ITFI20130001A1 - Dispositivo erogatore di bevande gassate. - Google Patents
Dispositivo erogatore di bevande gassate.Info
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Description
“Dispositivo erogatore di bevande gassate.â€
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce al campo degli apparati per l’erogazione automatica di bevande. In particolare, la presente invenzione si riferisce al campo degli apparati per l’erogazione di bevande frizzanti da bottiglie e recipienti simili. STATO DELL’ARTE
Sono noti nell’arte apparati atti ad erogare in modo automatico bevande da contenitori quali bottiglie e simili. Alcuni di questi apparati sono tali per cui le bottiglie o gli analoghi recipienti sono mantenuti in posizione rovesciata e effettuano l’erogazione della bevanda in essi contenuta tramite l’opportuna apertura di una valvola che consente la caduta per gravità della bevanda in un contenitore opportunamente posizionato in corrispondenza della bocca del recipiente stesso.
Altri prevedono le bottiglie, o i recipienti analoghi, mantenuti in posizione verticale, appoggiati sul proprio fondo, e operano l’erogazione della bevanda mediante due cannelli introdotti all’interno della bottiglia attraverso il tappo della bottiglia stessa. Un gas inerte viene insufflato dentro la bottiglia attraverso uno dei suddetti cannelli mantenendo la bevanda in pressione. Quando il rubinetto di erogazione associato ad un cannello viene aperto, il gas sotto pressione consente l’erogazione della bevanda attraverso l’altro cannello. Gli apparati di questo secondo tipo sono particolarmente indicati in tutti quei casi in cui, come ad esempio nel caso del vino, la bevanda contenuta nella bottiglia subirebbe inevitabilmente un decremento della propria qualità organolettica a causa del contatto con l’ossigeno dell’aria e a causa della posizione rovesciata della bottiglia stessa.
Gli apparati per l’erogazione automatica di bevande disponibili nello stato dell'arte non sono tuttavia adatti a mantenere l'effervescenza o il perlage caratteristici delle bevande frizzanti. E' chiaro dunque che i dispositivi e gli apparati per l’erogazione automatica di bevande, disponibili nello stato dell'arte non possono, per questo motivo, essere utlizzati con bevande gassate o frizzanti sia che si tratti dell'erogazione di una bibita che dell'erogazione di uno champagne pregiato.
In special modo nel caso di champagne, spumanti e vini frizzanti, infatti, l'effervescenza e il perlage sono caratteristiche indispensabili per le qualità organolettiche della bevanda e un eventuale erogatore automatico deve necessariamente provvedere a mantenerle intatte anche dopo che la bottiglia à ̈ stata aperta e si à ̈ iniziato ad erogarne il contenuto.
Rappresenta uno scopo della presente invenzione, pertanto, l'introduzione di un nuovo dispositivo erogatore per apparati per l'erogazione automatica di bevande frizzanti da contenitori quali bottiglie e simili, atto a preservarne intatti l'effervescenza ed il perlage fino all'erogazione dell'ultimo bicchiere. Il dispositivo erogatore in accordo alla presente invenzione comprende dunque un blocco erogatore per apparati di erogazione automatica di bevande frizzanti, comprendente mezzi atti a mantenere l'effervescenza e le caratteristiche organolettiche della bevanda per un tempo, successivo all'apertura del contenitore o della bottiglia, sufficiente ad erogare l'intero contenuto di detto contenitore.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Fig. 1 Illustra una prima realizzazione preferita della presente invenzione comprendente una camera di decompressione singola.
Fig. 2 Illustra una terza realizzazione preferita della presente invenzione comprendente una camera di decompressione singola.
Fig. 3 Illustra una quinta realizzazione preferita della presente invenzione comprendente una pluralità di camere di decompressione.
