ITBO940578A1 - Dispositivo di controllo per una machhiana utensile microfinitrice - Google Patents

Dispositivo di controllo per una machhiana utensile microfinitrice Download PDF

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ITBO940578A1 IT94BO000578A ITBO940578A ITBO940578A1 IT BO940578 A1 ITBO940578 A1 IT BO940578A1 IT 94BO000578 A IT94BO000578 A IT 94BO000578A IT BO940578 A ITBO940578 A IT BO940578A IT BO940578 A1 ITBO940578 A1 IT BO940578A1
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Abstract

Una macchina utensile microfinitrice comprende un nastro abrasivo (18) e ganasce (6, 8) di riferimento e serraggio per la lavorazione di una superficie cilindrica (1) di un pezzo meccanico (2).Per realizzare un controllo, durante la lavorazione, di dimensioni e caratteristiche geometriche (ad esempio, di eventuali errori di conicità) della superficie cilindrica (1) è previsto un dispositivo di rilevamento (30) comprendente un elemento di supporto (32) fissato ad una ganascia (6) in una zona centrale limitata (74, 88) e due coppie di teste comparatrici (33-36) fissate all'elemento di supporto per rilevare dimensioni diametrali in corrispondenza di due diverse sezioni (S1, S2) della superficie cilindrica (1). La ganascia comprende sedi ed aperture (82, 84-87) che alloggiano il dispositivo di rilevamento (30).

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:
« Dispositivo di controllo per una macchina utensile microfinitrice »,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo per controllare caratteristiche dimensionali di una superficie a simmetria di rotazione di un pezzo meccanico, nel corso della lavorazione su una macchina microfinitrice che comprende due ganasce mobili ed almeno un nastro abrasivo, disposto fra una delle ganasce ed 0 pezzo, con almeno una coppia di teste comparatrid con rispettivi tastatori mobili atti a toccare porzioni diametralmente opposte della superficie cDIndrlca da controllare In corrispondenza di una sezione di tale superficie cilindrica, ciascuna testa comparatrice comprendendo un trasduttore atto a fornire segnali elettrici responsivi della posizione del rispettivo tastatore mobile, e un’unità di elaborazione elettricamente connessa alle teste e atta a ricevere ed elaborare detti segnali elettrici.
L'Invenzione riguarda anche una macchina utensile microfinitrice per la lavorazione di superfici cilindriche di un pezzo meccanico, comprendente mezzi di supporto ed azionamento per II pezzo, atti a definire un asse longitudinale di rotazione ed a provocare movimenti di rotazione del pezzo attorno a tale asse, almeno un nastro abrasivo atto a lavorare la superficie del pezzo, una struttura di lavorazione, con due ganasce contrapposte che recano superfici di riferimento meccanico per la superficie da lavorare, le ganasce essendo atte a compiere movimenti simmetrici di avvicinamento e allontanamento reciproco per comprìmere il nastro abrasivo contro la superficie da lavorare, e mezzi di controllo con un'unità di elaborazione e comando atta a comandare I movimenti delle ganasce e del pezzo.
Macchine utensili microfinitrici possono essere utilizzate per la lavorazione di superfici esterne di pezzi meccanici quali alberi a gomiti o alberi a camme, successivamente alla lavorazione su rettificatrici, per eliminare residui di rettifica quali imperfezioni superficiali, ed ottenere forme geometriche particolarmente accurate. Alcune di tali macchine possono talvolta essere impiegate in sostituzione delle rettificatrici.
La particolare struttura di una microfinitrlce comprende generalmente, per ogni superfìcie da lavorare, due ganasce contrapposte di serraggio e riferimento ed utensili abrasivi che vengono, da tali ganasce, pressati sulla superficie, il pezzo essendo posto in rotazione per ottenere la lavorazione desiderata. Gli utensili possono essere costituiti, ad esempio, da pietre abrasive connesse ad almeno una delle ganasce o da uno o più nastri abrasivi pressati da porzioni delle ganasce contro zone della superficie da lavorare.
