ITFI970263A1 - Cappuccio di sicurezza per aghi di siringhe monouso - Google Patents

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ITFI970263A1
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Maria Angela Campigotto
Giovanni Giambelli
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Maria Angela Campigotto
Giovanni Giambelli
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Descrizione dell'Invenzione industriale avente titolo:
"CAPPUCCIO DI SICUREZZA PER AGHI DI SIRINGHE MONOUSO."
L'invenzione riguarda un cappuccio di sicurezza da utilizzare in siringhe monouso.
Allo stato dell'arte il problema delle punture accidentali provocate dal reincappucciamento dell'ago della siringa dopo l’uso non è stato definitivamente risolto; tale inconveniente, oltre al rischio di infettarsi con vari microbi, porta tra l'altro alla esposizione del personale medico e paramedico ai tre virus ai quali sono da imputare patologie come l'HBV (il virus dell'epatite B), l'HCV (il virus dell'epatite C) e l'HIV ( immunodeficienza umana) Se si considera che per un operatore sanitario, le probalità di contrarre l'epatite B variano dal 5 al 30% e per l'epatite C dal 3 al 10% mentre per immunodeficienza umana il rischio va dallo 0,3 allo 0,5, si comprende perchè i protocolli ospedalieri vietino il reincappucciamento dell'ago della siringa dall'alto. I tentativi sin qui fatti per risolvere il problema, sono essenzialmente basati su tre filoni di intervento con il risultato di tre famiglie o gruppi di dispositivi di sicurezza; un primo gruppo è basato sulle siringe ad ago retrattile, un secondo suH'impiego di contenitori per lo smaltimento delle siringhe dopo l'uso senza l’incappucciamento, un terzo sull'impiego dei cappucci copriago.
Quanto alle siringhe ad ago retrattile, pur considerando i notevoli sforzi di ricerca, non si è ancora pervenuti a risultati definitivi, sia per la complessità del dispostivo (generalmente un doppio equipaggio a scommento l'uno nell'altro per alloggiare l'ago retrattile), che per il suo alto costo; quanto ai contenitori per lo smaltimento delle siringhe usate, si tratta di dispositivi elementari che richiedono manovre che impegnano l'operatore sanitario il quale non ostante le previsioni obbligatorie dei protocolli ospedalieri non sempre aderisce all'utilizzo. I cappucci copriago tradizionali, sono basati su una manovra di reincappucciamento dall'alto, e ciò oltre a non essere ammesso dai protocolli e dalle norme di prevenzione sugli infortuni, rende pericolosamente vicina alle dita dell’operatore la punta dell'ago usato.
A questa ultima famiglia di dispositivi appartiene il cappuccio di sicurezza descritto nel brevetto USA 4.906.235 ROBERTS, che descrive un cappuccio per una siringa ipodermica costituito sostanzialmente da un corpo cilindrico con una prima estremità aperta ed una seconda estremità chiusa, detto cappuccio dotato all’estremità aperta di una linguetta di misura e forma atta ad essere prontamente afferrata tra il pollice e l'indice dell'operatore, per rinserimento dell'ago nel cappuccio evitando la possibilità di ferite accidentali alle mani.
Tale soluzione prevede comunque, poiché il reincappucciamento avviene dall'alto, la possibilità che le dita dell'operatore entrino in contatto con la punta dell'ago.
Il brevetto USA 5.135.508 VERNAMONTI, descrive un cappuccio per coprire l'ago dopo l’uso, costituito da un corpo cavo pressoché cilindrico, dotato ad una estremità di una barretta prolungata a mo' di manico che si estende in direzione radiale rispetto alla longitudine del suo asse centrale e che prevede comunque per il reincapucciamento una manovra esclusivamente dall'alto.
La domanda di brevetto italiano n° FI/94/A/92 GARGANI, descrive un cappuccio copriago comprendente un corpo cavo di forma troncoconica di una lunghezza pari almeno alla misura dell'ago che deve ricoprire, dotato di una impugnatura costituita sostanzialmente da un manico incernierato posto aH'estremità aperta del cappuccio, mentre la domanda di brevetto italiano n° FI/96/A/275, GARGANI -MURATORE, descrive una impugnatura in controsagoma con il cappuccio sul quale viene impiegata, dotata di un manico ruotabile. Anche in questi due ultimi casi, come nei precedenti brevetti USA, la manovra di reincappucciamento è prevista dall'alto e nessun mezzo di ritenuta è previsto per rendere solidale il cappuccio all'ago dopo il reincappucciamento al fine di rendere irreversibile tale manovra.
