ITBO20110245A1 - Metodo, dispositivo e sistema per l'inserimento di prodotti all'interno di una scatola - Google Patents

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ITBO20110245A1
ITBO20110245A1 IT000245A ITBO20110245A ITBO20110245A1 IT BO20110245 A1 ITBO20110245 A1 IT BO20110245A1 IT 000245 A IT000245 A IT 000245A IT BO20110245 A ITBO20110245 A IT BO20110245A IT BO20110245 A1 ITBO20110245 A1 IT BO20110245A1
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IT
Italy
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box
product
compartment
folding
feeding
Prior art date
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IT000245A
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Alessandro Alessandri
Antonio Orillo
Giuseppe Vacchi
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I M A Ind Macchine Automatic He S P A
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    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
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    • B65B35/38Arranging and feeding articles in groups by grippers by suction-operated grippers
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Description

Metodo, dispositivo e sistema per l’inserimento di prodotti all’interno di una scatola
DESCRIZIONE
Il presente trovato concerne un dispositivo, un sistema ed un metodo per disporre prodotti, in particolare prodotti farmaceutici, più in particolare prodotti parenterali (come ad esempio siringhe monouso pre-riempite, flaconi, ampolle, bottiglie contenenti prodotti farmaceutici) all’interno di un contenitore scatolare, ovvero di una scatola.
In maggior dettaglio, la presente invenzione si inserisce nell’ambito del confezionamento dei prodotti parenterali preferibilmente predosati, vale a dire già riempiti con una opportuna sostanza o rispettivo medicinale.
In particolare, la presente invenzione si riferisce al confezionamento di siringhe.
Sono note varie tipologie di sistemi predisposti per disporre prodotti parenterali, in particolare siringhe, all’interno di contenitori scatolari per costituire una confezione che verrà poi distribuita al consumatore finale.
Tali sistemi comprendono una linea di alimentazione delle siringhe ad una stazione di inscatolamento ed una linea di alimentazione di contenitori scatolari alla stazione di inscatolamento (all’interno di questi contenitori scatolari sono inserite le siringhe).
Tali contenitori scatolari sono contenitori realizzati in materia plastica, provvisti di opportune sedi di contenimento parenterali delle siringhe.
Tali sedi di contenimento sono opportunamente sagomate per alloggiare rispettive siringhe all’interno della confezione.
Ogni sede di contenimento à ̈ opportunamente sagomata e presenta sottosquadri per posizionare stabilmente - incastrare la siringa nella sede stessa - ed allo stesso tempo per permettere la sua rimozione manuale dalla confezione.
Tali confezioni di materiale plastico vengono generalmente realizzate mediante processi di termoformatura, atti a conferire una opportuna sagoma al contenitore scatolare.
Durante il processo di termoformatura vengono altresì realizzate, su una superficie superiore del contenitore scatolare, le citate sedi di contenimento delle siringhe.
In questo modo, in funzione di dimensioni e forma delle siringhe da confezionare, vengono prodotti contenitori scatolari in plastica opportunamente dimensionati.
Nell’ambito del confezionamento à ̈ stata realizzata una nuova tipologia di confezione per prodotti, in particolare prodotti farmaceutici, in particolare prodotti parenterali, a partire da uno sbozzato cartaceo provvisto di una faccia di base, una faccia superiore ed una pluralità di facce laterali collegate alla faccia di base e/o a quella superiore.
Tale sbozzato à ̈ commutabile tra una condizione di minimo ingombro in cui presenta un profilo planare ed una condizione di utilizzo in cui presenta conformazione sostanzialmente scatolare.
La faccia superiore di tale sbozzato à ̈ provvista di una apertura e di porzioni piegabili, individuate da linee di taglio e/o da linee di indebolimento, che vengono ripiegate verso la faccia inferiore (quando lo sbozzato à ̈ nella configurazione di utilizzo) per definire sedi di accoglimento del prodotto in cui la siringa à ̈ trattenuta stabilmente.
Una esigenza particolarmente sentita, sviluppatesi nell’ambito sopra descritto, à ̈ quella di poter disporre di un dispositivo in grado di operare in maniera automatica, veloce ed efficace, l’inserimento dei prodotti all’interno della nuova tipologia di confezione sopra descritta.
