ITCE20070010A1 - Sistema di sollevamento carichi e tenda per auto - Google Patents

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ITCE20070010A1
ITCE20070010A1 ITCE20070010A ITCE20070010A1 IT CE20070010 A1 ITCE20070010 A1 IT CE20070010A1 IT CE20070010 A ITCE20070010 A IT CE20070010A IT CE20070010 A1 ITCE20070010 A1 IT CE20070010A1
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Luigi Antonio Pezone
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Luigi Antonio Pezone
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  • Load-Engaging Elements For Cranes (AREA)
  • Lift-Guide Devices, And Elevator Ropes And Cables (AREA)

Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE INDUSTRIALE AVENTE PER TITOLO:
“SISTEMA DI SOLLEVAMENTO CARICHI E TENDA PER AUTO”,
DESCRIZIONE
Lo scrivente con questo progetto si propone di mettere a disposizione delle persone che fanno un uso promiscuo dell 'auto ( famiglia, lavoro, tempo lìbero) degli strumenti che ne potenziano le possibilità di utilizzo. L'idea è nata individuando nella sporgenza costituita dalla serratura di chiusura del portellone posteriore, un valido punto d’ appoggio per sollevare e caricare in auto degli oggetti di peso superiore alte nostre modeste possibilità fisiche; l ulteriore osservazione del vano di chiusura del cofano ha portato a individuare nel gocciolatoio di raccolta delle acque piovane, che ne segue il perimetro, un valido sistema dì scarico anche per le acque di una eventuale tenda da campeggio che potrebbe ampliare te possibilità abitative dello stesso cofano; il sostegno della tenda sarebbe affidalo allo stesso attrezzo ideato per il sollevamento del carico, con il medesimo punto d'appoggio. Si è giunti pertanto a mettere insieme due argomenti diversi, ma scaturiti da una intuizione comune e da un comune attrezzo base che ne consente la realizzazione. L’attrezzo base concepito per tali funzioni è un’asta metallica telescopica (per essere facilmente trasportata) dotata all'estremità superiore di un dispositivo di aggancio alia serratura del cofano. Montando all’estremità dell’asta telescopica un piccolo verricello (fig-I), consentiamo a una persona dotata di una modesta forza fisica, di sollevare dei carichi pesanti, che richiederebbero l intervento di almeno due persone; accoppiando l asta a un binario con carrello di traslazione e a un cavalletto, appoggiato nell abitacolo, è possibile effettuare la traslazione e il deposito del carico all’interno dell'abitacolo e la successiva estrazione senza sforzo fisico. Il cavalletto di traslazione del carico ha una seconda possibilità di utilizzo: trasformandosi con semplici operazioni di montaggio, in un supporlo portante di un comodo carrello a due ruote, come mostrato in fig.4, in grado di prelevare e trasportare il carico nel punto di sollevamento, prima di essere usato per l’operazione di sollevamento stessa. Il ridotto ingombro delle attrezzature ideate consente il trasporto in auto delle stesse per poterle riutilizzare per le operazioni di scarico.
Allo stato dell’arte non sembra che esistano attrezzature cosi semplici, leggere, economiche, e versatili che consentano a una persona di (aricare e scaricare dall'auto, senza sforzo, carichi di circa 60 — 70 kg, sia pure sostenendo l’onere dì montaggio e smontaggio dell’attrezzo che richiede un paio di minuti.
