ITFI20110118A1 - "metodo per trattare un tessuto e relativa macchina" - Google Patents

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ITFI20110118A1
ITFI20110118A1 IT000118A ITFI20110118A ITFI20110118A1 IT FI20110118 A1 ITFI20110118 A1 IT FI20110118A1 IT 000118 A IT000118 A IT 000118A IT FI20110118 A ITFI20110118 A IT FI20110118A IT FI20110118 A1 ITFI20110118 A1 IT FI20110118A1
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air
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tunnel
channels
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IT000118A
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Alberto Ciabattini
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Coramtex Srl
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    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06CFINISHING, DRESSING, TENTERING OR STRETCHING TEXTILE FABRICS
    • D06C19/00Breaking or softening of fabrics
    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06BTREATING TEXTILE MATERIALS USING LIQUIDS, GASES OR VAPOURS
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    • D06B3/28Passing of textile materials through liquids, gases or vapours to effect treatment, e.g. washing, dyeing, bleaching, sizing, impregnating of fabrics propelled by, or with the aid of, jets of the treating material
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Description

“METODO PER TRATTARE UN TESSUTO E RELATIVA MACCHINAâ€
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda una macchina per realizzare un trattamento di ammorbidimento e rientro per un tessuto.
Forma oggetto della presente invenzione, anche un metodo di trattamento di ammorbidimento e rientro per un tessuto.
Stato della tecnica
Sono noti oramai da qualche anno, macchine di trattamento in continuo di un tessuto che migliorano le caratteristiche tattili, ed in particolare la morbidezza superficiale ed il rientro. Tra le varie macchine note sono ad esempio conosciute macchine che prevedono lo sbattimento di un tessuto umido tra due strutture d’urto poste alle estremità di un tunnel di movimentazione pneumatica del tessuto. Tale sbattimento provoca ammorbidimento, rientro ed assestamento del tessuto. Queste macchine sono descritte, ad esempio, nelle domande italiane di brevetto FI2004A000183 e FI2008A000100 a nome della stessa titolare.
In queste esempi, il tessuto à ̈ fatto avanzare tra due vasche di raccolta a monte e a valle del tunnel, nelle quali può essere presente o meno un bagno per il tessuto. Il tunnel prevede nella sua zona centrale, sia sul cielo che sul fondo, due zone di eiezione d’aria, che presentano ciascuna un dispositivo di soffiaggio d’aria che comprende due canali di convoglio d’aria verso il tunnel; i canali si sviluppano da un polmone, il quale à ̈ collegato ad un impianto di movimentazione d’aria. Più in particolare, ciascun dispositivo di soffiaggio (inferiore sul fondo del tunnel, e superiore sul cielo di questo) presenta due canali, divergenti dal polmone verso il tunnel, ovvero inclinati rispetto alla direzione di sviluppo del tunnel e di avanzamento del tessuto. Le due coppie, inferiore e superiore, dei canali sono disposte sostanzialmente alla medesima altezza longitudinale del tunnel. In corrispondenza della zona di biforcazione dei due rispettivi canali dal polmone, à ̈ presente un deflettore comandato da un attuatore che, a comando, chiude un canale tenendo aperto l’altro o viceversa.
Da un punto di vista del funzionamento, il tessuto dentro al tunnel à ̈ movimentato dalla spinta o trascinamento esercitati dall’aria che investe in modo inclinato il tessuto dall’alto e dal basso, ovvero dalla componente orizzontale della spinta dell’aria sul tessuto. Il tessuto trascinato dall’aria sbatte contro una struttura d’urto e cade nella vasca sottostante. I deflettori del dispositivo di soffiaggio superiore ed inferiore sono posizionati in modo che l’aria sia convogliata tutta in una direzione del tunnel o tutta nella direzione opposta. Il moto del tessuto à ̈ periodicamente invertito agendo sui deflettori, in modo tale che ciascun tratto di tessuto possa urtare più volte le strutture d’urto. Il tessuto arriva sovralimentato al tunnel. Al moto alternato à ̈ sovrapposto un lento moto di avanzamento del tessuto tale per cui un tratto di tessuto, dopo un certo numero di cicli di sbattimento, si ritrova comunque esterno al tunnel ed à ̈ pronto per un eventuale nuovo trattamento su una nuova stazione.
