ITFI20110159A1 - "macchina monocilindro da maglieria priva di platine e relativo procedimento" - Google Patents

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ITFI20110159A1
ITFI20110159A1 IT000159A ITFI20110159A ITFI20110159A1 IT FI20110159 A1 ITFI20110159 A1 IT FI20110159A1 IT 000159 A IT000159 A IT 000159A IT FI20110159 A ITFI20110159 A IT FI20110159A IT FI20110159 A1 ITFI20110159 A1 IT FI20110159A1
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IT
Italy
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needles
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needle
axis
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IT000159A
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Inventor
Renato Pilotelli
Roberto Pilotelli
Original Assignee
Pilotelli Macchine Tessili S R L
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/14Needle cylinders
    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B9/00Circular knitting machines with independently-movable needles
    • D04B9/02Circular knitting machines with independently-movable needles with one set of needles

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Description

"MACCHINA MON OCILINDRO DA MAGLIERIA PRIVA DI PLATINE E RE-LATIVO PROCEDIMENTO"
Descrizione
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda le macchine monocilindro da maglieria priva di platine comprendenti aghi a linguetta scorrevoli in rispettive canalette del cilindro.
Stato della tecnica
Una macchina circolare da maglieria priva di platine è descritta ad esempio in WO-A-2007/074486.
Nella produzione di tessuto a maglia su macchine circolari prive di platine si verifica una difficoltà maggiore nella formazione della maglia rispetto a corrispondenti macchine dotate di platine. In particolare, nelle situazioni in cui si agisce in assenza del tessuto a maglia agganciato agli aghi (ad esempio quando si sta avviando la produzione di un nuovo articolo partendo dal cilindro scarico), oppure quando si verifica una rottura di uno o più fili con conseguente formazione di aperture nel tessuto a maglia, la maglia in formazione risulta allentata, e ciò su tutti gli aghi della macchina nel primo caso o localmente in corrispondenza di dette aperture nel secondo caso. In tale situazione, gli aghi, nel loro movimento di salita per la presa del filo, tendono a trascinare con sé l'ultima boccola di maglia da essi prodotta che così non può essere scaricata e rimane sugli aghi stessi, impedendo il regolare funzionamento della macchina.
Sommario dell’ invenzione
Per ovviare a questo inconveniente, la presente invenzione concerne una nuova macchina da maglieria in cui l'estremità superiore di almeno alcune delle pareti definenti le canalette del cilindro in cui scorrono gli aghi è conformata per presentare un elemento di ritegno a forma di becco parzialmente sovrastante il piano di formazione maglia e rivolto verso l'asse del cilindro, detti elementi di ritegno essendo atti ad intercettare le maglie in formazione che, non essendo tirate verso il basso e verso il centro macchina dal tessuto precedentemente formati, tendessero a risalire assieme ai rispettivi aghi.
In alcune forme di realizzazione viene previsto un elemento di ritegno per ciascuna parete delle canalette di scorrimento degli aghi e quindi un elemento per ogni coppia di aghi adiacenti o consecutivi.
Secondo alcune forme di realizzazione dell'invenzione, ciascuno di detti elementi di ritegno può essere integrale con la parete della canaletta del cilindro che separa i due aghi ad esso adiacenti. Secondo altre forme di realizzazione, l’elemento di ritegno può essere ricavato in un componente separato rispetto alla parete della canaletta, ad esempio da piastrina fissata a detta parete di separazione dei due aghi adiacenti.
In una forma preferita di attuazione dell'invenzione, la distanza dall'asse del cilindro della punta di detti elementi di ritegno a forma di becco dell'elemento di ritegno è maggiore della distanza dall'asse del cilindro del punto più elevato del profilo interno del gancio dell'ago, in modo che detti elementi di ritegno non ostacolano la formazione della maglia sul piano di formazione maglia. Inoltre, tale distanza dall'asse del cilindro della punta degli elementi di ritegno a forma di becco è minore della distanza dall'asse del cilindro della tangente al petto dell'ago. In questo modo, ogni ago, sollevamento quando si solleva, con il proprio petto sposta la boccola ad esso impegnata allontanandola dall'asse del cilindro per portarla in presa sotto detti elementi di ritegno a forma di becco adiacenti, impedendole così di essere ulteriormente trascinata verso l'alto dall'ago stesso.
