ITBS20110171A1 - Apparato e metodo per misurare la lunghezza di pezzi in movimento - Google Patents

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ITBS20110171A1
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IT000171A
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Pietro Aceti
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    • GPHYSICS
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Description

APPARATO E METODO PER MISURARE LA LUNGHEZZA DI PEZZI IN MOVIMENTO
DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione attiene al settore delle attrezzature per le lavorazioni meccaniche, in particolare di lastre in vetro, e si riferisce a un apparato e un metodo per misurare l’estensione longitudinale di pezzi in movimento nella direzione della relativa alimentazione ad una macchina utensile.
Stato dell’arte
In diversi settori della tecnica sono note macchine operatrici dotate di almeno una stazione di lavoro, comprendente a sua volta almeno un utensile, destinate ad effettuare specifiche lavorazioni su singoli pezzi alimentati in successione temporale alla macchina per mezzo di un apposito apparato. Questa configurazione à ̈ utilizzata – solo per citare alcuni esempi - nel settore della lavorazione di sbozzati longitudinali, in vetro, legno, metallo o pietra, ad esempio travi o lastre.
Per semplicità ci si riferirà d’ora in avanti al settore delle lavorazioni delle lastre di vetro sostanzialmente verticali, ed in particolare alle lavorazioni di molatura delle lastre.
Normalmente le lastre di vetro tagliate grezzamente vengono sottoposte ad una lavorazione di molatura che consiste nell’asportare il materiale in eccesso dai lati della lastra per definire le dimensioni finali della lastra stessa, creare bordi dritti lungo ogni lato e sfilettare, ovvero eliminare, gli spigoli vivi, altrimenti taglienti. I bordi della lastra molata potranno essere piatti, stondati o a bisello; la finitura scelta à ̈ ottenibile di volta in volta adottando mole aventi il profilo appropriato.
La molatura delle lastre di vetro à ̈ tradizionalmente eseguita con macchine dotate di almeno una stazione di lavoro posizionata a valle di un apparato di alimentazione delle lastre rispetto alla direzione di alimentazione delle stesse.
Tipicamente l’apparato di alimentazione comprende una spalliera di entrata, a monte della stazione di lavoro della macchina molatrice. In aggiunta à ̈ normalmente presente anche una spalliera di uscita, a valle della stazione di lavoro, per lo scarico delle lastre lavorate.
Le spalliere comprendono ciascuna una pluralità di rulli, sui quali inizialmente poggiano le lastre di vetro in corrispondenza di un lato inferiore, e una struttura verticale per il sostegno laterale delle lastre inclinate secondo un angolo di circa 5 gradi rispetto alla verticale.
Le lastre di vetro vengono spinte con opportuni mezzi, ad esempio un trasportatore a cinghie o un assieme di ventose traslabili, una alla volta dalla spalliera di entrata verso la spalliera di uscita, con un movimento rettilineo orizzontale, ed intercettano la stazione di lavoro lungo il relativo percorso. A sua volta la stazione di lavoro solitamente comprende una testa di lavorazione movibile verticalmente e dotata di un mandrino per l’azionamento di più utensili intercambiabili, ad esempio mole e/o frese e/o punte di foratura che effettuano le necessarie lavorazioni sulla lastra.
Il funzionamento di una macchina di questo tipo può essere così riassunto. Ogni lastra da trattare viene caricata e appoggiata in verticale sulla spalliera a monte; da qui viene prelevata dai mezzi di presa e traslata verso la stazione di lavoro, in corrispondenza della quale interagisce con la testa di lavorazione e con il relativo utensile per subire una lavorazione di molatura, oppure di fresatura o foratura. In uscita dalla stazione di lavoro la lastra viene scaricata sulla spalliera a valle, dopo di che la lastra può essere presa nuovamente e riportata sulla spalliera a monte per subire una nuova lavorazione.
In particolare nel settore delle lavorazioni di lastre di vetro à ̈ preferibile che il trasporto di ciascuna lastra da parte dei mezzi di presa avvenga senza che la lastra interagisca con i rulli della spalliera. Ad esempio, in alcune macchine i mezzi di presa delle lastre sono costituiti da assiemi di ventose montate su carrelli movibili in modo indipendente uno dall’altro lungo una trave longitudinale orizzontale e continua che intercetta la stazione di lavoro. Questa soluzione si à ̈ dimostrata particolarmente vantaggiosa nell’ottica di massimizzare la precisione delle lavorazioni. Il motivo à ̈ semplice: una volta che le ventose prelevano una lastra da lavorare, quest’ultima resta sospesa e non interagisce più con i rulli delle spalliere. Pertanto si evita che eventuali irregolarità del lato inferiore delle lastre possa causare piccoli saltellamenti della lastra durante la relativa traslazione orizzontale sui rulli.