L’aria di spinta o trascinamento del tessuto viene recuperata da un sistema di aspirazione che può prevedere ad esempio delle zone di aspirazione alle estremità del tunnel (ad esempio frontalmente alle strutture d’urto che sono opportunamente forate), oppure (od anche) può prevedere dei fori di aspirazione disposti sul cielo e/o sul fondo del tunnel. L’aria, oltre a movimentare il tessuto, permette di asciugarlo.
Queste macchine, pur avendo dimostrato di funzionare in modo ottimale, non sono scevre da perfettibilità, ad esempio, legate alla flessibilità di utilizzo. Vi sono infatti dei tessuti che necessitano di minor frequenza d’urto e di una maggiore operazione di asciugatura rispetto alle macchine note.
Scopo e sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a punto una macchina per trattare un tessuto mediante sbattimento al fine di ottenere ammorbidimento e rientro, ed anche un relativo metodo, che preveda un’ottimale flessibilità di regolazione della quantità d’aria e del tempo di transito nel tunnel del tessuto tale da consentire l’adattabilità a diversi tipi di tessuto.
Questo ed altri scopi sono raggiunti con una macchina che prevede, in un tunnel, di spingere o trascinare un tessuto mediante aria secondo una prima direzione verso una struttura d’urto o secondo una opposta direzione verso una seconda struttura d’urto od ancora che sia in grado di investire il tessuto con aria senza che il tessuto si muova all’interno di detto tunnel, secondo quanto presentato nella seguente rivendicazione 1. Gli scopi sono raggiunti anche con un metodo secondo la seguente rivendicazione 5.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma di esecuzione preferita ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni, in cui
la figura 1 rappresenta una vista prospettica generale di una macchina secondo l’invenzione;
la figura 2 rappresenta una vista schematica laterale di un tunnel pneumatico che movimenta del tessuto in una prima direzione, in una macchina secondo l’invenzione, ad esempio come quella di figura 1;
la figura 3 rappresenta una vista schematica laterale del tunnel di figura 2 con il tessuto mosso in direzione opposta;
la figura 4 rappresenta una vista schematica laterale del tunnel delle figure precedenti, in cui il tessuto à ̈ investito da aria senza muoversi in alcuna direzione;
le figure 5a, 5b e 5c mostrano le tre posizioni di un deflettore d’aria per un dispositivo di soffiaggio d’aria nel tunnel, con evidenziati i rispettivi assetti dell’attuatore del deflettore.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa dell'invenzione
Con riferimento alle figure precedentemente citate, una macchina secondo l’invenzione à ̈ indicata complessivamente con 10. Nel seguito essa à ̈ descritta solamente nei suoi componenti fondamentali. Nelle figure à ̈ visibile una macchina configurata per trattare un tessuto (preferibilmente umido o bagnato) in largo, cioà ̈ disteso secondo la propria direzione trasversale. Analogamente la macchina secondo l’invenzione può essere configurata per lavorare un tessuto in corda. La macchina comprende essenzialmente un percorso preferibilmente orizzontale 11, almeno in parte in pressione, lungo il quale scorre un telo di tessuto in largo T, quale preferibilmente un tessuto in maglia, ed un sistema di trasporto pneumatico 12 bidirezionale alimentato da un circuito pneumatico 13, ed un ulteriore circuito pneumatico 14 di aspirazione e ricircolo dell’aria. Il sistema di trasporto prevede un tunnel 15 che definisce almeno una parte del percorso del tessuto.
A monte e a valle del tunnel 15 sono presenti due strutture d’urto 16 e 17, in questo esempio in forma di griglie, contro le quali à ̈ atto a sbattere il tessuto, come meglio spiegato più avanti.
Nella forma realizzativa preferita, la macchina secondo l’invenzione comprende vantaggiosamente alle estremità del percorso 11, sotto le strutture d’urto 16 e 17, rispettivamente una prima vasca di trattamento 18 ed una seconda vasca di trattamento 19, in cui si forma alternativamente una scorta di tessuto in lavorazione. Nell’assetto di figura 1, la scorta formata dal tessuto in largo T, umido, si sta accumulando nella vasca 19 e il sistema di trasporto pneumatico 12 à ̈ configurato in modo tale da prelevare il tessuto T dalla vasca 18 per trasferirlo nella vasca 19 a formare detta scorta.
