ITBS20100006A1 - Elemento autobloccante per pavimentazioni - Google Patents

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ITBS20100006A1
ITBS20100006A1 IT000006A ITBS20100006A ITBS20100006A1 IT BS20100006 A1 ITBS20100006 A1 IT BS20100006A1 IT 000006 A IT000006 A IT 000006A IT BS20100006 A ITBS20100006 A IT BS20100006A IT BS20100006 A1 ITBS20100006 A1 IT BS20100006A1
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Massimo Senini
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“ELEMENTO AUTOBLOCCANTE PER PAVIMENTAZIONI”
La presente invenzione ha per oggetto un elemento per pavimentazioni. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un elemento autobloccante, quale ad esempio un manufatto realizzato in calcestruzzo, laterizio o in altro materiale idoneo, utilizzato tipicamente per la realizzazione di pavimentazioni di esterni su letto filtrante. Inoltre l’invenzione riguarda un set di tali elementi autobloccanti e una pavimentazione composta dai suddetti elementi autobloccanti.
Gli elementi autobloccanti noti, in genere masselli o mattoni, hanno tipicamente forma di blocchetti a pianta quadrata, rettangolare o poligonale. Gli elementi autobloccanti di tipo commerciale consentono di realizzare pavimenti caratterizzati da particolari trame geometriche ottenute da opportuni accostamenti di elementi autobloccanti aventi una determinata forma geometrica.
La posa di elementi autobloccanti per realizzare pavimentazioni prevede tipicamente la costruzione preventiva di una struttura di contenimento lungo tutto il perimetro dell’area sulla quale si intende realizzare la pavimentazione. Tale struttura consiste tipicamente in un muretto o cordolo, ad esempio in calcestruzzo, che viene fissato al terreno, mediante ad esempio malta cementizia, in modo stabile e permanente. Successivamente si crea nell’area delimitata dalla struttura di contenimento una superficie di fondo piana, ottenuta tipicamente mediante compattamento del terreno oppure, ad esempio, mediante una colata di cemento o calcestruzzo. Si passa quindi a stendere un letto di sabbia o materiale simile, avente uno spessore tipicamente di 5-10 cm, su tutta la superficie interna alla struttura di contenimento, ovvero sul terreno compattato o, se presente, sulla superficie di fondo in calcestruzzo. Successivamente si procede con la posa degli elementi autobloccanti, appoggiati sul letto di sabbia e strettamente affiancati lungo le rispettive pareti laterali in modo tale da ricoprire tutta la superficie interna alla struttura di contenimento. Tali elementi vanno poi battuti, ad esempio mediante un opportuno macchinario vibrante, per ottenere il livellamento delle superfici superiori degli elementi e per favorirne il compattamento. Infine, si sparge sulla pavimentazione una quantità ulteriore di sabbia in modo tale da riempire tutti gli interstizi tra gli elementi autobloccanti posati.
Il metodo sopra descritto consente di realizzare una pavimentazione stabile senza utilizzare, per il fissaggio degli elementi che la compongono, malta cementizia o altri materiali leganti. Ciascun elemento autobloccante permane in posizione grazie all’affiancamento con gli elementi autobloccanti adiacenti e alla sabbia interposta tra gli stessi. Inoltre, la struttura di contenimento sopra descritta contiene perimetralmente l’intero pavimento, mantenendolo serrato ed evitando il movimento degli elementi autobloccanti oltre il perimetro del pavimento stesso.
La Richiedente ha tuttavia riscontrato che gli elementi autobloccanti noti non sono tuttavia esenti da alcuni inconvenienti, principalmente in relazione alla loro capacità di mantenere il posizionamento reciproco e alla complessità delle operazioni di posa.
Un inconveniente tipicamente riscontrabile è il progressivo disallineamento di elementi autobloccanti adiacenti rispetto alla posizione inizialmente assunta da essi durante la posa della pavimentazione; ciò può avvenire ad esempio per scorrimento (lungo una direzione orizzontale) degli elementi stessi lungo le pareti laterali, oppure per effetto di un allontanamento delle pareti laterali normalmente strettamente affiancate. Tale fenomeno avviene tipicamente per effetto delle sollecitazioni e dei carichi applicati nel tempo alla pavimentazione e/o per le variazioni termiche cui è sottoposta la pavimentazione. Ciò determina la formazione di discontinuità nella superficie della pavimentazione stessa, ad esempio fessure, aperture o dislivelli, e può inoltre portare ad un degrado delle caratteristiche estetiche della pavimentazione.
In aggiunta si riscontra come la posa degli elementi autobloccanti noti, effettuata a regola d’arte affinché la pavimentazione realizzata possieda le caratteristiche estetiche prestabilite e non vengano introdotti disallineamenti tra gli elementi autobloccanti posati, risulti particolarmente laboriosa e necessiti di un elevato livello di precisione nel posizionamento e nell’orientamento di ciascun elemento autobloccante rispetto agli elementi adiacenti.
