ITBS20130037A1 - Macchina da caffe' - Google Patents

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ITBS20130037A1
ITBS20130037A1 IT000037A ITBS20130037A ITBS20130037A1 IT BS20130037 A1 ITBS20130037 A1 IT BS20130037A1 IT 000037 A IT000037 A IT 000037A IT BS20130037 A ITBS20130037 A IT BS20130037A IT BS20130037 A1 ITBS20130037 A1 IT BS20130037A1
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IT
Italy
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boiler
coffee
coffee machine
unit
machine according
Prior art date
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IT000037A
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Inventor
Alessandro Beschi
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Bsh Italia S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/44Parts or details or accessories of beverage-making apparatus
    • A47J31/54Water boiling vessels in beverage making machines

Description

MACCHINA DA CAFFÈ
DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una macchina da caffà ̈ impiegata preferibilmente, ma non esclusivamente, in locali di ristorazione quali bar, hotel, ristoranti o simili, ovvero una macchina da caffà ̈ per il settore HORECA.
Stato dell’arte
Com’à ̈ noto, una tradizionale macchina da caffà ̈ à ̈ composta principalmente da un corpo macchina che incorpora all’interno almeno un gruppo di erogazione del caffà ̈, in corrispondenza del quale avviene l’infusione di una pastiglia di caffà ̈ macinato o di una cialda, una caldaia per riscaldare l’acqua ad una temperatura di esercizio, ad esempio 85°C, e una pompa di distribuzione dell’acqua che alimenta il gruppo di erogazione con acqua prelevata dalla caldaia, ad esempio ad una pressione pari a circa 8-9 bar.
Più in particolare, nelle macchine da caffà ̈ di tipo professionale impiegate in locali quali bar, ristoranti o simili, il corpo macchina à ̈ sostanzialmente monoblocco ed ha una forma scatolare allungata. Il corpo macchina comprende sostanzialmente una base di appoggio forata, che generalmente funziona da appoggio per le tazzine e al di sotto della quale à ̈ prevista una vaschetta di raccolta dei liquidi, e una porzione di alloggiamento che si estende lateralmente e sopra la base di appoggio, nella quale sono inseriti tutti i componenti della macchina.
In particolare, nella porzione di alloggiamento sono integrati, nascosti alla vista dell’utilizzatore, la caldaia e la pompa, insieme ad uno o più gruppi di erogazione del caffà ̈ distanziati tra loro, tipicamente comprendenti ciascuno un manico porta-filtro per il supporto di una pastiglia di caffà ̈ macinato o una cialda preconfezionata di caffà ̈ macinato. I gruppi di erogazione sono disposti in modo da sporgere al di sopra della base di appoggio, così che il caffà ̈ erogato cade per gravità nelle tazzine.
Nella porzione di alloggiamento sono integrati anche ulteriori componenti quali, ad esempio, manometri per il controllo della pressione di erogazione e della pressione in caldaia; pressostati che controllano la pressione e l'accensione delle fonti di calore per mantenere costante la temperatura dell'acqua in caldaia, e indicatori di livello che accertano il livello dell'acqua in caldaia.
Pertanto nelle macchine da caffà ̈ tradizionali il corpo macchina à ̈ ingombrante e generalmente ha dimensioni ragguardevoli, in particolare se si pensa che deve essere posizionato sul bancone di lavoro.
La caldaia à ̈ sostanzialmente un serbatoio dotato di elementi di riscaldamento comunemente elettrici. Le dimensioni e il volume del serbatoio sono direttamente proporzionali al numero di gruppi di erogazione di cui à ̈ dotata la macchina. Pertanto, maggiore à ̈ il numero di gruppi di erogazione, maggiori sono il volume e l’ingombro della caldaia e della macchina da caffà ̈ nel suo complesso.
Ne risulta che le macchine da caffà ̈ provviste di più gruppi di erogazione sono ingombranti e non piacevoli alla vista.
Oltre ai suddetti inconvenienti legati all’ingombro dimensionale, la tradizionale struttura delle macchine da caffà ̈ presenta anche inconvenienti operativi legati principalmente agli interventi di manutenzione, riparazione o sostituzione di componenti in essa integrati.
