ITBO20110327A1 - Metodo per rinforzare opere edili ed opere rinforzate cosi' ottenute - Google Patents

Metodo per rinforzare opere edili ed opere rinforzate cosi' ottenute Download PDF

Info

Publication number
ITBO20110327A1
ITBO20110327A1 IT000327A ITBO20110327A ITBO20110327A1 IT BO20110327 A1 ITBO20110327 A1 IT BO20110327A1 IT 000327 A IT000327 A IT 000327A IT BO20110327 A ITBO20110327 A IT BO20110327A IT BO20110327 A1 ITBO20110327 A1 IT BO20110327A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
work
holes
fact
reinforcing element
reinforcing
Prior art date
Application number
IT000327A
Other languages
English (en)
Inventor
Stefano Lenci
Enrico Quagliarini
Original Assignee
Res In Tec Italia S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Res In Tec Italia S R L filed Critical Res In Tec Italia S R L
Priority to IT000327A priority Critical patent/ITBO20110327A1/it
Publication of ITBO20110327A1 publication Critical patent/ITBO20110327A1/it

Links

Classifications

    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04GSCAFFOLDING; FORMS; SHUTTERING; BUILDING IMPLEMENTS OR AIDS, OR THEIR USE; HANDLING BUILDING MATERIALS ON THE SITE; REPAIRING, BREAKING-UP OR OTHER WORK ON EXISTING BUILDINGS
    • E04G23/00Working measures on existing buildings
    • E04G23/02Repairing, e.g. filling cracks; Restoring; Altering; Enlarging
    • E04G23/0218Increasing or restoring the load-bearing capacity of building construction elements

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Chemical Kinetics & Catalysis (AREA)
  • Electrochemistry (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Laminated Bodies (AREA)

