ITFI20010116A1 - Pompa centrifuga autoadescante - Google Patents

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ITFI20010116A1
ITFI20010116A1 IT2001FI000116A ITFI20010116A ITFI20010116A1 IT FI20010116 A1 ITFI20010116 A1 IT FI20010116A1 IT 2001FI000116 A IT2001FI000116 A IT 2001FI000116A IT FI20010116 A ITFI20010116 A IT FI20010116A IT FI20010116 A1 ITFI20010116 A1 IT FI20010116A1
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IT
Italy
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chamber
duct
tank
suction
centrifugal pump
Prior art date
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IT2001FI000116A
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English (en)
Inventor
Romeo Ramacciotti
Original Assignee
Romeo Ramacciotti
Menegoni Enrico
Biondi Renzo
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
    • F04DNON-POSITIVE-DISPLACEMENT PUMPS
    • F04D9/00Priming; Preventing vapour lock
    • F04D9/04Priming; Preventing vapour lock using priming pumps; using booster pumps to prevent vapour-lock
    • F04D9/06Priming; Preventing vapour lock using priming pumps; using booster pumps to prevent vapour-lock of jet type
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
    • F04DNON-POSITIVE-DISPLACEMENT PUMPS
    • F04D9/00Priming; Preventing vapour lock
    • F04D9/04Priming; Preventing vapour lock using priming pumps; using booster pumps to prevent vapour-lock
    • F04D9/044Means for rendering the priming pump inoperative
    • F04D9/048Means for rendering the priming pump inoperative the means being outlet pressure sensors

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:
"POMPA CENTRIFUGA AUTOADESCANTE "
La presente invenzione ha per oggetto una pompa centrifuga autoadescante.
Come è noto, una pompa centrifuga comprende una girante connessa ad un albero motore entro la quale viene introdotto del liquido in corrispondenza del suo asse di rotazione. La girante comprende delle pale che forzano il liquido radialmente verso l'esterno scaricandolo ad alta velocità in un diffusore (chiocciola) ricavato in un coperchio della girante. La forza centrifuga generata dalla rotazione della girante porta il liquido ad alta velocità e la pressione dinamica ad essa associata si converte in pressione statica nel diffusore dove la velocità gradualmente si riduce. Una limitazione significativa delle pompe centrifughe, così come delle altre pompe che non prevedono movimentazioni volumetriche del liquido, sta nel fatto che, quando all'avviamento sono vuote, esse non sono in grado di allontanare , in maniera significativa, l'aria dal condotto di aspirazione, ma a tale scopo devono essere previsti dispositivi ausiliari per consentire l'innesco della pompa, dopodiché essa funziona regolarmente.
Una soluzione molto diffusa per consentire l'autoadescamento di una pompa centrifuga, la cui installazione sia prevista ad un livello più alto di quello del serbatoio del liquido da aspirare, è quella di mantenere durante la fase di autoadescamento, una quantità sufficiente di liquido all'ingresso dell'occhio della girante o attraverso una luce praticata nel diffusore. È naturalmente necessario un serbatoio contenente il liquido per il processo di autoadescamento. Questa soluzione è caratterizzata da un'altezza di autoadescamento piuttosto bassa ed una perdita di carico non eliminabile dovuta al fatto che le luci necessarie per il processo di autoadescamento rimangono attive anche con la pompa in esercizio. Questo tipo di autoadescamento è usato prevalentemente nel settore agricolo.
Una soluzione molto efficiente per l'autoadescamento di una pompa centrifuga, anche se costosa, è l'impiego di una pompa a vuoto in funzione ausiliaria.
Un'altra soluzione molto diffusa è quella di incorporare un eiettore tra la bocca di aspirazione e l'occhio della girante. Nelle pompe di questo tipo, cosiddette "pompe jet", all'avviamento il corpo pompa viene riempito di liquido in modo da riempire anche l'eiettore. Quando la pompa viene avviata, la girante induce una circolazione del liquido attraverso l'eiettore formando, per trascinamento, una miscela di aria e liquido, dalla quale l'aria si separa nella parte alta del corpo pompa. La ricircolazione della miscela aria-liquido continua finché tutta l'aria è stata eliminata, dopodiché la pompa comincia il suo funzionamento normale.
