ITFI20070272A1 - Procedimento per la realizzazione di gioielli - Google Patents

Description

La presente invenzione riguarda il settore orafo, ed in particolare si riferisce ad un procedimento per la realizzazione di gioielli o parti di gioielli con pietre preziose.

Forma oggetto della presente invenzione anche un gioiello od una parte di gioiello realizzato con detto procedimento.

Come è noto, la necessità di ridurre i costi di produzione dei gioielli ha spinto il settore orafo verso la progettazione e la messa a punto di tecniche che, a parità di dimensioni, portano a una riduzione della massa del gioiello.

Con riferimento a questo, la tecnologia ad oggi maggiormente utilizzata è relettroformatura, che consiste in pratica in un processo galvanico di ricopertura con materiale metallico nobile (ad esempio oro) di un campione in metallo bassofondente (od anche in cera metallizzata) che presenta la stessa forma del gioiello che si vuole produrre.

Il pezzo così realizzato viene messo in forno alla temperatura di fusione del materiale metallico bassofondente componente il campione. Una volta che quest'ultimo è fuso, viene fatto colare alfesterno del guscio di ricopertura attraverso un foro precedentemente formato. Si ottiene in questo modo un gioiello (od un semilavorato) in materiale prezioso, cavo e di spessore molto sottile. Si consegue così la voluta riduzione delle masse senza ridurre le dimensioni del gioiello.

Questa modalità operativa risulta particolarmente efficace quando è necessario realizzare gioielli completamente in metallo prezioso. Male si adatta invece al caso di gioielli in metallo con pietre preziose.

Infatti, il ridotto spessore del semilavorato in metallo prezioso ottenuto con relettroformatura non consente di realizzare le sedi di incastonatura all' interno delle quali andrebbero bloccate le pietre.

Per ovviare al problema, viene realizzato un inserto in metallo prezioso, pieno, sul quale vengono incastonate le pietre. Tale inserto viene quindi fissato, secondo tecniche usuali, al semilavorato in materiale prezioso ottenuto per elettroformatura.

Il gioiello finale risulta composto in pratica da due distinte parti opportunamente solidarizzate, una base costituta da un corpo cavo di spessore sottile ed una parte solidale alla superfìcie esterna del corpo cavo costituita da un corpo pieno in cui sono incastonate delle pietre.

Tale procedimento realizzativo, per quanto utilizzato oramai da qualche anno, non è scevro dall'essere perfettibile, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle masse. Infatti, risulta evidente come l'utilizzo dell'inserto che supporta le pietre tende a vanificare parte deH'alleggerimento ottenuto grazie aH'elettroformatura.

Scopo della presente invenzione è pertanto quello di mettere a punto un procedimento che permetta di realizzare gioielli o parti di gioielli dotati di pietre preziose che presentano masse complessive minori rispetto ad equivalenti gioielli ottenibili con procedimenti di tipo noto.

In particolare, scopo della presente invenzione è quello di mettere a punto un procedimento per la realizzazione di gioielli, o di parti di gioielli, costituiti da corpi cavi di spessore sottile nei quali sono fissate direttamente pietre preziose.

Questi scopi sono raggiunti con il procedimento per la realizzazione di gioielli, o parti di gioielli, con pietre preziose, che comprende:

- la realizzazione di un campione ricalcante la forma del gioiello e sulla quale è fissata almeno una pietra preziosa,

il deposito su detto campione, tramite elettroformatura, di almeno uno strato di materiale metallico nobilitante componente la struttura finale del gioiello, lo svuotamento del materiale componente il campione dall'interno della struttura costituita dallo strato di detto materiale nobilitante.

Vantaggiosamente, l'invenzione comprende anche un gioiello, od una parte di gioiello, costituito da una struttura cava, in spessore sottile, realizzata per elettroformatura di un materiale metallico nobilitante e dotata di almeno una pietra preziosa direttamente solidarizzata su detta struttura cava.

Le caratteristiche e i vantaggi del procedimento secondo l'invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa preferita, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi, in cui:

la figura 1 è una vista in prospettiva, sezionata frontalmente, di una rappresentazione schematica di una porzione di un campione, dotato di pietra preziosa, la cui forma corrisponde sostanzialmente a quella del gioiello finale; la figura 2 è una vista in prospettiva della rappresentazione schematica del campione di figura 1 ricoperto con uno strato di materiale metallico nobilitante; la figura 3 è una vista in prospettiva della rappresentazione schematica del gioiello una volta svuotato dal campione indicato nelle figure precedenti.

Con riferimento alle precedenti figure, il procedimento prevede una prima parte di preparazione di un campione 11, realizzato in materiale bassofondente, che ricalca la forma del gioiello e sul quale sono fissate per incastonatura una o più pietre preziose 12 (nelle figure ne è indicata solo una; la sede di incastonatura della pietra è stata schematizzata senza indicare alcuna "graffetta" di bloccaggio). Per pietre preziose si intendono sia pietre quali diamanti, smeraldi ecc., ma anche elementi di inserto di valore minore, od elementi decorativi in genere, realizzati con materiali "duri", non necessariamente di origine naturale.

Tale campione 11 in materiale bassofondente è realizzato preferibilmente secondo la tecnica nota con il nome di "microfusione" (le cui fasi realizzative non sono rappresentati nelle figure).

In particolare, si realizza, in un materiale povero come ad esempio il rame o l'ottone, un campione preliminare replicante la forma del gioiello senza pietre preziose. Tale campione preliminare viene inserito in uno stampo siliconico che funge da matrice per l'iniezione di cera liquida.