Description

METODO PER RINFORZARE OPERE EDILI ED OPERE RINFORZATE COSÌ OTTENUTE
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente l’edilizia, le ristrutturazioni ed il restauro di opere di ingegneria civile e di elementi naturali e si riferisce ad un metodo per rinforzare opere edili ed alle opere rinforzate così ottenute quali abitazioni, monumenti, ponti, banchine, piattaforme, costruzioni in genere e loro parti, realizzate in materiale fittile, lapideo, cementizio, laterizio e pressoché di qualsiasi altra natura ed anche adatto ad opere naturali quali guglie, scogli, faraglioni e simili elementi geologici.
Il metodo per rinforzare opere edili oggetto della presente invenzione prevede il rammendare, legare, cucire, tessere e/o realizzare maglie per consolidare murature storiche e moderne in materiali fittili e/o lapidei oppure in conglomerato cementizio anche armato e, in generale, murature di qualsiasi tipologia incluse quelle realizzate con più paramenti e per rinforzare elementi edili quali le aperture per porte e finestre, vani di qualunque genere congiunzioni tra pareti e travi o tra altri elementi delle costruzioni. Oltre al rinforzo ed al consolidamento, il metodo consente di conseguire la riparazione di dissesti strutturali ed il miglioramento di strutture e/o di ripristinare o conseguire la continuità strutturale tra elementi distinti od interrotti ad esempio a causa di fessure o fratture.
L’invenzione prevede anche l’applicazione del rispettivo metodo per il consolidamento e rinforzo di alcuni tipi di elementi naturali quali scogli, faraglioni, guglie rocciose e/o pietrose.
Tali rammendi, legature, cuciture e simili sopra indicati sono realizzati con elementi flessibili, quali corde preferibilmente in fibra di basalto ad esempio avvolte attorno all’elemento e/o inserite in fori passanti praticati attraverso l’elemento stesso. Tali corde possono essere inserite nei giunti di malta delle opere in muratura, ed inglobate nella muratura stessa o esser lasciate a vista.
Eventualmente à ̈ possibile effettuare piccole fresature nell’elemento per ospitare le corde stesse che possono essere anche di differenti materiali, anche metallici.
Il metodo, riferito a titolo esemplificativo ad una muratura, prevede le seguenti fasi operative:
- esecuzione dei fori attraverso la muratura;
- eventuale scarnitura dei giunti di malta, per una profondità adeguata;
- eventuale lavaggio dei fori e dei giunti scarniti;
- eventuale fresatura della muratura;
- eventuale prima ristilatura con malta o con resina;
- inserimento delle corde all’interno dei fori e degli eventuali giunti scarniti e delle eventuali fresature, percorrendo secondo traiettorie orizzontali e/o verticali e/o oblique tutto lo spessore della muratura;
- stilatura con malta o con resina degli eventuali giunti scarniti e delle eventuali fresature, andando così a ricoprire completamente le corde, che, ad ogni modo, possono anche rimanere a vista.
Il metodo proposto può anche essere attuato semplicemente avvolgendo con le corde le murature da rinforzare specialmente in interventi di messa in sicurezza d’urgenza. Al termine delle operazioni sopra descritte si à ̈ ottenuta una cucitura – rammendatura e/o tessitura da determinare caso per caso (anche di forma irregolare), perfettamente inserita nella muratura, eventualmente non visibile esternamente, capace di fornire all’opera o all’elemento quelle caratteristiche di monoliticità e meccaniche (resistenza a compressione, a trazione e a taglio) necessarie per rispondere a sollecitazioni sia statiche che dinamiche.
Il metodo proposto può essere utilizzato per murature sia regolari che irregolari, sia a livello locale, ad esempio per singoli pannelli murari di edifici esistenti, sia a livello globale, ovvero come metodo di rinforzo di una costruzione in muratura nel suo comportamento di insieme, con particolare, ma non esclusivo, riferimento al comportamento in presenza di sisma.
Il metodo proposto può essere utilizzato anche per ripristinare la continuità di una muratura in presenza di fessure/lesioni, o per ammorsare efficacemente murature o parti di muratura fra loro non ben ammorsate o non del tutto ammorsate.
Il metodo proposto può essere utilizzato anche per migliorare le connessioni strutturali fra impalcati e murature.
Il metodo proposto incrementa in maniera del tutto trascurabile i pesi sulle murature oggetto di intervento.
Il metodo oggetto della presente invenzione risulta particolarmente appropriato per il rinforzo di murature faccia a vista di edifici vincolati ai sensi della legge di tutela degli edifici e dei manufatti in genere di interesse storico e architettonico e per la loro eventuale messa in sicurezza in urgenza, essendo sostanzialmente reversibile, limitatamente invasivo, di facile esecuzione, economico, durevole, in grado di integrare la muratura e non di sostituirla, e quindi compatibile con la conservazione materica del manufatto.
I metodi noti in genere risultano sostitutivi delle opere da consolidare od almeno molto invasivi e non removibili e sovente modificano l’aspetto delle opere alle quali vengono applicati.