Le macchine equivalenti a quelle descritte, non soltanto nel settore della lavorazione delle lastre di vetro, sono normalmente controllate da un’unità elettronica, ad esempio di tipo PLC. Normalmente uno dei parametri necessari per l’operatività dell’unità di controllo à ̈ costituito dalla lunghezza dei pezzi alimentati alla macchina, dove con il termine lunghezza si identifica l’estensione del pezzo nella direzione di alimentazione alla stazione di lavoro.
In generale, quindi, la lunghezza dei pezzi da lavorare - siano questi lastre di vetro, pannelli di legno, travi in metallo, ecc. – deve essere rilevata prima che il pezzo venga affidato all’apparato di alimentazione.
Ad esempio, tornando al settore delle lavorazioni delle lastre di vetro, in alcuni casi le lastre vengono dotate di un’etichetta con un codice a barre univocamente associato alle dimensioni della lastra, misurate prima della relativa lavorazione, e l’unità di controllo della macchina legge il codice a barre.
In altre circostanze la macchina stessa à ̈ dotata di un sistema di misura comprendente un elemento tastatore vincolato al carrello ventose e destinato a portarsi in battuta contro un fianco della lastra di vetro che deve essere misurata. La misurazione avviene in una fase improduttiva in cui la lastra di vetro à ̈ supportata stazionaria sui rulli della rulliera ma l’utensile non lavora.
E’ evidente che la misurazione della lunghezza dei pezzi incide negativamente sui tempi necessari a completare la lavorazione. In pratica attualmente la misurazione deve essere fatta prima dell’alimentazione del pezzo alla macchina, oppure in una fase di stand-by in cui la macchina non lavora il pezzo. E’ invece auspicabile poter disporre di un apparato di misurazione che consenta di misurare la lunghezza dei pezzi da lavorare contestualmente alla fase di trasporto verso la stazione di lavoro della corrispondente macchina.
Gli stessi inconvenienti si riscontrano nelle macchine per la lavorazione di sbozzati in legno o in pietra, oppure per la lavorazione di profilati metallici, ad esempio nell’industria degli infissi, ecc..
Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di mettere a disposizione un apparato di misurazione di pezzi in movimento verso una macchina operatrice che permetta di rilevare la lunghezza di ogni pezzo alimentato durante la fase di spostamento verso la stazione di lavoro e, quindi, senza incorrere in fermi macchina o fasi temporanee di stand-by dedicate al rilevamento di questa dimensione.
E’ un ulteriore scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un metodo per rilevare la lunghezza di un pezzo contemporaneamente al suo spostamento verso la corrispondente macchina operatrice.
Sommario dell’invenzione
Pertanto, in un primo aspetto la presente invenzione concerne un apparato secondo la rivendicazione 1 per misurare l’estensione longitudinale di pezzi durante il relativo movimento verso una stazione di lavoro esterna.
In particolare, l’apparato comprende:
- mezzi di movimentazione di un pezzo parallelamente ad una direzione longitudinale di alimentazione ad una stazione di lavoro esterna, e
- almeno un primo sensore di rilevamento della posizione dei mezzi di movimentazione rispetto alla direzione longitudinale di alimentazione.
Vantaggiosamente l’apparato comprende inoltre:
- un elemento inseguitore movibile per portarsi in battuta contro una superficie posteriore del pezzo, rivolta in direzione opposta rispetto alla direzione longitudinale di alimentazione, mentre il pezzo à ̈ in movimento verso la stazione di lavoro,
- almeno un secondo sensore di rilevamento della posizione di detto elemento inseguitore rispetto alla direzione longitudinale di alimentazione, e
- mezzi per elaborare i segnali generati dai sensori e calcolare, sulla base di tale elaborazione, l’estensione longitudinale del pezzo in movimento verso la stazione di lavoro, senza che il pezzo debba necessariamente essere fermato.
A differenza di quanto previsto negli apparati di misurazione secondo la tecnica nota, nell’apparato secondo la presente invenzione i pezzi da lavorare possono essere alimentati alla macchina utensile prevista a valle dell’apparato stesso anche quando l’estensione longitudinale dei pezzi non à ̈ nota a priori: la relativa lunghezza viene misurata dall’apparato mentre il pezzo à ̈ in movimento. In questo modo si evitano ritardi nella produzione.
A scanso di equivoci con l’espressione estensione longitudinale si intende indicare l’estensione del pezzo nella direzione di avanzamento verso la stazione di lavoro della macchina utensile.
