4 ha forma cilindrica, ovvero definisce un volume 5 di contenimento degli articoli 2 cilindrico .
Secondo un altro aspetto, il tamburo 4 reca praticati, in corrispondenza della propria parete 6 periferica, una pluralità di fori passanti (non illustrati) atti a consentire il passaggio di solvente all'interno del volume 5 di contenimento degli articoli del tamburo 4. Si osservi che il tamburo 4 à ̈ alloggiato all'interno di un corrispondente alloggiamento 7, definito dal telaio 3.
La macchina 1 comprende ulteriormente una pluralità di ugelli 8 di immissione di solvente nel volume 5 di contenimento degli articoli 2, ovvero all'interno del tamburo 4.
In alternativa agli ugelli 8, la macchina comprende una o più tubazioni di immissione diretta del solvente nell'alloggiamento 7 del tamburo 4.
Pertanto gli ugelli, o le tubazioni di immissione, definiscono più in generale mezzi di rilascio 8 del solvente nel tamburo 4.
Il solvente à ̈ contenuto all'interno di un serbatoio 9 di contenimento del solvente, anch'esso facente parte della macchina 1.
II serbatoio 9 Ã ̈ collegato ai mezzi di rilascio 8 mediante una conduttura di alimentazione del solvente, i cui tratti sono stati indicati con i riferimenti numerici Tl, T2, T3 e T4,.
Una pompa 10 Ã ̈ disposta lungo la conduttura di alimentazione del solvente per consentire la circolazione del solvente stesso.
La pompa 10, la conduttura di alimentazione e i mezzi di rilascio 8 definiscono, nell'insieme, mezzi 11 di immissione del solvente nel tamburo 4.
Secondo un altro aspetto, la macchina 1 comprende ulteriormente una unità 12 di distillazione del solvente.
L'unità 12 di distillazione à ̈ collegata preferibilmente al serbatoio 9 di contenimento del solvente mediante una conduttura, i cui tratti sono stati indicati con T2, T3, T5 e T6.
Ancora secondo un altro aspetto, la macchina 1 comprende un gruppo 13 di filtraggio del solvente, atto a filtrare il solvente per eliminare eventuali impurità in esso presenti.
Si osservi che dal serbatoio 9 Ã ̈ possibile alimentare solvente al tamburo 4 anche attraverso un circuito definito dai tratti di conduttura T2, T3, T5, T7, e T4 e di cui fa parte anche lo stesso gruppo 13 di filtraggio. Secondo tale aspetto, il solvente viene filtrato dal gruppo 13 di filtraggio prima del suo rilascio da parte dei mezzi di rilascio 8 al tamburo 4.
Si osservi che, durante il ciclo di lavaggio, il solvente viene recuperato attraverso uno scarico 14 ed un dispositivo 15 di filtraggio noto anche come filtro prendi-spilli .
Lo scarico 14 ed il dispositivo 15 di filtraggio definiscono, nell'insieme, mezzi 16 di scarico del solvente dal tamburo 4.
Il solvente scaricato dal tamburo 4, vantaggiosamente, viene inviato all'interno del serbatoio 9 di contenimento del solvente, oppure in alternativa viene inviato all'unità 12 di distillazione per operarne una purificazione .
In modo noto e qui non descritto nel dettaglio, una pluralità di valvole 31, apribili e chiudibili in opportuna relazione, consente la commutazione tra vari percorsi, nei quali può essere inviato lo stesso solvente; secondo tale aspetto la medesima pompa 10 può consentire il trasferimento del solvente verso il tamburo 4, oppure verso l'unità 12 di distillazione oppure verso il gruppo 13 di filtraggio del solvente o, ancora, verso il serbatoio 9.
Secondo forme di realizzazione non illustrate mediante disegni, la macchina 1 può essere anche configurata in modo che i vari percorsi del solvente siano fra loro indipendenti, ovvero non siano individuati da tratti di conduttura in comune.
