ITBO930484A1 - Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant - Google Patents

Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant Download PDF

Info

Publication number
ITBO930484A1
ITBO930484A1 IT000484A ITBO930484A ITBO930484A1 IT BO930484 A1 ITBO930484 A1 IT BO930484A1 IT 000484 A IT000484 A IT 000484A IT BO930484 A ITBO930484 A IT BO930484A IT BO930484 A1 ITBO930484 A1 IT BO930484A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
stockings
shapes
machine according
station
tubular
Prior art date
Application number
IT000484A
Other languages
English (en)
Inventor
Carmelo Angelo Cortese
Original Assignee
Carmelo Angelo Cortese
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Carmelo Angelo Cortese filed Critical Carmelo Angelo Cortese
Priority to IT93BO000484A priority Critical patent/IT1264282B1/it
Publication of ITBO930484A0 publication Critical patent/ITBO930484A0/it
Publication of ITBO930484A1 publication Critical patent/ITBO930484A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1264282B1 publication Critical patent/IT1264282B1/it

Links

Landscapes

  • Treatment Of Fiber Materials (AREA)
  • Socks And Pantyhose (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una macchina per il controllo e il fissaggio di calze da donna, in particolare calze a collant.
E noto che nella produzione delle calze queste vengono sottoposte a opportuni trattamenti termici, prima di essere avviate al confezionamento. In particolare le calze vengono generalmente sottoposte a un trattamento di fissaggio, destinato a dare alle calze un assetto permanente. Per realizzare tale fase di fissaggio, le calze vengono inserite e tese su apposite forme e quindi sottoposte al trattamento termico, ad esempio mediante apposite camere a vapore in pressione. Il trattamento suddetto imprime al tessuto una deformazione permanente, sicch? al termine di tale fase le calze hanno assunto la conformazione voluta.
In particolare, sono note attualmente macchine per il fissaggio delle calze da donna a collant costituite da una giostra dotata di apposite forme, sulle quali vengono infilate e tese le calze stesse. Le calze inserite sulle forme vengono condotte dalla giostra all'interno di una camera di fissaggio, ad esempio a vapore, e successivamente all'interno di una camera di asciugatura; le calze sono quindi estratte per l'invio alle ulteriori fasi di confezionamento. La camera di fissaggio a vapore ha generalmente dimensioni notevoli, in maniera da accogliere contemporaneamente una pluralit? delle suddette forme.
Tali macchine sono dotate di un numero elevato di forme e presentano un ingombro assai rilevante, condizionato in particolar modo dalle dimensioni della camera di fissaggio.Quest'ultima caratteristica comporta un elevato consumo di vapore, con costi corrispondentemente elevati, nonch? la formazione di un ambiente di lavoro umido, con ovvio disagio del personale addetto.
Inoltre per una sorta di pregiudizio tecnico, le forme inpiegate per il fissaggio delle calze a collant sono generalmente costituite da una sagoma piena avente il profilo delle calze da realizzare; tale sagoma ? realizzata ad esempio da una piastra metallica di forma allungata, conformante alla sommit? il profilo del piede. Le calze vengono inserite manualmente sulle forme dal personale addetto, che provvede quindi a tenderle in maniera uniforme.
L'estrazione delle calze dalle forme ? invece attuata automaticamente, in una apposita stazione disposta a valle delle stazioni di trattamento previste.
Le fasi di introduzione e di estrazione delle calze dalle relative forme risultano piuttosto difficoltose e richiedono un certo sforzo sulle calze. E' necessario infatti superare la discontinuit? costituita dal tratto piegato delle forme corrispondente al piede e al tallone delle calze.
Le calze inoltre vengono generalmente sfilate dalle forme lungo una direzione obliqua rispetto all'asse longitudinale delle calze stesse e coincidente in pratica con L inclinazione del piede delle forme stesse; usualmente tale inclinazione ? di 45? rispetto all'asse longitudinale delle forme. Ci? pu? produrre facilmente difetti lungo la gamba delle calze.
Per facilitare le operazioni suddette, sono state proposte forme restringibili in fase di inserimento e di estrazione delle calze. Forme di questo tipo sono costituite ad esempio da una coppia di elementi metallici incernierati l'uno all'altro e atti ad essere alternativamente avvicinati o allontanati mediante idonei meccanismi. Tali forme risultano per? evidentemente complesse e costose, e non risolvono inoltre in maniera soddisfacente il problema dell'introduzione e dell'estrazione delle calze, giacch? non viene sensibilmente modificata la discontinuit? costituita dal piede e dal tallone delle calze.
Viene altres? lamentato il fatto che l'operazione di inserimento delle calze sulle forme piene pu? portare a un danneggiamento delle calze stesse, in particolare nel caso di filati delicati quali sono generalmente quelli utilizzati per le calze da donna, ad esempio filati elastomerici del tipo noto con il nome di Lycra, specialmente Lycra nudo.
E' noto in particolare, attualmente, l'impiego di calze elastiche cosiddette "vanis?e", utilizzanti i filati suddetti rivestiti esternamente di nylon. In tali calze gli strisciamenti che possono prodursi nelle fasi di inserimento e di estrazione delle calze dalle forme danneggiano facilmente il tessuto, producendo difetti visibili che compromettono la qualit? delle calze stesse.
Le forme piene non consentono inoltre il controllo della presenza di eventuali falli presenti sulle calze, quali fili tirati e simili, per cui tale controllo deve essere eseguito in altre fasi, in particolare prima dell'invio al confezionamento. Si ha pertanto che anche gli scarti passano per la fase di fissaggio, con conseguente minore produttivit? dell'impianto. Sono note altres? macchine per il fissaggio delle calze a collant di dimensioni minori rispetto alle precedenti, le quali operano su un numero ridotto di forme. Ci? comporta evidentemente un pi? veloce ciclo di lavoro, per cui le forme suddette si presentano nella stazione di introduzione delle calze a una tarper?tura relativamente elevata, conseguente ai trattamenti termici subiti. Ci? potrebbe provocare ustioni al personale addetto, durante l'inserimento delle calze sulle forme.
Sono state pertanto proposte apparecchiature atte ad operare l'inserimento automatico delle calze sulle forme da fissaggio, dotate generalmente di un rebbio su cui l'operatore infila le calze. Tale r?bbio ? portato da un nastro in movimento lungo un percorso circolare, in maniera da infilare successivamente le calze sulle forme di fissaggio disposte in una stazione contigua.