L’apparato à ̈ efficacemente utilizzabile per applicazioni in settori diversi quali, ad esempio, quello della lavorazione di assi di legno oppure il settore della lavorazione di profilati o tubi in metallo, ecc.. Preferibilmente l’apparato à ̈ utilizzato nel settore della lavorazione delle lastre di vetro, come spiegato più avanti con riferimento ad un esempio pratico relativo alle lastre di vetro sostanzialmente verticali.
Più preferibilmente l’apparato di misurazione à ̈ integrato con un apparato di alimentazione dei pezzi alla relativa macchina utensile.
Il funzionamento dell’apparato prevede che ad un primo istante di tempo il primo sensore rilevi la posizione dei mezzi di movimentazione rispetto alla direzione longitudinale di alimentazione e nello stesso primo istante di tempo il secondo sensore rilevi la posizione, sempre rispetto alla direzione longitudinale di alimentazione, dell’elemento inseguitore che si trova (e resta per almeno un certo lasso di tempo) in battuta contro la superficie posteriore del pezzo in movimento. Le due posizioni citate sono identificate entrambe da una coordinata, rispettivamente X e X’, lungo la direzione di avanzamento del pezzo, ovvero la direzione di alimentazione. I mezzi di elaborazione dell’apparato calcolano l’estensione longitudinale del pezzo sulla base della differenza tra la coordinata X dei mezzi di movimentazione e la coordinata X’ dell’elemento inseguitore nello stesso istante di rilevamento.
In pratica la lunghezza del pezzo à ̈ calcolata come differenza tra le coordinate X e X’ di due sistemi di riferimento indipendenti, uno solidale ai mezzi di movimentazione, e quindi solidale al pezzo in movimento, e l’altro solidale all’elemento inseguitore.
Chiaramente il rilevamento delle coordinate X e X’ à ̈ ripetibile in istanti successivi di tempo per ottenere una pluralità di valori di lunghezza del pezzo mediabili secondo metodi matematici noti.
Preferibilmente l’apparato di misurazione à ̈ integrato in, o associato a, un apparato di alimentazione che comprende un piano di alimentazione definito da una successione di elementi volventi, ad esempio rulli girevoli ciascuno attorno ad un corrispondente asse di rotazione sostanzialmente orizzontale e movibili verticalmente per alzare o abbassare il piano di alimentazione. Questa configurazione à ̈ particolarmente adatta nell’industria della lavorazione delle lastre di vetro sostanzialmente verticali. In alternativa, il piano di alimentazione à ̈ costituito da un piano, orizzontale o inclinato, oppure un nastro trasportatore, ecc.; queste configurazioni sono adatte ad esempio per applicazioni nel settore delle lavorazioni del legno e del metallo.
Preferibilmente i mezzi di movimentazione comprendono elementi di presa del pezzo traslabili parallelamente al piano di alimentazione.
Ad esempio, in una forma di realizzazione particolarmente adatta per applicazioni nel settore della lavorazione di lastre di vetro, l’apparato comprende inoltre una traversa longitudinale che si estende parallelamente al piano di alimentazione e gli elementi di presa comprendono una pluralità di ventose configurate per impegnare il pezzo da lavorare e, se necessario, sostenerlo indipendentemente dal supporto del piano di alimentazione, che come descritto sopra può venir meno per via del movimento verticale dei rulli. In questa configurazione le ventose sono supportate su almeno un carrello traslabile lungo la traversa longitudinale per spingere il pezzo da lavorare verso la sezione d’uscita del piano di alimentazione; il primo sensore, ad esempio un encoder, rileva la posizione istantanea del carrello di supporto delle ventose lungo la traversa longitudinale. La frequenza di rilevamento à ̈ preferibilmente regolabile. Con il termine campionamento si intende indicare il rilevamento della posizione ad intervalli di tempo predefiniti secondo una determinata frequenza.
Preferibilmente l’apparato comprende un braccio di supporto dell’elemento inseguitore. Il braccio à ̈ ruotabile tra una posizione iniziale, in corrispondenza della quale l’elemento inseguitore non interagisce con il pezzo in transito verso la sezione d’uscita oppure interagisce con una superficie inferiore del pezzo rivolta verso il piano di alimentazione, e una pluralità di posizioni finali, in corrispondenza delle quali l’elemento inseguitore à ̈ in battuta contro detta superficie posteriore del pezzo in transito verso la sezione d’uscita. Vantaggiosamente, il braccio consente – ruotando - di compensare l’avanzamento del pezzo lungo il piano di alimentazione e mantenere l’elemento inseguitore in battuta contro la superficie posteriore del pezzo stesso almeno per un lasso di tempo. Avanzando verso la sezione d’uscita del piano di alimentazione, ad un certo istante il pezzo esce dalla portata dell’elemento inseguitore che pertanto disimpegna la superficie posteriore del pezzo stesso.