Un primo scopo della presente invenzione è quello di prevedere un dispositivo di reincappucciamento dell'ago di una siringa monouso, che allontani le dita dell'operatore dalla punta dell'ago potenzialmente infetto, che potrebbe provocare la puntura delle dita stesse.
Un secondo scopo della presente invenzione è quello di prevedere un dispositivo di sicurezza che possa ottenere il reincappucciamento dalla base dell'ago e non dalla punta.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di prevedere un dispositivo di sicurezza dotato di mezzi di ritenuta del cappuccio sull'ago a reincappucciamento avvenuto.
Ultimo ma non meno importante scopo dell'invenzione è quello di realizzare un cappuccio di sicurezza stampato in un unico materiale termoplastico di costo equivalente a quello di un cappuccio tradizionale, tutto ciò per renderlo compatibile con i rigidi budget di spesa sanitaria.
Questi ed altri scopi di seguito meglio specificati verranno raggiunti da un cappuccio di sicurezza per aghi di siringhe monouso comprendente una capsula avente un corpo pressocchè cilindrico per l'alloggiamento dell'ago presentante una prima estremità superiore chiusa ed una seconda estremità inferiore aperta e dotata di mezzi per consentirne l'impugnatura, detta capsula presentante la superfice laterale interrotta da una feritoia che si estende longitudinalmente rispetto alle due dette estremità ed avente lo scopo di consentire lateralmente l’ingresso dell’ago nella capsula cava durante il reincapucciamento di una siringa usata, presentante inoltre all'interno mezzi di ritenuta reversibile del cappuccio con il corpo di tenuta dell'ago collegato alla siringa prima dell'uso e aH'estremità inferiore mezzi di ritenuta irreversibile del cappuccio con il corpo di tenuta dell'ago collegato alla siringa dopo l’uso e dopo il reincappuciamento; il cappuccio di sicurezza oggetto dell'invenzione è atto ad essere usato come primo equpaggiamento di una siringa monouso.
Le caratteristiche ed i vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva dell'invenzione come illustrata a titolo indicativo ma non limitativo nei disegni allegati in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista assonometrica complessiva del cappuccio;
- la figura 2 rappresenta una vista frontale del cappuccio; - la figura 3 rappresenta una vista in sezione longitudinale del corpo cavo;
- la figura 4 rappresenta una vista assonometrica del cappuccio e del complesso ago-siringa monouso così come si presentano prima dell'uso;
- la figura 5 rappresenta una vista del cappuccio in sezione longitudinale rispetto ad una vista dell'ago e della siringa su cui viene impiegato;
- la figura 6 rappresenta una vista assonometrica del cappuccio, dell'ago e della siringa durante la manovra di reincappucciamento;
- la figura 7 rappresenta una vista assonometrica dell'ago reincappucciato sulla siringa;
- la figura 8 rappresenta una vista assonometrica del complesso ago reincappucciato e siringa, nel caso in cui l'ago venga rimosso dalla siringa dopo l'uso;
Nella figura 1 in cui è complessivamente rappresentato un cappuccio copriago, con il numero 1 è indicato il corpo pressoché cilindrico costituente la capsula di alloggiamento dell'ago, detto corpo cavo presenta una prima estremità superiore chiusa 2 e una seconda estremità inferiore opposta 3, aperta, inoltre la superficie laterale 11 si presenta interrotta anteriormente da una feritoia 4, estendentesi longitudinalmente, avente inizio appena al di sotto della estremità superiore 2 e terminante in corrispondenza della estremità inferiore 3 di detto corpo cilindrico 1 ; la feritoia 4 presenta una configurazione geometrica che prevede una prima porzione superiore 14 approssimativamente pari ai 3/5 della sua lunghezza complessiva i cui due lembi 15 e 16 risultano paralleli, ed una seconda porzione inferiore 24, pari approssimativamente ai 2/5 della sua lunghezza complessiva, in cui i lembi 25 e 26 si divaricano verso il basso allargando la feritoia 4 che viene a costituirsi come imboccatura laterale.
