ITFI20010158A1 - Dispositivo antifurto per lampade fluorescenti - Google Patents

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ITFI20010158A1
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Paolo Targetti
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Targetti Sankey Spa
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Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo:
"DISPOSITIVO ANTIFURTO PER LAMPADE FLUORESCENTI" a nome
La presente invenzione si riferisce al settore degli apparecchi di illuminazione. Essa riguarda in particolare le lampade a fluorescenza, indicate spesso anche come lampade fluorescenti o lampade elettroniche.
È noto come le lampade appena menzionate, in virtù del loro ridotto consumo e della loro lunga durata, stiano trovando un sempre maggiore impiego e vadano progressivamente a sostituire le tradizionali lampade a incandescenza. Tali lampade hanno tuttavia un costo di acquisto relativamente elevato e per questo, quando installate in luoghi pubblici quali alberghi, ambienti espositivi e simili, sono frequentemente oggetto di furto.
Nell 'affrontare tale problema, cioè nel ricercare una soluzione che impedisca, o quantomeno scoraggi, il furto della lampada, è necessario d'altra parte tenere conto di alcuni vincoli. La soluzione deve essere infatti di struttura semplice, e quindi molto economica, ed adattabile al maggior numero possibile di tipologie di lampada e portalampada. Essa deve poi essere installabile da chiunque in modo rapido e con utensili di uso comune.
Infine, non deve arrecare un significativo disturbo estetico all'apparecchio di illuminazione di cui la lampada fa parte, né interferire con la corretta funzionalità di esso.
Lo scopo della presente invenzione è quello di soddisfare tutti tali requisiti, fornendo un dispositivo che, associato ad un assieme portalampada/lampada fluorescente, sia in grado di ostacolare lo svitamento di quest'ultima, e pertanto di scoraggiare tentativi di furto, il tutto con una struttura elementare, versatile, di agevole installazione e di scarsa invadenza estetica.
Tale scopo viene raggiunto con il dispositivo antifurto per lampade fluorescenti secondo la presente invenzione, la lampada comprendendo una base dalla quale aggettano assialmente da un lato uno o più elementi illuminanti fluorescenti e, dal lato opposto, un attacco filettato destinato all'impegno con un portalampada, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo definente un passaggio atto a consentire l'inserimento coassiale, con gioco, del portalampada, mezzi di arresto associati al corpo, atti ad interferire con la lampada per arrestarne la rotazione rispetto al corpo, e mezzi di serraggio associati al corpo, azionabili per rendere il corpo solidale al portalampada.
Il corpo può essere costituito da un collare serrabile reversibilmente, ad esempio con mezzi a vite, attorno al portalampada, ed in questo caso i mezzi di arresto comprendono un elemento di arresto estendentesi assialmente dal collare per impegnarsi con una feritoia formata dai tubi fluorescenti della lampada.
In alternativa, il corpo può avere una struttura tubolare, i mezzi di arresto essendo costituiti da una estremità del corpo che viene innestata sulla base della lampada e ad essa resa solidale. I mezzi di serraggio sono in questo caso costituiti da elementi filettati che, impegnandosi in sedi ricavate radialmente sul corpo, si estendono nel passaggio fino a riscontrare sul portalampada .
Caratteristiche e vantaggi del dispositivo antifurto per lampade fluorescenti secondo la presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di sue forme realizzative, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
- la figura 1 è una vista laterale di una lampada fluorescente, montata su un portalampada ed associata ad una prima forma realizzativa del dispositivo secondo 1'invenzione;
- la figura 2 è una vista dall'alto dell'assieme di figura 1;
la figura 3 è una vista laterale di un assieme analogo a quello di figura 1, con il dispositivo secondo l'invenzione in una varante della prima forma realizzativa ;
- la figura 4 è una vista dall'alto dell'assieme di figura 3;
la figura 5 è una vista laterale di un assieme analogo a quello delle figure precedenti, con una seconda forma realizzativa del dispositivo secondo l'invenzione, in parziale spaccato; e
- la figura 6 è una vista dal basso dell'assieme di figura 5.
Con riferimento per ora alle sole figure 1 e 2, il dispositivo secondo l'invenzione viene descritto di seguito in una prima forma realizzativa compatibile con una lampada 1 ad uno o più tubi fluorescenti 2 ripiegati a U, aggettanti assialmente da una base sostanzialmente cilindrica 3, evolvente da parte opposta in un attacco 3a filettato destinato all'impegno con un portalampada 4.
