ITMI20012006A1 - Elemento di tenuta per un dispositivo elettrico a innesto - Google Patents

Description

STATO DELLA TECNICA

L' invenzione parte da un elemento di tenuta per un dispositivo elettrico a innesto conformemente al genere della rivendicazione 1. Un tale elemento di tenuta è noto dal DE 197 43 104 Al per un connettore elettrico a innesto, che come parte di un dispositivo elettrico a innesto è accoppiabile con un controconnettore a innesto in maniera amovibile.

L'elemento di tenuta è eseguito nella forma di una guarnizione radiale perimetrale chiusa supportata indirettamente su una custodia del connettore a innesto su un collare. L'elemento di tenuta presenta un corpo fondamentale di superficie sostanzialmente rettangolare della sezione trasversale. Esternamente dal corpo fondamentale si ergono più labbri di tenuta distanziati assialmente ed orientati radialmente.

Assiemando il connettore a innesto con il controconnettore a innesto i labbri di tenuta si portano in appoggio con vincolo meccanico su un lato interno di un manicotto di guida del controconnettore a innesto, che viene infilato in un corrispondente canale di guida del connettore a innesto. Uno spostamento assiale dell'elemento di tenuta in direzione di innesto del collare di guida viene in tal caso impedito da uno spallamento sostenente parzialmente il corpo fondamentale.

In dispositivi a innesto, che in seguito a tentativi di miniaturizzazione possono presentare soltanto un piccolissimo volume costruttivo, in caso di modesto spazio libero radiale fra il collare del connettore a innesto e il lato interno del manicotto di guida del controconnettore a innesto, che consente quindi soltanto una modesta altezza costruttiva dell'elemento di tenuta, possono verificarsi irregolarità di funzionamento sull'elemento di tenuta. Quando per poter ancora ottenere l'altezza ammessa dell'elemento di tenuta, il corpo fondamentale viene dimensionato assai sottile, allora la sua rigidezza risulta così modesta che non è più garantito un sicuro accoppiamento del collegamento a innesto. In tal caso calzando il manicotto di guida sull'elemento di tenuta si verifica una deformazione della guarnizione.

Una guarnizione così schiacciata impedisce la completa chiusura del dispositivo a innesto e porta alla sua perdita di elasticità.

Se invece il corpo fondamentale con corrispondente altezza costruttiva viene eseguito sufficientemente rigido e come compensazione i labbri di tenuta vengono sagomati con minore altezza costruttiva, allora è possibile effettuare la chiusura del dispositivo a innesto senza una deformazione dell'elemento di tenuta, come previsto, e tuttavia soltanto a spese di un insufficiente compressione di tenuta dell'elemento di tenuta.

Per un dispositivo a innesto in grado di funzionare sono indesiderate sia una deformazione dell'elemento di tenuta sia anche la sua insufficiente azione di tenuta.

VANTAGGI DELL'INVENZIONE

L'elemento di tenuta secondo l'invenzione per un dispositivo elettrico a innesto con le caratteristiche della rivendicazione 1 ha invece il vantaggio consistente nel fatto che si impediscono in misura soddisfacente gli inconvenienti precedentemente menzionati. A tale scopo l'elemento di tenuta è applicato con vincolo di materiale sul primo connettore a innesto e nel suo corpo fondamentale è dimensionato in modo tale che questo presenta un rapporto fra la sua altezza assiale H e la sua larghezza radiale B, che è inferiore o pari a 15. Con il fissaggio con vincolo di materiale dell'elemento di tenuta per mezzo del suo corpo fondamentale sul primo connettore a innesto, al corpo fondamentale stesso nel caso di una modesta estensione radiale, con cui è possibile impiegare l'elemento di tenuta anche con ridotte condizioni di montaggio, viene conferita un'elevata rigidezza propria.

In tal modo è garantito che il corpo fondamentale, anche nel caso di una sollecitazione assiale degli organi di tenuta sporgenti da esso, rimane senza deformazioni e l'elemento di tenuta per una chiusura a tenuta funzionalmente sicura del dispositivo a innesto presenta la necessaria rigidezza propria per l'accoppiamento dei due connettori a innesto.

