ITBO940563A1 - Apparecchiatura per il controllo, il fissaggio a vapore e l'asciugatura di calze e simili - Google Patents

Apparecchiatura per il controllo, il fissaggio a vapore e l'asciugatura di calze e simili Download PDF

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ITBO940563A1
ITBO940563A1 IT94BO000563A ITBO940563A ITBO940563A1 IT BO940563 A1 ITBO940563 A1 IT BO940563A1 IT 94BO000563 A IT94BO000563 A IT 94BO000563A IT BO940563 A ITBO940563 A IT BO940563A IT BO940563 A1 ITBO940563 A1 IT BO940563A1
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IT
Italy
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station
shapes
stockings
socks
fixing
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IT94BO000563A
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English (en)
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Luigi Guccini
Stafano Guccini
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Lamec Lavorazioni Meccaniche D
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Abstract

L'apparecchiatura per il controllo, il fissaggio a vapore e l'asciugatura di calze 20 e simili comprende una serie di forme 2 costituite da sagome piene di materiale trasparente e disposte a coppie, per l'inserimento su di esse di rispettive calze 20 da trattare. Le forme 2 sono portate in movimento intermittente da mezzi trasportatori 4 lungo un percorso anulare sviluppato secondo una direzione longitudinale. Le forme 2 attraversano in successione una stazione 9 di caricamento delle dette calze 20 da trattare su dette forme 2, una stazione 10 di controllo dei difetti di dette calze 20; una stazione 11, 12 di scarto delle calze 20 difettose; una stazione 13 di fissaggio all'interno di una camera a vapore 43, avente forma appiattita secondo un piano longitudinale coincidente con un piano di avanzamento di dette forme 2; una stazione di asciugatura 44; e una stazione 15 di estrazione e di allontanamento delle dette calze 20.

Description

"APPARECCHIATURA PER IL CONTROLLO, IL FISSAGGIO A VAPORE E L'ASCIUGATURA DI CALZE E SIMILI".
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente le apparecchiature per il trattamento delle calze. Più in particolare l'invenzione concerne un'apparecchiatura per il controllo, il fissaggio a vapore e l'asciugatura di calze da donna del genere dei collante e simili. Com'è noto, le calze da donna subiscono generalmente, dopo la fase di tintura, un trattamento termico di fissaggio mediante vapore e una fase di asciugatura; le calze sono sottoposte inoltre a una fase di confrollo della presenza di eventuali difetti, per lo scarto delle calze difettose. Per il controllo, il fissaggio e l'asciugatura delle calze sono note apparecchiature costituite generalmente da una torretta girevole, in maniera da portare successivamente le calze da trattare alle varie stazioni operative, fra cui una stazione di inserimento e una stazione di estrazione delle calze. Le calze vengono inserite su apposite forme, usualmente costituite da elementi tubolari metallici curvati che ne definiscono il profilo. Le forme sono portate, regolarmente distanziate, alla periferia della citata torretta girevole . Apparecchiature di questo tipo sono presentate ad esempio nel brevetto n.1231352 e nelle domande di brevetto n.B091A 000339 e n.FI91A 000233. Nelle apparecchiature citate l'inserimento delle calze sulle forme viene generalmente eseguito manualmente dall'operatore. Talora 1'inserimento è facilitato da un dispositivo atto ad aspirare la porzione di punta delle calze. Il controllo dei difetti viene eseguito osservando le calze per trasparenza, con l'ausilio di appositi dispositivi luminosi, disposti posteriormente alle forme in sosta nella stazione di controllo. Tali dispositivi luminosi sono costituiti ad esempio da una sorgente di luce posta all'interno di una scatola traslucida, in maniera da illuminare posteriormente le calze e consentirne l'ispezione visiva. La fase di fissaggio è realizzata introducendo le forme all'interno di una camera alimentata con vapore d'acqua ove il tessuto subisce una sagomatura permanente. Un requisito importante di tale fase di fissaggio è quello di minimizzare il volume della camera a vapore, in maniera da ridurre il consumo di vapore d'acqua e il tempo richiesto per l'immisione del vapore e lo svuotamento della camera dal vapore stesso. A questo scopo sono note camere a vapore realizzate da due gusci o pareti, di cui almeno uno mobile per l'apertura e la chiusura della camera. A titolo d'esempio il citato brevetto n.1225876 illustra un'apparecchiatura di fissaggio nella quale la camera del vapore ha pareti laterali contrapposte, di cui una stazionaria e una mobile per consentire la chiusura della camera, per l'immissione del vapore, e la successiva apertura, per lo spostamento delle forme. Sulle pareti suddette sono montati tamponi pressori per 1'impegno e la compressione delle calze sulle forme, quando la camera del vapore è in posizione di chiusura.
Nella soluzione illustrata dalla domanda di brevetto n.B091A 000339, l'apparecchiatura comprende una doppia camera del vapore atta a ricevere, in una sua posizione aperta, rispettive coppie di forme. Detta camera del vapore è realizzata da due gusci mobili simmetricamente e atti ad essere associati a tenuta in corrispondenza di rispettivi margini frontali; i gusci citati hanno pareti aderenti alle forme in posizione di chiusura.