Ad esempio, gli interventi di manutenzione prevedono una pulizia programmata e un costante controllo soprattutto per quanto riguarda i componenti della caldaia e della pompa di erogazione, nonché le guarnizioni sottoposte ad elevate pressioni di esercizio, i condotti di passaggio dell’acqua soggetti ad incrostazioni di residui e sporco, ecc..
Le suddette operazioni di manutenzione, di riparazione o sostituzione di pezzi risultano tuttavia alquanto laboriose e complicate da svolgere anche da parte di un operatore specializzato, e comportano necessariamente un fermo macchina completo e prolungato; aspetto questo che pregiudica la produttività.
Inoltre, pur essendo ingombrante, normalmente il corpo macchina al suo interno à ̈ quasi interamente occupato dai componenti della macchina e le operazioni di manutenzione devono essere attuate dagli operatori in spazi ristretti, con evidenti difficoltà.
In alcuni casi risulta inoltre difficile operare direttamente sul posto, ad esempio, per praticare una sostituzione di un componente, e si rende necessario prelevare l’intera macchina per portarla in riparazione presso un centro specializzato.
Ancora, le tradizionali macchine da caffà ̈ professionali progettate come un monoblocco che integra tutti i dispositivi di funzionamento, risultano scarsamente modulabili, ovvero non possono essere integrate successivamente con l’aggiunta di componenti quali ad esempio ulteriori gruppi di erogazione o caldaie di riscaldamento dell’acqua.
Sommario dell’invenzione
È scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina da caffà ̈, in particolare di tipo professionale utilizzata nel settore HORECA, ad esempio nei locali di ristorazione o simili, che a parità di efficienza presenti un ridotto ingombro dimensionale, una maggiore praticità e funzionalità di utilizzo rispetto alle soluzioni tradizionali.
È un altro scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina da caffà ̈ del tipo sopra menzionato che risulti strutturalmente semplice ed economica da realizzare e che consenta di eseguire in modo semplice e rapido operazioni di manutenzione e/o sostituzione di componenti.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da una macchina da caffà ̈ secondo la rivendicazione 1.
In particolare, la macchina da caffà ̈ comprende un corpo macchina dotato di almeno un gruppo di erogazione del caffà ̈. Con l’espressione “corpo macchina†ci si riferisce all’involucro, alla porzione o al blocco che viene predisposto su un piano di lavoro, ad esempio un bancone di un bar, per il supporto di almeno un gruppo erogatore sopra le tazzine da riempire.
La macchina da caffà ̈ comprende inoltre almeno una caldaia configurata per riscaldare acqua ad una temperatura di esercizio e mezzi di prelievo dell’acqua dalla caldaia e alimentazione della stessa in ingresso al gruppo di erogazione.
Il gruppo di erogazione comprende in particolare una bocca di erogazione del flusso di acqua, distribuito mediante i mezzi di prelievo e alimentazione, dotata di un attacco rapido per l’accoppiamento removibile con un manico porta-filtro. Un tipico manico porta-filtro comprende, a sua volta, un elemento filtrante nel quale viene predisposta una pastiglia di caffà ̈ macinato o una cialda preconfezionata di caffà ̈ macinato.
In particolare, la macchina da caffà ̈ secondo la presente invenzione prevede che almeno la caldaia sia disposta esternamente e in posizione remota, ovvero separata, rispetto al corpo macchina, così da semplificare la struttura della macchina da caffà ̈ stessa e ridurre notevolmente gli ingombri e il peso del corpo macchina predisposto sul piano di lavoro.
In una forma realizzativa preferita, anche i mezzi di prelievo e alimentazione dell’acqua sono disposti esternamente e in posizione remota rispetto al corpo macchina.
Preferibilmente i mezzi di prelievo e alimentazione comprendono almeno un collegamento idraulico che si sviluppa a partire dalla caldaia verso il gruppo di erogazione e almeno un dispositivo di pressurizzazione, preferibilmente una elettropompa, che pesca acqua dalla caldaia e la pressurizza ad una pressione di esercizio per generare un flusso alimentato in ingresso al gruppo di erogazione per l’infusione del caffà ̈. Ad esempio, la caldaia scalda l’acqua a circa 85°C – 95°C e la pompa aumenta la pressione del flusso di acqua prelevato a circa 8 bar – 9 bar.