I due lembi 25 e 26 sullo spessore delle loro rispettive porzioni terminali divaricate presentano ciascuno una piccola zona verticale rilevata 35 e 36 il cui andamento lievemente obliquo determina un invito direzionale dell'imboccatura.
In posizione diametralmente opposta a quella della feritoia 4 e quindi posteriormente, è presente nella parte inferiore del corpo cilindrico 1, una linguetta rigida 20 che si sviluppa dorsalmente in senso radiale rispetto all'asse longitudinale di detto corpo ed ha il lato 21, opposto rispetto a quello al quale è connessa al corpo del cappuccio, che risulta arrotondato, mentre la zona di presa 22 è piatta ed ha le due facce laterali a superficie zigrinata 122, e poiché detta linguetta è realizzata solidale al corpo del cappuccio e risultante dallo stampaggio di una resina termoplastica, la stessa ha sufficiente resistenza e rigidità per consentire la presa. Nella realizzazione illustrata la linguetta 20 ha una lunghezza non inferiore a 15 mm per consentire l'impugnatura tra il pollice e l'indice della mano dell'operatore.
Al di sotto dell'estremità inferiore aperta 3 del corpo cilindrico 1, è presente un elemento anulare 5 di diametro appena superiore rispetto a quello del corpo cilindrico medesimo, il quale risulta distaccato dalla suddetta apertura tranne che per un breve tratto corrispondente alla zona posteriore 6 in cui è unito al corpo cilindrico, inglobando anche restremità inferiore 23 della linguetta 20; detto elemento anulare 5 presenta anteriormente, in posizione diametralmente opposta alla suddetta zona 6, una apertura 7 la quale viene conseguentemente a trovarsi immediatamente al di sotto della massima apertura della parte terminale 24 della feritoia 4, rispetto ad essa risultando coassiale ma di una dimensione piu contenuta. L'elemento anulare 5 sarà distanziato dalla estremità inferiore della capsula di una quota 8 appena superiore allo spessore del risalto anulare 18, presente alla base del corpo di tenuta 28 dell'ago 9 al fine di costituirne l'esatto alloggiamento.
La capsula di alloggiamento 1 dell'ago 9, in una prima zona 10 della cavità interna 12, dipartentesi dalla estremità inferiore aperta 3 del cappuccio, presenta specificatamente una particolare conformazione 13, in controsagoma del corpo di tenuta 28 dell'ago a cui è dedicata, detta controsagoma è costituita per un primo tratto da un vano 33, cilindrico relativo alla capsula di inserimento del corpo di tenuta 28 dell’ago sul peduncolo terminale 17 forato della siringa 100, e per un secondo tratto 34 troncoconico e di misura tale da consentire l’alloggiamento a stretta del terminale stellare 31 del corpo di tenuta 28 dell'ago sopra detto.
Nell'uso preliminarmente si deve considerare che il cappuccio di sicurezza descritto può essere impiegato come primo equipaggiamento di una siringa monouso; esso in tal caso, come visibile dalla figura 4 verrà alloggiato a ricopertura dell'ago sul suo corpo di tenuta 28 con il suo elemento anulare 5 posto al di sopra del relativo risalto anulare 1 8 che normalmente si trova alla base della capsula di inserimento del corpo di tenuta dell'ago; la tenuta del cappuccio verrà assicurata, ma in modo reversibile, dal primo tratto cilindrico 32 del corpo di tenuta 28 dell'ago impegnato con la relativa zona cilindrica cava 33 presente all'interno della suddetta capsula 1. Per impiegare la siringa, l'ago verrà scappucciato mediante una usuale manovra semplicemente sfilandolo dal cappuccio in senso longitudinale; la manovra di reincappucciamento invece, come illustrato dalla figura 6 avverrà impugnando tra il pollice e l'indice il cappuccio per la sua linguetta dorsale 20 e accostando lateralmente il cappuccio medesimo all'ago e allineando l'estremità inferiore 3 della capsula 1 con il corpo di tenuta 28 dell'ago, più precisamente avendo cura che l'elemento anulare 5 posto all'estremità inferiore 3 della capsula si vada ad allineare al di sotto del risalto anulare 18 del corpo di tenuta dell'ago, impegnando a tenaglia il peduncolo terminale 17 della siringa.Awicinando il cappuccio parallelamente all'ago ed utilizzando la feritoia 4 quale imboccatura trasversale dell'ago esso verrà spinto dalla base nella capsula cava determinando il reincappucciamento che risulterà a tenuta perchè la zona in controsagoma 33 e 34 presente all'interno della cavità 12 andrà ad impegnarsi con il relativo corpo di tenuta 28 dell'ago 9, mentre l'elemento anulare 5 del cappuccio, impegnato al di sotto del risalto anulare 18 del corpo di tenuta dell'ago farà si che l'eventuale manovra di rimozione del cappuccio stesso provochi il distacco del complesso del corpo di tenuta 28 dell'ago 9 dal peduncolo forato 17 della siringa 100, risultando il cappuccio un monoblocco contenente l'ago 9 protetto; tale effetto maggiormente ottenuto per l'azione di presa realizzata dalla zona inferiore interna della capsula in controsagoma con il corpo 28 di tenuta dell'ago 9, controsagoma che si realizzerà a stretta tenendo conto delle caratteristiche meccaniche di deformabilità proprie della resina polimerica con cui il cappuccio è realizzato.