Secondo l'invenzione, la macchina 1 comprende un ventilatore 17, mezzi 18 di azionamento del ventilatore, ed una conduttura 21 di circolazione dell'aria.
La conduttura 21 di circolazione dell'aria à ̈ collegata all'alloggiamento 7 del tamburo 4 in modo da definire un circuito chiuso 37 di circolazione dell'aria attraversante lo stesso tamburo 4.
Si osservi che, con riferimento alla figura 1, Ã ̈ stata indicata con il riferimento 32 la bocca di estrazione dell'aria della conduttura 21 dall'alloggiamento 7 e con 33 la bocca di re-immissione dell'aria della stessa conduttura 21 nell'alloggiamento 7.
Il ventilatore 17 Ã ̈ atto a far circolare un flusso d'aria lungo il percorso chiuso definito dalla stessa conduttura 21, ovvero fornisce la necessaria prevalenza per consentire la circolazione di aria.
I mezzi di azionamento 18 comprendono, preferibilmente, un inverter atto a consentire una variazione di velocità di rotazione dello stesso ventilatore 17.
La macchina 1 comprende inoltre, secondo l'invenzione, un evaporatore 19 di un impianto frigorifero disposto nel circuito chiuso 37 di circolazione dell'aria attraverso il tamburo 4.
L'evaporatore 19 Ã ̈ atto a raffreddare l'aria transitante nel circuito chiuso 37 per condensare il solvente contenuto nell'aria.
Il solvente condensato nell'evaporatore 19 viene raccolto ed inviato ad un separatore 34, anch'esso facente parte della macchina 1, nel quale avviene la separazione del solvente dall'acqua.
L'evaporatore 19 dell'impianto frigorifero à ̈ disposto all'interno della conduttura 21 di circolazione dell'aria preferenzialmente a monte del ventilatore 17 con riferimento al verso di trasferimento dell'aria all'interno della conduttura 21.
Si osservi che, in termini più generali, l'evaporatore 19 definisce secondo il trovato un dispositivo 35 di raffreddamento dell'aria.
La macchina 1 comprende inoltre, secondo l'invenzione, un condensatore 20 di un impianto frigorifero disposto nel circuito chiuso 37 di circolazione dell'aria attraverso il tamburo 4.
Il condensatore 20 Ã ̈ atto a riscaldare l'aria da immettere nel tamburo 4.
II condensatore 20 dell'impianto frigorifero à ̈ disposto all'interno della conduttura 21 di circolazione dell'aria preferenzialmente a valle del ventilatore 17 con riferimento al verso di trasferimento dell'aria all'interno della conduttura 21.
Preferenzialmente, il condensatore 20 e l'evaporatore 19 fanno parte del medesimo impianto frigorifero.
Si osservi che, in termini più generali, il condensatore 20 definisce secondo il trovato un dispositivo 36 di riscaldamento dell'aria.
Si osservi che la conduttura 21 di circolazione dell'aria, il ventilatore 17, i mezzi 18 di azionamento del ventilatore 17, l'evaporatore 19 ed il condensatore 20 fanno parte, secondo l'invenzione, di un circuito chiuso 37 di circolazione di aria di asciugatura degli articoli 2.
Si osservi altresì che nel circuito chiuso 37 l'aria di asciugatura viene riscaldata dal condensatore 20, trasferita attraverso il tamburo 4, e raffreddata successivamente dall'evaporatore 19.
Secondo il trovato, la macchina 1 comprende un sensore 24 atto a rilevare valori di concentrazione di solvente nell'aria.
Il sensore 24 Ã ̈ disposto preferenzialmente all'interno della conduttura 21 di circolazione di aria di asciugatura.
Preferibilmente, il sensore 24 Ã ̈ disposto a monte dell'evaporatore 19 rispetto al verso di trasferimento dell'aria nella stessa conduttura 21.