L'estrazione delle calze dalle forme viene realizzata infine mediante dispositivi che provvedono generalmente ad afferrare le calze stesse e a spostarle longitudinalmente alle forme. Nelle apparecchiature citate in precedenza un inconveniente notevole è costituito dalla ridotta produttività conseguente alle limitazioni del tempo di permanenza delle forme all'interno della camera a vapore. Tale tempo determina infatti la cadenza delle altre fasi operative, di per sé più veloci, e non può essere aumentato senza diminuire contemporaneamente la produttività dell'apparecchiatura. D'altra parte la riduzione del tempo di fissaggio al di sotto di un valore limite pregiudica il buon risultato del trattamento termico. Lo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un'apparecchiatura che consenta di operare efficacemente il controllo, il fissaggio a vapore e l'asciugatura di calze e simili, nel contempo assicurando una elevata produttività e ottimali condizioni di lavoro. Lo scopo citato viene ottenuto in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:
- la fig.l illustra una vista in pianta schematica di un'apparecchiatura per il trattamento di calze da donna del genere dei collants;
- la fig.2 ne illustra una corrispondente vista laterale;
- la fig.3 illustra una vista laterale di una coppia di forme di tale apparecchiatura in corrispondenza della stazione di caricamento delle calze, in una fase iniziale dell'inserimento di tali calze sulle forme stesse; - la fig.4 illustra una vista in sezione di tale stazione di caricamento secondo il piano IV-IV di fig.3;
- le figg.5 e 6 illustrano corrispondenti viste della medesima stazione di caricamento, in una fase finale dell'inserimento delle calze sulle forme;
la fig.7 illustra una vista in sezione trasversale della suddetta stazione di caricamento secondo il piano VII-VII di fig.3;
- la fig.8 illustra una corrispondente vista in sezione trasversale della stazione di caricamento, secondo il piano VIII-VIII di fig.5;
- le figg.9a e 9b illustrano una diversa forma realizzativa della stazione di caricamento, in diverse fasi operative;
- le figg.lOa e 10b illustrano una ulteriore forma realizzativa della stazione di caricamento, in diverse fasi operative;
- la fig.ll illustra una vista laterale della suddetta coppia di forme in corrispondenza della stazione di controllo dei difetti delle calze;
- la fig.12 illustra una vista in sezione secondo il piano XII-XII di fig.ll;
- le figg.l3a e 13b illustrano una vista in sezione verticale della stazione di fissaggio della suddetta apparecchiatura, in fasi operative diverse;
- la fig.14 illustra ne illustra parzialmente una corrispondente vista dall'alto;
- le figg.l5a e 15b illustrano una vista in sezione di un particolare della citata stazione di fissaggio, secondo il piano XV-XV di fig.14, in fasi operative diverse;
- la fig.16 illustra una vista laterale di una coppia di forme in corrispondenza della stazione di estrazione delle calze, in una fase iniziale dell'estrazione di tali calze dalle forme stesse;
- la fig.17 illustra una corrispondente vista frontale di tale stazione di estrazione;
- la fig.18 illustra la medesima vista frontale della stazione di estrazione, in una fase intermedia dell'estrazione delle calze dalle dette forme;
- la fig.19 illustra una vista in sezione della suddetta stazione di estrazione secondo il piano XIX-XIX di fig.18 ;
- la fig.20 illustra una vista frontale di una porzione inferiore della suddetta stazione di estrazione;
- la fig.21 ne illustra una vista in sezione trasversale secondo il piano XXI-XXI di fig.20;
- la fig.22 illustra una vista in sezione secondo il piano XXII-XXII di fig.21;
- la fig.23 illustra una vista in pianta schematica di mezzi di rotazione relativa delle dette forme;
- la fig.24 illustra la medesima vista in pianta dei detti mezzi di rotazione delle forme, in una diversa fase operativa;
- le figg.25a e 25b illustrano una vista in sezione verticale dei detti mezzi di rotazione delle forme, secondo il piano XXV-XXV di fig.23, in diverse fasi operative. Con riferimento alle suddette figure, è indicata con 1 un'apparecchiatura per il controllo, il fissaggio a vapore e 1'asciugatura di calze da donna del genere dei collants e simili.
L'apparecchiatura 1 porta in movimento intermittente secondo un percorso anulare una serie di forme 2, disposte a coppie, per l'inserimento su di esse di rispettive calze 20 da trattare. Le forme 2 sono realizzate rispettivamente da sagome piene di vetro, opportunamente sagomate .
Più in particolare, come illustrato in dettaglio in fig.3, le forme 2 hanno foggia appiattita e profilo restringentesi verso l'estremità libera, corrispondente in sostanza al piede delle calze.