Vantaggiosamente l'ago 9 alloggiato risulterà posizionato con una leggera inclinazione rispetto all'asse longitudinale del cappuccio 1, per effetto dell'invito realizzato dalle due piccole zone rilevate 35 e 36, presenti all'imboccatura della feritoia 4, talché la punta risulti orientata in direzione opposta rispetto alla feritoia stessa
Sono possibili numerare varianti nell'ambito del medesimo conceto inventivo , tra queste si può citare la principale costituita dal fatto che quando si vorrà usare il cappuccio di sicurezza non come primo equipaggiamento ma solamente come dispositivo di sicurezza per reincappucciare l'ago dopo l'uso, la capsula interna sarà cava senza avere in controsagoma il corpo di tenuta dell'ago affidando la tenuta irreversibile all'elemento anulare alla base della capsula.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cappuccio di sicurezza per aghi di siringhe monouso costituito da una capsula comprendente un corpo pressocchè cilindrico per l'alloggiamento dell'ago, detto corpo cavo presentante una prima estremità superiore chiusa ed una seconda estremità inferiore aperta, detta estremità inferiore dotata di mezzi per consentirne l'impugnatura, detto cappuccio caratterizzato dal fatto che detta capsula presenta la superficie laterale interrotta da una feritoia estendentesi longitudinalmente rispetto alle due dette estremità, detta feritoia avente lo scopo di consentire lateralmente l'ingresso dell'ago nella capsula cava durante il reincapucciamento di una siringa usata, detta capsula cava presentante aH'intemo mezzi di ritenuta reversibile del cappuccio con il corpo di tenuta dell’ago collegato alla siringa prima dell'uso, detta capsula presentante inoltre all'estremità inferiore mezzi di ritenuta irreversibile del cappuccio con il corpo di tenuta dell'ago collegato alla siringa dopo l'uso e dopo il reincappuciamento, detto cappuccio di sicurezza per la sua conformazione atto ad essere usato come primo equipaggiamento di una siringa monouso.
  2. 2. Cappuccio di sicurezza secondo la 1° rivendicazione caratterizzato dal fatto che la feritoia longitudinale presente sulla capsula ha inizio appena al di sotto della estremità superiore di detta capsula e termina in corrispondenza della sua estremità inferiore.
  3. 3. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 2° caratterizzato dal fatto che la feritoia longitudinale presenta un primo tratto considerato dall'estremità superiore, costituito da due lembi paralleli e un secondo tratto successivo, costituente il prolungamento del primo tratto fino alla estremità inferiore, detto secondo tratto avente due lembi divaricati che allargano l'andamento della feritoia costituendone una imboccatura.
  4. 4. Cappuccio di sicurezza secondo la 3° rivendicazione caratterizzato dal fatto che il primo tratto della feritoia con detti lembi paralleli risulta non superiore ai 3/5 della lunghezza complessiva ed il secondo tratto della feritoia con detti lembi divaricati risulta non inferiore ai 2/5 della lunghezza complessiva.
