ITBO20130139A1

ITBO20130139A1 - Sistema di movimentazione per un'anta o sportello di un elettrodomestico ed elettrodomestico provvisto di detto sistema.

Info

Publication number: ITBO20130139A1
Application number: IT000139A
Authority: IT
Inventors: Marco Vanini
Original assignee: Nuova Star Spa
Priority date: 2013-03-29
Filing date: 2013-03-29
Publication date: 2014-09-30
Also published as: EP2784257A1

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

“SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE PER UN’ANTA O SPORTELLO DI UN ELETTRODOMESTICO ED ELETTRODOMESTICO PROVVISTO DI

DETTO SISTEMA”

La presente invenzione ha per oggetto un sistema di movimentazione per un’anta o sportello di un elettrodomestico ed un elettrodomestico dotato di detto sistema.

La presente invenzione trova particolare applicazione nella produzione di elettrodomestici, in particolare (ma non esclusivamente) quelli provvisti di un’anta o battente a ribalta, ovvero ad asse di rotazione orizzontale, come forni o lavastoviglie.

Nella tecnica nota sono tipicamente utilizzati sistemi di movimentazione delle ante di tipo elastico, in cui una molla precaricata è collegata, mediante un apposito cinematismo, ad un bordo dell’anta prossimale al punto di cerniera. Si noti che, per tale ragione, è spesso necessario utilizzare molle in grado di fornire una resistenza ed una forza di richiamo particolarmente elevate.

Pur essendo altamente performanti dal punto di vista del bilanciamento e della movimentazione, tali forme di realizzazione necessitano sempre e comunque di un’azione manuale da parte dell’utente per consentire l’apertura e la chiusura dell’anta.

Per evitare tale intervento, la tecnica nota propone numerose soluzioni in cui il sistema di movimentazione “a molla” è sostituito da un azionamento elettrico.

Ad esempio, il documento US2007267401 descrive un sistema di movimentazione provvisto di due cerniere, una “a molla” ed una motorizzata, entrambe applicate all’anta di chiusura di un forno.

Anche il documento JP8240069 si riferisce ad un dispositivo di apertura/chiusura automatica applicato ad una cerniera di uno sportello. Tale dispositivo comprende un motore di tipo lineare interposto tra il telaio e lo sportello ed attivo direttamente sull’anta per consentire la movimentazione a ribalta.

In alternativa, il documento brevettuale US2009113803 si riferisce anch’esso ad un dispositivo per l’apertura/chiusura di una porta, ma provvisto di mezzi di tipo rotativo configurati per consentire l’apertura di un portello attraverso la rotazione di un motore ed un meccanismo del tipo a vite senza fine.

Svantaggiosamente, tutti i sistemi descritti nei succitati documenti, descrivendo la presenza di attuatori collocati in prossimità del punto di cerniera dello sportello (caratteristica essenziale negli elettrodomestici), necessitano conseguentemente di elevate potenze tali da sopperire alla condizione di svantaggio in termini di effetto leva.

In questa luce, tali dispositivi necessitano di motori o attuatori di grandi dimensioni il che, in considerazione degli stringenti vincoli dimensionali nel settore tecnico degli elettrodomestici, introduce non poche criticità progettuali, anche da punto di vista dei costi.

Inoltre, tali soluzioni necessitano forzatamente di una scelta tra l’incremento degli ingombri e la riduzione della capienza dell’elettrodomestico.

Scopo della presente invenzione è dunque quello di risolvere gli inconvenienti della tecnica nota sopracitati.

In particolare, scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un sistema di movimentazione per un’anta o sportello di un elettrodomestico di tipo automatico e, contestualmente, dagli ingombri ridotti.

Inoltre, scopo della presente invenzione è proporre un elettrodomestico provvisto di mezzi di apertura/chiusura dell’anta di tipo automatico, di semplice ed economica realizzazione.

Tali scopi sono raggiunti mediante le caratteristiche di una o più delle unite rivendicazioni, ed in particolare da un sistema di movimentazione per un’anta (o sportello) di un elettrodomestico comprendente un telaio e detta anta (o sportello) avente un peso prefissato, in cui il sistema comprende un primo corpo di cerniera fissabile al telaio ed un secondo corpo di cerniera fissabile all’anta e girevolmente connesso al primo corpo per consentire la rotazione di tale secondo corpo tra una prima posizione, di chiusura, in cui l’anta è attestata al telaio, ed una seconda posizione, di apertura, in cui l’anta è trasversale al telaio consentendo l’accesso ad un vano dell’elettrodomestico e mezzi di movimentazione di detto secondo corpo rispetto a detto primo corpo comprendenti mezzi elastici ed un cinematismo associato a detti mezzi elastici per trasferire la forza di detti mezzi elastici su detto secondo corpo, in prossimità del punto di cerniera, in modo tale che detta forza contribuisca alla rotazione di detto secondo corpo rispetto al primo corpo.