La seconda funzione di “sostegno tenda” ha assunto, a parere del sottoscritto, una funzione più importante della prima in quanto potrebbe avere sviluppi commerciali di maggiore importanza è illustrata nella fig. 6 e successive: l'asta, senza verricello, viene usata per sostenere una semplice tenda, tipo canadese, di nuova concezione che copre il vano del cofano vettura aperto, ampliando lo spazio abitabile dell'auto e consentendo un nuovo razionale utilizzo dell'auto a campeggiatori, venditori ambulanti o alle famiglie per semplici gite fuori porta. Aggiungendo una ulteriore asta e una traversa, la canadese più trasformarsi in una versione a casetta, con maggiore spazio. Montando un telo interno all'abitacolo, con i sedili ribaltati, si possono ricavare due posti per dormire in auto. Per le auto medio - pìccole, aggiungendo una prolunga al punto di attacco del cofano si possono allungare ì posti ledo fino ai due metri di lunghezza. Aggiungendo una ulteriore struttura telescopica si può sostenere una veranda per la versione casetta, oppure un secondo telo esterno, qualora si vogliano aggiungere ulteriori due posti di pernottamento nel vano tenda creato. Non essendo le auto concepite per l'impiego proposto, è stato necessario, oltre che prolungare, uniformare il piano dì appoggio per poterlo utilizzare come giaciglio: ciò è avvenuto con un piano in legno a doghe, che può avere anche altre funzioni, come di seguito descritto. La funzione “tenda” non più essere universale, ma necessariamente personalizzata per ogni modello di auto, ma può utilizzare in modo universale il sistema di aste telescopiche ideato, che si Mattano alla varie dimensioni e occupano poco spazio per il trasporto e l’immagazzinamento. Oltre al problema dello scarico delle acque piovane nel tratto di collegamento tra la vettura e la tenda che è stato risolto come anticipato, sfruttando (come parte integrante del sistema) il gocciolatoio di scarico dell'auto, è stato affrontato anche il problema delie infiltrazioni del vento che è stato risolto insaccando dei tubi in p.v.c. morbido nelle bordure periferiche a contatto della scocca. La soluzione risolve il problema in quanto il tubo in p.v.c. ha il giusto grado di flessibilità per seguire la sagoma della scocca e di rigidità per assicurarne l'aderenza sotto l'azione delle corde di tesatura (v.fig.12). D “sistema tenda”si può ritenere un inedito connubio tra l’auto e la tenda, più semplice ed economico dei sistemi già esistenti, che vanno dalle tende da tetto, ai carrelli tenda, alle roulotte, ai camper. Il nuovo trovato dovrebbe inserirsi in uno spazio vuoto (sia commerciale che funzionale) tra le piccole canadesi, che sono montate a terra separate dall’auto, e le tende montate sul tetto dell’auto (che non hanno avuto molto successo nonostante la pregevole fattura di alcuni modelli) abbinando la solidità dell'auto alla traspirazione anticondensa della tenda, senza doversi arrampicare sul tetto né dormire a terra, con una maggiore sicurezza rispetto ai fenomeni atmosferici di quanto consentito dalle citate versioni esistenti, in particolare nella versione casetta le strutture telescopiche potrebbero costituire un naturale proseguimento della gabbia di Faraday che protegge dagli effetti dei fulmini gli occupanti ( il condizionale è d’obbligo, essendo necessarie le opportune verifiche). La completa assenza di picchetti, negli allestimenti più semplici, ne consente il montaggio anche in piazzali asfaltati. I tempi di montaggio delle varie versioni proposte possono essere ridotti notevolmente viaggiando con la tenda già assemblata: la divisione in due pezzi tra la tenda esterna e il telo dì pernottamento interno è stata prevista essenzialmente per le operazioni di pulizia del sistema; nel caso di utilizzo della tenda da due persone si possono effettuare gli spostamenti da un campeggio all’altro con la parte interna all’abitacolo già allestita e quella esterna piegata all’interno del cofano, riducendo ulteriormente le operazioni di montaggio. Rispetto alta versione da tetto, non occupando il porta bagagli superiore può consentire il trasporto di biciclette, sempre gradite a chi ama l ambiente e desidera fare turismo e campeggio a costi contenuti.
Le FIG. 1 a 5 riportano le applicazioni relative al “sistema di sollevamento”; le FIG. 6 a 19 sì riferiscono al “sistema tenda”; alcuni componenti sono comuni. Si elencano di seguito in ordine numerico tutti gli elementi concepiti con la relativa descrizione per non ripeterti successivamente nelle illustrazioni dei disegni:
(a) asta telescopica:
(a-1) struttura asta telescopica costituita da tre elementi di tubolari in acciaio galvanizzato (o similare) a sezione decrescente dall’alto verso il basso, dotata di fori per il montaggio degli accessori e per la regolazione telescopica della lunghezza, variabile in base all altezza della vettura da servire, Per assicurare una maggiore rigidità dell’asta, la lunghezza sarà regolata da almeno due spinotti in acciaio per ogni tratto di asta, fermati con copiglie sagomate UNI 3545 di rapido montaggio. L’estremità superiore dell’asta sarà fissata rigidamente alla struttura della serratura, come rappresentato nel dettaglio “A” della fig.l, in modo da non sollecitare a flessione di punta la stessa, ma trasmettere la modesta sollecitazione indotta ai soli bulloni di fissaggio della struttura. Vediamo nel dettaglio l’entità di tale sollecitazione: supponiamo che il carico da sollevare sia di 70 kg e l’inclinazione dell’asta di 30° rispetto alla verticale. Per effetto della scomposizione delle forze avremo una forza che agirà lungo l’asse della struttura dell’asta con una sollecitazione di presso flessione e un’altra che agirà sul punto di appoggio superiore sollecitando a taglio i bulloni di fissaggio della serratura.