Nella forma realizzativa preferita dell’invenzione, il sistema di trasporto pneumatico 11 direziona aria in pressione tramite due dispositivi soffiatori 20 e 21 posti rispettivamente superiormente ed inferiormente, sostanzialmente nella medesima posizione longitudinale lungo il tunnel 15 nel quale viene trasportato pneumaticamente il tessuto. Ciascun dispositivo soffiatore 20-21 presenta un condotto 20A-21A di alimentazione o polmone d’aria che termina con due canali 20B’-21B’ e 20B’’-21B’’ tra loro divergenti e direzionati inclinati rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale dello stesso tunnel 15, ovvero la direzione di movimentazione del tessuto. Preferibilmente i canali 20B-21B si sviluppano per tutta la larghezza trasversale del tunnel, al fine di soffiare aria su tutta la larghezza del tessuto.
In questo esempio, ciascun dispositivo di soffiaggio 20-21 presenta un deviatore di flusso 20C-21C in forma di un piattello incernierato ad esempio in corrispondenza della zona di biforcazione del condotto/polmone d’aria 20A-21A nei due canali 20B’-21B’ e 20B’’-21B’’ e che, per mezzo di un attuatore descritto più avanti à ̈ in grado di chiudere selettivamente uno dei due canali, costringendo il flusso d’aria tutto verso l’opposto canale divergente. In questo modo i dispostivi di soffiaggio superiore e inferiore 20 e 21 convogliano aria in modo coordinato tra loro secondo direzioni inclinate convergenti in una prima direzione di avanzamento (si veda la figura 2) del tessuto verso la seconda struttura d’urto 17 e una seconda posizione in cui i dispostivi di soffiaggio superiore e inferiore 20 e 21 convogliano aria in modo coordinato tra loro secondo direzioni inclinate convergenti in una seconda direzione di avanzamento (si veda la figura 3) del tessuto opposta alla prima direzione verso la prima struttura d’urto 16.
I flussi d’aria convergenti in modo inclinato sul tessuto dall’alto e dal basso provenienti dai canali 20B’-21B’ o 20B’’-21B’’ impattano sul tessuto. Tali flussi sono sostanzialmente bilanciati sia in termini di portata sia in termini di incidenza e pertanto le componenti verticali della spinta dell’aria sul tessuto si annullano, mentre le componenti orizzontali si sommano, spingendo/trascinando il tessuto lungo il percorso 11 verso l’uscita dal tunnel ad urtare una corrispondente struttura d’urto.
L’aria in pressione in uscita dai canali 20B’-21B’ o 20B’’-21B’’ à ̈, in questa forma realizzativa, preferibilmente aspirata da rispettive imboccature 23A e 23B, ciascuna collegata ad un ramo dell’ulteriore circuito di aspirazione e ricircolo 14, in modo da fornire un’ulteriore spinta al tessuto T. Tale ulteriore circuito di aspirazione e ricircolo 14 comprende due canalizzazioni 24A e 24B che collegano le imboccature 23A e 23B ad un compressore o ventilatore 25 per mezzo di serrande 26 alternativamente apribili a seconda del verso di aspirazione dell’aria, ovvero di movimentazione del tessuto nel tunnel. Le due canalizzazioni 24A e 24B si congiungono in corrispondenza di un filtro 27, dal quale parte una ulteriore canalizzazione 28 che attraversa uno scambiatore di calore 29 per giungere al compressore/ventilatore 25. Tra filtro 27 e scambiatore 29 à ̈ presente anche un’uscita 30 per l’espulsione di parte dell’aria esausta. I polmoni 20A e 21A sono operativamente connessi con l’uscita del compressore/ventilatore 25.
Da un punto di vista del funzionamento, il tessuto à ̈ movimentato per effetto del trascinamento dell’aria uscente dai primi canali dei dispositivi di soffiaggio 20B’-21B’ (proveniente dal compressore/ventilatore 25 attraverso i polmoni 20A, 20B), da una prima vasca 18 verso la seconda vasca 19 con sbattimento su una rispettiva struttura d’urto 17. Dopo un certo tempo, il flusso d’aria viene convogliato verso i secondi canali 20B’’-21B’’dei dispositivi di soffiaggio 20-21, invertendo così la direzione della spinta e conseguentemente del movimento del tessuto, che viene trascinato dalla seconda vasca 19 verso la prima vasca 18 con urto sulla opposta struttura 16. Complessivamente c’à ̈ comunque un avanzamento del tessuto lungo il percorso (ossia verso la seconda vasca 19) in modo che tutto il tessuto possa essere trattato.
