ITCH20110005A1 - Dispositivo usa e getta per la raccolta manuale di oggetti o materiali senza il contatto diretto delle mani con l'oggetto o materiali - Google Patents

Dispositivo usa e getta per la raccolta manuale di oggetti o materiali senza il contatto diretto delle mani con l'oggetto o materiali Download PDF

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Description

Descrizione
Dispositivo usa e getta per la raccolta manuale di oggetti o materiali senza il contatto diretto delle mani con il materiale
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo “usa e getta” trasportabile per la raccolta e contenimento di materiale o piccoli oggetti che nella sua forma costruttiva è costituito da due elementi caratteristici : il collettore (1) e il contenitore (2) che in via generica ed al solo scopo esemplificativo potremo definire anche con i termini “paletta” per la raccolta e “busta” per il contenimento. La cui funzione si esplica attraverso l’abilità della mano di afferrare degli oggetti e la cui ulteriore utilità è data dal non far entrare in contatto diretto la mano con il materiale o oggetti raccolti.
Il collettore ed il contenitore della presente invenzione possono essere utilizzati nella raccolta e contenimento di un qualsivoglia oggetto o piccolo quantitativo di materiale il quale può così essere raccolto senza venire a diretto contatto con la mano.
Il suo campo di applicazione è ampio come ad esempio in campo alimentare può essere utilizzato nella raccolta e contenimento di cibo avariato come ad esempio frutta marcia, in campo medico/veterinario per la raccolta e contenimento di parti organiche espiantate ed ancora nel settore della raccolta dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta degli escrementi di animali domestici come cani e gatti. A tale riguardo la sua applicazione come raccoglitore per feci di animali domestici assume rilevanza particolare anche alla luce di una sempre maggiore sensibilità della municipalità nei confronti dell'igiene e pulizia deN’ambiente urbano.
Come sopra evidenziato, pur non essendo la sua applicazione limitata a tale ultima finalità , il collettore ed il contenitore della presente invenzione verranno descritti con riferimento alla raccolta e contenimento di rifiuti quali ed esempio gli escrementi degli animali domestici.
Tipicamente l’antecedente stato dell’arte dei mezzi “usa e getta” finalizzati a tale scopo, siano essi brevetti che prodotti nella loro forma commerciale, dimostra che questi sono generalmente composti da un contenitore e da un collettore separati o solidali tra loro. Generalmente tali dispositivi sono caratterizzati principalmente dalle caratteristiche costruttive, dimensionali e fisiche del collettore ed in via subordinata dal contenitore del materiale Generalmente tutti i dispositivi concepiti come “usa e getta”si avvalgono della forza ed abilità di una o di entrambe le mani per la raccolta di piccoli oggetti o materiali.
Tali dispositivi possono essere totalmente “usa e getta”: nei quali tutti gli elementi componenti il dispositivo vengono buttati insieme al materiale raccolto dopo l’uso, oppure dispositivi in cui l’elemento di raccolta è meccanico ( durevole e pluriuso) e l’elemento “usa e getta” è costituito dal solo contenitore.