La possibilità di comandare un ciclo di “microfinitura" in modo automatico è legata alla possibilità di effettuarne un controllo "in-process", ovvero di verificare In modo sostanzialmente continuo nel corso della lavorazione le dimensioni diametrali e le caratteristiche geometriche della superficie Interessata, e di comandare di conseguenza l'arresto della lavorazione e/o la registrazione di parti della macchina per correggere, ad esempio, errori di forma rilevati.
Una possibile applicazione può prevedere una lavorazione automatica di perni di un albero a gomiti, nella quale possano essere automaticamente corretti errori di conicità delle superfici cilindriche del perni.
Le difficoltà nell'effettuazione del controllo in-process sono legate alla particolare struttura della macchina, che limita notevolmente l'accessibilità alla superficie da controllare, quest'ultima risultando stretta e chiusa fra le ganasce’ Le difficoltà sono poi maggiori nel caso di microflnltrlcl a nastro, dove l’utensile avvolge parte della superficie.
Scopo della presente invenzione è superare tali difficoltà e realizzare un controllo automatico particolarmente affidabile della lavorazione su macchine microflnltrlcl, in particolare su microfìnitrici a nastro per superfici cilindriche.
Un altro scopo è realizzare un controllo in-process di caratteristiche geometriche di superfici cilindriche, comprendente ad esempio il rilevamento automatico di eventuali errori di conicità di tali superfici
Questi ed altri scopi e vantaggi sono ottenuti mediante un dispositivo che, secondo l’invenzione, comprende un elemento di supporto, connesso ad una delie ganasce, cui le teste comparatrici di detta coppia sono fissate, e nel quale detto elemento di supporto comprende una porzione centrale di fissaggio connessa alla relativa ganascia in una zona centrale limitata di quest'ultima.
GII scopi sono raggiunti anche mediante una macchina utensile microfinltrice nella quale, secondo la presente invenzione, I mezzi di controllo comprendono un dispositivo di rilevamento con un elemento di supporto connesso ad una delle ganasce in corrispondenza di una zona centrale limitata di quest’ultima, ed almeno una coppia di teste comparatrici fissate all’elemento di supporto e comprendenti, ciascuna, un braccio mobile, un tastatore fissato ad un'estremità del braccio mobile, mezzi a fulcro che consentono movimenti del braccio mobile rispetto all'elemento di supporto, e un trasduttore atto ad fornire all’unità di elaborazione e comando segnali elettrici responsivi della posizione del tastatore.
Un importante risultato ottenuto mediante un dispositivo ed una macchina secondo la presente invenzione, consiste nella possibilità di effettuare controlli in-process molto accurati di dimensioni e caratteristiche geometriche, grazie ai particolare fissaggio dell’eJemento di supporto delle teste alla relativa ganascia, che consente di Isolare meccanicamente tale dispositivo, evitando in sostanza che tensioni e deformazioni cui la ganascia è sottoposta vengano trasmesse alle teste ed a quelle porzioni dell'elemento di supporto cui le teste sono fissate.
Inoltre, un notevole vantaggio della presente invenzione risiede nell'Ingombro estremamente limitato del dispositivo di controllo, che offre la possibilità di effettuare lavorazioni automatiche con controllo in-process anche in quei casi in cui le ganasce occupano praticamente tutto lo spazio reso disponibile dalla particolare forma del pezzo (ad esempio nella lavorazione di perni di biella di alberi a gomito). Un ulteriore Importante vantaggio dell’invenzione consiste nella possibilità di effettuare, con ingombro estremamente limitato, verifiche relative non solo a dimensioni diametrali, ma anche a caratteristiche geometriche del pezzi, quali errori di conicità di superici cilindriche.
L’invenzione sarà ora illustrata - a scopi esemplificativi e non limitativi - con riferimento alle annesse tavole di disegni, nelle quali ;
la figura 1 è una sezione trasversale schematica di una macchina utensile microfinitrice secondo l'invenzione,
la figura 2 è una vista trasversale Ingrandita di un dettaglio della macchina di figura 1, con alcuni particolari In sezione, che mostra un dispositivo secondo la presente invenzione,
la figura 3 è una prima sezione longitudinale del particolare di figura 2, secondo la traccia Ili-Ili di figura 2,
la figura 4 è una seconda sezione longitudinale dei particolare di figura 2, secondo la traccia IV-IV di figura 2,
la figura 5 è una vista prospettica esplosa di alcuni particolari delia macchina delle figure 2 e 3, e la figura 6 è una vista schematica frontale di una macchina utensile microfinitrice, in una particolare applicazione.