Tale soluzione risulta tuttavia piuttosto complessa e comporta inoltre un possibile danneggiamento delle calze, sicch? non risulta idonea alla lavorazione di calze di qualit?.
Compito del presente trovato ? quello di risolvere il problema citato, escogitando una macchina di ingombro ridotto che consenta di attuare in maniera ottimale il fissaggio di calze da donna, in particolare collant, evitando il danneggiamento delle calze stesse.
Nell'ambito di tale compito, ? ulteriore scopo del presente trovato quello di mettere a disposizione una macchina per il fissaggio di calze da donna di semplice concezione, dotata di funzionamento sicuramente affidabile e di impiego versatile. Tale compito e tale scopo vengono entrambi raggiunti, secondo il trovato, dalla presente macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant, la quale si caratterizza per il fatto che comprende una giostra recante distribuite perifericamente una pluralit? di coppie di forme tubolari su cui sono destinate ad essere inserite rispettive calze da donna e atte ad essere alimentate con aria compressa, destinata a fuoriuscire attraverso una pluralit? di fori praticati alla sommit? delle forme stesse, in maniera da produrre un soffio atto a indirizzare la corrispondente estremit? delle dette calze verso mezzi di allontanamento previsti in una stazione di estrazione delle calze stesse, detta giostra essendo atta ad essere condotta a passo in corrispondenza di una stazione di introduzione di dette calze su dette forme tubolari, di almeno una stazione di fissaggio delle calze stesse, all'interno di una camera alimentata mediante vapore e atta a ricevere una coppia di dette forme tubolari, e di detta stazione di estrazione di dette calze da dette forme tubolari.
I particolari del trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita della macchina per il fissaggio di calze da donna, illustrata a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui: la figura 1 mostra una vista in pianta della macchina in oggetto;
la figura 2 mostra una vista frontale, parzialmente sezionata, di una coppia di dette forme tubolari;
la figura 3 mostra una vista laterale d'insieme di detta stazione di introduzione della macchina;
la figura 4 mostra una vista di dettaglio di una coppia di forme disposta in corrispondenza della suddetta stazione di introduzione;
la figura 5 mostra una vista laterale di una coppia di forme disposta in corrispondenza di detta stazione di estrazione della macchiina;
la figura 6 mostra una vista in pianta di una diversa forma di attuazione della macchina in oggetto;
la figura 7 mostra una vista frontale di un paio di calze a collant inserite su una coppia di forme diritte;
le figure 8, 9 mostrano una vista in prospettiva delle medesime calze, rispettivamente in configurazione ripiegata e distesa;
le figure 10, 11 e 12 mostrano corrispondenti viste relative alla realizzazione di calze a collant configuranti il piede; le figure 13, 14 e 15 mostrano corrispondenti viste relative a una diversa forma realizzativa delle suddette calze a collant configuranti il piede;
le figure 16 e 17 mostrano una vista in prospettiva di un diverso tipo di calze a collant, rispettivamente inserite su una relativa coppia di forme ed estratte da queste;
la figura 18 mostra una vista laterale di detta stazione di estrazione, in una diversa forma realizzativa;
la figura 19 ne mostra una corrispondente vista frontale; le figure 20 e 21 mostrano rispettive viste di detta stazione di estrazione in sezione secondo i piani XX-XX e XXI-XXI di fig.18.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicata nell'insieme con 1 una giostra circolare recante distribuite perifericamente una pluralit? di coppie di forme tubolari 2a, 2b su cui sono destinate ad essere inserite rispettive coppie di calze da donna a collant. La giostra 1 ? portata girevole, secondo un asse verticale, su un basamento 3 ed ? atta ad essere condotta a passo in corrispondenza di opportune stazioni di lavoro in cui si operano la manipolazione e il trattamento termico delle calze.
In particolare, nel caso rappresentato, ? prevista una stazione di introduzione 4 delle calze sulle forme tubolari 2a, 2b; una stazione di fissaggio 5 di tali calze; una stazione di asciugatura 6; e una stazione di estrazione 7 delle calze stesse dalle forme 2a, 2b per l'invio a un idoneo gruppo di uscita 8.
Il fissaggio viene eseguito mediante vapore in pressione all'interno di una camera 9, destinata a contenere una sola coppia di forme 2a, 2b e definita da una coppia di gusci 10, 11 atti ad essere associati in corrispondenza di rispettivi margini frontali; i gusci 10, 11 sono mobili fra una posizione di apertura e una posizione di chiusura della camera 9, su comando di rispettivi biellismi 12, 13. L'asciugatura viene invece eseguita all'interno di una camera 14 dotata di lampade 15 a raggi infrarossi a media lunghezza d'onda; la camera 14 ? disposta a valle della stazione di introduzione 4 secondo il verso di rotazione A della giostra 1.
Le forme 2a, 2b sono costituite da rispettivi elementi tubolari opportunamente piegati in maniera da conformare in una parte superiore il profilo del piede 2c configurante il tallone 2d. In particolare, tale piede 2c risulta inclinato di un angolo non superiore a 25?, e preferibilmente compreso fra 10 ? e 25?, rispetto all'asse longitudinale della forma, indicato con X in fig.2; nel caso rappresentato, tale inclinazione ? di circa 15?. Ovviamente ? possibile utilizzare alternativamente forme diritte, non conformanti cio? il succitato piede (si veda fig.7).
I suddetti elementi tubolari sono inoltre preferibilmente realizzati da porzioni 2e, 2f e 2g, rispettivamente inferiore mediana e superiore, di spessore decrescente (si veda fig.4). Le forme 2a, 2b sono opportunamente divaricabili 1'una rispetto all'altra, in maniera da giacere su un medesimo piano verticale, per favorire l'inserimento delle calze in corrispondenza della stazione 4; le forme 2a, 2b sono invece accostabili su piani paralleli, per attuare l'estrazione delle calze nella stazione 7, nonch? per attuarne il fissaggio nella stazione 5, come meglio precisato nel seguito.