Preferibilmente il funzionamento della caldaia à ̈ regolato in retroazione sulla base di segnali generati da sensori posizionati nel corrispondente gruppo erogatore o in base a comandi impartiti dall’utente attraverso un’unità di comando comprendente, ad esempio, regolatori di temperatura, pressione ecc.. Per implementare questa caratteristica la macchina da caffà ̈ comprende un cablaggio elettrico di connessione della caldaia e dell’elettropompa con il relativo gruppo di erogazione e/o con l’unità di comando. Un esempio specifico à ̈ descritto in seguito.
Preferibilmente la caldaia e il dispositivo di pressurizzazione sono disposti e integrati in una unica unità di alimentazione predisposta in posizione esterna e remota rispetto al corpo macchina, preferibilmente sotto il piano di lavoro, o bancone.
In questa configurazione la macchina da caffà ̈ prevede, in altre parole, che i due principali dispositivi di funzionamento, ovvero il gruppo di erogazione e l’unità di alimentazione risultino svincolati e indipendenti tra loro, consentendo di ridurre notevolmente gli ingombri sul piano di lavoro, e definendo una struttura semplificata della macchina stessa che facilita le operazioni di manutenzione e/o sostituzione dei componenti.
In una forma realizzativa preferita, l’unità di alimentazione à ̈ configurata per essere alloggiata in modo estraibile in una corrispondente camera di alloggiamento predisposta sotto il piano di lavoro, o bancone, sul quale il corpo macchina à ̈ posizionato. Questa caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa in termini di semplicità di manutenzione. In caso di malfunzionamento, o quando si presenta la necessità di pulire la caldaia, il tecnico semplicemente estrae l’unità di alimentazione dalla relativa camera di alloggiamento, potendo così lavorare in spazi più agevoli o potendo sostituire con estrema facilità l’unità di alimentazione con un’altra unità, nuova o già ripulita o revisionata.
Ancor di più, l’utente della macchina da caffà ̈ - ad esempio il gestore di un bar - può mantenere un’unità di alimentazione di scorta per una rapida sostituzione in caso di malfunzionamento grave dell’unità di alimentazione, tale da compromettere il corretto funzionamento della macchina da caffà ̈. In altre parole, grazie al fatto che l’unità di alimentazione à ̈ intercambiabile, anche un utilizzatore non esperto à ̈ in grado di sostituire la caldaia, senza che si renda necessario l’intervento di un tecnico specializzato, con evidente risparmio in termini di tempo e costi.
Più preferibilmente la camera di alloggiamento comprende una parete di fondo sulla quale sono predisposte delle spine ad attacco rapido che consentono il collegamento fluidico di rispettive prese di attacco dell’unità di alimentazione con i collegamenti idraulici che alimentano il gruppo di erogazione, o i gruppi di erogazione, se sono presenti più di uno.
In una forma realizzativa preferita, il corpo macchina à ̈ configurato come una colonna posizionata sul piano di lavoro. La colonna a sua volta sostiene il corrispondente gruppo di erogazione in posizione rialzata rispetto al piano di lavoro, consentendo la predisposizione delle tazzine da caffà ̈ al di sotto dello stesso.
Preferibilmente, integrato nel corpo macchina à ̈ previsto un dispositivo di riscaldamento ausiliario, ad esempio elettrico, che consente di mantenere o riportare alla temperatura di esercizio il flusso di acqua in ingresso al gruppo di erogazione del caffà ̈. La predisposizione dell’ulteriore dispositivo di riscaldamento consente di mantenere sostanzialmente costante la temperatura dell’acqua, anche quando la macchina non à ̈ operativa, ovvero à ̈ in pausa. Questo accorgimento consente quindi di evitare che l’acqua si raffreddi nel percorso tra la caldaia e il gruppo erogatore.
