ITBO20130138U1 - Contenitore per stampi vulcanizzatori segmentali con meccanismo a molla - Google Patents

Contenitore per stampi vulcanizzatori segmentali con meccanismo a molla

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ITBO20130138U1
ITBO20130138U1 IT000138U ITBO20130138U ITBO20130138U1 IT BO20130138 U1 ITBO20130138 U1 IT BO20130138U1 IT 000138 U IT000138 U IT 000138U IT BO20130138 U ITBO20130138 U IT BO20130138U IT BO20130138 U1 ITBO20130138 U1 IT BO20130138U1
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IT
Italy
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container
ring
mold
cavity
spring mechanism
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IT000138U
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English (en)
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Jan Bambuch
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Pneuform Hulin A S
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    • B29WORKING OF PLASTICS; WORKING OF SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE IN GENERAL
    • B29DPRODUCING PARTICULAR ARTICLES FROM PLASTICS OR FROM SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE
    • B29D30/00Producing pneumatic or solid tyres or parts thereof
    • B29D30/06Pneumatic tyres or parts thereof (e.g. produced by casting, moulding, compression moulding, injection moulding, centrifugal casting)
    • B29D30/0601Vulcanising tyres; Vulcanising presses for tyres
    • B29D30/0606Vulcanising moulds not integral with vulcanising presses
    • B29D30/0629Vulcanising moulds not integral with vulcanising presses with radially movable sectors

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Heating, Cooling, Or Curing Plastics Or The Like In General (AREA)
  • Moulds For Moulding Plastics Or The Like (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente soluzione tecnica riguarda un contenitore per stampi vulcanizzatori segmentali con meccanismo a molla destinati alla produzione di pneumatici, dove il meccanismo a molla impedisce danneggiamento e deformazioni della piastra superiore del contenitore.
Stato della tecnica esistente
Gli pneumatici vengono vulcanizzati in presse dotate di contenitori vulcanizzatori con costruzione segmentale (FIG. 1). Nel contenitore vulcanizzatore viene inserito e fissato lo stampo vulcanizzatore segmentale 50, costituito da un semistampo superiore e un semistampo inferiore, i quali sono fissati nelle singole parti del contenitore. Il contenitore è fissato tra lo stelo superiore della pressa, non raffigurata, e lo stelo inferiore della pressa. Allo stelo superiore della pressa è fissato il semistampo superiore dello stampo vulcanizzatore. Allo stelo inferiore della pressa è fissato il semistampo inferiore dello stampo vulcanizzatore. Lo stelo superiore della pressa è diviso in due basi – piastra esterna superiore 60 (anello) e piastra interna superiore 70 (anello), con le due piastre che si muovono indipendentemente l’una dall’altra. Alla piastra esterna superiore 60 è fissato stabilmente l’anello distanziatore 11, sotto il quale è posizionato in contatto meccanico l’anello conico 12. All’anello conico 12 è collegata con un arresto la guida 13 a forma di “T”. La guida 13 è collegata in modo scorrevole con i segmenti 51 dello stampo vulcanizzatore 50. Alla piastra interna superiore 70 dello stelo della pressa è fissata la piastra superiore 41 del contenitore, sulla quale sono fissate le parti del semistampo superiore dello stampo vulcanizzatore, cioè l’anello laterale superiore 52, al quale è collegato l’anello di base superiore 53. Sulla piastra superiore 50 sono posizionati in modo scorrevole i supporti 21. Il semistampo inferiore del contenitore vulcanizzatore 50 è composto di un anello laterale inferiore 54 con l’anello di base inferiore 55, i quali sono fissati alla piastra inferiore 31 del contenitore 100. I supporti 21 del contenitore vulcanizzatore e i segmenti 51 dello stampo vulcanizzatore ad essi fissati sono posizionati in modo scorrevole mediante la scanalatura 24 a forma di “T” e la guida 13 a forma di “T” con un arresto, in modo da risultare collegati in