Si osservi che il valore di concentrazione di solvente nell'aria à ̈ positivamente correlato al valore di concentrazione di solvente sull' indumento 2; in altre parole ad un basso valore rilevato di concentrazione di solvente nell'aria corrisponde una bassa concentrazione di solvente sull'indumento 2 e ad un alto valore rilevato di concentrazione di solvente nell'aria corrisponde una elevata concentrazione di solvente sull'indumento 2.
Più in generale, il sensore 24 definisce mezzi 23 di rilevamento di un valore di concentrazione del solvente nell'aria di asciugatura.
Secondo l'invenzione, la macchina 1 comprende una centralina 22, collegata ai mezzi 18 di azionamento del ventilatore 17 ed ai mezzi 23 di rilevamento della concentrazione di solvente nell'aria.
Tale centralina in altre parole à ̈ definita da un computer di bordo, associato alla macchina 1 stessa.
Come verrà meglio descritto nel prosieguo con riferimento al funzionamento della macchina 1, secondo l'invenzione la centralina 22 à ̈ programmata per regolare la velocità di rotazione del ventilatore 17 in funzione del valore rilevato di concentrazione del solvente nell'aria di asciugatura per mezzo del sensore 24.
Inoltre, preferibilmente, la centralina 22 Ã ̈ programmata per comandare l'apertura e la chiusura delle valvole 31 in opportuna relazione in funzione delle diverse fasi di funzionamento della macchina stessa.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, la macchina 1 comprende una coppia di elementi (25a, 25b) di chiusura, mobili per chiudere a tenuta una porzione 70 del circuito chiuso 37 di circolazione dell'aria di asciugatura.
Tali elementi (25a, 25b) di chiusura sono mobili tra due posizioni estreme: una posizione di apertura (illustrata con linea continua nella figura 1), in cui consentono la circolazione dell'aria nella conduttura 21 di circolazione dell'aria ed una posizione di chiusura (illustrata in tratteggio nella figura 1) in cui impediscono la circolazione dell'aria nella conduttura di circolazione dell'aria, occludendo la conduttura 21 stessa.
Gli elementi (25a, 25b) di chiusura, quando sono disposti nella posizione di chiusura, consentono di isolare a tenuta l'alloggiamento 7 della macchina 1 contenente il tamburo 4.
Si osservi che, più in generale, gli elementi (25a, 25b) di chiusura consentono di chiudere a tenuta una porzione 70 del circuito chiuso 37 di circolazione dell'aria comprendente lo stesso tamburo 4 ed escludente l'evaporatore 19.
Tali elementi (25a, 25b) di chiusura definiscono pertanto mezzi di chiusura di una porzione 70 del circuito chiuso 37 di circolazione dell'aria di asciugatura.
Secondo la forma di realizzazione di figura 1, a titolo esemplificativo e non limitativo, un primo elemento 25a di chiusura à ̈ disposto lungo la conduttura 21 di circolazione dell'aria a monte dell'evaporatore 19 ed un secondo elemento 25b di chiusura à ̈ disposto lungo la conduttura 21 di circolazione dell'aria a valle del ventilatore 17.
Preferibilmente tali elementi (25a, 25b) di chiusura sono collegati alla centralina 22 per essere attivati in apertura / chiusura dalla stessa centralina 22 in una opportuna fase del ciclo di lavaggio, come verrà meglio descritto nel prosieguo.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, la macchina 1 comprende un circuito chiuso 38 secondario di circolazione dell'aria, comprendente un aspiratore 26 ed una coppia di filtri 27 a carboni.
L'aspiratore à ̈ preferibilmente collegato alla centralina 22 per essere attivato da quest'ultima in una opportuna fase del ciclo di lavaggio.
L'aspiratore 26 consente di far circolare l'aria lungo il percorso chiuso definito dallo stesso circuito chiuso 38 secondario ai finì di un trattamento dell'aria all'interno dell'alloggiamento 7 della macchina 1.