La dimensione degli elementi di ritegno è strettamente legata alla finezza della macchina ed alla fittezza del tessuto prodotto e, nella forma di attuazione sopra citata, la macchina secondo l'invenzione può presentare in particolare una limitazione del campo di larghezze di maglia eseguibili.
Per superare questa limitazione, in ulteriori forme di attuazione dell'invenzione, oltre ai elementi di ritegno, la macchina comprende organi di allontanamento della estremità superiore degli aghi dall'asse del cilindro, in corrispondenza di almeno parte del percorso di sollevamento degli aghi. In tal modo gli aghi, flettendosi verso l'esterno del cilindro, trascinano con sé le boccole di maglia impegnate agli aghi stessi portandole in presa sotto gli elementi di ritegno adiacenti indipendentemente dalla loro lunghezza.
Preferibilmente, l’allontanamento della estremità superiore degli aghi dall'asse del cilindro è ottenuto inflettendo elasticamente gli aghi stessi per spostarne il becco verso l'esterno del cilindro munendo la macchina di appositi organi di inflessione degli aghi.
Secondo una forma di attuazione dell'invenzione, tali mezzi di inflessione degli aghi comprendono su ciascun ago almeno un apposito tallone con un dente di estrazione radiale e, per ciascuna caduta della macchina, almeno una camma di estrazione di detti talloni atta ad agire su detto dente.
In un'altra forma di attuazione, detti mezzi di inflessione comprendono su ciascun ago un tratto a ponte munito di un tallone in posizione ad esso circa centrale e, per ciascuna caduta della macchina, almeno una camma di compressione radiale verso l'asse del cilindro di detto tallone centrale.
In un’ulteriore forma di attuazione dell'invenzione, i mezzi di inflessione della estremità superiore degli aghi comprendono, per ciascuna caduta della macchina, un magnete od un elettromagnete atto ad attrarre a sé lo stelo degli aghi.
Le camme di estrazione o compressione radiale, oppure i magneti permanenti sono preferibilmente mobili fra una posizione attiva, per inflettere gli aghi come descritto, ed una posizione inattiva atta ad evitare detta inflessione degli aghi. Possono, inoltre, essere previsti mezzi di comando atti a spostare tali camme di una o più cadute in una di dette due posizioni, per consentire al personale di manovra della macchina di attuare detta inflessione degli aghi verso l'estemo del cilindro solo quando necessario, ad esempio all'inizio della tessitura a maglia di una nuova pezza o per riprendere il lavoro dopo una rottura di filo od altro. Superata tale fase critica, gli elementi di inflessione possono essere resi inattivi e la macchina è lasciata funzionare in modo classico. Questo consente di ridurre le usure ed il rumore generato dalla macchina.
In alternativa, con lo stesso scopo, quando sono previsti elettromagneti, questi ultimi possono essere attivati o disattivati elettricamente mediante mezzi di comando elettrico (interruttori o simili).
L'invenzione si riferisce anche ad un procedimento atto a facilitare lo scarico degli aghi dalle ultime boccole formate quando questi risalgono per una nuova presa di filo, in cui ciascun ago, nel suo sollevamento, porta con il proprio petto la maglia d esso impegnata sotto ad un elemento di ritegno solidale col cilindro, eventualmente inflettendo verso l'esterno gli aghi mediante appositi mezzi d'inflessione, per facilitare così lo scarico della maglia al di sotto della punta della linguetta aperta dell'ago stesso, tali mezzi di inflessione degli aghi potendo essere esclusi od inseriti in lavoro mediante appositi mezzi di comando.