Secondo l’invenzione, i mezzi elastici sono dimensionati per esercitare una forza tale da generare sul secondo corpo un momento inferiore ad un momento resistente generato da detto peso prefissato dell’anta, almeno quando il secondo corpo si trova in detta seconda posizione.

Inoltre, i mezzi di movimentazione comprendono almeno un attuatore associato a detto cinematismo e configurato per collaborare detti mezzi elastici al fine di erogare una forza complessiva tale da vincere detto momento resistente e consentire una movimentazione dell’anta dalla seconda posizione alla prima posizione.

Con l’espressione “momento resistente” si intende nel presente testo l’azione che il peso e l’inerzia dell’anta oppongono al movimento che viene impartito all’anta stessa dalla seconda posizione (di apertura) alla prima posizione (di chiusura).

Vantaggiosamente, la soluzione proposta dalla presente invenzione consente di ottenere un elettrodomestico apribile e chiudibile automaticamente, mediante l’azionamento dell’attuatore ma la senza necessità di un attuatore di grandi dimensioni e limitando l’ingombro ed i costi del sistema di movimentazione.

Infatti, la presenza di mezzi elastici (in particolare una molla) dimensionati per fornire solo una percentuale del carico richiesto per la movimentazione dell’anta consente di utilizzare un attuatore che si limiti a fornire una forza differenziale tra il carico fornito dai mezzi elastici e quello necessario.

In questa luce risulta assai economico introdurre un attuatore anche in sistemi di movimentazione di tipo noto, facilitando anche l’ “upgrade” di elettrodomestici già in uso.

Per comandare il funzionamento dell’attuatore, il sistema di movimentazione comprende un’unità di controllo, preferibilmente configurata per ricevere un segnale rappresentativo di una movimentazione dell’anta dalla seconda posizione alla prima posizione (inviato mediante appositi mezzi di attivazione, come un tasto e un comando in remoto) e per inviare all’attuatore un segnale rappresentativo di un valore di forza da erogare per ottenere tale movimentazione.

Si noti che l’unità di controllo è configurata per mantenere l’attuatore operativamente attivo lungo tutta una corsa di chiusura del secondo corpo (e dunque dell’anta) dalla seconda posizione alla prima posizione.

Al contrario, almeno parte della movimentazione del secondo corpo dalla prima posizione alla seconda posizione avviene per gravità.

Dunque, l’attuatore è prevalentemente attivo durante la chiusura dell’anta, rimanendo in una configurazione sostanzialmente passiva durante l’apertura.

Più precisamente, l’attuatore è configurato per attivarsi fornendo un’azione di spunto all’inizio della corsa di apertura per vincere l’inerzia dell’anta spostandola dalla sua posizione di equilibrio verticale (ovvero la prima posizione), superata la quale l’anta prosegue la movimentazione per gravità, controllata dai mezzi elastici e, preferibilmente, da un organo smorzatore.

Tale organo smorzatore può essere definito anche dall’attuatore stesso, attivo in controllo sulla velocità di rotazione dell’anta (ovvero del secondo corpo) in funzione di un segnale ricevuto da appositi mezzi sensori.

Vantaggiosamente, in tal modo, nonostante la presenza di un attuatore di piccole dimensioni, è possibile controllare con continuità la movimentazione dell’anta.

Tali caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui: - le figure 1 e 1a illustrano una vista prospettica di un elettrodomestico provvisto di una prima forma realizzativa di un sistema di movimentazione secondo la presente invenzione ed un particolare di detto sistema di movimentazione;

- le figure 2 e 2a illustrano una vista prospettica di un elettrodomestico provvisto di una seconda forma realizzativa di un sistema di movimentazione secondo la presente invenzione ed un particolare di detto sistema di movimentazione;

- le figure 3 e 3a illustrano una vista prospettica di un elettrodomestico provvisto di una terza forma realizzativa di un sistema di movimentazione secondo la presente invenzione ed un particolare di detto sistema di movimentazione.

Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 è indicato un sistema di movimentazione per un’anta o sportello di un elettrodomestico 100 secondo la presente invenzione.

L’elettrodomestico 100 in questione è preferibilmente del tipo provvisto di un telaio 101, avente una struttura sostanzialmente scatolare definente al proprio interno un vano 102 di accoglimento, accessibile mediante un’apertura 103 (tipicamente frontale).