Preferibilmente nella relativa posizione iniziale il braccio à ̈ sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale di alimentazione, in pratica à ̈ parallelo al piano di alimentazione, e in una qualsiasi delle posizioni finali il braccio à ̈ ortogonale o quasi alla direzione di alimentazione, cioà ̈ à ̈ ortogonale al piano di alimentazione.
Preferibilmente l’apparato comprende inoltre un attuatore del braccio di supporto dell’elemento inseguitore. L’attuatore à ̈ configurato per ruotare detto braccio al passaggio del pezzo in transito e portare e mantenere l’elemento inseguitore in battuta contro una superficie posteriore del pezzo almeno in corrispondenza di un tratto del percorso compiuto dal pezzo. Ad esempio il braccio à ̈ imperniato lateralmente al piano di alimentazione e il relativo attuatore à ̈ un pistone idraulico accoppiato al braccio in modo da esercitare sullo stesso un momento.
Preferibilmente il secondo sensore rileva istantaneamente la posizione angolare del braccio in rotazione. Ad esempio il secondo sensore à ̈ un encoder angolare che rileva l’angolo corrispondente alla rotazione che il braccio ha dovuto compiere per portare l’elemento inseguitore in battuta contro la superficie posteriore del pezzo e rileva ogni incremento di tale angolo dovuto allo spostamento del pezzo verso la sezione d’uscita del piano di alimentazione. La coordinata X dell’elemento inseguitore à ̈ pertanto ottenuta istantaneamente a partire dall’elaborazione del segnale fornito dall’encoder.
In alternativa l’elemento inseguitore à ̈ un carrello movibile lungo la direzione longitudinale di alimentazione per tamponare il pezzo in movimento e rimanere in battuta con questo almeno per un certo tratto del suo percorso. In questa circostanza il secondo sensore rileva la posizione del carrello, ovvero la sua coordinata.
Come già descritto, la differenza tra le coordinate X del carrello ventose e dell’elemento inseguitore à ̈ calcolata utilizzando i valori di tali coordinate ricavati nello stesso istante di tempo. Pertanto il campionamento dei segnali forniti dai sensori à ̈ sincronizzato.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione concerne una macchina secondo la rivendicazione 9 per lavorare lastre di vetro.
In particolare la macchina secondo la presente invenzione comprende almeno una stazione di lavoro dotata di uno o più utensili per la lavorazione del vetro e vantaggiosamente comprende almeno un apparato di misurazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-9 per rilevare l’estensione longitudinale delle lastre di vetro alimentate a tale stazione di lavoro.
In un suo terzo aspetto la presente invenzione concerne un metodo secondo la rivendicazione 10 per rilevare l’estensione longitudinale di pezzi in movimento parallelamente ad un piano di alimentazione di una macchina utensile.
In particolare il metodo comprende le fasi:
a) in un primo istante di tempo rilevare la posizione longitudinale di un primo sistema di riferimento solidale ad una prima porzione del pezzo in movimento rispetto al piano di alimentazione;
b) nello stesso primo istante di tempo rilevare la posizione longitudinale, rispetto al piano di alimentazione, di un secondo sistema di riferimento indipendente dal primo e solidale ad una seconda porzione del pezzo, e
c) calcolare la differenza tra la coordinata X corrispondente alla posizione longitudinale di detto primo sistema di riferimento e la coordinata X’ corrispondente alla posizione longitudinale di detto secondo sistema di riferimento e,
d) sulla base del calcolo di cui alla fase c) determinare l’estensione longitudinale del pezzo senza che lo stesso venga fermato.
Con l’espressione sistema di riferimento si intende indicare un qualunque elemento che può interagire con il pezzo in transito sul piano di alimentazione e del quale à ̈ possibile rilevare la coordinata X o X’, ovvero la coordinata lungo una direzione parallela alla direzione di avanzamento del pezzo.
Vantaggiosamente il metodo secondo la presente invenzione à ̈ applicabile con minime modifiche anche ad apparati preesistenti di misurazione di pezzi e alimentazione ad una qualsiasi macchina utensile e permette di calcolare con precisione la lunghezza dei pezzi mentre gli stessi vengono spinti verso la sezione d’uscita.