La macchina schematizzata nelle figure 1-5 è impiegata per operazioni di mlcrofinitura della superficie cilindrica 1 di un pezzo 2, e comprende una struttura di lavorazione 4 con due ganasce contrapposte 6, 8 che definiscono rispettive superfici di riferimento meccanico 10, 12. La ganascia 6 è connessa ad un membro rotante 14 in modo noto, ad esemplo fisso, non mostrato in figura. La ganascia 8 è connessa ad un membro rotante 16 mediante un perno trasversale 15, ed un nastro abrasivo 18 è sostenuto dal membro rotante 16 in modo tale che una porzione di lavoro di tale nastro 18 si trovi in corrispondenza della superficie di riferimento 12. Il nastro nastro 18 viene periodicamente sottoposto ad un moto di avanzamento, mediante opportuni dispositivi schematizzati in figura 1, allo scopo di rinnovare la porzione di lavoro.
Si noti che la ganascia 6 può essere connessa al relativo membro 14 in modo diverso da quanto schematicamente illustrato nelle figure, ad esempio con un perno trasversale, disposto in modo analogo al perno 15 della ganascia 8, o con un diverso dispositivo, che consenta limitate oscillazioni alla ganascia 6 per garantire l’accoppiamento fra la superficie di riferimento meccanico 10 e la superficie cilindrica 1 da controllare.
I membri rotanti 14, 16 sono a loro volta connessi ad un telaio 20 mediante fulcri, schematizzati In figura 1 con i riferimenti 22, 24 e sono tra loro collegati attraverso un dispositivo di azionamento 26, per ottenere movimenti simmetrici di rotazione delle ganasce 6, 8,' in chiusura sul pezzo 2, e comprimere detta porzione del nastro 18 fra la superficie di riferimento 12 e la superficie 1 da lavorare, come mostrato in figura 1.
Mezzi di controllo della lavorazione della superficie 1 comprendono un dispositivo di rilevamento 30 connesso alla ganascia 6 per controllare dimensioni diametrali della superficie 1.
li dispositivo 30 comprende un elemento di supporto 32 e due coppie di teste comparatrici 33, 34 e 35, 36, ad esempio di tipo elettromeccanico, ad esso fissate mediante coppie di viti indicate In figura 5 con il numero 38. Le teste 33-36 comprendono, rispettivamente, tastatori 40, 41, 42, 43, e bracci mobili 44, 45, 46, 47, ed hanno identica struttura, schematicamente illustrata in figura 2 con riferimento alla testa 33. In particolare, ciascuna testa comprende un equipaggio 50, sostanzialmente Integrale, che definisce detto braccio mobile 44, una parte fissa 52, rigidamente connessa all’elemento di supporto 32, ed una porzione flessibile a sezione ridotta 54 che definisce un asse di rotazione, ed in particolare può deformarsi elasticamente per consentire movimenti di rotazione del braccio 44 rispetto alla parte fìssa 52. Battute registrabili 56 sono connesse alla parte fissa 52 per cooperare con il braccio 44 e limitarne I movimenti di rotazione. Un trasduttore di tipo induttivo, Indicato In figura con il riferimento 58, comprende due parti mutuamente mobili (avvolgimenti e nucleo) fissate rispettivamente alla parte fissa 52 ed al braccio mobile 44, e fornisce segnali elettrici in seguito a movimenti del tastatore 40 e dei braccio 44. Un diverso tipo di trasduttore può essere impiegato per rilevare tali movimenti, quale ad esempio un estensimetro fissato all’equipaggio 50 in corrispondenza della porzione flessibile a sezione ridotta 54, per fornire segnali elettrici in seguito a deformazioni di tale sezione 54.
Inoltre, l'equipaggio 50 della testa 33 può essere realizzato in modo diverso, ad esemplo non integrale, e l’asse di rotazione per il braccio mobile 44 essere definito da mezzi a fulcro di tipo noto, diversi rispetto alla porzione flessibile 54.
