ITMI20010238A1 - Valvola deviatrice per macchina di lavaggio e relativi metodi di applicazione - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE DI BREVETTO PER INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una valvola deviatrice in una macchina di lavaggio per l'adduzione selettiva di acqua verso due direzioni separate.
Per quanto concerne le macchine lavabiancheria, in alcune di esse è oggi noto l'uso di un getto d'acqua dall'alto della vasca in modo tale da irrorare i capi con maggiore efficacia e migliori risultati. In altre macchine lavabiancheria è noto invece un riciclo dell'acqua dell'ultimo risciacquo caldo, che viene temporaneamente immagazzinata in un serbatoio di accumulo per essere riutilizzata per il prelavaggio del ciclo successivo, oppure dell’acqua del primo risciacquo, riutilizzata per il secondo ed ultimo risciacquo. Per effettuare queste funzioni la macchina di lavaggio viene generalmente dotata di una pompa aggiuntiva a quella dello scarico.
Per quanto concerne invece le macchine lavastoviglie, in alcune di esse per ridurre il consumo di acqua è comune utilizzare un irroratore alla volta. In questi casi la macchina di lavaggio comprende oltre alla pompa di circolazione, anche un dispositivo per indirizzare l'acqua alternativamente ad uno degli irroratori. Tale dispositivo di commutazione può essere formato in alcuni casi da un complesso leverismo. In altri casi tale dispositivo di commutazione è formato da un sistema di sfere che a seconda di come interviene la pompa di circolazione si muovono in sedi opportune per ostruire il passaggio dell'acqua: questo sistema risulta non sempre affidabile perché legato al corretto funzionamento della pompa di circolazione.
In generale nelle macchine di lavaggio per inviare un flusso in due direzioni alternative si possono utilizzare due elettrovalvole fisicamente separate o una elettrovalvola doppia dotata di duplice meccanismo di apertura comandato da due bobine elettromagnetiche. Tali soluzioni risultano tuttavia ingombranti e costose. Nel caso di utilizzo di due elettrovalvole separate anche il montaggio risulta estremamente complicato in quanto richiede l'utilizzo di un tubo e di una fascetta per ogni entrata ed uscita delle valvole.
Scopo della presente invenzione è quello di porre rimedio agli inconvenienti lamentati dai tradizionali sistemi utilizzati nelle macchine di lavaggio per la deviazione di un flusso d’acqua su due direzioni separate, in particolare scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema da usare in una macchina di lavaggio per deviare un flusso d’acqua selettivamente su due direzioni separate, che risulti semplice, economico, poco ingombrante ed affidabile.
Questi ed altri scopi sono raggiunti conformemente alla presente invenzione da una valvola deviatrice per una macchina di lavaggio domestica che si caratterizza per il fatto di comprendere: una camera collettrice di un flusso di liquido, estesa su una direzione assiale e dotata di una via di ingresso, una prima ed una seconda via di uscita; uno stelo ferromagnetico azionabile in movimento da una bobina a comando elettromagnetico lungo l’asse della bobina che è orientato nella direzione assiale della camera collettetrice; ed un attuatore mobile solidalmente allo stelo ferromagnetico tra due posizioni operative in corrispondenza delle quali viene realizzata la tenuta selettiva verso le due vie d’uscita della valvola deviatrice.
Grazie alla valvola deviatrice della presente invenzione è possibile nelle macchine lavabiancheria o lavastoviglie deviare selettivamente un flusso d'acqua su due direzioni separate senza la necessità di una pompa aggiuntiva a quella dello scarico o senza ricorrere a due elettrovalvole o ad una valvola doppia controllata da due bobine a comando elettromagnetico.
Il limitato numero di componenti della valvola deviatrice, la possibilità di montaggi a scatto dei componenti della valvola deviatrice e la semplicità del progetto permettono di ridurre i costi ed ottimizzare le prestazioni.
Questi ed altri vantaggi saranno meglio compresi alla lettura che segue di modi preferiti di realizzare l’invenzione, da leggersi a titolo esemplificativo ma non limitativo del più generale principio rivendicato.