Si rileva inoltre come i metodi noti per la realizzazione di pavimentazioni mediante l’uso di set di elementi autobloccanti aventi differenti dimensioni e/o forme geometriche, utilizzati ad esempio per ottenere sulla pavimentazione particolari effetti estetici o trame o disegni, comportino per l’operatore addetto alla posa una notevole complessità nella scelta e nel posizionamento degli elementi autobloccanti, al fine di ottenere un corretto abbinamento degli stessi.
In questa situazione il compito tecnico posto alla base della presente invenzione è mettere a disposizione un elemento autobloccante per pavimentazioni, un set di elementi autobloccanti e un rispettivo metodo per realizzare una pavimentazione che possano essere in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti citati.
Nell’ambito di tale compito tecnico, uno degli scopi della presente invenzione in uno o più dei suoi diversi aspetti è realizzare un elemento autobloccante in grado di garantire in fase di posa, e mantenere nel tempo, l’allineamento rispetto agli elementi autobloccanti adiacenti di una pavimentazione.
Uno dei possibili scopi della presente invenzione in uno o più dei suoi diversi aspetti è quello di fornire un elemento autobloccante in grado di evitare scorrimenti, ad esempio traslazioni orizzontali, e scostamenti rispetto agli elementi autobloccanti adiacenti.
Un altro possibile scopo della presente invenzione in uno o più dei suoi diversi aspetti è quello di mettere a disposizione un elemento autobloccante e un set di elementi autobloccanti che consentano di eseguire le operazioni di posa con maggiore semplicità e rapidità.
Un ulteriore possibile scopo della presente invenzione in uno o più dei suoi diversi aspetti è quello di mettere a disposizione un elemento autobloccante e un set di elementi autobloccanti che consentano di realizzare una pavimentazione avente caratteristiche estetiche eccellenti, uniformi e costanti nel tempo. Un ulteriore possibile scopo della presente invenzione in uno o più dei suoi diversi aspetti è quello di mettere a disposizione un set di elementi autobloccanti che consenta di realizzare pavimentazioni aventi differenti schemi geometrici o effetti estetici conservando l’allineamento complessivo e la stabilità della pavimentazione e mantenendo il vantaggio di una posa rapida e agevole.
Un altro possibile scopo della presente invenzione in uno o più dei suoi diversi aspetti è quello di mettere a disposizione un elemento autobloccante e un set di elementi autobloccanti che risultino di semplice e/o economica progettazione e/o realizzazione e/o installazione e/o manutenzione e/o immagazzinaggio e/o trasporto.
Uno o più degli scopi sopra, e altri eventuali, che meglio risulteranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un elemento autobloccante e un set di elementi autobloccanti secondo una o più delle unite rivendicazioni, ciascuna delle quali presa da sola (senza la relativa dipendenza) o in qualsiasi combinazione con le altre rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni.
In un aspetto, l’invenzione riguarda un elemento autobloccante per pavimentazioni, l’elemento avente una retta di sviluppo verticale e un piano di sviluppo orizzontale ortogonale a detta retta di sviluppo verticale, comprendente un corpo definente una superficie inferiore di appoggio a terra di detto elemento, una superficie superiore di calpestio, opposta a detta superficie inferiore, e una superficie laterale, collegante dette superfici inferiore e superiore, avente almeno una prima e una seconda faccia tra loro opposte, detto elemento comprendendo su ciascuna di dette prima e seconda faccia almeno un primo tassello, in rilievo su detta superficie laterale, e almeno una coppia di tasselli, ciascuno in rilievo su detta superficie laterale, i tasselli della coppia definendo tra essi una sede verticale, detto primo tassello e detta coppia di tasselli essendo posizionati su detta prima faccia in posizioni corrispondenti, e invertite rispetto, alle posizioni del rispettivo primo tassello e della rispettiva coppia di tasselli di detta seconda faccia ed essendo configurati per corrispondere rispettivamente con una rispettiva coppia di tasselli e un rispettivo primo tassello di una rispettiva seconda faccia di un ulteriore elemento autobloccante adiacente, avente le presenti caratteristiche di detto elemento autobloccante, in modo tale che detto primo tassello sia contenuto rimovibilmente in una rispettiva sede definita dalla rispettiva coppia di tasselli della rispettiva seconda faccia dell’elemento autobloccante adiacente e detta coppia di tasselli contenga rimovibilmente in detta sede il rispettivo primo tassello della rispettiva seconda faccia dell’elemento autobloccante adiacente.
In un aspetto l’elemento autobloccante e l’ulteriore elemento autobloccante comprendono su ciascuna di dette prima e seconda faccia uno e un solo primo tassello e una e una sola coppia di tasselli.
In un aspetto detti tasselli di detta coppia di tasselli hanno conformazioni tra loro simili, preferibilmente identiche.
In un aspetto detti tasselli di detta coppia di tasselli sono tra loro paralleli.
In un aspetto detti tasselli di detta coppia di tasselli hanno conformazioni simili, preferibilmente identiche, a detto primo tassello.
In un aspetto detto primo tassello, ciascun tassello di detta coppia di tasselli, e detta sede, di ciascuna di dette prima e seconda faccia, hanno uno sviluppo principale verticale.