Preferibilmente, una coppia di valvole 40 consente di chiudere / aprire il circuito secondario 38.
Infatti l'aria viene depurata dai filtri a carboni 27, che definiscono secondo il trovato mezzi di filtraggio dell'aria.
Le caratteristiche tecnico - funzionali del circuito chiuso secondario 38 verranno meglio descritte nel prosieguo.
In alternativa al circuito chiuso 38 secondario di circolazione dell'aria, come illustrato nella figura 2, la macchina 1 comprende una conduttura 28 di estrazione dell'aria dell'alloggiamento 7, sfociante nell'ambiente esterno ed una conduttura 29 di immissione dell'aria dall'ambiente esterno nell'alloggiamento 7.
Un aspiratore 26 Ã ̈ disposto per operare lungo la conduttura 28 di estrazione dell'aria.
Si osservi che, secondo tale variante, ambedue le condutture di immissione e di estrazione (29, 28) dell'aria nell'alloggiamento 7 sono provviste di valvole 30, azionabili per consentire la chiusura / apertura delle condutture (29, 28) stesse.
Preferibilmente, le valvole 30 sono attivate dalla stessa centralina 22 in una opportuna fase del ciclo di lavaggio, come verrà descritto meglio nel prosieguo.
Verrà descritto nel prosieguo il funzionamento della macchina 1 oggetto della presente invenzione, con riferimento ad un ciclo di lavaggio secondo una preferita modalità di funzionamento.
Tale macchina à ̈ piuttosto versatile e pertanto l'esempio di seguito illustrato à ̈ da intendersi come esempio puramente esemplificativo ai fini di agevolare la comprensione del funzionamento e dei vantaggi dell'invenzione e di meglio chiarire taluni aspetti tecnico - funzionali.
La centralina 22 aziona il tamburo 4 in rotazione e comanda l'immissione di solvente all'interno dello stesso tamburo 4, per mezzo dei mezzi 11 di immissione di solvente, per realizzare un ciclo di lavaggio.
La rotazione del tamburo 4 consente di distribuire in modo efficace il solvente e di ottimizzare il lavaggio degli stessi indumenti 2.
Una volta che le operazioni di lavaggio sono state completate, Ã ̈ necessario operare l'asciugatura degli articoli 2 per rimuovere da questi il solvente liquido utilizzato per il lavaggio.
Pertanto, la centralina 22 provvede ad azionare gli elementi (25a, 25b) di chiusura nella loro posizione di apertura e comanda i mezzi 18 di azionamento del ventilatore 17 per porre lo stesso ventilatore 17 in rotazione.
Il ventilatore 17 consente di far circolare un flusso d'aria nel circuito 37 chiuso di circolazione d'aria di asciugatura, che viene riscaldata in corrispondenza del condensatore 20 e raffreddata in corrispondenza dell'evaporatore 19; tale aria lambisce gli indumenti 2 contenuti all'interno del tamburo 4 provocando l'asciugatura degli stessi e l'evaporazione del solvente su di essi depositato.
Preferibilmente l'aria viene riscaldata dal condensatore 20 in modo che all'ingresso del tamburo 4 si trovi ad una temperatura tra i 60°C e gli 85° C; ancora più preferibilmente tra i 65°C ed i 75°C.
L'aria calda investe gli indumenti 2 nel tamburo 4 e porta via il solvente dagli stessi sotto forma di vapore.
A valle del tamburo 4 tale aria, densa di vapore, incontra l'evaporatore 19 e a contatto con lo stesso il vapore si condensa.
L'evaporatore 19 consente di asportare calore dall'aria, condensando il vapore ovvero provocando una transizione dello stesso solvente da vapore a liquido.
Pertanto, a valle dell'evaporatore 19, l'aria si trova ad una temperatura inferiore rispetto a quella a monte dello stesso evaporatore 19.