L’unità di alimentazione rimane invece funzionalmente collegata al rispettivo gruppo di erogazione mediante il collegamento idraulico che, in una forma realizzativa preferita, à ̈ un condotto che passa attraverso la rispettiva colonna di supporto e attraverso il piano di lavoro.
Preferibilmente, il condotto idraulico à ̈ isolato termicamente affinché la temperatura del flusso di acqua che vi scorre rimanga sostanzialmente costante nel tempo e lungo il condotto stesso e siano ridotte al minimo le perdite termiche di calore.
In una forma realizzativa preferita, ciascun condotto idraulico à ̈ mantenuto ad una temperatura costante mediante mezzi di riscaldamento elettrici o mediante l’ausilio di un tubo coassiale nel quale scorre acqua a temperatura maggiore rispetto a quella del flusso di acqua che attraversa il condotto idraulico collegato al gruppo erogatore; il tubo coassiale funge sostanzialmente da scambiatore di calore.
In una forma realizzativa la macchina da caffà ̈ comprende una pluralità di gruppi di erogazione.
Preferibilmente à ̈ prevista un’unica unità di alimentazione che serve contemporaneamente tutti i gruppi di erogazione del caffà ̈. In alternativa, ciascun gruppo di erogazione del caffà ̈ à ̈ associato ad una rispettiva unità di alimentazione.
Preferibilmente, e come descritto sopra, l’unità di alimentazione à ̈ inserita in modo removibile entro la camera di alloggiamento. Ad esempio, l’unità di alimentazione e la camera di alloggiamento comprendono rispettive guide di scorrimento che ne consentono inserimento ed estrazione “a cassetto†. L’accoppiamento “a cassetto†consente il passaggio selettivo tra una prima configurazione, in cui l’unità di alimentazione à ̈ integrata nella camera di alloggiamento e connessa alle spine per il collegamento con il gruppo di erogazione, e una seconda configurazione in cui l’unità di alimentazione à ̈ sconnessa dalla spine e può essere completamente o parzialmente estratta dalla camera di alloggiamento per consentire operazioni di manutenzione e/o sostituzione completa.
L’unità di alimentazione à ̈ così completamente e facilmente intercambiabile, e quindi il normale utente può sostituirla con una di scorta quando necessario, ad esempio durante le operazioni di manutenzione o in caso di malfunzionamento, senza causare un fermo macchina prolungato della macchina da caffà ̈.
In particolare, sulla parete di fondo della camera di alloggiamento à ̈ altresì predisposto un attacco per il collegamento con un condotto di alimentazione idraulico tra la caldaia e la rete di una sorgente idrica.
In una forma realizzativa preferita, l’unità di alimentazione comprende inoltre un’unità di controllo predisposta su una faccia frontale dell’unità di alimentazione, a vista dell’utilizzatore.
In particolare, l’unità di controllo consente di monitorare e regolare, ad esempio, il funzionamento della caldaia e della elettropompa, rispettivamente per la regolazione e il monitoraggio della temperature e pressione di esercizio. Inoltre l’unità di controllo permette di controllare ulteriori componenti anch’essi integrati nell’unità di alimentazione, quali valvole di controllo del flusso di acqua e termocoppie per rilevare la temperatura di esercizio del flusso di acqua ecc. o, ancora una gruppo di filtrazione o addolcimento dell’acqua.
La richiedente si riserva inoltre di depositare una domanda divisionale relativamente ad una macchina come sopra descritta, configurata per produrre bevande differenti dal caffà ̈, quali tà ̈, infusi o simili.
Descrizione delle figure dettagliata dell’invenzione Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno meglio evidenziati dall’esame della seguente descrizione dettagliata di più forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:
ï€ la figura 1 mostra una vista prospettica schematica di una macchina da caffà ̈, secondo la presente invenzione; ï€ la figura 2 mostra una vista prospettica della macchina da caffà ̈ in una prima forma realizzativa preferita;
ï€ la figura 2A mostra una vista prospettica della macchina da caffà ̈ di figura 2, in una seconda configurazione;
ï€ la figura 3 mostra una vista prospettica di una ulteriore forma realizzativa della macchina da caffà ̈ secondo la presente invenzione;
ï€ la figura 4 mostra una vista prospettica della macchina da caffà ̈ di figura 3 integrata con un ulteriore elemento funzionale.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento alla figura 1, à ̈ mostrata in modo schematico una macchina da caffà ̈ 100 secondo la presente invenzione adatta preferibilmente ad un impiego professionale in locali di ristorazione quali, ad esempio, bar, hotel, ristoranti o simili.
