ITGE20000032U1 - Deumidificatore atto ad impedire il versamento del liquido di condensa. - Google Patents

Description

Descrizione del Modello Industriale di Utilità avente per titolo

"DEUMIDIFICATORE ATTO AD IMPEDIRE IL VERSAMENTO DEL LIQUIDO DI CONDENSA"

Il presente trovato concerne un deumidificatore che è particolarmente atto ad impedire il versamento del liquido di condensa

Secondo la tecnica nota i deumidificatori sono costituiti da un elemento superiore permeabile e da una vaschetta inferiore, per la raccolta del liquido di condensa, separati per lo più da una griglia intermedia, sulla quale si dispongono appositi sali igroscopici, normalmente a base di cloruro di calcio, che, per reazione chimica, assorbono l'umidità dell'aria e generano il liquido di condensa che si raccoglie nella vaschetta sottostante

Un inconveniente dei deumidificatori noti è che il liquido di condensa dalla vaschetta può facilmente spandersi all'esterno, quando il deumidificatore stesso sia sottoposto a rapidi spostamenti, ad esempio durante il trasporto o a causa di urti o simili

L'inconveniente è grave in quanto che il liquido di condensa, saturo di sali igroscopici, è molto aggressivo, è irritante a contatto con la pelle e gli occhi, è fastidioso al tatto, sporca, corrode e genera macchie indelebili su alcuni materiali

Un altro inconveniente dei deumidificatori noti è che l'aria dell'ambiente da deumidificare entra in contatto con i sali igroscopici solo attraverso dei fori praticati nell'elemento superiore, e quindi in modo ridotto ed unidirezionale Un ulteriore inconveniente dei deumidificatori noti è che il liquido di condensa, che è un po' viscido ed oleoso, tende a fare una patina ed ad intasare i fo retimi della griglia

Scopo del presente trovato è di ovviare a tali inconvenienti, realizzando un deumidificatore che impedisca il versamento del liquido di condensa e che consenta all'aria due diversi percorsi per entrare in contatto con i sali igroscopici, che la griglia non sia soggetta ad intasamenti

Per il raggiungimento degli scopi prefissati, la griglia è stata realizzata a imbuto ed a tenuta rispetto alla vaschetta sottostante, di modo che il liquido di condensa vi rimanga imprigionato

Allo scopo di consentire all’aria due diversi percorsi per entrare in contatto con i sali igroscopici, il deumidificatore è stato realizzato in modo che in corrispondenza del suo piano diametrale orizzontale rimanga un'apertura perimetrale sostanzialmente anulare tra l'elemento superiore e la vaschetta inferiore

Alcuni dei numerosi vantaggi che si conseguono con il presente trovato sono i seguenti

Grazie alla particolare capacità di impedire il versamento del liquido di condensa, il presente deumidificatore può essere impiegato per deumidificare e profumare cassetti o simili, dove al momento dell'apertura e/o delia chiusura degli stessi, il deumidificatore può anche venire sottoposto a bruschi scossoni, senza per questo produrre spiacevoli versamenti di liquido

Ovviamente, ai sali igroscopici si possono aggiungere essenze profumate per rendere più gradevole l'odore negli ambienti chiusi nei quali viene impiegato il deumidificatore

Un altro vantaggio del presente deumidificatore è conseguente il doppio percorso dell'aria per entrare in contatto con i sali igroscopici, fatto che gli conferisce efficacia anche quando venga realizzato in piccole dimensioni e quando sia impiegato in ambienti ristretti e chiusi nei quali non vi sia molta aerazione, come in cassetti od armadi

Secondo il presente trovato il deumidificatore è realizzato in tre parti, che sono state appositamente progettate per l'ottenimento degli scopi preposti La parte superiore è costituita da una calotta di aerazione forata in alto La parete laterale della calotta si sdoppia, facendo scendere una lamella anulare interna che costituisce una camma

La parte inferiore è realizzata a vaschetta, per la raccolta del liquido di condensa

