ITBS20090064A1 - Cerniera per porte, finestre e simili - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una cerniera per porte, finestre e simili.

Nel settore à ̈ noto l’impiego di cerniere a scomparsa, che risultano occultate alla vista quando la porta à ̈ chiusa, mentre sono visibili quando questa à ̈ aperta o socchiusa.

Questo tipo di cerniera à ̈ solitamente composto da una prima porzione di cerniera connessa ad un telaio, e da una staffa, collegabile alla porta e ruotabile rispetto alla prima porzione di cerniera tra una configurazione limite di chiusura ed una configurazione limite di apertura.

In tal modo la cerniera consente la rotazione della porta rispetto al telaio, quindi l’apertura e la chiusura della stessa.

Le cerniere della tecnica nota presentano tuttavia una pluralità di inconvenienti.

In particolare, quando la staffa raggiunge la configurazione limite di apertura, corrispondente alla posizione di massima apertura della porta, essa va a riscontro di una porzione del telaio, deformandolo inopportunamente urto dopo urto.

In altre parole, nelle cerniere note, il telaio stesso funge da elemento di fine corsa per la staffa in modo che la vita utile di questo risulti notevolmente diminuita.

Inoltre, le cerniere disponibili in commercio sono inadatte a smorzare l’intensità dell’urto tra la staffa e il telaio, per cui un utilizzo disattento della porta, ad esempio qualora questa venga frequentemente sbattuta, contribuisce ad accelerare il danneggiamento del telaio.

La presente invenzione si pone pertanto l’obiettivo di risolvere gli inconvenienti della tecnica nota ed, in particolare, quelli suddetti.

Tale obiettivo à ̈ raggiunto mediante una cerniera secondo la rivendicazione 1. Le rivendicazioni da questa dipendenti mostrano varianti di realizzazione preferite.

L’oggetto della presente invenzione verrà ora descritto nel dettaglio, con l’ausilio delle tavole allegate, in cui:

− la figura 1 mostra una vista in sezione di un assieme telaio-porta comprendente una cerniera oggetto della presente invenzione secondo una possibile forma di realizzazione, in cui le porzioni a tratto continuo riguardano una staffa in una configurazione limite di chiusura, mentre quelle tratteggiate sono relative ad una configurazione limite di apertura della stessa; − le figure da 2 a 4 illustrano viste prospettiche secondo diverse angolazioni di una variante di cerniera, in cui la staffa à ̈ disposta nella configurazione limite di chiusura;

− la figura 5 rappresenta una vista prospettica della cerniera di figura 2, in cui la staffa à ̈ disposta nella configurazione limite di apertura; e

− la figura 6 illustra una vista in sezione dei mezzi di rallentamento, secondo una possibile variante, lungo il piano VI-VI di figura 4; e − la figura 7 illustra una vista di una porzione di una staffa oggetto del trovato, secondo la variante di figura 5.

Con riferimento alle tavole suddette, con il numero di riferimento 1 si à ̈ contraddistinta, nella sua totalità, una cerniera per porte, finestre e simili, associabile ad un telaio di porta 2, 17.

Preferibilmente, la cerniera oggetto dell’invenzione à ̈ del tipo a scomparsa ossia, in una configurazione limite di chiusura, la staffa 5, 11 risulta almeno parzialmente occultata alla vista.

Secondo la forma di realizzazione illustrata in figura 1, il telaio 2, 17 individua al suo interno un vano di telaio 3 nel quale la cerniera 1 Ã ̈ almeno parzialmente contenuta.

Secondo una variante ulteriore, il telaio 2, 17 presenta un’apertura 18, rivolta ad una soglia di porta, tramite la quale il vano di telaio 3 à ̈ comunicante con la soglia.

La cerniera 1 comprende almeno una prima porzione di cerniera 4’, 4†collegabile al telaio di porta 2, 17, ed almeno una seconda porzione di cerniera o staffa 5, 11, collegabile alla porta 16 e ruotabile rispetto alla prima porzione di cerniera attorno ad un asse di rotazione X tra una configurazione limite di chiusura ed una configurazione limite di apertura della porta.

In altre parole, durante il montaggio, la prima porzione di cerniera 4’, 4†viene connessa al telaio di porta 2, 17 in modo da essere solidale con esso, mentre la staffa 5, 11 viene collegata alla porta 16 in modo da renderla ruotabile rispetto al telaio 2, 17 attorno all’asse di rotazione X.