II solvente condensato nell'evaporatore 19 viene raccolto ed inviato al separatore 34 nel quale avviene la separazione del solvente dall'acqua e dalle altre sostanze liquide, se presenti, costituenti il liquido di lavaggio .
II solvente recuperato viene inviato all'interno del serbatoio 9 di contenimento; ciò consente, vantaggiosamente, di poterlo riutilizzare nei successivi cicli di lavaggio.
Nel caso in cui il solvente presenti una elevata concentrazione di impurità e/o sporcizia, lo stesso può essere inviato all'unità di distillazione 12 e/o al gruppo 13 di filtraggio.
Secondo la preferita modalità di funzionamento, à ̈ prevista una fase di azionamento del ventilatore 17 ad una predeterminata velocità di rotazione wl, ovvero ad un primo valore di velocità wl.
Tale fase consente di asciugare gli indumenti 2 in maniera particolarmente rapida, condensando la maggior parte del solvente presente all'interno del tamburo 4, sugli indumenti 2 e nell'alloggiamento 7.
Infatti la portata di aria transitante nel circuito chiuso 37 Ã ̈ piuttosto elevata e consente di asciugare gli indumenti 2 piuttosto rapidamente.
In generale si osservi che la velocità di rotazione del ventilatore 17 à ̈ correlata alla portata di aria nel circuito chiuso 37; pertanto più in generale la velocità di rotazione del ventilatore 17 corrisponde alla velocità di circolazione dell'aria nel circuito chiuso 37.
Tale fase tuttavia, sebbene consenta di ottimizzare la durata del ciclo di asciugatura, non consente di ridurre la concentrazione di solvente nell'aria al di sotto di predeterminati valori.
Pertanto, secondo l'invenzione, la centralina 22 attua una riduzione della velocità del ventilatore 17 quando ha rilevato, per mezzo del sensore 24, un predeterminato valore di concentrazione cl di solvente nell'aria.
Preferibilmente, la centralina 22 riduce progressivamente la velocità di rotazione del ventilatore 17 al raggiungimento del predeterminato valore di concentrazione cl di solvente nell'aria.
La riduzione della velocità di rotazione del ventilatore 17 consente di ridurre la portata dell'aria circolante nel circuito chiuso 37 e, conseguentemente, di ridurre la temperatura dell'aria in uscita dall'evaporatore 19. Preferibilmente, in tale fase di riduzione della velocità, la temperatura dell'aria in uscita dall'evaporatore 19 decresce fino a livelli anche inferiori a -10°C, ancora più preferibilmente fino ad un livello al di sotto di - 15°C.
A tali temperature l'evaporatore 19 condensa, in modo particolarmente efficace, il solvente asportato dagli indumenti 2 e presente sottoforma di vapore nell'aria, consentendo di ridurre a livelli particolarmente bassi la quantità di solvente residuo sugli indumenti 2.
Secondo una preferita modalità di funzionamento, à ̈ previsto di ridurre la velocità di rotazione del ventilatore 17 fino ad un predeterminato secondo valore di velocità w2.
Inoltre, preferibilmente, à ̈ previsto di mantenere la velocità di rotazione del ventilatore 17 ad un predeterminato secondo valore di velocità w2, corrispondente ad un regime minimo di rotazione del ventilatore 17.
Sperimentalmente si à ̈ rilevato che alla velocità di rotazione w2 del ventilatore corrisponde una portata di aria lungo il circuito chiuso 37 di circa 3⁄4 di quella a velocità wl del ventilatore.
Il ventilatore 17 viene azionato in rotazione con tale secondo valore di velocità w2 di rotazione per un tempo predeterminato, o fintanto che non à ̈ stato rilevato un predeterminato valore di concentrazione di solvente nell'aria corrispondente ad un abbattimento della concentrazione del solvente sugli indumenti. Vantaggiosamente le fasi del ciclo di asciugatura sopradescritto consentono di asciugare efficacemente gli indumenti 2 e di asportare il solvente dagli indumenti 2 in modo che, al termine dello stesso ciclo, la quantità di solvente residua sugli indumenti abbia valori minimali.
