ITBO20120548A1 - Macchina cucitrice per la realizzazione di un semilavorato per una calzatura - Google Patents

Macchina cucitrice per la realizzazione di un semilavorato per una calzatura Download PDF

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ITBO20120548A1
ITBO20120548A1 IT000548A ITBO20120548A ITBO20120548A1 IT BO20120548 A1 ITBO20120548 A1 IT BO20120548A1 IT 000548 A IT000548 A IT 000548A IT BO20120548 A ITBO20120548 A IT BO20120548A IT BO20120548 A1 ITBO20120548 A1 IT BO20120548A1
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IT
Italy
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needle
machine
axis
hook device
rotating hook
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IT000548A
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English (en)
Inventor
Fiorini Massimo Centanni
Original Assignee
Ciucani Mocassino Machinery S R L
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    • D05SEWING; EMBROIDERING; TUFTING
    • D05BSEWING
    • D05B15/00Machines for sewing leather goods
    • D05B15/02Shoe sewing machines
    • D05B15/06Welt sewing machines
    • DTEXTILES; PAPER
    • D05SEWING; EMBROIDERING; TUFTING
    • D05DINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES D05B AND D05C, RELATING TO SEWING, EMBROIDERING AND TUFTING
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Description

MACCHINA CUCITRICE PER LA REALIZZAZIONE DI UN SEMILAVORATO PER UNA CALZATURA
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico relativo alla realizzazione di calzature, con particolare riferimento a quelle conosciute come “GOODYEAR†. Come noto, tali calzature sono particolarmente apprezzate in quanto al contempo confortevoli e robuste.
Il procedimento per realizzare una semilavorato per una calzatura “GOODYEAR†prevede diverse fasi che per molto tempo sono state eseguite quasi del tutto manualmente.
Come illustrato in figura 1, un semilavorato 100 per una calzatura “GOODYEAR†à ̈ sostanzialmente composto da: una soletta sottopiede 101, provvista di un corpo 111 in materiale flessibile, una tomaia 103 ed un guardolo 104.
La soletta 101 comprende inoltre una costa 102 (ovvero una sorta di sponda), fissata perpendicolarmente al corpo 111 della soletta 101 medesima, la quale costa 102 individua un profilo chiuso che segue quello del corpo 111 della soletta 101 medesima.
In particolare, la costa 102 à ̈ fissata al corpo 111 in modo da risultare ad una certa distanza dal bordo perimetrale di quest’ultimo, e risulta applicata sulla facciata del corpo 111 destinata ad essere rivolta verso il suolo, una volta che la calzatura ottenuta con tale semilavorato sarà in uso.
In sostanza, le operazioni per la realizzazione di un semilavorato 100 per una calzatura “GOODYEAR†consistono nell’assemblare tra loro la costa 102 della soletta 101, il bordo perimetrale 103B della tomaia 103 ed il guardolo 104.
Durante l’assemblaggio, i vari elementi (costa 102, bordo 103B della tomaia 103 e guardolo 104) devono essere chiaramente mantenuti tra loro affiancati ed allineati: il procedimento manuale per tale motivo risulta particolarmente complesso, e può essere eseguito solo da manodopera altamente specializzata.
La pubblicazione EP2497384, a nome della Richiedente, divulga una macchina cucitrice in grado di realizzare un semilavorato idoneo per una calzatura del tipo “GOODYEAR†che riduce notevolmente i tempi ed i costi dovuti alle lavorazioni manuali.