Breve Descrizione dei Disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno: la
Fig.l mostra una vista in sezione assiale parziale del cilindro di una macchina secondo una prima forma di attuazione dell'invenzione; la
Fig.2 mostra una vista dall'alto secondo II- II di Fig.l; la
Fig.3 mostra una vista del dettaglio III di Fig.l ingrandito, per un ago a livello di formazione maglia; la
Fig.4 mostra una vista parziale secondo IV-IV di Fig.3; la
Fig.5 mostra una vista analoga a quella di Fig.3 per un ago in fase di risalita per la presa di un nuovo filo in una macchina secondo l'invenzione; le
Figg.6/A a 6/1 mostrano in successione ed in scala ridotta rispettive viste analoghe a quella di Fig.l di un ago durante la fase di risalita per la presa di un nuovo filo in una macchina secondo l'invenzione; le
Figg.7 e 8 mostrano viste analoghe a quelle di Fig.5 e 1, rispettivamente, in una macchina secondo un'altra forma di attuazione dell'invenzione; la
Fig.9 mostra una vista prospettica parziale dall'esterno, obliquamente dall'alto, della macchina di Fig.8, mostrante i supporti delle camme di comando degli aghi di due cadute adiacenti; la
Fig.10 mostra una vista prospettica di uno dei supporti delle camme di Fig.9 come appare una volta separato dalla macchina e ruotato di 180° rispetto a quello della Fig.9; le
Figg.ll e 12 mostrano ciascuna una vista analoga a quella della Fig.8 per macchine secondo due diverse rispettive forme di attuazione dell'invenzione; e la Fig.l 1 A mostra una vista in pianta secondo XIA-XIA di Fig.l 1 ; la Fig.13 mostra una vista analoga a quella di Fig.12 di una forma di attuazione preferita; la
Fig.14 mostra una vista ingrandita del particolare XIV di Fig.13 per una sezione eseguita in una posizione angolarmente spostata attorno al cilindro della macchina rispetto alla vista della Fig.13 ed in corrispondenza di un pignone di comando; la
Fig.15 mostra una vista in sezione secondo XV-XV di Fig.14; la
Fig.16 mostra una vista in pianta secondo XVI- XVI di Fig.14, leggermente ingrandita; e la
Fig.17 mostra il dettaglio XVII di Fig.14 ingrandito.
Descrizione dettagliata di forme di attuazione deH’invenzione
Con riferimento alle Figg.l e 2, con 1 è indicato il cilindro di una macchina da maglieria. Il cilindro 1 è girevole attorno al proprio asse verticale X-X. Sulla periferia esterna del cilindro 1 sono ricavate canalette 2 uniformemente distribuite attorno allo sviluppo circonferenziale del cilindro 1 e che si sviluppano parallelamente all'asse X-X del cilindro 1 stesso. Nelle canalette 2 sono alloggiati scorrevolmente rispettivi aghi 3. Gli aghi sono del tipo a linguetta e sono tenuti nelle canalette 2 contro la periferia del cilindro 1 da molle ad elica 5 che circondano il cilindro 1 stesso. NeH’esempio illustrato sono previste due molle ad elica 5, ma in alternativa si potrebbe utilizzare un numero diverso di molle, ad esempio una sola molla. In altre forme di realizzazione, in alternativa o in combinazione alla od alle molle possono essere impiegate camme di contenimento. Ciascuna canaletta 2 è delimitata da due pareti laterali 2a tra loro sostanzialmente parallele, tra le quali è disposto il rispettivo ago 3.
Secondo una possibile forma di attuazione dell’ invenzione, in corrispondenza del bordo superiore del cilindro 1, questo presenta una molteplicità di elementi di ritegno a forma di becco 7, nel seguito chiamati semplicemente becchi 7, sovrastanti il piano di formazione maglia P. I becchi sono disposti con le rispettive punte rivolte verso l'asse X-X. Come sarà descritto in maggiore dettaglio nel seguito, i becchi 7 hanno la funzione di elementi di ritegno per trattenere le maglie via via che vengono formate dagli aghi, per impedire che questi le trascinino con sé nella loro fase di risalita per la presa di un nuovo filo.
Nell'esempio illustrato nelle Figg.l e 2, ciascuno di tali becchi 7 è formato all'estremità superiore di un elemento piatto 9, di materiale adeguatamente resistente all’usura, ad esempio in acciaio. L’elemento piatto 9 è fissato in una rispettiva scanalatura ricavata nella fascia terminale superiore del cilindro 1. Preferibilmente i becchi 7 distribuiti lungo lo spigolo superiore del cilindro sono in numero uguale a quello degli aghi 3. Tali elementi piatti 9 giacciono ciascuno in un rispettivo piano intermedio fra due rispettivi aghi adiacenti, formando, nella fascia superiore la del cilindro 1, le pareti laterali delle canalette 2 di scorrimento degli aghi 3. In altre forme di realizzazione, gli elementi piatti 9 possono essere costituiti da estensioni realizzate integralmente di pezzo dalle pareti laterali delle canalette 2, anziché essere costituiti da elementi 9 riportati. L’utilizzo di elementi riportati è vantaggioso perché consente la sostituzione di singoli becchi danneggiati.