In un aspetto detto primo tassello e detta coppia di tasselli di ciascuna di dette prima e seconda faccia si sviluppano, su detta superficie laterale, da e perpendicolarmente a detta superficie inferiore verso detta superficie superiore e hanno una lunghezza, lungo detto sviluppo principale, inferiore o uguale ad uno spessore verticale di detto elemento, tipicamente rimanendo arretrati rispetto a detta superficie superiore.
In un aspetto detto primo tassello e detta coppia di tasselli emergono dalla rispettiva prima o seconda faccia, lungo una direzione ortogonale alla rispettiva faccia, per una medesima quantità predefinita atta a distanziare detto elemento autobloccante dall’ulteriore elemento autobloccante adiacente.
In un aspetto detto primo tassello e/o ciascun tassello di detta coppia di tasselli presentano una superficie esterna arrotondata e presentano una sezione, nel suddetto piano orizzontale, sostanzialmente semicircolare o, preferibilmente, a settore circolare.
In un aspetto detto primo tassello e ciascun tassello di detta coppia ha un piano di mezzeria, perpendicolare alla faccia dalla quale emerge detto rispettivo tassello, detto piano di mezzeria definendo due semi-porzioni di detto rispettivo tassello tra loro speculari rispetto al piano di mezzeria. In un aspetto detta coppia di tasselli ha un piano mediano, perpendicolare alla faccia dalla quale emerge detta coppia di tasselli, equidistante da, e parallelo a, i rispettivi piani di mezzeria dei due tasselli di detta coppia di tasselli, detto piano mediano essendo preferibilmente in corrispondenza del centro di detta sede.
In un aspetto detto primo tassello è posizionato sulla prima faccia in modo che il suo piano di mezzeria coincida con il piano mediano della coppia di tasselli della seconda faccia e detta coppia di tasselli è posizionata sulla prima faccia in modo che il suo piano mediano coincida con il piano di mezzeria del primo tassello della seconda faccia.
In un aspetto detto primo tassello di detta prima e/o seconda faccia è posizionato ad una distanza da un più vicino spigolo verticale pari a un quarto di una lunghezza in pianta di detta rispettiva prima e/o seconda faccia.
In un aspetto detta coppia di tasselli di detta prima e/o seconda faccia è posizionato ad una distanza da un rispettivo più vicino spigolo verticale pari a un quarto di una lunghezza in pianta di detta rispettiva prima e/o seconda faccia.
In un aspetto detta sede ha conformazione tale che, quando detto elemento autobloccante è adiacente a detto ulteriore elemento autobloccante con il primo tassello di quest’ultimo contenuto rimovibilmente in detta sede, detta superficie esterna di detto primo tassello di detto ulteriore elemento autobloccante è almeno parzialmente a contatto con la superficie laterale della rispettiva prima o seconda faccia dell’elemento autobloccante.
In un aspetto detto elemento ha detta pianta quadrilatera e detta superficie laterale consiste in quattro facce a due a due opposte e parallele, detta prima e seconda faccia consistendo in due di dette quattro facce.
In un aspetto detto elemento ha detta pianta quadrata e detta superficie laterale consiste in quattro facce tra loro identiche.
In un aspetto le rimanenti due di dette quattro facce hanno le stesse presenti caratteristiche di detta prima e seconda faccia.
In un aspetto detta prima e seconda faccia hanno una medesima lunghezza in pianta pari a una predeterminata lunghezza unitaria e le rimanenti due di dette quattro facce hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a un numero intero di terze parti di detta lunghezza unitaria, ad esempio pari a detta lunghezza unitaria, oppure alternativamente pari a un terzo di detta lunghezza unitaria, oppure alternativamente pari a due terzi di detta lunghezza unitaria, oppure alternativamente pari a quattro terzi di detta lunghezza unitaria.
In un aspetto l’invenzione riguarda un set di elementi autobloccanti comprendente una pluralità di elementi autobloccanti, ciascuno avente le caratteristiche in accordo con i diversi aspetti dell’elemento autobloccante della presente invenzione, detti elementi autobloccanti essendo atti a combinarsi tra loro per realizzare una porzione di pavimentazione.
In un aspetto detta pluralità comprende un primo, un secondo, un terzo e un quarto elemento autobloccante, tra loro diversi, dove la rispettiva prima e seconda faccia di ciascun elemento autobloccante hanno una medesima lunghezza in pianta pari alla predeterminata lunghezza unitaria e le rimanenti due di dette quattro facce del primo elemento hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a tre terze parti di detta lunghezza unitaria, le rimanenti due di dette quattro facce del secondo elemento hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a un terzo di detta lunghezza unitaria, le rimanenti due di dette quattro facce del terzo elemento hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a due terzi di detta lunghezza unitaria e le rimanenti due di dette quattro facce del quarto elemento hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a quattro terzi di detta lunghezza unitaria. In questo modo è possibile combinare i quattro elementi in diverse configurazioni, mantenendo sempre l’autobloccaggio (ossia la corrispondenza di un primo tassello con una coppia di tasselli).