Altro svantaggio dei metodi noti consiste nel fatto che in genere non si prestano ad opere e ad elementi artificiali e naturali irregolari o con andamenti particolarmente complessi.
Ulteriore svantaggio di detti metodi noti consiste nel fatto che difficilmente si prestano ad operazioni di urgenza.
Altro svantaggio dei metodi noti consiste nel fatto che in genere comportano l’utilizzo di materiali scarsamente compatibili con quelli dell’opera da rinforzare e talvolta nocivi e/o di difficile smaltimento.
Uno scopo del metodo proposto consiste nel consentire interventi su murature regolari ed irregolari ove si richieda, per ragioni di conservazione, il mantenimento della muratura faccia a vista e, allo stesso tempo una tipologia di intervento non invasiva, reversibile ed efficace.
Altro scopo del metodo consiste nel proporre un insieme di fasi semplici e veloci per interventi di messa in sicurezza in urgenza di murature regolari ed irregolari anche ove si richieda una tipologia di intervento non invasiva, facilmente removibile, economica, eventualmente “a secco†.
Un altro scopo del metodo proposto consiste nel fatto che si presta ad essere utilizzato anche a “secco†senza l’uso di prodotti tossici e di difficile smaltimento. Un ulteriore scopo consiste nel proporre un metodo che rispetti i paradigmi alla base della tutela di una costruzione storica, in particolare che sia:
– inteso ad integrare (senza trasformare) la struttura;
– non invasivo;
– reversibile (o quanto meno removibile);
– rispettoso del principio del “minimo intervento†;
– “compatibile†con la conservazione materica del manufatto, essendo capace di adattarsi integrandosi perfettamente al manufatto stesso; inoltre qualora vengano usate corde in basalto la compatibilità chimico-fisica risulta particolarmente elevata essendo il basalto stesso una roccia;
– “durevole†, considerato che i materiali utilizzati hanno una elevata resistenza alle aggressioni chimico-fisiche ambientali; in particolare qualora vengano usate corde in basalto esse posseggono oltre a una elevata resistenza alle aggressioni chimico-fisiche ambientali anche una elevata resistenza al fuoco.
Altri scopi consistono nel proporre un metodo in grado di:
– incrementare le caratteristiche meccaniche, sia della resistenza a compressione, che di quella a taglio, come anche delle capacità flessionali per azioni nel piano e ortogonali al piano della muratura;
– incrementare la capacità di collegare, in modo diffuso, le lesioni, le pareti verticali tra loro e le pareti verticali con gli orizzontamenti e coperture;
– fornire alla muratura quella resistenza a trazione che nel caso di murature irregolari (dove spesso si hanno giunti verticali allineati) non riesce a beneficiare nemmeno dell’†effetto catena†presente nelle murature regolari con ortostati e giunti ben sfalsati;
– fornire il collegamento trasversale tra i paramenti della muratura, essendo le corde trasversali disposti come diatoni artificiali capaci di dare monoliticità al pannello murario, opponendosi al distacco tra i paramenti e fornendo una adeguata resistenza a trazione (necessaria anche in presenza dei soli carichi verticali) e a taglio (necessaria anche per non far scorrere tra loro i paramenti). Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre opere ed elementi edili o naturali rinforzati.
Le caratteristiche dell'invenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
- le figure da 1 a 3 illustrano, con viste schematiche assonometriche, fasi successive del metodo, oggetto della presente invenzione, per rinforzare una opera edile, consistente in un muro a tre paramenti, tramite un avvolgimento a spirale attorno ad essa di un elemento di rinforzo flessibile con spire pressoché orizzontali ottenendo l’opera rinforzata di figura 3 oggetto della presente invenzione;
- le figure da 4 ad 8 illustrano con viste schematiche assonometriche, una sequenza di fasi successive ad una precedente fase di esecuzione di fori passanti, non illustrata, per rinforzare un’opera similare a quella di figura 1 secondo il metodo della presente invenzione tramite una pluralità di cuciture doppie orizzontali realizzate con elementi di rinforzo flessibili;
- le figure 9 e 10 illustrano viste assonometriche schematiche, rispettivamente in trasparenza e solida, di una generica opera edile rinforzata da una pluralità di elementi di rinforzo disposti incrociati secondo il metodo della presente invenzione;
- le figure da 11 a 13 illustrano viste assonometriche schematiche dell’opera di figura 9 rinforzata con elementi di rinforzo disposti rispettivamente inclinati, orizzontali e verticali secondo il metodo della presente invenzione;
- le figure da 14 a 16 illustrano una vista sezionata da un piano orizzontale di un’opera in successive fasi di realizzazione di una cucitura doppia o di una doppia trama;
- le figure da 17 a 19 illustrano viste schematiche assonometriche di un’opera centralmente fratturata o discontinua e rinforzata secondo rispettive e diverse esecuzioni del metodo, per ripristinarne la continuità meccanica;