La parte intermedia sostituisce la griglia, ed ha il compito di supportare il sacchetto traspirante contenente i sali igroscopici II suo fondo è ad imbuto, ossia a cono rovesciato, con un foro centrale in corrispondenza del vertice, solidali al fondo vi sono delle alette radiali sulle quali si appoggia il sacchetto con i sali, che rimane contenuto all'interno della calotta superiore Detta parte intermedia, che per semplicità verrà definita "imbuto", s'inserisce a tenuta nella vaschetta, incastrandosi sul suo bordo II liquido di condensa, che scende per gravità nell'imbuto scorre sul fondo in pendenza e si convoglia verso il centro, fino ad imboccare il foro centrale dal quale sgocciola nella vaschetta Grazie alla tenuta tra imbuto e vaschetta, il liquido di condensa rimane imprigionato in quest'ultima e non ne può più uscire incidentalmente

Alcune delle alette radiali dell'imbuto sono provviste di incavi atti ad alloggiare la lamella anulare interna della calotta, mentre altre alette hanno un dente che costituisce un riscontro per il bordo inferiore della detta lamella anulare e, dovuto al suo profilo a camma, a seconda della posizione reciproca viene azionato il sollevamento oppure l'abbassamento della calotta rispetto alla vaschetta

Questo accorgimento permette di ottenere, tra calotta e vaschetta, un'apertura perimetrale continua che consente l’ingresso laterale dell'aria nel deumidificatore, investendo dal basso il sacchetto dei sali direttamente su tutta la sua superfìcie Abbinando questo flusso proveniente dalla parte inferiore del sacchetto di sali con quello proveniente dai fori in alto della calotta, si genera una circolazione d'aria che conferisce al deumidificatore una elevatissima efficienza

Tutti i sopraddetti vantaggi ed altri ancora appariranno evidenti dalla descrizione delle seguenti figure, che si allegano a solo titolo illustrativo e non limitativo, in cui

Fig 1 illustra il deumidificatore secondo il presente trovato in posizione chiusa,

Fig 2 mostra il deumidificatore di figura 1 in posizione d'uso, con l'apertura perimetrale continua,

Fig 3 è una vista esplosa del deumidificatore di figura 1,

Fig 4 è una sezione trasversale del deumidificatore, nella posizione aperta di figura 2

Nelle diverse figure gli elementi analoghi sono stati designati con i medesimi simboli numerici

La figura 1 illustra il deumidificatore in posizione chiusa, per il trasporto o l'immagazzinamento Vi si distinguono la calotta di aerazione superiore 10 e la vaschetta inferiore 11, i cui bordi con un andamento sinusoidale, rispettivamente indicati con 12 e 13, sono complementari e combaciano perfettamente

Nella parte alta della calotta sono praticati dei fori di aerazione 14

La figura 2 mostra il deumidificatore in posizione d'uso, ossia con i bordi 12 e 13 distaccati, in modo da formare un'apertura 15, perimetrale continua sostanzialmente anulare

All'interno dell'apertura 15 si intravede l’imbuto 16

Nella vista esplosa di figura 3, risulta più la forma dell'imbuto 16, tanto più se comparata con la sezione di figura 4, e con la seguente descrizione L'imbuto 16 è realizzato in un unico pezzo

Inferiormente l’imbuto 16 ha un anello 17, di diametro tale da entrare di misura nella vaschetta 11, e da mantenervi bloccato a tenuta l'imbuto 16, grazie ad una accoppiamento a scatto della nervatura anulare 18 nella vaschetta con la corrispondente scanalatura anulare 19 nell'anello 17 Vantaggiosamente, all'interno delle pareti laterali della vaschetta 11, può essere praticata una sede anulare 20 (illustrata solo in figura 3) per accogliere di misura l'anello 17, con lo scopo di ulteriormente bloccare nella sua posizione l'anello 17 ed accrescerne la tenuta con la vaschetta 11 Per fermare stabilmente il movimento tra anello 17 e sede anulare 20, ed impedirne la rotazione reciproca, anello 17 e sede 20 sono provvisti di tacche di arresto