Una macchina di questo tipo comprende, sostanzialmente (si faccia riferimento alla figura 3 allegata, in cui à ̈ illustrata parzialmente la macchina N nota):
-un ago 4 curvo, portato da un braccio 3 azionato di moto oscillante alternato, in modo da percorrere una traiettoria curvilinea durante una corsa di andata, in un primo verso di oscillazione W, nella quale si porta da una posizione retratta ad una posizione avanzata, e durante una corsa di ritorno, in un secondo verso di oscillazione Q, opposto al primo verso di oscillazione W, nella quale si porta dalla relativa posizione avanzata alla relativa posizione retratta;
-un dispositivo a gancio rotante 5, previsto per cooperare con l’ago 4 curvo per la realizzazione dei punti di cucitura nel semilavorato 100; il dispositivo a gancio rotante 5 comprende una parte esterna 50 ed una parte interna 51 (crochet rotativo), azionabile in un verso di rotazione R opposto a quello compiuto dall’ago 4 nella relativa corsa di andata;
- mezzi di traslazione (non illustrati) atti a traslare, in sincronia, l’ago 4 curvo ed il dispositivo a gancio rotante 5, con moto alterno, secondo corse di ampiezza pari ad un prefissato passo;
- un piattello (non visibile in figura 3), per supportare la soletta 101;
- una battuta 2, disposta lungo la traiettoria dell’ago 4, trasversalmente, per riscontrare il lato della costa 102 opposto a quello affiancato al bordo 103B della tomaia 103 (vedasi in particolare figura 4), e provvista di un foro passante per consentire il transito dell’ago 4 ed il suo ingresso nel dispositivo a gancio rotante 5.
Le quote di posizionamento ed il dimensionamento delle parti suddette sono di tipo standard, e permettono alla macchina N illustrata di realizzare la cucitura contestuale del guardolo 104, tomaia 103 e costa 102, che sono trapassati trasversalmente nell’ordine dall’ago 4 curvo.
In particolare, il raggio della circonferenza con centro nell’asse di oscillazione dell’ago 4 passante per l’ago 4 (ovvero con un arco di circonferenza coincidente con l’ago 4 stesso) à ̈ di 65 millimetri.
Inoltre, in un sistema cartesiano definito da un piano perpendicolare all’asse di oscillazione dell’ago 4 e dall’asse di rotazione della parte interna 51 del dispositivo a gancio rotante 5 (vedasi figura 3), la distanza tra l’asse di rotazione della parte interna 51 del dispositivo a gancio rotante 5 e l’asse di oscillazione dell’ago 4 à ̈ di 44 millimetri lungo l’asse delle ordinate del sistema cartesiano (distanza indicata con G in figura 3), e di 42,5 millimetri lungo l’asse delle ascisse del citato sistema cartesiano (distanza indicata con L in figura 3).
In un’ipotesi ottimale di cucitura, l’ago 4, raggiunta la relativa posizione avanzata, dovrebbe trovarsi nella situazione indicata con A in figura 4. In altre parole, l’ago 4 dovrebbe interessare il guardolo 104, il bordo perimetrale 103B della tomaia 103 e la costa 102 della soletta 101 in posizione prossimale al corpo 111 della soletta 101 medesima, senza tuttavia interferire direttamente con quest’ultimo.
Tuttavia, l’esperienza ha dimostrato che non sempre si verifica tale situazione ottimale.
Infatti, nella pratica, l’ago 4 nella sua posizione avanzata, durante la cucitura, si trova nella situazione indicata con B (con linee tratteggiate) in figura 4.
Ciò à ̈ dovuto principalmente al posizionamento reciproco tra dispositivo a gancio rotante 5, battuta 2 ed ago 4, che non permette a quest’ultimo di penetrare il semilavorato 100 nella maniera ottimale.
Infatti tale posizionamento, chiaramente visibile in figura 3, richiede necessariamente che il corpo 111 della soletta 101 sia disposto e mantenuto, durante la cucitura, inclinato rispetto ad un asse verticale di riferimento passante per l’asse di rotazione del dispositivo a gancio rotante 5 (sempre con riferimento a fig.3).
Nel dettaglio, come visibile da figura 4, il lato della costa 102 riscontrato dalla battuta 2 risulta anch’esso inclinato rispetto alla superficie 20 della battuta 2 medesima.
È chiaro che i punti di cucitura ottenuti con la situazione B di figura 4 non garantiscono l’assemblaggio ottimale del semilavorato 100, che nel tempo può perdere la robustezza che contraddistingue una calzatura del tipo “GOODYEAR†. Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare il suddetto inconveniente. Tale scopo à ̈ raggiunto in accordo con la rivendicazione 1.