NeH’esempio illustrato nelle Figg.l e 3 il piano P di formazione maglia è formato da un tratto rettilineo orizzontale deH'estremità superiore di ciascun elemento piatto 9, che può essere più alto dell’estremità superiore lb del corpo del cilindro come nel caso della Fig.l. Questo consente di avere il piano di formazione maglia P formato stecche dagli elementi piatti 9 , senza problemi di allineamento con il bordo lb del cilindro 1.
Secondo alcune forme di realizzazione dell'invenzione, la punta di ciascun becco 7 (Fig.3) si trova al di sopra di detto piano di formazione maglia P e presenta una distanza R dall'asse X-X del cilindro 1 che è leggermente maggiore della distanza RI della sommità degli aghi 3 dall'asse X-X del cilindro 1, così che, durante la discesa dell'ago 3 per formare la maglia M, la punta del becco 7 non interferisce con il filo che viene immagliato.
Inoltre (come mostrato in Fig.5), secondo alcune forme di realizzi zone, la distanza radiale R della punta dei becchi 7 dall'asse X-X del cilindro 1 è minore della distanza R2 dallo stesso asse del punto più esterno del petto dell'ago, ciò che consente a ciascun ago 3, durante la sua risalita per una nuova presa di filo, di portare con il proprio petto verso l'estemo ciascuna maglia M appena formata per inserirla sotto ai due becchi 7 adiacenti.
II funzionamento dei becchi 7 sopra descritto è illustrato nella successione delle Figg.6/A a 6/1 che mostrano vari istanti della fase di risalita di un ago 3 con l'inserimento della boccola M di maglia sotto ai becchi 7. In Fig.6A l’ago è in una posizione retratta, con la linguetta chiusa e la maglia M impegnata dal becco dell’ago. In Fig.6B l’ago inizia a salire e la linguetta viene gradualmente aperta. Continuando a salire (Figg. 6C-6I si porta con la linguetta aperta ad una quota tale che Γ estremità inferiore della linguetta si trova al di sopra del becco 7, mentre la maglia M è rimasta impegnata al di sotto del becco 7, o più precisamente dei due becchi adiacenti alla canaletta di scorrimento dell’ago 3. La maglia M quindi viene correttamente scaricata e i becchi 7 impediscono che essa risalga trascinata per attrito dall’ago 3 nel suo movimento di sollevamento.
Nella forma di attuazione descritta e con riferimento alle Figg.3 e 5, è chiaro che, qualora la lunghezza della maglia formata superasse la differenza fra le dimensioni R2-R, l'azione di trattenimento dei becchi 7 non potrebbe esercitarsi.
Per superare tale limitazione si sono sviluppate ulteriori forme di attuazione dell'invenzione nelle quali, con riferimento alla Fig.7, nel tratto di risalita degli aghi questi vengono inflessi - in particolare in corrispondenza del loro stelo - per spostarne l'estremità superiore verso l'estemo del cilindro (freccia F2) trascinando con sé le ultime maglie formate per inserirle sotto ai rispettivi becchi 7 adiacenti, e così rendendo la quota R meno vincolante.
Le Figg.8, 9 e 10 mostrano una forma di attuazione in cui, per ottenere l’inflessione degli aghi, ciascuna caduta presenta una camma di estrazione radiale 11 e gli aghi presentano ciascuno un tallone di estrazione con un dente 3 a di estrazione radiale atto ad entrare in presa con tale camma.