Preferibilmente le fasi dalla a) alla d) sono ripetute in istanti di tempo successivi per calcolare una pluralità di corrispondenti valori di detta differenza e di detta lunghezza. In questo modo à ̈ possibile calcolare più valori di lunghezza del pezzo in transito e, se necessario, calcolare una media per minimizzare gli errori di acquisizione, ad esempio errori di lettura di sensori.
In pratica il metodo secondo l’invenzione à ̈ attuabile per mezzo dell’apparato di misurazione descritto sopra.
Ad esempio, il pezzo da lavorare à ̈ spostato sul piano di alimentazione o sopra tale piano (ad una certa altezza rispetto a questo) da relativi mezzi di movimentazione e in direzione longitudinale. La fase a) prevede quindi il campionamento della posizione dei mezzi di movimentazione lungo la direzione longitudinale, e la fase b) à ̈ contemporanea alla fase a) e prevede il corrispondente campionamento della posizione longitudinale di una superficie posteriore del pezzo in movimentazione.
Ad esempio, il piano di alimentazione à ̈ definito da elementi volventi di un apparato di alimentazione del tipo descritto sopra, il pezzo à ̈ spostato sul o sopra il piano di alimentazione da mezzi di movimentazione che comprendono elementi di presa traslabili parallelamente al piano di alimentazione stesso tra le relative sezione di ingresso e d’uscita. La fase b) à ̈ attuata rilevando la posizione longitudinale di un elemento inseguitore che si porta in battuta contro una superficie posteriore del pezzo in movimento e resta solidale a tale superficie per un lasso di tempo corrispondente all’avanzamento del pezzo lungo un tratto del piano di alimentazione.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno meglio evidenziati dall’esame della seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista in prospettiva di un apparato secondo la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista frontale di un dettaglio mostrato in figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista in prospettiva anteriore del dettaglio mostrato in figura 2;
- la figura 4 Ã ̈ una vista in prospettiva anteriore del dettaglio mostrato in figura 2;
- la figura 5 Ã ̈ una vista in prospettiva posteriore del dettaglio mostrato in figura 2.
La descrizione dettagliata seguente si riferisce ad una forma di realizzazione di un apparato 1 secondo la presente invenzione per la misurazione di pezzi G alimentati alla stazione di lavoro di una macchina utensile, ad esempio una macchina per la lavorazione di lastre di vetro verticali.
In particolare l’apparato 1 mostrato nelle figure à ̈ configurato anche per alimentare lastre di vetro G sostanzialmente verticali ad una stazione di lavoro (non mostrata) di una macchina utensile posizionata in corrispondenza del vano M. Ad esempio, la macchina utensile à ̈ una molatrice/foratrice. Pertanto l’apparato 1 à ̈ posizionato a monte del vano M rispetto alla direzione di alimentazione A; a valle del vano M può essere previsto un apparato di scarico 1’ delle lastre G come mostrato in figura 1.
L’apparato di misurazione 1 mostrato nelle figure à ̈ integrato ad un apparato di alimentazione delle lastre G e comprende un piano di alimentazione definito dal piano tangente a una pluralità di rulli 2 sostanzialmente orizzontali, disposti in successione lungo la direzione A e supportati da rispettive rulliere 3. Preferibilmente i rulli 2 sono girevoli folli attorno al relativo asse di rotazione orizzontale. In particolare il piano di alimentazione si estende tra una sezione di ingresso, in corrispondenza della quale le lastre di vetro G sono caricate sui rulli 2 sostanzialmente verticali, e una sezione di uscita in corrispondenza del vano M, cioà ̈ in corrispondenza della stazione di lavoro delle lastre di vetro G.
Nell’apparato 1 mostrato nelle figure le rulliere 3 sono traslabili verticalmente per alzare o abbassare il piano di alimentazione.
L’apparato 1 comprende inoltre una trave longitudinale e continua 4 che si estende parallelamente e superiormente al piano di alimentazione; la trave à ̈ supportata da strutture verticali 5. In particolare nella realizzazione mostrata in figura 1 la trave 4 attraversa il vano M di alloggiamento della stazione di lavoro della macchina utensile.
La trave 4 supporta direttamente un carrello o carrello 6; in altre parole la trave 4 agisce da supporto e da guida per un carrello 6 che à ̈ traslabile nei due sensi della direzione A di avanzamento delle lastre di vetro G.
A sua volta il carrello 6 supporta una pluralità di elementi di presa delle lastre di vetro G, preferibilmente ventose azionabili una indipendentemente dalle altre.