Vantaggiosamente, la macchina proposta con la presente invenzione consente di realizzare la cucitura ottimale del semilavorato, garantendo alla calzatura che sarà realizzata la robustezza tipica delle calzature “GOODYEAR†.
Al contrario dell’arte nota, infatti, la macchina ivi proposta consente all’ago di penetrare il guardolo, la tomaia e la costa in prossimità del corpo della soletta, senza tuttavia interferire con quest’ultimo.
Forme di realizzazione specifiche dell’invenzione ed ulteriori dettagli non specificati nella descrizione suddetta, saranno esposti nella seguente trattazione, con l’ausilio delle tavole di disegno allegate, nelle quali:
- la figura 1 illustra un semilavorato (guardolo, tomaia e soletta) per la realizzazione di una calzatura, in cui le parti che lo compongono non sono state ancora assemblate;
- la figura 2 illustra, in scala ingrandita, la sezione del guardolo, ottenuta secondo il piano II-II di figura 1;
- la figura 3 illustra una vista laterale di una macchina cucitrice di tipo noto durante la realizzazione di un semilavorato per una calzatura, in cui sono state asportate alcune parti per meglio evidenziarne altre;
- la figura 4 illustra due situazioni operative durante la cucitura con una macchina di arte nota: una situazione ideale (situazione A) ed una situazione reale (situazione B);
- la figura 5 illustra una vista laterale di una macchina secondo l’invenzione durante la realizzazione di un semilavorato per una calzatura;
- la figura 6 illustra una vista prospettica di una macchina secondo l’invenzione durante la realizzazione di un semilavorato, in cui quest’ultimo à ̈ stato rappresentato solo parzialmente;
- la figura 7 illustra, schematicamente, una sezione parziale di una macchina secondo l’invenzione, lungo il piano di lavoro dell’ago.
Si tenga conto che nella seguente descrizione per gli stessi elementi descritti in arte nota sono stati utilizzati gli stessi riferimenti numerici.
Con riferimento alle figure allegate (in particolare figg.1 e 2), à ̈ stato indicato con 100 un semilavorato idoneo alla realizzazione di una calzatura, in particolare ad una calzatura del tipo “GOODYEAR†.
Il semilavorato 100 comprende una soletta sottopiede 101, a sua volta comprendente un corpo 111 (usualmente in materiale flessibile) a sviluppo longitudinale ed una costa 102 (ovvero una sorta di sponda) fissata trasversalmente al corpo 111 (e ad esso solidale). In particolare, la costa 102 definisce un profilo chiuso che segue quello del corpo 111 soletta 101 medesima, ed à ̈ fissata al corpo 111 in modo da risultare ad una certa distanza dal bordo perimetrale di quest’ultimo. La costa 102 inoltre risulta disposta sulla facciata del corpo 111 destinata ad essere rivolta verso il suolo, una volta che la calzatura ottenuta con tale semilavorato 100 sarà in uso.
Il semilavorato 100 comprende inoltre una tomaia 103 ed un guardolo 104 la cui sezione trasversale à ̈ illustrata in figura 2. Chiaramente, il guardolo 104 ha uno sviluppo longitudinale almeno pari al perimetro del corpo 111 della soletta 101 e del bordo perimetrale 103B della tomaia 103.
Nel dettaglio, per procedere alla cucitura contestuale del guardolo 104, della tomaia 103 e della soletta 101, questi ultimi sono disposti in modo che il bordo perimetrale 103B della tomaia 103 risulti affiancato a ed interposto tra il guardolo 104 e la costa 102 della soletta 101. In particolare, gli elementi suddetti devono risultare tra loro allineati (vedasi in particolare figg.5 e 7).
La macchina cucitrice M secondo l’invenzione comprende: un ago curvo 4, azionabile lungo una traiettoria curvilinea per compiere una corsa di andata, in un primo verso di oscillazione W, verso una zona di cucitura, ed una corsa di ritorno, in un secondo verso di oscillazione Q, opposto al primo verso di oscillazione W. La macchina M comprende inoltre un dispositivo a gancio rotante 5, comprendente una parte esterna 50 ed una parte interna 51 azionabile in rotazione (crochet rotativo). Il dispositivo a gancio rotante 5 à ̈ disposto in modo da ricevere almeno parzialmente al suo interno l’ago 4 durante la relativa corsa di andata, per cooperare con l’ago 4 per la realizzazione di punti di cucitura nel semilavorato 100.