Nei dispositivi totalmente “usa e getta”, nella maggioranza dei casi i collettori sono realizzati o semplicemente concepiti , a seconda che siano stati posti in commercio oppure rimasti solo sulla carta come brevetti, come corpi rigidi scatolari di forme diverse, chiusi sui quattro lati , generalmente caratterizzati da due ganasce rotanti attorno ad una cerniera realizzata per mezzo di una piega permanente posta in posizione simmetrica rispetto alle due ganasce e la cui chiusura può avvenire per mezzo della forza esercitata dalla contrapposizione delle dita di una mano con il pollice oppure più spesso con l’uso di entrambe le mani . Per effetto della piega permanente e del materiale utilizzato spesso di cartone , a tali sistemi non è concesso l’uso ripetuto dell’apertura e chiusura delle ganasce per la raccolta successiva e ripetuta del materiale da raccogliere e dove questo uso ripetuto lo si voglia realizzare, può essere fatto solo con l'utilizzo di entrambe le mani e spesso con il rischio che queste entrino a contatto con il materiale da raccogliere. Per ovviare a tale ultimo problema alcuni collettori sono dotati di sedi per le dita della mano in modo da rendere solidale il collettore con le dita stesse e consentire l’apertura delle ganasce quando la mano viene nuovamente aperta per consentire una nuova e ripetuta azione di raccolta col medesimo collettore. Al fine di rendere più confortevole e facile il trasporto dei suddetti dispositivi alcuni di questi prevedono che possano essere schiacciati secondo linee premarcate che obbligano il corpo scatolare ad una deformazione per schiacciamento secondo direzioni predefinite ed ordinate e tali da rendere possibile la successiva ricostruzione e ricomposizione scatolare. Quest’ultima operazione richiede sempre l’uso di entrambe le mani, spesso anche una notevole capacità intuitiva nel ricavarne le forme oltre ad una notevole destrezza manuale. Operazioni che nel caso di raccolta di escrementi di animali domestici può risultare particolarmente difficoltosa se , come spesso accade, il mantenimento dell’animale impegna normalmente una mano ed una discreta forza nel trattenerlo.
Alcuni collettori realizzati sempre con materiali rigidi o semi-rigidi ( come ad es. cartoni), sono realizzati a forma di imbuto . In questo caso la raccolta avviene per strisciamento dell’imbuto a terra in prossimità del materiale da raccogliere. Tale dispositivo, pur non richiedendo l’uso delle due mani, ha un suo limite nel fatto che spesso le caratteristiche del materiale o dell’oggetto da raccogliere o la superficie su cui questi giacciono ( es. feci su di un prato erboso irregolare), rendono particolarmente difficile e laboriosa l’operazione di raccolta e ancor più spesso contribuiscono a sporcare per effetto dello strisciamento la zona immediatamente circostante.
I suddetti dispositivi sono normalmente dotati di un contenitore reso solidale al collettore attraverso modi diversi di unione: adesivi, colle, cucitura, saldatura... ed aree diverse di contatto : in alcuni casi il contenitore avvolge quasi per intero il collettore ed in altri può avere solo una superficie molto ristretta. Tale contenitore è costituito di norma da un materiale molto sottile flessibile realizzato a forma di busta con un’apertura dal lato e chiusa all’estremità opposta dove è saldata al collettore. Le dimensioni e l’apertura sono tali da consentire normalmente un’agevole immissione della mano e dell’avambraccio e tali che una volta raccolto l’oggetto o il materiale , la busta , con l’ausilio dell’altra mano viene capovolta a racchiudere il collettore al suo interno.
Altra soluzione nel campo dei prodotti “usa e getta” è rappresentata da un prodotto in commercio caratterizzato da una busta in carta impermeabilizzata saldata su due lati a due cartoncini piatti rettangolari incollati da parti opposte dell’apertura del contenitore che fungono da palette contrapposte , le quali sostenute ciascuna da una mano , raschiando il terreno circostante sollevano il materiale e lo portano ad essere raccolto sulle due palette che così lo rovesciano all'interno della busta. Modalità operative che richiedono anche con il suddetto prodotto l’uso di entrambe le mani ed una notevole destrezza da parte dell’operatore. Due aperture pre-fustellate sui cartoncini permettono a questi una volta congiunti di diventare i manici della busta che racchiude al proprio interno il materiale raccolto.
Ai succitati esempi di dispositivi totalmente “usa e getta” si aggiungono dispositivi meccanici come palette meccaniche che utilizzano al momento della raccolta un sacchetto di carta o polimerico “usa e getta”. In questo caso , oltre alla necessità di utilizzare entrambe le mani per la preparazione del dispositivo si aggiunge il fastidio del peso e dell’ingombro del dispositivo meccanico. Altro inconveniente è spesso rappresentato dal mezzo meccanico stesso che impedisce il giusto dosaggio della forza e della sensibilità necessarie alla raccolta del materiale o oggetto.