II fondo 21, dell'imbuto 16, è costituito da una superficie inclinata verso il centro, dov’è praticato un foro 22, per consentire lo scolo del liquido di condensa nella vaschetta 11 di raccolta

L'imbuto 16 è provvisto di alette radiali verticali 23, 24, 25, in numero tale da sorreggere il sacchetto con i sali in modo uniforme Dette alette sono alternativamente più corte 24 e più lunghe 23, 25, allo scopo di non creare strozzature sul fondo 21 dell'imbuto, proprio in prossimità del foro 22 Superiormente l'imbuto 16 termina con un anello 27 avente un risalto anulare 28, atto ad incastrarsi a scatto nella calotta 10, dov'è praticato un corrispondente risalto anulare 29 Pertanto, dopo che l’imbuto sia stato bloccato nella vaschetta 11, si dispone il sacchetto con i sali igroscopici sopra le alette dell'imbuto, e quindi si inserisce a scatto la calotta 10, che ha la possibilità di ruotare rispetto all'imbuto 16 solidale con la vaschetta 11 Le alette lunghe 23 e 25 sorreggono l'anello 27

Nel lato superiore esterno delle alette 24 e 25, in prossimità dell'anello 27, sono ricavati degli incavi 30, atti ad alloggiare il tratto orizzontale 33 del bordo inferiore della lamella anulare interna 31 che scende dalla calotta 10 Alcune alette lunghe 23 (tre nell’esempio illustrato) in luogo degli incavi 30, sono provviste di denti 32

Nella figura 4 è indicato tratteggiato il bordo inferiore della lamella anulare interna 31, che ha dei tratti orizzontali 33 ed in alcune posizioni, tre nell'esempio illustrato, presenta una convessità 34

Quando si inserisce a pressione la calotta 10 sull'imbuto 16, se le convessità 34 della lamella 31 corrispondono ai denti 32 delle alette 23, il bordo 12 della calotta 10 combacerà con il bordo 13 della vaschetta 11, come in figura 1, poiché in corrispondenza della parte non convessa del bordo inferiore della lamella 31, ossia dei tratti orizzontali 33, questi verranno accolti negli incavi 30 delle alette 24 e 25

Facendo ruotare orizzontalmente la calotta 12 sull’imbuto 16, e quindi sulla vaschetta 11 ad esso solidale, quando la convessità 34 supera i denti 32, ed il tratto orizzontale 33 della lamella 31 si appoggia sui denti 32, la calotta 10 verrà sollevata rispetto alla vaschetta 11, generando l'apertura perimetrale 15, com’è illustrato nelle figure 2 e 4

Mediante il descritto movimento vincolato rotatorio orizzontale e traslatorio verticale della calotta 10, questa può assumere le due posizioni di chiusura e di apertura rispetto alla vaschetta 11

La rotazione può aver luogo indifferentemente nei due sensi, sia orario che antiorario

Nella posizione in cui le convessità 34 corrispondono ai denti 32, si ottiene la posizione di chiusura Mentre le pareti inclinate delle convessità 34 scorrono sui denti 32, i bordi 12 (della calotta 10) e 13 (della vaschetta 11) scorrono uno sull'altro, quando i tratti orizzontali 33 raggiungono i denti 32, la calotta 10 si solleva rispetto alla vaschetta 11 Poiché i tratti orizzontali 33 sono lunghi il doppio rispetto alle convessità 34, invece di ndiscendere dopo una rotazione di 60°, seguendo nuovamente le ondulazioni dei bordi 12 e 13, la calotta 10 rimane sollevata consentendole di assumere, ogni 120°, la posizione in cui i due bordi 12 e 13 sono nuovamente paralleli ma distanziati, com'è illustrato nelle figure 2 e 4