In ciascuna caduta della macchina, la camma 11 è scorrevole radialmente al cilindro secondo un asse Y-Y in un supporto 13 che è fissato al supporto 15 delle camme 17 di sollevamento ed abbassamento degli aghi. Nel supporto 13, la camma di estrazione 11 può essere posizionata lungo l'asse Y-Y in una posizione di lavoro (rappresentata nella Fig.8), nella quale il tallone di estrazione 3a entra in presa con la camma di estrazione 11, od in una posizione di non lavoro più accostata al cilindro 1, nella quale la camma di estrazione non interferisce con il tallone 3a. La camma di estrazione 11 è sagomata per estrarre verso l'estemo i talloni con i denti 3a degli aghi 3 che salgono a prendere il filo, inflettendo così la parte superiore dello stelo degli aghi 3 mentre detto stelo, nella sua parte inferiore, è tenuto aderente al cilindro dalle camme di sollevamento 17 e dalle molle di contenimento 5.
Così, in corrispondenza di ciascuna caduta della macchina, la parte superiore degli aghi 3 può essere estratta nel senso della freccia F2 e ritorna poi elasticamente in appoggio contro il cilindro 1 una volta cessata l'azione della camma di estrazione 11.
Le camme di estrazione 11 delle varie cadute possono essere messe in lavoro tutte insieme per inflettere gli aghi 3, o rilasciate tutte insieme nella posizione di non lavoro sotto l'azione di una rispettiva molla 19, mediante un comando centralizzato non rappresentato nel disegno. In alcune forme di realizzazione possono essere previsti comandi indipendenti per ciascuna camma di estrazione Il o per gruppi di camme di estrazione 11, così da attivarle o disattivarle selettivamente.
Le Figg.ll e 11A illustrano un'altra forma di attuazione dell'invenzione nella quale gli aghi 103, nella parte dello stelo compresa fra i talloni di sollevamento 103a ed il becco dell'ago, è previsto un tratto a ponte 103b dello stelo munito di un tallone di inflessione 103c. Nel caso della Fig.ll il tallone di inflessione 103c è collocato in posizione mediana rispetto alla lunghezza del tratto a ponte 103b, ma ciò non è vincolante e tale tallone potrebbe anche trovarsi in una posizione non mediana del tratto 103b.
In ciascuna caduta della macchina, analogamente al caso precedente, al supporto 15 delle camme 17 di sollevamento ed abbassamento degli aghi 103, è fissato un supporto 113 dentro il quale può scorrere secondo un asse Y-Y una camma di schiacciamento 111 atta ad essere posizionata in una posizione di lavoro - atta a premere verso l'asse X-X del cilindro sul tallone di inflessione 103c degli aghi 103, inflettendoli - ed una posizione di non lavoro estratta radialmente rispetto al cilindro 1, tale da non interferire con detti talloni 103c.
Si comprende come tale pressione radiale centripeta possa fare inflettere elasticamente gli steli degh aghi 103 in modo da spostare radialmente verso l'estemo la parte superiore di ciascun ago 103 verso i becchi 7 del cilindro 1, per agevolare l’impegno e il ritegno della maglia M da parte dei corrispondenti becchi 27.
La Fig.12 mostra un’ulteriore forma di attuazione dell'invenzione, simile a quella di Fig.8, in cui però gli aghi non presentano un tallone di estrazione ma sono tradizionali, e l'inflessione verso l'estemo degh aghi 3 secondo la freccia F2 può essere provocata in ogni caduta da un magnete permanete 211 posto in prossimità dello stelo degli aghi 3 i quali, con la rotazione del cilindro 1, passano davanti al magnete permanente 211. In tal modo, e come sarà meglio illustrato nel seguito ( con riferimento alle Figg.16 e 17), il magnete permanente 211 agisce direttamente sullo stelo degli aghi 3 attraendoli a sé in corrispondenza del loro precorso di salita e così provocandone l'inflessione.
Preferibilmente, ciascun magnete permanente 211 è incassato in una relativa camma 212 in modo che la sua superficie frontale 21 la rivolta verso il cilindro 1 resti leggermente arretrata rispetto a corrispondenti bordi 212a, 212b della camma 212, per evitare che il contatto diretto con gli aghi 1 causi l’usura della superficie frontale 21 la del magnete permanente 211. 1 bordi 212a, 212b rivolti verso il cilindro 1 della camma 212 e la superficie frontale 21 la del magnete permanente 211 sono sagomati per definire il percorso di estrazione radiale degh aghi 3 nel loro tratto di risalita, analogamente alla forma di attuazione dell'invenzione descritta nel seguito con riferimento alle Figg.16 e 17.