La macchina fin qui descritta à ̈ sostanzialmente di tipo noto, ad esempio del tipo descritto nella domanda italiana FI2004A000183 alla quale si integralmente riferimento e che si intende incorporata per riferimento nella presente descrizione. L’esempio riportato in figura 1 à ̈ relativo ad una versione con tessuto in largo. Va da sé che anche i relativi casi di trattamento in corda descritti nella suddetta domanda sono da intendersi incorporati per riferimento e l’invenzione à ̈ applicabile anche a tali casi.
Caratteristicamente, secondo l’invenzione, il deviatore di flusso 20C-21C di ciascun dispositivo di soffiaggio 20 o 21 à ̈ in grado di assumere una terza posizione oltre le due di chiusura dei rispettivi canali divergenti 20B’-21B’ e 20B’’-21B’’. Tale terza posizione à ̈ una posizione intermedia in cui il deviatore à ̈ in una posizione neutra cioà ̈ non chiude nessuno dei due rispettivi canali divergenti 20B’-21B’ e 20B’’-21B’’ (figure 4 e 5b). In questo modo, l’aria in pressione dal polmone entra in entrambi i canali sostanzialmente con la stessa portata ed investe il tessuto T fornendo a questo una spinta con componente orizzontale nulla e pertanto rimane fermo senza sbattere contro le strutture d’urto. Nell’esempio con dispositivi di soffiaggio superiore e inferiore 20-21, la macchina à ̈ configurata in modo tale che i deflettori di entrambi i dispositivi possano disporsi nella terza posizione in modo che anche la risultante verticale della spinta sul tessuto sia nulla. In questa fase, il tessuto subisce solamente un’azione di asciugatura da parte dell’aria, senza movimentazione verso le vasche.
In pratica, all’alternanza dello sbattimento tra le strutture d’urto a griglia 16 e 17, à ̈ prevista la possibilità di sovrapporre una fase di fermata del tessuto (ulteriore rispetto alla fase in cui il tessuto inverte il moto) nella quale lo stesso tessuto viene investito da aria che ne consente l’asciugatura. La frequenza di fermata del tessuto, così come la durata della fermata, à ̈ in dipendenza del grado di asciugatura che si vuole ottenere e/o della minore quantità di urti a cui si vuole sottoporre il tessuto, ottenendo così un’ottimale flessibilità di utilizzo della macchina, consentendone un utilizzo con una ampissima gamma di tessuti.
In questo esempio, il movimento di ciascun deviatore di flusso 20C-21C à ̈ ad esempio realizzato mediante un attuatore 31 tipo cilindro di traslazione (si vedano le figure 5), preferibilmente di tipo pneumatico, incernierato ad una sua prima estremità al corpo della macchina e all’estremità opposta al piattello che forma il deviatore 20C-21C, in particolare in posizione contrapposta alla porzione di chiusura dei canali divergenti rispetto all’asse di incernieramento orizzontale del piattello alla struttura della macchina. Più in particolare, in questo esempio il cilindro pneumatico à ̈ di tipo commercialmente noto con il nome “tandem†, ovvero à ̈ formato da un cilindro con camicia 31A che definisce due camere coassiali 31B e 31C, ciascuna delle quali à ̈ divisa in due parti a geometria variabile da un pistone 31D-31E a cui à ̈ fissato un relativo stelo 31F-31G fuoriuscente da una base di estremità della camicia. Ciascuna parte presenta un ingresso/uscita dell’aria di movimentazione del pistone 31D-31E.
L’estremità libera di un primo stelo 31F à ̈ incernierata alla struttura della macchina, mentre l’estremità libera dell’altro stelo 31G à ̈ incernierata al rispettivo piattello deviatore di flusso 20C-21C. Nelle figure 5, à ̈ mostrato il caso di un attuatore 31 relativo al dispositivo di soffiaggio superiore 20, essendo analogo l’attuatore ed il collegamento al relativo deviatore, per il dispositivo di soffiaggio inferiore 21 (il funzionamento del dispositivo di soffiaggio inferiore à ̈ sincronizzato con quello superiore in modo da far fluire l’aria nelle corrispondenti direzioni nello stesso momento e con portata uguale).