Una volta realizzate tutte le repliche, comunemente note anche come "cere", sulle quali vengono incastonate, in corrispondenti sedi opportunamente realizzate, delle pietre preziose. Ciascuna cera con le pietre preziose viene inserita in un cilindro che viene riempito di acqua e gesso a costituire un rivestimento.

Quando il rivestimento cilindrico si è indurito, viene inserito alfinterno di un forno di ricottura che consente l'ottimale indurimento e la fusione della cera, che viene quindi scaricata.

Quindi si inietta il metallo bassofondente alfinterno dello stampo di gesso, ottenendo il campione 11 in metallo bassofondente con incastonate le pietre preziose 12.

A questo punto, tramite la tecnica dell'elettroformatura, si deposita sul campione uno strato di materiale metallico nobilitante 13 componente la struttura finale del gioiello (per materiale metallico nobilitante si intende il materiale metallico che, risultando a vista, conferisce l'aspetto esteriore caratterizzante il gioiello, e pertanto non deve essere necessariamente prezioso). Tale strato si sovrapporrà alla struttura di incastonatura delle pietre preziose 12 (come detto, nelle figure la sede di incastonatura della pietra è stata schematizzata senza indicare alcuna "graffetta" di bloccaggio).

A questo punto si pone il semilavorato formato dal campione 11 in materiale bassofondente con lo strato di ricopertura nobilitante 13 all'interno di un forno, alla temperatura di fusione del campione. Quindi, tramite uno o più opportuni fori 14 realizzati sulla struttura costituita dallo strato di ricopertura nobilitante 13, si cola all'esterno della struttura il materiale fuso; le pietre preziose 12 rimangono fissate nella sede di incastonatura che ora è costituita in materiale metallico nobilitante 13. Si ottiene in questo modo un gioiello con incastonate pietre preziose 12, indicato complessivamente con 15, sostanzialmente finito, a meno di tutte le successive fasi di finitura del gioiello tipiche del processo di elettroformatura che qui, per brevità, non sono descritte.

Forma oggetto dell'invenzione anche un gioiello 15, od un componente di gioiello, costituito da una struttura cava 13, in spessore sottile, realizzata per elettroformatura di un materiale metallico nobilitante e dotata di almeno una pietra preziosa direttamente solidarizzata su detta struttura cava 13.

L'invenzione così realizzata porta a compimento gli scopi ad essa preposti. Infatti, con il procedimento descritto è possibile realizzare un gioiello costituito da un corpo principale in materiale prezioso, cavo al suo interno, con pietre preziose incastonate direttamente su tale copro principale, senza necessità di utilizzare, come nella tecnica nota, un supporto massiccio per le pietre da fissare sulla sua superfìcie.

In questa maniera, il gioiello (o la parte di gioiello) che si ottiene con il procedimento, risulta più leggero rispetto ad equivalenti gioielli realizzati con la tecnica nota.

Oltre alla minore massa del gioiello, il mancato utilizzo di supporti massicci porta ad una maggior libertà nella realizzazione di forme complesse ed esteticamente "leggere".

Risulta ovvio che con tale procedimento può essere realizzato sia un gioiello finito che una parte di un gioiello più grande.

Ancora, la realizzazione del campione (base per felettroformatura) mediante la tecnica della microfusione, costituisce la scelta preferita dal un punto di vista della facilità realizzativa, a tutto vantaggio dei costi di produzione. Va da sé che altri procedimenti possono portare alla realizzazione di tale campione con pietra preziosa integrata, senza peraltro discostarsi dal concetto inventivo rivendicato.

II procedimento così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del medesimo concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, senza per questo uscire dall’ ambito protettivo dell'invenzione medesima.

In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Ove le caratteristiche e tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, questi sono stati acclusi, a titolo di esempio, al solo scopo di aumentare Γ intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza non hanno alcun effetto limitante sull’ interpretazione di ciascun elemento che identificano.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la realizzazione di gioielli, o parti di gioielli, con pietre preziose, che comprende: la realizzazione di un campione (11) ricalcante la forma del gioiello (15) e sulla quale è fissata almeno una pietra preziosa (12), il deposito su detto campione (12), tramite elettroformatura, di almeno uno strato di materiale metallico nobilitante (13) componente la struttura finale del gioiello (15), lo svuotamento del materiale componente il campione (11) dall'interno della struttura costituita dallo strato di detto materiale nobilitante (13).
2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto campione (11) è realizzato in materiale bassofondente mediante micro fusione.
3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che le fasi di realizzazione di detto campione (11) comprendono: la realizzazione di un campione preliminare replicante la forma del gioiello senza pietre preziose, finserimento di detto campione preliminare in uno stampo che funge da matrice per l'iniezione di cera liquida, o altro materiale equivalente, per la realizzazione di almeno una replica del campione preliminare, l'incastonatura su detta replica di almeno una pietra preziosa, la realizzazione di uno stampo di gesso di detta replica e l'eliminazione della cera costituente la replica, l'iniezione di materiale metallico bassofondente in detto stampo di gesso, solidificazione del materiale metallico bassofondente con bloccaggio per incastonatura di detta almeno una pietra preziosa, estrazione del campione (11) con almeno una pietra preziosa (12) dallo stampo in gesso.
4. 4. Gioiello o parte di gioiello, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura cava (13), in spessore sottile, realizzata per elettroformatura di un materiale metallico nobilitante e dotata di almeno una pietra preziosa (12) direttamente solidarizzata su detta struttura cava (13).