A tali dispositivi si possono poi aggiungere dispositivi ancora più semplici e rudimentali rappresentati da buste di carta o polietilene riciclate da buste della spesa o da imballaggio che rappresentano improvvisati sistemi di raccolta di materiale e feci che anche se sono in grado di non porre a diretto contatto le mani con i suddetti materiali, lasciano all’utilizzatore la sgradevole sensazione cinestesica sulla consistenza del rifiuto raccolto.
Con la presente invenzione ci si propone di ovviare alle suddette carenze dell’arte anteriore e di soddisfare le citate necessità, ossia di realizzare un raccoglitore di piccoli oggetti o materiali di consistenza solida o semisolida che si riveli capace di superare tutti gli anzidetti limiti funzionali. In tale prospettiva il nuovo dispositivo costituisce un igienico, poco costoso, facilmente trasportabile, intuitivo e semplice da usare, efficiente guanto raccoglitore usa e getta per la protezione delle mano dell’utilizzatore nell’atto di raccogliere. Questo scopo, così come altri che potranno risultare meglio evidenti in seguito, sono ottenuti dal presente dispositivo caratterizzato per il fatto di essere costituito da un collettore ed un contenitore solidali tra loro, e per il fatto che detto collettore è costituito da una lamina di plastica piana flessibile ed elastica, opportunamente sagomata con ad essa saldato un contenitore ottenuto da un film sottile di materiale flessibile, che nella sua configurazione di lavoro forma un sacchetto ripiegabile.
Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente chiare ed evidenti dalle seguenti descrizioni ed illustrazioni, a titolo indicativo ma non limitativo.
Per maggiore chiarezza esplicativa, la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate , aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
-la figura 1 è una rappresentazione del collettore senza il contenitore (1) , in vista dal basso, ovvero della faccia (Fi) opposta a quella in cui il collettore è unito al contenitore;
-la figura 2 è una rappresentazione in sezione laterale (secondo un piano parallelo all’asse traverso maggiore (Z-i) )del collettore senza il contenitore; -la figura 3 è una rappresentazione in sezione longitudinale parallela all’asse (Z2) del particolare della dentellatura di cui sono costituiti i rilievi (7);
-la figura 4 è la rappresentazione in sezione assonometrica del collettore senza il contenitore , nella configurazione ad “U” rovescia che assume la lamina quando è posta in una delle posizione di lavoro o raccolta, nella quale si evidenzia l’asse di curvatura (Z2).;
-la figura 5 è la rappresentazione della dentellatura ricavata sul cordone di piega (6) ;
-la figura 6 evidenzia con tratteggio obbliquio l’area (F) di saldatura o incollaggio del contenitore al collettore;
-la figura 7 rappresenta una vista in sezione del collettore e del contenitore uniti nella posizione di lavoro con parziale vista della mano e dell’avambraccio dell’utilizzatore con presa del materiale (20) ;
-la figura 8 raffigura una vista in sezione parziale del collettore e del contenitore uniti nel quale il contenitore è stato rovesciato e nel quale il collettore risulta richiuso nella parte precedentemente aperta.