In un ulteriore aspetto l’invenzione riguarda una pavimentazione comprendente il set in accordo con la presente invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, tra cui anche una forma di esecuzione preferita, esemplari ma non esclusive, di un elemento autobloccante, un set di elementi autobloccanti e un metodo di realizzazione di una pavimentazione in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - la figura 1 è una vista prospettica di un elemento autobloccante secondo la presente invenzione; - la figura 2 è una vista prospettica di un set di elementi autobloccanti secondo la presente invenzione, con gli elementi tra loro allontanati rispetto alla posa tipica;
- la figura 3 è una vista dall’alto del set di elementi autobloccanti di figura 2.
Con riferimento alle figure allegate, un elemento autobloccante secondo la presente invenzione è globalmente indicato con il numero di riferimento 1. Inoltre, un set di elementi autobloccanti comprendente più elementi autobloccanti 1 differenti è globalmente indicato con il numero di riferimento 50.
In generale, lo stesso numero di riferimento è utilizzato per elementi uguali o simili, eventualmente nelle loro varianti realizzative.
L’elemento 1 autobloccante per pavimentazioni, avente una retta di sviluppo verticale 2 e un piano di sviluppo orizzontale ortogonale a tale retta di sviluppo verticale, comprende un corpo 4 il quale definisce una superficie inferiore 5 di appoggio a terra dell’elemento 1, una superficie superiore 6 di calpestio, opposta alla superficie inferiore, e una superficie laterale 7. Quest’ultima collega le superfici inferiore e superiore e ha almeno una prima 11 e una seconda faccia 12 tra loro opposte. L’elemento 1 comprende inoltre, su ciascuna delle suddette prima 11 e seconda faccia 12, almeno un primo tassello 31, in rilievo sulla superficie laterale 7 e avente uno sviluppo principale verticale, e almeno una coppia 41 di tasselli 42, ciascuno dei quali in rilievo sulla superficie laterale 7 e avente uno sviluppo principale verticale. I tasselli 42 della coppia 41 definiscono tra di essi una sede 43, preferibilmente verticale.
Come esemplarmente mostrato in figura 3, il primo tassello 31 e la coppia 41 di tasselli sono posizionati sulla prima faccia 11 in posizioni corrispondenti e invertite rispetto alle posizioni del rispettivo primo tassello 31 e della rispettiva coppia 41 di tasselli della seconda faccia 12, e corrispondono rispettivamente con una rispettiva coppia 41 di tasselli e un rispettivo primo tassello 31 di una rispettiva seconda faccia 12 di un ulteriore elemento 1 autobloccante adiacente (ad esempio l’elemento 63 in figura 2 e 3), il quale possiede le caratteristiche sopraindicate dell’elemento 1. In tal modo, quando i due elementi 1 sono tra loro adiacenti con la seconda faccia 12 di un elemento in corrispondenza della prima faccia dell’altro elemento, il primo tassello 31 è contenuto rimovibilmente in una rispettiva sede 43 definita dalla rispettiva coppia di tasselli della rispettiva seconda faccia dell’elemento autobloccante adiacente e la coppia di tasselli 41 contiene rimovibilmente nella propria sede 43 il rispettivo primo tassello della rispettiva seconda faccia dell’elemento autobloccante adiacente.
Preferibilmente l’elemento autobloccante 1 della presente invenzione, come nelle forme realizzative esemplarmente mostrate nelle figure, comprende su ciascuna prima 11 e seconda faccia 12 uno e un solo primo tassello 31 e una e una sola coppia 41 di tasselli.
Preferibilmente i tasselli 42 della coppia 41 di tasselli hanno conformazioni tra loro simili, e ancor più preferibilmente identiche, come esemplarmente mostrato nelle figure.
Preferibilmente, i tasselli 42 di detta coppia 41 di tasselli hanno conformazioni simili al primo tassello 31, e ancor più preferibilmente identiche, come esemplarmente mostrato nelle figure.
Preferibilmente il primo tassello 31 e la coppia 41 di tasselli di ciascuna prima 11 e seconda faccia 12 si sviluppano, sulla superficie laterale 7, da e perpendicolarmente alla superficie inferiore 5 verso la superficie superiore 6 e hanno una lunghezza, lungo il proprio sviluppo principale, inferiore o uguale ad uno spessore verticale dell’elemento 1. Tipicamente, il primo tassello 31 e la coppia 41 di tasselli rimangono arretrati rispetto alla superficie superiore, come esemplarmente mostrato nelle figure 1 e 2. Preferibilmente, il primo tassello 31 e la coppia 41 di tasselli emergono dalla rispettiva prima o seconda faccia, lungo una direzione ortogonale alla rispettiva faccia, per una medesima quantità predefinita atta a distanziare l’elemento autobloccante dall’ulteriore elemento autobloccante adiacente.
Preferibilmente, come mostrato in modo esemplare nelle figure, il primo tassello 31 e/o ciascun tassello della coppia 41 di tasselli presentano una superficie esterna 34 arrotondata. Preferibilmente, essi presentano inoltre una sezione, nel suddetto piano orizzontale, sostanzialmente semicircolare o, alternativamente, a settore circolare.