Una guarnizione metallica 60, sostanzialmente tubolare, ha estremità connesse all’equipaggio 50, ed alloggia l’equipaggio 50 stesso, ad eccezione dell'estremità libera del braccio 44 che reca il tastatore 40. Una porzione della guarnizione 60 presenta una struttura a soffietto che conferisce caratteristiche di flessibilità, consentendo di non ostacolare i movimenti del braccio 44.
Elementi adattatori 62, 63, 64, 65, sono fissati alle estremità libere dei bracci 44-47 mediante coppie di viti 66, e recano, ad esempio mediante un accoppiamento filettato registrabile, come mostrato In figura 5, i tastatori 40-43.
I mezzi di controllo della lavorazione comprendono inoltre un’unità di elaborazione e comando 68, elettricamente collegata alle teste comparatrici 33-36 ed a varie parti della macchina, In modo non mostrato in figura, per ricevere i segnali elettrici dei trasduttori 58 e comandare movimenti della macchina, in particolare movimenti di awicinamento/allontanamento reciproco delle ganasce 6, 8 (attraverso 1 dispositivi di azionamento 26) e movimenti mutui fra la struttura 4 ed il pezzo 2 da lavorare (secondo il funzionamento illustrato nei seguito), ed altre eventuali registrazioni di parti di macchina, In base al risultati di elaborazioni di tali segnali.
L’elemento di supporto 32, come mostrato in figura 5, è in sostanza costituito da un corpo principale 70, di forma piatta, e due flange di sostegno 71, 72, sostanzialmente perpendicolari al corpo principale 70, che presentano fori passanti 73 per il posizionamento ed il fissaggio delle teste 33-36 mediante le coppie di viti 38.
II corpo principale 70 definisce una superficie interna 75 e presenta una porzione centrale 74 di riferimento e fissaggio, con spessore ingrossato ed una superficie interna di contatto 76 che giace su un diverso piano, sporgente, rispetto a detta superficie interna 75. La porzione centrale 74 comprende superfici 77 di riferimento trasversale, e due aggetti 78, 79 che definiscono superfici di riferimento radiale, ed una coppia di fori passanti 80 per il fissaggio dell’elemento di supporto 32 alla ganascia 6. La ganascia 6 presenta opportune aperture e sedi per alloggiare il dispositivo di rilevamento 30, ed in particolare: una prima sede 82, sostanzialmente a C, definita in un lato della ganascia 6 per alloggiare sia II corpo principale 70 che due teste comparatrici contrapposte 33 e 34; seconde sedi 84, 85, mutuamente parallele, per alloggiare, rispettivamente, le teste comparatrici contrapposte 35 e 36; aperture passanti 86, 87, fra la prima sede 82 e ciascuna delle seconde sedi 84, 85, per alloggiare le flange di sostegno 71, 72; e' un incavo centrale di fissaggio 88, realizzato in una posizione centrale
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della prima sede 82, per alloggiare e riferire la porzione centrale di fissaggio 74 dell'elemento 32. In corrispondenza dell’Incavo 88, la ganascia 6 definisce una superfìcie di appoggio 89 e presenta una coppia di fori filettati 90. Una coppia di viti dei serraggio 92 è alloggiata nella coppia di fori 80 della porzione centrale 74, e si Impegna nella coppia di fori filettati 90, per il bloccaggio dell'elemento di supporto 32 alla ganascia 6.
Il montaggio del dispositivo di rilevamento 30 sulla ganascia 6 può comprendere questa sequenza di operazioni: 1) le teste 33 e 34 sono riferite e fissate alle flange 71, 72 mediante le viti 38 nei rispettivi fori 73; I tastatori 40, 41 vengono in tal modo a trovarsi su posizioni contrapposte; 2) l’elemento di supporto 32, con la teste 33 e 34, è posizionato nella sede 82 e nelle aperture 86, 87, riferito mediante la cooperazione fra la porzione centrale 74 (superfici 77 e aggetti 78, 79) e superflcl dell'Incavo 88, e fissato mediante le viti 92; 3) la teste 35, 36 sono riferite e fissate alle flange 71, 72 mediante le viti 38 nei rispettivi fori 73, e alloggiano nelle sedi 84, 85 della ganascia 6, con I tastatori 42, 43 mutuamente contrapposti.