Con riferimento alla figura 1 , il collettore (1) ha forma preferibilmente , ma non esclusivamente, rettangolare. Esso sarà preferibilmente ma non esclusivamente costituito a partire da una lamina piana sottile di materiale polimerico termoplastico monocomponente e monostrato, di forma simmetrica , preferibilmente, ma non necessariamente, rettangolare o ellittica, avente, in via convenzionale una faccia superiore (Fs) ed una inferiore (Fi) come rappresentato in figura 2, meglio individuabili rispettivamente come la faccia su cui è incollato o saldato il contenitore e la faccia a contatto con il materiale da raccogliere. Il collettore nella configurazione sopra descritta ha un asse di simmetria traverso maggiore (Ζ-ι) ed un asse di simmetria longitudinale minore (Z2) detto anche di curvatura o flessione. Il collettore (1) in figura 1, è caratterizzato da una superficie resa tridimensionale da deformazioni permanenti (3) , (4) e (7) aventi sagome con rilievo su entrambe le facce, ricavate per deformazione permanente della lamina. Le suddette deformazioni hanno finalità ciascuna diversa, alcune di esse servono ad aumentare la reazione elastica a flessione della lamina (3) ed altre (4) e (7) a migliorare la presa delle dita sul collettore. Con riferimento alla figura 1 si identificano due deformazioni a rilievo, che in via esemplificativa risultano essere di forma rettangolare (3) e parallele tra loro e parallele all’asse traverso Ζλ .Tali deformazioni (3) hanno lo scopo di aumentare la reazione elastica alla deformazione per flessione rispetto all’asse longitudinale (Z2). Tali deformazioni a rilievo (3) , sono necessarie ad aumentare la reazione elastica alla flessione della lamina di cui è composto il collettore (1). Tale effetto può essere ottenuto a partire da un solo rilievo, con più rilievi paralleli o intersecanti tra di loro, purché formanti con l’asse longitudinale di flessione (Z2) un angolo β compreso tra 20 e 160 gradi.
Le deformazioni (4) .convesse nella faccia inferiore (Fi) e concave nella faccia superiore (Fs) in figura 2, vengono posizionate parallelamente tra loro e all’asse longitudinale di flessione (Z2), alle estremità della lamina da parti opposte rispetto all’asse di flessione . Le dimensioni delle concavità sono tali da consentire un comodo alloggiamento ai polpastrelli delle dita della mano di uomo o donna al fine di realizzare la migliore presa della lamina. Una volta posizionati i polpastrelli in tali concavità , con la lamina avente la faccia inferiore (Fi) a contatto con un piano d’appoggio, sarà sufficiente esercitare con le dita una pressione nella direzione interna della lamina per provocare la flessione verso l’alto della stessa facendole assumere la posizione ad “U” rovescia con il conseguente movimento di presa come rappresentato in figura 4. Il contenitore rappresentato in figura 7 nella configurazione di presa evidenzia come esso rimanga aperto nelle due facce perpendicolari all’asse di curvatura (Z2).
Le deformazioni (7) hanno lo scopo di aumentare la superficie di appoggio e l’attrito in modo da migliorare la presa delle dita sulla lamina nel momento del suddetto sforzo di compressione. Tali rilievi sono intermittenti a formare una dentellatura meglio visibile nel dettaglio di figura 3, ed hanno la convessità rivolta nelle direzione della faccia superiore (Fs) della lamina in opposizione alla concavità delle deformazioni (4). Le deformazioni (7) sono parallele ed adiacenti alle deformazioni (4) dalla parte interna della lamina.
Nella figura 2 sono visibili due alette (5) ottenute per piegatura a 180° nel campo delle deformazioni permanenti delle estremità di lato più corto del collettore, a far sì che queste rimangano adagiate sulla faccia superiore (Fs). Sulla cordonatura (6) nella zona di piega delle alette, potrà essere realizzato in via preferenziale ma non necessaria, una dentellatura (E) meglio visibile nel dettaglio di figura 5, la cui funzione primaria è quella di migliorare l’effetto di raschiatura della zona su cui giace il materiale da raccogliere ed in via secondaria di rendere più stabile la deformazione per snervamento ( nel campo delle deformazioni permanenti) della piega con cui sono ottenute le alette. Le dita della mano quando vengono inserite nel contenitore per poter posizionare i polpastrelli nelle concavità (4) sopra descritte dovranno sollevare le alette(5) ed inserirsi sotto di esse facendo sì che le alette(5) vengano ad adagiarsi sulla parte superiore delle dita stesse come rappresentato in figura 7. In questa configurazione svolgono la funzione di contrasto nei confronti delle dita della mano mentre queste aprono verso l’esterno in occasione di prese ripetute come rappresentato in figura 7. Nella configurazione di lavoro la loro funzione è quella di coadiuvare la suddetta elasticità maggiorata della lamina nell’accompagnare la mano nella fase di apertura permettendo alla lamina di rimanere sempre aderente al palmo della mano ed ai polpastrelli, in modo da poter esercitare la successiva fase di chiusura e presa del materiale. Le alette (5) risultano come rappresentato in figura 7, esterne al contenitore.