Preferibilmente, il primo tassello 31 e ciascun tassello 42 della coppia 41 hanno un rispettivo piano di mezzeria perpendicolare alla faccia dalla quale rispettivamente emergono. Tale piano di mezzeria definisce due semi-porzioni del rispettivo tassello tra loro speculari rispetto al piano di mezzeria stesso. Preferibilmente la coppia 41 di tasselli 42 ha un piano mediano, perpendicolare alla faccia dalla quale emerge la coppia stessa, equidistante da, e parallelo a, i rispettivi piani di mezzeria dei due tasselli 42 di tale coppia 41 di tasselli, e tale piano mediano è preferibilmente in corrispondenza del centro della sede 43.
Preferibilmente il primo tassello 31 è posizionato sulla prima faccia 11 in modo che il suo piano di mezzeria coincida con il piano mediano della coppia 41 di tasselli della seconda faccia 12 e la coppia 41 di tasselli è posizionata sulla prima faccia 11 in modo che il suo piano mediano coincida con il piano di mezzeria del primo tassello 31 della seconda faccia 12.
Preferibilmente,come esemplarmente mostrato in figura 3, il primo tassello 31 della prima 11 e/o della seconda faccia 12 è posizionato ad una distanza da un più vicino spigolo verticale 13 pari a un quarto di una lunghezza in pianta della rispettiva prima e/o seconda faccia. Tale posizionamento del tassello corrisponde, ad esempio, alla situazione in cui il rispettivo piano di mezzeria giace, tipicamente perpendicolarmente alla faccia dal quale emerge il tassello, alla suddetta distanza dallo spigolo verticale 13. Nella presente descrizione e rivendicazioni, il termine ‘pianta’ si riferisce ad una proiezione dell’elemento sul suddetto piano di sviluppo orizzontale.
Preferibilmente la coppia 41 di tasselli della prima 11 e/o della seconda faccia 12 è posizionata ad una distanza da un rispettivo più vicino spigolo verticale 13 pari a un quarto di una lunghezza in pianta della rispettiva prima e/o seconda faccia. Tale posizionamento della coppia di tasselli corrisponde, ad esempio, alla situazione in cui il rispettivo piano mediano giace, tipicamente perpendicolarmente alla faccia dal quale emerge la coppia, alla suddetta distanza dallo spigolo verticale 13.
Preferibilmente la sede 43 ha conformazione tale che, quando l’elemento autobloccante è adiacente all’ulteriore elemento autobloccante con il primo tassello di quest’ultimo contenuto rimovibilmente nella sede, la superficie esterna 34 del primo tassello dell’ulteriore elemento autobloccante è almeno parzialmente a contatto con la superficie laterale 7 della rispettiva prima 11 o seconda faccia 12 dell’elemento autobloccante.
Preferibilmente, l’elemento ha uno spessore verticale pari alla distanza tra le superfici inferiore 5 e superiore 6. Preferibilmente, le superfici inferiore 5 e/o superiore 6 sono sostanzialmente piane e orizzontali e/o la superficie laterale 7 è sostanzialmente verticale, tipicamente comprendente un numero predefinito di facce piane.
Preferibilmente, l’elemento 1 può avere una pianta regolare con qualsiasi numero di lati, ad esempio tre o sei, ciascuno dei quali in comune con una rispettiva faccia della superficie laterale 7.
Vantaggiosamente, come nelle forme realizzative esemplarmente mostrate nelle figure, l’elemento 1 ha una pianta quadrilatera, ad esempio quadrata o rettangolare, e la superficie laterale 7 consiste in quattro facce a due a due opposte e parallele, dove la prima 11 e la seconda faccia 12 consistono in due di tali quattro facce. In questo caso l’elemento 1 ha forma sostanzialmente prismatica.
Esemplarmente, come illustrato in figura 1, l’elemento 1 ha una pianta quadrata e la superficie laterale 7 consiste in quattro facce tra loro identiche.
Preferibilmente, le rimanenti due facce delle quattro suddette facce hanno le stesse presenti caratteristiche descritte per la prima 11 e la seconda faccia 12, ovvero comprendono ciascuna un rispettivo primo tassello 31 e una rispettiva coppia 41 di tasselli 42 in posizioni corrispondenti e invertite rispetto al rispettivo primo tassello 31 e alla rispettiva coppia 41 di tasselli 42 della faccia opposta. In tal modo, come esemplarmente mostrato per l’elemento 61 e 64 in figura 3, percorrendo in successione le facce della superficie laterale 7 dell’elemento autobloccante in senso orario o antiorario, rispetto al suddetto sviluppo 2 verticale, si riscontrano in modo alterno un primo tassello e una coppia di tasselli. Preferibilmente, gli spigoli in comune tra la superficie superiore 6 e la superficie laterale 7 e/o gli spigoli verticali 13 in comune tra le suddette facce sono smussati o raccordati.
Preferibilmente, come nelle forme realizzative esemplarmente mostrate nelle figure, la prima 11 e la seconda faccia 12 hanno una medesima lunghezza in pianta pari a una predeterminata lunghezza unitaria e le rimanenti due delle quattro facce hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a un numero intero di terze parti della lunghezza unitaria.