Fig. 4 Illustra una sesta realizzazione preferita della presente invenzione comprendente una camera di decompressione multipla rotante.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo erogatore per apparati per l’erogazione automatica di bevande frizzanti da recipienti quali bottiglie e simili, caratterizzato da un blocco erogatore comprendente almeno una camera di decompressione e mezzi atti ad effettuare l'erogazione mediante insufflaggio di gas inerte, in modo tale da preservare intatti l'effervescenza ed il perlage di detta bevanda frizzante fino al completo esaurimento.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
In riferimento alle figure allegate, il dispositivo erogatore secondo la presente invenzione comprende un blocco rubinetto 10, atto ad impegnarsi con l’apertura di una bottiglia o analogo recipiente per bevande ed a regolare la fuoriuscita della bevanda in esso contenuta. Detto blocco rubinetto 10 comprende un beccuccio di ingresso 11 atto ad impegnarsi con l’apertura della bottiglia o del recipiente, detto beccuccio di ingresso 11 comprendendo un primo canale atto ad insufflare gas all’interno di detta bottiglia o di detto recipiente e un secondo canale atto ad estrarre la bevanda dall’interno di detta bottiglia o detto recipiente.
Detto primo canale à ̈ associato a mezzi di erogazione di gas attraverso una valvola 12, ad esempio una semplice valvola di ritegno oppure una valvola controllata, mentre detto secondo canale à ̈ associato a mezzi di erogazione di detta bevanda attraverso una prima elettrovalvola 13, detti mezzi di erogazione comprendendo almeno una camera di decompressione 14 associata ad un beccuccio di erogazione 15 tramite una seconda elettrovalvola 16.
Dette elettrovalvole possono essere eventualmente sostituite da opportuni mezzi di interruzione di flusso. Nella presente descrizione, pertanto, con il termine elettrovalvola si intende indicare generici mezzi controllati di interruzione di flusso liquido o gassoso.
In una prima realizzazione preferita della presente invenzione, illustrata nella figura 1 allegata, detta camera di decompressione 14 comprende un pistone 17 il cui movimento, all’interno di detta camera di decompressione 14, à ̈ controllato da opportuni mezzi di attuazione ed à ̈ atto a variare il volume interno di detta camera di decompressione 14 nelle varie fasi del funzionamento della presente invenzione.
Vantaggiosamente, detto beccuccio d’ingresso 11 può essere associato a mezzi per la misura della pressione interna alla bottiglia o al recipiente contenente la bevanda da erogare.
Detto blocco rubinetto 10 à ̈, inoltre, associato ad un opportuno modulo di controllo a sua volta associato a detti opportuni mezzi di attuazione, a detti mezzi di erogazione di gas e, se presenti, a detti mezzi per la misura della pressione interna alla bottiglia o al recipiente contenente la bevanda da erogare, ed à ̈ atto, fra le altre cose, a controllare l’erogazione della bevanda, sulla base delle richieste e delle impostazioni dell’utilizzatore, fornite tramite l’interfaccia utente dell’apparato per l’erogazione automatica di bevande entro il quale detto blocco rubinetto 10 à ̈ inserito.
Quando la bottiglia viene inserita nell’apparato per l’erogazione automatica di bevande comprendente il dispositivo secondo la presente invenzione, e detto beccuccio d’ingresso 11 viene inserito nella bocca di detta bottiglia, detto modulo di controllo provvede a consentire lo svolgimento delle seguenti azioni: la regolazione dell’ingresso del gas nella bottiglia in modo da eguagliare la pressione inizialmente rilevata, all’interno della bottiglia, da detti mezzi per la misura della pressione, se presenti, oppure in modo da realizzare un valore di pressione reimpostato e prossimo al valore di pressione normalmente presente all’interno della bottiglia chiusa; l’apertura di detta prima elettrovalvola 13 e, contestualmente, l’innalzamento, mediante detti mezzi attuatori, di detto pistone 17 in modo da aumentare il volume interno di detta camera di decompressione 14. In questo modo, l’aumento del volume interno a detta camera di decompressione 14 compensa la pressione della bevanda all’interno della bottiglia e la bevanda stessa, in virtù della propria pressione, sale all’interno di detta camera di decompressione 14 nella quantità voluta. Quando la pressione in detta camera di decompressione 14 eguaglia approssimativamente la pressione all’interno della bottiglia, detto modulo di controllo provvede ad effettuare la chiusura di detta prima elettrovalvola 13.