- le figure 20 e 21 illustrano viste schematiche assonometriche ciascuna di due distinte pareti perpendicolari di un’opera alla cui giunzione à ̈ data continuità tramite cuciture rispettivamente semplice e doppia a croce eseguite secondo il metodo;
- le figure 22 e 23 illustrano viste schematiche assonometriche di aperture di opere rinforzate secondo il metodo della presente invenzione;
- la figura 24 illustra una vista sezionata da un piano orizzontale dell’opera di figura 16 rinforzata secondo una variante del metodo che prevede l’applicazione all’opera stessa di mezzi di irrobustimento.
Con riferimento alle figure da 1 a 16, con 1 viene indicata l’opera edile od un elemento edile oppure un elemento naturale.
L’opera edile consiste, ad esempio, in abitazioni, monumenti, ponti, banchine, piattaforme, costruzioni in genere e loro parti e pareti, muri, archi, volte soffitti a singolo paramento od a paramenti multipli, ad esempio pareti dotate di paramenti esterni in mattoni e paramento interno in sassi, detriti e simili. Tali opere possono essere realizzate in materiale fittile, lapideo, metallico, cementizio, sassi, roccia, conglomerati, laterizi posti in opera tramite qualsiasi legante quale malta, calcestruzzo oppure cemento o calcestruzzo anche armati ovvero pressoché di qualsiasi materiale naturale e/o artificiale e loro combinazioni.
L’elemento edile può consistere, ad esempio, in un’apertura per una finestra, nella giunzione tra muri o tra muri e travi o solai e tra travi, etc.
L’elemento naturale può consistere, ad esempio, in una roccia o scoglio sporgenti, in una guglia, in un faraglione, in una stalattite o stalagmite o simili opere della natura a forma di colonna, di mensola o comunque sporgenti.
Nel proseguo i termini l’opera edile, elemento edile, o elemento naturale saranno complessivamente indicati con il termine opera edile salvo quanto diversamente specificato.
Il metodo per rinforzare un’opera edile 1 comprende almeno la fase di associare all’opera 1 almeno un elemento di rinforzo 2 di tipo flessibile e resistente a trazione applicando tale almeno un elemento di rinforzo 2 ad almeno due facce o ad almeno due porzioni opposte o separate di detta opera 1; inoltre il metodo prevede eventualmente di praticare nell’opera 1 od in sue parti dei fori passanti 3 e/o utilizzare fori passanti preesistenti per far passare l’almeno un elemento di rinforzo 2 in tali fori attraverso l’opera 1 o sue parti.
È previsto l’utilizzo come elemento di rinforzo 2 di una catena, di un cavo d’acciaio, una corda in materiale fibroso naturale o sintetico o preferibilmente un cavo in fibra di basalto la cui natura chimica lo rende compatibile con pressoché tutti i materiali edili e che à ̈ dotato di eccellenti caratteristiche meccaniche ed inalterabilità nel tempo.
In generale il metodo prevede di realizzare attorno all’opera o sull’opera ed attraverso di essa, con uno o più elementi di rinforzo 2, delle legature, avvolgimenti, cuciture, rammendi o tessiture oppure maglie. Le direzioni o disposizioni delle legature ed avvolgimenti, continui o ad anello possono essere orizzontali, come illustrato in figure 3, 8 e 12, oppure verticali, come in figura 13, od inclinate, come in figura 11, in funzione della conformazione dell’opera e della tipologia di rinforzo da conferire ad essa. É anche previsto che una medesima opera possano essere rinforzata con più elementi disposti a realizzare legature e/o avvolgimenti, continui e/o ad anello orientati in direzioni orizzontali e verticali ed inclinate secondo qualsiasi combinazione di tali rinforzi ed orientamenti.
È previsto di praticare i fori passanti 3 disponendoli nell’opera 1 od in sue parti in modo regolare formando file allineate o disposte a schiera od a matrice oppure, particolarmente nel caso di opere irregolari e/o non omogenee, come ad esempio le opere naturali, disporre i fori passanti 3 in modo irregolare preferibilmente parallelamente o perpendicolarmente alle linee d’azione delle forze di sollecitazione agenti sull’opera 1 o sulle sue parti.
Le cuciture, rammendi o tessiture oppure maglie sono realizzate preferibilmente facendo passare uno o più elementi di rinforzo 2 attraverso i fori passanti 3 e possono avere direzioni di ordito e/o di trama irregolari, inclinate o verticali e/o orizzontali. Ad esempio la figura 8 illustra una pluralità di cuciture doppie orizzontali realizzate con rispettivi elementi di rinforzo 2 passanti attraverso fori passanti 3 ed avvolti attorno ai bordi verticali dell’opera.
Il metodo prevede anche di applicare all’opera 1 od alle sue parti una o più pluralità di elementi di rinforzo 2 flessibili, ove ciascuno dei fori passanti 3 à ̈ impegnato da uno o più elementi di rinforzo 2.
Le figure 9 e 10 esemplificano una tessitura con trama ed ordito verticale ed orizzontale ottenuta tramite una pluralità di elementi di rinforzo 2 giacenti su piani verticali ed orizzontali passanti attraverso fori passanti 3 ed avvolti attorno ai bordi verticali ed orizzontali dell’opera.