In tal modo, la staffa 5, 11 rimane preferibilmente occultata alla vista quando à ̈ disposta nella configurazione limite di chiusura, mentre risulta visibile e accessibile, ad esempio per operazioni di manutenzione, quando questa à ̈ nella configurazione di apertura.

Vantaggiosamente, quindi, l’impatto estetico della cerniera oggetto del trovato risulta notevolmente diminuito.

Secondo una forma di realizzazione, quando la staffa 5, 11 si trova nella configurazione limite di chiusura essa à ̈ almeno parzialmente contenuta nel vano di telaio 3.

Secondo una forma di realizzazione ulteriore, quando la staffa 5, 11 si trova nella configurazione limite di chiusura essa à ̈ almeno parzialmente contenuta in un vano di porta (non illustrato) individuato nello spessore della porta 16.

In altre parole, nella configurazione limite di chiusura, la staffa 5, 11 può essere contenuta nel vano di telaio, nel vano di porta, oppure può essere contenuta parzialmente in ciascuno dei due vani suddetti.

Preferibilmente, la cerniera 1 comprende una coppia di prime porzioni di cerniera 4’, 4†distanziate lungo l’asse di rotazione X in modo da comprendere assialmente la staffa 5, 11.

Perciò, secondo questa forma di realizzazione, l’asse di rotazione X e, nella fattispecie, il perno di rotazione 19 attorno a cui avviene la rotazione della staffa 5, 11, vengono trattenuti dalle prime porzioni di cerniera 4’, 4†in corrispondenza di due porzioni di estremità assiali del perno 19, come ad esempio illustrato in figura 2.

In tal modo, vantaggiosamente, la cerniera oggetto del trovato può essere impiegata per la movimentazione di porte di qualunque peso e materiale, ad esempio blindate o di sicurezza, senza timore che l’eccessivo peso di queste possa danneggiarne la funzionalità.

Secondo una variante di realizzazione preferita, la coppia di prime porzioni 4’, 4†à ̈ connessa meccanicamente mediante almeno un cordone di collegamento 13 estendentesi sostanzialmente parallelamente all’asse di rotazione X.

Tale cordone di collegamento 13, oltre a svolgere una funzione di irrigidimento strutturale della cerniera, funge ulteriormente, per le forme di realizzazione che lo prevedono, da mezzo di fine corsa della staffa 5, 11, come verrà illustrato di seguito.

Preferibilmente, le prime porzioni 4’, 4†ed il cordone di collegamento 13 sono di pezzo.

Secondo una variante preferita ulteriore, il cordone di collegamento 13 presenta, trasversalmente all’asse di rotazione X, un profilo radialmente decrescente, ad esempio a cuneo.

Nella forma di realizzazione illustrata in figura 4, il cordone di collegamento 13 presenta una superficie 13’ rivolta alla staffa fungente da superficie di riscontro per la staffa 5, 11, quando questa à ̈ disposta nella configurazione limite di apertura.

La cerniera 1 comprende, inoltre, mezzi di fine corsa adatti a fungere da riscontro per la staffa 5, 11, quando questa à ̈ disposta nella configurazione limite di apertura.

Vantaggiosamente, la cerniera oggetto del trovato presenta mezzi di fine corsa adatti ad assorbire l’energia proveniente dall’apertura della porta, in modo che la condizione del telaio sia preservata.

Secondo un aspetto vantaggioso dell’invenzione, infatti, la staffa 5, 11 arresta la sua corsa non sul telaio, come nelle cerniere note, bensì su una porzione della cerniera stessa, in modo che il telaio non si deformi a causa di urti ripetuti.

Preferibilmente, i mezzi di fine corsa comprendono un tratto assiale della prima porzione di cerniera 4’, 4†, che si sviluppa da questa lungo l’asse di rotazione X in maniera tale da fungere da riscontro per la staffa 5, 11, quando questa à ̈ disposta nella configurazione limite di apertura.

In altre parole, secondo tale variante, quando la staffa viene movimentata verso la configurazione limite di apertura, essa va in battuta contro il tratto assiale della prima porzione di cerniera 4’, 4†in modo da arrestare la propria corsa.

Preferibilmente, il tratto assiale della prima porzione di cerniera 4’, 4†comprende almeno parzialmente il cordone di collegamento 13, per le forme di realizzazione che lo prevedono.

In altre parole, nelle forme di realizzazione che prevedono due prime porzioni di cerniera 4’, 4†, i tratti assiali di queste si estendono dalle rispettive porzioni 4’, 4†l’uno verso l’altro, rivolgendosi reciprocamente assialmente, in maniera tale da incontrarsi e costituire un cordone di collegamento 13 comune.