In particolare, la macchina da caffà ̈ 100 comprende un corpo macchina 10 sul quale à ̈ predisposto almeno un gruppo di erogazione 30 del caffà ̈. Il corpo macchina 10 à ̈ sostanzialmente un blocco atto ad essere predisposto su un piano di lavoro 62 a portata di un utilizzatore che deve svolgere le consueti operazioni di montaggio/smontaggio del gruppo erogatore 30 necessarie per la produzione del caffà ̈.
La macchina da caffà ̈ 100 comprende inoltre una caldaia 20 configurata per riscaldare acqua ad una temperatura di esercizio e mezzi di prelievo e alimentazione dell’acqua 25 che consentono di prelevare acqua dalla caldaia 20 e di generare un flusso di acqua 29 in ingresso al gruppo di erogazione 30.
In particolare, il gruppo di erogazione 30 comprende una bocca di erogazione (non mostrata in dettaglio) del flusso di acqua 29. La bocca di erogazione à ̈ dotata preferibilmente di un attacco rapido per l’accoppiamento removibile con un manico portafiltro 30’. Quest’ultimo comprende a sua volta, un elemento filtro nel quale viene predisposta una pastiglia di polvere di caffà ̈ sfusa o una cialda preconfezionata. Il flusso di acqua 29 spillato dalla bocca di erogazione investe la polvere di caffà ̈ pressata nel filtro o contenuta nella cialda e consente l’estrazione del caffà ̈ per infusione.
Nella soluzione costruttiva oggetto della presente invenzione, la caldaia 20 à ̈ esterna al corpo macchina 10 e disposta in posizione remota rispetto a quest’ultimo e al piano di lavoro 62. In una forma realizzativa preferita, sia la caldaia 20 sia i mezzi di prelievo e alimentazione 25 sono disposti esternamente rispetto al corpo macchina 10. Questa configurazione della macchina da caffà ̈ 100 consente di ridurre considerevolmente le dimensioni di ingombro occupate dal corpo macchina 10 sul piano di lavoro 62, e al contempo di superare gli inconvenienti legati all’aspetto manutentivo della stessa, risultando le operazioni di pulizia dei componenti facilitate grazie alla scorporazione della caldaia 20 dal corpo macchina 10, e permettendo così di evitare prolungati fermi macchina.
In particolare, sempre come mostrato in modo schematico nella figura 1, i mezzi di prelievo e alimentazione 25 comprendono almeno un dispositivo di pressurizzazione 26, preferibilmente una elettropompa, che consente di pressurizzare l’acqua in uscita dalla caldaia 20 e generare, in combinazione con quest’ultima, il flusso di acqua 29 con prefissata temperatura e pressione di esercizio. Il flusso di acqua 29 viene inviato al gruppo di erogazione 30 mediante un collegamento idraulico 27 che si sviluppa a partire dalla caldaia 20 passando per l’elettropompa 26. Oltre al collegamento idraulico 27, possono essere previsti collegamenti elettrici per un controllo funzionale della caldaia 20 e del rispettivo gruppo erogatore 30.
In modo vantaggioso, ciascun condotto idraulico 27 à ̈ isolato termicamente allo scopo di ridurre le perdite termiche e mantenere sostanzialmente costante la temperatura del flusso di acqua 29 diretto al gruppo di erogazione 30. In una forma realizzativa preferita ciascun condotto idraulico 27 à ̈ dotato di elementi riscaldanti, ad esempio resistenze elettriche, in grado di fornire calore ausiliario affinché la temperatura del flusso di acqua 29 rimanga costante. In alternativa alle resistenze elettriche può essere previsto un sistema di tubazioni coassiali alo stesso condotto idraulico 27 attraversate da un fluido a temperatura maggiore che permette lo scambio termico di calore latente con il flusso di acqua 29.