Per occludere tale apertura 103, l’elettrodomestico 100 comprende inoltre un’anta 104 (o elemento battente) imperniata al telaio 101 per ruotare tra una configurazione di chiusura, in cui è attestata al telaio 101 per occludere l’apertura 103, ed una configurazione di apertura, in cui è ruotata trasversalmente rispetto al telaio 101 rendendo accessibile la suddetta apertura 103.

Preferibilmente, l’anta 104 è collegata al telaio 101 “a ribalta”, ovvero mediante un asse di cerniera “A” sostanzialmente orizzontale.

In questa luce, la presente invenzione è preferibilmente (ma non esclusivamente) riferita a elettrodomestici quali forni o lavastoviglie.

Nello specifico, l’anta 104 è collegata al telaio 101 mediante il sistema di movimentazione 1 secondo la presente invenzione.

Tale sistema 1 comprende un primo 2 ed un secondo corpo 3 di cerniera fissabili (ovvero fissati) rispettivamente al telaio 101 ed all’anta 104 (o elemento battente).

Il secondo corpo 3 di cerniera è girevolmente connesso al primo corpo 2 in modo da ruotare, rispetto ad esso, definendo il suddetto movimento a ribalta.

Dunque, il secondo corpo 3 di cerniera è girevolmente connesso al primo corpo 3 per ruotare tra una prima posizione, in cui l’anta 104 ad esso collegata è attestata al telaio 101, ed una seconda posizione, in cui l’anta 104 ad esso collegata è trasversale al telaio 101 consentendo l’accesso al vano 102 dell’elettrodomestico 100.

Dunque, la prima e la seconda posizione del secondo corpo 2 di cerniera sono posizioni di chiusura e di apertura, in uso corrispondenti rispettivamente alle configurazioni di chiusura e di apertura dell’anta 104.

Nel dettaglio, il primo 2 ed il secondo 3 corpo di cerniera sono tra loro collegati mediante un perno 4, definendo così un elemento cerniera.

Preferibilmente, il primo 2 ed il secondo corpo 3 di cerniera sono corpi scatolari.

Preferibilmente, il sistema di movimentazione 1 è definito da due primi corpi 2 di cerniera e due secondi corpi 3 di cerniera disposti da bande opposte dell’anta 104.

In altre parole, preferibilmente, l’elettrodomestico 100 comprende preferibilmente due elementi cerniera.

Secondo l’invenzione, il sistema di movimentazione comprende (in corrispondenza di uno di tali elementi cerniera) mezzi di movimentazione 5 del secondo corpo 3 di cerniera rispetto al primo 2. Tali mezzi di movimentazione 5 sono configurati per consentire ed eseguire la rotazione del secondo corpo 3 di cerniera rispetto al primo 2.

I mezzi di movimentazione 5 comprendono mezzi elastici 6 ed un cinematismo 7, associato ai mezzi elastici 6, per trasferire l’azione dei mezzi elastici 6 stessi sul secondo corpo 3, in modo tale che la forza generata contribuisca alla rotazione del secondo corpo 3 di cerniera rispetto al primo corpo 2.

Preferibilmente, i mezzi elastici 6 sono definiti da almeno una molla elicoidale 6a. Il cinematismo 7 è invece preferibilmente definito da una pluralità di leve e bracci 7a interposti tra il primo 2 ed il secondo corpo 3 di cerniera ed operativamente associati ai mezzi elastici 6 (ovvero alla molla 6a).

In altre parole, i mezzi elastici 6 ed il cinematismo 7 sono operativamente interposti tra il primo 2 ed il secondo corpo 3 di cerniera per contribuire a generare un movimento relativo tra i due corpi 2, 3 di cerniera.

Più precisamente, i mezzi elastici 6 sono associati al cinematismo 7 in modo da generare una forza sul secondo corpo 3 di cerniera tale da generare sullo stesso (e dunque sull’anta 104) un momento di richiamo, ovvero tale da contribuire ad una rotazione del secondo corpo 3 dalla seconda alla prima posizione.

Dunque, i mezzi elastici 6 (in collaborazione con il cinematismo 7) sono configurati per esercitare una forza tale da generare un momento sul secondo corpo 3 di cerniera.

Tuttavia, secondo l’invenzione, tali mezzi elastici 6 (in collaborazione con il cinematismo 7) sono dimensionati in modo tale che detto momento generato sul secondo corpo sia inferiore ad un momento resistente generato dal peso dell’anta 104, almeno quando il secondo corpo 3 si trova nella seconda posizione (ovvero nella condizione maggiormente critica per la movimentazione dell’anta 104).