Esemplarmente, tale medesima rispettiva lunghezza in pianta delle rimanenti due facce è preferibilmente pari alla suddetta lunghezza unitaria (come ad esempio nell’elemento 61).
Alternativamente la medesima rispettiva lunghezza in pianta delle rimanenti due facce può essere pari a un terzo della lunghezza unitaria (come ad esempio nell’elemento 62). In questo caso, entrambe le due rimanenti facce hanno soltanto detto primo tassello, preferibilmente collocati ciascuno ad una distanza da un rispettivo più vicino spigolo verticale 13 pari a un dodicesimo di detta lunghezza unitaria e in posizioni sfalsate sulla rispettiva faccia.
Alternativamente (come ad esempio nell’elemento 63), la medesima rispettiva lunghezza in pianta delle rimanenti due facce può essere pari a due terzi della lunghezza unitaria. In questo caso una di tali rimanenti due facce ha solo detto primo tassello e l’altra ha solo detta coppia di tasselli, preferibilmente collocati in posizioni corrispondenti sulla rispettiva faccia.
In generale, nel caso in cui la lunghezza in pianta delle due rimanenti facce sia minore di detta lunghezza unitaria, le rimanenti facce presentano preferibilmente soltanto o un primo tassello 31 o alternativamente una coppia 41 di tasselli.
Alternativamente (come ad esempio nell’elemento 64) la medesima rispettiva lunghezza in pianta delle rimanenti due facce può essere pari a quattro terzi della lunghezza unitaria.
In relazione alla forma realizzativa mostrata nelle figure, la lunghezza unitaria è preferibilmente maggiore di o uguale a 50 mm, ancor più preferibilmente maggiore di o uguale a 100mm. Preferibilmente, la lunghezza unitaria è minore di o uguale a 400mm, ancor più preferibilmente minore di o uguale a 300mm. Esemplarmente, la lunghezza unitaria è circa 200mm.
Preferibilmente lo spessore verticale dell’elemento 1 è compreso tra 50mm e 150mm. Esemplarmente tale spessore è circa 80mm.
Preferibilmente, il primo tassello 31 e ciascun tassello 42 della coppia 41 di tasselli emergono dalla rispettiva prima o seconda faccia, lungo una direzione ortogonale alla rispettiva faccia, per una medesima quantità compresa tra 1mm e 2mm. Esemplarmente tale quantità è circa 2mm.
Preferibilmente, la suddetta superficie esterna 34 del primo tassello 31 e di ciascun tassello 42 della coppia 41 di tasselli presenta una curvatura avente un raggio base compreso tra 2mm e 14mm. Esemplarmente tale raggio base è circa 8mm.
Preferibilmente, la distanza tra i due tasselli 42 della coppia 41 di tasselli, ad esempio la distanza tra i rispettivi piani di mezzeria dei due tasselli 42, è compresa tra 10mm e 30mm. Esemplarmente tale distanza è circa 20mm.
Preferibilmente la sede 43 tra i due tasselli 42 della coppia 41 di tasselli ha, sulla rispettiva faccia dalla quale emerge tale coppia 41 di tasselli, un’ampiezza, lungo una direzione perpendicolare al suddetto sviluppo principale verticale, compresa tra 2mm e 10mm. Esemplarmente tale ampiezza è circa 6mm. Il suddetto piano mediano della coppia di tasselli giace preferibilmente all’interno di tale ampiezza, ancor più preferibilmente al centro di detta ampiezza.
Preferibilmente, quando l’elemento 1 comprende sulla prima 11 e sulla seconda faccia 12 uno e un solo primo tassello 31 e una e una sola coppia 41 di tasselli 42, la distanza tra il piano di mezzeria del primo tassello 31 e il piano mediano della coppia 41 di tasselli emergente dalla medesima faccia è compreso tra 20mm e 200mm. Esemplarmente tale distanza è circa 100mm.
Preferibilmente, come esemplarmente mostrato nelle figure, il corpo 4 comprende inoltre una porzione superiore 16 integrale con il corpo 4 e da parte opposta rispetto alla superficie inferiore 5, e tale porzione superiore 16 presenta la suddetta superficie superiore 6 di calpestio. Preferibilmente, tale porzione superiore può essere conformata in modo tale che i bordi perimetrali della superficie superiore 6 risultino leggermente rientrati rispetto alla superficie laterale 7.
La porzione superiore 16 può essere di diverso materiale e/o colore rispetto al corpo 4 e/o presentare una superficie superiore 6 avente una particolare conformazione. Tale porzione superiore 16 permette di ottenere elementi 1 autobloccanti aventi un medesimo corpo 4 ma dotati di differenti caratteristiche estetiche, ad esempio colore, forma del bordo o andamento della superficie, e/o tecniche, ad esempio differente durezza, resistenza all’usura, porosità o rugosità superficiale.
In figura 2 e 3 è illustrato un set 50 di elementi autobloccanti per pavimentazioni, il quale comprende una pluralità di elementi 1 autobloccanti, ciascuno avente le caratteristiche sopra descritte dell’elemento autobloccante della presente invenzione, dove tali elementi autobloccanti sono atti a combinarsi tra loro per realizzare una porzione di pavimentazione.