In particolare, come successivamente descritto, il funzionamento della caldaia 20 e dell’elettropompa 26 à ̈ vantaggiosamente regolato in retroazione agendo su sensori o componenti elettrici ad essi associati. L’implementazione di questa funzionalità prevede quindi la predisposizione di un cablaggio elettrico di connessione tra la caldaia 20, l’elettropompa 26 e il relativo gruppo di erogazione e/o un’unità di comando 45; un esempio specifico à ̈ descritto successivamente.
La caldaia 20 e l’elettropompa 26 sono preferibilmente disposti e integrati in un’unica unità di alimentazione 40. L’unità di alimentazione 40 definisce di per sé il blocco o gruppo funzionale della macchina del caffà ̈ 100 ed à ̈ disposta esternamente al corpo macchina 10 e in posizione remota rispetto al piano di lavoro 62.
Come meglio mostrato nella figura 2, l’unità di alimentazione 40 à ̈ inserita sotto una struttura o bancone di supporto 60 che comprende una camera di alloggiamento 64 ricavata al di sotto del piano di lavoro 62. L’unità di alimentazione 40 può essere predisposta sostanzialmente in posizione orizzontale o verticale in modo da adattarsi alle specifiche dimensionali del bancone stesso.
In particolare la camera di alloggiamento 64 comprende una parete di fondo 64a sulla quale sono predisposte delle spine 70 ad attacco rapido, che consentono rispettivamente il collegamento con prese di attacco 42 dell’unità di alimentazione 40 e con il collegamento idraulico 27 che alimenta il gruppo di erogazione 30. Le prese di attacco 42 dell’unità di alimentazione 40 sono inseribili ad innesto con le spine 70 e consentono di ottenere un collegamento fluidico a tenuta anche per elevate pressioni di esercizio. In modo vantaggioso, sulla parete di fondo 64a sono altresì predisposti, in modo non mostrato, attacchi per il collegamento con un condotto di alimentazione idraulico tra la caldaia 20 e la rete di una sorgente idrica.
Come mostrato nella forma realizzativa di figura 2 e 2A, l’unità di alimentazione 40 à ̈ inserita in modo removibile entro la camera di alloggiamento 64. In particolare, l’unità di alimentazione 40 e la camera di alloggiamento 64 comprendono rispettive guide di scorrimento 75 che ne consentono un inserimento ed estrazione “a cassetto†.
Le guide scorrevoli 75 comprendono preferibilmente cuscinetti a scorrimento orizzontale e sono altresì dotate di finecorsa, preferibilmente a molla, predisposti per bloccare l’unità di alimentazione 40 quando arriva a battuta entro la camera di alloggiamento 64. D’altra parte per compiere la manovra di estrazione dell’unità di alimentazione 40 à ̈ sufficiente comprimere la molla per sbloccare lo scorrimento. Questa soluzione impedisce al cassetto, ovvero all’unità di alimentazione 40, di sganciarsi in modo accidentale evitando danni derivati da interruzioni di funzionamento. L’unità di alimentazione 40 à ̈ vantaggiosamente associata ad un dispositivo di sicurezza, preferibilmente una valvola, che chiude il collegamento idraulico 27 e quindi blocca il flusso di acqua 29 verso il gruppo di erogazione 30, in caso di sgancio accidentale dell’unità di alimentazione 40.
L’accoppiamento “a cassetto†consente pertanto il passaggio selettivo tra una prima configurazione (Fig.2A), in cui l’unità di alimentazione 40 à ̈ integrata nella camera di alloggiamento 64 e funzionalmente connessa con le spine 70, e una seconda configurazione (Fig. 2) in cui l’unità di alimentazione 40 à ̈ sconnessa dalla spine 70 e può essere completamente o parzialmente estratta dalla camera di alloggiamento 64 per consentire operazioni di manutenzione e/o sostituzione dei componenti della stessa. La soluzione costruttiva dell’unità di alimentazione 40 “a cassetto†permette che si possa all’occorrenza togliere e sostituire in modo rapido l’unità di alimentazione 40 con una di uguale fattura, permettendo alla macchina da caffà ̈ 100 di essere pronta per un nuovo utilizzo senza prevedere quindi lunghe fermate della stessa. Ci sarà pertanto la necessità di fermarsi il tempo necessario alla sostituzione per proseguire l’esercizio.