Benché le pompe jet presentino una notevole facilità di impiego e costi di impianto minori rispetto ad altri sistemi noti, esse sono tuttavia fortemente penalizzate nel rendimento per la presenza della restrizione di sezione costituita dall'eiettore installato sull'aspirazione e dalla perdita di carico dovuta all'orifizio situato davanti al venturi che rimane attivo anche quando la pompa è in esercizio. D'altra parte, le pompe non autoadescanti offrono rendimenti maggiori, ma il loro funzionamento è molto critico a causa della eventuale presenza di bolle o sacche d'aria nel condotto di aspirazione. Da qui la necessità nei casi in cui è richiesto un alto grado di sicurezza, di impiegare accessori o sistemi ausiliari o la presenza continua di personale di sorveglianza.
Ci sono inoltre dei casi in cui una pompa deve essere mobile (motopompe per agricoltura, servizio antincendio, autocisterne, emergenze varie) e quindi richiede un sistema di autoadescamento rapido, certo e a rendimento pieno .
Lo scopo della presente invenzione è di fornire una pompa centrifuga che sia in grado di innescare automaticamente il flusso di liquido senza presentare gli inconvenienti sopra menzionati delle pompe centrifughe note .
Uno scopo particolare della presente invenzione è di fornire una pompa centrifuga autoadescante del tipo summenzionato nella quale rimangano inalterate le sue caratteristiche di base, specificamente portata, prevalenza e rendimento.
Un altro scopo della presente invenzione è di fornire una pompa centrifuga autoadescante che non presenti restrizioni di sezione in aspirazione e quindi sia caratterizzata da una efficienza superiore rispetto alle pompe jet convenzionali.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire una pompa centrifuga del tipo summenzionato che non richieda mezzi ausiliari per il suo innesco, comportando pertanto costi di impianto minori rispetto alle pompe centrifughe ad innesco assistito di tipo noto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire una pompa centrifuga autoadescante del tipo summenzionato che non presenti rischi di disinnesco momentaneo o definitivo a seguito di uno scostamento dalle normali condizioni di funzionamento e che provveda automaticamente al ripristino di tali condizioni senza richiedere l'intervento di personale.
È infine un altro scopo della presente invenzione di fornire un dispositivo per rendere autoadescante una pompa centrifuga non predisposta per questa funzione rendendolo disponibile come accessorio da applicare facilmente ad essa .
Questi scopi vengono raggiunti dalla pompa centrifuga autoadescante secondo la presente invenzione le cui caratteristiche principali sono riportate nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche importanti sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi della pompa centrifuga autoadescante secondo la presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento al disegno annesso in cui:
- la figura 1 è una vista in sezione laterale di una pompa centrifuga autoadescante secondo la presente invenzione .
Con riferimento alla figura 1, si è indicato genericamente con 1 un corpo pompa di forma sostanzialmente convenzionale definente una camera 2 entro cui alloggia una girante 3 calettata su un albero 4 portato in rotazione da un motore non mostrato. La periferia della girante 3 si affaccia su un diffusore, o chiocciola, 6 di tipo convenzionale ricavato corrispondentemente sulla parete interna del corpo pompa 1 che delimita la camera 2. Tra la girante 3 e il corpo pompa 1 è previsto, in modo noto, un organo di tenuta non mostrato. Il corpo pompa presenta inoltre una bocca di aspirazione 7, coassiale all'albero 4 e all'occhio della girante 3, e una bocca di mandata 8 ad asse ortogonale a quello dell'albero 4 e realizzata eccentricamente rispetto ad esso. Si è poi indicato con 9 un condotto di aspirazione e con 10 un condotto di mandata rispettivamente a monte e a valle della pompa.