  5. 5. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 3° caratterizzato dal fatto che detti due lembi divaricati della feritoia presentano una piccola zona terminale rilevata ad andamento lievemente obliquo detta zona rilevata atta a consentire un invito direzionale dell'imboccatura dell'ago dopo l'uso.
  6. 6. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 1° nel quale i mezzi per consentire l'impugnatura alla estremità inferiore della capsula sono costituiti da una linguetta rigida sviluppatesi in senso genericamente radiale rispetto all'asse longitudinale del cappuccio, detta linguetta caratterizzata dal fatto che si trova diametralmente opposta alla feritoia ed è posta verticalmente presentando un lato arrotondato detto lato opposto rispetto a quello con cui essa è connessa al corpo del cappuccio.
  7. 7. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 5° caratterizzata dal fatto che detta linguetta posta verticalmente ha una zona di presa piatta interessante le due proprie facce laterali presentante una superfice zigrinata per migliorare la presa.
  8. 8. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 5° caratterizzata dal fatto che detta linguetta risulta solidale con il corpo del cappuccio per stampaggio in un unico pezzo di una resina termoplastica dotata di caratteristiche meccaniche di resistenza e di rigidità atte a consentire una presa efficace.
  9. 9. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 5° caratterizzato dal fatto che detta linguetta ha una lunghezza non inferiore ai 15 mm per consentire la presa tra il pollice e rindìce.
  10. 10. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 1° caratterizzato dal fatto che i mezzi di ritenuta reversibile del cappuccio al corpo di tenuta dell'ago sono costituiti da una conformazione interna della estremità inferiore della capsula cava del cappuccio a controsagoma del corpo di tenuta dell'ago, detta controsagoma specifica e dedicata ad ogni specifico corpo di tenuta dell'ago.
  11. 11. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 10° caratterizzato dal fatto che detta controsagoma del corpo di tenuta dell'ago è costituita per un primo tratto inferiore da un vano cavo cilindrico corripondente alla capsula di inserimento del corpo di tenuta dell'ago sul peduncolo terminale forato della siringa e per un secondo tratto superiore da un vano cavo troncoconico atto a consentire l'allpggiamento a stretta del terminale stellare di detto còrpo di tenuta dell'ago.
  12. 12. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 1° caratterizzato dal fatto che i mezzi di ritenuta irreversibile del cappuccio al corpo di tenuta dell'ago sono costituiti da un elemento anulare posto al di sotto dell'estremità inferiore aperta di detto elemento di un diametro appena superiore rispetto a quello del corpo cilindrico risultando distaccato da detta estremità aperta tranne che per un breve tratto verticale corrispondente alla zona posteriore dove è connessa la linguetta di presa e anteriormente - in posizione diametralmente opposta - presentante una apertura data dall'interruzione dell'anello coincidente assialmente con la feritoia ma di dimensione minore della sua massima apertura alla base.
  13. 13. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 12° caratterizzato dal fatto che detto elemento anulare è distanziato dalla estremità inferiore della capsula di una quota appena superiore allo spessore del risalto anulare del corpo di tenuta dell'ago.
  14. 14. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 13° caratterizzato dal fatto che detto risalto anulare del corpo di tenuta dell'ago va ad incastrarsi tra l'estremità inferiore della capsula e detto elemento anulare.
  15. 15. Cappuccio di sicurezza secondo la 1 ° e una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che prima di essere usato il cappuccio si presenta posizionato con il proprio elemento anulare della propria base posto sopra il risalto anulare normalmente presente sul corpo di tenuta dell'ago.
  16. 16. Cappuccio di sicurezza secondo la rivendicazione 15° caratterizzato dal fatto che per scappucciare l'ago all'atto dell'uso della siringa il cappuccio andrà sfilato dal basso verso l'alto.
  17. 17. Cappuccio di sicurezza secondo la 1 ° ed una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che dopo reincappucciato l'ago, l'eventuale manovra di scappucciamneto per i mezzi di ritenuta irreversibile del cappuccio al corpo di tenuta dell'ago, provoca il distacco dell'intero complesso ago-cappuccio dal peduncolo della siringa
  18. 18. Cappuccio di sicurezza secondo la 1° rivendicazione caratterizzato dal fatto che in variante quando il cappuccio di sicurezza non è impiegato come primo equipaggiamento, la capsula interna è cava senza avere in controsagoma il corpo di tenuta di alcun ago.
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