ITMI20001228A1 - Metodo per l'ottenimento di manufatti in cemento armato, superficialmente protetti nei confronti della corrosione e dell'usura. - Google Patents

Metodo per l'ottenimento di manufatti in cemento armato, superficialmente protetti nei confronti della corrosione e dell'usura. Download PDF

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Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
"Metodo per rottenimento di manufatti in cemento armato, superficialmente protetti nei confronti della corrosione e dell'usura
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per l’ottenimento di manufatti di cemento armato in genere, prefabbricati o no e, più in particolare, di manufatti che, quando messi in opera, sono destinati ad essere posizionati in “vista”, come ad esempio pareti esterne di fabbricati, solette di balconi, colonne e pilastri, pareti arcuate di tunnel o gallerie stradali, sottopassi e simili.
Relativamente ai manufatti di c.a. del tipo suddetto è abbastanza frequente rilevare, anòhe dopo tempi non eccessivamente prolungati dalla loro messa in opera, un grado di usura piuttosto consistente sia per quanto riguarda l’estensione superficiale che la profondità, al punto che, altrettanto frequentemente, viene messa a nudo la loro armatura, con conseguenti ben noti inconvenienti: rapida ossidazione (arrugginimento) dei ferri di detta armatura e drammatica caduta di “immagine” per il manufatto in sé e per l’intera opera che lo incorpora, oltreché una sostanziale riduzione delle prestazioni di resistenza statica.
In genere ad un tale inconveniente possono concorrere diverse cause come, ad esempio, un non accurato distanziamento dei ferri rispetto alle pareti .interne della cassaforma, generalmente troppo ridotto, con conseguente strato periferico di cemento o copriferro troppo sottile, poco resistente nei confronti dell’usura e che diventa rapidamente, facilmente deteriorabile; oppure una composizione del cemento non rispondente al capitolato; oppure un “ambiente” particolarmente aggressivo come può esserlo quello salmastro o marino, oppure ancora la presenza nella atmosfera di agenti chimici come composti solforati o azotati e simili soprattutto quando associati a umidità rilevante.
Gli interventi di restauro normalmente previsti e suggeriti per il superamento del suddetto inconveniente sono notoriamente lunghi e laboriosi da effettuare, richiedono sempre l’intervento di operatori specializzati o, quanto meno, particolarmente addestrati, nonché l'uso frequente di materiali speciali, senza che per questo siano garantiti risultati soddisfacenti nel medio-lungo termine; essi inoltre sono -impegnativi dal punto di vista economico e quasi sempre defatiganti per le norme burocratiche che devono essere preliminarmente soddisfatte.
Il problema che sta alla base della- presente invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo per l’ottenimento di manufatti di cemento armato del tipo più sopra precisato, in grado di superare gli inconvenienti citati con riferimento alla tecnica nota, vale a dire tale da garantire l’ottenimento di un manufatto altamente resistente nei confronti di corrosione o usura e con qualità “estetiche” particolarmente durature.
L’idea di soluzione tecnica del suddetto problema è, in primis, quella di rivestire la superficie dell’intero manufatto in c.a., o almeno della parte di esso che è statisticamente la più soggetta a corrosione ed usura, con un appropriato strato protettivo di un appropriato materiale e, in secondo luogo, realizzare un tale rivestimento protettivo durante le stesse operazioni tradizionalmente previste per l’ottenimento del manufatto di c.a. considerato.
Sulla base di tale idea, il problema tecnico più sopra esposto è risolto, secondo l’invenzione, da un metodo per l’ottenimento di un manufatto in c.a. superficialmente protetto nei confronti della corrosione ed usura del tempo, comprendente le fasi operative di predisporre una cassaforma per detto manufatto, posizionare prefissati ferri di armatura in detta cassaforma, gettare una prefissata quantità di cemento in detta cassaforma per incorporare, detti ferri di armatura ed ottenere un manufatto di c.a., il quale metodo è caratterizzato dal fatto che, prima di posizionare i- ferri di armatura, una lastra di protezione viene giustapposta ad almeno una parte di almeno lina parete interna di detta cassaforma, detta lastra risultando successivamente presa dal cemento gettato nella cassaforma così da costituire almeno parte della superficie in vista del manufatto di cemento armato ottenuto.
