ITFI20130194A1 - Apparecchiatura automatica erogatrice di bevande da bottiglia, in particolare vini - Google Patents

Description

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APPARECCHIATURA AUTOMATICA EROGATRICE DI BEVANDE DA BOTTIGLIA,

IN PARTICOLARE VINI

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda il settore delle apparecchiature erogatrici di 5 bevande, in particolare del tipo in cui le bevande vengono estratte da bottiglie posizionate di norma in modo eretto. Tali apparecchiature sono usate segnatamente per l’erogazione automatica di vini al bicchiere in enoteche, ristoranti, caffetterie, hotel e simili locali pubblici, non essendo escluso l’uso casalingo. Oltre che per il vino, tali apparecchiature possono inoltre essere utilizzate, in generale, anche per altri tipi di 10 bevande in bottiglia.

Apparecchiature di questo genere sono descritte nella pubblicazione di brevetto francese FR2616767 e nel brevetto europeo EP1352873. In tali macchine si fa uso, per estrarre il liquido ed erogarlo attraverso un condotto con imboccatura nel collo della bottiglia e terminante con un beccuccio di uscita, di una insufflazione di gas inerte 15 realizzata tramite un ulteriore condotto, inserito a sua volta nel collo della bottiglia coassialmente o adiacentemente al condotto di erogazione. L'impegno tra i due condotti e il collo della bottiglia è reso a tenuta tramite un sistema a guarnizione ad espansione, avvolgente un manicotto entro cui sono ricavati i condotti, e contro cui la bocca della bottiglia viene forzata a riscontrare con spinta assiale dal basso.

20 Il gas inerte, tipicamente azoto, viene alimentato da una bombola disposta in genere esternamente al vero e proprio corpo dell’apparecchiatura, la struttura cioè che viene appoggiata sul bancone del locale. Il gas viene in tal caso anche sfruttato per pulire il beccuccio dopo ogni erogazione. Infatti, è molto importante che il beccuccio venga immediatamente liberato da residui che, essiccandosi, possano dare luogo a 25 contaminazioni dell’erogazione successiva. Secondo una soluzione vantaggiosa oggetto del brevetto italiano IT1388185, tale pulizia può anche essere effettuata a mezzo di aria compressa, il che consente di diminuire le dimensioni della bombola e di alloggiare quest’ultima nel corpo dell’apparecchiatura diminuendo sensibilmente l’ingombro e la complessità strutturale.

30 Quando la bottiglia viene installata sull’apparecchiatura, il consumo del vino in essa contenuto è in genere, proprio per la natura stessa dell’apparecchiatura che è - 2 - SIB – BI1143F

destinata all’erogazione bicchiere per bicchiere, distribuito su un tempo non breve, anche di diversi giorni.

Avendo la richiedente riscontrato che la qualità del vino residuo nella bottiglia tende a deteriorarsi col passare del tempo, in modo anche inaccettabile per vini di 5 pregio, la presente invenzione si propone di fornire un’apparecchiatura della tipologia sopra identificata, la quale permetta di mantenere il più possibile costante nel tempo, sui livelli della prima degustazione a bottiglia appena installata, la qualità delle degustazioni successive della bevanda contenuta nella medesima bottiglia.

Tale risultato viene raggiunto secondo l’invenzione dall’apparecchiatura 10 automatica per la degustazione di bevande da bottiglia, in particolare vini le cui caratteristiche essenziali sono definite dalla prima e dalla settima delle rivendicazioni annesse, rispettivamente. Ulteriori importanti caratteristiche sono definite dalle rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche e i vantaggi dell’apparecchiatura secondo la presente 15 invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento al disegno annesso (figura 1) che mostra schematicamente una rappresentazione circuitale dell’apparecchiatura nella zona di un manicotto di collegamento a tenuta con il collo di una bottiglia, atto a insufflare del gas inerte nella stessa e in risposta a estrarne il 20 liquido verso una linea di erogazione.

Con riferimento a tale figura, l’apparecchiatura secondo l’invenzione presenta una configurazione e architettura complessive riconducibili alla tecnica nota quale ad esempio genericamente rappresentata dal sopra citato brevetto europeo o anche al brevetto italiano IT1388185. Per quanto di interesse e pertinenza della presente 25 invenzione è dunque sufficiente considerare i manicotti di insufflazione e prelievo della bevanda, previsti in forma tra loro identica ed in un certo numero, tipicamente allineati, per la connessione con rispettive bottiglie. Uno dei manicotti, con rappresentazione circuitale delle linee ad esso facenti capo, è rappresentato appunto in figura ed indicato complessivamente con 1.