Il metodo comprende la fase di realizzare i fori passanti 3 perpendicolarmente ad almeno una delle facce o porzioni dell’opera 1 o di sue parti ove sono praticati tali fori oppure realizzare fori passanti 3 inclinati rispetto a tale opera 1 od alle sue parti. In tal modo à ̈ possibile disporre gli elementi di rinforzo ove più servono e/od evitando di coprire elementi decorativi od architettonici.
Una ulteriore fase del metodo prevede di impegnare gli elementi di rinforzo 2 flessibili a tutti o ad un sottoinsieme di fori passanti 3 adiacenti realizzando sulle facce dell’opera 1 o di sue parti disposizioni distanziate od adiacenti di tratti dell’elemento di rinforzo 2 allineate o disposte a reticolo con linee verticali e/o orizzontali od inclinate.
Come illustrato nelle figure da 17 a 23, il metodo prevede di praticare attorno ad aperture, discontinuità, giunzioni tra elementi e simili 5, dell’opera e/o di sue parti insiemi di fori passanti 3 adiacenti ai bordi 6 di tali aperture, discontinuità giunzioni tra elementi e simili 5 ed avvolgere detti bordi 6 con uno o più elementi di rinforzo 2 impegnando questi ultimi 2 in detti fori passanti 3 adiacenti a detti bordi 6. In alternativa all’avvolgimento, la fase di impegno dell’elemento di rinforzo 2 o gli elementi di rinforzo 2 nei fori passanti 3 ed eventualmente a detti bordi può comprendere la realizzazione di uno tra cucitura, rammendo, tessitura, legature, o maglia con direzioni di ordito e/o trama irregolari, inclinate o preferibilmente verticali e/o orizzontali.
Il metodo prevede la possibilità di realizzare sulle superfici dell’opera 1 o delle sue parti o in corrispondenza dei giunti tra i costituenti di tale opera delle tracce o canali 8 scavati orizzontali, verticali e/o inclinati, di collegamento degli sbocchi su tali superfici dei fori passanti 3. Tali canali o tracce 8 possono essere ottenuti scarificando i comenti tra i blocchi, i mattoni o le pietre o fresando la superficie dell’opera realizzata con tali mattoni o blocchi, pietre, conglomerati cementizi o simili. I canali o tracce 8 così ottenuti sono destinati ad ospitare gli elementi di rinforzo 2 o meglio i loro tratti esterni ai fori passanti 3.
Il tensionamento degli elementi di rinforzo 2, può essere effettuato manualmente oppure tramite l’ausilio di attrezzi od apparecchiature.
Il metodo comprende opzionalmente anche una fase che prevede la realizzazione di smussi o raccordi in corrispondenze di zone spigolose od irregolari delle superfici dell’opera edile 1 interessate dal riscontro con un elemento di rinforzo 2; tale opzione prevede anche un’ulteriore fase attuabile dopo l’esecuzione dei fori passanti 3 e prima dell’inserimento in essi dell’elemento o degli elementi di rinforzo 2 e consistente nella realizzazione di svasature o smussi di raccordo degli sbocchi di tali fori passanti 3 con le corrispondenti superfici dell’opera edile 1. Tali svasature o smussi dei fori, ad esempio a forma di superficie troncoconica o preferibilmente di svasatura a campana, rendono ciascuno sbocco dei fori passanti simili ad esempio all’estremità d’uscita di una tromba. Gli smussi, raccordi e svasature riducono gli sforzi e le sollecitazioni a cui sono sottoposti gli elementi di rinforzo 2 posti in opera. Ad ulteriore protezione od in alternativa alla protezione fornita dagli smussi, raccordi e svasature, il metodo prevede l’adozione di una pluralità di mezzi di protezione, consistenti in elementi tubolari curvi od a sella destinati ad essere impegnati dall’almeno un elemento di rinforzo 2 in corrispondenza degli sbocchi dei fori passanti 3 o di altri punti di sollecitazione per proteggere tale almeno un elemento di rinforzo 2. I mezzi di protezione possono essere, ad esempio, segmenti tubolari flessibili e resistenti avente lume interno sufficiente al passaggio di uno o più elementi di supporto oppure elementi tubolari curvi a forma di gomito o simili realizzati in plastica od altro materiale organico od inorganico, inoltre essi possono essere di tipo apribile per la loro posa in opera ovvero per la loro applicazione all’elemento di rinforzo 2 dopo il posizionamento di quest’ultimo 2 nel e/o attorno all’opera 1.
L’applicazione dei mezzi di protezione a sella tra l’elemento di rinforzo 2 e la superficie dell’opera 1, à ̈ prevista al momento della applicazione dell’elemento di rinforzo 2 nel e/o attorno all’opera 1.