In seguito detto modulo di controllo provvede, tramite detti mezzi attuatori, ad aumentare ulteriormente il volume interno a detta camera di decompressione 14, sollevando ulteriormente detto pistone 17, e poi ad aprire detta seconda elettrovalvola 16 abbassando contestualmente detto pistone 17 per favorire l’erogazione della bevanda presente all’interno di detta camera di decompressione 14 attraverso detto beccuccio di erogazione 15.
In questo modo la bevanda frizzante verrà erogata senza perdita del proprio contenuto di anidride carbonica e senza produrre schiuma, mantenendo così tutte le caratteristiche della bevanda come se fosse versata direttamente dalla bottiglia.
Al termine dell’erogazione, l’anidride carbonica separatasi dalla bevanda a causa della decompressione descritta in precedenza, può essere espulsa, attraverso detta seconda elettrovalvola 16 e detto beccuccio di erogazione 15, per effetto di un’ulteriore discesa di detto pistone 17 fino a ridurre a zero il volume interno a detta camera di decompressione 14. L’espulsione di detta anidride carbonica consente vantaggiosamente di pulire detto beccuccio di erogazione 15 da eventuali residui di bevanda che possono contaminare le successive erogazioni. La presente invenzione consente di effettuare l’erogazione della bevanda mantenendo approssimativamente costante la pressione all’interno della bottiglia, mantenendo pressoché intatto il contenuto di anidride carbonica della bevanda stessa all’interno della bottiglia fino alla sua completa erogazione. La bevanda può quindi essere erogata in tempi successivi senza che le proprie caratteristiche risultino alterate. Il contenuto di anidride carbonica della bevanda gassata misurato prima e dopo l’erogazione mediante il dispositivo secondo la presente invenzione mostra, infatti, una variazione trascurabile e tale da non influire sull’aspetto e sulle caratteristiche organolettiche della bevanda stessa.
In una seconda realizzazione preferita della presente invenzione, dette prima e detta seconda elettrovalvola 13, 16 possono vantaggiosamente essere integrate in una singola elettrovalvola multipla.
In una terza realizzazione preferita della presente invenzione, illustrata nella figura 2 allegata, detta camera di decompressione 14 comprende, al posto di detto pistone 17, una terza elettrovalvola 18 che collega il volume interno di detta camera di decompressione 14 a detti mezzi di erogazione di gas, una quarta elettrovalvola 19 ed un’eventuale quinta elettrovalvola 20, disposte in modo da mettere in comunicazione, quando vengono aperte, l’interno di detta camera di decompressione 14 con l’esterno.
La quarta elettrovalvola 19 à ̈ atta a funzionare da sfiato cioà ̈ à ̈ atta a consentire, quando aperta, un abbassamento graduale della pressione interna di detta camera di decompressione 14. Detta eventuale quinta elettrovalvola 20, invece, à ̈ atta a funzionare, quando aperta, in modo da abbassare velocemente la pressione interna di detta camera di decompressione 14.
Detta terza e detta quarta elettrovalvola 18, 19, oppure detta terza, quarta e quinta elettrovalvola 18, 19, 20 possono essere vantaggiosamente integrate in un’unica elettrovalvola multipla.
Secondo questa terza realizzazione preferita della presente invenzione, inizialmente si provvede ad aprire detta valvola di ritegno 12 mantenendo detta prima elettrovalvola 13 chiusa. In seguito si apre detta terza elettrovalvola 18 immettendo gas nella camera di decompressione 14 fino a che non si raggiunge un valore di pressione circa uguale a quello presente all’interno della bottiglia, dopodiché si chiude detta terza elettrovalvola 18 e si effettua l’apertura di detta prima elettrovalvola 13 in modo da mettere in comunicazione la bottiglia con detta camera di decompressione 14. A questo punto si provvede ad aprire detta quarta elettrovalvola 19 in modo da diminuire la pressione interna a detta camera di decompressione 14 e quindi favorire l’ingresso in detta camera di una certa quantità di bevanda dalla bottiglia. Al raggiungimento della quantità di bevanda che si vuole introdurre in detta camera di decompressione 14 e successivamente erogare, si provvede a chiudere detta seconda elettrovalvola 13 in modo da “tappare†nuovamente la bottiglia mantenendo la bevanda ivi contenuta praticamente al suo valore iniziale di pressione.