La macchina M comprende altresì: mezzi di traslazione (non illustrati) atti a traslare, in sincronia, l’ago 4 curvo ed il dispositivo a gancio rotante 5, con moto alterno, secondo corse di ampiezza pari ad un prefissato passo (come sarà chiarito nel seguito); ed una battuta 2, posizionabile trasversalmente lungo la traiettoria dell’ago 4 e comprendente una superficie 20 per riscontrare il lato della costa 102 opposto a quello affiancato al bordo 103B della tomaia 103.
La battuta 2 comprende inoltre un foro passante (non visibile nelle figure allegate), disposto nella citata superficie 20 per consentire il transito dell’ago 4 al suo interno, in modo che l’ago 4, durante la relativa corsa di andata, possa penetrare trasversalmente il guardolo 104, il bordo 103B perimetrale della tomaia 103 e la costa 102, per giungere tramite il foro passante nel dispositivo a gancio rotante 5. In particolare, la macchina M secondo l’invenzione si distingue per il fatto che il dispositivo a gancio rotante 5 e la battuta 2 (quindi, analogamente, il dispositivo a gancio rotante 5 e l’ago 4) sono reciprocamente disposti in modo da consentire al lato della costa 102 riscontrato dalla citata superficie 20 di combaciare con quest’ultima.
Inoltre, la parte interna 51 del dispositivo a gancio rotante 5 à ̈ azionabile in un verso di rotazione V concorde al primo verso di oscillazione W dell’ago 4 (ovvero concorde al verso di oscillazione dell’ago 4 durante la relativa corsa di andata). In altre parole, una volta che il citato lato della costa 102 à ̈ riscontrato dalla superficie 20, questo risulta completamente in appoggio sulla superficie 20, ovvero in completa adesione alla superficie 20 medesima.
In arte nota, invece, a causa del posizionamento reciproco tra dispositivo a gancio rotante e battuta (e quindi tra dispositivo a gancio rotante ed ago), una volta che il lato della costa era riscontrato dalla superficie della battuta non risultava in completo appoggio sulla stessa, ma, al contrario, risultava disposto inclinato rispetto a tale superficie (vedasi fig.4).
Per tale ragione, era necessario mantenere il corpo della soletta in posizione inclinata, con riferimento a figura 3, rispetto ad un asse verticale passante per l’asse di rotazione del dispositivo a gancio rotante. Di conseguenza, la cucitura del semilavorato in arte nota non avveniva in maniera ottimale, precludendo la robustezza della calzatura realizzata con quel semilavorato.
Vantaggiosamente, invece, osservando figura 5 à ̈ possibile notare come la macchina M secondo l’invenzione, grazie agli accorgimenti suddetti, sia in grado di superare gli inconvenienti di arte nota.
Infatti, il corpo 111 della soletta 101 può essere disposto verticalmente (con riferimento a figura 5), ed il lato della costa 102 opposto a quello affiancato al bordo 103B della tomaia 103 risulta combaciante (ovvero in completa adesione) con la superficie 20 della battuta 2.
In questo modo, l’ago 4 penetra il guardolo 104, il bordo perimetrale 103B della tomaia 103 e la costa 102 in modo da risultare in prossimità del corpo 111 della soletta 101, senza tuttavia interferire con quest’ultimo.
Numerose prove sperimentali e l’esperienza hanno portato a stabilire che il verso di rotazione V della parte interna 50 del dispositivo a gancio rotante 5 dovesse essere concorde al primo verso di oscillazione W dell’ago 4, per realizzare punti di cucitura nella maniera ottimale.
L’invenzione prevede di posizionare il dispositivo a gancio rotante 5 rispetto all’ago 4 diversamente da quanto previsto in arte nota (in cui ci si riferiva esclusivamente a quote standard).