Il valore della I* forza è il seguente: 70 x cos 30° = 70 x 0,866 = 60,62 kg — 606,2 N; ;;il valore della II* forza è il seguente: 70 x sen 30°= 70 x 0.50 35 Kg = 350 N.
Se si considera che tale sollecitazione si ripartisce almeno su due bulloni, ci si rende conto della inconsistenza della sollecitazione stessa, considerando che i bulloni con classe di resistenza minima (3.6 della norma UNI EN 20898) hanno un carico di rottura nominale di 300 N/mm<2>; pertanto un modesto bullone filettato M5 con una sezione resistente di 14.2 mm<2>ha un carico di rottura minimo di 4690 N. Non essendo questa la sede per il calcolo strutturale dell'asta si è voluto solo dimostrare che con la soluzione proposta non si potrà in alcun modo apportare danni alla struttura della serratura dell’auto alla quale è indispensabile appoggiarsi.
(a-l/a) asta telescopica uguale alla posizione precedente ma priva di verricello e appendice di collegamento al cavalletto di traslazione, da usare solo per il “sistema tenda”, v fig.13.
(a-2) verricello a fune di portata adeguata, con comando manuale a manovella, dotato di tre posizioni di lavoro: sollevamento, discesa, sostegno del carico, costruito secondo normativa CE.
(a-3) gancio di sollevamento.
(a-4) appendice di collegamento a! cavalletto di traslazione (non necessaria nel sistema tenda, ma non ne ostacola l utilizzo), costituita da un profilato a “c” forato per consentire la regolazione in altezza del cavalletto ad essa collegato.
(a-5) piastra di appoggio snodata.
(a-6) perno di aggancio alla serratura del cofano, con estremità opposta a occhiello eventuali tiranti a fune.
(a-7) staffa eccentrica con asola di regolazione.
(a-8) vite di bloccaggio e dado ad alette.
- Dettagli riportati in fig.3-5:
(a-9) golfare circolare galvanizzato ISO 3266.
(a- 10) staffa di accoppiamento aste per funzione da treppiede, costituita da un anello realizzato con un tondo in acciaio diviso in tre settori disposti a 120°, ognuno dei quali portante due piastrine sagomate e forate per l’accoppiamento al golfare (a-9) appositamente predisposto aH’estremìtà dell’asta (a-l ).
{a- 11) spinotto in acciaio con copiglia rapida sagomata ISO 3545.
- Dettagli riportati in fig.13:
(a- 12) elemento intermedio per collegamento cofano vettura alia traversa telescopica (a- 14) nella versione “tenda a casetta senza prolunga”.
(a- 13) elemento intermedio per collegamento cofano vettura all’asta telescopica (a-l/a) per la versione “canadese allungata”, oppure alla traversa telescopica (a- 14) nella versione “tenda a casetta allungata”.
(a- 14) traversa telescopica per il sostegno delia tenda nelle versioni “casetta”, costituita da tre elementi di tubolari in acciaio galvanizzato (o similare) a sezione decrescente verso l’esterno, dotata di fori per il montaggio degli accessori e per la regolazione telescopica della lunghezza , variabile in base alla larghezza della vettura da servire. Per assicurare una maggiore rigidità dell’asta, la lunghezza sarà regolata da almeno due spinotti in acciaio per ogni tratto di asta, fermati con copiglie sagomate UNÌ 3545 di rapido montaggio.
(a- 15) asta telescopica per il sostegno della traversa ( a-17), costituita da tre elementi di tubolari in acciaio galvanizzato (o similare) a sezione crescente dall’alto verso il basso dotata di fori per il montaggio e per la regolazione telescopica della lunghezza. Per assicurare una maggiore rigidità dell’asta, la lunghezza sarà regolata da almeno due spinotti in acciaio per ogni tratto di asta, fermati con copiglie sagomate UNI 3545 di rapido montaggio.
(a-16) staffa di collegamento asta (a-l/a) all’asta (a- 15) per mezzo di spinotti con copiglia rapida ISO 3545.