Preferenzialmente, al termine delle operazioni sopra descritte, la centralina 22 provvede a comandare gli elementi di chiusura (25a, 25b) dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura, in modo da isolare a tenuta l'alloggiamento 7 rispetto all'evaporatore 19. Ciò, vantaggiosamente, impedisce qualsiasi ulteriore riflusso / evaporazione del solvente presente in corrispondenza dell'evaporatore 19, consentendo di mantenere sugli indumenti 2 i livelli di concentrazione di solvente particolarmente bassi ottenuti con il ciclo di asciugatura descritto in precedenza.
Inoltre, secondo la preferita forma di realizzazione di figura 2, à ̈ previsto di ri-circolare l'aria nel circuito secondario 38 prima che l'operatore acceda al tamburo 4; ciò consente di assicurare un adeguato trattamento dell'aria presente all'interno dell'alloggiamento 7 anche in caso di guasto del circuito chiuso 37 di asciugatura che provocherebbe livelli elevati di concentrazione di solvente nell'aria.
In altre parole, il circuito chiuso secondario 38 consente di evitare che lo stesso operatore venga a contatto con aria con livelli di concentrazione di solvente troppo elevati, operando un trattamento dell'aria prima dell'apertura di un portello di accesso al tamburo 4.
Si osservi che, vantaggiosamente, gli elementi (25a, 25b) di chiusura sono disposti nella posizione di chiusura durante il ricircolo dell'aria nel circuito secondario.
Secondo una variante la macchina 1 Ã ̈ priva del sensore 24.
Secondo tale variante, la variazione della velocità di rotazione del ventilatore 17 non viene eseguita in funzione del valore rilevato di concentrazione nell'aria del circuito chiuso 37 (ovvero in retroazione sul valore di concentrazione nell'aria) ma tale variazione di velocità viene eseguita secondo una determinata temporizzazione, secondo uno schema funzionale cosiddetto in gergo tecnico "controllo aperto".
Tale temporizzazione à ̈ desunta, ad esempio, da valori statistici di concentrazioni di solvente attese nell'aria di asciugatura, ovvero sugli indumenti 2, dopo un predeterminato tempo di attivazione del ventilatore 17 , valori ottenuti sulla base di rilevazioni sperimentali.
A titolo esemplificativo e non limitativo, la macchina 1 viene mantenuta alla velocità di rotazione wl per un determinato primo intervallo temporale tl ed alla velocità di rotazione w2 per un determinato secondo intervallo temporale t2.
Pertanto le fasi descritte in precedenza con riferimento alla macchina 1 provvista del sensore 24 non sono attuate in funzione di un valore misurato, ovvero rilevato, di concentrazione di solvente ma in funzione di una temporizzazione corrispondente ad un determinato valore presunto ovvero atteso del solvente sull'indumento 2.
Si osservi che, secondo tale variante, Ã ̈ prevista una fase di set-up in cui vengono impostate le temporizzazioni (tl, t2); in tale fase preferibilmente vengono misurati i valori di concentrazione di solvente nell'aria e le tempistiche vengono determinate per ottimizzare il funzionamento della macchina 1.
Pertanto nel proseguo con il termine "valore determinato di concentrazione" si intende un valore rilevato di concentrazione, per mezzo dei mezzi di rilevamento, oppure un valore atteso di concentrazione di solvente (rilevato ad esempio sperimentalmente).
Tale variante rientra comunque nell'ambito della presente invenzione.