Le forme 2 sono rivolte verso il basso, per consentire l'inserimento delle calze dal basso verso l'alto, e sono sostenute superiormente, tramite rispettivi steli 3, da una coppia di catene 4 che definiscono il citato percorso anulare. Tale percorso anulare si sviluppa secondo una direzione longitudinale definita da una intelaiatura 5 fissa. Le catene 4 si avvolgono su una puleggia 6, a un'estremità dell'intelaiatura 5, e su una corrispondente coppia di rocchetti 7, all'estremità opposta della stessa intelaiatura 5. La puleggia 6 è azionata da un organo motore 8 per l'avanzamento intermittente delle forme 2. L'azionamento del motore 8 consente di portare le forme 2 successivamente in una stazione 9 di caricamento delle calze da trattare; in una stazione 10 di controllo dell'eventuale presenza di difetti; in una prima stazione 11 e una seconda stazione 12 di scarto delle calze difettose; in una stazione 13 di fissaggio all'interno di una idonea camera a vapore; in una stazione di asciugatura 14; e infine in una stazione 15 di estrazione e di allontanamento delle calze 20. Opportunamente le coppie di forme 2 sono suscettibili di rotazione relativa, attorno a un perno 16 di incernieramento reciproco, in maniera tale per cui una delle due forme possa andare ad accostarsi all'altra. Tale rotazione è attuata, mediante mezzi illustrati nel seguito, a valle della citata stazione di asciugatura 14, per consentire la successiva operazione di estrazione delle calze nella stazione 15. Per far ciò ovviamente una sola delle due forme 2 è vincolata rigidamente alle catene 4, mediante lo stelo 3, in posizione fissa, mentre l'altra è girevole sul perno di incernieramento 16. Le forme 2 sono riportate nella posizione divaricata a monte della stazione di caricamento 9. Come illustrato e difeso con contemporanea domanda di brevetto n.B094A 000 a nome della medesima Richiedente, la stazione di caricamento 9 prevede un primo organo 17 di presa delle calze 20 da inserire sulle forme 2, costituito da una pinza disposta centralmente alla coppia di forme 2 in sosta nella stazione 9 (si vedano figg.3 e 4). La pinza 17 è costituita da un braccio 18 fisso a un telaio 19 e da un braccio mobile 21 che è incernierato allo stesso telaio 19 secondo un asse orizzontale. Il braccio mobile 21 è assoggettato all1azione di un organo attuatore 22 portato dal detto telaio 19. I bracci 18, 21 della pinza sono dotati di cuscinetti 23 di materiale spugnoso per la presa delle calze 20. Il telaio 19 è vincolato allo stelo 25 di un martinetto 26 avente l'asse disposto in una direzione perpendicolare al piano definito dalla detta coppia di forme 2 in sosta nella stazione 9. Il martinetto 26 è supportato da una slitta 27 scorrevole su una colonna 28 verticale. La slitta 27 è azionata di moto alternativo da un martinetto 29 a corsa lunga, del tipo privo di stelo. Allo stelo 25 del martinetto 26 è resa solidale anche una traversa 30 recante alle estremità ulteriori organi di presa 31, costituite da pinze laterali alle forme 2 in sosta nella stazione 9 (si veda fig.7).
Le pinze laterali 31 prevedono rispettivi bracci mobili 32 che sono incernierati alla traversa 30 secondo un asse verticale, in maniera da serrarsi sulla stessa traversa 30. I bracci mobili 32 sono assoggettati all'azione di relativi organi attuatori 33 articolati alla traversa 30. I bracci 32 e la traversa 30 portano, nelle zone di serraggio reciproco, relativi cuscinetti 34 di materiale spugnoso per la presa delle calze 20.
La traversa 30 è guidata sulla slitta 27 mediante una coppia di steli di guida 35. L'azionamento delle pinze 17 e 31 è controllato da un organo sensore 24 del tipo a fotocellula, disposto sul braccio fisso 18 in maniera da segnalare l'effettiva presenza delle calze sulle forme 2. Lo scorrimento della slitta 27 sulla colonna 28 determina lo spostamento delle pinze 17, 31 fra una posizione abbassata, in cui le stesse pinze 17, 31 afferrano le calze 20, e una posizione sollevata, in cui le calze inserite sulle forme 2 vengono rilasciate dalle suddette pinze 17, 31. Nella forma realizzativa illustrata in figg.9a e Sb, i cuscinetti delle pinze laterali 31 sono realizzati mediante rullini 36 portati girevoli in posizioni corrispondenti dalla traversa 30 e dai bracci mobili 32 di dette pinze 31. Ciò consente di migliorare lo scorrimento del materiale in direzione trasversale alle forme, conseguente al variare progressivo della larghezza delle stesse forme, crescente dal basso verso l'alto. In pratica lo scorrimento citato del materiale provoca la rotazione dei rullinì 36, girevoli secondo un asse verticale. Nella forma realizzativa illustrata in figg.lOa e 10b invece, allo stesso scopo, i cuscinetti 34 delle pinze laterali 31 sono portati da rispettivi organi cursori 37 guidati lungo i bracci mobili 32 e la traversa 30, leggermente contrastati da mezzi a molla 38 . In questo caso ovviamente i cuscinetti 34 delle pinze 31 scorrono in direzione trasversale alle forme 2, durante il sollevamento delle calze 20, evitando tensioni alle calze stesse. In pratica cioè i cuscinetti 34 seguono lo spostamento trasversale del materiale, vincendo la leggera resistenza offerta dalle molle 38.
Come illustrato e difeso con contemporanea domanda di brevetto n.B094A OOO565 a nome della medesima Richiedente, la stazione 10 di controllo dei difetti prevede una sorgente luminosa 39 posta all'interno di un involucro 40 che è chiuso frontalmente da un pannello 41, preferibilmente di materiale traslucido (figg.ll e 12). La sorgente luminosa 39 è disposta posteriormente alle forme 2 in sosta nella stazione di controllo 10, in maniera da illuminare posteriormente le calze 20 e consentirne l'ispezione visiva (si veda in particolare fig.ll) . Tale ispezione visiva è resa evidentemente possibile dal fatto che la sorgente luminosa 39 posteriore è utilizzata in combinazione con le forme 2 costituite da sagome piene di materiale trasparente, in particolare di vetro, sicché le calze 20 possono essere osservate in trasparenza. E' da notare inoltre che le forme 2 di vetro consentono l'ispezione visiva dell'intera superficie delle calze, cosa che non avviene con le tradizionali forme costituite da elementi tubolari metallici.