In tal modo sussistono i presupposti per un effetto di tenuta assicurato dell'elemento di tenuta sul dispositivo a innesto.

DISEGNO

Un esempio di realizzazione dell'invenzione è rappresentato nel disegno ed illustrato più dettagliatamente nella descrizione delle figure.

Rispettivamente in una rappresentazione in sezione nella figura 1 è mostrato in dettaglio un dispositivo a innesto e nella figura 2 un elemento di tenuta.

DESCRIZIONE DELL'ESEMPIO DI REALIZZAZIONE

Un dispositivo elettrico a innesto 10 secondo la figura 1 come componenti principali presenta un primo connettore a innesto 11, un secondo connettore a innesto 12 ed un elemento di tenuta 13. Entrambi i connettori a innesto 11, 12 sono accoppiabili fra di loro in maniera reversibile, laddove l'elemento di tenuta 13 chiude a tenuta reciprocamente i connettori a innesto assiemati 11, 12 proteggendo così il dispositivo a innesto 10 da influenze esterne, specialmente da spruzzi d'acqua.

Il primo connettore a innesto 11 presenta una custodia 14 allungata di materia artificiale. In maniera nota e non più rappresentata nel primo connettore a innesto 11 sono presenti elementi di contatto per la presa di contatto con controelementi di contatto del secondo connettore a innesto 12, mostrato solo parzialmente. Il numero e la disposizione degli elementi di contatto definiscono la superficie della sezione trasversale della custodia 14 del connettore a innesto. In questo esempio di realizzazione essa in modo non rappresentato è parzialmente circolare; alternativamente ad esempio essa potrebbe essere anche parzialmente rettangolare con zone d'angolo arrotondate.

La custodia 14 del connettore a innesto contiene un collare di guida oblungo 16 che è rivolto verso il secondo connettore a innesto 12 e la cui superficie di sezione trasversale è costante sul suo andamento longitudinale assiale. Su una sezione parziale 17 del collare di guida 16, distanziato da un'estremità scoperta 18 del collare di guida 16, l'elemento di tenuta 13, rappresentato separatamente nella figura 2, è fissato con vincolo di materiale. Questo fissaggio risulta dalla fabbricazione della custodia 16 del connettore a innesto e dell'elemento di tenuta 13 con il metodo di inietto fusione a due componenti, in cui in un unico attrezzo di iniezione per materia artificiale dapprima viene prodotta ad iniezione la custodia 14 del connettore a innesto e successivamente l'elemento di tenuta 13 viene applicato ad iniezione sul collare di guida 16.

Alternativamente l'elemento di tenuta 13 potrebbe essere montato anche in un altro modo ben aderente sul primo connettore a innesto 11, ad esempio tramite un incollatura.

L'elemento di tenuta 13 è sagomato a forma di anello. Esso presenta un corpo fondamentale 21 con superficie rettangolare della sezione trasversale, la cui estensione assiale nella figura 2 è indicata con H per la sua altezza e la cui estensione radiale è qui indicata con B per la sua larghezza. Da un lato esterno 22 del corpo fondamentale 21 si ergono organi di tenuta 23 nella forma di lamelle 24, che sono orientati radialmente, sono reciprocamente distanziati assialmente parallelamente e la cui superficie della sezione trasversale è eseguita rispettivamente a guisa di un triangolo isoscele, laddove un lato del triangolo si estende lungo il lato esterno 22. Le lamelle 24 alternativamente potrebbero essere dotate anche di un'altra superficie della sezione trasversale presentante ad esempio la forma di un semi ellisse.

Le lamelle 24, in un unico pezzo con il corpo fondamentale 21, per effetto della loro disposizione sporgente esterna con rispettivamente un'estremità libera 25 appuntita, sono facilmente deviabili in corrispondenza di questo.

