ITGE940008U1 - Centro mobile di illuminazione esterna, leggero, facilmente manovrabile e completamente automatizzato. - Google Patents

Centro mobile di illuminazione esterna, leggero, facilmente manovrabile e completamente automatizzato. Download PDF

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ITGE940008U1
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IT
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mobile
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lighting
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Mauro Cavallero
Maria Ludovica Forti
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Abstract

Centro mobile di illuminazione esterna leggero, facilmente manovrabile e completamente automatizzato ed informatizzato, costituito da un modulo 11 montato su di un piccolo autotelaio 12, da utilizzare vantaggiosamente per interventi immediati, anche in zone poco accessibili.Il modulo 11 è provvisto di un dispositivo telescopico 14 dotato nella sua parte superiore di una struttura a due bracci 19 apribili a compasso e girevoli su di un piano orizzontale grazie ad un sistema ralla/corona 22. Sui detti bracci 19 sono montati dei corpi illuminanti 20 con assetto predisponibile automaticamente mediante motori ausiliari.

Description

Descrizione del Modello Industriale di Utilità avente per titola:
"CENTRO MOBILE DI ILLUMINAZIONE ESTERNA, LEGGERO, FACILMENTE MANOVRABILE E COMPLETAMENTE AUTOMATIZZATO"
Il presente trovato concerne un centro mobile di illuminazione esterna, leggero, facilmente manovrabile e completamente automatizzato, da utilizzare vantaggiosamente per interventi immediati, anche in zone poco accessibili come nei centri storici, ad esempio nel campo della protezione civile ed in genere in casi di emergenza.
Secondo la tecnica nota, ed in particolare secondo la precedente domanda italiana per Modello di Utilità N°.15129 B/89 del 11/4/89, depositata a nome della stessa titolare e con il medesimo inventore,è stato realizzato un centro mobile da utilizzare come fonte di illuminazione per sporadiche manifestazioni all'aperto. Per detto centro mobile, si impiegano uno o più moduli, ognuno contenuto in una struttura sostanzialmente cubica, da caricare su automezzi per il trasporto.Come descritto nella detta domanda N°,15129 B/89, al momento dell'impiego ogni modulo deve venire scaricato dall'automezzo, ed appoggiato sulle proprie zampe estraibili. Ogni modulo è dotato nella sua parte superiore di travature estensibili manualmente, atte a sostenere l'impianto di illuminazione. La struttura è prevista rafforzata e controventata in modo tale da rendere possibile il raggiungimento di un'altezza di m.9 in sommità.
Il centro di illuminazione descritto nella domanda N°.15129 B/89 si è dimostrato molto valido per lo scopo per cui era stato progettato,ma si è riscontrato l'inconveniente che, per le sue stesse caratteristiche citate, resulta pesante ed ingombrante, conseguentemente per il suo trasporta occorrono grossi automezzi,che quindi non possono facilmente accedere a qualsiasi località.
Un altro inconveniente è che occorre sempre un certo tempo per scarrare il modulo, sistemarlo in sito, orientarlo correttamente e quindi estendere opportunamente i bracci della struttura reticolare di sostegno dell'impianto di illuminazione. Inoltre per queste operazioni, che devono essere eseguite manualmente di volta in volta, occorre l'impiego di mano d'opera specializzata.
Scopo del presente trovato è di realizzare un centro mobile di illuminazione esterna, che sia particolarmente leggero e facilmente manovrabile, in modo che possa transitare su qualsiasi strada carrozzabile, che sia pronto ad operare subito, senza dover essere prima scarrato, che abbia i bracci della struttura di sostegno dei corpi illuminanti sollevabili ed orientabili automaticamente, con i fari regolabili, con assetto predisponibile in modo da poter automatizzare completamente tutte le operazioni tramite un sistema informatizzato. Di conseguenza si possono vantaggiosamente registrare le diverse tipologie degli interventi eventualmente ripetitivi,per una più immediata messa in opera. Si potrà così redigere inoltre automaticamente un diario di bordo, con una memoria storica, per gli interventi più significativi, facilitando un corretto posizionamento della struttura, pur operando in tempi molto ridotti e con modesto impiego di mano d'opera.
Allo scopo di ottenere un centro mobile di illuminazione esterna con le caratteristiche prefissate, il modulo è stato realizzato con materiali speciali che, a parità di prestazioni rispetto ai materiali normalmente impiegati per furgonature e basamenti, consentono una riduzione di peso di circa 2/3, di dimensioni ridotte, di modo che possa venire montato su di un autotelaio a trazione, del tipo 4WD, le cui dimensioni non superano di molto quelle di un'autovettura.