Il funzionamento della macchina delle figure 1-5 è il seguente.
Il pezzo 2 è supportato e riferito lungo un asse longitudinale mediante mezzi noti non mostrati nelle figure, ed I membri rotanti 14, 16 della struttura di lavorazione 4 sono fatti ruotare mediante il dispositivo 26, sotto il controllo dell’unità 68, per portare le ganasce 6, 8, in mutuo avvicinamento, verso il pezzo 2 fino ad una posizione di lavoro nella quale le superfici di riferimento meccanico 10, 12 si chiudono sulla superficie 1, e la superficie 12 della ganascia 8 spinge una porzione del nastro abrasivo 18 contro la superficie 1 da lavorare. In tale posizione di lavoro, le coppie di tastatori 40, 41 e, rispettivamente, 42, 43, si vengono a trovare In corrispondenza di due sezioni trasversali parallele della superficie 1 del pezzo 2 (indicate In figura 3 con le tracce S1 ed S2), i tastatori di ogni coppia 40, 41 e 42, 43 risultando a contatto con zone diametralmente opposte di ciascuna di dette sezioni S1, S2.
In una prima fase di messa a punto, le suddette operazioni sono effettuate su un pezzo campione 2 con una superficie cilindrica 1 avente dimensioni diametrali note, preferibilmente uguali alle dimensioni nominali che 11 pezzo deve assumere al termine della lavorazione. In tale fase avviene dapprima un azzeramento meccanico, durante il quale viene registrata la posizione del tastatori 40-43, quindi un azzeramento elettrico, agendo su opportuni comandi dell’unità di elaborazione 68 per definire una corrispondenza fra una posizione meccanica di riferimento dei tastatori 40-43 ed I relativi segnali elettrici trasmessi dal trasduttori 58 ed elaborati nell’unità 68.
Terminate le operazioni di messa a punto, Il pezzo campione è sostituito con un pezzo 2 da lavorare, e le ganasce 6, 8 sono portate a contatto con la relativa superficie cilindrica 1.
Il pezzo 2 è quindi posto In rotazione attorno all'asse longitudinale - mediante mezzi noti non visibili nella figura 1 ma sostanzialmente simili a quelli illustrati nella figura 6 e descritti nel seguito - dando inizio alle operazioni di microfin Itura. Il movimento complessivo fra II pezzo 2 e la struttura di lavorazione 4 può inoltre comprendere limitate oscillazioni mutue in direzione longitudinale.
Nel corso della rotazione le dimensioni diametrali della superficie cilindrica 1 in corrispondenza di due diverse sezioni S1, S2 (o di un limitato Intorno di tali sezioni, definito dall’entità delle suddette oscillazioni longitudinali) sono controllate mediante l'elaborazione dei segnali elettrici forniti dai trasduttori 58 delle coppia di teste 33, 34 e 35, 36. Attraverso ulteriori elaborazioni di tali segnali elettrici, che prevedono ad esempio un confronto fra i segnali di una (33, 34) e dell'altra (35, 36) delle coppie di teste, l'unità 68 può rilevare eventuali errori di conicità della superficie 1.
Inoltre, quando, sulla base del segnali forniti da una sola (33, 34) delle due coppie di teste, l'unità 68 rileva il raggiungimento della dimensione diametrale desiderata, la stessa unità 68 invia un comando di arresto della lavorazione, per fermare, ad esemplo, la rotazione (ed eventuale oscillazione) del pezzo 2, ovvero per rilasciare la pressione delle ganasce 6, 8 dalla superficie 1, allontanando mutuamente i membri rotanti 14, 16.
Il controllo della lavorazione mediante l'unità 68 appena descritto In modo schematico, è solo un esempio di come possono essere utilizzati i segnali delle teste 33-36 per effettuare un controllo Inprocess di dimensioni e caratteristiche geometriche della superficie cilindrica 1. Anche il rilevamento di errori di conicità può ad esempio essere utilizzato per effettuare in modo automatico registrazioni di parti di macchina, tendenti a correggere detti errori, in un modo strettamente legato alla struttura della macchina e che esula dal contenuto della presente invenzione.