Vantaggiosamente, per garantire un accoppiamento ottimale della detta lastra di protezione ed il manufatto di c.a., è previsto l’impiego di mezzi di ancoraggio della lastra stessa al cemento, detti mezzi essendo preferibilmente ottenuti di pezzo con la lastra di protezione.
In accordo con una forma di realizzazione dell'mvenzione i . mezzi di ancoraggio utilizzati sono costituiti da tasselli alettati, ad esempio del tipo dei convenzionali tasselli ad espansione che, preferibilmente, sono ottenuti di pezzo con detta lastra di protezione.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di un esempio di attuazione di un metodo secondo l’invenzione stessa, fatta qui di seguito con riferimento ai disegni allegati, dati a titolo indicativo e non limitativo e nei quali:
Fig. 1 rappresenta prospetticamente e a parti separate una cassaforma predisposta per l’attuazione di un metodo secondo l’invenzione;
Fig. 2 rappresenta prospetticamente e schematicamente un particolare strutturale della stessa cassaforma di fig. 1 ;
Fig. 3 rappresenta prospetticamente una variante di realizzazione del particolare di fig.2;
FIG. 4 rappresenta a scala ingrandita un particolare della cassaforma della presente invenzione incorporante il particolare di fig.2; -FIG. 5 rappresenta a scala ingrandita un' particolare della cassaforma della presente invenzione incorporante la variante di fig.3.
Con riferimento alle suddette figure, il metodo della presente invenzione viene descritto, come esempio non limitativo, nel caso dell’ottenimento di una soletta per balconi. Tale metodo comprende, come fase iniziale, la usuale predisposizione di una cassaforma 1, realizzata, come generalmente avviene, utilizzando una pluralità di tavole di legno, di appropriate dimensioni e seguendo tecniche del tutto convenzionali. Detta cassaforma, strutturata sostanzialmente come una vasca parallelepipeda mancante di un lato, ha ovviamente dimensioni trasversali e profondità commisurate alla soletta per balcone che si intende ottenere e costituisce sostanzialmente una appendice piana, aggettante complanarmente dalla cassaforma generale (non rappresentata), prevista per la gettata della soletta che costituisce il piano di fabbricato al quale apparterrà il balcone considerato.
In detta cassaforma 1 sono individuate una parete di fondo 2, una parete frontale 3 e due pareti laterali 4, 5.
Una lastra di protezione 6, di una appropriata materia plastica, preferibilmente una resina policarbonato, viene successivamente posizionata nella cassaforma 1, dove viene giustapposta alla parete di fondo 2 di essa. Detta lastra 6 ha, preferibilmente, sostanzialmente le stesse dimensioni trasversali della parete di fondo 2, ed ha spessore appropriatamente proporzionato a dette dimensioni per conferire alla lastra stessa quelle caratteristiche di rigidità e planarità richieste per una sua agevole manipolazione. . Ovviamente, a soddisfacimento di particolari esigenze, la lastra di protezione 6 può avere dimensioni sottomultiple della suddetta parete di fondo e, addirittura, può essere realizzata in forma di uno o più elementi modulari componibili.
Nella cassaforma 1 vengono ora posizionati i ferri F per costituire una progettata armatura del manufatto considerato, dopodiché viene effettuata la precalcolata gettata di cemento che incorpora detta armatura, così come la lastra 6. Ad avvenuta maturazione del cemento e a sformatura del manufatto ottenuto, detta lastra 6 risulta presa dal cemento così da costituire la superficie inferiore in vista della soletta di balcone, alla quale conferisce una valida protezione strutturale ed una apprezzabile valenza estetica.