A tal fine, le porzioni inferiori 2e dei suddetti elementi tubolari sono associati inferiormente a relativi supporti 16, 17 delle forme stesse. Il supporto 16 della prima forma 2a ? vincolato a un attacco 18 girevole su un perno 19 rispetto alla giostra 1, su azionamento di mezzi noti, non rappresentati in disegno. Il supporto 17 della seconda forma 2b ? invece vincolato a un relativo attacco 20 fisso alla giostra 1 su un piano verticale sostanzialmente tangenziale alla stessa giostra 1. E'da notare che le forme 2a, 2b sono disposte simmetricamente l'una rispetto all'altra, nella suddetta posizione divaricata, in maniera da presentare corrispondente profilo nella posizione di reciproco accostamento.Nel caso rappresentato in fig.2, le forme 2a, 2b hanno i relativi piedi 2c convergenti nella posizione divaricata, in maniera da facilitare l'introduzione delle calze; ovviamente ? per? possibile prevedere che tali piedi 2c risultino invece divergenti (si veda fig.13).
E' altres? prevedibile che le forme 2a, 2b siano opportunamente restringlbili alla base, sfruttando l'elasticit? propria dei suddetti elementi tubolari, in maniera da facilitare l'inserimento delle calze. Ci? ? ottenibile, ad esempio, mediante lo scorrimento trasversale di relativi elementi tubolari inferiori 2e di ciascuna forma 2a, 2b in opportune asole 21 realizzate nei supporti 16, 17.
Una delle porzioni inferiori 2e delle forme 2a, 2b ? chiusa all'estremit? inferiore mediante un idoneo tappo; l'altra ? invece posta in comunicazione con un condotto 22, 23 praticato rispettivamente nell'attacco 18 e nel supporto 17 e sfociante all'esterno in corrispondenza di un foro 24, 25 rivolto verso l'esterno nella suddetta posizione di accostamento delle forme 2a, 2b e destinato all'alimentazione di aria compressa, come precisato nel seguito.
Per attuare il controllo delle calze, in corrispondenza della stazione di introduzione 4, la macchina presenta verticalmente uno schermo 26 di materiale opalino, disposto frontalmente al-la postazione dell?operatore addetto alle operazioni suddette; posteriormente allo specchio 26 ? disposta una idonea lampada al neon 27. Lo scherno 26 ? supportato girevole secondo un asse verticale 28 dall'intelaiatura fissa della macchina, in maniera da poter essere ruotato in una posizione angolata 26a, tale da non interferire con il movimento di accostamento e di divaricazione delle forme 2a, 2b. La rotazione dello schermo 26 ? comandata da un organo attuatore 29 mediante un biellismo 30.
In corrispondenza della stazione di presa 4, sono atti ad agire mezzi di presa 31 destinati a facilitare 1'inserimento del-le calze sulle forme 2a, 2b, operando in posizione mediana fra le stesse forme 2a, 2b in sosta in tale stazione. Preferibilmente tali mezzi di presa 31 sono costituiti da una pinza 32 che ? atta ad afferrare il bordo del corpino delle calze introdotte sulle forme e a trascinare verso il basso le calze stesse.
La pinza 32 ? portata da un telaio 33 che ? guidato scorrevole orizzontalmente, tramite relative guide 34, su una slitta 35 mobile a sua volta verticalmente su una colonna 36 solidale all'intelaiatura fissa della macchina. Il telaio 33 ? mobile orizzontalmente, su azionamento di un organo attuatore 37 portato dalla slitta 35, fra una posizione di lavoro della pinza 32 interposta alle forme 2a, 2b, e una posizione retratta di disimpegno; la slitta 35 ? invece mobile fra una posizione sollevata di presa delle calze da parte della suddetta pinza 32 e una posizione abbassata di finecorsa, in corrispondenza della quale viene comandata l'apertura della pinza 32, per il rilascio delle calze introdotte sulle forme 2a, 2b. Tale posizione di finecorsa risulta opportunamente registrabile in funzione della taglia delle calze stesse.
La stazione di introduzione 4 prevede altres? superiormente una ventola di aspirazione 38, dotata di una cappa 39 aperta al di sopra della posizione di inserimento delle calze nelle forme tubolari 2a, 2b (fig.3). La cappa 39 si estende verticalmente per una altezza relativamente elevata, tale in pratica da permettere estensione completa delle calze al suo interno, nella fase di introduzione sulle forme 2a, 2b.
Nella stazione di estrazione 7, le forme 2a, 2b sono destinate ad essere alimentate con aria compressa tramite opportuni organi di innesto 40, 41 atti ad inpegnare i fori 24, 25 dei supporti delle forme stesse (fig.5). Tali organi di innesto 40, 41 sono azionabili da relativi organi attuatori 42, 43 agenti in direzione sostanzialmente radiale alla giostra 1, in maniera da accoppiarsi ai suddetti fori 24, 25, come indicato schematicamente con linee tratteggiate 40a, 41a.
L'aria compressa alimentata tramite gli organi di innesto 40, 41 ? destinata a fuoriuscire attraverso una pluralit? di fori 44 praticati alla sommit? delle forme 2a, 2b, in corrispondenza della punta dei relativi piedi 2c, in maniera da produrre un soffio atto a indirizzare la corrispondente punta delle calze verso gli organi di allontanamento previsti nella stazione di estrazione 7.
In particolare, la stazione di estrazione 7 prevede un dispositivo di presa 45 della sommit? delle forme 2a, 2b, agente in corrispondenza del piede 2c (fig.5). Tale dispositivo di presa 45 prevede una duplice coppia di braccetti 46 oscillabili su un piano orizzontale e recanti ciascuno un tampone di spugna o simili. I braccetti 46 sono portati, in posizione registrabile, da una coppia di aste 47 verticali, girevoli intorno al proprio asse. Le aste 47 sono guidate scorrevoli, tramite opportune boccole, attraverso una piastra 48 solidale all'intelaiatura fissa della macchina e sono supportate girevoli da un telaio 49 a sua volta guidato scorrevole su una coppia di colonne 50 collegate superiormente alla piastra 48.
Le aste 47 recano calettate rispettive ruote dentate 51, in ingranaggio l'una con l'altra, atte a determinare la rotazione angolare inversa delle aste stesse e di conseguenza dei braccetti 46 recanti i tamponi. Tale rotazione ? azionata da un organo attuatore, non visibile in disegno, agente su una delle aste 47 tramite un opportuno leverismo.
Le colonne 50 sono collegate inferiormente a una traversa 52 che supporta un organo attuatore 53 avente asse verticale. Lo stelo di tale attuatole 53 ? vincolato al telaio 49, in maniera da comandare lo spostamento verticale del dispositivo di presa 45.