30 Il manicotto 1 è generalmente cilindrico con asse X e aggetta dall’alto entro un’ampia nicchia climatizzata nella quale viene disposta una pluralità di bottiglie B da - 3 - SIB – BI1143F

cui il liquido deve essere estratto per l’erogazione. La nicchia è ovviamente definita da un telaio dell’apparecchiatura entro e sul quale trova alloggio e supporto la componentistica meccanica, idropneumatica e di controllo, oltre ai beccucci di erogazione della bevanda.

5 Coassialmente al manicotto 1, che è atto ad essere imboccato a tenuta nel collo della bottiglia B grazie a un sistema a guarnizione 11 previsto sulla superficie laterale esterna, è previsto un segmento terminale 2a di un condotto 2 di estrazione ed erogazione del liquido il cui segmento terminale opposto, cioè quello di uscita del liquido verso un bicchiere di raccolta, è definita da un già menzionato beccuccio di 10 erogazione che a sua volta può aggettare dal cielo della nicchia. Tale segmento terminale 2 si estende lungo l’asse X entro il corpo della bottiglia in modo da pescarne il contenuto. Il condotto 2 è intercettato a valle del manicotto da una valvola del liquido 21.

Attorno al condotto 2 del liquido il manicotto 1 definisce una bocca 3, di sezione 15 dunque anulare, di eiezione/insufflazione del gas. Il circuito pneumatico di cui fa parte la bocca 3 comprende una linea 4 di ingresso, proveniente da un serbatoio di accumulo contenente gas inerte quale azoto, e una linea di uscita o scarico 5 verso l’ambiente, intercettate rispettivamente da valvole 41 e 51.

Altre componenti circuitali saranno previste secondo quanto noto od ovvio 20 all’esperto del ramo, sia sul circuito pneumatico sia su quello del liquido. Altrettanto ovvia è la configurazione del sistema di alimentazione elettrica (con connessione alla rete di servizio), e di quello di controllo dell’apparecchiatura. Quest'ultimo permette una gestione automatica, in base a istruzioni programmate, comandando le elettrovalvole in risposta all’azionamento, da parte dell’utilizzatore, di tasti disposti sul telaio 25 dell’apparecchiatura, assieme a un display e quant’altro necessario per le esigenze di gestione, incluso mezzi di addebito delle bevande erogate, tipicamente tramite progressiva decurtazione di credito accumulato su una carta prepagata, magnetica o a microchip, da passare in un idoneo dispositivo di lettura/registrazione.

Il principale aspetto dell’invenzione risulterà meglio comprensibile dalla seguente 30 descrizione del funzionamento dell’apparecchiatura. Tale aspetto si materializza in un ciclo operativo che viene attuato proprio nella fase iniziale dell’uso di ciascuna bottiglia, - 4 - SIB – BI1143F

cioè appena dopo la sua installazione in condizione di pieno della bevanda da erogare. Tale ciclo prevede la chiusura della valvola 21 sulla linea di erogazione del liquido, e la contemporanea apertura delle valvole 41 e 51 sulle linee pneumatiche di ingresso e uscita.

5 Azoto (o altro gas inerte) in pressione viene così insufflato nel collo della bottiglia, seguendo un percorso che ne comporta poi l’uscita attraverso la medesima bocca 3 verso l’uscita 5. Tale fase ha l’effetto di asportare o per così dire “lavare via” dal collo l’aria ambiente a significativo tenore di ossigeno inevitabilmente presente nel collo stesso sopra il pelo libero del liquido. La durata di tale fase si esaurisce in pochi 10 secondi, indicativamente quattro, trascorsi i quali si chiude la valvola di uscita 51 e con un lieve ritardo (indicativamente di un paio di secondi) anche la valvola di ingresso 41.

La situazione risultante sarà quella di un riempimento praticamente esclusivo con azoto ad una certa pressione del collo della bottiglia al di sopra del pelo libero della bevanda, e quindi di assenza di ossigeno che con le sue proprietà ossidanti è il 15 responsabile di significativi deterioramenti del vino nel tempo. Le successive operazioni di erogazione, che si realizzano contestualmente a, e per effetto di, un progressivo aumento della quantità di gas inerte insufflato nella bottiglia (e dunque senza presenza di ossigeno), si svolgono con la valvola 51 di uscita dell’aria chiusa, e prevedono un ciclo di lavoro con l’apertura coordinata sia della valvola 41 di ingresso del gas sia di 20 quella 21 di erogazione del liquido, secondo quanto noto.