Tra la bocca di mandata 8 ed il condotto di mandata 10 è interposto un serbatoio 11 suddiviso internamente in due camere Ila e llb, da un diaframma verticale 12 presentante verso il fondo del serbatoio, un'ampia luce di passaggio 5 ed un foro di sfiato 5a ricavato nella parte alta per evitare sacche d'aria in fase di riempimento. Più precisamente, le due camere sono una prima camera Ila, connessa al condotto di mandata 10, nella quale sfocia la bocca di mandata 8 della pompa, e una seconda camera llb comunicante con l'aspirazione della pompa nel modo che si dirà in seguito attraverso una valvola di esclusione 13. In particolare, nella presente forma realizzativa dell'invenzione la valvola di esclusione 13 è costituita da un cappello 14 guidato da uno stelo 15, solidale al serbatoio 11, che alloggia nel suo interno una molla elicoidale a compressione 17 opportunamente tarata. La posizione del cappello 14, che funge da otturatore per un passaggio 16, ricavato sul fondo del serbatoio, è controllata dalla pressione esistente nel serbatoio 11 contrastata da una molla elicoidale 17 interposta tra il cappello 14 e un anello di riscontro 18 fissato sul fondo del serbatoio intorno al passaggio 16. Il serbatoio 11 è inoltre provvisto di una bocca di riempimento 19 chiudibile con un rubinetto 20 a tre vie, o similare, con funzione di tappo e sfiato dell'aria.
Tra la bocca di aspirazione 7 della pompa e il condotto di aspirazione 9 è installato un corpo 21 formato da due elementi 2la e 21b accoppiati in modo da delimitare internamente una camera 22 e presentante una prima ed una seconda luce di ingresso 23 e 24 ricavate rispettivamente sugli elementi 21a e 21b, ed una luce di uscita 25 ricavata sull'elemento 21a e coassiale alla seconda luce di ingresso 24. La luce di uscita 25 è flangiata alla bocca di aspirazione 7 della pompa e presenta il medesimo diametro di essa. La prima luce di ingresso 23 è in comunicazione con la seconda camera 11b del serbatoio 11 attraverso un condotto di ricircolo 28.
In una forma preferita dell'invenzione, coassialmente alla luce di ingresso 24, nella camera 22 è disposto un manicotto 26 avente diametro interno uguale a quello della bocca di aspirazione 7. Il manicotto 26 è provvisto di un collare 26a per mezzo del quale è bloccato, in posizione di allineamento assiale con le luci di ingresso 24 e di uscita 25, tra i due elementi 21a e 21b del corpo 21 sulle cui facce contrapposte sono corrispondentemente ricavate due semisedi per l'alloggiamento del collare 26a e di spessori anulari di registro 26b.
La camera 22 interna al corpo 21 presenta una porzione troncoconica 22a convergente verso la luce di uscita 25 e il manicotto 26 si estende fino in prossimità di essa definendo in tal modo un passaggio sostanzialmente anulare indicato con 29. La sezione di flusso del passaggio anulare 29 può essere regolata ad un valore ottimale, in funzione delle altezze di aspirazione volute, mediante spostamento di uno o più degli spessori 26b tra il collare 26a e l'elemento 21a del corpo 1, cioè da una posizione retrostante ad una antistante il collare e viceversa.
Il condotto di ricircolo 28 deve avere una sezione sostanzialmente inferiore a quella del condotto di aspirazione, ad esempio la metà, e comunque il suo dimensionamento ottimale, sia in lunghezza che in sezione, deve tenere conto delle caratteristiche della pompa e delle altezze di aspirazione volute e deve essere accordato al passaggio anulare 29 per ottenere una perdita di carico adeguata.
Similmente il passaggio anulare 29 deve avere una sezione di flusso inferiore a quella del condotto di ricircolo 28.
Tra il tubo di aspirazione 9 e il corpo 21 è previsto un dispositivo di intercettazione unidirezionale del flusso quale una valvola di non ritorno 30.
La configurazione sopra descritta della pompa secondo la presente invenzione è tale per cui quando il passaggio anulare 29 è regolato alla sua luce minima all'occhio della girante affluisce, per tutto il processo di autoadescamento, una quantità di liquido che è inferiore a quella che la pompa aspira quando è in esercizio e sviluppa la massima portata. Ciò consente di non saturare la girante, che può invece disporre di un potere residuo di aspirazione indispensabile per formare il vuoto nel condotto di aspirazione e quindi ottenere l'autoadescamento alla massima altezza (circa 9m in 2' e 30").