Quindi, nel caso detta quinta elettrovalvola 20 sia presente, si provvede ad aprirla in modo da abbassare il valore della pressione interna di detta camera di decompressione 14 al valore della pressione esterna. Questa operazione à ̈ accompagnata da un rumore analogo a quello che si ha al momento in cui si stappa una bottiglia di spumante e consente di simulare la situazione in cui l’erogazione segue immediatamente l’apertura della bottiglia.
Infine, si provvede ad aprire detta seconda elettrovalvola 16 in modo da effettuare l’erogazione del quantitativo di bevanda contenuta in detta camera di decompressione 14, attraverso detto beccuccio di erogazione 15, senza alcuna espansione incontrollata che potrebbe causare fenomeni indesiderati come, ad esempio, una produzione eccessiva di schiuma durante l’erogazione.
Al termine dell’erogazione à ̈ possibile, aprendo nuovamente detta terza elettrovalvola 18, soffiare del gas attraverso detto beccuccio di erogazione 15 verso l’esterno in modo da pulire detto beccuccio di erogazione 15 da eventuali residui di bevanda che possono contaminare le successive erogazioni.
In una quarta realizzazione preferita della presente invenzione, dette prima e detta seconda elettrovalvola 13, 16 possono vantaggiosamente essere integrate in una singola elettrovalvola multipla.
Per ridurre i tempi di attesa tra un’erogazione e la successiva, dovuti alla sequenza di operazioni descritte in precedenza, la presente invenzione può vantaggiosamente impiegare una pluralità di dette camere di decompressione 14. In una quinta realizzazione preferita della presente invenzione, illustrata nella figura 3 allegata, il dispositivo erogatore secondo la presente invenzione comprende pertanto una pluralità di dette camere di decompressione 14, ciascuna comprendendo mezzi di regolazione della pressione interna ed essendo associata, tramite un’elettrovalvola 13a, 13b, 13c, 13d, ad un canale di erogazione 21 a sua volta collegato, tramite un’ulteriore elettrovalvola 16a ad un beccuccio di erogazione 15a.
In questo caso le varie camere di decompressione 14 presenti funzionano in sequenza garantendo un numero di erogazioni multiple pari al loro numero, senza tempi di attesa. Dette camere di decompressione 14 possono essere vantaggiosamente realizzate come descritto in precedenza, relativamente alle prime quattro realizzazioni preferite della presente invenzione.
Una sesta realizzazione preferita della presente invenzione, illustrata nella figura 4 allegata, offre un’altra modalità di ridurre i tempi di attesa tra un’erogazione e la successiva. Il dispositivo secondo detta sesta realizzazione preferita della presente invenzione comprende una camera di decompressione multipla rotante. Detta camera di decompressione multipla rotante comprende a sua volta un corpo principale 22, preferibilmente cilindrico, associato a opportuni mezzi di movimentazione atti a consentirne la rotazione attorno al proprio asse, detto corpo principale 22 comprendendo a sua volta una pluralità di camere di decompressione 23 disposte sulla propria periferia e preferibilmente, anch’esse, di forma cilindrica. Dette camere di decompressione 23 sono illustrate, nella figura 4 allegata, in numero di 4 ma possono essere realizzate in quantità differenti, a seconda delle necessità di utilizzo.