Preferibilmente, il raggio della circonferenza con centro nell’asse di oscillazione dell’ago 4 passante per l’ago 4 medesimo (ovvero con un arco di circonferenza coincidente con l’ago 4 stesso) à ̈ di 65 millimetri.
In questa situazione, in un sistema cartesiano definito da un piano perpendicolare all’asse di oscillazione dell’ago 4 e dall’asse di rotazione della parte interna 51 del dispositivo a gancio rotante 5 (con riferimento a figura 7), la distanza tra l’asse di rotazione della parte interna 51 del dispositivo a gancio rotante 5 e l’asse di oscillazione dell’ago 4 à ̈ compresa tra i 33,22 ed i 37,22 millimetri lungo l’asse delle ordinate del sistema cartesiano (distanza indicata con G in fig. 7), e tra i 32,36 e 36,36 millimetri lungo l’asse delle ascisse del citato sistema cartesiano (distanza indicata con L in figura 7).
Secondo una preferita forma di realizzazione, la distanza tra l’asse di rotazione della parte interna 51 del dispositivo a gancio rotante 5 e l’asse di oscillazione dell’ago 4 à ̈ 35,22 millimetri lungo l’asse delle ordinate del citato sistema cartesiano, e 34,36 millimetri lungo l’asse delle ascisse del citato sistema cartesiano.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata, la costa 102 risulta perpendicolare rispetto al corpo 111.
In altri casi (variante non illustrata), la costa à ̈ ottenuta praticando un’incisione obliqua (cosiddetta “increna†) nel corpo della soletta, più in dettaglio nella relativa facciata destinata ad essere rivolta verso il fondo della calzatura quando questa sarà in uso.
In tal modo viene definito un lembo, prossimo al bordo del corpo, che, viene ruotato sino a disporlo pressoché perpendicolare allo sviluppo longitudinale del corpo medesimo.
L’ago 4 può essere portato ad esempio da un braccio 3, parte della macchina M, mobile di moto oscillante alternato, in modo che l’ago 4 compia la traiettoria suddetta nelle relative corse di andata e di ritorno. Nelle figure allegate, quindi, l’asse di oscillazione dell’ago 4 coincide con l’asse di oscillazione del braccio 3. Per quanto riguarda la parte esterna 50 del dispositivo a gancio rotante 5, questa costituisce una sorta di involucro di supporto per la parte interna 51. La parte interna 51 comprende un gancio rotante munito di punta ed una navetta che contiene la bobina (o spola) necessaria alla cucitura del semilavorato 100.
Nella forma di realizzazione illustrata, la battuta 2 à ̈ conformata in modo che un’estremità 200 della relativa superficie 20 contraffacci il corpo 111 della soletta 101 quando la costa 102 à ̈ riscontrata dalla superficie 20 medesima (vedasi nel dettaglio figura 7). Il piano ortogonale alla superficie 20 della battuta 2 passante per la citata estremità 200 risulta esterno o tangente alla parte esterna 50 del dispositivo a gancio rotante 5. Tale accorgimento à ̈ particolarmente vantaggioso nella forma di realizzazione di cui alle figure, in cui la costa 102 à ̈ perpendicolare al corpo 111.
Infatti, Ã ̈ possibile disporre la soletta 101 in modo che il relativo corpo non risulti ostacolato dalla parte esterna 50 del dispositivo a gancio rotante 5 (in altre parole, la parte esterna 50 del dispositivo a gancio rotante 5 non interferisce con il corpo 111 della soletta 101, una volta disposta come suddetto).
Secondo la preferita forma di realizzazione dell’invenzione, la macchina M comprende ulteriormente un elemento di contrasto 6, posizionabile in modo che, quando il citato lato della costa 102 à ̈ riscontrato dalla battuta 2, stabilizzi il corpo 111 della soletta 101 durante le operazioni di cucitura in cooperazione con la battuta 2.
