ITFI950245A1 - Dispositivo per realizzare la chiusura di un'estremita' di manufatto tubolare sulla stessa macchina circolare che lo ha prodotto - Google Patents

Dispositivo per realizzare la chiusura di un'estremita' di manufatto tubolare sulla stessa macchina circolare che lo ha prodotto Download PDF

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ITFI950245A1
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Abstract

Il dispositivo è combinato al cilindro degli aghi (1A; 1B) e coopera con un normale platorello (5) con uncini (7A, 7B), coassiale al cilindro e sollevabile assialmente; gli uncini (7A) di un semiarco sono comandabili per la presa di boccole di maglie da un semiarco di aghi (1A), destinate ad essere trasferite al semiarco di aghi (1B) opposto; un semianello (9) è montato all'esterno del cilindro degli aghi (1A, 1B), imperniato alle sue due estremità attorno ad un asse (X-X) diametrale nella zona di lavoro degli aghi ed in condizioni di potere ruotare di 180°; in fresature radiali del semianello scorrono uncini di aggancio (10) con relativi cursori di chiusura (12-12A) per impegnare le boccole iniziali di un tessuto per la punta formato da detti aghi (1A), le quali boccole vengono cedute dagli uncini (7A); ruotando verso l'alto, il semianello (9) trasferisce le boccole stesse, fino al di sopra degli aghi (1B) del semiarco opposto, per impegnare il tessuto della punta (P) con i detti aghi (1B) del semiarco opposto.(Fig. 12).

Description

DISPOSITIVO PER REALIZZARE LA CHIUSURA DI UN’ESTREMI-TÀ’ DI MANUFATTO TUBOLARE A MAGLIA SULLA STESSA MACCHI-NA CIRCOLARE CHE LO HA PRODOTTO"
DESCRIZIONE
L’invenzione ha per oggetto un dispositivo per realizzare la chiusura di un’estremità di manufatto tubolare fatto a maglia sulla stessa macchina circolare che lo ha prodotto, corredata di un cilindro degli aghi e di un mezzo meccanico del tipo di un normale platorello con uncini, coassiale al cilindro. Detto dispositivo risulta più semplice e più affidabile di altri dispositivi noti per lo stesso scopo.
Il dispositivo in oggetto comprende:
- un semiarco di uncini comandabili per la presa ordinata di boccole di maglie da un primo semiarco di aghi, le quali boccole di maglie sono destinate ad essere trasferite al semiarco di aghi opposto;
- un semianello montato all’esterno del cilindro degli aghi imperniato alle sue due estremità attorno ad un asse diametrale nella zona di lavoro degli aghi ed in condizioni di poter ruotare di 180°, sollevandosi e poi riabbassandosi;
- in fresature radiali di detto semianello, un semiarco di uncini di aggancio con relativi cursori di chiusura per impegnare le boccole iniziali di un tessuto per la punta formato da detti aghi del primo semiarco ;
- mezzi per comandare gli uncini del primo semiarco e detti uncini di aggancio, e per spostare assialmente il platorello in modo tale per cui le boccole vengono cedute dagli uncini del platorello agli uncini di aggancio, che trasferiscono le boccole ricevute, fino al di sopra degli aghi del detto semiarco opposto, i quali aghi impegnano il tessuto della punta.
Altre caratteristiche dell’invenzione sono definite dalle rivendicazioni.
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l’unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig. 1 mostra una vista schematica in pianta; le Figg. 2, 2A; 3, 3A; 4 mostrano tre iniziali fasi dell’operazione di chiusura della punta all’inizio della produzione del manufatto; le
Figg. 5 e 6 mostrano due fasi in una vista in pianta parziale ed ingrandita; le
Figg. 7 a 17 mostrano successive fasi della formazione della chiusura iniziale del manufatto tubolare e l'inizio di tale manufatto tubolare; la
Fig. 18 mostra in dettaglio alcuni dei componenti che operano per la formazione della punta chiusa; le Figg. 19 a 21 mostrano parzialmente in pianta alcune fasi per il trasferimento; la
Fig. 22 mostra una variante rispetto alla Fig. 19; le
Figg. 23 a 31 mostrano in varie condizioni una variante di realizzazione rispetto alle Figg. 1 a 21, per l’iniziale caricamento degli aghi; e le
Figg. 32 a 46 mostrano ancora una variante per la realizzazione di una punta chiusa al termine della formazione di un manufatto tubolare.