In particolare, secondo la configurazione più tipica tra quelle presenti sul mercato, la lampada 1 raffigurata comprende tre tubi 2, di sezione trasversale circolare, connessi alla base 3 in corrispondenza dei vertici di una traccia esagonale regolare. I tubi 2 formano così complessivamente una struttura a prisma triangolare lungo le cui facce si sviluppano assialmente rispettive feritoie 5, determinate dall'evoluzione a U dei tubi medesimi. Tre ulteriori feritoie 6 si sviluppano, rispettivamente, tra tubi 2 adiacenti.
Il dispositivo comprende un collare 7, definente un passaggio 7a, atto ad essere serrato attorno al portalampada 4, che alle volte è rivestito da un supporto tubolare cilindrico, non rappresentato. Il serraggio può ad esempio realizzarsi grazie ad una costruzione in due metà, che alle estremità formano linguette diametrali 7b, unite a due a due da viti 8 disposte tangenzialmente.
Dal collare 7, in particolare da una linguetta 7b, si estende un braccio 9, di forma complessiva a C. Il braccio 9 comprende infatti un primo tratto 9a, che essendo una continuazione della linguetta 7a, aggetta radialmente dal collare 7. Al primo tratto 9a segue un tratto intermedio 9b, che, formando un angolo retto con il primo tratto stesso, corre assialmente in stretta adiacenza alla base 3, lungo una generatrice di essa. Infine, un tratto di estremità 9c, nuovamente radiale, va ad inserirsi in una delle feritoie formate dai tubi 2, in particolare, nell'esempio, una feritoia 5.
Nell'uso, il dispositivo viene associato alla lampada 1 prima di procederne all'avvitamento sul portalampada. In particolare, il tratto di estremità 9c del braccio 9 viene inserito in una feritoia 5 o 6 dei tubi 2, contemporaneamente collocando l'attacco 3a della base 3 all'interno del passaggio 7a del collare 7, quest'ultimo in configurazione allentata. Si avvita quindi l'attacco 3a nel portalampada 4, facendo in modo che il collare 7 si disponga sull'esterno di esso o, se presente, del relativo supporto. A questo punto, operando sulle viti 8, il collare 7 viene serrato in posizione. Se per compiere le operazioni sopra citate si deve preliminarmente smontare il portalampada dall'apparecchio di illuminazione di cui è parte, la configurazione iniziale dovrà infine essere ripristinata .
Si comprenderà facilmente come in tale condizione l'interferenza tra il tratto di estremità 9c del braccio 9 e i tubi 2 impedisca lo svitamento della lampada 1, a meno di non procedere all'allentamento del collare 7, eventualmente preceduto dallo smontaggio dell'apparecchio. Sono queste operazioni relativamente laboriose, che richiedono la disponibilità di utensili e che dunque costituiscono un valido impedimento, o comunque un forte deterrente, al furto della lampada nelle situazioni menzionate nella parte introduttiva.
Una variante della forma realizzativa appena descritta è mostrata nelle figure 3 e 4, alle quali si fa di seguito riferimento e ove particolari identici a quelli già citati sono designati dagli stessi indici numerici. In questo caso il braccio 9 a C è sostituito da un cavetto flessibile 19, atto ad inserirsi in una delle feritoie 5, 6 ma portante solidalmente ad un capo un blocchetto di riscontro 19a le cui dimensioni ne impediscono il passaggio attraverso le feritoie stesse.
Più in dettaglio, nel caso specifico il collare può assumere la forma di una comune fascetta di serraggio 17 la cui circonferenza, e quindi il diametro del relativo passaggio 17a, vengono variati operando su un'unica vite tangenziale 18. Da parte opposta rispetto alla vite 18 la fascetta 17 presenta una sporgenza 17b, che genera una sede assiale nella quale si inserisce scorrevolmente il cavetto 19, dal capo opposto rispetto a quello del blocchetto di riscontro 19a. Viti 17c operano sulla sporgenza 17b e, penetrando radialmente la relativa sede, sono in grado di bloccare lo scorrimento del cavetto 19.
Il montaggio del dispositivo avviene secondo modalità analoghe al caso precedente, con la sola differenza che, nella fase iniziale, si deve dapprima sistemare il cavetto 19 e successivamente operare la connessione alla fascetta 17. In particolare, il capo del cavetto 19 non interessato dal blocchetto di riscontro 19a viene inserito assialmente nello spazio delimitato dai tubi 2, e fatto quindi passare per una feritoia, nel caso specifico ancora una feritoia 5. Il capo viene quindi introdotto nella sede della sporgenza 17b e, stringendo le viti 17c, assicurato al collare 17.