Con la configurazione descritta, una lastra di vetro G viene inizialmente posizionata sui rulli 2 in corrispondenza della sezione di ingresso del piano di alimentazione. Quindi una o più ventose del carrello 6 impegnano la lastra G, che diviene solidale al carrello 6; in questa circostanza le rulliere 3 possono essere leggermente abbassate per far venir meno l’appoggio alla lastra G, che resta quindi sostenuta contro la caduta dal carrello 6 delle ventose. In questo senso la lastra G à ̈ movibile sul piano di alimentazione o sopra di questo.
La lastra G, la cui estensione L (fig. 2) nella direzione A non à ̈ necessariamente nota, à ̈ trascinata dal carrello 6 verso la sezione d’uscita del piano di alimentazione per sottoporre la lastra G stessa alle relative lavorazioni nella stazione di lavoro. Preferibilmente il bordo inferiore G2 della lastra G non tocca i rulli 2 delle rulliere 3 o li sfiora appena.
Vantaggiosamente l’apparato 1 comprende un dispositivo 7 avente la funzione di rilevare la posizione istantanea della lastra di vetro G in movimento con il carrello 6. Con riferimento alle figure 2-5, il dispositivo 7 comprende a sua volta:
- un elemento inseguitore 71, preferibilmente un rullo, destinato a portarsi in battuta contro una superficie posteriore G1 della lastra di vetro G, e
- un braccio 72 di supporto dell’elemento inseguitore 71, ruotabile attorno ad un asse orizzontale O (figura 2) parallelo all’asse di rotazione dei rulli 2, e - un attuatore 73 del braccio 72, ad esempio l’attuatore lineare mostrato nelle figure 2-5, avente la funzione di ruotare il braccio 72 nel verso della freccia R per portare e mantenere l’elemento inseguitore 71 a contatto con la superficie posteriore G1 della lastra G almeno per un certo lasso di tempo.
Nella relativa posizione iniziale, non mostrata nelle figure, il braccio 72 à ̈ sostanzialmente orizzontale e parallelo al piano di alimentazione per evitare che l’elemento inseguitore 71 interferisca con la lastra di vetro G in transito in corrispondenza dell’asse O. Al più in questa fase l’elemento inseguitore 71 rotola su una superficie inferiore G2 della lastra di vetro G.
In una posizione finale, mostrata invece nelle figure, il braccio 72 à ̈ quasi ortogonale al piano di alimentazione: l’attuatore 73 ha ruotato il braccio 72 attorno al relativo asse O per spingere l’elemento inseguitore contro il bordo posteriore G1 della lastra G che nel frattempo continua a muoversi nella direzione di avanzamento A. L’attuatore 73 continua ad esercitare una forza sul braccio 72 per mantenere l’elemento inseguitore in battuta contro la lastra di vetro G fino a quando la lastra G non esce dalla portata del dispositivo 7.
L’apparato 1 à ̈ dotato di almeno un sensore che rileva la posizione istantanea del carrello 6 rispetto al piano di alimentazione. Con particolare riferimento alla figura 2, l’apparato 1 comprende almeno un sensore (non visibile), ad esempio un encoder, che rileva la posizione del carrello lungo la trave 4, in pratica ne rileva la coordinata X, dove con X si identifica un asse parallelo alla direzione di avanzamento A della lastra G.
L’apparato 1 à ̈ dotato di almeno un sensore che rileva la posizione dell’elemento inseguitore 71 rispetto al piano di alimentazione. Con particolare riferimento alla figura 2, l’apparato 1 comprende almeno un sensore (non visibile), ad esempio un encoder angolare, che rileva l’angolo percorso dal braccio 72 nella relativa rotazione; in questo modo si ricava la coordinata X’ dell’elemento inseguitore 71, dove con X’ si identifica un asse parallelo alla direzione di avanzamento A della lastra G.
Le coordinate X e X’ sono relative alla posizione istantanea di corrispondenti elementi indipendenti nel movimento traslatorio. In altre parole le coordinate X e X’ si riferiscono a sistemi di riferimento indipendenti, entrambi solidali nel movimento con la lastra G.
La frequenza di campionamento dei sensori à ̈ selezionabile a seconda delle esigenze. E’ comunque consigliabile che il “clock†di campionamento sia il medesimo per entrambi i sensori, ovvero che ad ogni istante di campionamento corrisponda il rilevamento sia della coordinata X che della coordinata X’.
L’apparato comprende inoltre un’unità di elaborazione dei segnali generati dai suddetti sensori. Tale unità (non mostrata) calcola la lunghezza della lastra di vetro G come differenza tra le coordinate X e X’ rilevate nello stesso istante di tempo.