Come illustrato e difeso con contemporanea domanda di brevetto n.B094A 000..., a nome della medesima Richiedente, la stazione di fissaggio 13 prevede un involucro 42 che definisce all'interno la camera a vapore 43 (figg.l3a e 14). L’involucro 42 ha forma appiattita secondo un piano longitudinale coincidente con il piano di avanzamento delle forme 2. L'involucro 42 è dotato, all'ingresso e all'uscita, di portelli di chiusura 44 incernierati lateralmente, su rispettivi perni 45 ad asse verticale. Le forme 2 attraversano una feritoia longitudinale 46 praticata sulla parete superiore dell'involucro 42. La feritoia 46 è atta ad essere chiusa, attorno alle forme 2, da una coppia di paratie 47 incernierate su relativi alberi 48 montati longitudinalmente ai lati dell'involucro 42; le paratie 47 sono oscillabili su azionamento rispettivamente di un primo martinetto 49 e di un secondo martinetto 50, tramite relativi leverismi 51, 52. Le paratie 47 portano ciascuna una coppia di guarnizioni 53, 54 sviluppate longitudinalmente alle stesse paratie e disposte su facce perpendicolari di queste ultime, rispettivamente inferiori e laterali in configurazione di chiusura della feritoia 46. Le guarnizioni inferiori 53 sono atte a far tenuta sulla citata parete superiore dell'involucro 42, mentre le guarnizioni laterali 54 fanno tenuta l'una sull'altra (fig.14). E' da notare che le guarnizioni 53, 54 sono realizzate di materiale elastico, per modo che esse possono avvolgere le forme 2 passanti attraverso la feritoia 46, facendo tenuta su queste ultime. L'ottimale tenuta delle guarnizioni 53, 54 sulle forme 2 è favorita dal fatto che tali forme 2 sono realizzate di vetro e sono inumidite dal vapore presente all'interno della camera di fissaggio 43. All'ingresso e all'uscita della camera di fissaggio, le paratie 47 riscontrano corrispondenti guarnizioni di tenuta 55 montate sui portelli 44. Per la chiusura della camera di fissaggio, i portelli 44 sono solidali a bracci 56 incernierati sui citati perni 45; in pratica sono previsti su ciascun portello 44 almeno due bracci di chiusura 56, montati oscillabili su piani orizzontali opportunamente distanziati . I bracci di chiusura 56 sono articolati, tramite un'appendice 57, allo stelo 58 di un relativo martinetto 59, incernierato a sua volta a lato dell'involucro 42. Il martinetto 59 comanda la rotazione dei bracci 56 fra una posizione di apertura del portello 44, indicata con la linea tratteggiata 44a in fig.14, e una posizione di chiusura. Come mostrato in figg.l5a e 15b, sono previsti inoltre organi 60 di serraggio dei portelli 44 atti ad assicurare una adeguata forza di chiusura per la tenuta a pressione della camera di fissaggio. Gli organi di serraggio 60 prevedono un chiavistello 61 guidato scorrevole verticalmente, su guide 62, su un lato dell'involucro 42 e azionabile di moto alternativo mediante un organo attuatore 63, vincolato all'involucro 42 stesso. Il chiavistello 61 reca sporgenti, ad altezze opportune, due perni 64 con estremità conica, disposti verticalmente coassiali. I perni 64 sono atti a impegnare, in posizione di serraggio, corrispondenti fori 65 praticati verticalmente sui bracci di chiusura 56, forzandone la chiusura stessa mediante la citata estremità conica. Come illustrato e difeso con contemporanea domanda di brevetto Π.Β094Α 000567 a nome della medesima Richiedente, la stazione di estrazione 15 prevede una piattaforma 66 mobile verticalmente su azionamento di un organo alternativo, ad esempio un martinetto 67 (si vedano fig.16 e 17) . La piattaforma 66 è guidata da steli 68, scorrevoli rispetto all'intelaiatura fissa dell'apparecchiatura. La piattaforma 66 porta scorrevole, secondo una direzione perpendicolare al piano delle forme 2, un organo superiore di presa e di sfilamento verso il basso delle calze 20, indicato con 69. L'organo di presa 69 prevede un telaio 70 mobile secondo la succitata direzione perpendicolare al piano delle forme 2 su azionamento di un martinetto 71 montato sulla piattaforma 66. Il telaio 70 porta una forcella 72 oscillabile su un perno 73 secondo un asse ugualmente perpendicolare al piano delle forme 2. I rebbi della forcella 72 portano scorrevoli rispettivi tamponi 74, contrapposti l'uno all'altro, azionabili da relativi organi attuatori 75 per l'avvicinamento o l'allontanamento reciproco. I tamponi 74 sono opportunamente dotati di cuscinetti 76 di materiale spugnoso (fig.19). L'oscillazione della forcella 72 è azionata, tramite un leverismo 77, da un martinetto 78 portato dal telaio 70. In particolare la forcella 72 può ruotare fra una posizione di disimpegno sollevata e una posizione operativa abbassata, indicata con la linea tratteggiata 72a in fig.16, nella quale i tamponi 74 sono disposti di fronte alle forme 2, per la presa delle calze 20 inserite sulle stesse forme 2. La stazione di estrazione 15 prevede inoltre un organo inferiore di presa e di sfilamento delle calze 20, indicato con 79 (fig.20). L'organo di presa 79 prevede una coppia di cinghie 80 disposte verticalmente da lati opposti rispetto alle forme 2 accostate. Le cinghie 80 si avvolgono su coppie di ruote 81 e sono azionate secondo versi opposti da mezzi di per sé noti, non illustrati nelle unite tavole di disegno. Le cinghie 80 sono divaricabili alla sommità, nella posizione indicata con le linee tratteggiate 80a, su azionamento di un organo attuatore 82 agente tramite un ingranaggio 83. Viceversa le cinghie 80 possono avvicinarsi in maniera da serrare fra di esse l'estremità inferiore delle forme 2. L'azione delle cinghie 80 è opportunamente coadiuvata da una lama retraibile 84, atta ad inserirsi fra le forme 2 accostate in corrispondenza della zona d'azione delle stesse cinghie 80 {si vedano figg.21 e 22). La lama 84 è portata da un telaio 85 mobile, su azionamento di un martinetto 86, secondo una direzione orizzontale sul piano mediano alle forme 2 accostate, in maniera da spostare la lama stessa nella posizione retratta 84a (fig.21). Il martinetto 86 è fissato a una piastra 87 traslabile a sua volta in direzione trasversale alla precedente, tramite un ulteriore martinetto 88, in maniera da spostare la lama 84 nella posizione di disimpegno 8b (fig.22).. Per attuare la chiusura e l'apertura delle coppie di forme 2, a monte e a valle della stazione 15 di estrazione delle calze 20, sono previsti rispettivi dispositivi di rotazione relativa delle suddette forme 2, indicati con 89 e 90 in fig.23. Tali dispositivi 89, 90 sono atti a provocare la rotazione della forma 2 girevole sul perno di incernieramento 16 rispettivamente in una posizione accostata alla forma fissa alle catene 4 e in una posizione divaricata rispetto a quest'ultima. La citata forma 2 girevole porta sporgente superiormente un rullino 91, ad asse verticale, che impegna normalmente una guida 92 disposta lungo i tratti longitudinali delle catene 4.