In altre parole, l’anta 104 ha un proprio peso prefissato (ad esempio, per forni Europei normalmente inferiore al 12 kg) il quale genera, nelle varie posizioni tra la prima e la seconda posizione del secondo corpo 3, un momento resistente variabile in funzione della distanza tra il baricentro dell’anta 104 stessa ed il punto di cerniera (ovvero il perno 4) misurata nel piano orizzontale.

Dunque, i mezzi elastici 6 (in collaborazione con il cinematismo 7) sono dimensionati per generare un momento di richiamo (definito dalla forza erogata moltiplicata per la distanza dal perno 4) inferiore a detto momento resistente, e conseguentemente insufficiente a movimentare il secondo corpo 3 (ovvero l’anta 104) dalla seconda posizione alla prima posizione. A tale proposito, i mezzi di movimentazione 5 comprendono almeno un attuatore 8 associato al cinematismo 7 e configurato per collaborare i mezzi elastici 6 al fine di erogare una forza complessiva tale da consentire una movimentazione dell’anta 104 associata al secondo corpo 3, dalla seconda posizione alla prima posizione.

Dunque, tale attuatore 8 è dimensionato per erogare una forza complementare e concorde alla forza erogata dai mezzi elastici 6, tale da colmare la differenza tra il momento di richiamo generato da detti mezzi elastici 6 ed il momento resistente generato dal peso dell’anta 104.

Di conseguenza, i mezzi elastici 6 e l’attuatore 8 sono configurati per operare in collaborazione (ovvero in sinergia) per movimentare l’anta 104 (ovvero il secondo corpo 3 di cerniera) dalla seconda posizione alla prima posizione, e dunque in chiusura.

Si noti che, al fine di limitare le dimensioni dell’attuatore 8, i mezzi elastici 6 sono dimensionati per fornire almeno 2/3 della forza necessaria alla movimentazione del secondo corpo 3 (ovvero dell’anta 104) dalla seconda posizione alla prima posizione.

In altre parole, i mezzi elastici 6 e l’attuatore 8 sono configurati per operare in collaborazione al fine di erogare una forza di entità prefissata. Il contributo dei mezzi elastici 6 è maggiore di 2/3 di detta entità prefissata ed il contributo dell’attuatore 8 è (di conseguenza) inferiore ad 1/3 di detta entità prefissata.

Preferibilmente, il contributo dei mezzi elastici 6 è superiore all’80% di detta entità prefissata, ed ancor più preferibilmente è superiore al 90%. Di conseguenza, il contributo dell’attuatore 8 è inferiore al 20% di detta entità prefissata, ed ancor più preferibilmente è inferiore al 10% di detta entità prefissata.

A titolo di esempio, per un’anta 104 avente un peso di 10 kg, sono previsti mezzi elastici 6 (ed un cinematismo 7) in grado di erogare 250 Nm ed un attuatore 8 configurato per collaborare con il cinematismo 7 per erogare una forza complementare sul secondo corpo 3.

In questa luce, i mezzi elastici 6 e l’attuatore 8 sono configurati per operare in parallelo.

Dunque, i mezzi elastici 6 sono attivi con continuità sul cinematismo 7 mentre l’attuatore 8 è selettivamente attivabile per contribuire all’azione dei mezzi elastici 6.

In una prima forma di realizzazione, il cinematismo 7 comprende almeno due bracci 7a ciascuno associato rispettivamente ai mezzi elastici 6 (ovvero alla molla 6a) e all’attuatore 8.

In tal modo, i mezzi elastici 6 e l’attuatore 8 sono attivabili contemporaneamente sul cinematismo 7 in parallelo, consentendo (ad esempio) di mantenere disattivo l’attuatore durante l’apertura per gravità dell’anta 104.

Alternativamente, i mezzi elastici (ovvero la molla 6a) e l’attuatore 8 potrebbero essere associati ad un'unica leva di movimentazione 13 collegata a detto cinematismo 7.

In tale forma di realizzazione, la molla 6a ed l’attuatore 8 agiscono coassialmente sulla summenzionata leva 13. In particolare, la leva 13 è scorrevolmente associata al telaio 101 dell’elettrodomestico 100 o al primo corpo 2 di cerniera e la molla 6a è interposta tra un’estremità della leva 13 ed una spalla di riscontro ricavata in tale telaio 101 dell’elettrodomestico 100 o al primo corpo 2 di cerniera. L’attuatore 8 è attivo su detta estremità della leva 13 per movimentarla in modo concorde all’azione della molla 6a, contribuendo alla rotazione del secondo corpo 3 di cerniera (ovvero dell’anta 104).