modo scorrevole con l’anello conico 12. Questo posizionamento permette la trasformazione del movimento verticale dell’anello conico 12 in movimento radiale dei supporti 21 e dei segmenti 51 dello stampo vulcanizzatore in essi fissati durante la chiusura (apertura) del contenitore vulcanizzatore. Inoltre, i supporti 21 sono posizionati in modo scorrevole nella piastra superiore 41 del contenitore tramite la guida superiore 23 a forma di “T”. Questo posizionamento permette lo spostamento orizzontale radiale dei supporti 21 nella direzione verso il centro del contenitore vulcanizzatore. Il possibile movimento reciproco della piastra interna ed esterna della parte della pressa provvede all’apertura dello stampo vulcanizzatore, alla chiusura dello stampo ed alla formazione di una spinta permanente dello stampo in stato chiuso, cosiddetta pretensione P. La pretensione P è realizzata con lo spostamento di 0.4 mm – 1mm dell’anello distanziatore 11 rispetto alla piastra superiore 41 del contenitore, vedi fig. 2. Poiché i supporti 21 del contenitore e i segmenti 51 dello stampo in essi fissati vengono chiusi con movimento scorrevole del cono del contenitore vulcanizzatore, il cono del contenitore vulcanizzatore deve essere spostato rispetto al semistampo superiore. Questo spostamento dell’anello conico rispetto alla piastra superiore viene misurato all’assemblaggio del contenitore vulcanizzatore, sempre con la pressione di carico che sostituisce la forza di chiusura della pressa, in modo che quando la pressa è chiusa e la piastra esterna della pressa e la piastra interna della pressa si trovano nella posizione finale possano essere sempre trasmesse le forze di chiusura (di compressione) tramite il cono del contenitore vulcanizzatore. Queste forze di compressione provvedono sempre alla corretta chiusura del contenitore vulcanizzatore che è necessaria per un corretto processo della vulcanizzazione di pneumatici. Contro le forze di compressione agiscono le forze formatrici del mezzo di pressione nella membrana dello stampo vulcanizzatore 50. Se le forze di compressione fossero superate dalle forze formatrici della membrana, il contenitore vulcanizzatore e lo stampo si aprirebbero, causando la penetrazione della miscela tra i segmenti 51 dello stampo e l’anello laterale superiore 52 e l’anello laterale inferiore 54; questo è la causa di sbavature visibili sul pneumatico. La pretensione impostata del contenitore vulcanizzatore provvede alla chiusura permanente del contenitore vulcanizzatore.
La costruzione di tipo noto dei contenitori vulcanizzatori con diverso aggancio dell’anello conico 12 del contenitore e della piastra superiore 41 del contenitore (FIG. 2) porta alla deformazione della piastra superiore 41 del contenitore a causa dell’azione premente delle forze formatrici della membrana in direzione verticale. Questo contribuisce al grippaggio delle superfici funzionali della guida superiore a “T” 23 e dei supporti 21 dei segmenti 51 che si spostano sulla piastra superiore 41 deformata. In seguito a questo le singole parti del contenitore vulcanizzatore segmentale si deformano progressivamente, con trasmissione ai segmenti 52 dello stampo vulcanizzatore, producendo anche difetti negli pneumatici stampati. Per i motivi suddetti i contenitori vulcanizzatori segmentali vanno riparati dopo un certo periodo. Per la riparazione bisogna mettere il contenitore segmentale e gli stampi fuori servizio per alcune settimane.
Soluzione tecnica
Le carenze dei contenitori conosciuti di cui sopra vengono eliminate in linea di massima dal contenitore per gli stampi vulcanizzatori segmentali con il meccanismo a molla secondo la presente soluzione tecnica. Il contenitore comprende un anello distanziatore, a cui è associato un anello conico, all’anello conico è associata una guida che è collegata in modo scorrevole con i supporti e i segmenti dello stampo vulcanizzatore. L’anello distanziatore è associato alla piastra esterna superiore della parte superiore della pressa. La soluzione tecnica è basata sul fatto che l’anello distanziatore e l’anello conico sono collegati in modo mobile tramite il meccanismo a molla.