Il metodo prevede opzionalmente anche l’applicazione sulle tracce o canali 8 e/o nei fori 3 e /o sulle intere superfici dell’opera 1 interessate dagli elementi di rinforzo 2, di un materiale adesivo, riempitivo, stuccante e/o coprente ad esempio realizzando uno strato di completa copertura di dette superfici e degli elementi di rinforzo 2. Una variante del metodo per rinforzare opere edili, la cui fase finale à ̈ schematicamente illustrata in figura 24, prevede di applicare all’opera 1 dei mezzi di irrobustimento 10 consistenti, ad esempio in aste, barre o simili dotati di una certa rigidezza, o flessibili consistenti in catene cavi o corde di diametro e/o caratteristiche diverse od uguali rispetto a quelle degli elementi di rinforzo 2. Ciascuno degli elementi 10 non passa da parte a parte della muratura od in genere dell’opera ma à ̈ continuo e viene posto a giacere su un’unica o rispettiva faccia tranne che per l’eventuale ancoraggio terminale. Questa variante del metodo prevede che i mezzi di irrobustimento 10 possano essere inseriti nelle tracce o canali 8 e/o che possano essere fissati alla superficie dell’opera; a tal fine il metodo prevede che tali elementi di irrobustimento 10 siano agganciati alle volute degli elementi di rinforzo 2, od impegnati a tali volute, in corrispondenza di uno o più fori 3. È previsto che tale aggancio sia effettuato a secco, semplicemente risvoltando un elemento di rinforzo 2 sull’elemento di irrobustimento 10 e che l’aggancio possa eventualmente essere rinforzato mediane incollaggio chimico, ad esempio tramite resine, o mediante mezzi meccanici, quali legature, morsetti ed altri.
L’opera rinforzata tramite il metodo comprende almeno un elemento di rinforzo 2 consistente in una catena, un cavo d’acciaio, una corda in materiale fibroso naturale o sintetico o preferibilmente un cavo in fibra di basalto avvolto attorno a superfici o bordi di tale opera 1 e/o impegnato in fori passanti 3 di detta opera 1.
Tale opera può comprendere delle tracce o canali 8 di collegamento degli sbocchi su tali superfici dei fori passanti 3 e destinati ad ospitare gli elementi di rinforzo 2.
L’opera può eventualmente comprendere anche uno strato opzionale, ad esempio di stucco od intonaco, di copertura degli elementi di rinforzo 2 ed eventualmente dell’intera superficie dell’opera 1.
Il metodo proposto presenta il vantaggio di consentire interventi su murature regolari ed irregolari ove si richieda, per ragioni di conservazione, il mantenimento della muratura faccia a vista e, allo stesso tempo una tipologia di intervento non invasiva, reversibile ed efficace.
Il metodo proposto offre il vantaggio di prestarsi ad interventi di messa in sicurezza in urgenza di murature regolari ed irregolari ove si richieda una tipologia di intervento non invasiva, facilmente removibile, economica, eventualmente “a secco†. Un altro vantaggio del metodo proposto consiste nel fatto che si presta ad essere utilizzato anche a “secco†senza l’uso di prodotti tossici e di difficile smaltimento. Un ulteriore vantaggio del metodo proposto consiste nel fatto che rispetta i già menzionati paradigmi alla base della tutela di una costruzione storica.
Altri vantaggi del metodo oggetto della presente invenzione consistono in:
– fornire incrementi nella caratteristiche meccaniche in particolare sia della resistenza a compressione, che di quella a taglio, come anche delle capacità flessionali per azioni nel piano e ortogonali al piano della muratura;
– fornire la capacità di collegare, in modo diffuso, le lesioni, le pareti verticali tra loro e le pareti verticali con gli orizzontamenti e coperture;
– fornire alla muratura o all’opera naturale o edile in genere quella resistenza a trazione che nel caso di murature irregolari (dove spesso si hanno giunti verticali allineati) non riesce a beneficiare nemmeno dell’†effetto catena†presente nelle murature regolari con ortostati e giunti ben sfalsati;
– fornire il collegamento trasversale tra i paramenti della muratura, essendo le corde trasversali disposte come diatoni artificiali capaci di dare monoliticità al pannello murario, opponendosi al distacco tra i paramenti e fornendo una adeguata resistenza a trazione (necessaria anche in presenza dei soli carichi verticali) e a taglio (necessaria nel caso di azioni che tendano a far ribaltare il pannello murario, e quindi a far scorrere tra loro i paramenti).
Un ulteriore vantaggio della presente invenzione à ̈ quello di fornire opere ed elementi edili o naturali rinforzati.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per rinforzare un’opera edile (1) in qualsiasi materiale naturale e/o artificiale; detto metodo à ̈ caratterizzato dal fatto di comprendere almeno la fase di associare all’opera (1) almeno un elemento di rinforzo (2) di tipo flessibile e resistente a trazione applicando tale almeno un elemento di rinforzo (2) ad almeno due facce o ad almeno due porzioni opposte o separate di detta opera (1).
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di praticare nell’opera (1) od in sue parti almeno un insieme di fori passanti (3) e/o di utilizzare fori passanti preesistenti per far passare l’almeno un elemento di rinforzo (2) in tali fori attraverso l’opera (1) o sue parti.
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto di praticare i fori passanti (3) disponendoli nell’opera (1) od in sue parti in modo regolare lungo file allineate o disposti a schiera od a matrice oppure, particolarmente nel caso di opere irregolari e/o non omogenee, di disporre i fori passanti (3) in modo irregolare preferibilmente parallelamente o perpendicolarmente alle linee d’azione delle forze di sollecitazione agenti sull’opera (1) o sulle sue parti.