Secondo quanto è illustrato nel disegno annesso, con 1 sono indicati gli aghi e con 2 le platine del cilindro degli aghi, sommariamente indicato con 3. Con 5 è indicato il disco o platorello degli uncini che porta una serie di uncini 7 distribuiti radialmente e suscettibili di scorrimenti radiali. Gli uncini sono suddivisi in un settore semicircolare A e indicati con 7A ed in un settore semicircolare complementare B ed indicati con 7B, essendo analogamente indicati con 1A gli aghi del settore A e con 1B gli aghi del settore B. Analogamente sono indicate con 2A e 2B le platine dei rispettivi settori A e B. I due settori A e B (vedi in particolare Fig. 1) sono definiti e separati da un asse diametrale X-X, che è l’asse di oscillazione di un semianello 9 (vedi in particolare la Fig. 1 e le Figg. 7 a 17); detto semianello 9 è atto ad assumere due posizioni sulla destra e rispettivamente sulla sinistra guardando la Fig. 1 per rotazione attorno all’asse X-X con sollevamento e riabbassamento come si vede in particolare dalle Figg. 11 a 17. Il semianello 9 presenta tagli cioè fresature radiali di scorrimento per uncini di aggancio 10 sagomati all’estremità interna come ganci leggermente arcuati 10A, che sono visibili isolatamente nella Fig. 18; affiancato a ciascuno degli uncini di aggancio IO è previsto un corrispondente cursore di chiusura 12, anch’esso mostrato isolatamente nella Fig. 18, che all’estremità interna presenta una sagomatura 12A particolare per gli scopi appresso indicati. In ciascuna scanalatura del semianello 9 può essere previsto un solo uncino di aggancio IO, 10A affiancato da un cursore di chiusura 12, 12A, come è mostrato nelle Figg. 19 e seguenti. Alternativamente, in ciascuna fessura del semianello 9 può essere prevista una coppia di uncini di aggancio 110, 110A fra i quali si trova interposto un unico cursore di chiusura 112, 112A, come è mostrato nella Fig. 22. Ciascun uncino 10, 10A e il cursore di chiusura 12, 12A corrispondente sono sviluppati in modo tale per cui quando il cursore di chiusura 12, 12A è spostato in senso centrifugo rispetto all’uncino di aggancio 10 nella fessura corrispondente del semianello 9, il gancio 10A risulta scoperto e può ricevere una boccola, mentre quando il cursore di chiusura viene spinto in senso centripeto rispetto all’uncino di aggancio 10, la sagomatura terminale interna 12A del cursore arriva a chiudere l’incavo dell’uncino 10A impegnando la boccola anche quando il semianello 9 viene ribaltato dalla posizione lungo l’arco A - in cui ganci 10A degli uncini di aggancio 10 sono rivolti verso l’alto e la sagomatura dei cursori di chiusura 12A è rivolta verso il basso - fino nella posizione opposta del semianello 9 lungo l’arco B in cui la posizione degli uncini di aggancio 10 e dei cursori di chiusura 12 è ribaltata. Gli uncini di aggancio 10 ed i cursori di chiusura 12 sono comandabili mediante rispettivi talloni (visibili in particolare nella Fig. 18) che si trovano da una parte e dall’altra dei rispettivi organi, e con i quali possono cooperare camme predisposte attorno al cilindro degli aghi nella zona di lavoro degli aghi stessi, ed agenti dal basso sui talloni che in ciascun assetto sono sporgenti verso il basso lungo l’arco A e lungo l’arco B della zona di lavoro delle camme, mentre il cilindro 3 nonché il semianello 9 che è portato dall’equipaggio del cilindro sono comandati, durante le operazioni che interessano la formazione del tessuto per la punta a ranghi parziali lungo il semiarco A come appresso indicato, o con moto alternato o con un moto continuo e con taglio del filo all’estremità di ciascun rango parziale formato.