(a- 17) traversa telescopica per sostegno veranda nella versione casetta con caratteristiche costruttive identiche alla (a- 14),
- Dettagli riportati in fig.1 -2-4-5:
(b) cavalletto di traslazione carico, concepito per accompagnare il carico sollevato all’interno dell abitacolo della vettura; per essere facilmente trasportabile è stato concepito completamente snodabile e smontabile, come indicato nella fig 4; può essere trasformato in un comodo carrello a due ruote, in grado di prelevare e trasportare il carico nel punto di sollevamento, prima di essere usato per l operazione di sollevamento stessa e soprattutto è facilmente trasportabile nell’auto per essere riutilizzato per le operazioni di scarico.
(b-1 ) elemento di collegamento alia struttura telescopica, costituito da due piatti paralleli, tra ì quali può agevolmente passare il gancio e la fune di sollevamento; costituisce anche l’elemento di collegamento alla base per carrello (b-15), per realizzare la trasformazione ausiliaria della struttura in carrello, v.fig .4,
(b-2) binario per lo scorrimento del carrello di traslazione.
(b-3) carrello di traslazione a 4 ruote, dotato inferiormente di un golfare circolare.
(b-4) spinotto in acciaio per l arresto del carrello di traslazione.
(b-5) moschettone in acciaro zincato per la traslazione del carico.
(b-6) moschettone in acciaio zincato per il sostegno del carico.
(b-7) spinotto di arresto del carico per cambio funzione del carrello.
(b-8) n.2 bracci snodati di sostegno binario cavalletto, incernierati per mezzo di una piastra all’estremità del binario e bloccati da una vite nella posizione di lavoro.
(b-9) n.2 piedi telescopici per cavalletto, incernierati per mezzo di una piastra all’estremità dei bracci snodati (b-8) e bloccati automaticamente nella posizione di lavoro da uno spinotto a gravità : senza il sollevamento dello spinotto non è possibile richiudere il piede.
(b-10) piastra di appoggio piede snodata.
(b-11) cerniera tra il braccio (b-8) e il piede (b-9).
(b-12) spinotto a gravità, che consente la chiusura del piede (b-9) solo dopo il sollevamento dello stesso.
(b-13) cerniera tra il braccio (b-8) e il binario (b-2).
(b-14) vite di bloccaggio cavalletto di traslazione in posizione di lavoro.
(b-15) base per carrello a due ruote, concepita per essere montata all’elemento (b-1) del cavalletto di traslazione e insieme allo stesso e componenti collegati (b-2 e b8). costituire un carrello completo per sollevamento e trasporto materiali, v.fig.4.
(c ) cuneo per ruota vettura, realizzabile in legno o materiale plastico, dotato di una piastra metallica avvitata sullo stesso alla quale legare le funi costituenti i tiranti del “sistema tenda” e “sollevamento carichi”. Nel sistema tenda si utilizzano due cunei per ruota per aumentare le possibilità di tesatura e per consentire il montaggio di un distanziatore inferiore della corda (d), che allinea la stessa al profilo della vettura: il particolare è visibile in un dettaglio della fig 12;
(d) corda in nylon per fissaggio al pavimento della piastra (a-5), dei bordi inferiori della tenda, collegata ai cunei (c );
(e) corda in nylon per il bloccaggio dell’asta (a- 1 ) ai cardini dì apertura del cofano vettura.
(f) dettagli tende, riportati in fig. 6-7-8-9-10-11-14-15-16:
(f-1) parete tenda lato ingresso, con cerniera.
(f-2) parete tenda posteriore lato auto.
(f-3) tasca di contenimento prolunga pianale cofano (la tasca e la prolunga in legno sono a forma trapezoidale per facilitare le operazioni di montaggio e smontaggio);
(f-4) tetto tenda.
(f-5) profilo inferiore sagomato per collegamento della tenda alla vettura, dotato di un tubo in p.v.c. morbido con corda interna che consente l’adesione alla scocca limitante le infiltrazioni atmosferiche.
(f-6) profilo superiore sagomato come sopra.
(f-7) fori di scarico acqua piovana del collegamento (f-6) nel gocciolatoio del cofano auto.
(f-8) prolunga telo di pernottamento cofano, sovrapposto alla tasca (f-3). dotato dì cerniera a strappo sui quattro lati interni per il collegamento alle flange (g-8) del telo.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Originalità del concepimento dell’utilizzo di un accessorio dell'auto, quale è la serratura di chiusura del cofano, per appoggiarsi con una struttura esterna da utilizzare per il sollevamento di carichi o per il sostegno di una tenda per auto.