In corrispondenza del dispositivo di chiusura 89, la guida 92 risulta interrotta per consentire l'aggancio del rullino 91 in una sede 93 definita all'estremità di un braccio 94 montato oscillatile secondo un asse verticale, coincidente, in fase operativa, con l'asse del perno 16 di incernieramento delle forme 2. Il braccio 94 è azionato in rotazione ad opera di un cinematismo comprendente una leva 95 solidale a una corona dentata 96 che, tramite una catena 97, è atta a trasmettere il moto a un pignone 98 solidale al braccio 94. La leva 95 è azionata di moto alternativo da un martinetto 99 vincolato all'intelaiatura fissa dell'apparecchiatura. Il braccio 94 è girevole in pratica di un angolo di 180° fra una posizione (fig.23) in cui la sede 93 risulta allineata con la guida 92 e una contrapposta posizione (fig.24) in cui tale sede 93 è invece allineata con una porzione 100 di raccordo della guida 92, che segue sostanzialmente il tracciato delle catene 4 nella zona in cui queste si avvolgono sui rocchetti 7. Similmente il dispositivo di apertura 90 prevede un braccio 101 dotato di una sede 102 per il citato rullino 91 e montato oscillabile secondo un asse verticale, coincidente, in fase operativa, con l'asse della cerniera 16 delle forme 2.
Il braccio 101 è azionato in rotazione ad opera di un cinematismo comprendente una leva 103 solidale a una corona dentata 104 che, tramite una catena 105, è atta a trasmettere il moto a un pignone 106 solidale al braccio 101. La leva 103 è azionata di moto alternativo tramite un tirante 107 articolato a sua volta alla leva 95.
Pertanto il braccio 101 del dispositivo di apertura 90 è girevole, simultaneamente al braccio 94 del dispositivo di chiusura 89, di un angolo di 180° fra una posizione (fig.23) in cui la sede 102 risulta allineata con la guida 92 e una contrapposta posizione (fig.24) in cui tale sede 102 è invece allineata con un elemento supplementare di guida 108, atto ad essere disposto in allineamento a sua volta con la succitata guida 92.
Come mostrato in figg.25a e 25b, l'elemento supplementare di guida 108 è atto ad essere spostato orizzontalmente in direzione perpendicolare al piano di avanzamento delle forme 2 da un organo attuatore 109 portato da una piastra 110. La piastra 110 è mobile verticalmente su azionamento di un martinetto 111 vincolato all'intelaiatura fissa dell'apparecchiatura.
E' da notare che una rotazione di 90° della leva 95, azionata dal martinetto 99, comanda simultaneamente la rotazione di 180°, secondo versi opposti, dei bracci 94 e 101, come illustrato a titolo esemplificativo con le corrispondenti linee tratteggiate 94a e 101a in figg.23 e 25a.
Il funzionamento dell'apparecchiatura viene illustrato nel seguito a partire dalla fase di inserimento di un paio di calze 20 su relative forme 2 in sosta nella stazione di caricamento 9.
In pratica l'operatore inserisce sulle forme 2 in sosta nella stazione 9 una porzione limitata delle calze 20, corrispondente ad esempio alla mutandina del collant. Il rilevamento della presenza delle calze 20 sulle forme 2, operato dalla fotocellula 24, consente l'azionamento delle pinze 17, 31 che si trovano nella posizione abbassata, come illustrato in figg.3 e 4. Per fare ciò le pinze 17, 31 vengono dapprima spostate da una posizione retratta di disimpegno (fig.7) in una posizione di accostamento alle forme in cui i cuscinetti 34 della traversa vengono portati a contatto della citata porzione delle calze 20 inserita manualmente sulle forme 2. I bracci mobili 21, 32 delle pinze 17, 31 vengono quindi azionati dai relativi attuatori 22, 33 in maniera da serrare le calze 20 in prossimità del bordo superiore. In particolare la pinza centrale 17 serra centralmente le calze 20 fra i bracci 18, 21, mentre contemporaneamente le pinze laterali 31 serrano da lati opposti le calze sulle forme 2 (fig.8). Tale spostamento è comandato dal martinetto 26 che porta sullo stelo 25 il telaio 19 e la traversa 30 .