Allo scopo di automatizzare l'estensione dei bracci della struttura di sostegno, il modulo è provvisto di una incastellatura sollevabile con un dispositivo telescopico oleodinamico, dotato nella sua parte superiore di una struttura bifacciale in lega leggera, che assolvè le funzioni della struttura commercialmente nota come "americana", a due bracci apribili a compasso, e girevoli intorno al dispositivo telescopico verticale,grazie ad un sistema ralla/corona disposto su di un piano orizzontale, in testa al dispositivo telescopico. Sui detti bracci, dotati di opportune connessioni bifacciali, sono installati i corpi illuminanti già predisposti, ed orientabili automaticamente mediante motori ausiliari.
Una volta in sito, il modulo, che, grazie alla sua leggerezza,non è necessario scarrare dall'automezzo,è già predisposto per l'uso, dopo la semplice estensione del dispositivo a telescopio e l'apertura e l'orientamento dei due bracci della struttura di sostegno.
Allo scopo di poter utilizzare il modulo, senza scarrarlo, il pianale dell'autotelaio è corredato di piedi stabilizzatori, che si fanno fuoriuscire a vettura ferma, per aumentarne la stabilità e per annullare le eventuali vibrazioni, trasmesse dal sistema di alimentazione.Detti piedi sono regolabili in altezza per consentire la messa in bolla del pianale.
Allo scopo di consentire l'impiego del modulo anche quando sia scarrato, sono estraibili da esso quattro zampe orizzontali dalle quali scendono quattro piedi,che consentono la messa in bolla del modulo.
In assetto di marcia i due bracci della struttura di sostegno,con il relativo impianto di illuminazione, vengono ripiegati in verticale, il dispositivo telescopico viene ritratto, ed il tutto di nuovo contenuto nella struttura modulare parallelepipeda.
Queste caratteristiche rendono il trovato in oggetto molto versatile per piccoli interventi urgenti, come ad esempio per riparazioni, per casi di emergenza, per operazioni di soccorso, sia perché esso può intervenire in ogni località con qualsiasi caratteristica morfologica del percorso e della zona di operazioni, sia perchè esso è subito pronto ad entrare in funzione, appena giunto a destinazione.
La possibilità di predisporre un programma informatico di gestione, conferisce ad ogni operazione una maggiore affidabilità, rapidità, semplicità e ripetitività.
Al programma informatico di gestione, oltre al possibile costante controllo dell'intera sistema, sono affidati due gruppi di.funzioni.
Il 1° gruppo è relativo alla preparazione del modulo per metterlo in corretta posizione operativa, mediante la messa in bolla con la regolazione dei piedi, l'elevazione del dispositivo telescopico verticale, l'apertura a compasso dei bracci della struttura di sostegno delle luci, la rotazione fino ad un angolo di 90° dei bracci della struttura, la disposizione dei proiettori con il direzionamento corretto delle luci e per il ritorno alla posizione 0 ovvero alla totale chiusura e/o carramento.
E' previsto un sistema di sicurezza, con idonei consensi, che impediscono l'operazione successiva, finché non sia stata correttamente esaurita quella precedente, sia per il montaggio che per lo smontaggio.
Il 2° gruppo è invece relativo alla registrazione delle operazioni eseguite,per il diario di bordo e la memoria storica.
E' previsto che tutte le dette operazioni automatizzate possano anche venire realizzate con sistemi elettroidraulici oppure con sistemi manuali localizzati.
E' importante che l'autotelaio sia opportunamente predisposto, ad esempio potenziando le sospensioni e dotandolo di una plancia portastrumenti e di accessori adatti.
La cabina di guida dell'autotelaio può assumere la funzione di cabina di controllo, essendo in essa collocato l'elaboratore elettronico dotato di programmi per garantire il comando delle principali funzioni operative ed immagazzinare i dati della memoria storica.
Tuttavia su ognuno dei quattro lati esterni del modulo è predisposta la connessione per l'elaboratore elettronico, quando si ravvisi la necessità di operare stando all'esterno.
Tutti i sopraddetti vantaggi, ed altri ancora, appariranno evidenti dalla descrizione delle figure, che si allegano a solo titolo illustrativo e non limitativo, in cui:
Fig.l è una vista in alzato laterale del centro mobile di illuminazione secondo il presente trovato, con il modulo montato sull'autotelaio, in assetto di marcia;
Fig.2 è una vista in alzato laterale del centro mobile di illuminazione seconda il presente trovato, con il modulo montato sull’autotelaio in posizione di lavoro.