Secondo la variante vantaggiosa della presente soluzione tecnica il meccanismo a molla è composto del perno posizionato stabilmente nell’anello conico sotto la prima cavità realizzata nell’anello conico, il perno essendo portato per il foro realizzato nell’anello distanziatore nella seconda cavità realizzata nell’anello distanziatore; nella prima cavità si trovano sul perno le molle che si appoggiano con un loro lato sul lato verticale della prima cavità e con l’altro lato sulla prima rondella, la quale rondella si appoggia con il suo altro lato sul lato inferiore dell’anello distanziatore, nella seconda cavità essendo fissata sul perno la seconda rondella che è in contatto con il lato orizzontale di questa seconda cavità, sopra la seconda rondella essendo posizionati sul perno due dadi di fissaggio e sull’anello conico è realizzata un incavo in cui va a posizionarsi la battuta. realizzata sull’anello distanziatore.
Il vantaggio della presente soluzione tecnica consiste nel fatto che le molle posizionate tra l’anello distanziatore e l’anello conico provvedono all’impostazione della pretensione che provvede a chiusura permanente dello stampo vulcanizzatore e serve a superare la pressione di carico causata dalla pressione della membrana. La posizione delle molle rimuove ed elimina il contatto meccanico tra le parti del contenitore vulcanizzatore segmentale e nel contempo, grazie alla salita delle molle, permette a delimitare tutte le parti del contenitore e dello stampo durante la chiusura. Con la compressione del meccanismo a molla le imprecisioni e i giochi delle singole parti del contenitore vulcanizzatore vengono compensati automaticamente. Questa disposizione diminuisce notevolmente il possibile danneggiamento meccanico delle singole parti del contenitore vulcanizzatore. L’utilizzo dei meccanismi a molla riduce esigenze e costi di manutenzione, prolunga il ciclo di vita del contenitore vulcanizzatore, impedisce deformazioni della piastra superiore del contenitore e grippaggio delle superfici funzionali dei supporti dei segmenti.
Riassunto delle figure dei disegni
La soluzione tecnica è illustrata mediante le figure che raffigurano quanto segue:
FIG. 1 – raffigura la disposizione del contenitore vulcanizzatore con costruzione segmentale secondo lo stato di tecnica conosciuto;
FIG. 2 - raffigura l’impostazione della pretensione costruttiva con spostamento dell’anello conico rispetto alla piastra superiore del contenitore secondo lo stato di tecnica conosciuto;
FIG.3 – raffigura la disposizione del contenitore vulcanizzatore con il meccanismo a molla secondo la presente soluzione tecnica;
FIG. 4 - raffigura l’impostazione della pretensione del meccanismo a molla quando il contenitore non è chiuso;
FIG. 5 - raffigura l’impostazione della pretensione del meccanismo a molla quando il contenitore è chiuso;
FIG. 6 - raffigura la vista dall’alto del contenitore con le posizioni dei meccanismi a molla sul perimetro del contenitore;
FIG. 7 – raffigura l’azione delle forze all’interno del contenitore vulcanizzatore durante la produzione di uno pneumatico.
Esempio di realizzazione
Il contenitore 100 con costruzione segmentale (in seguito denominato solo contenitore) per lo stampaggio di pneumatici secondo la fig. 3 è fissato tra la parte superiore della pressa, non rappresentata, e la parte inferiore della pressa. La parte superiore della pressa è divisa in due basi – piastra esterna superiore 60 (a forma di anello) e piastra interna superiore 70 (a forma di anello), con le due piastre che si muovono indipendentemente l’una dall’altra. Nel contenitore 100 viene inserito e fissato lo stampo vulcanizzatore segmentale 50 (in seguito denominato solo stampo) con il disegno dello pneumatico. Questo stampo 50 è composto da un semistampo superiore e un semistampo inferiore, con il semistampo superiore collegato con la parte superiore della pressa e il semistampo inferiore collegato con la parte inferiore della pressa.
Alla piastra esterna superiore 60 è fissato stabilmente l’anello distanziatore 11, che è collegato tramite il meccanismo a molla 10 in modo mobile con l’anello conico 12. All’anello conico 12 è collegata la guida 13 a forma di “T” con un arresto. La guida 13 è collegata in modo scorrevole con i supporti 21 del contenitore 100, i quali sono collegati fermamente con i segmenti 51 dello stampo 50.