Il tentativo di svitare la lampada 1 sarà quindi bloccato dal blocchetto 19a, operante in riscontro sull'interno di un tubo 2, o di due tubi 2 adiacenti. A questo riguardo, si deve far rilevare che, sia nella forma realizzativa prima descritta che nella presente variante, l'elemento di arresto della rotazione (il tratto di estremità 9c del braccio 9 a C oppure il cavetto 19) potrà in linea di massima essere inserito sia in una feritoia 5 di un tubo 2 che in una feritoia 6 tra due tubi 2 adiacenti.
Le due soluzioni sono sostanzialmente equivalenti sotto il profilo della facilità di montaggio. A vantaggio della prima vanno una maggiore robustezza ed una più semplice realizzabilità, essendo il braccio 9 e la metà del collare 7 a cui esso è solidale ottenibili per piegatura di un unico spezzone di lamierino metallico. D'altra parte la seconda variante, grazie alla flessibilità del cavetto 19, è più versatile. Per la scelta dell 'una o dell'altra soluzione potranno poi entrare in gioco considerazioni di ordine estetico.
In entrambi i casi il dispositivo, oltre che in materiale metallico, potrà essere realizzato in materiale plastico di sufficiente rigidezza, e potrà essere recuperato e riutilizzato al termine della vita della lampada 1, o comunque in occasione dello smontaggio dell'apparecchio di illuminazione. Esso potrà inoltre essere messo in vendita separatamente, oppure in kit assieme alla lampada. Al riguardo, è utile sottolineare come le dimensioni esterne dei portalampada (e dei relativi supporti) siano sostanzialmente standardizzate, per cui con una ridotta gamma di misure è possibile soddisfare tutte le esigenze.
Con riferimento adesso alle figure 5 e 6, e sempre usando gli stessi indici numerici per i particolari già menzionati, in una seconda forma realizzativa il dispositivo secondo l'invenzione comprende un corpo tubolare 27 in materiale plastico, definente un passaggio cilindrico 27a entro il quale vengono inseriti da estremità opposte, per impegnarsi reciprocamente, la base 3 della lampada 1 ed il portalampada 4, eventualmente munito di relativo supporto. Peraltro, la base 3 si innesta irreversibilmente entro una porzione di estremità 29 del corpo 27, in modo che quest'ultimo risulti solidale alla lampada.
Più precisamente, il passaggio 27a ha, almeno in corrispondenza della porzione di estremità, un diametro nominale uguale a quello esterno della base 3 medesima così da realizzare un accoppiamento scorrevole, o con leggera interferenza, che viene bloccato definitivamente tramite uno strato di collante.
Al contrario, il portalampada 4 si inserisce nel passaggio 27a con un certo gioco, per consentire l'avvitamento della lampada 1. Tale risultato può essere ottenuto con un passaggio 27a di diametro costante, come nell'esempio illustrato, oppure di diametro variabile. Infatti, se il portalampada (o l'assieme portalampadasupporto) è più largo della base 3, la porzione di passaggio interessata dall'inserimento del portalampada dovrà necessariamente avere diametro maggiore dell'altra. D'altra parte, nel caso in cui il portalampada 4 sia più stretto della base 3, il passaggio 27a potrà restringersi nella porzione non interessata dall'impegno con la base 3, con l'effetto di creare un arresto all'inserimento di quest 'ultima , utile come riferimento durante la fase di incollaggio .
Due grani filettati 28 sì impegnano in rispettive sedi 27b, ricavate radialmente sul corpo 27 in punti diametralmente opposti e nella porzione interessata dall'inserimento del portalampada 4. I grani 28, grazie ad un'appropriata lunghezza, si estendono entro il passaggio 27a, fino ad impedire la rotazione reciproca tra corpo 27 e portalampada 4 quando, avvitati a fondo vanno a riscontrare sulla superficie esterna del portalampada medesimo .
È quindi di ovvia comprensione come, una volta stretti i grani 28, ed eventualmente posizionato l'assieme all'interno del relativo apparecchio di illuminazione, risulti impedito lo svitamento della lampada 1, e si ottenga così l'effetto antifurto desiderato. Anche un solo grano può essere sufficiente a realizzare il bloccaggio, anche se con due o più grani si può ovviamente conseguire una distribuzione di forze più equilibrata. Con questa forma realizzativa si ha il vantaggio di annullare il, seppur minimo, disturbo estetico arrecato dal dispositivo nelle precedenti varianti. Essa è inoltre applicabile anche a lampade fluorescenti che non mettono a disposizione feritoie assiali.