La descrizione che segue fa riferimento ai disegni allegati in cui:
Figura 1 è una vista prospettica di un modo preferito di realizzare la valvola deviatrice della presente invenzione;
Figura 2 è una vista in elevazione laterale sezionata lungo l’asse della valvola deviatrice di figura 1 ;
Figura 3 è una vista in elevazione laterale sezionata lungo l’asse della valvola deviatrice di un’ulteriore realizzazione della presente invenzione;
Figura 4 è uno schema di un primo modo di controllo dell'acqua di lavaggio di una macchina lavastoviglie attraverso una valvola deviatrice conforme alla presente invenzione;
Figura 5 è uno schema di un primo modo di controllo dell'acqua di lavaggio di una macchina lavabiancheria attraverso una valvola deviatrice conforme alla presente invenzione; e Figura 6 è uno schema di un secondo modo di controllo dell'acqua di lavaggio di una macchina lavastoviglie attraverso una valvola deviatrice conforme alla presente invenzione.
Con riferimento alle figure 1 e 2, la valvola deviatrice 1 presenta una via d’ingresso 5, una prima via d’uscita 7 ed una seconda via d’uscita 9 in comunicazione tra loro attraverso una camera collettrice 3 che si estende preferenzialmente lungo una direzione assiale, indicata in figura 2 dalla linea L-L.
In funzione dell'applicazione la valvola 1 potrà comunque essere disposta anche diversamente da come qui illustrato, ad esempio con asse orizzontale.
La valvola deviatrice 1 è conformata in modo tale che, in riferimento alla direzione assiale della camera collettrice 3, una sua via d’uscita è posta a monte della sua via di ingresso 5 mentre l'altra sua via di uscita è posta a valle della sua via di ingresso 5.
Gli assi delle tre vie della valvola 1 sono contenuti nel piano principale della valvola 1 ma la loro orientazione può variare a seconda della necessità, essendo la disposizione illustrata vantaggiosa per ragioni principalmente di ingombro.
Più in dettaglio l'asse della via di uscita superiore 7 e della via di ingresso 5 sono paralleli, ortogonali al’asse della camera collettrice 3 e disposti dalla stessa parte di esso, mentre l'asse della via d'uscita inferiore 9 si prolunga dalla parete inferiore della camera collettrice 3 nella direzione assiale della camera collettrice 3.
Dalla porzione centrale della parete superiore della camera collettrice 3 si estende in un solo pezzo assialmente e verso l’esterno della camera collettrice 3 stessa un canotto 11 chiuso superiormente ed inferiormente in comunicazione diretta con l'interno della camera collettrice 3. La superficie interna del canotto 1 1 serve a guidare lo scorrimento assiale di uno stelo ferromagnetico 13 attraverso la camera collettrice 3, mentre la superficie esterna del canotto 11 serve a supportare una bobina 15 a comando elettromagnetico di tipo noto a sua volta destinata a controllare lo spostamento assiale dello stelo ferromagnetico 13.
Per il fissaggio della bobina 15 alla valvola 1, la base della bobina 15 ha un dito 17 deformabile in modo tale da poter essere rimovibilmente inserito a scatto in una corrispondente sede (non mostrata) prevista sul lato esterno della parete superiore della camera collettrice 3, alternativamente la bobina 15 viene trattenuta da dentini (non mostrati) situati all’apice dello stelo 11.
Lo stelo ferromagnetico 13 è solidale ad un sottostante attuatore 21 in grado di realizzare la tenuta alternativa verso una o l'altra via di uscita 7 e 9 della valvola 1 .
L’attuatore 21 è composto da due piattelli otturatori 29 e 31 coassiali resi solidali da un’astina 27 che li attraversa ortogonalmente in corrispondenza del loro centro.
Guarnizioni di tenuta 33 e rispettivamente 35 sono applicate sul lato operativo dei piattelli 29 e rispettivamente 31 .
L’astina 27 dell’attuatore 21 e lo stelo ferromagnetico 13 della bobina 15 sono giunti assialmente a scatto grazie all’innesto di una flangia 23 formata all’estremità inferiore dello stelo ferromagnetico 13 in una sede di riscontro 25 formata all’estremità superiore dell’astina 27.