Al fine di consentire l’azionamento dell’attuatore 8, il sistema di movimentazione 1 comprende mezzi di attivazione 9 associati all’attuatore 8 e gestibili da (e accessibili ad) un utente per comandare una desiderata movimentazione dell’attuatore 8 tale da consentire almeno la movimentazione del secondo corpo 3 di cerniera dalla seconda alla prima posizione.

Più precisamente, il sistema 1 comprende un’unità di controllo 10 operativamente interposta tra i mezzi di attivazione 9 e l’attuatore 8.

Tale unità di controllo 10 è configurata per ricevere dai mezzi di attivazione 9 un segnale rappresentativo di una movimentazione dell’anta 104 (ovvero del secondo corpo 3 di cerniera) dalla seconda posizione alla prima posizione e per inviare all’attuatore 8 un segnale rappresentativo di un valore di forza da erogare per ottenere tale movimentazione.

Si noti che i mezzi di attivazione 9 possono essere definiti da una pulsantiera fissata (o fissabile) al telaio 101 dell’elettrodomestico 100.

Alternativamente, tali mezzi di attivazione 9 possono essere definiti da un comando in remoto, come ad esempio un telecomando utilizzabile dall’utente anche a distanza dall’elettrodomestico 100.

Inoltre, l’unità di controllo 10 può comprendere una memoria 10a programmabile dall’utente per impostare l’apertura/chiusura dell’anta 104 (ovvero la movimentazione del secondo corpo 3) ad orari prestabiliti, anche in assenza di un comando diretto.

In tale forma di realizzazione, i mezzi di attivazione 9 sono associati alla memoria 10a programmabile per consentire all’utente di inviare i dati all’interno di detta memoria 10a.

Preferibilmente, l’unità di controllo 10 è configurata per mantenere l’attuatore 8 operativamente attivo lungo tutta la corsa di chiusura del secondo corpo 3 di cerniera dalla seconda posizione alla prima posizione. In altre parole, l’unità di controllo 10 è configurata per inviare all’attuatore 8 un segnale di pilotaggio in tutte le posizioni angolari del secondo corpo 3 di cerniera tra la prima e la seconda posizione.

A tale proposito, il sistema 1 comprende un organo sensore 11 associato al secondo corpo 3 di cerniera per determinarne la posizione angolare (rispetto al primo corpo 2) durante la rotazione.

Tale organo sensore 11 è collegato all’unità di controllo 10 per inviarle un segnale rappresentativo della posizione angolare del secondo corpo 3. Dunque, l’unità di controllo 10 è configurata per ricevere tale segnale rappresentativo della posizione angolare del secondo corpo 3 e per comandare l’attuatore 8 in funzione di detto segnale.

Preferibilmente l’organo sensore 11 è definito da un encoder o simili. Alternativamente, l’attuatore 8 potrebbe operare in anello aperto. In tale evenienza, l’unità di controllo 10 è programmata per conferire al secondo elemento 3 (e dunque all’anta 104) una movimentazione correlata a specifiche caratteristiche preimpostate.

Preferibilmente, i mezzi di attivazione 9 sono configurati per inviare all’unità di controllo 10, in funzione di un comando dell’utente, un primo segnale, rappresentativo di una movimentazione dell’anta 104 (ovvero del secondo corpo 3) dalla prima alla seconda posizione, e/o un secondo segnale, rappresentativo di una movimentazione dell’anta 104 (ovvero del secondo corpo 3) dalla seconda alla prima posizione.

Più precisamente, quando i mezzi di attivazione 9 inviano all’unità di controllo 10 il primo segnale, tale unità di controllo 10 invia all’attuatore 8 un primo segnale di pilotaggio rappresentativo di un’azione di spunto all’inizio della corsa di apertura per vincere l’inerzia dell’anta 104 spostandola dalla sua posizione di equilibrio verticale (ovvero la prima posizione), superata la quale l’anta prosegue la movimentazione per gravità.

Più precisamente, il secondo corpo 3 di cerniera presenta una terza posizione, intermedia tra la prima e la seconda posizione e prossimale alla prima posizione. L’unità di controllo 10, a seguito di una ricezione di detto secondo segnale, è configurata inviare all’attuatore 8 il primo segnale di pilotaggio rappresentativo di un valore di forza da erogare per movimentare il secondo corpo 3 di cerniera (unicamente) dalla prima posizione alla terza posizione, disattivandosi tra la terza posizione e la seconda posizione.

Tale primo segnale di pilotaggio può essere tale da attivare l’attuatore 8 per tutta la corsa del secondo corpo 3 dalla prima alla terza posizione o unicamente rappresentativo di un’azione tale da vincere l’inerzia dell’anta 104 nella prima posizione.