La stazione di estrazione 7 prevede altres?, al di sotto del dispositivo di presa 45, un dente di sollevamento 54 che ? atto ad inserirsi fra gli elenenti tubolari conformanti le forme 2a, 2b in modo da agire sul bordo elasticizzato del corpino delle calze. Il dente di sollevamento 54 ? vincolato allo stelo di un martinetto 55 supportato, con asse orizzontalmente radiale alla giostra 1, da una mensola 56 che ? mobile lungo una colonna 57 solidale all'intelaiatura fissa della macchina. La mensola 56 ? solidale a una slitta 58 mobile su azionamento di un apposito organo attuatore associato alla colonna 57. Sovrastante la stazione di estrazione 7 ? il gruppo di uscita 8 che prevede una coppia di nastri trasportatori 59, 60 atti a divaricarsi per ricevere le calze estratte dalle forme 2a, 2b; in una posizione serrata, tali nastri trasportatori 59, 60 vengono invece azionati in sincronismo per l'allontanamento delle calze. La divaricazione dei nastri trasportatori 59, 60 ? attuata mediante relativi rulli 61, 62 supportati osci1labili.
Il funzionamento della macchina descritta ? il seguente.
All'inizio di ogni ciclo di lavoro, l?operatore, agente in corrispondenza della stazione di introduzione 4, provvede a inserire un paio di calze sulle forme tubolari 2a, 2b in sosta nella stazione 4 stessa, nonch? a controllare l'eventuale presenza di difetti, scartando le calze difettose. Il controllo delle calze ? agevolato dallo schermo 26 illuminato posteriormente.
L'introduzione delle calze sulle forme 2a, 2b ? attuata con l'ausilio dei mezzi di presa 31, dotati della pinza 32 che ? atta ad afferrare il bordo del corpino delle calze introdotte sulle forme e a trascinare verso il basso le calze stesse. La pinza 32 viena dapprima portata nella posizione di lavoro sollevata, interposta alle forme 2a, 2b, e quindi chiusa come illustrato schematicamente con linea tratteggiata 32a in fig.4; la chiusura della pinza 32 ? opportunamente controllata da mezzi sensori della presenza delle calze sulle forme. La pinza 32 viene quindi portata, mediante lo scorrimento della slitta 35 sulla colonna 36, nella posizione abbassata di finecorsa, in corrispondenza della quale viene comandata l'apertura per il rilascio delle calze. La pinza 32 viene poi spostata nella posizione retratta di disimpegno 32b, su azionamento dell'organo attuatore 37, e successivamente riportata nella posizione sollevata, per un nuovo ciclo di lavoro.
Ovviamente il trascinamento verso il basso delle calze introdotte sulle forme 2a, 2b potrebbe essere attuato con mezzi diversi da quelli sopra illustrati, ad esempio mediante mezzi trasportatori a nastro e simili.
In pratica l'operatore provvede a inserire progressivamente le calze sulla porzione superiore delle forme, a partire ovviamente dal corpino, controllando l'assenza di falli; l'introduzione completa delle calze sulle forme ? attuata invece dai mezzi di presa 31, che agiscono in fase con l'operazione manuale.
L'inserimento delle calze sulle forme 2a, 2b da parte dell'operatore ? facilitato dall'aspirazione prodotta superiormente dalla ventola 38 che tende a distendere verso l'alto le calze stesse. Le calze si distendono all'interno della cappa 39, che ha dimensioni relativamente elevate in maniera da urti reciproci fra le gambe delle calze, che potrebbero danneggiare i filati.
Pi? in particolare, per la realizzazione di calze diritte 70, cio? senza conformazione del piede in fase di fissaggio, l'operatore provvede a inserire tali calze sulle forme 2a, 2b in maniera tale da disporle distese su un piano verticale, sostanzialmente tangenziale alla giostra ausiliaria 1, coincidente con il piano di giacitura delle forme stesse (fig.7). La rotazione di accostamento delle forme 2a, 2b determina il corrispondente appaiamento delle gambe delle calze e la piegatura mediana del corpino 71, coincidente con la linea di cucitura 72 di questo, nella configurazione di estrazione delle calze stesse (fig.8).
E' da notare che la piegatura del corpino delle calze ? utilmente favorita da un organo tenditore meccanico 64, disposto verticalmente e agente su un piano mediano alle forme 2a, 2b, in corrispondenza in pratica della linea di cucitura 72 (si veda ancora fig.7).
L?impiego di forme diritte determina la produzione di calze a collant similmente diritte (fig.9).
Preferibilmente ? previsto invece 1?inpiego di forme conformanti il profilo dei piedi, in maniera da realizzare calze 80 similmente configuranti tale profilo (figg.10 e 13).
In questo caso, l?operatore durante l'inserimento delle calze sulle forme realizza un progressiva torsione delle gambe delle calze stesse, fino a portare le relative cuciture 83 praticate sulle zone rinforzate 84 della punta dei piedi su un piano perpendicolare a quello di giacitura delle forme.
La rotazione di accostamento delle forme 2a, 2b determina anche in questo caso il corrispondente appaiamento delle gambe delle calze e la piegatura mediana del corpino 81, secondo la traccia della cucitura 82, nella configurazione di estrazione delle calze stesse (figg,11 e 14).
E' da notare che in tal modo le calze presentano, al momento dell'uso, la cucitura 83 disposta trasversalmente alla sagoma del piede, come usualmente previsto.
Dopo l'introduzione delle calze, la giostra 1 ruota in maniera da portare le calze inserite sulle forme 2a, 2b all'interno della camera 9 della stazione di fissaggio 5. A tal fine, la prima forma 2a viene preventivamente ruotata angolarmente di 180? intorno all'asse verticale definito dal perno 19, in maniera da portarsi nella suddetta posizione di accostamento alla seconda forma 2b.
La successiva rotazione della giostra 1 porta le calze inserite sulle forme tubolari 2a, 2b all<1 >interno della camera 14 a raggi infrarossi, ove si opera l'asciugatura delle calze stesse. All'interno della camera 14, le forme 2a, 2b vengono disposte preferibilmente in una posizione divaricata, leggermente angolata, in maniera da favorire l'ottimale asciugatura delle calze da parte delle lampade 15 a raggi infrarossi, disposte sulle pareti contrapposte della camera 14 stessa. E' tuttavia possibile prevedere che le forme 2a, 2b mantengano anche all'interno della camera di 14 a raggi infrarossi la precedente posizione di reciproco accostamento; l'adozione di forme tubolari consente infatti una adeguata asciugatura anche in tale configurazione accostata.
All'uscita dalla camera 14, le forme 2a, 2b vengono nuovamente portate nella posizione di reciproco accostamento, per l'estrazione delle calze nella stazione 7. In tale stazione di estrazione 7, la porzione 2c delle forme 2a, 2b conformante il piede viene serrata fra i tamponi dei braccetti 46 del dispositivo di presa 45 che si chiudono simultaneamente, a partire da una posizione di riposo divaricata.