L’otturatore inferiore 31 agisce direttamente sul lato interno della via di uscita 9 della valvola 1 , mentre l’otturatore superiore 29 agisce su una sezione della camera collettrice 3 che collega la via di ingresso 5 alla via di uscita 7 della valvola 1 .
Per coadiuvare lo scorrimento assiale del complesso stelo ferromagnetico 13 - attuatore 21 , l’estremità inferiore libera dell'astina 27 dell’attuatore 21 è scorrevole in un foro di guida assiale 37 ricavato in una nervatura 39 diametrale della via d'uscita 9 della valvola 1 .
Entro il canotto 11 è inserito un elemento elastico, in questo caso formato da una molla elicoidale 19, in grado di polarizzare l'attuatore 21 a riposo, vale a dire in assenza di eccitazione della bobina 15 ed in assenza di flusso attraverso la valvola 1 , su una posizione operativa predefinita. La posizione operativa a riposo qui illustrata per l’attuatore 21 è di tenuta verso l’uscita inferiore 9.
Ovviamente a seconda dell’applicazione è concepibile polarizzare l’attuatore 21 a riposo nella posizione operativa opposta.
Tale elemento elastico di polarizzazione, che come sarà più chiaro in seguito è facoltativo nel caso del l’orientazione della valvola deviatrice ora mostrata, diventa utile ad esempio nei caso in cui la valvola deviatrice 1 venga fatta funzionare in posizione ribaltata o orizzontale.
La camera collettrice 3 della valvola 1 nel caso presente è composta da una parte superiore ed una parte inferiore separate ed unite tra loro a scatto ed a tenuta, con la parte inferiore che nella connessione funge da elemento maschio e la parte superiore da elemento femmina.
La parte superiore della camera collettrice 3 comprende la via d’ingresso 5, la via d’uscita 7 ed il canotto 11 di supporto della bobina 15, mentre la parte inferiore della camera collettrice 3 comprende sostanzialmente solo la via d’uscita 9.
Nella zona di innesto tra le due parti della camera collettrice 3, la parte inferiore presenta in prossimità del suo bordo laterale degli scarichi assiali 41 che garantiscono una elevata deformabilità in senso radiale, e sul suo bordo laterale degli ingrossamenti 43, mentre la parte superiore presenta sedi di riscontro 45 per gli ingrossamenti 43.
La tenuta dell’accoppiamento tra la parte superiore e la parte inferiore della camera collettrice viene infine assicurata da un O-ring 47.
La funzione di deviazione di un flusso d’acqua da parte della valvola deviatrice della presente invenzione avviene a valle del cosiddetto “salto in aria” (dispositivo della macchina di lavaggio che impedisce il ritorno in rete di acqua sporca) ed è pertanto svolta per basse pressioni ed elevate portate. Ciò ha reso possibile il montaggio di componenti senza saldature a caldo o per fusione di materiale ed ha consentito di utilizzare materiali anche diversi per la parte superiore o corpo principale e la parte inferiore o tappo definenti la camera collettrice. In particolare la parte superiore della camera collettrice, dovendo sostenere la bobina soggetta a riscaldamento, deve poter essere realizzata con materiali plastici ad elevato punto di fusione o rammollimento.
In figura 3 è illustrata una seconda realizzazione preferita dell’invenzione, in cui le parti comuni alla realizzazione precedente per necessità di. sintesi non saranno nuovamente descritte ma solo indicate con lo stesso riferimento numerico seguito da un apice.
Nella presente realizzazione l’attuatore 21’ è illustrato nella posizione operativa opposta a quella di figura 2, vale a dire con la tenuta verso la via d’uscita inferiore 9’.
La presente realizzazione si differenzia dalla precedente per il fatto che la parte inferiore e superiore della camera collettrice 3' sono ora unite tra di loro mediante saldatura, per il fatto che la via di ingresso 5’ e la via di uscita superiore 7’ sono ora da parte diametralmente opposta rispetto all’asse della camera collettrice 3’, e soprattutto per la presenza, all’interno della camera collettrice 3’, di un passaggio capillare 49 che mantiene in costante comunicazione di fluido le due uscite della valvola deviatrice per il motivo che vedremo di seguito.