Sempre come mostrato nelle figure 2 e 2A, in una forma realizzativa preferita il corpo macchina 10 comprende una colonna di supporto 67 alla quale à ̈ collegato il gruppo di erogazione 30. La colonna di supporto 67 consente di posizionare il gruppo di erogazione 30 ad una prefissata altezza, vantaggiosamente anche regolabile, rispetto al piano di lavoro 62 consentendo, in tal modo, la predisposizione di tazzine da caffà ̈ al di sotto dello stesso gruppo di erogazione 30.
Inoltre, il corpo macchina 10 integra in una forma realizzativa preferita un dispositivo di riscaldamento ausiliario, non mostrato nel dettaglio, che consente di mantenere o riportare ad una corretta temperatura di esercizio il flusso di acqua 29 in ingresso al gruppo di erogazione 30, quando la macchina da caffà ̈ 100 non à ̈ operativa, ossia in pausa.
In tal modo, infatti il dispositivo di riscaldamento ausiliario permette di mantenere a temperatura ottimale il flusso di acqua 29 già precaricato e presente in corrispondenza della bocca di bocca di erogazione del gruppo di erogazione 30 stesso, ed evitare quindi un abbassamento della temperatura del flusso di acqua 29 stesso qualora la macchina da caffà ̈ fosse inutilizzata per un periodo di tempo prolungato.
L’unità di alimentazione 40 rimane invece funzionalmente collegato al gruppo di erogazione 30 mediante i collegamenti idraulici 27 e il cablaggio elettrico che, in una forma realizzativa preferita, passano attraverso la colonna di supporto 67 e si collegano al rispettivo gruppo di erogazione 30. La colonna di supporto 67 integra preferibilmente anche una valvola di non ritorno che funge da contenimento del flusso di acqua 29 in ingresso al gruppo erogatore 30. In questa forma realizzativa per prevede la colonna di supporto 67 il piano di supporto 62 integra vantaggiosamente al di sotto di una griglia, una vasca di raccolta del liquido o dei residui di caffà ̈.
Sempre in una forma realizzativa preferita, l’unità di alimentazione 40 comprende una unità di controllo 45 predisposta a vista su una faccia frontale della stessa. L’unità di controllo 45 consente di monitorare e regolare, ad esempio, il funzionamento della caldaia 20 e della elettropompa 26 e di ulteriori componenti anch’essi integrati nell’unità di alimentazione 40, quali valvole di controllo del flusso di acqua e termocoppie per rilevare la temperatura di esercizio del flusso di acqua ecc. L’unità di alimentazione 40 può essere inoltre dotata, in modo vantaggioso, con almeno un gruppo di filtrazione e addolcimento dell’acqua.
In una forma realizzativa preferita come mostrato nelle figure 3 e 4, la macchina da caffà ̈ 100 comprende una pluralità di gruppi di erogazione 30, ciascuno dei quali à ̈ integrato in un rispettivo corpo macchina 10. Ciascun corpo macchina 10 à ̈ preferibilmente predisposto e distanziato l’uno dall’altro sul piano di lavoro 62. In questa configurazione à ̈ prevista preferibilmente un’unica unità di alimentazione 40 che serve contemporaneamente tutti i gruppi di erogazione 30 del caffà ̈.
In alternativa, in modo non mostrato, ciascun gruppo di erogazione 30 del caffà ̈ può essere associato ad una rispettiva unità di alimentazione 40.