Nella soluzione mostrata nelle Figg. 1 a 21, il semianello 9 presenta gli uncini di aggancio 10 ed i relativi cursori di chiusura 12 disposti in corrispondenza solo di aghi alterni e quindi in corrispondenza di un ago si ed un ago no, come si vede chiaramente nelle Figg. 5 e 6 (mentre nella soluzione delle Figg. 23 a 31 è prevista una soluzione in cui gli uncini di aggancio ed i relativi cursori di chiusura sono previsti in corrispondenza di ciascuno degli aghi, come appresso descritto).
All’inizio di un ciclo di lavorazione viene effettuata l’operazione di tessitura per la chiusura di un’estremità del manufatto tubolare che dovrà essere costruito dopo la formazione del tessuto per la punta. All’inizio della lavorazione (vedi Fig. 2) gli aghi 1 e le platine 2 del cilindro 3 vengono azionati per formare un labbro di tessuto di caricamento degli aghi indicato con 15 e strutturato per risultare indemagliabile.
Questo labbro di tessuto 15 può essere estremamente ridotto fino ad uno o due ranghi o comunque un numero molto limitato di ranghi. Effettuata questa prima operazione mostrata nelle Figg. 2 e 2A (che può essere attuata con tutti gli aghi) vengono fatti estrarre gli uncini 7A del semiarco A del platorello 5 - come mostrato nelle Figg. 3, 3A e 5 - e viene distribuito un filato per formare boccole 16 fra gli aghi 1A e gli uncini 7A come mostrato nelle Figg. 3 e 3A, mentre gli uncini 7B degli aghi 1B dell’arco B rimangono inattivi. Si costruisce quindi (Fig. 4) con ranghi parziali un tessuto 17 per la chiusura della punta limitatamente all’arco di aghi 1A ed all’arco di uncini 7A e con moto del cilindro 3 e del platorello 5 che può essere alternato con crescita e diminuzione opportuna degli aghi in lavorazione, in modo da ottenere un tessuto 17 con calati ed aumenti (o cosiddetti cresciuti) dei vari ranghi parziali, oppure con moto circolare del cilindro degli aghi e con taglio dell’estremità del filo che ha formato ciascuno dei ranghi parziali e di una lunghezza variabile; il tessuto 17 è realizzato secondo tecniche di per sè conosciute per la formazione delle sacche laterali dei tessuti a maglia tubolari, usate per la formazione del tessuto delle punte e/o del tessuto dei talloni dei manufatti.
Nelle Figg. 5 e 6 è mostrata nella vista parziale in pianta la condizione di iniziale costruzione del tessuto secondo la fase della Fig. 2 e rispettivamente l’inizio della fase di formazione del tessuto 17 con la distribuzione del filato per la formazione delle boccole 16 come mostrato nella Fig. 3. Si noterà che il filato viene impegnato da un ago sì ed un ago no mentre le boccole 16 vengono adagiate sui due uncini 7A che sono compresi tra due aghi 1A attivi per la presa del filato formante le dette boccole 16 (nella soluzione successiva delle Figg. 23 a 31 la disposizione prevede invece la formazione successiva di due ranghi di boccole con sostituzione degli aghi che hanno lavorato per la formazione delle prime boccole, con gli aghi che sono rimasti inattivi durante la formazione del primo rango di boccole 16, come verrà meglio descritto con riferimento alle dette figure).