Preferibilmente, come esemplarmente mostrato nelle figure 2 e 3, tale pluralità comprende un primo 61, un secondo 62, un terzo 63 e un quarto elemento 64 autobloccante, tra loro diversi, dove la rispettiva prima 11 e seconda faccia 12 di ciascun elemento autobloccante hanno una medesima lunghezza in pianta pari alla predeterminata lunghezza unitaria.
Inoltre, le rimanenti due delle quattro facce del primo elemento 61 hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a tre terze parti della lunghezza unitaria, le rimanenti due delle quattro facce del secondo elemento 62 hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a un terzo della lunghezza unitaria, le rimanenti due delle quattro facce del terzo elemento 63 hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a due terzi di detta lunghezza unitaria e le rimanenti due delle quattro facce del quarto elemento 64 hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a quattro terzi della lunghezza unitaria.
In questo modo è possibile combinare i quattro elementi 61, 62, 63 e 64 secondo diverse configurazioni mantenendo sempre una corrispondenza tra le due facce adiacenti di due elementi autobloccanti accostati, le quali facce si trovano affiancate ciascuna con un rispettivo primo tassello e/o una coppia di tasselli combaciante rispettivamente con una coppia di tasselli e/o un primo tassello. Ciò consente di mantenere una condizione di autobloccaggio in una molteplicità di differenti configurazioni geometriche ottenute da differenti affiancamenti degli elementi autobloccanti componenti il suddetto set 50.
L’accostamento di più elementi autobloccanti 61, 62, 63 e/o 64 del set 50, ciascuno con i rispettivi primi tasselli 31 contenuti in una sede di un elemento autobloccante adiacente e le rispettive sedi 43 contenenti un primo tassello di un elemento autobloccante adiacente, consente di realizzare una porzione di pavimentazione autobloccante (non mostrata).
In uso gli elementi autobloccanti vengono posati su un letto di sabbia, o materiale simile, preventivamente predisposto sulla superficie sulla quale si intende realizzare la pavimentazione, in modo che siano ottenuti gli accoppiamenti tra ciascun primo tassello e ciascuna coppia di tasselli. In tal modo gli elementi autobloccanti risultano strettamente affiancati e tra di essi sono presenti dei rispettivi interstizi, i quali separano le superfici superiori di elementi adiacenti di una distanza pari alla dimensione per cui emergono il primo tassello e la coppia di tasselli dalla rispettiva faccia. Ciascun primo tassello e/o ciascuna coppia di tasselli possono fungere da distanziali tra i rispettivi due elementi autobloccanti adiacenti. Gli interstizi si estendono tipicamente tra le superfici superiore e inferiore degli elementi autobloccanti adiacenti.
Quindi si procede ricoprendo la pavimentazione di sabbia o altro materiale simile, in modo tale da colmare totalmente i suddetti interstizi fino alla superficie superiore degli elementi autobloccanti, per poi rimuovere la quantità di sabbia in eccesso. In tal modo il bloccaggio degli elementi autobloccanti è reso maggiormente stabile e si ottiene nel contempo una continuità superficiale della pavimentazione realizzata. Al termine della posa e del riempimento con sabbia, i tasselli e le coppie di tasselli non sono più visibili. Tipicamente, nelle forme realizzative mostrate esemplarmente in figura, la sabbia riempie gli interstizi tra gli elementi autobloccanti e cela l’intero corpo 4 di ciascun elemento lasciando visibile soltanto la superficie superiore 6 di calpestio presentata dalla porzione superiore 16 di ciascun elemento della pavimentazione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento (1) autobloccante per pavimentazioni, l’elemento avente una retta di sviluppo verticale (2) e un piano di sviluppo orizzontale ortogonale a detta retta di sviluppo verticale (2), comprendente un corpo (4) definente una superficie inferiore (5) di appoggio a terra di detto elemento, una superficie superiore (6) di calpestio, opposta a detta superficie inferiore, e una superficie laterale (7), collegante dette superfici inferiore (5) e superiore (6), avente almeno una prima (11) e una seconda faccia (12) tra loro opposte, detto elemento comprendendo su ciascuna di dette prima e seconda faccia almeno un primo tassello (31), in rilievo su detta superficie laterale (7), e almeno una coppia (41) di tasselli (42), ciascuno in rilievo su detta superficie laterale (7), i tasselli (42) della coppia (41) definendo tra essi una sede (43), detto primo tassello (31) e detta coppia (41) di tasselli essendo posizionati su detta prima faccia (11) in posizioni corrispondenti, e invertite rispetto, alle posizioni del rispettivo primo tassello (31) e della rispettiva coppia (41) di tasselli di detta seconda faccia (12) ed essendo configurati per corrispondere rispettivamente con una rispettiva coppia (41) di tasselli e un rispettivo primo tassello (31) di una rispettiva seconda faccia (12) di un ulteriore elemento (1) autobloccante adiacente, avente le caratteristiche rivendicate di detto elemento (1) autobloccante, in modo tale che detto primo tassello (31) sia atto ad essere contenuto rimovibilmente in una rispettiva sede (43) definita dalla rispettiva coppia (41) di tasselli (42) della rispettiva seconda faccia (12) dell’elemento (1) autobloccante adiacente e detta coppia (41) di tasselli (42) contenga rimovibilmente in detta sede (43) il rispettivo primo tassello (31) della rispettiva seconda faccia (12) dell’elemento (1) autobloccante adiacente.