Si noti che, in seguito al serraggio dei membri 14, 16 sul pezzo 2, ed alla pressioni della superficie di riferimento 10 sulla superficie 1, la ganascia 6 può subire delle deformazioni, tendenti In particolare ad allontanare una dall’altra le zone di estremità della superficie 10. Grazie al particolare fissaggio fra l'elemento di supporto 32 e la ganascia 6, che si trovano a contatto solo in corrispondenza di una zona centrale limitata di entrambi (connessione della porzione centrale 74 alla superficie 89 dell’incavo centrale 88, e relative battute di riferimento, in particolare gli aggetti 78, 79 che si trovano In corrispondenza di tale zona centrale), le possibili deformazioni della ganascia 6 non vengono in sostanza trasmesse all'elemento 32. in tal modo, le posizioni mutue fra le teste comparatricl di ciascuna coppia 33, 34 e 35, 36 non sono alterate, garantendo un corretto rilevamento relativo alle dimensioni diametrali controllate.
E' evidente che la connessione fra elemento di supporto 32 delle teste 33-36 e ganascia 6, può essere realizzata in modo diverso da quanto illustrato, a titolo di esempio, nelle figure, ed In particolare la porzione 74 e l’incavo 88 di fissaggio, possono essere sostituiti da porzioni superficiali e riferimenti meccanici di differente costruzione, e comunque tali da garantire un fissaggio in una sola zona centrale limitata.
Le dimensioni estremamente contenute dell’insieme comprendente la ganascia 6 ed il dispositivo 30 consentono inoltre di effettuare un controllo in-process della lavorazione sulla macchina microfinitrice, superando problemi dovuti a spazio ed accessibilità particolarmente ridotti, poiché tali dimensioni, in particolare lungo la direzione assiale della superficie 1 da controllare, non si estendono in sostanza al di là dello spessore della ganascia 6 stessa. La semplicità costruttiva ed applicativa dello stesso dispositivo 30 garantiscono poi costi notevolmente contenuti.
Si noti ancora che le sedi 82, 84, 85 e le aperture 86, 87 definite nella ganascia 6, che contribuiscono a contenere l’ingombro della struttura di lavorazione 4 in termini estremamente contenuti, possono aumentare la cedevolezza e la deformabilità della ganascia 6 stessa. Questo aspetto risulta comunque ininfluente, grazie al particolare fissaggio dell'elemento di supporto 32 alla ganascia 6 In corrispondenza di una zona di estensione limitata, I cui vantaggi sono già stati in precedenza sottolineati.
La macchina di figura 6, per la lavorazione dei perni di biella 100 di un albero a gomiti 99, comprende mezzi di supporto ed azionamento per l'albero, schematizzati con una punta 102 ed una contropunta 104, che definiscono un asse di rotazione longitudinale lungo il quale l'asse dell’albero 99 è disposto, ed unità di lavorazione 106 connesse a rispettivi dispositivi articolati di tipo noto, non mostrati in figura, che consentono a ciascuna unità 106 di effettuare la lavorazione di un rispettivo perno 100 che ruota in modo eccentrico, nel corso di rotazioni dell’albero 99 attorno all’asse longitudinale (solo due unità 106 sono illustrate in figura). I mezzi di supporto ed azionamento 102, 104 sono connessi ad un'unità di elaborazione e comando 68’, che comanda dette rotazioni, ed eventuali oscillazioni longitudinali, come in precedenza accennato con riferimento alla figura 1.
Ciascuna unità di lavorazione 106 ha struttura simile a quanto illustrato in figura 1, con una coppia di ganasce 6, 8, un nastro abrasivo 18, e membri rotanti 14, 16 connessi ad un telaio 20, ed un dispositivo di rilevamento 30 fissato alla ganascia 6.
Il funzionamento della macchina secondo l'applicazione di figura 6 à simile a quello della macchina di figura 1. Tale applicazione evidenzia tuttavia alcuni vantaggi offerti dalla presente invenzione, In particolare la possibilità, grazie alle ridotte dimensioni del dispositivo di rilevamento 30, di realizzare, con mezzi estremamente semplici ed economici, un controllo in-process particolarmente affidabile delle dimensioni diametrali e di altre caratteristiche geometriche, quali la conicità, del pezzo 2, in assenza di sostanziali problemi meccanici e di Ingombro che interferiscano con le normali operazioni di lavorazione della macchina utensile.