In vantaggiose forme di attuazione, il magnete permanente 211 e la relativa camma 212 sono montati scorrevoli in un supporto 213 fissato al supporto 15 delle camme di sollevamento ed abbassamento 17 degli aghi 3, per essere portati mediante un apposito mezzo di comando (non mostrato) in una posizione di lavoro accostata al cilindro 1, tale da attrarre a sé lo stelo degli aghi 3, inflettendoli, mentre questi salgono a prendere il filo, od in una posizione di non lavoro, ad una distanza sufficiente da evitare che la forza magnetica del magnete permanente 211 attragga gli aghi 3 provocandone l’inflessione.
In altre forme di realizzazione il magnete 211 può anche essere un elettromagnete anziché un magnete permanente. In questo caso l’elettromagnete può essere eccitabile o diseccitabile mediante mezzi elettrici secondo necessità. In tal caso non è necessario prevedere un sistema meccanico di accostamento/allontanamento del magnete rispetto agli aghi 3, poiché l’estrazione è attiva solo quando l’elettromagnete viene eccitato.
Le Fig.13 a 17 illustrano un’ulteriore forma di attuazione dell'invenzione nella quale, in ciascuna caduta della macchina e come nel caso della Fig.12, gli aghi 3, durante la loro risalita per la presa del filo, possono essere allontanati dal cilindro 1 mediante l'azione di magneti permanenti.
In particolare per ciascuna caduta è previsto un magnete permanente 311 (vedere le Figg.16 e 17) fissato, ad esempio mediante incollaggio, in un rispettivo blocchetto di supporto 312 di materiale amagnetico. Il blocchetto di supporto 312 è a sua volta è fissato, ad esempio mediante viti, ad una slitta porta-magnete 313. Le superfici frontali 313a della camma 313 rivolte verso il cilindro 1 e la faccia esposta del magnete 311 sono configurate a camma (vedere Fig.16) restando fra loro leggermente distanziate in pianta di un tratto z (Figg.16 e 17) che può ad esempio essere di alcuni decimi di millimetro, ad esempio di due decimi di millimetro. In tal modo gli aghi 1 attratti dal magnete 311 vengono a contatto con la sola camma 313, evitando di usurare la faccia esposta del magnete 311, e seguono il profilo della camma 313 durante il loro percorso di estrazione radiale.
Per ciascuna caduta, la slitta porta-magnete 313 col relativo magnete 311 è mobile radialmente rispetto al cilindro scorrendo in una rispettiva incassatura radiale 314 (Fig.14) di un anello di supporto 315. L'anello di supporto 315 è coassiale al cilindro 1 della macchina ed è sostenuto da mensole 316 (Fig.13) fissate ai supporti 317 del gruppo portafili 318 della macchina, tali supporti essendo ad esempio in numero di sei ed angolarmente distribuiti attorno al cilindro. In alcune forme di realizzazione la slitta porta- magnete 313 è guidata con minimo gioco nella incassatura 314 dai propri bordi 313b e da piastrine di ritegno 319 (Fig.15).
Ciascuna slitta porta-magnete 313, in prossimità deH’estremità opposta al bordo 313a, presenta un'asola 313c inclinata rispetto all'asse longitudinale W-W della slitta stessa porta-magnete 313. Un secondo anello 321 (Figg.13 e 14) coassiale al cilindro 1 è girevole liberamente mediante una serie di sfere 322 rispetto all'anello 315 di supporto e può essere fatto ruotare di un angolo limitato rispetto a quest’ultimo mediante un pignone 323 (Fig.14) che ingrana con una parte dentata del secondo anello 321. Il pignone 323 è girevole in un foro dell'anello 315 ed il suo asse termina al di sopra delFanello anello 315 con un quadrello 323a sul quale può essere investita una maniglia di comando (non mostrata nel disegno).
Per ciascuna caduta l'anello girevole 321 presenta un perno 320 che penetra con minimo gioco nell'asola 313c della slitta 313 della rispettiva caduta.