  2. 2. Elemento (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che comprende su ciascuna di dette prima (11) e seconda faccia (12) uno e un solo primo tassello (31) e una e una sola coppia (41) di tasselli (42).
  3. 3. Elemento (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, dove detti tasselli (42) di detta coppia (41) di tasselli hanno conformazioni tra loro identiche e identiche alla conformazione di detto primo tassello (31).
  4. 4. Elemento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto primo tassello (31), ciascun tassello (42) di detta coppia (41) di tasselli, e detta sede (43), di ciascuna di dette prima (11) e seconda faccia (12), hanno uno sviluppo principale verticale, detto primo tassello (31) e detta coppia (41) di tasselli emergendo dalla rispettiva prima (11) o seconda faccia (12), lungo una direzione ortogonale alla rispettiva faccia, per una medesima quantità predefinita atta a distanziare detto elemento (1) autobloccante dall’ulteriore elemento (1) autobloccante adiacente.
  5. 5. Elemento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto primo tassello (31) e ciascun tassello (42) di detta coppia (41) ha un rispettivo piano di mezzeria, perpendicolare a una di dette prima (11) o seconda faccia (12) dalla quale emerge detto primo tassello (31) o ciascun tassello (42), detto rispettivo piano di mezzeria definendo due semi-porzioni, del rispettivo primo tassello (31) o ciascun tassello (42), tra loro speculari rispetto al piano di mezzeria, dove detta coppia (41) di tasselli (42) ha un piano mediano, perpendicolare a una di dette prima (11) o seconda faccia (12) dalla quale emerge detta coppia (41) di tasselli, equidistante da, e parallelo a, i rispettivi piani di mezzeria dei due tasselli (42) di detta coppia (41) di tasselli, detto piano mediano essendo preferibilmente in corrispondenza del centro di detta sede (43), dove detto primo tassello (31) è posizionato sulla prima faccia (11) in modo che il suo piano di mezzeria coincida con il piano mediano della coppia (41) di tasselli della seconda faccia (12) e detta coppia (41) di tasselli è posizionata sulla prima faccia (11) in modo che il suo piano mediano coincida con il piano di mezzeria del primo tassello (31) della seconda faccia (12).
  6. 6. Elemento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto primo tassello (31) di detta prima (11) e/o seconda faccia (12) è posizionato ad una distanza da un più vicino spigolo verticale (13) pari a un quarto di una lunghezza in pianta di detta rispettiva prima (11) e/o seconda faccia (12) e dove detta coppia (41) di tasselli (42) di detta prima e/o seconda faccia è posizionata ad una distanza da un rispettivo più vicino spigolo verticale (13) pari a un quarto di una lunghezza in pianta di detta rispettiva prima e/o seconda faccia.
  7. 7. Elemento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detta sede (43) ha conformazione tale che, quando detto elemento (1) autobloccante è adiacente a detto ulteriore elemento (1) autobloccante con il primo tassello (31) di quest’ultimo contenuto rimovibilmente in detta sede (43), una superficie esterna (34) di detto primo tassello (31) di detto ulteriore elemento autobloccante è almeno parzialmente a contatto con la superficie laterale (7) della rispettiva prima (11) o seconda faccia (12) dell’elemento (1) autobloccante.
  8. 8. Elemento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto elemento (1) ha una pianta quadrilatera e detta superficie laterale (7) consiste in quattro facce a due a due opposte e parallele, detta prima (11) e seconda faccia (12) consistendo in due di dette quattro facce.
  9. 9. Elemento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove le rimanenti due di dette quattro facce hanno le stesse presenti caratteristiche di detta prima (11) e seconda faccia (12).
  10. 10. Set (50) di elementi (1) autobloccanti comprendente una pluralità di elementi (1) autobloccanti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detti elementi (1) autobloccanti essendo atti a combinarsi tra loro per realizzare una porzione di pavimentazione, detta pluralità comprendendo un primo (61), un secondo (62), un terzo (63) e un quarto elemento (64) autobloccante, tra loro diversi, dove la rispettiva prima (11) e seconda faccia (12) di ciascun elemento (1) autobloccante hanno una medesima lunghezza in pianta pari a una predeterminata lunghezza unitaria, e le rimanenti due di dette quattro facce del primo elemento (61) hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a tre terze parti di detta lunghezza unitaria, le rimanenti due di dette quattro facce del secondo elemento (62) hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a un terzo di detta lunghezza unitaria, le rimanenti due di dette quattro facce del terzo elemento (63) hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a due terzi di detta lunghezza unitaria e le rimanenti due di dette quattro facce del quarto elemento (64) hanno una medesima rispettiva lunghezza in pianta pari a quattro terzi di detta lunghezza unitaria.
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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
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