Come si vede nel confronto fra le Figg. 3, 4 e 5, 6, la formazione del tessuto 17 per la chiusura della punta viene effettuato facendo rientrare in senso centripeto gli uncini 7A durante la formazione del detto tessuto 17. Al termine della formazione del tessuto 17 (Fig. 7), a ranghi parziali ed in quantitativo sufficiente per poter essere disteso lungo la superficie della sezione della zona di lavoro degli aghi del cilindro, si fanno avanzare di nuovo gli uncini 7A del platorello come in Fig. 19 e si fanno avanzare gli uncini di aggancio 10 dalla posizione di esclusione fino ad una posizione sporgente in senso centripeto, come mostrata nelle Figg. 8 e 20. Nelle Figg. 8 e 20 è mostrato anche come gli uncini 7A vengono fatti sporgere fino al di sopra dei ganci 10A degli uncini 10, il platorello 5 essendo stato posizionato assialmente lungo l’asse del cilindro degli aghi ad un livello appena superiore a quello in cui si trovano gli uncini di aggancio 10 ed i relativi cursori di chiusura 12; i cursori di chiusura 12 rimangono defilati al di fuori dei ganci di estremità 10A degli uncini di aggancio 10. Dall’assetto della Fig. 8 si raggiunge l’assetto della Fig. 9 per un abbassamento del platorello 5, il che consente di depositare le boccole trattenute dagli uncini 7A fino nell’estremo sagomato 10A degli uncini di aggancio 10, come si vede in Fig. 9, essendo ancora i cursori di chiusura 12 defilati rispetto ai profili a gancio 10A. La successiva fase, mostrata in Fig. 10, prevede lo spostamento dei cursori di chiusura 12 fino a raggiungere la sagomatura a gancio 10A degli uncini di aggancio IO, in modo da formare un occhiello con l’estremità 12A ed il profilo a gancio 10A dei due componenti 10 e 12 cooperanti, mentre gli uncini 7A vengono retratti in senso centripeto, raggiungendo così l’assetto della Fig. 10 e 21, in cui le boccole 16 sono state cedute dagli uncini ed impegnate dagli occhielli costituiti dalle sagomature 10A e 12A degli uncini di aggancio 10 e dei cursori di chiusura 12; il rango finale del tessuto 17 parziale per la punta rimane impegnato agli aghi 1A che lo hanno formato. A questo punto il platorello 5 viene sollevato (vedi Fig. 11) e subito dopo ha inizio la rotazione del semianello 9 secondo la freccia f9 delle Figg. 11, 12, 13; il tessuto 17 viene trasferito attraverso la zona di lavoro circonferenziale del cilindro degli aghi, essendo le boccole iniziali di detto tessuto 17 impegnate dagli occhielli formati come precedentemente detto dai componenti 10 e 12. Viene raggiunto dal semianello 9 la posizione mostrata in Fig. 14 che è opposta a quella iniziale rispetto all’asse X-X e cioè nelle condizioni in cui il semianello 9 viene a trovarsi in corrispondenza dell’arco B degli aghi 1B, che durante la formazione del tessuto 17 sono rimasti inattivi con il labbro 15 di tessuto di caricamento degli aghi in sosta sugli aghi 1B stessi. Raggiunto l’assetto della Fig. 14 e della Fig. 15, gli aghi 1B vengono sollevati e perforano (vedi Fig. 15) la estremità iniziale del tessuto 17 in vicinanza dell’occhiello formato dai componenti 10, 12 che hanno trattenuto le boccole 16 iniziali di detto tessuto; pertanto - riabbassandosi gli aghi 1B che col sollevamento hanno impegnato il filo ad essi alimentato - l’estremità del tessuto 17 viene impegnata dai detti aghi 1B (vedi Fig. 16).
A questo punto può essere attuata la lavorazione del manufatto tubolare T, mentre il platorello 5 può essere riabbassato in attesa di un nuovo ciclo, dopo che il semianello 9 sia stato ribaltato in senso opposto alla freccia f9 per tornare nella posizione iniziale corrispondente al semiarco A, il tutto mentre si procede alla formazione del tessuto T, come si vede nella Fig. 17. Il tessuto 17 come vedesi nella Fig. 17 presenta linee 17A di calati ed aumenti (cresciuti) attuati durante la formazione del tessuto, per aggiunta e riduzione di aghi dell’arco di aghi 1A in lavorazione.