Contemporaneamente viene azionato il martinetto 55 che opera lo scorrimento del dente di sollevamento 54 nella posizione avanzata 54a in cui ? atto a inserirsi all'interno delle forme 2a, 2b (fig.l). Il gruppo recante il dente di sollevamento 54 si trova inizialmente in una posizione abbassata sulla colonna 57; l'azionamento dell'apposito organo attuatore comanda la corsa di sollevamento del dente 54 lungo la colonna 57. In tal modo il dente 54 va ad agire sul bordo elasticizzato del corpino delle calze, operandone il sollevamento.
Il contemporaneo sollevamento dei braccetti 46 che serrano le calze, azionato dal martinetto 41 che opera lo scorrimento verso l'alto del telaio 49, accompagna lo sfilamento delle calze stesse dalle forme.
La salita dei braccetti 46 ? opportunamente ritardata rispetto a quella del dente di sollevamento 54, tramite opportuni mezzi temporizzatori, con tempi variabili a seconda della lunghezza della gamba delle calze.
Il flusso di aria compressa in uscita dai fori 44 delle forme tubolari 2a, 2b provvede a indirizzare la scrinit? delle calze fra i nastri 59, 60 del gruppo di uscita 8; la chiusura dei rulli 61, 62 determina il trascinamento delle calze stesse, che vengono avviate all'uscita.
E' da mettere in evidenza il fatto che i braccetti di presa 46 operano sulla porzione delle calze disposta in corrispondenza dei piedi 2c delle forme 2a, 2b in maniera da agevolare il superamento della discontinuit? determinata dal tallone 2d dei piedi stessi.
L'agevole estrazione delle calze dalle forme 2a, 2b ? inoltre favorita dalla limitata inclinazione dei piedi 2c rispetto all'asse longitudinale X delle forme stesse. Tale inclinazione risulta infatti essere non superiore a 25?, cio? sensibilmente inferiore all'inclinazione di 45? tradizionalmente adottata nelle forme note fino ad ora.
La macchina descritta consente in definitiva di attuare in maniera ottimale il trattamento di fissaggio delle calze da donna, con una struttura di ingombro ridotto operante su un numero proporzionalmente ridotto di forme.
Ci? ? ottenuto in particolar modo grazie al superamento del pregiudizio tecnico per cui fino ad ora le calze da donna a collant venivano trattate su forme costituite da sagome piene, riproducenti il profilo delle calze da realizzare. L<1>impiego di forme tubolari consente in particolare di utilizzare una camera di fissaggio a vapore di dimensioni contenute, operante su una sola coppia di forme per volta.
Le forme tubolari subiscono infatti un modesto riscaldamento durante il funzionamento a regime della macchina, sicch? consentono di eseguire manualmente 1'introduzione delle calze sulle forme stesse, e non richiedono particolari cautele al personale addetto all'operazione. Non ? richiesto pertanto l'impiego di complesse apparecchiature di introduzione automatica delle calze, che fra l'altro possono facilmente danneggiare le calze stesse.
A loro volta, le forme tubolari, prive di spigoli vivi, evitano il possibile danneggiamento dei filati durante le fasi di introduzione e di estrazione delle calze. La macchina ? pertanto particolarmente idonea all'inpiego per le calze da donna utilizzanti filati delicati, ad esempio filati elastomerici del tipo Lycra e simili.
Le forme tubolari consentono altres? di attuare il controllo degli eventuali difetti durante la fase di introduzione sulle forme. L'esecuzione del controllo prima della fase di fissaggio consente di scartare immediatamente le calze difettose, senza passare per il fissaggio stesso. L'operatore pu? inoltre vantaggiosamente operare una selezione delle calze a seconda della qualit?, cos? ad esempio da indirizzare automaticamente le calze a zone di uscita diverse.
Le forme tubolari risultano inoltre meno costose delle corrispondenti sagome piene. Tale maggiore economia risulta tanto pi? significativa in rapporto al numero elevato di forme generalmente necessarie in fase produttiva, dovendosi ovviamente prevedere forme diverse per le diverse taglie di calze da realizzare.
Le forme tubolari consentono altres? un sensibile risparmio energetico rispetto alle corrispondenti sagome piene. Tale risparmio energetico deriva sia da un migliore sfruttamento del vapore, nella camera di fissaggio, sia dalla fase di asciugatura, nella camera a raggi infrarossi; in particolare, l'asciugatura non richiede l'inpiego di aria calda di riscaldamento, cane generalmente avviene nella tecnica nota.
Oltre a un minor consumo di vapore, l'impiego di una camera di fissaggio di dimensioni ridotte determina una minore umidit? dell'ambiente di lavoro, con conseguente minor disagio per il personale.
Inoltre la sensibile riduzione dell'inclinazione del piede delle forme rispetto all'asse longitudinale delle forme stesse rappresenta a sua volta una innovazione rilevante rispetto alla tecnica tradizionale. Tale inclinazione infatti, senza pregiudicare la conformazione finale delle calze realizzate, rende assai pi? agevole l'introduzione delle calze stesse sulle forme, nonch? la successiva estrazione, in maniera in particolare da far superare alle calze la discontinuit? determinata dal tallone del piede sagomato dalle forme stesse.
E' da rilevare il fatto che la soluzione adottata consente di eseguire l'estrazione delle calze secondo una direzione verticale longitudinale alle forme, e non secondo la direzione obliqua del piede delle forme stesse.
La macchina consente in definitiva di realizzare in maniera innovativa calze a collant configuranti il piede.
E' da mettere in particolare evidenza il fatto che la realizzazione delle forme in porzioni 2e, 2f, 2g di spessore decrescente verso l'alto favorisce l'estrazione delle calze; la porzione superiore di spessore ridotto consente inoltre di ottenere una migliore piegatura delle calze.
In fig.6 ? illustrata una diversa forma realizzativa della macchina in oggetto, particolarmente prevista per la realizzazione di calze piegate a Pantalone. In tal caso, le forme 2a, 2b non sono divaricabili l'ima rispetto all'altra bens? risultano stabilmente accostate; le forme sono viceversa vincolate a un supporto 63 montato girevole sulla giostra 1. Tale supporto pu? essere ruotato fra una posizione praticamente radiale alla giostra 1, in corrispondenza della stazione di introduzione 4, e una posizione tangenziale alla giostra stessa, per L attuazione delle successive fasi di lavoro della macchina.
secondo tale soluzione, le gambe delle calze 90 vengono inserite sulle forme 2a, 2b tendendole su piani ortogonali a quello definito dai fianchi del corpino 91. In pratica, la linea di piegatura 92 del corpino non risulta ripiegata all'interno di questo ma disposta sul margine esterno delle calze piegate, in linea praticamente con la piega delle gambe (si vedano figg.16 e 17).