Preferibilmente, tuttavia, la valvola di ingresso 41 si apre leggermente prima e si chiude leggermente dopo rispetto alla valvola di erogazione del liquido, con l’insufflazione che parte subito dopo l’apertura della valvola di erogazione 21. Tale espediente di anticipo di apertura e ritardo di chiusura della valvola 41 (ritardo e 25 anticipo quantificabili indicativamente rispettivamente in un decimo di secondo e cinque decimi di secondo) ha l’effetto di garantire il pieno contatto dell’azoto (o altro gas inerte) sulla bevanda residua presente all’interno della bottiglia, evitando possibili infiltrazioni di ossigeno e i conseguenti possibili effetti ossidanti indesiderati.

Grazie all’invenzione dunque l’ossigeno a contatto con il pelo del liquido al 30 momento della stappatura della bottiglia e che, pur essendo in quantità limitata, favorisce nelle apparecchiature note l'ossidazione del vino degradandone - 5 - SIB – BI1143F

apprezzabilmente le caratteristiche organolettiche anche a distanza di pochi giorni, viene di fatto eliminato prima dell’erogazione, così da conservare la qualità e gli aromi del vino molto più a lungo rispetto ai sistemi attuali.

La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento a una sua forma 5 di realizzazione preferita. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (7)

1. - 6 - SIB – BI1143F RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per l’erogazione automatica di bevande, con estrazione del liquido da almeno una bottiglia (B) tramite insufflazione di un gas inerte, l’apparecchiatura comprendendo: almeno un manicotto (1) atto ad essere inserito e 5 bloccato a tenuta entro il collo della bottiglia per insufflare detto gas inerte entro la bottiglia e prelevarne il liquido in essa presente; un circuito pneumatico comprendente per ciascun manicotto (1) una linea (4) di ingresso di detto gas inerte afferente al manicotto; un circuito idraulico comprendente una linea di erogazione di liquido (2) uscente dal manicotto; e mezzi di controllo programmabili per controllare almeno detti 10 circuiti, caratterizzata dal fatto che detto circuito pneumatico comprende inoltre una linea di uscita (5) uscente dal manicotto atta a scaricare nell’ambiente aria estratta dalla bottiglia per effetto di gas inerte entrante attraverso la linea di ingresso (4).
2. 2. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui detta linea di ingresso del gas inerte (4), detta linea di erogazione del liquido (2) e detta linea di uscita dell’’aria 15 (5) sono provviste di rispettivi mezzi a valvola (41, 21, 51) controllati da detti mezzi di controllo, questi ultimi essendo atti a comandare un ciclo di lavaggio, successivamente alla installazione di ciascuna bottiglia nel relativo manicotto, secondo cui controllando l’apertura/chiusura di detti mezzi a valvola si ha la chiusura della linea di erogazione (2) della bevanda, e la contemporanea apertura delle linee pneumatiche di ingresso e 20 uscita (4, 5), e trascorso un tempo predeterminato in cui gas inerte viene insufflato attraverso la linea di ingresso, le linee pneumatiche vengono chiuse.
3. 3. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, in cui la linea pneumatica di uscita (5) viene chiusa con un tempo di ritardo rispetto alla linea di ingresso del gas inerte (4). 25
4. 4. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, in cui detto tempo predeterminato è di circa quatto secondi, e detto tempo di ritardo è di circa due secondi.
5. 5. L’apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di controllo sono atti a comandare, per l’erogazione della bevanda, 30 successivi cicli di lavoro secondo cui controllando l’apertura/chiusura di detti mezzi a valvola si ha la chiusura di detta linea di uscita dell’aria (5) e l’apertura e chiusura - 7 - SIB – BI1143F coordinate sia della linea di ingresso del gas (4) sia della linea di erogazione della bevanda (2) con contestuale insufflazione di gas nel tempo di contemporanea apertura.
6. 6. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, in cui in detto ciclo di lavoro la linea di ingresso del gas (4) si apre leggermente prima e si chiude leggermente dopo 5 rispetto alla linea di erogazione della bevanda (2), con l’insufflazione che parte all’apertura della linea di erogazione.
7. 7. L’apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto manicotto prevede coassialmente un segmento terminale (2a) di detta linea di erogazione (2) estendentesi in modo da pescare la bevanda entro il corpo della 10 bottiglia, ed una bocca (3) di forma anulare attorno a detto segmento terminale (2a), pneumaticamente comunicante con dette linee pneumatiche di ingresso (4) e di uscita (5).