In ogni caso, preferibilmente, la movimentazione del secondo corpo 3 di cerniera dalla terza posizione alla seconda posizione avviene per gravità. Preferibilmente, il sistema 1 comprende un organo di spunto (non illustrato) associato all’anta 104 e configurato per collaborare l’attuatore 8 all’inizio della corsa di apertura per vincere l’inerzia dell’anta 104, spostandola dalla sua posizione di equilibrio verticale (ovvero la prima posizione del secondo corpo 3).

In altre parole, l’organo spunto è configurato per agire sull’anta 104 (o sul secondo corpo 3) in apertura, per contribuire a spostare l’anta 104 stessa dalla posizione di equilibrio, particolarmente svantaggiosa per l’attuatore 8 in quanto tutti i fulcri del sistema sono sostanzialmente allineati.

Nella forma realizzativa preferita, l’organo di spunto comprende un elemento elastico (non illustrato) precaricato, operativamente attivo sul secondo corpo 3 per spostarlo dalla prima posizione verso la seconda. Più precisamente, l’elemento elastico (o molla secondaria) è posizionato in modo da agire su una camma (non illustrata) durante la corsa del secondo corpo 3 dalla prima posizione alla terza posizione.

A tale proposito, si noti che, per mantenere il secondo corpo 3 nella prima posizione, ovvero per mantenere l’anta 104 in posizione di chiusura, il sistema 1 comprende mezzi di blocco 15 operativamente interposti tra l’anta 104 (o il secondo corpo 3) ed il telaio 101 (o il primo corpo 2).

Tali mezzi di blocco 15 sono dunque selettivamente commutabili tra una configurazione di bloccaggio, in cui mantengono l’anta 104 in posizione di chiusura, ed una configurazione di rilascio, in cui lasciano l’anta 104 libera. Dunque, preferibilmente, tali mezzi di blocco 15 sono associati all’unità di controllo 10, la quale è configurata per inviare ad essi un segnale rappresentativo di uno sblocco tale da impartire loro un movimento dalla configurazione di blocco a quella di rilascio.

Preferibilmente, tale unità di controllo 10 è configurata per inviare tale segnale rappresentativo dello sblocco in concomitanza con l’invio del succitato primo segnale.

Nella forma realizzativa preferita, i mezzi di blocco 15 comprendono un gancio motorizzato 15a.

Alternativamente, i mezzi di blocco 15 potrebbero essere definiti da altri dispositivi, sia comandabili dall’unità di controllo che, eventualmente, di tipo meccanico a camma (comprendenti mezzi elastici ed inviti meccanici). Inoltre, i mezzi di movimentazione 5 comprendono almeno un organo smorzatore 12 associato al cinematismo 7 e configurato per ridurre la velocità di rotazione del secondo corpo 3 di cerniera dalla prima posizione alla seconda posizione, almeno in prossimità della seconda posizione. In altre parole, l’organo smorzatore 12 è operativamente connesso al cinematismo 7 per opporsi alla rotazione del secondo corpo 3 dalla prima alla seconda posizione al fine di ridurne la velocità angolare (ovvero di rotazione).

Preferibilmente, l’organo smorzatore 12 è definito dall’attuatore 8 stesso. Dunque, l’unità di controllo 10 è configurata per monitorare la velocità di rotazione (mediante organo sensore 11) del secondo corpo 3 di cerniera, almeno durante la rotazione dalla prima posizione alla seconda posizione, più precisamente almeno dalla terza posizione alla seconda posizione. Tale unità di controllo 10 è poi configurata per comandare l’attuatore 8 in funzione di un segnale rappresentativo della velocità di rotazione inviato da detto organo sensore 11 per definire l’organo smorzatore.

In altre parole, in luce del sottodimensionamento dei mezzi elastici 6 rispetto al peso dell’anta 104, in alcune forme di realizzazione è presente tale organo smorzatore 12 al fine di collaborare con detti mezzi elastici 6 per rallentare la rotazione dell’anta 104 (ovvero del secondo corpo 3) dalla prima posizione alla seconda posizione, in particolare in prossimità della seconda posizione.

Si noti che l’organo smorzatore 12 potrebbe anche essere definito da un elemento smorzante/dissipatore associato al cinematismo 7.

Quando, i mezzi di attivazione 9 inviano all’unità di controllo 10 il secondo segnale, tale unità di controllo 10 invia all’attuatore 8 un secondo segnale di pilotaggio rappresentativo di una movimentazione di un valore di forza da erogare per movimentare il secondo corpo 3 di cerniera dalla seconda posizione alla prima posizione.