Il funzionamento dell’attuatore 31 à ̈ il seguente. In figura 5a à ̈ mostrato il caso in cui entrambi gli steli sono completamente rientrati (ossia, in termini operativi, ad inizio corsa) nelle rispettive camere, ed i pistoni sono addossati al setto separatore delle due camere coassiali. In tale prima configurazione, il piattello 20C à ̈ inclinato a chiudere il canale divergente 20B’ e pertanto il dispositivo à ̈ atto ad inviare aria verso la vasca 18, cosicché l’aria fluisce nel canale divergente 20B’’ verso la vasca 19 (il tessuto si muoverà verso tale vasca e la soprastante struttura d’urto).
In figura 5b à ̈ mostrato il caso in cui lo stelo 31G relativo all’incernieramento al piattello à ̈ tutto estratto dalla relativa camera 31B (ossia a fine corsa), mentre lo stelo opposto 31F à ̈ ancora tutto interno (ad inizio corsa). In tale seconda configurazione il piattello deviatore à ̈ in una posizione neutra, ossia intermedia tra i due canali divergenti 20B’ e 20B’’; l’aria pertanto fluisce su entrambi i canali in portata uguale; il tessuto pertanto non à ̈ trasportato in alcuna direzione.
In figura 5c à ̈ mostrato il caso in cui entrambi gli steli sono completamente estratti (ossia, in termini operativi, a finecorsa) nelle rispettive camere. In tale terza configurazione, il piattello 20C à ̈ inclinato a chiudere il canale divergente 20B’’ e pertanto il dispositivo à ̈ atto ad inviare aria verso la vasca 19, cosicché l’aria fluisce nel canale divergente 20B’ verso la vasca 18 (il tessuto si muoverà verso tale vasca e la soprastante struttura d’urto).
In pratica, il metodo secondo l’invenzione prevede di trascinare o spingere il tessuto, mediante soffi d’aria almeno sotto e, preferibilmente anche sopra, il tessuto in trattamento, alternativamente verso contrapposte strutture d’urto 16 e 17 contro le quali lo stesso tessuto à ̈ atto a sbattere. Le direzioni dei soffi d’aria sono inclinate rispetto all’orizzontale in modo tale da creare una componente orizzontale risultante di spinta o trascinamento dell’aria sul tessuto che ne consente la movimentazione. A tali fasi di movimento alternato, il metodo prevede di intervallare, secondo una prefissata cadenza, una fase di soffiaggio, detta anche fase di fermata o galleggiamento, in cui la componente orizzontale risultante di spinta o trascinamento dell’aria sul tessuto à ̈ nulla, con l’aria che investe il tessuto senza provocarne avanzamento verso una rispettiva struttura d’urto.
Più specificatamente, il metodo può prevedere di convogliare aria da sotto e da sopra il tessuto T secondo due prime direzioni inclinate convergenti verso il tessuto movimentando il tessuto stesso contro la seconda struttura d’urto 17, di interrompere il flusso d’aria secondo le due prime direzioni inclinate convergenti e di convogliare aria da sopra e da sotto secondo due seconde opposte direzioni inclinate convergenti verso il tessuto, movimentando il tessuto in direzione contraria verso la prima struttura d’urto 16; il metodo prevede quindi di fermare, a richiesta, la movimentazione del tessuto verso la prima o la seconda struttura d’urto 16, 17 convogliando aria da sopra e da sotto contemporaneamente secondo le prime e seconde direzioni inclinate convergenti realizzando così una spinta o trascinamento sul tessuto sostanzialmente nulla.
La fase di fermata o galleggiamento può essere prevista dopo un certo numero di movimenti alternati del tessuto tra le due strutture d’urto, oppure in ciascun momento di inversione, od ancora secondo intervalli temporali prefissati.
Il tempo di fermata del tessuto nella fase di galleggiamento à ̈ preferibilmente compresa tra 0,1 e 20 secondi e più preferibilmente tra 2 e 7 secondi ed ancor più preferibilmente pari a circa 5 secondi.
Il metodo secondo l’invenzione può prevedere, in una sua forma realizzativa particolarmente semplificata, che i flussi d’aria che movimentano o fanno galleggiare il tessuto siano localizzati solamente sotto il tessuto e non anche sopra. Conseguentemente, in una forma realizzativa semplificata della macchina secondo l’invenzione potrà essere presente solamente il dispositivo di soffiaggio inferiore.