Con TI è indicata la linea di congiunzione fra il tessuto 17 della punta ed il tessuto T tubolare che viene formato dopo il raggiungimento delle condizioni della Fig. 16. Lungo la linea TI di collegamento fra il tessuto 17 della punta ed il tessuto tubolare T si presentano labbri di tessuto di caricamento 15 e sopra tutto il labbro di tessuto che si forma fra le boccole 16 e gli aghi 1B che passano attraverso il tessuto nelle condizioni della Fig. 15, detti aghi dovendo impegnare il tessuto 17 non troppo in vicinanza delle boccole 16 stesse. Comunque questi labbri sono estremamente limitati.
Nelle Figg. 19, 20 e 21 sono mostrate alcune delle fasi in vista in pianta parziale, che corrispondono rispettivamente alle fasi delle Figg. 3, 9 e 10.
In dette Figg. 19 a 21 viene illustrata una disposizione in cui gli uncini di aggancio 10 sono singoli in ciascuna fessura del semianello 9 e affiancati da un cursore di chiusura 12, come anche nelle dette Figg. 27 a 30. In Fig. 22 sono previsti due uncini di aggancio 110 ed un cursore di chiusura 112 interposto fra di essi .
Nelle Figg. 23 a 31 è mostrata una disposizione che prevede di caricare tutti gli aghi 1A, anziché un ago sì ed un ago no come nella soluzione delle Figg. 1 a 21 in cui le boccole 16 sono previste fra aghi 1A alternati, il che può dare qualche inconveniente di natura estetica ma anche di resistenza. Secondo le Figg. 23 a 30, viene inizialmente effettuata la formazione delle prime boccole 16 impegnate dalle coppie di uncini 7A e dagli aghi 1A alternati che sono visibili nella Fig. 23 (dove non sono indicati gli aghi 1A che rimangono inattivi in questa prima fase e come è previsto nella soluzione precedente); nelle Figg. 24 e 25 è mostrata la formazione di una seconda e successiva serie di boccole 16X con una seconda distribuzione di filato, e rendendo attivi questa volta gli aghi 1AX che erano rimasti inattivi nella formazione della prima serie di boccole 16. Si costituiscono così due serie di boccole 16 e 16X che vengono caricate sugli uncini e quindi vengono create boccole impegnate a tutti gli aghi 1A, 1AX e non solo alla metà degli aghi 1A come nell’esempio precedente. In questo esempio gli uncini di aggancio 10 sono previsti non in corrispondenza di un ago sì ed un ago no (come previsto nell’esempio precedente e come risulta in particolare dalle Figg. 5 e 6) bensì in corrispondenza di tutti gli aghi 1A ed 1AX, per cui gli uncini di aggancio 10 sono presenti in cor-rispondenza di tutte le boccole 16 e 16X, come si vede in particolare nella Fig. 25. Si ottiene in questa soluzione la formazione di boccole 16 e 16X iniziali che interessano quindi tutti gli aghi 1A del semiarco di aghi corrispondente al semianello 9 e le quali boccole 16, 16X sono portate da un corrispondente numero di uncini di aggancio 10; si nota nella Fig. 26 l’inizio del tessuto 17 per la formazione della punta agganciato con un numero di boccole 16, 16X doppio di quello dell’esempio precedente.
Le Figg. 27 a 31 mostrano in vista parziale in pianta fasi di lavorazione corrispondenti alle condizioni delle Figg. 23 a 26, e quindi in posizioni analoghe a quelle di Figg. 3, 8, 9 e 10..
Le Figg. 32 e seguenti mostrano una realizzazione nella quale la chiusura della punta viene effettuata dopo la formazione del manufatto tubolare anziché preventivamente all’inizio della formazione del manufatto tubolare. In queste figure gli organi per l’attuazione del manufatto sono gli stessi che nella soluzione precedente ed ugualmente richiamati.