Quando il passaggio anulare 29 viene regolato mediante lo spostamento di uno o più spessori di registro anulari 26b a valori intermedi, all'occhio della girante affluisce per tutto il processo di autoadescamento una quantità di liquido maggiore rispetto al caso precedente e porta a saturare la girante allorquando si rilevano valori manometrici di aspirazione intermedi . Questa configurazione è consigliata per diminuire il tempo necessario all'autoadescamento quando il liquido da aspirare si trova ad un'altezza inferiore (4-7m in 1' e 40") rispetto a quella massima possibile.
Operando senza il manicotto 26 è possibile far affluire all'occhio della girante, durante il processo di autoadescamento, la quantità di liquido massima che porta a saturare la girante in presenza di valori manometrici di aspirazione bassi. In questo caso si ottengono tempi di autoadescamento minimi quando il liquido da aspirare si trova ad altezza relativamente bassa (fino a 4m in 40").
Da queste modalità operative si comprende come l'aria presente nel condotto di aspirazione viene estratta direttamente dalla girante e non per trascinamento di liquido come nelle pompe di tipo jet.
Prima dell'avviamento della pompa tutto l'impianto (serbatoio 11, vani interni pompa, camera 22, interno manicotto 26 fino alla valvola 30 e condotto di ricircolo 28) viene allagato riempiendo preventivamente di liquido il serbatoio 11 attraverso la bocca 19 Quando la pompa viene messa in moto, l'azione centrìfuga della girante 3 spinge energicamente il liquido nel serbatoio 11 attraverso il diffusore 6.
Di conseguenza, e contemporaneamente, si genera all'occhio della girante una depressione di valore manometrico elevato, tale da provocare l'apertura della valvola di ritegno 30 e aspirare aria dal condotto di aspirazione 9. Questa aria unita all'acqua proveniente dal serbatoio 11 attraverso il condotto 28 ed il passaggio anulare 29 viene aspirata dalla girante iniziando così il processo di autoadescamento. L'elevato valore manometrico provoca l'aspirazione di una quantità elevata di miscela liquido-aria, ma mentre l'aria proveniente dal condotto di aspirazione, a causa della sua bassa inerzia, arriva facilmente all'occhio della girante, il liquido proveniente dal serbatoio, attraverso il condotto di ricircolo 28 e il passaggio anulare 29, a causa di una inerzia maggiore e di una perdita di carico predefinìta, arriva in misura minore. Ciò comporta l'arricchimento di aria della miscela aspirata provocando conseguentemente una riduzione del potere aspirante della girante, la chiusura della valvola di non ritorno 30 e l'interruzione dell'afflusso d'aria. L'afflusso di solo liquido proveniente dal serbatoio, attraverso il condotto di ricircolo 28 ed il passaggio anulare 29, accresce la capacità aspirante della girante, che provoca di nuovo l'apertura della valvola di non ritorno 30 e l'aspirazione di aria, che, se è in eccesso, limita a sua volta il potere aspirante della girante, provoca la chiusura della valvola di non ritorno 30 e la girante viene ad essere nuovamente invasa dal liquido. Questi, aumentando la capacità aspirante della girante 3, richiamerà di nuovo aria dal condotto di aspirazione attraverso la valvola di non ritorno 30. Quando l'aria aspirata dal condotto di aspirazione è ottimale, il processo di autoadescamento avviene in modo regolare e continuo fino a che non si verifica uno sbilanciamento causato da un eccesso di aria (giacché l'eccesso di acqua porterebbe allo stallo del processo di autoadescamento) in funzione della taratura iniziale raggiunta attraverso il posizionamento più idoneo di uno o più spessori di registro anulari 26b.
L'aria presente nella corrente fluida scaricata nel serbatoio 11 si separa dal liquido e fuoriesce attraverso lo sfiato 20.
Durante il processo di autoadescamento la valvola 13 rimane aperta, in quanto la pressione nel serbatoio 11 è poco più che atmosferica.
Ad innesco avvenuto il liquido che arriva all'occhio della girante attraverso il condotto di aspirazione va a riempire il serbatoio 11 dove si genera una pressione tale da chiudere la valvola 13, escludendo in tal modo il percorso di ricircolo, con il liquido che fuoriesce dal condotto di mandata 10 e la pompa che entra in esercizio.