In tal modo, azionando manualmente il pignone 323, i magneti 311 di tutte le cadute possono essere accostati al cilindro 1 in posizione attiva per estrarre gli aghi 3 come sopra descritto, ad esempio nel caso di una ripresa del lavoro dopo una rottura di filo o all’inizio della tessitura di una nuova pezza. Viceversa, i magneti 311 possono essere allontanati dal cilindro 1 per renderli inattivi durante il lavoro normale della macchina, così evitando il contatto con gli aghi 3.

Claims (26)

  1. "MACCHINA MON OCILINDRO DA MAGLIERIA PRIVA DI PLATINE E RE-LATIVO PROCEDIMENTO" RIVENDICAZIONI 1. Una macchina monocilindro da maglieria priva di platine comprendente un cilindro (1) degli aghi ed aghi a linguetta (3; 103) scorrevoli in rispettive canalette (2) del cilindro (1) degli aghi, caratterizzata dal fatto che aH'estremità superiore di almeno alcune di dette canalette (2) è disposto un elemento di ritegno (7) delle maglie in formazione, detto elemento di ritegno (7) essendo solidale col cilindro (1) degli aghi.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento di ritegno (7) è a forma di becco parzialmente sovrastante un piano di formazione maglia (P) e rivolto verso l'asse (X-X) del cilindro (1) degli aghi.
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che le estremità superiori di tutte le canalette (2) presentano un rispettivo elemento di ritegno (7) delle maghe.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzata dal fatto che ciascuna canaletta (2) è delimitata da rispettive pareti laterali (2a) estendentisi parallelamente all’asse (X-X) del cilindro (1) degli aghi, ciascuna parete (2a) separando due aghi (3; 103) contigui; e che ciascun elemento ritegno (7) è solidale ad una parete (2a) della rispettiva canaletta (2) .
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ciascun elemento di ritegno (7) è realizzato di pezzo con la rispettiva parete (2a) della canaletta (2).
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 4 , caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti elementi di ritegno (7) è ricavato in una piastrina (9) fissata all'estremità superiore (la) del cilindro e formante parte della rispettiva parete (2a) della rispettiva canaletta (2) .
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che dette piastrine (9) presentano aH'estremità superiore un bordo formante piano di formazione maglia (P) sopraelevato rispetto al bordo superiore (lb) del cilindro (1).
  8. 8. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la distanza (R) della punta di detti elementi di ritegno (7) dall'asse (X-X) del cilindro (1) è maggiore della distanza (RI) del punto più elevato del profilo arcuato interno del gancio dell'ago (3) dall'asse (X-X) del cilindro e minore della massima distanza (R2) del petto dell'ago dall'asse (X-X) del cilindro (1) così che ogni ago, nel suo sollevamento, con il proprio petto sposta la boccola ad esso impegnata allontanandola dall'asse (X-X) del cilindro (1) per portarla in presa sotto e con detti elementi di ritegno (7) adiacenti, impedendo alla boccola di essere ulteriormente trascinata verso l'alto dall'ago stesso.
  9. 9. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di allontanamento (11, 3a; 103b, 103c, 111; 211; 311) dall'asse del cilindro (X-X) della estremità superiore degli aghi (3; 103) in corrispondenza di almeno parte del loro percorso di sollevamento.
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto allontanamento dall'asse del cilindro della estremità superiore degli aghi (3; 103) comporta inflessione elastica dello stelo degli aghi.
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di inflessione degli aghi comprendono almeno un tallone con un dente di estrazione radiale (3 a) di ciascun ago (3) e, per ciascuna caduta della macchina, almeno una camma di estrazione (11) per allontanare detti talloni col dente di estrazione radiale (3a) dall'asse (X-X) del cilindro (1) e così allontanare dall'asse (X-X) del cilindro (1) l'estremità superiore degli aghi inflettendoli.
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di inflessione degli aghi comprendono per ciascun ago (103) un tratto a ponte (103b) munito di un tallone di inflessione (103c) e, per ciascuna caduta della macchina, almeno una camma (111) atta ad esercitare una pressione radiale verso l'asse (X-X) del cilindro (1) su detto tallone di inflessione (103c) per inflettere detto tratto a ponte (103b) dell’ago (103) in modo da allontanare dall'asse (X-X) del cilindro (1) l'estremità superiore dell’ago (103).
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che, in ciascun ago, detto tallone (103c) è collocato in posizione circa mediana di detto tratto a ponte (103b).