Viene quindi azionato lo scorrimento della slitta 27 che, come già detto, opera spostamento delle pinze 17, 31 dalla posizione abbassata (per maggiore chiarezza indicata con linea tratteggiata 27a in fig.6) nella posizione sollevata, come illustrato in figg.5 e 6.
Lo spostamento suddetto determina 1'inserimento completo sulle forme 2 delle calze 20 che sono impegnate, come detto in precedenza, dalle pinze 17, 31. Una volta completato l'inserimento delle calze, le pinze 17, 31 si aprono rilasciando le calze stesse (a titolo esemplificativo in fig.6 è indicata con linea tratteggiata 21a la posizione di apertura assunta dai bracci mobili 21 della pinza centrale 17). Le pinze 17, 31 vengono quindi spostate dal martinetto 26 nella posizione retratta, per consentire il disimpegno delle forme 2 che si spostano nella successiva stazione di lavoro dell'apparecchiatura; le pinze 17, 31 sono poi riportate dalla slitta 27 nella posizione abbassata, in assetto predisposto per il successivo ciclo operativo.
E' da notare che l'inserimento delle calze sulle forme 2 è facilitato dal fatto che le stesse forme 2 sono rivolte verso il basso. Pertanto l'inserimento delle calze avviene dal basso verso l'alto, sfruttando l'azione della forza di gravità per mantenere distese le calze stesse .
Le forme 2 su cui sono state inserite le calze 20 passano quindi nella stazione 10 di controllo dei difetti, nella quale, come già si è detto, la sorgente luminosa 39 illumina posteriormente le calze 20 e ne consente l'ispezione visiva (si vedano figg.ll e 12). Le calze che eventualmente risultassero difettose vengono scartate nelle succesive stazioni 11 e 12. In particolare le due stazioni di scarto 11 e 12 permettono di differenziare diversi gradi di difetti, separando le calze da eliminare da quelle recuperabili ad esempio come prodotti di seconda scelta. Le forme 2 avanzano successivamente fino all'ingresso nella camera a vapore 43 della stazione di fissaggio 13 (si vedano figg.l3a, 13b e 14).
La camera 43 è atta ad essere alimentata con vapore tramite mezzi di per sé noti, in maniera da operare il fissaggio delle calze portate dalle forme 2 all'interno della camera 43 stessa. Per far ciò, i martinetti 59 operano l'apertura dei portelli 44 agendo sui bracci 56 che vengono ruotati nella posizione di apertura 44a (fig.14), mentre contemporaneamente i martinetti 49, 50 attuano la rotazione delle paratie 47 nella posizione di apertura della feritoia 46, sollevata dall'involucro 42 (come mostrato con linea tratteggiata 47a in fig.l3a). Come mostrato in fig.4, le forme 2 avanzano su un piano verticale longitudinalmente mediano all'involucro 17, nel verso indicato con freccia A. A titolo esemplificativo è indicata con 2a la posizione assunta da una forma all'ingresso dell'involucro 17. Le forme 2 introdotte nella camera 47 risultano passanti attraverso la feritoia 46 superiore dell'involucro 42.
Dopo l'introduzione delle forme 2 nella camera di fissaggio a vapore 43, viene comandata la chiusura dei portelli 44, ad opera dei bracci 56, e delle paratie 47 che tramite le guarnizioni 53, 54 chiudono a tenuta la feritoia 46 attorno alle forme 2 stesse (fig.l3b). La chiusura a tenuta della camera di fissaggio 43 è assicurata dagli organi di serraggio 60 che, dopo la chiusura dei portelli 44 (fig.l5a), operano il bloccaggio dei bracci 56 tramite il chiavistello 61. Infatti i perni 64 di tale chiavistello 61 si inseriscono a forza, grazie all'estremità conica, nei corrispondenti fori 65 dei bracci di chiusura 56 (fig.lSb). In maniera inversa si opera ovviamente l'apertura della camera a vapore 43, al termine della fase di fissaggio, per consentire l'avanzamento delle forme 2.
Le forme in uscita dalla camera di fissaggio 43 vengono introdotte all'interno di un tunnel di asciugatura 112 previsto nella stazione 14 (fig.l). Il tunnel di asciugatura 112 è dotato, in modo di per sé noto, di mezzi scambiatori di calore atti a provocare l'essiccazione delle calze 20 inserite sulle forme 2. Opportunamente i citati mezzi scambiatori di calore sono atti a recuperare il calore del vapore in uscita dalla camera di fissaggio. E' da notare che all'interno del tunnel di asciugatura 112 sono disposte due coppie di forme 2, 1'una di seguito all'altra, in maniera da prolungare il tempo di permanenza nello stesso tunnel 112 e cioè il tempo di asciugatura.
A valle della stazione di asciugatura 14, secondo il verso di avanzamento A delle forme 2, opera il dispositivo 89 di chiusura delle forme 2 che provvede a disporre le forme 2 stesse nella citata configurazione accostata. A tale fine il rullino 91 della forma 2 mobile impegna la sede 93 definita all'estremità del braccio 94 oscillabile; la sede 93 è infatti allineata in tale fase operativa con la guida 92 (figg.23 e 25a).