La base inferiore di detto corpo principale 22 à ̈ associata ad un beccuccio d’ingresso 11 atto ad impegnarsi con l’apertura della bottiglia, ad un canale di ingresso gas 24 - associato a detto beccuccio d’ingresso 11 e collegato a monte ad un’elettrovalvola di ingresso gas - ad un apertura 25 per l’ingresso della bevanda dalla bottiglia e ad un beccuccio di erogazione 26 della bevanda stessa. La base superiore di detto corpo principale 22 à ̈ associata ad un canale di ingresso gas 27 e ad un ugello di sfiato 28 ed à ̈ ulteriormente provvista di due aperture 29, 30 di dimensioni approssimativamente corrispondenti a quelle di dette camere di decompressione 23.
Detto corpo principale 22 Ã ̈ dunque atto a ruotare attorno al suo asse di simmetria mentre le sue basi superiori ed inferiori restano fisse.
In riferimento alla figura 4 allegata, durante il funzionamento del dispositivo, ciascuna di dette camere di decompressione 23 attraversa quattro diverse fasi di funzionamento corrispondenti a quattro posizioni assunte durante la rotazione di detto corpo principale 22.
Nella prima posizione la camera di decompressione 23 à ̈ chiusa ed à ̈ in posizione corrispondente a detto canale di ingresso gas 24; detto modulo di controllo provvede ad azionare l’elettrovalvola a monte di detto canale di ingresso gas 24 in modo da insufflare gas in detta camera di compressione fino al raggiungimento di approssimativamente uguale a quella presente in bottiglia.
Nella seconda posizione la camera di decompressione 23, pressurizzata al passo precedente, si trova in una posizione in cui la sua apertura superiore à ̈ associata a detto ugello di sfiato 28 mentre la sua apertura inferiore à ̈ in corrispondenza di detta apertura 25 per l’ingresso della bevanda dalla bottiglia. In questa posizione abbiamo dunque l’ingresso della bevanda dalla bottiglia nella camera di decompressione 23 precedentemente pressurizzata, attraverso detto beccuccio d’ingresso e grazie alla depressione causata dall’ugello di sfiato 28 presente sulla base superiore di detto corpo principale 22. La bevanda entrerà in detta camera di decompressione 23 in quantità proporzionale al tempo di permanenza in questa posizione.
Nella terza fase di funzionamento la camera di decompressione 23 si trova in una posizione in cui la propria base inferiore à ̈ chiusa mentre la base superiore à ̈ completamente aperta e si effettua una completa decompressione della bevanda contenuta nella camera di decompressione 23.
Nella quarta e ultima fase, detta camera di decompressione 23 si trova in una posizione in cui ha entrambe le proprie aperture superiore e inferiore aperte. L’apertura inferiore, trovandosi in corrispondenza di detto beccuccio di erogazione 26, consente l’erogazione della bevanda per caduta dovuta alla forza di gravità .
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo erogatore per apparati per l’erogazione automatica di bevande frizzanti comprendente un blocco rubinetto (10) comprendente un beccuccio di ingresso (11) atto ad impegnarsi con l’apertura della bottiglia o del recipiente contenente la bevanda da erogare, detto beccuccio di ingresso (11) comprendendo un primo canale atto ad insufflare gas all’interno di detta bottiglia o di detto recipiente e un secondo canale atto ad estrarre la bevanda dall’interno di detta bottiglia o detto recipiente, detto primo canale essendo associato a mezzi di erogazione di gas attraverso una valvola (12), detto secondo canale essendo associato a mezzi di erogazione di detta bevanda, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di erogazione comprendono almeno una camera di decompressione (14) associata a detto secondo canale e ad un beccuccio di erogazione (15), detta almeno una camera di decompressione (14) essendo atta, tramite l’opportuna variazione del proprio volume e/o della propria pressione interna, ad introdurre al proprio interno una certa quantità di detta bevanda e, successivamente, ad erogare la bevanda precedentemente introdotta al proprio interno attraverso detto beccuccio di erogazione (15).
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detta camera di decompressione (14) à ̈ associata a detto secondo canale attraverso una prima elettrovalvola (13), à ̈ associata ad un beccuccio di erogazione (15) tramite una seconda elettrovalvola (16) e comprende un pistone (17) il cui movimento, all’interno di detta camera di decompressione (14), à ̈ controllato da opportuni mezzi di attuazione ed à ̈ atto a variare il volume utile interno di detta camera di decompressione (14).