Con la pompa in esercizio, se si dovesse manifestare una sacca o bolla di aria, questa produrrebbe la chiusura della valvola 30, un calo di pressione all'interno del serbatoio 11 che attiva la riapertura della valvola 13 da cui, attraverso il condotto di ricircolo il liquido affluisce nuovamente all'occhio della girante che così è in grado di sviluppare capacità aspirante, riaprire la valvola 30 e quindi ristabilire il ciclo fino ad un completo innesco.
Nel caso che la presenza di aria nel condotto di aspirazione sia dovuta alla mancanza di liquido (es. per la rottura del condotto di aspirazione), il liquido presente nel sistema circolerà in continuo salvando pertanto la pompa dalla rottura della tenuta e conseguente danneggiamento grave della pompa.
Nel caso che la pompa venga spenta, il conseguente mutamento di valore nella pressione interna al serbatoio fa riaprire la valvola 13, e quindi alla riaccensione della pompa il sistema si trova nella condizione ottimale per ripartire.
A titolo di esempio, nell'intento di raggiungere la massima altezza di aspirazione possibile, la sezione del condotto di ricircolo 28 è stata realizzata di misura equivalente a circa la metà della sezione del condotto di aspirazione della pompa e la sezione di flusso del passaggio anulare 29 è stata tarata ad una misura di poco più piccola di questo. La lunghezza del condotto di ricircolo è stata fissata in 200mm. La bocca di aspirazione della pompa su cui la prova è stata effettuata è da 2", mentre quella di mandata è da 1 1⁄4". Il motore della pompa è da 4Kw con un numero di giri al minuto pari a 2800. In queste condizioni si è ottenuto 1'autoadescamento da un altezza di circa 9m in 2 minuti e mezzo circa.
La pompa centrifuga secondo la presente invenzione offre i seguenti vantaggi:
a) autoadescamento rapido all'avviamento anche in presenza di un elevato dislivello in aspirazione (fino a 9 metri);
b) ininfluenza del dispositivo di autoadescamento sul rendimento della pompa in condizioni di regime, in quanto non vi sono riduzioni di sezione in aspirazione;
c) attivazione automatica del processo di autoadescamento ogni volta che, a causa di bolle o sacche d'aria, la pompa non funzioni regolarmente: in questo caso infatti la pressione nella camera 11b del serbatoio 11 non è sufficiente a contrastare la reazione elastica della molla 17 che quindi solleva il cappello 14 attivando la circolazione del liquido attraverso il passaggio 16 e il condotto di ricircolo 28;
d) protezione della tenuta, o premistoppa, della pompa anche in caso di mancanza di liquido dal condotto di aspirazione 9, in quanto in questo caso si attiva immediatamente la ricircolazione di liquido attraverso il condotto di ricircolo 28.
Il serbatoio 11 deve necessariamente essere collocato ad un livello maggiore rispetto a quello della pompa, anche se non è necessario che sia collocato immediatamente sopra di essa, ma potrebbe essere disposto anche ad una certa distanza dalla pompa ed essere collegato ad essa mediante condotti di ricircolo in mandata e in aspirazione. È comunque importante che il circuito idraulico associato al serbatoio non formi sifoni o zone non raggiungibili da parte del liquido sia durante la fase di riempimento che quella di autoadescamento, onde evitare la formazione di sacche d'aria che potrebbero interferire negativamente nel processo di autoadescamento.
È anche importante che il liquido proveniente dalla pompa sfoci sul fondo del serbatoio, in modo da assicurare in ogni condizione di funzionamento un battente di liquido atto ad impedire riflussi di aria nei vani interni della pompa. Vantaggiosamente, l'immissione nel serbatoio può avvenire attraverso un gomito 31 estendentesi nel serbatoio stesso. Analogamente il condotto di ricircolo 28 deve essere collegato al fondo del serbatoio 11, in una posizione tale che il liquido in ingresso sia per quanto possibile calmo. Il diaframma 12, che suddivide il serbatoio 11 in due camere, ha anche questa funzione, oltre a quella di facilitare la separazione dell'aria dal liquido ricircolato.