La valvola deviatrice della presente invenzione è utilizzabile in più metodi di controllo dell’acqua di lavaggio di una macchina di lavaggio.
Consideriamo innanzi tutto le applicazioni di figure 4 e rispettivamente 5, in cui la valvola deviatrice della presente invenzione viene utilizzata in una macchina lavastoviglie domestica al posto della pompa di scarico e rispettivamente in una macchina lavabiancheria domestica per il ricircolo dell’acqua a valle della pompa di scarico per irrorare dall’alto la biancheria contenuta nella vasca di lavaggio.
In figura 4 la macchina lavastoviglie comprende un pozzetto 50 della vasca di lavaggio, una pompa di circolazione 51 che preleva l’acqua dal pozzetto 50, ed una valvola deviatrice 1’ conforme alla realizzazione preferita di figura 3. La valvola deviatrice 1' ha l’ingresso 5’ collegato alla mandata della pompa di circolazione 51, l’uscita superiore 7’ collegata alla linea di scarico 59 della macchina lavastoviglie e l’uscita inferiore 9’ collegata alla linea di alimentazione 57 degli irroratori inferiore 53 e superiore 55 della macchina lavastoviglie.
In figura 5 la macchina lavabiancheria comprende una vasca di lavaggio 60, una pompa di scarico 61 che preleva l’acqua dalla vasca di lavaggio 60, ed una valvola deviatrice 1’ conforme alla realizzazione preferita di figura 3. La valvola deviatrice 1’ ha l’ingresso 5’ collegato alla mandata della pompa di scarico 61 , l’uscita superiore 7’ collegata alla linea di scarico 65 della macchina lavastoviglie e l'uscita inferiore 9’ collegata alla linea di alimentazione 63 della vasca di lavaggio 60.
L’attuatore 21’ con i due piattelli 29’ e 31’ permette di aprire l’uscita superiore 7’ e chiudere l’uscita inferiore 9’ e viceversa. In qualunque caso l’entrata 5’ resta aperta.
Consideriamo per ora la funzione di scarico dell’acqua.
Quando la pompa di circolazione 51 della lavastoviglie o la pompa di scarico 61 della lavabiancheria si avvia, l’attuatore 21’ permane in condizione di riposo polarizzato dalla molla 19’ in chiusura dell'uscita inferiore 9’. La lieve pressione alla mandata della pompa, dell’ordine di 0.3 bar, agisce sull'attuatore 21’ con una forza elevata dovuta alla vasta area su cui essa è applicata, e contribuisce pertanto a mantenere chiusa l’uscita 9’. Quindi con l'attuatore 21’ a riposo la macchina lavabiancheria o lavastoviglie effettua lo scarico.
In questa fase la bobina a comando elettromagnetico 15’ non deve essere eccitata.
In questa funzione inoltre il passaggio capillare 49 serve se alla fine dello scarico è richiesta l’immediata commutazione alla funzione di ricircolo dell’acqua. Infatti, dato che il tubo dello scarico compie una piega in alto per evitare di svuotare direttamente la vasca durante il carico dell’acqua, alla fine dello scarico a pompa ferma si può trovare ancora nel tubo acqua che non è riuscita a superare il colmo del tubo. Questa quantità d’acqua esercita una pressione piccola ma non trascurabile sul piattello superiore 29’ dell’attuatore 21’ e ostacolerebbe la commutazione se non intervenisse il passaggio capillare 49 a farla defluire verso l’altra uscita 9’.
Consideriamo ora la funzione di ricircolo dell'acqua.
Dato che come si è detto la pompa crea alla mandata una pressione massima dell'ordine di 0.3 bar, e dato che la forza che detta pressione esercita sull'attuatore è superiore alla forza con cui lo stelo ferromagnetico 13' eccitato tira l’attuatore 21’, la commutazione alla funzione di ricircolo non è possibile con la pompa in movimento. Quindi per commutare il flusso verso l'uscita inferiore 9’ bisogna prima eccitare la bobina 15' per tirare l’attuatore 21’ e poi attivare la pompa. Tuttavia dopo la commutazione ed alla ripartenza della pompa, sempre grazie alla pressione di mandata della pompa, non è strettamente necessario mantenere la bobina 15' eccitata per tutta la durata del ricircolo, essendo la pressione di mandata stessa della pompa a mantenere l’attuatore 21’ in posizione sollevata. Dal momento che il tempo di commutazione della valvola deviatrice è dell'ordine dei centesimi di secondo mentre la pompa impiega almeno un secondo per creare la pressione in mandata, per effettuare la funzione di ricircolo è possibile eccitare la valvola deviatrice prima o al limite simultaneamente alla pompa.