Si osservi che, secondo il trovato, resta definito un metodo di lavaggio a secco di articoli 2 comprendente le seguenti fasi:
- immettere un solvente all'interno di un tamburo 4 di contenimento di articoli 2;
- ruotare il tamburo 4 per distribuire il solvente sugli articoli 2;
- far circolare un flusso d'aria di asciugatura lungo un circuito chiuso 37, di cui fa parte il tamburo 4, per asciugare gli articoli 2 dal solvente;
- riscaldare l'aria circolante nel circuito chiuso 37 a monte del tamburo 4 e raffreddare la stessa aria a valle del tamburo 4;
- variare, nella fase di circolazione di un flusso d'aria di asciugatura lungo il circuito chiuso 37, la velocità di circolazione dell'aria lungo il circuito chiuso 37.
Si osservi che il metodo, in termini più generali, prevede di variare la velocità di circolazione dell'aria lungo il circuito chiuso 37.
Secondo la forma realizzativa descritta in precedenza ed illustrata nelle figure 1 e 2, tale fase à ̈ attuata mediante una riduzione della velocità del ventilatore 17.
Tuttavia la variazione della velocità di circolazione dell'aria lungo il circuito chiuso 37 può essere attuata anche in altri modi, ad esempio facendo circolare una porzione dell'aria in un circuito di bypass o attivando perdite di carico aggiuntive lungo il circuito chiuso 37.
Si osservi che il metodo sopradescritto e la macchina 1 consentono di abbattere drasticamente i livelli di odori sugli indumenti 2.
Inoltre, quando sulla macchina 1 viene impiegato il solvente innovativo in precedenza citato si ottiene un lavaggio ottimale degli indumenti e nel contempo un limitato inquinamento ambientale.
Un vantaggio della presente invenzione à ̈ quello di proporre un metodo ed una macchina di lavaggio a secco che consentano di ridurre fortemente la concentrazione di solvente residuo sugli articoli al termine del ciclo di lavaggio.
Un altro vantaggio della presente invenzione à ̈ quello di proporre una macchina di lavaggio a secco, ed un metodo, che consenta di ottimizzare la durata della fase di asciugatura degli articoli stessi.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) di lavaggio a secco di articoli (2) quali indumenti e simili, comprendente: - un tamburo (4) girevole di contenimento degli articoli (2); - mezzi di immissione (11) di un solvente nel tamburo (4); - mezzi di scarico (16) di un solvente dal tamburo (4); - un circuito (37) chiuso di circolazione di aria di asciugatura di detti articoli (2) all'interno del tamburo (4), comprendente almeno un ventilatore (17) di movimentazione dell'aria, mezzi (18) di azionamento del ventilatore (17), un dispositivo di riscaldamento (36) per riscaldare l'aria da immettere nel tamburo (4), un dispositivo di raffreddamento (35) dell'aria per condensare il solvente contenuto nell'aria in uscita dal tamburo (4), caratterizzata dal fatto di comprendere: una centralina (22), collegata ai mezzi (18) di azionamento del ventilatore (17) e programmata per regolare la velocità di rotazione del ventilatore (17) in funzione di una determinata temporizzazione corrispondente a valori determinati di concentrazione del solvente nell'aria di asciugatura.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (25a, 25b) di chiusura a tenuta di almeno una porzione (70) del circuito chiuso (37) di circolazione di aria, con detta porzione (70) contenente detto tamburo (4) ed escludente detto dispositivo di raffreddamento (35).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (25a, 25b) di chiusura a tenuta sono collegati a detta centralina (22) ed attivati per chiudere detta almeno una porzione (70) del circuito chiuso (37) in funzione di un determinato valore di concentrazione del solvente nell'aria di asciugatura corrispondente ad un abbattimento della concentrazione di solvente sugli articoli (2).
  4. 4 . Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (23) di rilevamento del valore di concentrazione del solvente nell'aria di asciugatura e dal fatto che detta centralina (22) Ã ̈ collegata a detti mezzi (23) di rilevamento, detto valore determinato di concentrazione essendo un valore di concentrazione rilevato da detti mezzi (23) di rilevamento.