  14. 14. Macchina secondo le rivendicazioni 9 a 12, caratterizzata dal fatto che dette camme di estrazione (11) o compressione (111) radiale sono mobili fra una posizione attiva, atta ad estrarre radialmente la parte superiore degli aghi verso l'esterno del cilindro, ed una posizione inattiva, e che sono previsti mezzi di comando atti a spostare dette camme di una o più cadute in una di dette due posizioni.
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di allontanamento dall'asse del cilindro della estremità superiore degli aghi (3) comprendono, per ciascuna caduta della macchina, almeno un magnete (211; 311) atto ad attrarre a sé lo stelo degli aghi inflettendoli così da allontanarne l'estremità superiore dall'asse (X-X) del cilindro.
  16. 16. Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che, per ciascuna caduta della macchina, il magnete (211; 311) è fissato ad una rispettiva camma (212; 313) di guida degli aghi (3) ed il bordo od i bordi (212a, 212b; 313a) di detta camma rivolti verso il cilindro sono sagomati come la faccia (21 la) del magnete (211; 311) rivolta verso gli aghi ma sporgenti in pianta rispetto alla faccia del magnete di una distanza (Z) sufficiente ad evitare il contatto degli aghi con detta faccia (21 la) del magnete.
  17. 17. Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che detta distanza (Z) è dell'ordine di alcuni decimi di millimetro.
  18. 18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detta distanza (Z) è di due decimi di millimetro.
  19. 19. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni 15 a 18, caratterizzata dal fatto che detto magnete (211; 311) è un magnete permanente e che sono previsti mezzi di accostamento/allontanamento radiale del magnete per portarlo o in una posizione sufficientemente accostata allo stelo degli aghi (3) per infletterli attraendoli a sé, o in una posizione inattiva sufficientemente discosta dallo stelo degli aghi per evitare che questi vengano attratti.
  20. 20. Macchina secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di accostamento/allontanamento dei magneti (311) rispetto al cilindro (1) comprendono per ciascun magnete una slitta (313) su cui è fissato magnete (311), detta slitta essendo scorrevole radialmente in una guida (314) ricavata in un anello fisso (315) solidale all'incastellatura della macchina e coassiale al cilindro (1) della macchina, un anello mobile (321) - anch'esso coassiale al cilindro (1) - essendo accoppiato in modo girevole all'anello fisso (315) e presentando per ciascuna caduta della macchina un perno (320) che è inserito in un'asola (313c) della relativa slitta (313), tale asola essendo inclinata rispetto all'asse (W-W) della slitta (313) che porta il magnete (311), così che facendo ruotare di un angolo prefissato l'anello mobile (321) rispetto all'anello fisso (315) si comanda l'allontanamento o l'accostamento contemporaneo di tutti i magneti (311) rispetto agli aghi.
  21. 21. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni 15 a 18„ caratterizzata dal fatto che detto magnete è un elettromagnete e che sono previsti mezzi elettrici di comando per attivare uno o più di tali elettromagneti quando occorra.
  22. 22. Un procedimento atto a facilitare lo scarico delle maglie dagli aghi (3; 103) in una macchina da maglieria monocilindro senza platine, quando detti aghi (3; 103) risalgono per una nuova presa di filo, caratterizzato dal fatto di trattenere le ultime maglie formate dagli aghi durante la risalita degli aghi (3; 103) tramite elementi di ritegno (7) solidali al cilindro (1) degli aghi.
  23. 23. Procedimento come da rivendicazione 22, in cui ciascun ago (3; 103), nel suo sollevamento, porta con il proprio petto la rispettiva maglia da esso formata sotto detto elemento di ritegno (7) perché sia ivi trattenuta, facilitando lo scarico della maglia sotto la linguetta aperta dell'ago.
  24. 24. Procedimento secondo la rivendicazione 22 o 23, caratterizzato dal fatto di allontanare gli aghi radialmente verso festerno (F2) del cilindro durante la loro risalita per una nuova presa di filo.
  25. 25. Procedimento secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detti aghi vengono allontanati radialmente tramite inflessione elastica.
  26. 26. Procedimento secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto di allontanare radialmente detti aghi tramite attrazione magnetica.
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