Il braccio 94 è quindi azionato in rotazione ad opera del cinematismo comandato dal martinetto 99. Il braccio 94 compie una rotazione di un angolo di 180°, portandosi nella contrapposta posizione in cui la sede 93 è allineata con la porzione 100 di raccordo della guida 92 (fig.24). Ciò determina ovviamente una corrispondente rotazione di 180° da parte della forma 2 mobile, attorno all'asse della cerniera 16 coincidente con l'asse di rotazione del braccio 94. All'arrivo delle forme 2 accostate nella stazione di estrazione 15, il telaio 70 dell'organo di presa superiore 69 viene spostato dalla posizione 72a di disimpegno della forcella 72 alla posizione operativa in cui la stessa forcella 72 fronteggia le stesse forme 2 (fig.17).
Viene quindi ruotata la forcella 72 nella posizione operativa 72b a cavallo delle forme 2 accostate (fig.16). L'azionamento degli attuatori 75 determina l'avvicinamento reciproco dei tamponi 74, così da serrare la parte superiore delle calze 20, ad esempio in corrispondenza della mutandina del collant. Il successivo spostamento verso il basso della piattaforma 66 che porta l'organo di presa superiore 69 determina lo sfilamento della porzione superiore delle calze 20 dalle forme 2.
Contemporaneamente le cinghie 80 dell'organo di presa inferiore 79 vengono serrate sulle forme 2, in maniera da impegnare le calze 20. L'inserimento della lama 84 fra le forme 2 accostate funge da riscontro, in modo da impedire la flessione delle forme 2 stesse. L'azionamento sincrono delle cinghie 80 determina quindi lo sfilamento dell'estremità inferiore delle calze 20 dalle forme 2.
Come visibile in fig.20, le calze 20 sfilate dalle forme 2 si adagiano su un nastro trasportatore 113 disposto al di sotto della stazione di estrazione 15. Il nastro trasportatore 113 provvede all'allontanamento ordinato delle calze 20, in direzione delle apparecchiature che ne attuano il confezionamento. Una volta completata l'estrazione delle calze, la forcella 72 viene sollevata e traslata nella posizione retratta 72a (fig.17) per consentire il disimpegno delle forme 2 che si spostano nella successiva stazione di lavoro dell'apparecchiatura; allo stesso scopo le cinghie 80 vengono divaricate nella posizione 80a (fig.20) e la lama 84 spostata nella posizione di disimpegno 84b (fig.22).
In tale assetto gli organi di presa 69 e 79 risultano predisposti per il successivo ciclo operativo.
E' da notare che l'estrazione delle calze 20 dalle forme 2 è facilitata dal fatto che le stesse forme 2 sono rivolte verso il basso. Pertanto l'estrazione delle calze avviene dall'alto verso il basso, sfruttando l'azione della forza di gravità per mantenere distese le calze stesse. Prima di tornare alla stazione di caricamento 9, le forme 2 vuote impegnano il dispositivo di apertura 90 che provvede a portare le stesse forme 2 in posizione divaricata.
A tale fine il rullino 91 della forma 2 mobile impegna, all'uscita dalla porzione di raccordo 100 della guida, la sede 102 definita all'estremità del braccio 101 oscillabile; la sede 102 è infatti allineata in tale fase operativa con la suddetta porzione 100 della guida (figg.23 e 25a). Il braccio 101 è quindi azionato in rotazione ad opera del relativo cinematismo, comandato dal martinetto 99 simultaneamente ài braccio 94 del dispositivo di chiusura 89. Il braccio 101 compie una rotazione di un angolo di 180°, determinando una corrispondente rotazione da parte della forma 2 mobile.
Al termine della rotazione del braccio 101, viene comandato lo spostamento dell'elemento supplementare di guida 108 in direzione perpendicolare al piano di avanzamento delle forme 2. Tale elemento supplementare di guida 108 va in tal modo ad allinearsi con la sede 102 del succitato braccio 101, in maniera da guidare il rullino 91 della forma 2 aperta all'imbocco della guida 92 (figg.24 e 25b).
L'apparecchiatura raggiunge lo scopo di operare efficacemente il controllo, il fissaggio a vapore e l'asciugatura di calze e simili, assicurando una elevata produttività e ottimali condizioni di lavoro.
E' da evidenziare in particolare il fatto che la camera di fissaggio 43 ha sviluppo lineare, longitudinalmente alla direzione di avanzamento delle forme 2. Ciò fa si che all'interno della camera di fissaggio 43 possano essere introdotte una pluralità di coppie di forme 2, ad esempio tre coppie di forme 2 come mostrato in figg.l e 2. Ciò consente di incrementare opportunamente il tempo di fissaggio delle calze, per ottenere un risultato ottimale, tuttavia mantenendo una elevata cadenza nell'avanzamento a passo delle stesse forme 2. In altre parole il tempo del trattamento di fissaggio non condiziona la cadenza delle altre fasi operative, come avviene nelle apparecchiature di fissaggio note, e può quindi essere aumentato fino al valore più opportuno.