Un dispositivo secondo l’invenzione può naturalmente essere applicato ad una macchina mlcrofinltrice con particolari costruttivi diversi rispetto a quelli delle figure, ad esempio comprendente una ganascia (6) che presenta una superficie di riferimento meccanico per il pezzo 2 di forma diversa rispetto alla superficie cilindrica 10 illustrata (ad esempio un "V di riferimento).
Un dispositivo secondo la presente Invenzione può prevedere la presenza di una sola coppia di teste comparatrici, ad esempio le teste 33, 34, che rilevano dimensioni diametrali su una sola sezione, In sostanza secondo quanto visibile In figura 2. 1 vantaggi relativi al particolare fissaggio dell'elemento di supporto 32 In una zona limitata della ganascia 6, e la possibilità di contenere le dimensioni globali della strutura di lavorazione 4, sono esatamente gli stessi sotolineati In precedenza con riferimento al dispositivo Illustrato e comprendente due coppie di teste.
E' ancora possibile una realizzazione dell'Invenzione in una macchina comprendente due nastri abrasivi, del tuto simili al nastro 18, spinti contro la superficie 1 da entrambe le ganasce, 6 e 8. Tale realizzazione, che non è Illustrata nelle figure, prevede l’Impiego di elementi adattatori noti, diversi dagli elementi 62-85 di figura 5, che consentono al tastatori 40-43 di toccare la superficie 1 scavalcando il nastro che viene spinto dalla ganascia 6.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (30,68;68') per controllare caratteristiche dimensionali di una superficie a simmetria di rotazione (1) di un pezzo meccanico (2), nel corso delia lavorazione su una macchina microfinitrice che comprende due ganasce mobili (6,8) ed almeno un nastro abrasivo (18), disposto fra una delle ganasce (8) ed il pezzo (2), con ■ almeno una coppia di teste comparatrici (33,34;35,36) con rispettivi tastatori mobili (40-43) ati a toccare porzioni diametralmente opposte della superficie cilindrica da controllare (1) in corrispondenza di una sezione (S1) di tale superficie cilindrica (1), ciascuna testa comparatrice comprendendo un trasdutore (58) ato a fornire segnali elettrici responsivi della posizione del rispettivo tastatore mobile (40-43), e ■ un’unità di elaborazione (68;68’) elettricamente connessa alle teste (33,34;35,36) e atta a ricevere ed elaborare deti segnali eletrici, caratterizzato dal fato che il dispositivo (30,68 ί;68 comprende un elemento di supporto (32) connesso ad una delle ganasce (8), le teste comparatrici (33,34;35,36) di detta coppia essendo fissate all’elemento di supporto (32), e dal fatto che detto elemento di supporto (32) comprende una porzione centrale di fissaggio (74) connessa alla relativa ganascia (6) in una zona centrale limitata (88) di quest’ultima (6).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, per il controllo di errori di conicità di una superficie cilindrica (1), comprendente un’ ulteriore coppia di teste comparatrici (35,36), sostanzialmente slmili alle teste (33,34) di detta almeno una coppia, pure fissate all’elemento di supporto (32), in posizioni tali che i rispettivi tastatori (42,43) possono toccare porzioni diametralmente opposte in corrispondenza di una diversa sezione (S2) della superficie cilindrica da controllare (1).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, nel quale ciascuna testa (33,34;35,36) di ognuna di dette coppie è fissata all’elemento di supporto (32) affiancata ad una testa (35,36:33,34) dell’altra coppia.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, nei quale l'elemento di supporto (32) presenta un corpo principale (70), comprendente detta porzione centrale di fissaggio (74), e due flange di sostegno (71,72), presso estremità opposte del corpo principale (70), le teste comparatrici (33,34;35,36) di ogni coppia essendo fissate ad una ed all’altra di dette flange di sostegno (71,72).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, nel quale detto corpo principale (70) presenta superflci di riferimento trasversale (77) ed aggetti di riferimento radiale (78,79) In corrispondenza di detta porzione centrale di fissaggio (74).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, nel quale ciascuna testa comparatrice (33,34;35,36) comprende un equipaggio sostanzialmente integrale (50) che definisce una parte fissa (52) connessa all’elemento di supporto (32), un braccio mobile (44) che reca detto tastatore (40-43), ed una porzione flessibile a sezione ridotta (54) atta a consentire movimenti del braccio mobile (44) rispetto alla parte fissa (52).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, nel quale il trasduttore (58) è di tipo induttivo.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, nel quale ciascuna testa comparatrice (33,34;35,36) comprende una guarnizione metallica (60) tubolare, che alloggia detto trasduttore (58) e parte di detto equipaggio sostanzialmente integrale (50).