In questa funzione l’utilità del passaggio capillare 49 si manifesta soprattutto nel caso di impiego della valvola in ambienti particolarmente sporchi, in cui la sporcizia può impedire la perfetta tenuta verso le uscite della valvola. Se l'acqua dovesse trafilare attraverso la guarnizione 33’ del piattello superiore 29’ si potrebbe creare un livello d’acqua sopra il piattello 29’ stesso che penalizzerebbe ancor di più la tenuta verso l’uscita superiore 7’. In questa situazione interviene invece il passaggio capillare 49 che scarica verso l’uscita inferiore 9’ l’acqua trafilata ripristinando quel differenziale di pressione ai capi del piattello superiore 29’ idoneo a mantenere una corretta tenuta verso l’uscita superiore 7’. In questo caso la migliore applicazione si ottiene disponendo la valvola deviatrice con asse orizzontale e scarico verso il basso.
Opzionalmente nel passaggio a capillare di una valvola deviatrice conforme alla presente invenzione è integrata una valvola di non ritorno per una compensazione solo unidirezionale della pressione tra le due vie d’uscita della valvola.
La valvola deviatrice della presente invenzione viene utilizzata in una macchina lavabiancheria domestica per il recupero dell’acqua a valle della pompa di scarico identicamente a come previsto per il ricircolo, con l’unica differenza che una delle due uscite della valvole sarà collegata ad un serbatoio di accumulo temporaneo piuttosto che alla vasca di lavaggio.
Con riferimento ora alla figura 6, la valvola deviatrice della presente invenzione, ad esempio una valvola conforme alla realizzazione di figura 3, può essere impiegata in una macchina lavastoviglie domestica per l’adduzione alternata agli irroratori superiore 69 ed inferiore 67 della vasca di lavaggio. In questo caso la mandata della pompa di circolazione 71 è collegata all’ingresso 5’ della valvola 1’, l’uscita superiore 7’ della valvola 1’ alimenta l'irroratore superiore 69 mentre l'uscita inferiore 9' della valvola 1’ alimenta l’irroratore inferiore 67. Vantaggiosamente si può scegliere di disporre la valvola con asse verticale ed eccitare l'attuatore 21' per portarlo in alto, lasciandolo poi ricadere nella posizione di commutazione inferiore per effetto della gravità e della colonna d'acqua residua rimasta tra l’uscita superiore 7’ e l’irroratore superiore 69 al momento della diseccitazione della pompa di circolazione 71.
Sempre con riferimento alla figura 6, nel caso in cui l’attuatore 21’ sia appositamente privo dell’otturatore inferiore 31’, la valvola 1’ permette l’apertura e la chiusura solo della sua via d’uscita superiore 7’, mentre la via d’uscita inferiore 9’ rimane sempre aperta. In tal caso la macchina lavastoviglie può compiere un lavaggio con entrambi gli irroratori 67 e 69 alternato ad un lavaggio con il solo irroratore inferiore 67, oppure può compiere un lavaggio con il solo irroratore inferiore ad esempio per un programma di lavaggio a mezzo carico.
Claims (24)
- RIVENDICAZIONI 1. Una valvola deviatrice per una macchina di lavaggio domestica che si caratterizza per il fatto di comprendere: una camera collettrice di un flusso di liquido, estesa su una direzione assiale e dotata di una via di ingresso, una prima ed una seconda via di uscita; uno stelo ferromagnetico azionabile in movimento da una bobina a comando elettromagnetico lungo l’asse della bobina, il quale asse della bobina è orientato nella direzione assiale della camera collettetrice; ed un attuatore mobile solidalmente allo stelo ferromagnetico tra due posizioni operative in corrispondenza delle quali esso realizza la tenuta selettiva verso l'una o l’altra delle due vie d'uscita della valvola deviatrice.