In figg.18, 19, 20 e 21 ? illustrata una diversa forma realizzativa della stazione di estrazione della macchina, in cui al dispositivo di presa 45 sono associati organi di presa ausiliari 100 atti ad agire in direzione perpendicolare alle forme 2a, 2b, accostate su piani verticali, e in posizione mediana ad esse, in maniera da serrare le calze da estrarre al disotto dei piedi sagomati dalle forme stesse.
Gli organi di presa ausiliari 100 prevedono una coppia di organi pressori 101, 102 contrapposti, atti ad essere azionati in senso opposto da relativi organo attuatori 103, 104; gli attuatori 103, 104 sono portati da una piastra 105 guidata scorrevole su una coppia di colonne 106 verticali, solidali all'intelaiatura fissa della macchina.
In particolare, il gruppo formato dal pressore 102 e dal relativo attuatore 104 ? portato da un braccio 107, montato girevole sulla piastra 105 tramite uno stelo 108 verticale e atto ad essere azionato da un manovellismo 109 comandato da un martinetto 110 supportato a sbalzo dalla stessa piastra 105. In tal modo il pressore 102 pu? essere ruotato in una posizione di disimpegno 102a, tale da non interferire con i movimenti delle forme 2a, 2b (fig.20).
Sulle colonne 106 ? altres? guidata scorrevole una seconda piastra 111, supportante il dispositivo di presa 45. Tale dispositivo di presa 45 prevede una sola coppia di braccetti 46 oscillabili su un piano orizzontale e recanti ciascuno un tampone 112 di spugna o simili. E* da notare che almeno uno di tali tamponi 112 ? opportunamente molleggiato, mentre il corrispondente braccetto 46 ha distanza regolabile rispetto all'altro braccetto, tramite asole 113 di una relativa manovella 114 (fig.21).
I braccetti 46 sono portati, mediante le suddette manovelle 114, alla sommit? di una coppia di aste 47 verticali, girevoli intorno al proprio asse sulla piastra 111. Le aste 47 recano calettate rispettive ruote dentate 51, in ingranaggio l'una con l'altra, atte a determinare la rotazione angolare inversa delle aste stesse e di conseguenza dei braccetti 46 recanti i tamponi. Tale rotazione ? azionata da un martinetto 115, supportato a sbalzo dalla piastra 111 e agente su una delle aste 47 tramite un opportuno leverismo 116.
Dalla piastra 105 inferiore si estende verticalmente, in posizione mediana alle colonne 106, un albero 117 che all'estremit? superiore attraversa liberamente la seconda piastra 111; l'albero 117 reca fissato alla sommit? un anello 118 che ? atto ad appoggiare sulla piastra 111. Tale piastra 111 ? sostenuta, in una posizione abbassata, da un secondo anello 119 vincolato, in posizione opportunamente registrabile, su una delle colonne 106. Un terzo anello 120 ? vincolato, in posizione sostanzialmente mediana, sull'albero 117, per il sollevamento della piastra 111 recante il dispositivo di presa 45, come precisato nel seguito.
Le colonne 106 sono collegate inferiormente a una traversa 121 che supporta un organo attuatore 122 avente asse verticale. Lo stelo di tale attuatore 122 ? vincolato alla piastra 105, in maniera da comandare lo spostamento verticale in sequenza degli organi di presa ausiliari 100 e del dispositivo di presa 45.
Infatti, dopo che il dente di sollevamento 54 ha provveduto a sollevare il corpino delle calze lungo le forme 2a, 2b, viene comandato l'azionamento degli attuatori 103, 104 che serrano le calze fra i pressori 101, 102, al disotto dei piedi delle forme, nonch? quello dei braccetti 46 che serrano le forme fra i tamponi 112, che si chiudono simultaneamente a partire da una posizione di riposo divaricata 112a.
L'azionamento dell'attuatore verticale 122 determina lo scorrimento verso l'alto degli organi di presa ausiliari 100, portati dalla piastra 105 scorrevole sulle colonne 106, trascinando in tal modo verso l'alto la porzione delle calze serrata fra i pressori 101, 102. L'albero 117 attraversa liberamente in tale fase la seconda piastra 111.
Quando l'anello 120 fissato sull'albero 117, solidale alla piastra 105, intercetta la seconda piastra 111, si produce il sollevamento del dispositivo di presa 45, supportato da tale piastra 111. I tamponi 112 serrati sulle forme si spostano verso l'alto, accompagnando lo sfilamento delle calze dalle forme stesse.
Ovviamente la sequenza di estrazione descritta risulta opportunamente regolabile in funzione della taglia delle calze in lavorazione.
Agli organi di presa ausiliari 100 sono utilmente associati mezzi soffianti 123 destinati ad essere alimentati con aria conpressa, i quali sono estesi verticalmente e portati da un supporto 124 solidale all'intelaiatura fissa della macchina. I mezzi soffianti 123 sono atti ad essere spostati fra una posizione di lavoro 123a accostata alle forme e una posizione retratta.
Nella posizione di lavoro 123af i mezzi soffianti 123 sono atti a indirizzare un getto di aria compressa fra le forme, in maniera da tendere il corpino delle calze a collant quando questo abbandona la zona di inpegno del tenditore meccanico 64.
Nella pratica attuazione del trovato, i materiali inpiegati, nonch? la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant, caratterizzata dal fatto che comprende una giostra recante distribuite perifericamente una pluralit? di coppie di forme tubolari su cui sono destinate ad essere inserite rispettive calze da donna e atte ad essere alimentate con aria compressa, destinata a fuoriuscire attraverso una pluralit? di fori praticati alla sorrmit? delle forme stesse, in maniera da produrre un soffio atto a indirizzare la corrispondente estremit? delle dette calze verso mezzi di allontanamento previsti in una stazione di estrazione delle calze stesse, detta giostra essendo atta ad essere condotta a passo in corrispondenza di una stazione di introduzione di dette calze su dette forme tubolari, di almeno una stazione di fissaggio delle calze stesse, all'interno di una camera alimentata mediante vapore e atta a ricevere una coppia di dette forme tubolari, e di detta stazione di estrazione di dette calze da dette forme tubolari.
  2. 2) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che prevede, in corrispondenza di detta stazione di introduzione, mezzi di presa atti a trascinare verso il basso dette calze inserite alla sonnit? di dette forme tubolari.
  3. 3) Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa prevedono una pinza che ? atta ad afferrare il bordo del corpino di dette calze, operando in posizione mediana fra le dette forme tubolari, detta pinza essendo guidata scorrevole orizzontalmente, fra una posizione avanzata di lavoro e una posizione retratta di disimpegno, su una slitta mobile verticalmente fra una posizione sollevata di presa delle calze stesse e una posizione abbassata registrabile di finecorsa, in corrispondenza della quale viene comandata l'apertura della pinza stessa.