Di conseguenza, potendo operare a una cadenza elevata, l'apparecchiatura può realizzare una produttività assai elevata, notevolmente superiore a quella delle apparecchiature tradizionali. La camera di fissaggio 43 ha dimensioni molto limitate, in particolare per quel che riguarda lo spessore, in pratica il minimo indispensabile per consentire l'alloggiamento delle forme 2. Di conseguenza è minimo anche il consumo di vapore richiesto in fase di fissaggio. Inoltre l'involucro 42 definente la camera a vapore 43 risulta sostanzialmente chiuso durante l'intero ciclo operativo. Pertanto non si ha dispersione di vapore nell'ambiente, con vantaggi dal punto di vista del consumo energetico e delle condizioni di lavoro. Un altro vantaggio offerto dalla disposizione lineare dell'apparecchiatura è costituito dal fatto che è possibile distribuire in maniera ottimale le stazioni di lavoro, conseguendo una razionalizzazione degli ingombri e un miglioramento delle condizioni di lavoro. In particolare è possibile disporre la stazione di caricamento 9, la stazione di controllo dei difetti 10 e le stazioni di scarto 11, 12 da un lato del percorso anulare definito dalle catene 4 di trasporto delle forme 2, mentre la stazione di fissaggio 13 e la stazione di asciugatura 14 sono disposte dal lato opposto. In altre parole, le stazioni in cui opera il personale risultano separate da quelle in cui avvengono i trattamenti termici. Un altro vantaggio offerto dalla disposizione lineare dell'apparecchiatura è dato dal fatto che le forme 2 non sono soggette, in fase di avanzamento, a componenti centrifughe del moto e a conseguenti oscillazioni, per cui non c'è rischio che le calze vadano a toccare le pareti interne della camera di fissaggio 43 o quelle del tunnel di asciugatura 112 e vengano in tal modo danneggiate .
Un importante vantaggio conseguito dalla presente soluzione è dato dal fatto che, a differenza delle forme costituite da elementi tubolari metallici, le citate forme 2 di vetro determinano un riscaldamento uniforme delle calze durante i trattamenti termici. Perciò si evita il rischio di produrre macchie o aloni sulle calze stesse. Un'altra prerogativa dell'apparecchiatura in oggetto è quella di non danneggiare le calze durante l'inserimento sulle forme e l'estrazione da queste, poiché le calze sono soggette soltanto all'azione di mezzi di presa che operano in maniera dolce.
Oltre a ciò, è da evidenziare che l'apparecchiatura descritta è dotata di grande semplicità strutturale e funzionale .
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura per il controllo, il fissaggio a vapore e l'asciugatura di calze e simili, caratterizzata dal fatto che comprende una serie di forme 2, disposte a coppie, per l'inserimento su di esse di rispettive calze 20 da trattare, e mezzi trasportatori 4 atti a portare in movimento intermittente dette forme 2 lungo un percorso anulare sviluppato secondo una direzione longitudinale, con dette forme 2 portate in successione attraverso una stazione di caricamento 9, dotata di mezzi di presa 17, 31 mobili verticalmente fra una posizione di presa di dette calze 20 da trattare e una posizione di inserimento delle calze 20 stesse su dette forme 2; una stazione 10 di controllo dei difetti di dette calze 20; una stazione 11, 12 di scarto delle calze 20 difettose; una stazione 13 di fissaggio all'interno di una camera a vapore 43, avente forma appiattita secondo un piano longitudinale coincidente con un piano di avanzamento di dette forme 2 e presentante superiormente una feritoia longitudinale 46 per il passaggio di dette forme 2, atta ad essere chiusa attorno alle forme 2 stesse da mezzi di tenuta 47; una stazione di asciugatura 14 all'interno di un tunnel 112 allineato con detta camera a vapore 43; e una stazione 15 di estrazione e di allontanamento delle dette calze 20 dotata di un primo organo 21 di presa e di sfilamento di dette calze 20, mobile verticalmente e dotato di mezzi 26 atti ad afferrare dette calze 20 in prossimità del bordo superiore di queste, e un secondo organo 31 di presa e di sfilamento delle calze 20, prevedente una coppia di cinghie 32 divaricabili, disposte verticalmente da lati opposti rispetto alle dette forme 2 e azionabili secondo versi opposti per l'allontanamento delle dette calze 20.
  2. 2) Apparecchiatura secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che dette forme 2 sono costituite da sagome piene di materiale trasparente, sostenute superiormente da detti mezzi trasportatori 4 e rivolte verso il basso.
  3. 3) Apparecchiatura secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che dette coppie di forme 2 sono suscettibili di rotazione relativa, attorno a un perno 16 di incernieramento reciproco, con una prima di dette forme 2 fissa ai detti mezzi trasportatori 4 e una seconda girevole fra una posizione divaricata e una posizione accostata alla prima, su azionamento di un dispositivo di chiusura 89 e un dispositivo di apertura 90, agenti rispettivamente a monte e a valle della detta stazione di estrazione 15 e atti ad operare una rotazione di 180° di detta seconda forma 2 girevole rispetto a detta prima forma 2 fissa.
  4. 4) Apparecchiatura secondo la riv.3, caratterizzata dal fatto che detta forma 2 girevole porta un rullino 91 che è atto ad impegnare normalmente una guida 92, disposta lungo detti mezzi trasportatori 4 e interrotta in corrispondenza del detto dispositivo di chiusura 89 e del detto dispositivo di apertura 90, per l'aggancio dello stesso rullino 91 da parte rispettivamente di bracci 94 e 101 montati oscillabili secondo un relativo asse verticale, coincidente, in fase operativa, con l'asse del detto perno 16 di incernieramento delle dette forme 2.
  5. 5) Apparecchiatura secondo la riv.4, caratterizzata dal fatto che detti bracci 94 e 101 sono azionati simultaneamente in rotazione in versi opposti ad opera di rispettivi cinematismi collegati a mezzi a leva 95 comandati da mezzi attuatori alternativi 99.
  6. 6) Apparecchiatura secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detta stazione di caricamento 9, detta stazione di controllo dei difetti 10 e detta stazione di scarto 11, 12 sono disposte da un lato del detto percorso anulare definito da detti mezzi trasportatori 4 di dette forme 2, mentre detta stazione di fissaggio 13 e detta stazione di asciugatura 14 sono disposte dal lato opposto .
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