Inoltre, la cerniera 1 comprende mezzi di rallentamento della staffa 5, 11, adatti a ridurre la sua velocità quando questa si avvicina alla configurazione limite di apertura.

In altre parole, i mezzi di rallentamento fungono da freno per il moto della staffa 5 verso la configurazione limite di apertura.

Perciò, innovativamente, anche qualora la porta venga inavvertitamente sbattuta, la forza d’urto della staffa viene ridotta grazie alla presenza dei mezzi di rallentamento, in maniera tale che il telaio non ne risenta.

Preferibilmente, i mezzi di rallentamento sono distinti dai mezzi di fine corsa.

In altre parole, il presente trovato presenta mezzi di fine corsa che sono costituiti da componenti diversi da quelli che fungono da mezzi di rallentamento.

Ancora più preferibilmente, i mezzi di rallentamento agiscono sulla staffa 5, 11 nella direzione dell’asse di rotazione X, come ad esempio illustrato in figura 2.

Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa, i mezzi di rallentamento comprendono una sede di scorrimento 7, individuata dalla prima porzione di cerniera 4’, 4†ed impegnata in maniera scorrevole da un gruppo di rallentamento 10 adatto ad interferire con una porzione della staffa 5, 11 in modo da rallentarla.

Nella forma di realizzazione illustrata in figura 6, la sede di scorrimento 7 à ̈ una cavità che si sviluppa parallelamente all’asse di rotazione X, ed una cui apertura si affaccia alla staffa 5, 11.

Secondo una variante realizzativa, la sede di scorrimento 7 si sviluppa lungo un asse incidente in proiezione sull’asse di rotazione X.

Preferibilmente, il gruppo di rallentamento 10 comprende un elemento elastico 8, ad esempio una molla, ed un elemento di freno 9, operativamente connesso all’elemento elastico 8 ed una porzione del quale à ̈ adatta ad interferire meccanicamente con la staffa 5, 11.

In altre parole, l’elemento di freno 9 viene spinto dall’elemento elastico 8 verso l’apertura della sede di scorrimento 7, in posizione idonea ad esplicare la sua azione frenante.

Perciò, il gruppo di rallentamento 10 à ̈ traslabile nella sede di scorrimento 7 tra una configurazione di rallentamento, in cui l’elemento di freno à ̈ disposto nella traiettoria percorsa dalla staffa 5, 11, ed una configurazione di passaggio, in cui esso à ̈ discosto da tale traiettoria.

Secondo una forma di realizzazione, affinché l’elemento di freno 9 non venga spinto dall’elemento elastico 8 al di fuori della sede di scorrimento 7, la cerniera 1 comprende inoltre mezzi di trattenimento dell’elemento di freno.

Ad esempio, i mezzi di trattenimento comprendono un piattello (non illustrato), associabile alla sede di scorrimento 7 ed individuante un foro impegnabile dall’elemento di freno 9, in maniera tale questo esplichi la sua azione frenante, pur rimanendo trattenuto nella sede 7.

Preferibilmente, i mezzi di trattenimento comprendono una deformazione dell’apertura d’imbocco della sede di scorrimento 7, ad esempio realizzata per punzonatura.

In altre parole, secondo questa forma di realizzazione, la cavità della sede di scorrimento 7 viene inizialmente impegnata dall’elemento elastico 8 e dall’elemento di freno 9, dopodiché l’imbocco della sede 7 viene punzonato in maniera tale che la sezione di passaggio attraverso l’imbocco risulti diminuita, trattenendo il gruppo di rallentamento 10 nella sede di scorrimento 7.

Preferibilmente, la parte radialmente più interna della staffa 5, 11 presenta almeno un primo 6’ ed un secondo tratto 6†che si estendono su superfici distinte ed incidenti, individuando tra loro una linea longitudinale di discontinuità 14.

Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa, l’angolo individuato tra il primo 6’ ed in secondo tratto 6†, misurato come illustrato in figura 7, à ̈ compreso tra 0,1 e 20 gradi sessagesimali e, preferibilmente, compreso tra 1 e 10 gradi.

Vantaggiosamente, l’angolo di apertura della staffa, tra la configurazione limite di chiusura e la configurazione limite di apertura, viene in tal modo ulteriormente ampliato, cosicché tale angolo possa raggiungere valori superiori a 120 gradi sessagesimali.