  5. 5.Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto di comprendere un circuito chiuso (38) secondario di circolazione di aria, comprendente almeno un aspiratore (26) e mezzi (27) di filtraggio dell'aria transitante lungo detto circuito chiuso (38) secondario.
  6. 6. Macchina secondo le rivendicazioni 3 e 5, caratterizzata dal fatto che la centralina (22) Ã ̈ programmata per attivare l'aspiratore (26) contestualmente all'attivazione dei mezzi (25a, 25b) di chiusura a tenuta.
  7. 7 . Metodo di lavaggio a secco di articoli (2) quali indumenti e simili, comprendente le seguenti fasi: - immettere un solvente all'interno di un tamburo (4) di contenimento di articoli (2); - ruotare il tamburo (4) per distribuire il solvente sugli articoli (2); - far circolare un flusso d'aria di asciugatura lungo un circuito chiuso (37), di cui fa parte il tamburo (4), per asciugare gli articoli (2) dal solvente; - riscaldare l'aria circolante nel circuito chiuso (37) a monte del tamburo (4) e raffreddare la stessa aria a valle del tamburo (4); il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente la seguente fase: - variare, nella fase di circolazione di un flusso d'aria di asciugatura lungo il circuito chiuso (37), la velocità di circolazione dell'aria lungo il circuito chiuso (37).
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la fase di variare la velocità di circolazione dell'aria lungo il circuito chiuso (37) à ̈ attuata mediante una variazione di velocità di un ventilatore (17).
  9. 9. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 o 8, caratterizzato dal fatto di comprendere una ulteriore fase di rilevare il valore di concentrazione di solvente nell'aria circolante nel circuito chiuso (37) e dal fatto che nella fase di variare la velocità di circolazione à ̈ previsto di variare la velocità di circolazione in funzione del valore rilevato di concentrazione di solvente nell'aria.
  10. 10. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 ad 9, caratterizzato dal fatto che detta fase di regolazione della velocità di trasferimento dell'aria comprende, nell'ordine, le seguenti fasi: - mantenimento della velocità di circolazione dell'aria lungo il circuito chiuso (37) al di sopra di un primo valore (wl) determinato di velocità per un tempo (tl) corrispondente al raggiungimento di un valore determinato (cl) di concentrazione di solvente nell'aria; - riduzione della velocità di circolazione dell'aria.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che nella fase di riduzione della velocità di circolazione dell'aria lungo il circuito chiuso (37) à ̈ previsto di ridurre in modo progressivo la velocità di circolazione dell'aria fino ad un secondo valore determinato di velocità (w2).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che, dopo la fase di riduzione della velocità, à ̈ prevista una fase di mantenimento della velocità di circolazione dell'aria ad un secondo valore determinato di velocità (w2).
  13. 13. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 12, in cui detta fase di raffreddare à ̈ attuata mediante un dispositivo di raffreddamento (35) integrato in un circuito frigorifero, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di chiusura a tenuta di una porzione (70) del circuito chiuso (37) al termine di detta fase di circolazione di detto flusso d'aria di asciugatura, detta porzione (70) comprendendo il tamburo (4) e non comprendendo detto dispositivo di raffreddamento (35).
  14. 14. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 13, caratterizzato dal fatto di comprendere una ulteriore fase di far circolare un flusso d'aria lungo un circuito chiuso (38) secondario provvisto di mezzi (27) di filtraggio, con detto circuito chiuso (38) secondario comprendente lo stesso tamburo (4).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 13 e 14, caratterizzato dal fatto che detta ulteriore fase di far circolare un flusso d'aria lungo il circuito chiuso secondario (38) Ã ̈ eseguita contestualmente a detta fase di chiusura a tenuta di una porzione (70) del circuito chiuso (37).
  16. 16. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 7 alla 15, in cui detto solvente à ̈ individuato dalla denominazione registrata Methylenbis (oxy)dibutan ovvero dal nome Dibutoxymethane o dal numero CAS: 2568-90-3.
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