La sezione del condotto di ricircolo 28 è circa il 50% della sezione del tubo di aspirazione e quindi assicura un abbondante afflusso di liquido; nel caso che il serbatoio sia posto in posizione remota rispetto alla pompa, la sezione del condotto di ricircolo 28 dovrà essere corrispondentemente maggiorata.
La luce anulare 29 delimitata dalla porzione conica 22a e dall'estremità libera del manicotto 26 svolge le funzioni di ottimizzare la perdita di carico necessaria per il processo di autoadescamento in funzione delle altezze di aspirazione desiderate e migliorare la distribuzione idrodinamica del flusso del liquido verso la girante.
Il dispositivo di autoadescamento, sostanzialmente costituito dal corpo 21 e, se presente, relativo manicotto 26, dal condotto di ricircolo 28 e dal serbatoio 11, potrà essere integrato nel corpo pompa oppure intimamente collegato ad esso. Un'altra possibilità è di realizzare il dispositivo di autoadescamento sopra descritto per rendere autoadescante una pompa centrifuga esistente. In questo caso ovviamente i componenti del dispositivo dovranno essere dimensionati in modo da risultare idraulicamente compatibili con la pompa con la quale sono destinati ad essere combinati.
Varianti e/o modifiche potranno essere apportate alla pompa centrifuga autoadescante secondo la presente invenzione senza per questo uscire dall'ambito protettivo dell 'invenzione medesima.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pompa centrifuga comprendente un corpo di pompa che alloggia una girante connessa ad un albero motore e provvisto di una bocca di aspirazione ed una bocca di mandata atte ad essere poste in comunicazione rispettivamente con un condotto di aspirazione e un condotto di mandata, caratterizzata del fatto che tra detta bocca di aspirazione e detto condotto di aspirazione è prevista una camera comunicante con un serbatoio posto ad un livello maggiore di quello di detta pompa, detto serbatoio essendo interposto tra, e in comunicazione con, detta bocca di mandata e detto condotto di mandata, e comunicando con detta camera attraverso un condotto di ricircolo di sezione inferiore a quella del condotto di aspirazione, essendo inoltre previsti tra detto serbatoio e detta camera mezzi di intercettazione del flusso controllati dalla pressione esistente in detto serbatoio per avviare automaticamente la ricircolazione del fluido su detta pompa attraverso detta camera quando la pressione in detto serbatoio scende al di sotto di un valore prestabilito .
  2. 2. Pompa centrifuga secondo la rivendicazione 1, in cui tra detta bocca di aspirazione e detto condotto di aspirazione è interposto un corpo delimitante detta camera e presentante una luce di ingresso ed una luce di uscita coassiali, il diametro di detta luce di uscita essendo uguale a quello della bocca di aspirazione, ed una luce di ricircolo connessa a detto condotto di ricircolo che comunica con detto serbatoio, da detta luce di ingresso estendendosi coassialmente entro detta camera un manicotto di diametro interno uguale a quello di detto condotto di aspirazione, detta camera presentando una porzione convergente verso detta luce di uscita, l'estremità libera di detto manicotto definendo un passaggio anulare con detta porzione convergente di detta camera.
  3. 3. Pompa centrifuga secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui la sezione di flusso di detto passaggio anulare è registrabile .
  4. 4. Pompa centrifuga secondo la rivendicazione 3, in cui detto corpo è formato da due parti accoppiate e detto manicotto comprende un collare atto ad impegnarsi tra dette due parti, tra una di dette parti e detto collare essendo interposti spessori anulari di registro spostabili tra l'altra di dette parti e detto collare per regolare la sezione di flusso di detto passaggio anulare.
  5. 5. Pompa centrifuga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto serbatoio comprende un diaframma interno atto a suddividerlo in una prima ed una seconda camera comunicanti rispettivamente con la bocca di mandata ed il condotto di mandata e rispettivamente, con il condotto di ricircolo, detta prima e seconda camera comunicando tra loro attraverso un'apertura ricavata su detto diaframma in corrispondenza del fondo del serbatoio, detti mezzi di intercettazione del flusso essendo interposti tra detta seconda camera e il condotto di ricircolo.