- 2. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che una via di uscita della valvola è posta a monte della via di ingresso della valvola e l’altra via d’uscita della valvola è posta a valle della via di ingresso della valvola in riferimento alla direzione assiale della camera collettrice.
- 3. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che la bobina a comando elettromagnetico è disposta in corrispondenza di una estremità assiale della camera collettrice, e dal fatto che una delle vie d’uscita della valvola è disposta in corrispondenza dell'altra estremità assiale della camera collettrice.
- 4. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dai fatto che l’asse della via di ingresso della valvola e l’asse della via di uscita della valvola più vicina alla bobina a comando elettromagnetico sono disposti trasversalmente alla direzione assiale della camera collettrice:
- 5. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che l'asse della via d’ingresso della valvola e l'asse della via d’uscita della valvola più vicina alla bobina a comando elettromagnetico sono complanari e dal fatto che la via d’ingresso della valvola e la via d’uscita della valvola più vicina alla bobina a comando elettromagnetico sono disposte dallo stesso lato rispetto al'asse della camera collettrice.
- 6. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione 4 caratterizzata dal fatto che l'asse della via d’ingresso della valvola e l’asse della via d'uscita della valvola più vicina alla bobina a comando elettromagnetico sono complanari e dal fatto che la via d'ingresso della valvola e la via d'uscita della valvola più vicina alla bobina a comando elettromagnetico sono disposte da parte opposta rispetto all'asse della camera collettrice.
- 7. Una valvola deviatrice secondo una qualunque rivendicazione da 2 a 6 caratterizzata dal fatto che la parete della camera collettrice che forma l’estremità assiale in cui è disposta la bobina a comando elettromagnetico provvede un canotto che si estende in un solo pezzo assialmente e versò l’esterno della camera collettrice e che risulta chiuso superiormente ed inferiormente in comunicazione diretta con l'interno della camera collettrice, detto canotto avendo la superficie interna atta a guidare lo scorrimento assiale dello stelo ferromagnetico attraverso la camera collettrice e la superficie esterna atta a supportare la bobina a comando elettromagnetico
- 8. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che entro il canotto è inserito un elemento elastico in grado di polarizzare l'attuatore a riposo, vale a dire in assenza di eccitazione della bobina ed in assenza di flusso attraverso la valvola deviatrice, su una posizione operativa predefinita delle due possibili.
- 9. Una valvola deviatrice secondo le rivendicazioni 7 o 8, caratterizzata dal fatto che la bobina a comando elettromagnetico è rimovibilmente impegnabile con mezzi a scatto all'estremità assiale della camera collettrice attraversata dallo stelo ferromagnetico.
- 10. Una valvola deviatrice secondo una qualunque rivendicazione da 2 a 9, caratterizzata dal fatto che detto attuatore è composto da due piattelli otturatori coassiali resi solidali da un'astina che li attraversa ortogonalmente in corrispondenza del loro centro.
- 11. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che guarnizioni di tenuta sono previste sul lato operativo dei piattelli otturatori.
- 12. Una valvola deviatrice secondo le rivendicazioni 10 o 11 caratterizzata dal fatto che l’astina dell’attuatore e lo stelo ferromagnetico della bobina sono giunti assialmente a scatto.
- 13. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che per coadiuvare lo scorrimento assiale del complesso stelo ferromagnetico-attuatore, la camera collettrice provvede al suo interno un foro assiale di guida dell'estremità libera dell'astina dell’attuatore.
- 14. Una valvola deviatrice secondo una qualunque rivendicazione da 7 a 13, caratterizzata dal fatto che la camera collettrice è formata da due parti reciprocamente e rimovibilmente accoppiabili con mezzi a scatto e a tenuta, in cui su una parte sono formate la via di ingresso della valvola, il canotto di supporto della bobina a comando elettromagnetico e la via di uscita della valvola adiacente alla bobina a comando eletttromagnetico, e sull'altra parte è formata la via di uscita della valvola opposta alla bobina a comando elettromagnetico.