A fronte di tali vantaggi, si ha una minore flessibilità produttiva, perché per ogni base 3 è richiesto un corpo 27 con un passaggio 27a corrispondentemente dimensionato. Inoltre, la connessione irreversibile alla lampada rende impossibile il recupero del dispositivo.
Qualsiasi sia la soluzione realizzativa prescelta, il dispositivo secondo l'invenzione raggiunge comunque pienamente lo scopo prefissato, essendo in grado di ostacolare la rimozione della lampada con una struttura elementare, perfettamente compatibile con l'estetica e la funzionalità della lampada, e facilmente installabile, con l'ausilio di un semplice cacciavite.
D'altra parte, il dispositivo antifurto per lampade fluorescenti secondo la presente invenzione non è limitato agli esempi realizzativi sopra descritti ed illustrati, in quanto altre varianti e/o modifiche potranno essere apportate ad esso senza per questo uscire dall'ambito protettivo dell'invenzione medesima.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo antifurto per una lampada fluorescente, detta lampada comprendendo una base dalla quale aggettano assialmente da un lato uno o più elementi illuminanti fluorescenti e, dal lato opposto, un attacco filettato destinato all'impegno con un portalampada, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo definente un passaggio atto a consentire l'inserimento coassiale, con gioco, di detto portalampada, mezzi di arresto associati a detto corpo, atti ad interferire con detta lampada per arrestarne la rotazione rispetto a detto corpo, e mezzi di serraggio associati a detto corpo, azionabili per rendere detto corpo solidale a detto portalampada.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo è costituito da un collare atto ad essere reversibilmente serrato attorno a detto portalampada operando su detti mezzi di serraggio, detti elementi fluorescenti formando almeno una feritoia assiale, detti mezzi di arresto comprendendo un elemento di arresto estendentesi assialmente da detto collare ed atto ad impegnarsi con detta feritoia.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detto elemento di arresto è costituito da un braccio di forma sostanzialmente a C, comprendente un primo tratto aggettante radialmente da detto collare, un tratto intermedio che corre assialmente in stretta adiacenza a detta base di detta lampada, ed un tratto di estremità, nuovamente radiale, che va ad inserirsi in detta feritoia.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detto collare ha una costruzione in due metà, che alle rispettive estremità formano linguette diametrali unite a due a due da viti disposte tangenzialmente, costituenti detti mezzi di serraggio, detto primo tratto di detto braccio a C essendo una continuazione solidale di una di dette linguette.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detto elemento di arresto è costituito da un cavetto flessibile, atto ad essere inserito in detta feritoia e portante ad un capo un blocchetto di riscontro le cui dimensioni ne impediscono il passaggio attraverso la feritoia stessa, il capo opposto essendo impegnabile entro una sede assiale formata da detto collare.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detto collare è costituito da una fascetta provvista di mezzi di serraggio a vite tangenziale, detta sede per l'impegno di un capo di detto cavetto essendo definita da una sporgenza aggettante dalla fascetta da parte opposta rispetto a detta vite, ulteriori viti operando radialmente su detta sporgenza per bloccare detto cavetto, interferendo con la relativa sede.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo ha una struttura genericamente tubolare, detti mezzi di arresto essendo costituiti da una porzione di estremità di detto corpo atta ad essere innestata su detta base in modo da essere resa irreversibilmente solidale ad essa base, detti mezzi di serraggio comprendendo almeno un elemento filettato impegnantesi in una relativa sede ricavata radialmente su detto corpo, detto almeno un elemento filettato essendo atto ad estendersi entro detto passaggio fino a riscontrare sulla superficie esterna di detto portalampada e ad impedire la rotazione reciproca tra esso e detto corpo.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detto passaggio ha, almeno in corrispondenza di detta porzione di estremità di detto corpo, un diametro nominale uguale a quello esterno di detta base, così da realizzare un accoppiamento scorrevole, o con leggera interferenza, che viene bloccato definitivamente tramite incollaggio.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui detto passaggio si restringe nella porzione non interessata dall'impegno con detta base, con l'effetto di creare un arresto all'innesto tra quest'ultima e detto corpo.
  10. 10.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui detti mezzi di serraggio comprendono due o più grani, estendentisi radialmente entro detto passaggio in modo angolarmente equispaziato lungo la periferia del corpo.
  11. 11.Lampada fluorescente associata ad un dispositivo antifurto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti .
  12. 12.Dispositivo antifurto per lampade fluorescenti sostanzialmente come sopra descritto ed illustrato, con riferimento ai disegni annessi.
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