Nella Fig. 32 è indicata la formazione del manufatto tubolare T4 con formazione del bordo BT iniziale più o meno elastico. Dopo aver effettuato il tessuto T4 della lunghezza desiderata per il manufatto e quando si deve iniziare la formazione della punta, mentre gli aghi del semiarco 1B vengono mantenuti inattivi con il tessuto tubolare T4 su di essi trattenuto, gli aghi 1A del semiarco destinati alla formazione del tessuto P5 della punta, vengono mantenuti attivi per formare appunto questo tessuto P5 con moto alternato del cilindro degli aghi o con moto continuo e taglio dei fili all’estremità dei ranghi e con calati ed aumenti, in modo di per sé tradizionale. Dopo la fase illustrata in Fig. 32 si procede all’estrazione degli uncini 7A (Fig. 34) per caricarli di una boccola 116 in corrispondenza dell’arco A degli aghi 1A che hanno provveduto alla formazione del tessuto P5 per la sacca della punta (vedi in specie Fig. 34A). Successivamente (Fig. 35.) viene formato un piccolo labbro di tessuto indemagliabile 126 fra gli uncini 7A che vengono fatti rientrare e gli aghi 1A, che al termine di questa formazione del labbro 126 abbandonano il tessuto P5, che rimane impegnato agli uncini 7A (Fig. 36). Il platorello 5 viene sollevato e gli uncini di aggancio iniziano l’avanzamento in senso centripeto (vedi Fig. 37) fino a portarsi (Fig. 38) al di sopra degli aghi mentre gli uncini 7A vengono spostati in senso centrifugo al di sopra degli uncini di aggancio 10 per consentire - tramite un riabbassamento del platorello 5 - la cessione dell’estremità di tessuto P5 agli uncini di aggancio 10 (vedi Fig. 39); a questo punto gli uncini 7A vengono retratti in senso centrifugo, i cursori di chiusura 12 vengono avanzati per formare un occhiello con le estremità a gancio 10A degli uncini a gancio 10 (vedi Fig. 40), dopo di che si solleva il platorello 5 per consentire la rotazione del semianello 9 secondo la freccia f9 attorno all’asse diametrale X-X come nel caso precedente, per trasferire il tessuto P5 dall'arco A di aghi 1A all’arco B di aghi 1B (Figg. 41 a 43) fino alla posizione della Fig. 44, in cui l’occhiello formato dagli uncini di aggancio 10 e dai cursori di chiusura 12 viene a portarsi al di sopra degli aghi 1B ed all’esterno degli aghi 1B (Figg. 44 e 45) per cui con il sollevamento degli aghi 1B questi penetrano nell’estremità del tessuto P5 per far impegnare il detto tessuto dagli aghi 1B, che poi si riabbassano agganciando un filo per formare un piccolo labbro parziale di maglie per la chiusura della punta, come si vede in Fig. 46.
In una forma di attuazione semplificata, si può chiudere la punta - al termine del tessuto tubolare -senza formare la sacca P5.
E’ inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall’ambito del concetto che informa il trovato stesso. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l’ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per realizzare la chiusura di un’estremità di manufatto tubolare fatto a maglia sulla stessa macchina circolare che lo ha prodotto, corredata di un cilindro degli aghi (1A; lB)e di un mezzo meccanico del tipo di un normale platorello (5) con uncini (7A, 7B), coassiale al cilindro, caratterizzato dal fatto di comprendere: un semiarco di uncini (7A) comandabili per la presa ordinata di boccole (16) di maglie da un primo semiarco di aghi (1A), le quali boccole di maglie sono destinate ad essere trasferite al semiarco di aghi (1B) opposto; un semianello (9) esterno al cilindro degli aghi (1A, 1B), imperniato alle due estremità attorno ad un asse (X-X) diametrale nella zona di lavoro degli aghi ed in condizioni di potere ruotare di 180°, sollevandosi e poi riabbassandosi; in fresature radiali di detto semianello (9) un semiarco di uncini di aggancio (10) con relativi cursori di chiusura (12) per impegnare le boccole (16) iniziali di un tessuto per la punta formato da detti aghi (1A) del primo semiarco; e mezzi per comandare gli uncini (7A) del primo semiarco e detti uncini di aggancio (10), e per spostare assialmente il platorello (5) in modo tale per cui le boccole vengono cedute dagli uncini (7A) del platorello agli uncini di aggancio (10) che trasferiscono le boccole ricevute, fino al di sopra degli aghi (1B) del detto semiarco opposto, i quali aghi (1B) impegnano il tessuto della punta.