Vantaggiosamente, al fine di un reale e soddisfacente aggraffaggio della lastra di protezione 6 alla superficie del manufatto e quindi di migliorare la efficacia della protezione ad essa affidato, detta lastra 6 è munita di una pluralità di tasselli 7, preferibilmente di tipo alettato, aggettanti da una sola parte di essa e preferibilmente distribuiti ad esempio secondo una disposizione a quinconce. Detti tasselli 7 sono preferibilmente ottenuti di pezzo con detta lastra 6, vale a dire con la stessa operazione di stampaggio con la quale viene ottenuta la lastra.
Come già segnalato, una delle cause che concorrono agli inconvenienti della tecnica nota è costituita dal non rispetto della regolamentare distanza (copriferro) dei ferri di armatura dalle pareti interne della cassaforma. A superamento di ciò, in accordo con la . presente invenzione, è previsto (Figg. 2, 4) l’uso di' una pluralità di elementi distanziatori 8, astiformi sostanzialmente conformati a righello, muniti, lungo uno dei lati maggiori, di un "ingrossamento" 8a, che conferisce alla sezione trasversale del righello una forma essenzialmente a fungo. Tali elementi distanziatori 8 sono preferibilmente ottenuti di pezzo con detta lastra 6 di protezione. Essi, oltre ad offrire un efficace supporto dei ferri di armatura F alla giusta distanza (copriferrò) dalla parete di fondo della cassaforma, proprio a causa dell'ingrossamento 8a, costituiscono un valido e preferito sistema di aggraffaggio della lastra 6 al cemento del manufatto.
In alternativa a detto ingrossamento 8a, per il giusto supporto dei ferri F, ciascun righello può essere munito di una pluralità di incavi 9 (Fig.3), estesi trasversalmente ad esso. Detti incavi 9 hanno forma e dimensioni atte ad accogliere e supportare rispettivi ferri deirarmatura calcolata; inoltre il punto più “profondo” di essi è ad una prefissata distanza dall’altro di detti lati maggiori di ciascun distanziatore 8. Nel caso considerato di realizzazione di una soletta per balcone, una pluralità di uguali distanziatori 8 viene posizionata sulla lastra 6 di materia plastica, detti distanziatori 8 essendo tra loro paralleli, regolarmente distanziati e con ingrossamento 8a (o incavi 9) rivolti verso l’alto. Su detti distanziatori (eventualmente in detti incavi 9) vengono posizionati i previsti ferri d’armatura che in tal modo risulteranno regolarmente distanziati tra loro e dalla parete interna o di fondo della cassaforma 1. Il posizionamento dei ferri potrà pertanto essere fatto in modo quasi automatico, molto veloce, anche da personale non particolarmente addestrato o non particolarmente attento, senza incorrere nell’inconveniente della tecnica nota, più sópra esposto.
Come già detto, vantaggiosamente detti elementi distanziatori 8 sono ottenuti di pezzo con detta lastra di protezione 6 di materia plastica, al momento stesso della sua formatura mediante stampaggio o qualsiasi altra tecnica appropriata.
Un ulteriore, particolare vantaggio conseguito dalla presente invenzione è costituito dal fatto che la lastra di materia plastica formante la faccia in vista del manufatto di c.a. può essere caratterizzata da trattamento di superficie, composizione e forma tali da renderla idonea ad essere intonacata, colorata, verniciata o altrimenti esteticamente trattata, a soddisfacimento di esigenze tecniche ed estetiche contingenti o prefissate da norme.