Fig.3 è una vista in alzato laterale del solo modulo di figura 1, in posizione di lavoro, scarrato.
Fig.4 è una vista in pianta del solo modulo di figura 1, chiuso in assetto di marcia.
Nelle figure gli elementi analoghi sono stati designati con i medesimi simboli numerici.
Nell'esempio di Fig.l il modulo 11 è montato sull'autotelaio 12. Risulta subito evidente la compattezza del centro mobile di illuminazione secondo il presente trovato.
La Fig.2 illustra il centro mobile di illuminazione secondo il presente trovato in posizione di lavoro, con il modulo 11 montato sull’autotelaio 12.
Il modulo 11 è illustrato con due segmenti centrali 13 del tetto aperti, per consentire la fuoriuscita del dispositivo telescopico verticale 14,oleodinamico.Nella Fig.2 il dispositivo telescopico 14 è illustrato completamente esteso, fino a raggiungere un’altezza di circa m.6 da terra. Esso è preferibilmente costituito da tre elementi concentrici.
Il segmento terminale del dispositivo telescopico 14 sostiene due bracci 19 della struttura di sostegno dell'impianto di illuminazione 20. In Fig.2 i due bracci 19 sono rappresentati in posizione estesa, di lavoro. Essi ruotano intorno a due perni 21, per poter assumere, in assetto di marcia, una posizione ripiegata in verticale, adiacente al dispositivo telescopico 14, che viene ritratto di modo che il tutto rimanga di nuovo contenuto nel modulo parallelepipedo 11, come è illustrato in Fig.4.
Nell’esempio di Fig.2, su un braccio 19, della struttura di sostegno bifacciale, sono installati otto corpi illuminanti 20,''con proiettori aventi tra loro una potenza diversa, ad esempio da 1.000 a 10.000 W. Tale struttura di sostegno bifacciale è predisposta per l’installazione dei corpi illuminanti 20 su entrambe le facce opposte di ogni braccio 19 e su entrambi i bracci della struttura.
Per poter correttamente orientare la disposizione dei corpi illuminanti 20, i bracci 19 della struttura di sostegno sono girevoli su di un piano orizzontale, grazie ad un sistema ralla/corona 22, che consente una rotazione di o - 90°, ad esempio con un'escursione di 0.5° ad ogni comando. Tutti questi movimenti posssono essere comandati dai sistema informatico.
L'autotelaio è provvisto di piedi stabilizzatori 18, che si abbassano in fase di lavoro a vettura ferma, quando il modulo rimane montato sull'autotelaio, per collabbrare a dare maggiore stabilità al modulo stesso, fornendo un ulteriore e più stabile appoggio, oltre a quello già costituito dalle ruote del mezzo.
A tale scopo sono disposti sotto all'autotelaio appositi sensori atti a rivelare eventuali asperità del terreno di appoggio ed a regolare automaticamente la corsa di discesa dei piedi 18 dell'autotelaio.
I piedi 18 dell'autotelaio potranno vantaggiosamente essere utilizzati anche per la sostituzione dei pneumatici del mezzo stesso.
E' possibile utilizzare il modulo 11 anche scarrato, facendolo scorrere su opportune guide.La Fig.3 illustra il solo modulo di figura 1, in posizione di lavoro scarrato. Dagli angoli inferiori del modulo 11 sono estraibili quattro elementi orizzontali 15, che supportano delle zampe 16, con piedi 17 regolabili automaticamente, mediante un sistema idraulico, che consente l'elevazione ed il corretto posizionamento in bolla del modulo, nella sua posizione di utilizzo scarrato.
In assetto di marcia,e comunque quando il modulo non sia scarrato, le zampe 16 assumono la posizione indicata nelle Figg.2 e A, inserite adiacenti al modulo 11,in corrispondenza dei suoi spigoli verticali.
Dall'esempio di Fig. 4 si vede che il modulo 11 ha una base sostanzialmente quadrata, della dimensione esterna di circa m.2, che costituisce sostanzialmente la larghezza del centro mobile di illuminazione secondo il presente trovato anche in assetto di marcia.
Il centro mobile di illuminazione secondo il presente trovato ha una completa autonomia poiché è datato di un sistema di alimentazione autonoma che può essere costituito da un generatore con presa di forza a motore di potenza, oppure da un generatore autonomo con serbatoio di gasolio.
Sono previsti due vani supplementari, disposti in prossimità della cabina di guida, e precisamente un vano magazzino 24, inserito tra la cabina di guida 23 ed il modulo 11, ed un vano bagagliaio 25, previsto sotto il tetto della cabina di guida 23.