  2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti uncini di aggancio (10), a trasferimento avvenuto dagli uncini (7A),vengono posizionati su di una semicirconferenza di raggio superiore a quello degli aghi (1B), per cui detti aghi sollevandosi perforano il tessuto (P) ribaltato e lo impegnano.
  3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti uncini di aggancio (10), a trasferimento avvenuto dagli uncini (7A),vengono posizionati per presentare le rispettive boccole (16) da essi trasferite, in corrispondenza degli aghi (1B) che si sollevano per impegnarle.
  4. 4. Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il piatorello (5) degli uncini (7) è sollevabile ed abbassabile secondo l’asse del cilindro, e gli uncini (7) di esso sono spostabili radialmente: per impegnare le boccole (16) degli aghi (1A); per consentire la formazione del tessuto (17) per la punta (P); per posizionare le boccole (16) al di sopra degli uncini di aggancio (10) e cederle ad essi; e per sollevarsi onde consentire il ribaltamento di detto semianello (9).
  5. 5. Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti uncini di aggancio (10) e detti cursori di chiusura (12) sono sagomati per cooperare a formare un occhiello di impegno delle boccole, ed i cursori di chiusura (12) sono sagomati con un incavo (12A) di limitata profondità, per consentire lo sfilamento della boccola (16) con uno scorrimento radiale centrifugo.
  6. 6. Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun uncino di aggancio (10) è doppio ed il relativo cursore di chiusura (12) è posizionato fra i due uncini.
  7. 7. Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni 1 a 6, caratterizzato dal fatto che gli uncini di aggancio (10) con i relativi cursori di chiusura (12) sono posizionati in corrispondenza di un ago sì ed uno no, per formare una boccola ogni due aghi.
  8. 8. Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni 1 a 6, caratterizzato dal fatto che gli uncini di aggancio (10) con i relativi cursori di chiusura (12) sono posizionati in corrispondenza di ciascun ago, ed essi e gli aghi sono comandati per azionare una volta gli aghi di posto pari ed una volta quelli di posto dispari, in modo da creare boccole (16, 16X) corrispondenti a tutti gli aghi (1A) del semiarco di aghi che formano il tessuto della punta.
  9. 9. Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni 1 a 8, caratterizzato dal fatto che le operazioni di formazione del tessuto (P) per la punta e di chiusura della medesima sono attivate all’inizio di un ciclo di produzione.
  10. 10. Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni 1 a 8, caratterizzato dal fatto che le operazioni di formazione del tessuto (P) per la punta e di chiusura della medesima sono attivate al termine della formazione del manufatto tubolare (T) e comprendono la formazione di un labbro (126) di sfilatura indemagliabile.
  11. 11. Procedimento per la formazione di una punta chiusa ad una estremità di un manufatto tubolare realizzato da una macchina circolare da maglieria, caratterizzato dal fatto che boccole iniziali (16) di un tessuto per la punta (P), impegnate agli uncini (7A) degli aghi (1A) di un primo semiarco (A) di aghi, vengono scaricate su uncini di aggancio (10, 12) portati da un elemento a semianello (9) ribaltabile attorno ad un asse diametrale nella zona di lavoro degli aghi; che dette boccole trasferite con sollevamento e ribaltamento da detto elemento a semiarco (9) vengono posizionate all'esterno di un secondo semiarco degli aghi (1B) opposto all’esterno di un secondo semiarco degli aghi (1B) opposto a quello degli aghi (1A) che hanno formato il tessuto della punta, e che detti aghi (1B) di detto secondo semiarco vengono sollevati per impegnare perimetralmente detto tessuto per la punta P.
  12. 12. Procedimento come da rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il tessuto per la punta e la chiusura della medesima sono formati prima dell’inizio del tessuto tubolare. 13- Procedimento come da rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il tessuto per la punta e la chiusura della punta sono formati dopo la formazione del tessuto tubolare.
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