Del secondo connettore a innesto 12, rappresentato solo parzialmente nella figura 1, è mostrata una zona parziale di un corpo di alloggiamento 26 a forma di manicotto, che per forma e per apertura interna è adattata al collare di guida 16 del primo connettore a innesto 11, dotato dell'elemento di tenuta 13, in modo che nel caso di un calzaggio, ad orientamento assiale e che avviene in direzione di una freccia 27, del corpo di alloggiamento 26 sul collare di guida 16, le lamelle 24 vengono afferrate da un imbuto di introduzione 28 in corrispondenza del lato frontale del corpo di alloggiamento 26.

Nel caso di un ulteriore assiemaggio dei due connettori a innesto 11, 12, in cui alternativamente anche il primo connettore a innesto 11 può essere infilato parzialmente, in senso opposto a quello della freccia 27, nel secondo connettore a innesto 12, le estremità libere 25 delle lamelle 24 vengono deviate da una parete interna 29 del collare di guida 16.

Le forze assiali che con l'assiemaggio dei due connettori a innesto 11, 12 agiscono sull'elemento di tenuta 19 vengono trasmesse dalle lamelle 24 sul corpo fondamentale 21 e da questo sul collare di guida 16. In tal caso non si verifica uno schiacciamento o deformazione del corpo fondamentale 21 e quindi dell'elemento di tenuta 19, poiché il corpo fondamentale 21 presenta una sufficiente rigidezza propria con un rapporto fra la sua altezza assiale H e la sua larghezza radiale B, che non è superiore a 15. La rigidezza propria del corpo fondamentale 21 risulta essenzialmente dalla adesione con vincolo di materiale del corpo fondamentale 21 sul collare di guida 16, in cui la rigidezza del collare di guida 16 viene assunta dal corpo fondamentale 21 fino al raggiungimento del limite di aderenza del collegamento con vincolo di materiale.

Su un corpo fondamentale 21 in tal modo stabilizzato è possibile scegliere sufficientemente alta l'estensione radiale delle lamelle 24, per conseguire in tutte le posizioni di tolleranza del collare di guida 16, dell'elemento di tenuta 13 e del corpo di alloggiamento 26 la compressione superficiale delle estremità libere 25 delle lamelle 24 sulla parete interna 29, necessaria per un dispositivo a innesto 10 sufficientemente a tenuta.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di tenuta per un dispositivo elettrico a innesto presentante un primo connettore a innesto (11), accoppiabile in maniera reversibile con un secondo connettore a innesto (12), laddove sul primo connettore a innesto (11) esternamente è supportato un elemento di tenuta (13), che nel caso di un assiemaggio, ad orientamento assiale, lungo una direzione di innesto, dei due connettori a innesto (11, 12), viene sollecitato dal secondo connettore a innesto (12), laddove l'elemento di tenuta (13) presenta almeno un corpo fondamentale (21) con superficie in particolare rettangolare della sezione trasversale ed organi di tenuta (23) sporgenti verso l'esterno dal corpo fondamentale (21), caratterizzato dal fatto che l'elemento di tenuta (13) mediante il corpo fondamentale (21) è fissato con vincolo di materiale sul primo connettore a innesto (11) e il corpo fondamentale (21) presenta un dimensionamento tale che il rapporto fra la sua altezza assiale H e la sua larghezza radiale B è inferiore o pari a 15.
2. 2. Elemento di tenuta secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il fissaggio del corpo fondamentale (21) sul primo connettore a innesto (11) avviene tramite un procedimento di inietto fusione a due componenti oppure tramite incollatura.
3. 3. Elemento di tenuta secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo fondamentale (21) presenta una superficie rettangolare della sezione trasversale.
4. 4. Elemento di tenuta secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli organi di tenuta (23) sporgono da un lato esterno (22) del corpo fondamentale (21) e sono in un unico pezzo con il corpo fondamentale (21).
5. 5. Elemento di tenuta secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che gli organi di tenuta (23) sono lamelle (24), orientate di preferenza radicalmente, chiuse perimetralmente e reciprocamente distanziate assialmente parallelamente.
6. 6. Elemento di tenuta secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il secondo connettore a innesto (12) presenta un corpo di alloggiamento (26) a forma di manicotto, che con l'assiemaggio dei due connettori a innesto (11, 12) con 1'afferramento delle lamelle (24) deforma zonalmente queste in senso opposto alla loro forza di richiamo.