Preferibilmente, i mezzi di fine corsa comprendono la linea longitudinale di discontinuità 14.

Infatti, come illustrato in figura 5, quando la staffa 5, 11 raggiunge la configurazione limite di apertura, la linea longitudinale di discontinuità 14 à ̈ adatta ad andare a riscontro del cordone di collegamento 13.

In particolare, come accennato in precedenza, la superficie 13’ del cordone 13 rivolta alla staffa 5, 11 à ̈ conformata in maniera tale da costituire una superficie di battuta per la staffa 5, 11.

Preferibilmente, la superficie 13’ del cordone 13 à ̈ complementare alla conformazione della linea longitudinale di discontinuità 14, in modo da assicurare un’elevata superficie di appoggio tra i due componenti, e poter così distribuire l’energia derivante dall’urto su una superficie più estesa.

Ancora più preferibilmente, la staffa 5, 11 à ̈ costituita da una prima 5 e da una seconda 11 porzione di staffa scorrevoli reciprocamente in modo da consentire regolazioni della seconda porzione di staffa 11 rispetto alla prima 5 in un piano parallelo alla superficie esposta della porta 16.

Perciò, nelle condizioni di utilizzo, essendo la prima porzione di staffa 5 solidale al telaio in un piano parallelo alla superficie esposta della porta, ed essendo la seconda porzione di staffa 11 solidale alla porta, la regolazione della seconda porzione di staffa 11 rispetto alla prima 5 consente di regolare il posizionamento della porta di rispetto al telaio in un piano parallelo alla superficie della porta.

In altre parole, regolando il posizionamento reciproco tra la prima 5 e la seconda 11 porzione di staffa viene regolato il posizionamento della porta di rispetto al telaio, ed esempio per evitare che questa strisci per terra, oppure non aderisca sufficientemente ad una guarnizione (non illustrata) per evitare l’ingresso di spifferi o correnti parassite in un ambiente.

Secondo una variante vantaggiosa, la prima porzione di staffa 6 à ̈ sagomata in maniera tale da individuare una sede 12 per l’accoglimento scorrevole della seconda porzione di staffa 11.

In altre parole, la prima porzione di staffa 6 Ã ̈ conformata in modo da contenere nella sua sede di accoglimento 12, in maniera traslabile, almeno una parte della seconda porzione di staffa 11.

Tale caratteristica à ̈ di particolare vantaggio rispetto alle cerniere della tecnica nota, in quanto consente un notevole risparmio di tempo e manodopera durante il montaggio di una porta al suo telaio.

Infatti, durante il montaggio, la seconda porzione di staffa 11, associata alla porta, viene accolta in maniera stabile nella sede di accoglimento 12, in modo che l’impegno di eventuali mezzi di fissaggio tra la prima e la seconda porzione di staffa risulti semplificato.

Preferibilmente, la prima porzione di staffa 6 Ã ̈ adatta a supportare la seconda porzione di staffa 7.

In altre parole, in assenza di ulteriori mezzi di fissaggio, la seconda porzione di staffa 11 Ã ̈ adatta a rimanere contenuta nella sede di accoglimento 12, quindi sorretta dalla prima porzione di staffa 6.

In tal modo, vantaggiosamente, il montaggio della porta al telaio può essere effettuato da un solo operatore anche nel caso di porte di peso considerevole.

Preferibilmente, la cerniera 1 comprende inoltre mezzi di regolazione e mezzi di fissaggio del mutuo posizionamento della prima 6 e seconda porzione di staffa 11.

La presente invenzione riguarda, inoltre, un assieme 15 comprendente un telaio di porta 2, 17, che individua un vano di telaio 3 rivolto ad una soglia di porta, ed una cerniera 1, secondo una qualsiasi delle forme di realizzazione precedenti, collegata al telaio 2, 17.

Tale cerniera à ̈ adatta ad essere accolta nel vano di telaio 3.

La presente invenzione riguarda, infine, un assieme comprendente una porta individuante un vano di porta rivolto, quando questa à ̈ chiusa, ad un telaio di porta, ed una cerniera 1, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, collegata alla porta.

Inoltre, la cerniera à ̈ adatta ad essere accolta nel vano di porta quando la porta à ̈ chiusa.

Innovativamente, anche qualora la porta venga inavvertitamente sbattuta, la forza d’urto della staffa sul telaio viene ridotta grazie alla presenza dei mezzi di rallentamento, in maniera tale che il telaio non ne risenta.