Il presente trovato comprende tutte quelle varianti di dettaglio e quelle modifiche che possono risultare ovvie ad un tecnico del ramo, che non esulano dall'ambito del presente trovato, ma si intendono comprese nel campo delle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Centro mobile di illuminazione esterna caratterizzato dal fatto che è leggero, facilmente manovrabile, completamente automatizzato ed informatizzato, e che è costituito da un modulo realizzato con materiali particolarmente leggeri, di dimensioni ridotte, di modo che possa venire montato su di un piccolo autotelaio, detto modulo essendo provvisto di un dispositivo telescopico dotato nella sua parte superiore di una struttura bifacciale a due bracci apribili a compasso e girevoli su di un piano orizzontale grazie ad un sistema ralla/corona disposto in testa al dispositivo telescopico, essendo installati su detti bracci i corpi illuminanti con assetto predisponibile automaticamente mediante motori ausiliari.
  2. 2. Centro mobile di illuminazione esterna secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è atto a consentire di registrare su programma informatizzato le diverse tipologie degli interventi eventualmente ripetitivi e di redigere automaticamente un diario di bordo, con una memoria storica.
  3. 3. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è pronto ad operare appena giunto sul posto, senza che si debba prima scarrare il modulo. A.
  4. Centro mobile dì illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che per il corretto posizionamento in bolla del modulo, il pianale dell'autotelaio è corredato di piedi stabilizzatori regolabili in altezza che si fanno fuoriuscire a vettura ferma per l'impiego del modulo senza scarrarlo,e che, quando il modulo venga utilizzato scarrato,sono invece estraibili da esso quattro zampe orizzontali dalle quali scendono quattro piedi d'appoggio sul terreno.
  5. 5. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in assetto di marcia ì due bracci della struttura di sostegno, con il relativo impianto di illuminazione, vengono ripiegati in verticale ruotando intorno a due perni e disponendosi adiacenti al dispositivo telescopico, e dal fatto che il dispositivo telescopico viene ritratto, finché il tutto rimane contenuto all'interno del modulo.
  6. 6. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il programma informatizzato è in grado di controllare costantemente l'intero sistema e di comandare la preparazione del modulo per metterlo in corretta posizione operativa, mediante la messa in bolla con la regolazione dei piedi, l'elevazione del dispositivo telescopico verticale, l'apertura a compasso dei bracci della struttura di supporto delle luci, la rotazione su di un piano orizzontale dei bracci di detta struttura, la disposizione' dei proiettori con il direzionamento corretto delle luci, e che è previsto un sistema di sicurezza, con idonei consensi, che impediscono l’operazione successiva, finché non sia stata correttamente esaurita quella precedente, sia per il montaggio che per lo smontaggio, ed inoltre che è in grado di registrare le operazioni eseguite per il diario di bordo e la memoria storica.
  7. 7. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tutte le operazioni automatizzate ed informatizzate possono anche venire realizzate con sistemi elettroidraulici oppure con sistemi manuali localizzati.
  8. 8. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'autotelaio è opportunamente predisposto potenziando le sospensioni e dotandolo di una plancia portastrumenti e di accessori adatti, e che la cabina,di guida dell'autotelaio assume la funzione di cabina di controllo, essendo in essa collocato l'elaboratore elettronico,,e che su ognuno dei quattro lati esterni del modulo è predisposta la connessione per l’elaboratore elettronico.
  9. 9. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la struttura di sostegno bifacciale è predisposta per l'istallazione dei corpi illuminanti su entrambe le facce opposte di ogni braccio e su entrambi i bracci, e che la rotazione dei due bracci<' >girevoli sul piano orizzontale grazie al sistema ralla/corona,è di o - 90°, con un'escursione di 0,5° ad ogni comando.
  10. 10. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sotto all'autotelaio sono disposti appositi sensori atti a rivelare eventuali asperità del terreno di appoggio ed a regolare automaticamente la corsa di discesa dei piedi dell'autotelaio.
  11. 11. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ha una completa autonomia poiché è dotato di un sistema di alimentazione autonoma costituito da un generatore con presa di forza a motore di potenza oppure da un generatore autonomo con serbatoio di gasolio.
  12. 12. Centro mobile di illuminazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto'che sono previsti due vani supplementari, disposti in prossimità della cabina di guida, e precisamente un vano magazzino inserito tra la cabina di guida ed il modulo, ed un vano bagagliaio, previsto sotto il tetto della cabina di guida.
  13. 13. Centro mobile di illuminazione esterna, leggero, facilmente manovrabile e completamente automatizzato secondo quanto descritto nella presente relazione ed illustrato nei disegni allegati.
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