  2. 2) Originalità del concepimento dell'utiiizzo del gocciolatoio di raccolta e scarico delle acque piovane, presente in tutte le auto dotate di portellone posteriore con apertura verticale, per scaricare anche le acque piovane raccolte dalle nuove tende per auto, montate al di sotto del portellone dell'auto in posizione aperta.
  3. 3) Originalità dei concepimento di strutture telescopiche, incernierate, metalliche, leggere, poco ingombranti, adattabili a tutti i modelli di autovetture, di facile e rapido montaggio da utilizzare, in abbinamento con un economico verricello manuale, per il sollevamento, la traslazione, il deposito di carichi all'interno dell’abitacolo dell'auto e relative operazioni inverse.
  4. 4) Originalità del concepimento di una struttura concepita per la traslazione del carico all’ interno dell’abitacolo, e per l’estrazione dello stesso, che viene utilizzata anche come struttura portante di un carrello di trasporto a due ruote, previo smontaggio dei componenti non necessari e montaggio di una base carrello, con ruote, appositamente concepita.
  5. 5) Originalità del concepimento di un treppiedi telescopico ( di facile trasporto) per il sollevamento e la traslazione di piccoli carichi utilizzando le stesse strutture concepite per l’auto (rivendicazioni 1-3), previo accoppiamento di tre aste, per mezzo di una staffa ad anello, realizzata con un tondo in acciaio, diviso in tre settori disposti a 120°, ognuno dei quali portante due piastrine sagomate e forale per l’accoppi am ento di un golfare, montato sull’estremità di ogni asta-ti) Originalità del concepimento dì tende a forma di canadese o casetta, con o senza veranda montate al di sotto del portellone posteriore dell’auto, incorporanti un tratto di prolungamento di un telo di pernottamento, montato nell’abitacolo dell’auto (rivendicazione 9) e sostenute da aste appoggiate alla struttura del cofano stesso o alla serratura (rivendicazione 1). 7) Originalità del sistema di bloccaggio al pavimento del sistema di sollevamento e tesatura della tenda, che utilizza dei cunei attrezzati, posti sotto le ruote posteriori dell’auto, dotati di piastra metallica, maniglia per legare i tiranti, attacchi per tesatura longitudinale e laterali delie funi. Il sistema, nelle versioni più semplici, consente il montaggio della tenda senza nessun picchetto. 8) Originalità del sistema di collegamento fisico della tenda all’auto che utilizza un tubo in “p.v. c” morbido ( o similare), incorporato nel bordo a contatto della vettura, con o senza corda interna, fatto aderire sulla stessa per mezzo di tiranti, in gran parte legati ai cunei delle ruote. 9) Originalità del telo di pernottamento, interno all abitacolo dell’ auto, concepito di forma trapezoidale, con la parte terminale sagomata su tutto il perimetro in conformità del vano di uscita; dotato dì cerniere laterali, flange in tessuto per il collegamento al prolungamento dello stesso nella tenda esterna. 10) Originalità del sistema di prolungamento del piano di appoggio interno all’abitacolo, costituito da un tavolo in legno a forma trapezoidale che si aggancia alla parte fissa della serratura di chiusura (o altro appiglio da valutare caso per caso), si appoggia alia scocca con due riscontri posti inferiormente, si infila nella tasca in tessuto ricavata inferiormente al prolungamento del telo di pernottamento della tenda; si sostiene ulteriormente, da sotto, con una struttura telescopica, adattabile ai vari casi. 11) Originalità del concepimento dell ampliamento del sistema telescopico, di cui alle rivendicazioni 1 e 3, anche per il sostegno di tende di tipo “canadese”, e integrato con altri componenti telescopici, per l’utilizzo con tende a casetta, semplici e con veranda, 12) Originalità del piano in legno interno all’abitacolo, che uniforma il livello interno con il piano di prolungamento esterno (rivendicazione 10), realizzato con strutture a incastro e doghe appoggiate; i cui componenti sono usati anche per comporre sgabelli, un tavolo e una cassa di contenimento delle stesse apparecchiature. 13) Originalità del doppio telo esterno con veranda, che si monta all’esterno delle strutture telescopiche e al di sopra del cofano per consentire un confortevole pernottamento nella zona tenda, nella versione “quattro posti”. Può essere usato anche senza la tenda sottostante, con le sole strutture telescopiche, da commercianti ambulanti per proteggere la mercanzia dagli agenti atmosferici.
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