  4. 4) Metodo secondo la rivendicazione 2 oppure la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto di realizzare i fori passanti (3) perpendicolarmente ad almeno una delle facce o porzioni dell’opera (1) o di sue parti ove sono praticati tali fori oppure realizzare fori passanti (3) inclinati rispetto a tale opera (1) od alle sue parti.
  5. 5) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di impegnare l’almeno un elemento di rinforzo (2) flessibile a tutti o ad un sottoinsieme di fori passanti (3) adiacenti realizzando sulle facce dell’opera (1) o di sue parti disposizioni distanziate od adiacenti di tratti dell’elemento di rinforzo (2) allineate e/o disposte a reticolo con linee verticali e/o orizzontali od inclinate; il metodo essendo inoltre caratterizzato dal fatto di applicare all’opera (1) od alle sue parti una o più pluralità di elementi di rinforzo (2) flessibili, ove ciascuno dei fori passanti (3) à ̈ impegnato da uno o più elementi di rinforzo (2).
  6. 6) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di praticare attorno ad aperture, discontinuità, giunzioni tra elementi e simili (5), dell’opera e/o di sue parti insiemi di fori passanti (3) adiacenti ai bordi (6) di tali aperture, discontinuità giunzioni tra elementi e simili (5) ed avvolgere detti bordi (6) con l’almeno un elemento di rinforzo (2) impegnandolo in detti fori passanti (3) adiacenti a detti bordi (6).
  7. 7) Metodo secondo le rivendicazioni 5 e 6 caratterizzato dal fatto di impegnare l’elemento di rinforzo (2) o gli elementi di rinforzo (2) nei fori passanti (3) ed eventualmente a detti bordi realizzando almeno uno tra cucitura, rammendo, tessitura, legature, o maglia con direzioni di ordito e/o trama irregolari, inclinate o preferibilmente verticali e/o orizzontali.
  8. 8) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di realizzare sulle superfici dell’opera (1) od delle sue parti o in corrispondenza dei giunti tra i costituenti di tale opera delle tracce o canali (8) orizzontali, verticali e/o inclinati, di collegamento degli sbocchi su tali superfici dei fori passanti (3) e destinati ad ospitare l’almeno un elemento di rinforzo (2) e caratterizzato dal fatto di applicare sulle tracce o canali (8) e/o nei fori passanti (3) e /o sulle intere superfici dell’opera (1) interessate da tale almeno un elemento di rinforzo (2) un materiale adesivo e/o uno strato di completa copertura di dette superfici e di tale almeno un elemento di rinforzo (2).
  9. 9) Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di utilizzare come elemento di rinforzo (2) una catena, un cavo d’acciaio, una corda in materiale fibroso naturale o sintetico o preferibilmente un cavo in fibra di basalto.
  10. 10) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di realizzare, dopo l’esecuzione dei fori passanti (3) e prima dell’inserimento in essi dell’almeno un elemento di rinforzo (2), delle svasature o smussi di raccordo degli sbocchi di tali fori passanti (3) con le corrispondenti superfici dell’opera edile (1) e di realizzare degli smussi o raccordi in corrispondenze di zone spigolose od irregolari delle superfici dell’opera edile (1) interessate dal riscontro con l’almeno un elemento di rinforzo (2) e/o di comprendere l’adozione di una pluralità di mezzi di protezione, consistenti in elementi tubolari curvi od a sella destinati ad essere impegnati dall’almeno un elemento di rinforzo (2) in corrispondenza degli sbocchi dei fori passanti (3) o di altri punti di sollecitazione per proteggere tale almeno un elemento di rinforzo (2).
  11. 11) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di applicare all’opera (1) dei mezzi di irrobustimento (10) consistenti in almeno uno tra aste, barre o simili elementi dotati di rigidezza, o in catene cavi o corde o simili e di fissare tali mezzi di irrobustimento (10) all’opera stessa mediante agganci e/o volute e/o risvolti degli elementi di rinforzo (2) ed opzionalmente di rinforzare tali fissaggi o agganci mediante incollaggi chimici o meccanici; ove ciascuno di tali mezzi di irrobustimento (10) à ̈ continuo e giace prevalentemente su un’unica rispettiva faccia dell’opera.
  12. 12) Opera rinforzata tramite il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un elemento di rinforzo (2) consistente in una catena, un cavo d’acciaio, una corda in materiale fibroso naturale o sintetico o preferibilmente un cavo in fibra di basalto avvolto attorno a superfici o bordi di tale opera (1) e/o impegnato in fori passanti (3) di detta opera (1) e caratterizzata dal fatto di comprendere eventualmente uno stato opzionale di copertura dell’almeno un elemento di rinforzo (2) ed eventualmente dell’intera superficie dell’opera (1) interessata dall’almeno un elemento di rinforzo (2) e caratterizzata dal fatto di comprendere eventualmente mezzi di irrobustimento (10) opzionali fissabili all’opera stessa e/o all’almeno un elemento di rinforzo (2).
IT000327A 2011-06-07 2011-06-07 Metodo per rinforzare opere edili ed opere rinforzate cosi' ottenute ITBO20110327A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000327A ITBO20110327A1 (it) 2011-06-07 2011-06-07 Metodo per rinforzare opere edili ed opere rinforzate cosi' ottenute