Risulta intuitivo dalla figura 4 che, anche quando il deumidificatore è in posizione d'uso con l'apertura perimetrale 15, il liquido non può fuoriuscire, a meno che non si rovesci il deumidificatore intenzionalmente e coscientemente di 180° e contemporaneamente lo si sbatta energicamente, perché la vaschetta 11 dove è raccolto il liquido rimane sigillata sul suo perimetro dall'imbuto 16, ed il liquido che resta chiuso al suo interno per uscirne deve essere costretto a riattraversare il foro 22

II deumidificatore secondo la presente invenzione può essere fornito di un cappuccio trasparente protettivo, strettamente di misura, da applicare sulla calotta 10, per la confezione ed il trasporto

Il presente trovato comprende tutte quelle varianti di dettaglio e quelle modifiche che possono risultare ovvie ad un tecnico del ramo, che non esulano dall'ambito del presente trovato, ma si intendono comprese nel campo delle seguenti rivendicazioni

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1. Deumidificatore realizzato in tre parti, costituito da una parte superiore, da una vaschetta inferiore e da un elemento intermedio, carattenzzato dal fatto che l’elemento intermedio è a imbuto (16), ossia a cono rovesciato, con un foro centrale (22) in corrispondenza del vertice, e che è a tenuta rispetto alla vaschetta sottostante (11), incastrandosi sul suo bordo 2. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'imbuto (16) ha il fondo in pendenza (21) verso il centro e che su detto fondo (21) sono disposte delle alette radiali verticali (23, 24, 25) atte a sostenere il sacchetto con i sali 3. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la parte superiore è costituita da una calotta (10) di aerazione, la cui parete laterale si sdoppia, facendo scendere una lamella anulare (31) interna che costituisce una camma, avendo dei tratti orizzontali (33) e delle convessità (34) 4. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che alcune delle alette radiali (24, 25) dell'imbuto (16) sono provviste, nel lato superiore esterno, di incavi (30) atti ad alloggiare i tratti orizzontali (33) del bordo inferiore della lamella anulare interna (31) che scende dalla calotta (10), e che altre alette (23) hanno un dente (32) che costituisce un riscontro per il tratto orizzontale (33) del bordo inferiore della detta lamella anulare (31), atto ad azionare il sollevamento della calotta (10) distaccando il bordo inferiore (12) della calotta (10) dal bordo superiore (13) della vaschetta (11), in modo da formare un'apertura (15), perimetrale continua sostanzialmente anulare 5. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i bordi (12, 13) della calotta di aerazione (10) e della vaschetta (11) hanno un andamento sinusoidale e combaciante 6. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nella parte alta della calotta (10) sono praticati dei fori di aerazione (14) 7. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, carattenzzato dal fatto che l'imbuto (16) è realizzato in un unico pezzo 8. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’imbuto (16) ha inferiormente un anello (17), di diametro tale da entrare di misura nella vaschetta (11) ed una scanalatura anulare (19) atta ad accoppiarsi a scatto con una nervatura anulare (18) nella vaschetta (11) 9. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che all’interno delle pareti laterali della vaschetta (11), è praticata una sede anulare (20) che accoglie di misura l’anello (17), e che l'anello (17) e la sede (20) sono provvisti di tacche di arresto 10. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le alette radiali verticali (23, 24, 25) sono alternativamente più corte (24) e più lunghe (23, 25) 11. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'imbuto (16) termina superiormente con un anello (27) avente un risalto anulare (28), atto ad incastrarsi a scatto nella calotta (10), dov'è praticato un corrispondente risalto anulare (29), detto anello (27) essendo sorretto dalle alette lunghe (23 e 25) 12. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i tratti orizzontali (33) sono lunghi il doppio rispetto alle convessità (34) 13. Deumidificatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è fornito di un cappuccio trasparente protettivo, strettamente di misura, da applicare sulla calotta (10) 14. Deumidificatore atto ad impedire il versamento del liquido di condensa secondo quanto descritto nella presente relazione ed illustrato nei disegni allegati