In particolare, l’elemento di contrasto 6 può essere un piattello di forma circolare e la macchina M può comprendere un braccio 60 che porta il suddetto piattello 6. Il braccio 60 à ̈ mobile tra una posizione arretrata ed una avanzata, per consentire rispettivamente l’inserimento del corpo 111 della soletta 101 tra il piattello 6 e la battuta 2, ed il contatto del corpo 111 della soletta 101 da parte del piattello 6 per bloccarlo almeno parzialmente.
Quando il braccio 60 à ̈ nella relativa posizione avanzata, quindi, il corpo 111 della soletta 101 risulta trattenuto dal piattello 6 e dalla battuta 2, con possibilità di scorrere tra gli stessi.
Secondo la forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, la macchina M comprende ulteriormente un elemento di guida 7, comprendente almeno una porzione sostanzialmente conformata a “C†, per guidare il guardolo 104 verso la citata zona di cucitura in cui opera l’ago 4.
In particolare, il guardolo 104 viene disposto in appoggio all’interno dell’incavo della porzione a “C†; quest’ultima à ̈ conformata in modo da consentire al contempo il supporto e lo scorrimento del guardolo 104.
Secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, la macchina M comprende mezzi di separazione 8, disposti a fianco della zona di cucitura e conformati per inserirsi tra il lato della costa 102 affiancato al bordo 103B della tomaia 103 ed il bordo 103B della tomaia 103 medesima. Nel dettaglio, i mezzi di separazione 8 sono disposti a monte della zona di cucitura, per tenere separate le porzioni della costa 102 e del bordo 103B della tomaia 103 sulle quali deve ancora intervenire l’ago 4.
I mezzi di separazione 8 comprendono sostanzialmente un setto 80 mobile (ad esempio mediante una slitta, non illustrata) tra due posizioni, avanzata ed arretrata, per consentire il posizionamento degli elementi da cucire e quindi disporsi come suddetto.
Per alcuni modelli di tomaia 103 e soletta 101, lo sviluppo dei rispettivi perimetri coincide; in tal caso, nella fase di cucitura à ̈ previsto il medesimo avanzamento di detti guardolo 104, tomaia 103 e costa 102 per ogni punto P della linea di cucitura da realizzare.
Per altri modelli, lo sviluppo del perimetro della tomaia 103, prima della cucitura, à ̈ maggiore di quello della soletta 101; in presenza di questa caratteristica, la tomaia 103 deve essere arricciata nella zona della punta (ovvero nella zona che costituirà la punta della calzatura), per recuperare il maggiore sviluppo ed ottenere, nel contempo, la cambratura (ovvero la rifilatura) della stessa.
Per tale motivo, la macchina M può comprendere un dispositivo arricciatore 9 previsto per compiere l’operazione suddetta.
In questo caso, nella fase di cucitura à ̈ previsto il medesimo avanzamento di detti guardolo 104, tomaia 103 e costa 102 per ogni punto di cucitura che non riguarda la zona della punta, mentre à ̈ previsto un avanzamento della tomaia 103 incrementato di un valore prestabilito, rispetto a quello di detti guardolo 104 e costa 102, per ogni punto di cucitura da realizzare nella citata zona della punta. Verrà ora descritto nel dettaglio il procedimento per realizzare la cucitura del semilavorato 100.
Innanzitutto, l’elemento di contrasto 6 viene portato nella relativa posizione arretrata, per consentire l’introduzione del corpo 111 della soletta sottopiede 101, con la costa 102 (ortogonale rispetto al corpo 111 nelle figure allegate) inserita tra la battuta 2 ed i mezzi di separazione 8; quindi l’elemento di contrasto 6 viene portato nella relativa posizione avanzata (ovvero nella relativa posizione di lavoro) per contattare il corpo 111 della soletta 101 e trattenerlo tra lo stesso e la battuta 2 (vedasi ad esempio fig.7).
Si provvede quindi a posizionare la tomaia 103, con il relativo bordo perimetrale 103B accostato alla costa 102, almeno nella zona di cucitura.
In corrispondenza della zona di cucitura viene altresì disposta l’estremità del guardolo 104 (che à ̈ supportato dall’elemento di guida 7), posizionato come già descritto rispetto alla tomaia 103 e alla costa 102.