Tale secondo segnale di pilotaggio è tale da comandare all’attuatore l’erogazione di una forza complementare alla forza generata dai mezzi elastici e ad esso concorde, in modo tale che la forza complessiva generata dai mezzi di movimentazione 5 sia in grado di generare (sul secondo corpo 3 di cerniera) un momento superiore al momento resistente generato dall’anta 104 (ovvero dal suo peso).

Nella forma realizzativa preferita, l’unità di controllo 10 è configurata per pilotare l’attuatore 8 in modo da ridurre la forza erogata dallo stesso proporzionalmente alla posizione angolare del secondo corpo 3 di cerniera (ovvero dell’anta 104) dalla seconda posizione alla prima posizione.

Dunque, tela l’unità di controllo 10 è configurata per pilotare l’attuatore 8 in funzione di un segnale inviato dall’organo sensore 11.

Preferibilmente, i mezzi elastici 6 sono definiti da almeno una molla elicoidale 6a collegata al primo 2 o al secondo corpo 3 di cerniera ed associata a detto cinematismo 7.

Nella forme realizzative preferite, tale molla 6a presenta una rigidezza compresa tra 78 Kgf a 76 mm ed 1 Kgf a 91mm.

Più precisamente, la rigidezza della molla è dimensionata in funzione del peso dell’anta 104.

Si noti che, grazie all’innovazione introdotta dalla presente invenzione, è possibile utilizzare una stessa molla 6a per differenti tipologie di ante 104, programmando l’attuatore per fornire la forza necessaria a compensare il sottodimensionamento della molla 6a stessa.

Preferibilmente, l’attuatore 8 è di tipo lineare e comprende una porzione 8a mobile linearmente presentante un’estremità 8b collegata al cinematismo 7.

Nella forma realizzativa preferita, l’attuatore 8 è del tipo elettrico lineare. Preferibilmente, tale attuatore 8 comprende un motore (passo-passo) collegato ad una vite a ricircolo di sfere. Più preferibilmente, il motore è un servomeccanismo alimentabile a 24 Volt.

Nella forma realizzativa illustrata, l’attuatore 8 ha una corsa prefissata, preferibilmente di 30 mm circa; la corsa utile, ovvero quella utilizzata durante la movimentazione, è tuttavia inferiore, di circa 20 mm.

Si noti che l’attuatore 8, per un anta 104 di 10 kg circa, è preferibilmente in grado di erogare almeno 200 N di spinta, più preferibilmente almeno 250 N.

Alternativamente, l’attuatore 8 potrebbe essere definito da un elettromagnete. In forme realizzative alternative, l’attuatore 8 potrebbe essere anche di tipo idraulico.

L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi. Infatti, l’utilizzo di mezzi elastici sottodimensionato in collaborazione con un attuatore dimensionato per erogare unicamente la forza necessaria a compensare il dimensionamento permette di ottenere un elettrodomestico con apertura/chiusura automatica (e programmabile) dell’anta mantenendo assai ridotte le dimensioni e contenuti i costi dell’attuatore. Inoltre, la presenza di mezzi elastici attivi in collaborazione con l’attuatore permette di mantenere controllata la movimentazione dell’anta lungo tutta la sua corsa.