In particolare, nella forma realizzativa di figura 4, à ̈ previsto in combinazione con i gruppi di erogazione del caffà ̈ 30 anche un gruppo di erogazione del vapore 30a collegato anch’esso all’unità di alimentazione 40, in tal caso programmata mediante l’unità di controllo 45 per erogare un flusso di vapore ad elevata temperatura.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina da caffà ̈ (100) comprendente: ï€ un corpo macchina (10) provvisto di almeno un gruppo di erogazione (30) del caffà ̈; ï€ almeno una caldaia (20) configurata per riscaldare acqua alla temperatura di esercizio; ï€ mezzi (25) di prelievo dell’acqua dalla caldaia (20) e alimentazione della stessa a detto almeno un gruppo di erogazione (30), caratterizzata dal fatto che detta almeno una caldaia (20) à ̈ disposta esternamente e in posizione remota rispetto al corpo macchina (10).
  2. 2. Macchina da caffà ̈ secondo la rivendicazione 1, in cui anche i mezzi di prelievo e alimentazione (25) sono disposti esternamente e in posizione remota rispetto al corpo macchina (10).
  3. 3. Macchina da caffà ̈ secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-2, in cui i mezzi di prelievo e alimentazione (25) comprendono: - almeno un collegamento idraulico (27) che mette in comunicazione di fluido la caldaia (20) con almeno un gruppo di erogazione (30), e - un dispositivo di pressurizzazione (26) che pesca acqua dalla caldaia (20) e la pressurizza ad una pressione di esercizio per generare un flusso di acqua (29) alimentato all’almeno collegamento idraulico (27), in ingresso all’almeno gruppo di erogazione (30).
  4. 4. Macchina da caffà ̈ secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui almeno la caldaia (20) à ̈ intercambiabile e preferibilmente la caldaia (20) e il dispositivo di pressurizzazione (26) sono disposti e integrati in un’unica unità di alimentazione (40) di tipo intercambiabile.
  5. 5. Macchina da caffà ̈ secondo la rivendicazione 4, in cui l’unità di alimentazione (40) à ̈ configurata per essere alloggiata in modo estraibile in una corrispondente camera di alloggiamento (64), predisposta sotto un piano di lavoro, o bancone, (62) sul quale il corpo macchina à ̈ posizionabile.
  6. 6. Macchina da caffà ̈ secondo la rivendicazione 5, comprendente, inoltre, detta camera di alloggiamento (64), che a sua volta comprende una parete di fondo (64a) sulla quale sono predisposte spine, o connettori, (70) ad attacco rapido per il collegamento fluidico di rispettive prese di attacco (42) dell’unità di alimentazione (40) con i collegamenti idraulici (27) che alimentano il gruppo di erogazione (30).
  7. 7. Macchina da caffà ̈ secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 5-6, in cui sono previsti una pluralità di gruppi di erogazione (30), ciascuno dei quali à ̈ integrato in un rispettivo corpo macchina (10), e i corpi macchina (10) sono predisposti distanziati l’uno dall’altro su detto piano di lavoro (62).
  8. 8. Macchina da caffà ̈ secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, in cui l’unità di alimentazione (40) à ̈ inserita in modo removibile nella camera di alloggiamento (64) mediante guide di scorrimento (68) che consentono un inserimento ed estrazione “a cassetto†.
  9. 9. Macchina da caffà ̈ secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-8, in cui à ̈ prevista una singola caldaia (20) che alimenta acqua pressurizzata contemporaneamente a tutti i gruppi di erogazione (30) del caffà ̈, o, in alternativa, ciascun gruppo di erogazione (30) del caffà ̈ à ̈ alimentato da una corrispondente caldaia (30).
  10. 10. Macchina da caffà ̈ secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-9, in cui il corpo macchina (10) à ̈ configurato come una colonna (67) fissata al piano di lavoro (62) che supporta il corrispondente gruppo di erogazione (30) ad una quota rialzata rispetto al piano di lavoro (62), la colonna di supporto (67) permettendo altresì l’alloggiamento del collegamento idraulico (27) collegato al gruppo di erogazione (30).
  11. 11. Macchina da caffà ̈ secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-10, in cui il corpo macchina (10) comprende inoltre un dispositivo di riscaldamento ausiliario che consente di mantenere o riportare ad una corretta temperatura di esercizio il flusso di acqua (29) in ingresso al gruppo di erogazione (30).
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