Va da sé che l’invenzione potrà prevedere un forma realizzativa di questo dispositivo di soffiaggio inferiore (ma anche di quello superiore) differente da quella sopra proposta. Ad esempio al posto di un piattello deflettore incernierato, potranno essere presenti, per ciascun canale divergente, una saracinesca a scorrimento o a ghigliottina. Ancora, secondo altre forme realizzative, al posto dei canali divergenti “statici†potranno essere presenti uno o più canali ad inclinazione variabile, ad esempio come descritto in alcune forme realizzative della domanda di brevetto FI2008A000100, con tali canali che possono assumere un’orientazione verticale per realizzare un flusso d’aria sul tessuto con componente orizzontatale di spinta sostanzialmente nulla.
E’ inteso che quanto illustrato rappresenta solo possibili forme di attuazione non limitative dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza uscire dall’ambito del concetto alla base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l’ambito di protezione.

Claims (11)

  1. “METODO PER TRATTARE UN TESSUTO E RELATIVA MACCHINA†RIVENDICAZIONI 1) Macchina per trattare un tessuto, comprendente - un percorso di movimentazione (11) per il tessuto (T) umido tra due zone di trattamento, - strutture di urto (16, 17) poste a monte e a valle di almeno un tratto di detto percorso (11) e contro le quali à ̈ atto ad urtare il tessuto (T) a seconda del verso di movimentazione per effettuare un trattamento di ammorbidimento e rientro per sbattimento, - un sistema pneumatico di trasporto (12) lungo detto percorso (11) per il tessuto umido (T) comprendente un tunnel (15), almeno un dispositivo di soffiaggio (21) disposto in detto tunnel (15) inferiormente al percorso (11) di movimentazione del tessuto umido (T), detto dispositivo di soffiaggio (21) comprendendo almeno un deviatore di flusso (21C) operante in due posizioni, una posizione in cui detto dispositivo di soffiaggio (21) convoglia aria secondo una direzione inclinata convergente in una prima direzione di avanzamento del tessuto (T) verso una prima barriera d’urto (16) e una ulteriore posizione in cui detto dispositivo inferiore di soffiaggio convoglia aria secondo una direzione inclinata convergente in una seconda direzione di avanzamento del tessuto opposta a detta prima direzione verso una seconda barriera d’urto (17), al fine di realizzare un spinta di movimentazione sul tessuto (T) nella direzione di convergenza, caratterizzata dal fatto che detto deviatore di flusso (21C) prevede una terza posizione di lavoro per convogliare l’aria verso detto tunnel (15) in modo che la componente orizzontale totale del flusso d’aria fuoriuscente da detto dispositivo di soffiaggio (21) à ̈ sostanzialmente nulla, mantenendo il tessuto sostanzialmente fermo.
  2. 2) Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui sono presenti almeno due dispositivi di soffiaggio (20, 21), rispettivamente almeno detto dispositivo di soffiaggio (21) disposto in detto tunnel (15) inferiormente al percorso (11) di movimentazione del tessuto umido (T) ed almeno un ulteriore dispositivo di soffiaggio (20) disposto in detto tunnel (15) superiormente a detto percorso (11), detti dispositivi di soffiaggio (20, 21) comprendendo deviatori di flusso (20C, 21C) operanti in tre posi zioni, - una prima posizione in cui detti dispostivi inferiore e superiore (21, 20) convogliano aria in modo coordinato tra loro secondo direzioni inclinate convergenti in una prima direzione di avanzamento del tessuto (T) verso una seconda barriera d’urto (17), - una seconda posizione in cui detti dispostivi inferiore e superiore (21, 20) convogliano aria in modo coordinato tra loro secondo direzioni inclinate convergenti in una seconda direzione di avanzamento del tessuto opposta a detta prima direzione verso una prima barriera d’urto (16), al fine di realizzare un spinta di movimentazione sul tessuto nella direzione di convergenza, - una terza posizione per convogliare l’aria contemporaneamente secondo entrambe dette direzioni inclinate contrapposte in modo da realizzare sul tessuto (T) due spinte uguali e contrapposte tali da annullare la componente della spinta di avanzamento sul tessuto, mantenendo il tessuto (T) sostanzialmente fermo e investito da più flussi d’ara, da sotto e da sopra, atti ad asciugare il tessuto stesso.