- 15. Una valvola deviatrice secondo una qualunque rivendicazione da 7 a 13, caratterizzata dal fatto che la camera collettrice è formata da due parti assiali reciprocamente accoppiabili mediante saldatura, in cui su una parte sono formate la via di ingresso della valvola, il canotto di supporto della bobina a comando elettromagnetico e la via di uscita della valvola adiacente alla bobina a comando eletttromagnetico, e sull'altra parte è formata la via di uscita della valvola opposta alla bobina a comando elettromagnetico.
- 16. Una valvola deviatrice secondo una qualunque rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che la camera collettrice della valvola provvede al suo interno un passaggio capillare che mette in comunicazione di fluido diretta le due vie d’uscita della valvola per la compensazione della pressione tra le due vie di uscita della valvola.
- 17. Una valvola deviatrice secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che nel passaggio a capillare è integrata una valvola di non ritorno per una compensazione solo unidirezionale della pressione tra le due vie d'uscita della valvola.
- 18. Un metodo di funzionamento di una valvola deviatrice per una macchina di lavaggio domestica comprendente: una camera collettrice di un flusso di liquido, estesa su una direzione assiale e dotata di una via di ingresso alimentata da mezzi pompa, una prima ed una seconda via di uscita; uno stelo ferromagnetico azionabile in movimento da una bobina a comando elettromagnetico lungo l’asse della bobina che è orientato nella direzione assiale della camera collettetrice; ed un attuatore mobile solidalmente allo stelo ferromagnetico tra due condizioni operative in corrispondenza delle quali viene realizzata la tenuta selettiva verso le due vie d'uscita della valvola deviatrice; caratterizzato dal fatto che prima della commutazione dell'attuatore l’eccitazione di detti mezzi pompa è interrrotta e viene riattivata simultaneamente o successivamente all’eccitazione della bobina a comando elettromagnetico.
- 19. Un metodo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l'eccitazione della bobina a comando elettromagnetico è interrotta dopo la commutazione dell'attuatore, e dal fatto che la nuova posizione operativa dell'attuatore è mantenuta dall’azione della pressione di mandata dei mezzi pompa sull'attuatore.
- 20. Un metodo secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che la valvola è disposta con asse verticale e dal fatto che la commutazione dell'attuatore dalla posizione sollevata alla posizione abbassata avviene per azione del peso stesso dell'attuatore e per azione sull’attuatore del peso dell’acqua che a pompa ferma eventualmente rifluisce verso la via d’uscita chiusa dall'attuatore e senza eccitazione della bobina a comando elettromagnetico.
- 21 . Metodo di utilizzo di una valvola deviatrice conforme ad una qualunque rivendicazione da 1 a 17 per il controllo dell’acqua di lavaggio di una macchina lavabiancheria, caratterizzato dal fatto che la valvola deviatrice ha la via d’ingresso collegata alla pompa dello scarico, una via d'uscita collegata allo scarico e l’altra via d’uscita collegata alla vasca per l'irrorazione dall’alto dei panni.
- 22. Metodo di utilizzo di una valvola deviatrice conforme ad una qualunque rivendicazione da 1 a 17 per il controllo dell'acqua di lavaggio di una macchina lavabiancheria, caratterizzato dal fatto che la valvola deviatrice ha la via d’ingresso collegata alla pompa dello scarico, una via d’uscita collegata allo scarico e l’altra via d’uscita collegata ad un recipiente di accumulo per un suo successivo utilizzo.
- 23. Metodo di utilizzo di una valvola deviatrice conforme ad una qualunque rivendicazione da 1 a 17 per il controllo dell’acqua di lavaggio di una macchina lavastoviglie, caratterizzato dal fatto che la valvola deviatrice ha la via d’ingresso collegata alla pompa di circolazione, una via d’uscita collegata allo scarico e l’altra via d’uscita collegata agli irroratori.
- 24. Metodo di utilizzo di una valvola deviatrice conforme ad una qualunque rivendicazione da 1 a 17 per il controllo dell’acqua di lavaggio di una macchina lavastoviglie, caratterizzato dal fatto che la valvola deviatrice ha la via d’ingresso collegata alla pompa di circolazione, una via d’uscita collegata all’irroratore inferiore e l’altra via d’uscita collegata all’irroratore superiore della vasca di lavaggio.
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