  6. 6. Pompa centrifuga secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi di intercettazione comprendono un passaggio ricavato sul fondo di detta seconda camera ed un cappello elasticamente mantenuto in posizione scostata rispetto a detto passaggio quando la pressione in detta seconda camera è inferiore ad un valore prestabilito.
  7. 7. Pompa centrifuga secondo la rivendicazione 6, in cui detto diaframma presenta inoltre una luce di comunicazione tra dette prima e seconda camera in prossimità del cielo di detto serbatoio.
  8. 8. Pompa centrifuga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sezione di detto condotto di ricircolo è circa la metà di quella del condotto di aspirazione.
  9. 9. Pompa centrifuga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sezione di flusso di detto passaggio anulare è inferiore a quella di detto condotto di ricircolo.
  10. 10.Pompa centrifuga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l'immissione del liquido entro detto serbatoio avviene attraverso un bocchello a gomito estendentesi dal suo fondo entro detta camera.
  11. 11 .Dispositivo per rendere autoadescante una pompa centrifuga, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo atto ad essere interposto tra il condotto di aspirazione e la bocca di aspirazione della pompa, delimitante una camera interna atta ad essere connessa al condotto di aspirazione tramite una prima luce di ingresso e alla bocca di aspirazione tramite una luce di uscita, ed essendo prevista una seconda luce di ingresso comunicante, attraverso un condotto di ricircolo, con un serbatoio posto ad un livello superiore a quello della pompa, comunicante con la bocca di mandata della pompa e con un condotto di mandata, detto condotto di ricircolo avendo sezione inferiore a quella del condotto di aspirazione e comprendendo mezzi di intercettazione del flusso controllati dalla pressione esistente in detto serbatoio per avviare automaticamente la ricircolazione del fluido su detta pompa attraverso detta camera quando la pressione in detto serbatoio scende al di sotto di un valore prestabilito .
  12. 12.Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui detta camera presenta una porzione convergente verso detta luce di uscita e coassialmente a detta prima luce di ingresso entro detta camera si estende un manicotto, di diametro uguale a quello di detto condotto di aspirazione, la cui estremità libera forma un passaggio anulare con detta porzione convergente.
  13. 13.Dispositivo secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui la sezione di flusso di detto passaggio anulare è registrabile .
  14. 14.Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui detto corpo è formato da due parti accoppiate e detto manicotto comprende un collare atto ad impegnarsi tra dette due parti, tra una di dette parti e detto collare essendo interposti spessori anulari di registro spostabili tra l'altra di dette parti e detto collare, per regolare la sezione di flusso di detto passaggio anulare.
  15. 15.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8 e seguenti, in cui detto serbatoio comprende un diaframma per suddividerlo in una prima ed in una seconda camera atte ad essere poste in comunicazione con la bocca di mandata ed il condotto di mandata e, rispettivamente, con il condotto di ricircolo, detta prima e seconda camera comunicando tra loro attraverso un'apertura ricavata su detto diaframma in corrispondenza del fondo del serbatoio, detti mezzi di intercettazione del fluido essendo interposti tra detta seconda camera e il condotto di ricircolo .
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, in cui detti mezzi di intercettazione comprendono un passaggio ricavato sul fondo di detta seconda camera ed un cappello elasticamente mantenuto in posizione scostata rispetto a detto passaggio quando la pressione in detta seconda camera è inferiore ad un valore prestabilito.
  17. 17 .Dispositivo secondo la rivendicazione 16, in cui detto diaframma presenta inoltre una luce di comunicazione tra dette prima e seconda camera in prossimità del cielo di detto serbatoio.
  18. 18 .Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sezione di detto condotto di ricircolo è circa la metà di quella del condotto di aspirazione .
  19. 19.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sezione di flusso di detto passaggio anulare è inferiore a quello di detto condotto di ricircolo .
  20. 20.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l'immissione del liquido entro detto serbatoio avviene attraverso un bocchello a gomito estendentesi dal suo fondo entro detta camera.
  21. 21. Pompa centrifuga autoadescante e relativo dispositivo per rendere autoadescante una pompa centrifuga sostanzialmente come sopra descritto ed illustrato con riferimento al disegno annesso .
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