Alla piastra interna superiore 70 della parte della pressa è fissata la piastra superiore 41 del contenitore, alla la quale sono fissate le parti del semistampo superiore dello stampo vulcanizzatore 50, cioè l’anello laterale superiore 52 con il quale è collegato l’anello di base superiore 53. La piastra interna superiore 70 è anche collegata con i supporti 51 del contenitore. Il semistampo inferiore dello stampo vulcanizzatore 50 è composto dell’anello laterale inferiore 54 e anello di base inferiore 55; questi due anelli sono fissati alla piastra inferiore 31 del contenitore 100. La piastra inferiore 31 è fissata alla parte inferiore non raffigurata della pressa.
Inoltre, i supporti 21 del contenitore e i segmenti 51 dello stampo vulcanizzatore 50 in essi fissati sono posizionati in modo scorrevole nella piastra superiore 41 del contenitore, tramite la guida superiore 23 a forma di “T”. Questo posizionamento permette lo spostamento radiale orizzontale dei supporti 21 del contenitore in direzione verso il centro del contenitore 100. Alla chiusura (apertura) del contenitore 100, i supporti 21 e i segmenti 51 dello stampo 50 in essi fissati si spostano sul cono dell’anello conico 12. Questo processo è possibile grazie alla divisione della parte superiore della pressa nella piastra esterna 60 e piastra interna 70 come di sopra.
Il possibile movimento reciproco della piastra esterna 60 e piastra interna 70 della parte superiore della pressa provvede all’apertura dello stampo vulcanizzatore, alla chiusura dello stampo vulcanizzatore 50 ed alla formazione di spinta permanente dello stampo 50 in stato chiuso, cosiddetta pretensione “P”. Poiché il contenitore vulcanizzatore 100 è chiuso quando avviene contatto pieno dei segmenti 51 dello stampo vulcanizzatore 50 con l’anello laterale superiore 52 e l’anello laterale inferiore 54 dello stampo vulcanizzatore 50, è necessario creare la pretensione che si realizza tramite il meccanismo a molla 10.
Il meccanismo a molla 10 (fig. 3, 4, 5) è composto dal perno 10.1 che è posizionato stabilmente nell’anello conico 12, sotto la prima cavità 10.2 realizzata nell’anello conico 12. Il perno 10.1. è portato dall’anello conico 12 per il foro 10.4 nella seconda cavità 10.3 realizzata nell’anello distanziatore 11. Il foro 10.4 è realizzato nell’anello distanziatore 11. Nella prima cavità 10.2 si trovano, calzate sul perno 10.1, le molle 10.5 che si appoggiano con un loro lato sul lato verticale 10.21 della prima cavità 10.2 e con l’altro lato sulla prima rondella 10.6, la quale si appoggia con il suo secondo lato sul lato inferiore 11.2 dell’anello distanziatore 11. Nella seconda cavità 10.3 si trova sul perno 10.1 la seconda rondella 10.7 che è in contatto con il lato orizzontale 10.31 di questa seconda cavità 10.3. Sopra la seconda rondella 10.7 sono posizionati sul perno 10.1 due dadi di fissaggio 10.8. Sull’anello conico 12 si trova un’incavatura 12.1 in cui va a posizionarsi la battuta 11.1 realizzata sull’anello distanziatore 11. Nella fig.6 è raffigurata la vista dall’alto della disposizione dei meccanismi a molla 10 sul perimetro del contenitore 100. Il numero dei meccanismi a molla è stabilito in funzione delle dimensioni del contenitore vulcanizzatore 100.
Il collegamento flessibile tramite il meccanismo a molla 10 tra l’anello distanziatore 11 e l’anello conico 12 consente il loro spostamento reciproco e nel contempo garantisce il fermo fissaggio dell’anello distanziatore 11 all’anello conico 12 del contenitore. Le molle 10.5 inserite tra l’anello distanziatore 11 e l’anello conico 12 provvedono all’impostazione della pretensione “P” tra le parti funzionali del contenitore e lo stampo vulcanizzatore. Questa disposizione garantisce chiusura permanente dello stampo vulcanizzatore e serve a superare la pressione di carico causata dalla pressione della membrana dello stampo. Le molle 10.5 rimuovono ed eliminano il contatto meccanico tra le parti del contenitore vulcanizzatore segmentale e nel contempo è possibile, grazie alla salita delle molle, delimitare le parti del contenitore e dello stampo durante la chiusura.