La velocità di spostamento della lastra G parallelamente al piano di alimentazione può consentire di effettuare più acquisizioni del segnale generato dal sensore che rileva l’angolo compiuto dal braccio 72; in questa circostanza à ̈ possibile ricavare più valori della coordinata X’ dell’elemento inseguitore.
Avendo a disposizione una pluralità di valori delle coordinate X e X’ rilevate allo stesso istante di tempo à ̈ possibile calcolare una media della differenza X-X’. Ad esempio, l’apparato effettua tre acquisizioni in tre istanti di tempo successivi t1, t2e t3; l’unità di elaborazione calcola le differenze Xt1-X’t1, Xt2-X’t2, Xt3-X’t3e sulla base di tali differenze calcolare corrispondenti valori L1, L2, L3della lunghezza della lastra G ed eventualmente calcolarne una media.
Vantaggiosamente il valore della lunghezza della lastra G calcolato dall’unità di elaborazione dell’apparato 1 può essere trasmesso all’unità di controllo della macchina prevista a valle dell’apparato 1 stesso, ad esempio una macchina molatrice, che pertanto potrà eseguire le previste lavorazione sulla lastra G senza necessità di fermi.
Preferibilmente l’attuatore 73 à ̈ un pistone idraulico. Il sensore che rileva la coordinata X’ può essere, ad esempio, un encoder che rileva l’estensione del pistone.
Con riferimento alla figura 5, le ventose S sono preferibilmente estensibili rispetto al carrello 6 per muoversi tra una posizione estesa, complanare alla superficie della lastra G da agganciare, e una posizione ritratta, di inattività.
Una volta terminate le lavorazioni sulla lastra G, questa viene scaricata sull’apparato di scarico 1’ mostrato in figura 1. L’apparato 1 resta libero di ricevere una nuova lastra G da lavorare.
Il tecnico del settore comprenderà che l’apparato 1 può avere configurazioni diverse da quella descritta con riferimento alle figure, a seconda dei campi di applicazione. Ad esempio, in alternativa al carrello 6 delle ventose S possono essere utilizzati equivalenti mezzi di movimentazione della lastra G e in alternativa alle rulliere 3 possono essere utilizzate superfici piane di scorrimento più adatte, ad esempio, per il settore del legno.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per misurare l’estensione longitudinale di pezzi (G) in movimento verso una stazione di lavoro esterna, l’apparato comprendente: - mezzi (6, S) di movimentazione di un pezzo (G) lungo una direzione longitudinale (A) di alimentazione della stazione di lavoro, e - almeno un primo sensore di rilevamento della posizione (X) dei mezzi (6, S) di movimentazione rispetto alla direzione longitudinale (A) di alimentazione, caratterizzato dal fatto di comprendere - un elemento inseguitore (71), indipendente da detti mezzi (6, S) di movimentazione, movibile per portarsi in battuta contro una superficie posteriore (G1) del pezzo (G) rivolta in direzione opposta rispetto alla direzione longitudinale (A) di alimentazione, mentre il pezzo (G) à ̈ in movimento, - almeno un secondo sensore di rilevamento della posizione (X’) di detto elemento inseguitore (71) rispetto alla direzione longitudinale (A) di alimentazione, e - mezzi per elaborare i segnali generati da detti almeno un primo sensore e almeno un secondo sensore e calcolare, sulla base di detta elaborazione, l’estensione longitudinale (L) del pezzo (G) in movimento.
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi (6, S) di movimentazione comprendono elementi (S) di presa del pezzo traslabili parallelamente ad un piano di alimentazione del pezzo nella direzione longitudinale (A) di alimentazione alla stazione di lavoro.
  3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 2, comprendente inoltre una traversa longitudinale (4) che si estende parallelamente al piano di alimentazione e in cui detti mezzi di presa comprendono una pluralità di ventose (S) configurate per impegnare il pezzo da lavorare (G) e, se necessario, sostenerlo indipendentemente dal supporto del piano di alimentazione, in cui le ventose (S) sono supportate su almeno un carrello (6) traslabile lungo detta traversa longitudinale (4) per spingere il pezzo da lavorare (G) sul o sopra il piano di alimentazione.
  4. 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto almeno un primo sensore rileva la posizione istantanea del carrello (6) di supporto delle ventose (S) lungo la traversa longitudinale (4).
  5. 5. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 2-4, comprendente inoltre un braccio (72) di supporto dell’elemento inseguitore (71), detto braccio essendo ruotabile tra una posizione iniziale, in corrispondenza della quale l’elemento inseguitore (71) non interagisce con il pezzo (G) in transito verso la stazione di lavoro oppure interagisce con una superficie inferiore (G2) del pezzo (G) rivolta verso il piano di alimentazione, e una pluralità di posizioni finali, in corrispondenza delle quali l’elemento inseguitore (71) à ̈ in battuta contro detta superficie posteriore (G1) del pezzo (G) in transito.