L’operatore, a questo punto, avvia la macchina M ed inizia la cucitura, avendo cura di accompagnare con le mani l’avanzamento del corpo 111 della soletta 101 e della tomaia 103, mentre il guardolo 104, una volta realizzato il primo punto di cucitura, viene trainato automaticamente, supportato dall’elemento di guida 7. Per la realizzazione di un punto di cucitura, l’ago 4 viene azionato, tramite il braccio 3, per compiere la relativa corsa di andata nel verso di oscillazione W suddetto.
Dopo aver trapassato il guardolo 104, il bordo perimetrale 103B della tomaia 103 e la costa 102 della soletta 101, l’ago 4 impegna il dispositivo a gancio rotante 5 (grazie alla presenza del foro presente nella battuta 2).
Il dispositivo a gancio rotante 5 ruota nel verso V per realizzare il punto di cucitura (ad esempio del tipo a due fili annodati).
I mezzi di traslazione impongono all’ago 4 e, contestualmente, al dispositivo a gancio rotante 5, una prima traslazione, in una prima direzione ed in un primo verso di traslazione, di ampiezza pari ad un predeterminato passo: ciò determina di conseguenza l’avanzamento del semilavorato 100 a valle della zona di cucitura. Una volta che l’ago 4, azionato per compiere la relativa corsa di ritorno, fuoriesce dal dispositivo a gancio rotante 5, subisce una seconda traslazione ad opera dei mezzi di traslazione, contestualmente al dispositivo a gancio rotante 5. La seconda traslazione avviene nella medesima direzione della prima traslazione, ma nel verso opposto a quest’ultima, di una ampiezza pari al citato passo. In altre parole, l’ago 4 ed il dispositivo a gancio rotante 5 vengono portati nella posizione di partenza per realizzare un ulteriore punto di cucitura.
Tale procedimento, chiaramente, prosegue finché non sarà completamente assemblato il semilavorato 100, ovvero finché non sarà realizzata una linea chiusa di cucitura che interessa il guardolo 104, il bordo 103B della tomaia 103 e la costa 102 della soletta 101.
Se il modello di calzatura da realizzare richiede di recuperare il maggiore sviluppo del perimetro della tomaia 103 rispetto a quello della soletta sottopiede 101, l’operatore attiva il dispositivo di arricciatura 9 all’inizio della curvatura della punta del semilavorato 100 e lo disattiva solo alla fine di tale curvatura.
Prima che la macchina M realizzi gli ultimi punti di cucitura, l’operatore comanda il sollevamento in posizione inoperativa dei mezzi di separazione 8, per poter chiudere la linea di cucitura.
Dopo aver tagliato i fili, viene portato l’elemento di contrasto 6 nella relativa posizione arretrata, ed estratto il semilavorato 100 finito: quest’ultimo à ̈ idoneo ad essere utilizzato per la realizzazione di una calzatura del tipo “GOODYEAR†.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (M) cucitrice per la realizzazione di un semilavorato (100) per una calzatura, il semilavorato (100) comprendente: una soletta sottopiede (101) comprendente: un corpo (111) a sviluppo longitudinale ed una costa (102) fissata trasversalmente al citato corpo (111), la quale definisce un profilo chiuso in prossimità del bordo perimetrale corpo (111); una tomaia (103) ed un guardolo (104); la soletta (101), la tomaia (103) ed il guardolo (104) essendo disposti in modo che il bordo perimetrale (103B) della tomaia (103) risulti affiancato a ed interposto tra il guardolo (104) e la costa (102) della soletta (101); la macchina (M) comprendendo: un ago curvo (4), azionabile lungo una traiettoria curvilinea per compiere una corsa di andata, in un primo verso di oscillazione (W), verso una zona di cucitura, ed una corsa di ritorno, in un secondo verso di oscillazione (Q), opposto al primo verso di oscillazione (W); un dispositivo a gancio rotante (5), comprendente una parte esterna (50) ed una parte interna (51) azionabile in rotazione, disposto in modo da ricevere almeno parzialmente al suo interno l’ago (4) durante la relativa corsa di andata, per cooperare con l’ago (4) per la realizzazione di punti di cucitura nel semilavorato (100); mezzi di traslazione, atti a traslare, in sincronia, l’ago (4) ed il dispositivo a gancio rotante (5), con moto alterno, secondo corse di ampiezza pari ad un prefissato passo; una battuta (2), posizionabile trasversalmente lungo la traiettoria dell’ago (4) e comprendente: una superficie (20) per riscontrare il lato della costa (102) opposto a quello affiancato al bordo perimetrale (103B) della tomaia (103); un foro passante, disposto nella citata superficie (20) per consentire il transito dell’ago (4) al suo interno, in modo che l’ago (4) durante la relativa corsa di andata possa penetrare trasversalmente il guardolo (104), il bordo (103B) della tomaia (103) e la costa (102), per giungere tramite il foro passante nel dispositivo a gancio rotante (5); la macchina (M) cucitrice essendo caratterizzata dal fatto che il dispositivo a gancio rotante (5) e la battuta (2) sono reciprocamente disposti in modo da consentire al lato della costa (102) riscontrato dalla citata superficie (20) di combaciare con quest’ultima; e dal fatto che: la parte interna (51) del dispositivo a gancio rotante (5) à ̈ azionabile in un verso di rotazione (V) concorde al primo verso di oscillazione (W) dell’ago (4).
  2. 2. Macchina (M) secondo la rivendicazione 1, in cui la battuta (2) à ̈ conformata in modo che un’estremità (200) della relativa superficie (20) contraffacci il corpo (111) della soletta (101) quando la costa (102) à ̈ riscontrato dalla superficie (20) medesima; ed in cui il piano ortogonale alla superficie (20) della battuta (2) passante per la citata estremità (200) risulta esterno o tangente alla parte esterna (50) del dispositivo a gancio rotante (5).
  3. 3. Macchina (M) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il raggio della circonferenza con centro nell’asse di oscillazione dell’ago (4) passante per l’ago (4) medesimo à ̈ di 65 millimetri, ed in cui, in un sistema cartesiano definito da un piano perpendicolare all’asse di oscillazione dell’ago (4) e dall’asse di rotazione della parte interna (51) del dispositivo a gancio rotante (5), la distanza tra l’asse di rotazione della parte interna (51) del dispositivo a gancio rotante (5) e l’asse di oscillazione dell’ago (4) à ̈ compresa tra i 33,22 ed i 37,22 millimetri lungo l’asse delle ordinate del sistema cartesiano, e tra i 32,36 e 36,36 millimetri lungo l’asse delle ascisse del citato sistema cartesiano.
  4. 4. Macchina (M) secondo la rivendicazione precedente, in cui la distanza tra l’asse di rotazione della parte interna (51) del dispositivo a gancio rotante (5) e l’asse di oscillazione dell’ago (4) à ̈ 35,22 millimetri lungo l’asse delle ordinate del citato sistema cartesiano, e 34,36 millimetri lungo l’asse delle ascisse del citato sistema cartesiano.
  5. 5. Macchina (M) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente ulteriormente un elemento di contrasto (6), posizionabile in modo che, quando il citato lato della costa (102) Ã ̈ riscontrato dalla superficie (20), stabilizzi il corpo (111) della soletta (101) durante le operazioni di cucitura, in cooperazione con la battuta (2).
  6. 6. Macchina (M) secondo la rivendicazione precedente, in cui l’elemento di contrasto comprende un piattello (6), ed in cui la macchina (M) comprende ulteriormente un braccio (60), il quale porta il citato piattello (6) e che à ̈ mobile tra due posizioni estreme, rispettivamente arretrata ed avanzata.
  7. 7. Macchina (M) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente un elemento di guida (7), comprendente almeno una porzione sostanzialmente conformata a†C†, per supportare e guidare il guardolo (104) verso la citata zona di cucitura.
  8. 8. Macchina (M) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di separazione (8), disposti a monte della zona di cucitura e conformati per inserirsi tra il lato della costa (102) affiancato al bordo (103B) della tomaia (103) ed il bordo (103B) della tomaia (103) medesimo. Bologna, 08/10/2012
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