La presenza dell’unità di controllo e del sensore angolare rende il sistema di movimentazione completamente controllabile, evitando che la rotazione dell’anta possa essere al di fuori di specifiche di progetto ed ovviando ad eventuali guasti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Sistema di movimentazione per un’anta o sportello di un elettrodomestico (100) comprendente un telaio (101) ed un’anta (104) avente un peso prefissato, detto sistema comprendendo: - un primo corpo (2) di cerniera fissabile a detto telaio (101); - un secondo corpo (3) di cerniera, fissabile a detta anta (104) e girevolmente connesso a detto primo corpo (2) per ruotare tra una prima posizione, di chiusura, in cui l’anta (104) è attestata a detto telaio (101), ed una seconda posizione, di apertura, in cui l’anta (104) è trasversale a detto telaio (101) consentendo l’accesso ad un vano dell’elettrodomestico (100); - mezzi di movimentazione (5) di detto secondo corpo (3) rispetto a detto primo corpo (2) comprendenti mezzi elastici (6) ed un cinematismo (7) associato a detti mezzi elastici (6) per trasferire la forza generata da detti mezzi elastici (6) su detto secondo corpo (3) in modo tale che detta forza contribuisca alla rotazione di detto secondo corpo (3) rispetto al primo corpo (2); caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (6) sono dimensionati per esercitare una forza atta a generare un momento inferiore ad un momento resistente (R) generato da detto peso prefissato dell’anta (104) quando il secondo corpo (3) si trova in detta seconda posizione, e dal fatto che detti mezzi di movimentazione (5) comprendono almeno un attuatore (8) associato a detto cinematismo (7) e configurato per collaborare con detti mezzi elastici (6) al fine di erogare una forza complessiva tale da vincere detto momento resistente e consentire una movimentazione dell’anta (104) dalla seconda posizione alla prima posizione.
2. Sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di attivazione (9) associati a detto attuatore (8) e gestibili da un utente per comandare una movimentazione di detto attuatore (8) atta a consentire almeno la movimentazione del secondo corpo (3) dalla seconda alla prima posizione.
3. Sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un’unità di controllo (10) operativamente interposta tra detti mezzi di attivazione (9) e detto all’attuatore (8) e configurata per: - ricevere da detti mezzi di attivazione (9) un segnale rappresentativo di una movimentazione del secondo corpo (3) di cerniera dalla seconda posizione alla prima posizione; - inviare a detto attuatore (8) un segnale di pilotaggio rappresentativo di un valore di forza da erogare per ottenere detta movimentazione.
4. Sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo (10) è configurata per mantenere detto attuatore (8) operativamente attivo lungo tutta una corsa di chiusura del secondo corpo (3) dalla seconda posizione alla prima posizione.
5. Sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 3 o la 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di attivazione (9) sono configurati per inviare all’unità di controllo (10), in funzione di un comando dell’utente, un primo segnale, rappresentativo di una movimentazione dell’anta (104) dalla prima alla seconda posizione, e/o un secondo segnale, rappresentativo di una movimentazione dell’anta (104) dalla seconda alla prima posizione.
6. Sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il secondo corpo (3) presenta inoltre una terza posizione, intermedia tra la prima e la seconda posizione e prossimale a detta prima posizione; detta unità di controllo (10), a seguito di una ricezione di detto primo segnale, essendo configurata inviare a detto attuatore (8) un primo segnale di pilotaggio rappresentativo di un valore di forza da erogare per movimentare il secondo corpo (3) solo dalla prima posizione alla terza posizione.
7. Sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la movimentazione del secondo corpo (3) dalla terza posizione alla seconda posizione avviene per gravità.
8. Sistema di movimentazione secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 3 alla 7, caratterizzato dal fatto di comprendere un organo sensore (11) associato al secondo corpo (3) di cerniera per determinare una posizione angolare di detto secondo corpo (3) rispetto a detto primo corpo (2) e collegato all’unità di controllo (10); detta unità di controllo (10) essendo configurata per ricevere un segnale rappresentativo della posizione angolare del secondo corpo (3) e per comandare l’attuatore (8) in funzione di detto segnale.
9. Sistema di movimentazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (5) comprendono almeno un organo smorzatore (12) associato a detto cinematismo (7) e configurato per ridurre una velocità di rotazione di detto secondo corpo (3) dalla prima posizione alla seconda posizione, almeno in prossimità di detta seconda posizione.
10. Sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo (10) è configurata: - per monitorare una velocità di rotazione del secondo corpo (3) di cerniera almeno durante la rotazione dalla prima posizione alla seconda posizione mediante almeno un organo sensore (11); - comandare detto attuatore (8) in funzione di un segnale di detto organo sensore (11) per definire detto organo smorzatore (12).
11. Sistema di movimentazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (6) sono definiti da almeno una molla elicoidale (6a) collegata a detto primo (3) o a detto secondo corpo (2) ed associata a detto cinematismo (7).
12. Sistema di movimentazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto attuatore (8) è di tipo lineare e comprende una porzione (8a) mobile linearmente presentante un’estremità (8b) collegata a detto cinematismo (7).
13. Sistema di movimentazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto attuatore (8) comprende un elettromagnete.
14. Sistema di movimentazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (6) e detto attuatore (6) sono configurati per operare in collaborazione al fine di erogare una forza di entità prefissata, in cui il contributo dei mezzi elastici (6) è maggiore di 2/3 di detta entità prefissata ed il contributo dell’attuatore (8) è inferiore ad 1/3 di detta entità prefissata.
15. Elettrodomestico, comprendente: - un telaio (101) definente un vano (102); - un’anta (104); caratterizzato dal fatto di comprendere un sistema di movimentazione (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo corpo (2) di cerniera è fissato al telaio (101) ed il secondo corpo (3) di cerniera è fissato all’anta (104), in corrispondenza di un lato perimetrale dell’anta (104) stesso.
16. Elettrodomestico secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto sistema di movimentazione (5) definisce un asse di rotazione dell’anta (104) rispetto a detto telaio (101) sostanzialmente orizzontale.