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detta camera di decompressione (14) à ̈ associata a detto secondo canale attraverso una prima elettrovalvola (13), à ̈ associata ad un beccuccio di erogazione (15) tramite una seconda elettrovalvola (16) e comprende una terza elettrovalvola (18) che collega il volume interno di detta camera di decompressione (14) a detti mezzi di erogazione di gas, una quarta elettrovalvola (19) atta a mettere in comunicazione l’interno di detta camera di decompressione (14) con l’esterno consentendo un abbassamento graduale della pressione interna di detta camera di decompressione (14).
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 in cui detta camera di decompressione (14) comprende una quinta elettrovalvola (20) atta a mettere in comunicazione l’interno di detta camera di decompressione (14) con l’esterno in modo da abbassare velocemente la pressione interna di detta camera di decompressione (14).
- 5. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 - 4 in cui dette prima e detta seconda elettrovalvola (13, 16) sono integrate in una singola elettrovalvola multipla.
- 6. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 - 5 in cui detta terza e detta quarta elettrovalvola (18, 19), oppure detta terza, quarta e quinta elettrovalvola (18, 19, 20) sono integrate in un’unica elettrovalvola multipla.
- 7. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 - 6 comprendente una pluralità di dette camere di decompressione (14), ciascuna di esse essendo associata, tramite un’elettrovalvola (13a, 13b, 13c, 13d), ad un canale di erogazione (21) a sua volta collegato, tramite un’ulteriore elettrovalvola (16a) ad un beccuccio di erogazione (15a).
- 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 comprendente una camera di decompressione multipla rotante comprendente: un corpo principale (22), comprendente a sua volta una pluralità di camere di decompressione (23) disposte sulla periferia di detto corpo principale (22) e associato a opportuni mezzi di movimentazione atti a consentire la rotazione di detto corpo principale (22) attorno al proprio asse; una base inferiore associata ad un beccuccio d’ingresso (11) atto ad impegnarsi con l’apertura della bottiglia, ad un canale di ingresso gas (24), ad un’apertura (25) per l’ingresso della bevanda dalla bottiglia e ad un beccuccio di erogazione (26);.una base superiore associata ad un canale di ingresso gas (27) e ad un ugello di sfiato (28) ed ulteriormente provvista di almeno un’apertura (29, 30) di dimensioni approssimativamente corrispondenti a quelle di dette camere di decompressione (23).
- 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8 in cui detto corpo principale (22) comprende quattro camere di decompressione (23) e detti mezzi di movimentazione sono atti a muovere ciascuna di dette camere di decompressione (23) attraverso le seguenti posizioni: una prima posizione corrispondente a detto canale di ingresso gas (24) in cui detta camera di decompressione (23) à ̈ chiusa e viene messa in pressione ad un valore di pressione approssimativamente pari a quello presente all’interno della bottiglia, una seconda posizione in cui detta camera di decompressione (23), pressurizzata, si trova in una posizione in cui la sua apertura superiore à ̈ associata a detto ugello di sfiato (28) mentre la sua apertura inferiore à ̈ in corrispondenza di detta apertura (25) e la bevanda dalla bottiglia entra in detta camera di decompressione (23) per effetto della depressione causata dall’ugello di sfiato (28) presente su detta base superiore di detto corpo principale (22), una terza posizione in cui detta camera di decompressione (23) si trova in una posizione in cui la propria apertura inferiore à ̈ chiusa mentre la propria apertura superiore à ̈ aperta e una quarta posizione in cui detta camera di decompressione (23) si trova in una posizione in cui ha entrambe le proprie aperture superiore e inferiore aperte e detta apertura inferiore si trova in corrispondenza di detto beccuccio di erogazione (26) e consente l’erogazione della bevanda per caduta.
- 10. Apparato per l’erogazione automatica di bevande frizzanti comprendente il dispositivo secondo le rivendicazioni 1 – 9.
Priority Applications (8)
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