Il contenitore è unito al collettore per mezzo di materiali collanti o saldato per mezzo di tecnologie idonee, in un area individuata con la lettera (F) in figura 6. Tale area (F) è delimitata trasversalmente dai rilievi (7) e longitudinalmente in via preferenziale ma non limitativa delle deformazioni (3) oppure dalle dimensioni stesse della lamina(1).
Il contenitore (2) in figura 7 è formato da un film sottile flessibile di materiale polimerico, preferibilmente fotodegradabile e/o biodegradabile flessibile, impermeabile di lunghezza sufficiente a ricoprire in parte o completamente l'avambraccio in modo da proteggerlo e larghezza abbastanza ampia da permettere dal lato aperto un agevole inserimento della mano e deN’avambraccio e tale da consentire un’agevole capovolgimento del contenitore come rappresentato in figura 8.
La morbidezza del film sottile di cui è costituito il contenitore e le dimensioni della busta permettono un comodo adattamento dei polpastrelli delle dita nella apposite deformazioni convesse ((4) ricavate sulla lamina (1). Il contenitore potrà essere sagomato e costruito in via preferenziale ma non esclusiva in modo da realizzare su di esso dal lato aperto due manici. I due manici agevolano la successiva fase di chiusura e trasporto del sacchetto formatosi a seguito del capovolgimento su sé stesso del contenitore come rappresentato in figura 8. Tale capovolgimento si viene a realizzare con l’aiuto della mano libera, che afferrato il contenitore sul suo bordo aperto, lo porta in direzione della mano in presa sul collettore sino ad oltrepassarla facendo in modo che la faccia interna del contenitore venga ora ad esser esterna e viceversa. Con tale manovra il collettore verrà ad esser racchiuso all'interno del contenitore e mano con avambraccio che prima risultavano interni al contenitore risulteranno all’esterno. Lasciata la presa del collettore le due mani potranno annodare i manici (10) in modo da chiudere il contenitore con all’interno il contenitore con il materiale e trasportarlo ad un cassonetto per i rifiuti.
Sulla base della descrizione dei disegni rappresentati nelle figura sopra descritte è più facile comprendere l’uso del dispositivo della presente invenzione e come tale invenzione superi lo stato dell’arte e soddisfi le carenze evidenziate nella descrizione dei dispositivi esistenti precedentemente. La sua funzione si esplica per mezzo dell’abilità della mano e dell’avambraccio nel muovere ed usare il dispositivo stesso. Il suo utilizzo è semplice e consiste nell’infilare la mano e parte dell’avambraccio nel contenitore sino a portarla al fondo del contenitore stesso dove le dita della mano sono guidate alla presa del collettore da opportune deformazioni tridimensionali che ne facilitano la presa . La mano, una volta che i polpastrelli delle dita si sono infilate sotto le alette (5) ed hanno raggiunto la loro sede (4), può aprire e chiudere ripetutamente il collettore grazie ad una maggiore elasticità conferita alla lamina da opportune deformazioni (3) realizzate su di essa ed alla presenza di alette di contrasto (5) che poggiano sulla parte superiore delle dita nella loro zona terminale. Le dita della mano vengono ad essere così leggermente compresse per effetto della reazione elastica maggiorata della lamina e delle alette e ne risulta di conseguenza facilitata la ripetuta azione di apertura e chiusura del collettore. Il collettore, nella configurazione di presa ad “U” rovescia , come si può rilevare dalla figura 4 è aperto sia frontalmente che posteriormente , cosa che facilita la presa di oggetti o materiali particolarmente lunghi nella direzione dell’asse (3⁄4)■