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 5, in cui nella posizione iniziale detto braccio (72) Ã ̈ sostanzialmente parallelo al piano di alimentazione e in una qualsiasi delle posizioni finali il braccio (72) Ã ̈ sostanzialmente ortogonale al piano di alimentazione.
  7. 7. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-6, comprendente inoltre un attuatore (73) del braccio di supporto (72) dell’elemento inseguitore, l’attuatore essendo (73) configurato per ruotare detto braccio (72) al passaggio del pezzo (G) in transito e portare e mantenere l’elemento inseguitore (71) in battuta contro una superficie posteriore (G1) del pezzo (G) almeno in corrispondenza di una lunghezza non nulla del percorso compiuto dal pezzo (G).
  8. 8. Apparato secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 5-7, in cui detto secondo sensore rileva la posizione angolare istantanea di detto braccio (72) in rotazione.
  9. 9. Macchina per lavorare lastre di vetro sostanzialmente verticali, comprendente almeno una stazione di lavoro (M) dotata di uno o più utensili per la lavorazione del vetro, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un apparato (1) di misurazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-8 per rilevare la lunghezza delle lastre di vetro (G) alimentate a detta almeno una stazione di lavoro (M).
  10. 10. Metodo per rilevare l’estensione longitudinale (L) di pezzi (G) in movimento parallelamente ad un piano di alimentazione di una macchina utensile, comprendente le fasi: a) in un primo istante di tempo rilevare la posizione longitudinale (X) di un primo sistema di riferimento (6) solidale ad una prima porzione del pezzo (G) in movimento rispetto al piano di alimentazione; b) nello stesso primo istante di tempo rilevare la posizione longitudinale (X’), rispetto al piano di alimentazione, di un secondo sistema di riferimento (71) indipendente dal primo sistema di riferimento e solidale ad una seconda porzione (G1) del pezzo, e c) calcolare la differenza tra la coordinata corrispondente alla posizione longitudinale (X) di detto primo sistema di riferimento (6) e la coordinata corrispondente alla posizione longitudinale (X’) di detto secondo sistema di riferimento (71) e, d) sulla base del calcolo di cui alla fase c) determinare l’estensione longitudinale (L) del pezzo (G) senza che lo stesso venga fermato.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, in cui le fasi dalla a) alla d) sono ripetute in istanti di tempo successivi per calcolare una pluralità di corrispondenti valori di detta differenza (Xt1-X’t1- Xtn-X’tn) e di detta lunghezza (L1– Ln).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, comprendente l’ulteriore fase: e) calcolare una media a partire dalla pluralità di valori di lunghezza (L1– Ln) calcolati.
  13. 13. Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 10-12, in cui - il pezzo da lavorare (G) à ̈ spostato su o sopra il piano di alimentazione da relativi mezzi di movimentazione (6, S) e in direzione longitudinale (A), - la fase a) prevede il campionamento della posizione (X) di detti mezzi di movimentazione (6) lungo la direzione longitudinale (A), e - la fase b) à ̈ contemporanea alla fase a) e prevede il corrispondente campionamento della posizione longitudinale (X’) di una superficie (G1) del pezzo in movimentazione rivolta dalla parte opposta rispetto alla direzione di avanzamento.
  14. 14. Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 10-13, in cui - il piano di alimentazione à ̈ definito da elementi volventi (2) di un apparato di alimentazione di una macchina utensile, - il pezzo (G) à ̈ spostato sul o sopra il piano di alimentazione da mezzi di movimentazione (6, S) che comprendono elementi di presa (S) traslabili parallelamente al piano di alimentazione tra relative sezione di ingresso, in corrispondenza della quale il pezzo (G) à ̈ caricato sul piano di alimentazione, e sezione d’uscita, in corrispondenza della quale il pezzo à ̈ alimentato alla macchina utensile, e in cui - la fase b) à ̈ attuata rilevando la posizione longitudinale (X’) di un elemento inseguitore (71) che si porta in battuta contro una superficie (G1) del pezzo in movimento, rivolta verso la sezione d’ingresso, e resta solidale a tale superficie (G1) per un lasso di tempo corrispondente all’avanzamento del pezzo lungo un tratto del piano di alimentazione.
  15. 15. Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 10-14, in cui le fasi dalla a) alla d) sono attuate per mezzo di un apparato di misurazione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-8.
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