  3. 3) Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui detti dispositivi di soffiaggio (20, 21) comprendono ciascuno un condotto di alimentazione dell’aria (20A, 21A) che termina con almeno due canali (20B’-20B’’, 21B’-21B’’) tra loro divergenti e direzionati inclinati rispetto alla direzione di sviluppo dello stesso tunnel (15); detto deviatore di flusso (20C, 21C) comprendendo almeno tre posizioni di lavoro, una prima posizione a chiudere un primo di detti canali (20B’, 21B’), una seconda posizione a chiudere il secondo di detti canali (20B’’, 21B’’), al fine di convogliare l’aria verso l’uno o l’altro dei canali, ed una terza posizione intermedia di apertura di entrambi detti canali (20B’-20B’’, 21B’-21B’’) al fine di far convogliare sostanzialmente la medesima quantità d’aria su entrambi detti canali; preferibilmente detti canali (20B’-20B’’, 21B’-21B’’) dei due dispositivi di soffiaggio (20, 21) essendo disposti simmetricamente rispetto al piano di mezzeria orizzontale di detto tunnel.
  4. 4) Macchina secondo la rivendicazione 3, in cui detto deviatore di flusso (20C, 21C) à ̈ disposto circa in corrispondenza della zona di biforcazione di detto condotto di alimentazione dell’aria (20A, 21A) in detti due canali (20B’-20B’’, 21B’-21B’’) ed à ̈ ruotabile attorno ad un asse di oscillazione per l’associazione ad un attuatore di movimentazione (31).
  5. 5) Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui detto attuatore di movimentazione (31) comprende un cilindro di traslazione; preferibilmente detto cilindro di traslazione essendo del tipo tandem, ovvero un cilindro con camicia (31A) che definisce due camere coassiali (31B, 31C) in cui sono disposti due rispettivi pistoni (31D, 31E) a cui sono fissati due rispettivi steli (31F, 31G) tra loro allineati.
  6. 6) Metodo di trattamento di ammorbidimento e rientro per un tessuto (T), preferibilmente di tipo a maglia, che prevede di trascinare o spingere il tessuto (T), mediante soffi d’aria sotto e/o sopra un tessuto in trattamento, alternativamente verso contrapposte strutture d’urto (16, 17) contro le quali il tessuto à ̈ atto a sbattere, le direzioni di detti soffi d’aria essendo inclinate rispetto all’orizzontale in modo tale da creare una componente orizzontale risultante di spinta o trascinamento dell’aria sul tessuto (T) che ne consente la movimentazione, caratterizzato dal fatto di prevedere una fase in cui la componente orizzontale risultante di spinta o trascinamento dell’aria sul tessuto (T) à ̈ nulla, con l’aria che investe il tessuto senza provocarne avanzamento verso una rispettiva struttura d’urto.
  7. 7) Metodo, secondo la rivendicazione 6, che prevede di - convogliare aria da sotto e da sopra detto tessuto (T) secondo due prime direzioni inclinate convergenti verso il tessuto movimentando il tessuto contro una prima struttura d’urto , - interrompere il flusso d’aria secondo dette due prime direzioni inclinate convergenti - convogliare aria da sopra e da sotto secondo due seconde opposte direzioni inclinate convergenti verso il tessuto movimentando il tessuto in direzione contraria verso una seconda struttura d’urto, - fermare la movimentazione del tessuto verso detta prima o detta seconda struttura d’urto convogliando aria da sopra e da sotto contemporaneamente secondo dette prime e seconde direzioni inclinate convergenti realizzando una spinta o trascinamento sul tessuto sostanzialmente nulla.
  8. 8) Metodo secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui in detta fase di fermata del tessuto, la portata d’aria che investe il tessuto da sotto e/o da sopra rispettivamente secondo detta prima direzione inclinata e secondo detta seconda direzione inclinata à ̈ sostanzialmente uguale.
  9. 9) Metodo secondo la rivendicazione 6, 7 o 8, in cui il tempo di fermata del tessuto à ̈ preferibilmente compresa tra 0,1 e 20 secondi e più preferibilmente tra 2 e 7 secondi ed ancor più preferibilmente pari a circa 5 secondi.
  10. 10) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 6 alla 9, in cui la quantità d’aria che investe il tessuto da sotto e da sopra à ̈ sostanzialmente uguale.
  11. 11) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 6 alla 10, in cui la fase di fermata del tessuto corrisponde ad una fase di sola asciugatura del tessuto per effetto dell’aria che investe il tessuto.
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