Vantaggiosamente, inoltre, la cerniera oggetto del trovato presenta mezzi di fine corsa adatti ad assorbire l’energia proveniente dall’apertura della porta, in modo che la condizione del telaio sia preservata.

Alle forme di realizzazione della cerniera e degli assieme suddetti, un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze specifiche, potrebbe apportare varianti o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti.

Anche tali varianti sono contenute nell’ambito di tutela come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Inoltre, ciascuna variante descritta come appartenente ad una possibile forma di realizzazione à ̈ realizzabile indipendentemente dalle altre varianti descritte.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera (1) per porte, finestre e simili, associabile ad un telaio di porta (2, 17) e comprendente: - almeno una prima porzione di cerniera (4’, 4†) collegabile al telaio di porta (2, 17); - almeno una seconda porzione di cerniera o staffa (5, 11), collegabile alla porta (16) e ruotabile rispetto alla prima porzione di cerniera attorno ad un asse di rotazione (X) tra una configurazione limite di chiusura ed una configurazione limite di apertura della porta; e - mezzi di fine corsa adatti a fungere da riscontro per la staffa (5, 11), quando questa à ̈ disposta nella configurazione limite di apertura; caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre mezzi di rallentamento della staffa (5, 11), adatti a ridurre la sua velocità quando questa si avvicina alla configurazione limite di apertura.
2. 2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, in cui la cerniera à ̈ a scomparsa ossia, nella configurazione limite di chiusura, la staffa (5, 11) risulta almeno parzialmente occultata alla vista.
3. 3. Cerniera secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi di rallentamento sono distinti dai mezzi di fine corsa.
4. 4. Cerniera una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di rallentamento agiscono sulla staffa (5, 11) nella direzione dell’asse di rotazione (X).
5. 5. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di rallentamento comprendono una sede di scorrimento (7), individuata dalla prima porzione di cerniera (4’, 4†) ed impegnata in maniera scorrevole da un gruppo di rallentamento (10) adatto ad interferire con una porzione della staffa (5, 11) in modo da rallentarla.
6. 6. Cerniera secondo la rivendicazione 5, in cui il gruppo di rallentamento (10) comprende un elemento elastico (8), ad esempio una molla, ed un elemento di freno (9), operativamente connesso all’elemento elastico (8) ed una porzione del quale à ̈ adatta ad interferire meccanicamente con la staffa (5, 11).
7. 7. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di fine corsa comprendono un tratto assiale della prima porzione di cerniera (4’, 4†), sviluppantesi da questa lungo l’asse di rotazione (X) in maniera tale da fungere da riscontro per la staffa (5, 11), quando questa à ̈ disposta nella configurazione limite di apertura.
8. 8. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una coppia di prime porzioni di cerniera (4’, 4†) distanziate lungo l’asse di rotazione (X) in modo da comprendere assialmente la staffa (5, 11).
9. 9. Cerniera secondo la rivendicazione 8, in cui la coppia di prime porzioni (4’, 4†) à ̈ connessa meccanicamente mediante almeno un cordone di collegamento (13) estendentesi sostanzialmente parallelamente all’asse di rotazione (X).
10. 10. Cerniera secondo la rivendicazione 9, in cui il cordone di collegamento (13) presenta, trasversalmente all’asse di rotazione (X), un profilo radialmente decrescente, ad esempio a cuneo.
11. 11. Cerniera secondo la rivendicazione 7 e secondo la rivendicazione 9 oppure 10, in cui il tratto assiale della prima porzione di cerniera (4’, 4†) comprende almeno parzialmente il cordone di collegamento (13).
12. 12. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la parte radialmente più interna della staffa (5, 11) presenta almeno un primo (6’) ed un secondo tratto (6†) che si estendono su superfici distinte ed incidenti, individuando tra loro una linea longitudinale di discontinuità (14).
13. 13. Cerniera secondo la rivendicazione 12, in cui i mezzi di fine corsa comprendono la linea longitudinale di discontinuità (14).
14. 14. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la staffa (5, 11) Ã ̈ costituita da una prima (5) e da una seconda (11) porzione di staffa scorrevoli reciprocamente in modo da consentire regolazioni della seconda porzione di staffa (11) rispetto alla prima (5) in un piano parallelo alla superficie esposta della porta (16).
15. 15. Assieme (15) comprendente: - un telaio di porta (2, 17) individuante un vano di telaio (3) rivolto ad una soglia di porta; ed - una cerniera (1), secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, collegata al telaio (2, 17); in cui la cerniera à ̈ adatta ad essere accolta nel vano di telaio (3).