  9. 9. Macchina utensile microfinitrice per la lavorazione di superflci cilindriche (1;100) di un pezzo meccanico (2;99), comprendente ■ mezzi di supporto ed azionamento (102,104) per il pezzo (2;99), atti a definire un asse longitudinale di rotazione ed a provocarti movimenti di rotazione del pezzo (2;99) attorno a tale asse, ■ almeno un nastro abrasivo (18) atto a lavorare la superficie (1;100) del pezzo (2;99), ■ una struttura di lavorazione (4), con due ganasce (6,8) contrapposte che recano superfici di riferimento meccanico (10,12) per la superficie (1;100) da lavorare, le ganasce (6,8) essendo atte a compiere movimenti simmetrici di avvicinamento e allontanamento reciproco per comprimere il nastro abrasivo (18) contro la superficie (1; 100) da lavorare, e ■ mezzi di controllo con un'unità di elaborazione e comando (68;68') atta a comandare i movimenti delle ganasce (6,8) e del pazzo (2;99), nella quale i mezzi di controilo comprendono un dispositivo di rilevamento (30) con - un elemento di supporto (32) connesso ad una delle ganasce (6) in corrispondenza di una zona centrale limitata (88) di quest’ultlma (6), ed - almeno una coppia di teste comparatrici (33,34;35,36) fissate all’elemento di supporto (32) e comprendenti, ciascuna, - un braccio mobile (44,45;46,47), - un tastatore (40, 41 ;42,43) fissato ad un’estremità del braccio mobile, - mezzi a fulcro (54) che consentono movimenti dei braccio mobile (44,45;46,47) rispetto all’elemento di supporto (32), e - un trasduttore (58) atto ad fornire all'unità di elaborazione e comando (68;68’) segnali elettrici responsivi della posizione del tastatore (40,41 ;42, 43).
  10. 10. Macchina utensile microfinitrice secondo la rivendicazione 9, nella quale detta ganascia (6) cui è connesso l’elemento di supporto (32) definisce sedi di alloggiamento (82,84,85), Il dispositivo di rilevamento (30) essendo alloggiato in dette sedi (82,84,85).
  11. 11. Macchina utensile microfinitrice secondo la rivendicazione 10, nella quale il dispositivo di rilevamento (30) comprende due coppie di teste comparatrici (33,34;35,36) fissate a detto elemento di supporto (32), ί tastatori (40,41 ;42, 43) delle due coppie di teste (33,34;35,36) essendo atti a cooperare con la superficie da controllare (1) in corrispondenza, rispettivamente, di una prima e di una seconda coppia di zone diametralmente opposte di tale superficie (1).
  12. 12. Macchina utensile microfinitrice secondo la rivendicazione 11, nella quale detta ganascia (6) cui è connesso l’elemento di supporto (32) definisce aperture passanti (86,87), l’elemento di supporto (32) comprendendo due flange di sostegno (71,72) parzialmente alloggiate in dette aperture passanti (86,87), le teste comparatrici (33,34;35,36) di ciascuna di dette due coppie essendo fissate ad una ed all’altra delle flange di sostegno (71 ,72).
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, nella quale l’elemento di supporto (32) del dispositivo di rilevamento (30) comprende una porzione centrale di fissaggio (74), la relativa ganascia (6) comprendendo un incavo centrale (88) che definisce detta zona centrale limitata.
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