La fig. 4 raffigura il contenitore prima della sua chiusura. Il meccanismo a molla 10 non è compresso dall’azione premente della piastra esterna 60 della parte superiore della pressa, con il contenitore che si trova in fase di chiusura. Con riferimento alla disposizione delle molle 10.5, queste non sono compresse ed il gioco tra l’anello distanziatore 11 e l’anello conico 12 è limitato, contrassegnato con la lettera B. Questo gioco è denominato come la salita del contenitore.
La fig. 5 raffigura il contenitore in stato chiuso. Le molle compresse 10.5 creano la pretensione e la spinta che viene trasmessa tramite il cono dell’anello conico 12 sui supporti 21 e sui segmenti 51 dello stampo 50. Il valore della forza di compressione realizzata del meccanismo a molla 10 è stabilito dal numero di molle 10.5, dalla loro forma e dall’impostazione del valore B. Alla chiusura del contenitore vulcanizzatore (fig.1) le molle vengono compresse, il valore B – salita del contenitore è minimo. La grandezza della forza di compressione realizzata dalle molle 10.5, cioè la pretensione, può essere modificata tramite impostazione della salita con i dadi 10.8, con diminuzione o aumento del valore B, cioè salita del contenitore. Alla chiusura del contenitore con il meccanismo a molla 10 l’azione premente della pressa sui supporti dei segmenti 21 dello stampo vulcanizzatore viene aumentata progressivamente.
La disposizione delle forze durante la produzione del pneumatico è illustrata in modo schematico nella fig.7, dove
Fuz – è la forza di chiusura della pressa vulcanizzatrice che agisce per il cono del contenitore vulcanizzatore
Fub – è la forza di chiusura della pressa vulcanizzatrice che agisce per il semistampo superiore;
Fuc – è la forza della piastra inferiore della pressa che agisce sul semistampo inferiore;
Pmem – è la pressione del mezzo di pressione nella membrana dello stampo;
Fmb – è la forza della membrana della pressa vulcanizzatrice che agisce sui lati del contenitore vulcanizzatore;
Fmo – è la forza della membrana che agisce in direzione radiale;
Fmk – è una componente della forza Fmo che agisce in direzione verticale contro la chiusura della pressa vulcanizzatrice.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore (100) per stampi vulcanizzatori segmentali con il meccanismo a molla, in cui il contenitore comprende un anello distanziatore (11) al quale è associato un anello conico (12), all’anello conico (12) essendo associata una guida (13) collegata in modo scorrevole con i supporti (21) e i segmenti (51) dello stampo vulcanizzatore, in cui l’anello distanziatore (11) è associato alla piastra esterna superiore della parte superiore della pressa, caratterizzato dal fatto che l’anello distanziatore (11) e l’anello conico (12) sono collegati in modo mobile tramite il meccanismo a molla (10).
  2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il meccanismo a molla (10) è composto da un perno (10.1) posizionato fermamente nell’anello conico (12) sotto una prima cavità (10.2) realizzata nel detto anello conico (12), il perno (10.1) è portato attraverso il foro (10.4) realizzato nell’anello distanziatore (11) nella seconda cavità realizzata in questo anello distanziatore (11), nella prima cavità (10.2) si trovano sul perno (10.1) le molle (10.5) che si appoggiano con un loro lato sul lato verticale (10.21) della prima cavità (10.2) e con l’altro lato sulla prima rondella (10.6); detta prima rondella (10.6) essendo appoggiata con il suo altro lato sul lato inferiore (11.2) dell’anello distanziatore (11), nella seconda cavità (10.3) è fissata sul perno (10.1) la seconda rondella (10.7) che è in contatto con il lato orizzontale (10.31) di questa seconda cavità (10.3), sopra la seconda rondella (10.7) sono posizionati sul perno (10.1) due dadi di fissaggio (10.8), sull’anello conico (12) è realizzata un’incavatura (12.1) in cui va a posizionarsi la battuta (11.1) realizzata sull’anello distanziatore (11).
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