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000327A ITBO20110327A1 (it) 2011-06-07 2011-06-07 Metodo per rinforzare opere edili ed opere rinforzate cosi' ottenute

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITBO20110327A1 true ITBO20110327A1 (it) 2012-12-08

Family

ID=44554895

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000327A ITBO20110327A1 (it) 2011-06-07 2011-06-07 Metodo per rinforzare opere edili ed opere rinforzate cosi' ottenute

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITBO20110327A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1170440A1 (en) * 2000-07-05 2002-01-09 STAP-Representaçao, Consolidaçao e Modificaçao de Estruturas, S.A. Process of strenghthening masonry walls
EP1607547A1 (en) * 2004-06-09 2005-12-21 Franco Consani Process for consolidating or reinforcing masonry structures and the like
WO2006020261A2 (en) * 2004-07-19 2006-02-23 Mcmaster University Confinement reinforcement for masonry and concrete structures
US7574840B1 (en) * 2002-07-24 2009-08-18 Fyfe Co., Llc Connector for reinforcing the attachment among structural components

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1170440A1 (en) * 2000-07-05 2002-01-09 STAP-Representaçao, Consolidaçao e Modificaçao de Estruturas, S.A. Process of strenghthening masonry walls
US7574840B1 (en) * 2002-07-24 2009-08-18 Fyfe Co., Llc Connector for reinforcing the attachment among structural components
EP1607547A1 (en) * 2004-06-09 2005-12-21 Franco Consani Process for consolidating or reinforcing masonry structures and the like
WO2006020261A2 (en) * 2004-07-19 2006-02-23 Mcmaster University Confinement reinforcement for masonry and concrete structures

Similar Documents

Publication Publication Date Title
CN104594387B (zh) 改进的后浇带超前止水施工方法
Buchanan et al. Performance of houses during the Christchurch earthquake of 22 February 2011
DE112011102636T5 (de) Außendämmwand aus mechanisch verankerten Dämmplatten mit Gitterrippenverstärkung
CN105604340B (zh) 一种能提高抗震能力和安全寿命的旧房屋加楼层改造方法
US20130199715A1 (en) System for reinforcing structure using site-customized materials
JP2007239421A (ja) 既設構造物の補強工法
KR101633389B1 (ko) 조적식 벽체의 양면 보강구조 및 보강공법
CN107524149A (zh) 一种装配式土钉墙、土钉墙施工及拆除方法
CN104790675A (zh) 一种配筋砌块砌体结构装配化施工方法
US11168025B2 (en) Composite system and consolidation method, in particular for structures made from reinforced concrete or masonry hardenable or hardened matrix and textile reinforcing mesh forming this system
CN108560949A (zh) 土坯墙外立面加固结构及土坯墙外立面加固方法
CN104947662B (zh) 一种基于装配式可回收工艺的土钉墙支护体系
CN106223568B (zh) 建筑石材或瓷板钢绳或钢条加固结构及其加固方法
Tan et al. Slope stabilization using soil nails: design assumptions and construction realities
ITBO20110327A1 (it) Metodo per rinforzare opere edili ed opere rinforzate cosi' ottenute
KR100927867B1 (ko) 나선형 보강재를 이용한 폴리머 모르타르 단면 수복 보수방법
KR20080096629A (ko) 퍼즐식 블록을 이용한 절취면 보강공법
CN107762008B (zh) 一种干法粘固隔墙的方法
RU2423590C1 (ru) Способ проведения ремонтно-восстановительных работ на строительных объектах с кирпичной кладкой наружных и внутренних стен
CN115726495A (zh) 一种钢结构保温一体墙板及其施工方法
JPWO2018021502A1 (ja) 天井の修復方法及び壁の修復方法
CN211057843U (zh) 半预制扶壁式挡土墙
CN102051930A (zh) 预铸砖结构及其施工法
KR20080014569A (ko) 하니콤형 보강재를 이용한 콘크리트 복합체 및콘크리트구조물의 내진 · 보수보강공법
RU2723782C2 (ru) Способ усиления стен из кирпичной кладки и инъекционное устройство для его осуществления