  4. 4) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette forme sono costituite da rispettivi elementi tubolari opportunamente piegati in maniera da conformare in una parte superiore il profilo del piede configurante il tallone, detto piede risultando inclinato di un angolo non superiore a 25? rispetto all'asse longitudinale della rispettiva forma.
  5. 5) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette forme sono costituite da elementi tubolari realizzati da porzioni di spessore decrescente verso l'alto, innestate le une nelle altre.
  6. 6) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di introduzione prevede, per il controllo di dette calze, uno schermo di materiale opalino, disposto frontalmente a dette forme tubolari e dotato posteriormente di mezzi luminosi.
  7. 7) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette forme tubolari sono supportate mobili l'una rispetto all'altra fra una posizione divaricata, in cui le forme stesse risultano giacere sostanzialmente su un medesimo piano verticale, in corrispondenza di detta stazione di introduzione delle calze, e una posizione di reciproco accostamento su piani paralleli,. per_attuare le fasi di fissaggio.,e.di-estrazione di dette calze.
  8. 8) Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che dette coppie di forme tubolari prevedono una prima forma supportata girevole su un asse verticale su detta giostra e una seconda forma vincolata in posizione fissa su un piano verticale sostanzialmente tangenziale alla stessa giostra, dette forme essendo disposte simmetricamente l'una rispetto all'altra, nella suddetta posizione divaricata, in maniera da presentare corrispondente profilo nella posizione di reciproco accostamento.
  9. 9) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di estrazione prevede mezzi di presa della sannita di dette forme tubolari e di sollevamento dell'estremit? di dette calze, dotati di almeno una coppia di braccetti oscillabili su un piano orizzontale, recanti un relativo tampone e azionabili in apertura e chiusura reciproca su mezzi di supporto destinati allo scorrimento verticale alternativo, detti tamponi essendo destinati a serrare dette forme tubolari in corrispondenza di una parte superiore di queste.
  10. 10) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di estrazione prevede un dente di sollevamento che ? atto ad inserirsi all'interno di dette forme tubolari, in nodo da agire sul bordo delle dette calze, ed ? azionabile da mezzi attuatori agenti secondo un asse orizzontalmente radiale a detta giostra e portati scorrevoli verticalmente lungo una colonna solidale a un'intelaiatura fissa della macchina.
  11. 11) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende, a valle di detta stazione di fissaggio, una stazione di asciugatura all<1 >interno di una camera dotata di lampade a raggi infrarossi, nella quale dette coppie di forme tubolari sono disposte preferibilmente in una posizione divaricata, in cui le forme stesse risultano giacere sostanzialmente su un medesimo piano verticale.
  12. 12) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di introduzione prevede superiormente una ventola di aspirazione, dotata di una cappa aperta al di sopra della postazione di inserimento di dette calze nelle dette forme tubolari, detta c?ppa essendo estesa verticalmente per una altezza relativamente elevata, tale in pratica da permettere estensione completa delle calze stesse al suo interno, nella fase di introduzione sulle dette forme tubolari.
  13. 13) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette forme tubolari sono restringibili alla base, mediante lo scorrimento trasversale di relativi elementi tubolauri inferiori di ciascuna delle forme stesse in opportune asole realizzate in corrispondenti organi di supporto associati a detta giostra.
  14. 14) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette forme tubolari risultano stabilmente accostate l'una all'altra e vincolate a un supporto montato girevole su detta giostra, in maniera da essere girevole fra una posizione praticamente radiale alla giostra stessa, in corrispondenza di detta stazione di introduzione, e una posizione tangenziale a detta giostra, per l'attuazione delle successive fasi di lavoro della macchina.
  15. 15) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di estrazione prevede organi di presa ausiliari atti ad agire in direzione perpendicolare a dette forme tubolari, accostate su piani verticali, e in posizione mediana ad esse, in maniera da serrare dette calze, e atti ad essere azionati in direzione verticale in maniera da operare il sollevamento delle calze stesse.
  16. 16) Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detti organi di presa ausiliari prevedono una coppia di organi pressori contrapposti, portati mobili da una piastra guidata scorrevole verticalmente e azionabile da appositi mezzi attuatori, detta piastra recando mezzi sporgenti verticalmente atti ad intercettare, durante la corsa di sollevamento dei detti organi di presa ausiliari, una seconda piastra superiore, portante mezzi di presa della sonnit? di dette forme tubolari e di sollevamento dell'estremit? di dette calze, in maniera da attuare in sequenza la presa e il sollevamento di dette calze tramite detti organi di presa ausiliari e detti mezzi di presa della sannita delle forme tubolari.
  17. 17) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di estrazione prevede mezzi soffianti destinati ad essere alimentati con aria conpressa, i quali sono estesi verticalmente e sono atti ad essere spostati fra una posizione di lavoro accostata a dette forme tubolari e una posizione retratta, nella detta posizione di lavoro detti mezzi soffianti essendo atti a indirizzare un getto di aria compressa fra dette forme tubolari, in maniera da tendere il corpino di dette calze.
  18. 18) Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant secondo quanto desumibile dalla descrizione e dai disegni.
IT93BO000484A 1993-12-02 1993-12-02 Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant IT1264282B1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT93BO000484A IT1264282B1 (it) 1993-12-02 1993-12-02 Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT93BO000484A IT1264282B1 (it) 1993-12-02 1993-12-02 Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant

Publications (3)

Publication Number Publication Date
ITBO930484A0 ITBO930484A0 (it) 1993-12-02
ITBO930484A1 true ITBO930484A1 (it) 1995-06-02
IT1264282B1 IT1264282B1 (it) 1996-09-23

Family

ID=11339340

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT93BO000484A IT1264282B1 (it) 1993-12-02 1993-12-02 Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT1264282B1 (it)

Also Published As

Publication number Publication date
ITBO930484A0 (it) 1993-12-02
IT1264282B1 (it) 1996-09-23

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US3704565A (en) Method of and apparatus for producing hosiery
ITFI20010164A1 (it) Dispositivo per il trasferimento di un manufatto tubolare in tessuto a maglia dalla macchina che lo produce a mezzi di chiusura della punta
ITFI20010038A1 (it) Dispositivo per il prelievo di un manufatto tubolare a maglia da una macchina da maglieria e per la cucitura della punta
ITBO930451A1 (it) Macchina per il trattamento di calze da uomo particolarmente configuranti il tallone
US4491255A (en) Collapsible hosiery form
ITBO930484A1 (it) Macchina per il fissaggio di calze da donna, in particolare collant
ITFI20010163A1 (it) Dispositivo e metodo per aprire il bordo di un manufatto tubolare a maglia o simile
ITMO20090011A1 (it) Macchina stiratrice, particolarmente per la stiratura di indumenti quali camicie, giacche o simili
US5261579A (en) Process and device for smoothing tubular, extensible material
JPH07300766A (ja) ストッキングおよびタイツの管理および型つけ用機械
US4412434A (en) Apparatus for the dyeing and fixing of knitted articles of clothing
ITBO930423A1 (it) Dispositivo di estrazione per macchine per il controllo, l&#39;asciugatura e la stiratura di calze da uomo
US4375267A (en) Apparatus for automatically laying out a stocking, collant or the like
ITBO930377A1 (it) Apparecchiatura di alimentazione per macchine per il fissaggio di calze
IT201900005288A1 (it) Apparecchiatura per il controllo di calze da uomo
ITMI992029A1 (it) Apparecchiatura e procedimento per l&#39;alimentazione automatica di manufatti tubolari in particolare calze ad una macchina cucitrice atta ad e
JPH01310698A (ja) 衣類の前処理機並びに衣類整形装置
ITBO940182A1 (it) Dispositivo per l&#39;estrazione di calze da donna e simili da sagome.
ITBO950023A1 (it) Procedimento e apparecchiatura per la piegatura di calze da donna in macchine per il fissaggio di tali calze
IT202100026129A1 (it) Dispositivo e metodo per manipolare manufatti tessili tubolari
IT9003471A1 (it) Procedimento e macchina per la stiratura di calze, in particolare da uomo.
KR20210062450A (ko) 복합형 바지 다림장치
EP0518184A1 (en) Device for forming socks, stockings and the like
IT202100017993A1 (it) Dispositivo per rovesciare il bordo elastico di manufatti tubolari tessili, macchina comprendente il dispositivo e metodo
ITBO940564A1 (it) Apparecchiatura per l&#39;inserimento di calze e simili su relative forme

Legal Events

Date Code Title Description
0001 Granted
TA Fee payment date (situation as of event date), data collected since 19931001

Effective date: 19961223