L’uso del collettore della presente invenzione supera i limiti delle precedenti invenzioni in quanto richiede l’uso di una sola mano e nel contempo offre la possibilità di presa multipla del materiale . Tale possibilità è data grazie dalle caratteristiche di elasticità e flessibilità del materiale base utilizzato per la realizzazione del collettore, dalla sua aumentata reazione elastica alla flessione e dalla particolare conformazione ad essa conferita come meglio illustrato nella descrizione dei disegni a corredo. Inoltre l’uso del dispositivo oggetto della presente invenzione mettendo a contato ( seppur indirettamente) la mano con l’oggetto o materiale da raccogliere permette il controllo della forza di presa esercitata dalla mano e della sensibilità adeguata. Ancora è da evidenziare che il dispositivo della presente invenzione, potendo contare sull’abilità e mobilità della mano e deN’avambraccio permettono modalità di raccolta secondo qualsiasi angolo e direzione o combinazione di queste , permettendo non solo la raccolta ma anche un notevole grado di raschiatura e pulizia del posto in cui giaceva il materiale da raccogliere grazie al cordone di piega (6) delle alette (5) e della dentellatura (E) su di esso ricavato. Tale vantaggio si rende ancora più evidente nel caso in cui , a solo titolo esemplificativo si faccia riferimento alla raccolta delle feci di animali su prati erbosi e strade,
La presente invenzione supera anche il problema degli ingombri già sopra evidenziati per altri sistemi oggetto di copertura brevettuali o già posti in commercio, grazie all’utilizzo quale collettore, di una lamina piana sottile opportunamente sagomata con piccoli rilievi tridimensionali e di un contenitore ottenuto da un sottile film opportunamente sagomato a forma di busta e ripiegato secondo pieghe che ne limitano spessore e dimensioni entro i limiti dimensionali della lamina piana del collettore. Ulteriore vantaggio della presente invenzione è rappresentato dal peso contenuto in pochi grammi. Peso e dimensioni contenuti rendono il dispositivo particolarmente facile da trasportare con sé e di conseguenza ne aumentano la disponibilità all’uso.
Da segnalare infine , ma non ultimo tra i vantaggi, che la necessità di una sola mano, come il dispositivo oggetto della presente invenzione richiede, è un ulteriore elemento di vantaggio nei confronti delle persone portatrici di handicap che hanno con sé animali domestici.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) dispositivo usa e getta costituito da un collettore (1) ed un contenitore (2) solidali tra loro idoneo alla raccolta manuale anche con presa multipla e ripetuta, e contenimento di piccole quantità di materiale e piccoli oggetti senza il loro contatto diretto con le mani, caratterizzato per il fatto che detto collettore (1) è costituito da una lamina piana di materiale plastico, flessibile ed elastica, opportunamente sagomata con ad essa saldato un contenitore (2) ottenuto da un film sottile di materiale flessibile, a formare, nella sua configurazione di lavoro, un sacchetto ripiegabile. 2) dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto collettore (1) può avere preferibilmente, anche se non esclusivamente, forma di parallelogramma o di ellissoide nel quale l’asse di piega o flessione risulta essere quello perpendicolare al lato o asse più lungo. 3) dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che la lamina di cui è costituito il collettore (1) ha spessore (S) compreso tra i 0,05mm e i 1 mm, preferibilmente tra 0,2 e 0,30 mm. 4) dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto collettore (1) è realizzato unicamente con una lamina di materiale polimerico, preferibilmente termoplastico, flessibile , la cui reazione elastica alla flessione risulta maggiorata per effetto della creazione di uno o più rilievi tridimensionali permanenti (3) la cui convessità sia posta preferibilmente , anche se non esclusivamente sulla faccia opposta a quella in cui è saldato il contenitore, disposto/i, rispetto all’asse di flessione, con un angolo β compreso tra i 20 e i 160 gradi 5) dispositivo secondo la rivendicazione 4 in cui i rilievi tridimensionali nel caso siano in numero maggiore di uno, siano disposti preferibilmente anche se non esclusivamente paralleli o convergenti ad intersecarsi tra di loro e le cui lunghezze siano comprese all'interno delle deformazioni tridimensionali (4) e le cui profondità siano superiori a 0,2 mm e inferiori a 3 mm e preferibilmente comprese tra 0,7 e 1,5 mm. 6) dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto collettore (1) è caratterizzato da almeno due rilievi sagomati tridimensionali (4) ottenuti per deformazione permanente della lamina ed aventi convessità sulla faccia opposta della lamina (1) a quella in cui è saldato il collettore (2) , disposti preferibilmente paralleli tra di loro e paralleli all’asse di flessione, posizionati ad una distanza (A) compresa tra i 0,5 e i 40 mm dai bordi del lato minore o in caso di forma ellittica, dal vertice posto sull’asse più lungo della lamina (3) e di dimensioni idonee ad accogliere i polpastrelli e parte delle falangette delle dita di una mano. 7) dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato per la presenza dei suddetti rilievi aventi forma preferibilmente semi-cilindrica con raggio della circonferenza di base compreso tra 2 e 10 mm ed altezza del cilindro compresa nelle dimensioni della lamina (1 ). 8) dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato da un rilievo tridimensionale con superficie dentellata (7), realizzato per deformazione permanente della lamina del collettore (1) è posto al confine di ciascun avvallamento (4). 9) dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato per il fatto che le suddette deformazioni dentellate hanno la superficie dentellata convessa sulla faccia a contatto con la zona di saldatura del contenitore (2) , ovvero a contatto con i polpastrelli delle dita ed aventi un’altezza superiore a 0,5 mm. 10) dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che la suddetta lamina presenta due alette (5), ricavate piegando verso l’alto di 180° i due estremi di lato più corto con piega simile ad un cordoncino (6). 11) dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato per il fatto che le due alette dovranno avere larghezza (C) uguale o diversa compresa tra 5 mm e i 40 mm, preferibilmente tra 10 e 30 mm. 12) dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato per il fatto che in coincidenza del cordoncino di piega (6) delle alette, risulta essere ricavata in via preferenziale una dentellatura idonea a migliorare la raschiatura del terreno o ripiano su cui giace il materiale da raccogliere. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente la cui dentellatura risulta avere un altezza (H) compresa tra 0.05 mm e 3 mm e preferibilmente compresa tra 0,1 mm e 1 mm. 14) dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato da un contenitore (2) costituito da un film di plastica sottile flessibile caratterizzato da un lato aperto e da un lato chiuso sagomato a forma di busta di dimensioni idonee ad accogliere dal lato aperto l’inserimento confortevole di una mano e di parte dell’avambraccio e da un lato opposto chiuso a delimitarne le dimensioni. 15) dispositivo , secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che il contenitore a forma di busta è reso solidale dalla parte del lato chiuso al collettore per mezzo di mezzi diversi di saldatura o incollaggio. 16) dispositivo, secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che il contenitore è reso solidale al collettore (1) in un area delimitata in direzione longitudinale dalle dimensioni della lamina ed in direzione traversa dai rilievi tridimensionali (3) e posta sulla faccia della lamina (1) a contatto con il palmo della mano, detta faccia superiore della lamina . 17) dispositivo , secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il contenitore sagomato a forma di busta può avere ricavati nella estremità aperta, due manici (8) o altri dispositivi idonei alla presa della busta ed alla sua chiusura per mezzo di un nodo ricavato con essi. 18) dispositivo, secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il contenitore sagomato a forma di busta (2) ha caratteristiche fisiche e dimensionali tali da renderlo idoneo ad essere rovesciato . 19) il contenitore, secondo una delle rivendicazioni precedenti, è caratterizzato da un materiale flessibile, elastico, sottile il cui spessore del materiale risulta compreso tra i 0,0010 e i 0,008 mm e preferibilmente tra i 0,0016 e i 0,0025 mm.
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