Così ad esempio, nel caso specifico sopra considerato, detta lastra di protezione 6 può essere preventivamente sagomata per presentare ima scanalatura di sezione semicircolare o trapezia, atta a costituire lo sgocciolatoio della soletta di balcone. Ad essa inoltre possono essere facilmente conferite, al momento del loro ottenimento o addirittura al termine della maturazione del getto di c.a. o a piè d'opera, forme piane poligonali, oppure con uno o più lati curvilinei, oppure forme cilindriche e simili. Particolarmente vantaggioso può risultare la realizzazione delle pareti interne di gallerie o viadotti mediante il metodo e la cassaforma della presente invenzione. In questo caso infatti, le pareti potrebbero essere facilmente rivestite con lastre di una appropriata materia plastica o metàllica di buone proprietà riflettenti in . - -modo tale che, oltre ai vantaggi più sopra esposti; potrebbe essere raggiunto quello di una migliorata visibilità.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose varianti e modifiche tutte rientranti nell’ambito di protezione del concetto inventivo, come definito dalle seguenti rivendicazioni.
Inoltre i materiali utilizzati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze contingenti che si intende soddisfare, purché adatti all'attuazione dell'idea di soluzione tecnica più sopra esposta. Così, ad esempio, la lastra di protezione 6 potrà essere realizzata con altre materie plastiche, eventualmente rinforzate (vetroresine), poliestere, plexiglas e simili o, addirittura, con appropriati metalli o leghe metalliche come alluminio e sue leghe.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per l’ottenimento di manufatti in cemento armato, superficialmente protetti nei confronti della corrosione e dell’usura del tempo, comprendente le fasi operative di predisporre una cassaforma (1) per detto manufatto, posizionare prefissati ferri di armatura in detta cassaforma (1), colare una prefissata quantità di cemento in detta cassaforma (1) per incorporare detti ferri di armatura, caratterizzato dal fatto che, prima di posizionare detti ferri di armatura, una lastra (6) di protezione viene giustapposta ad almeno una parte di almeno una parete interna (2) di detta cassaforma (1), detta lastra (6) risultando successivamente presa dal cemento colato in detta cassaforma (1) così da risultare fortemente aggraffata nel manufatto di cemento armato ottenuto, per il quale costituisce almeno parte della superfìcie esterna.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che per migliorare la presa di detta lastra (6) di protezione da parte del -cemento di detto manufatto, detta lastra (6) viene rriunita di mezzi di aggraffaggio costituiti da una pluralità di tasselli (7) aggettanti da essa.
  3. 3 . Metodo secondo la rivendicazione 1 -, caratterizzato dal fatto che su detta lastra (6) di protezione viene posizionata una pluralità di elementi distanziatori (8) astiformi, sostanzialmente a righello, sui quali vengono successivamente posizionati i ferri (F) di detta armatura.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti elementi distanziatori (8) astiformi sono ottenuti di pezzo con detta lastra (6) di protezione.
  5. 5. Lastra di protezione superficiale per manufatti di cemento armato comprendente una pluralità di mezzi di aggraffaggio al cemento di detto manufatto, costituiti da tasselli (7) alettati aggettanti da una stessa parte di detta lastra (6).
  6. 6. Lastra di protezione secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti tasselli (7) alettati sono ottenuti di pezzo con la lastra (6) stessa.
  7. 7. Lastra di protezione superficiale per manufatti di cemento armato ottenuti con il metodo secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di elementi distanziatori (8) astiformi, sostanzialmente a righello, muniti longitudinalmente di un ingrossamento a cordolo (8a), costituente contemporaneamente appoggio per i ferri (F) di armatura e mezzo di aggraffaggio della lastra di protezione (6) nel manufatto di cemento armato ottenuto.
  8. 8. Lastra· di protezione superficiale per manufatti di cemento armato ottenuti con il metodo secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di elementi distanziatori astiformi (8) sostanzialmente a righello, longitudinalmente muniti di incavi (9) reciprocamente distanziati, ciascuno dei quali è atto ad accogliere un rispettivo ferro di armatura di detto manufatto di c.a.
  9. 9. Lastra di protezione secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che detti elementi distanziatori (8) sono ottenuti di pezzo con la lastra (6) stessa.
  10. 10. Lastra di protezione superficiale per manufatti di cemento armato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 9, caratterizzata dal fatto di costituire un elemento modulare componibile.
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