Scopo del presente trovato à ̈ pertanto quello di soddisfare le sopramenzionate esigenze attraverso la realizzazione di un dispositivo per disporre prodotti, in particolare parenterali, all’interno di un contenitore scatolare e un sistema ed un metodo di confezionamento di prodotti, in particolare parenterali.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra una vista schematica in pianta di un sistema di inscatolamento di prodotti parenterali oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 illustra una vista prospettica di un dispositivo di inserimento dei prodotti parenterali all’interno di scatole oggetto dell’invenzione, associato ad un robot del tipo delta; - la figura 3 illustra una vista prospettica del dispositivo di inserimento oggetto dell’invenzione;
- le figure 4 e 5 illustrano rispettive viste in prospettiva del dispositivo di prelievo ed inserimento di cui alla figura 3 in rispettive fasi operative;
- le figure 4a e 5a illustrano rispettive viste ingrandite di particolari delle figure 4 e 5; - la figure 6, 7 ed 8 illustrano rispettive viste laterali del dispositivo di inserimento di prodotti parenterali di cui alla figura 3 in rispettive fasi operative;
- la figura 9 illustra una vista laterale di una variante realizzativa del dispositivo oggetto dell’invenzione;
- le figure 10 ed 11 illustrano rispettive viste prospettiche del dispositivo oggetto dell’invenzione di cui alla figura 9.
Conformemente ai disegni allegati, à ̈ stato indicato con il riferimento numerico 1 un dispositivo di inserimento di prodotti all’interno di una scatola 3 e con il riferimento numerico 2 un sistema di inscatolamento di prodotti, comprendente il dispositivo oggetto dell’invenzione.
Si osservi che nel proseguo verrà descritto il dispositivo 1 ed il sistema 2 con riferimento a prodotti del tipo siringhe 4 che comprendono un corpo, un ago ed uno stantuffo; ciò tuttavia non deve essere inteso in senso limitativo, in quanto, sebbene non illustrato, il dispositivo 1 può essere impiegato per l’inserimento di qualsiasi prodotto farmaceutico, in particolare prodotti parenterali (ad esempio fiale, ampolle etc.).
Verrà dapprima descritta una scatola 3, all’interno della quale viene operato l’inserimento delle siringhe 4 mediante il dispositivo 1 oggetto dell’invenzione come verrà meglio chiarito nel proseguo.
Tale scatola 3 Ã ̈ descritta a scopo esemplificativo e non limitativo; infatti tale scatola 3 potrebbe avere una forma e/o una configurazione di tipo differente.
In particolare si osservi che tale scatola 3 Ã ̈ a titolo esemplificativo una scatola a 5 vani (ovvero in grado di alloggiare cinque siringhe 4).
Come illustrato nella figura 1, tale scatola 3 comprende una pluralità di vani 5 (più in generale, almeno un vano 5) di contenimento delle siringhe 4.
La scatola 3 Ã ̈ ricavata a partire da uno sbozzato piano e comprende una faccia superiore 6, un fondo 7, e pareti laterali 8 (vedi fig. 4a).
Tale scatola 3 à ̈ immagazzinata in una configurazione planare (non illustrata) e, in modo noto e non descritto, viene commutata (ovvero “srombata†) per assumere una conformazione scatolare illustrata nella annesse figure.
Si osservi che ciascun vano 5 di contenimento à ̈ atto ad alloggiare una singola siringa 4.
Il vano 5 di contenimento à ̈ in parte definito da una prima apertura 40 e da una seconda apertura 41, adiacente alla precedente.
Si osservi che tali aperture (40, 41) sono separate da un setto 42 comprendente una porzione verticale 43 ed una porzione orizzontale 44 (tali porzioni 43 e 44 sono rispettivamente verticali ed orizzontali quando la scatole 3 à ̈ “srombata†; altrimenti giacciono sul piano della superficie 6 superiore della scatola 3). La porzione orizzontale 44 risulta connessa, in particolare incollata, al fondo 7 della scatola 3. In una forma alternativa della scatola 3 non illustrata, la porzione orizzontale 44 può essere non incollata al fondo 7 della scatola 3, ma piegabile per essere armata come verrà illustrato nel seguito della descrizione.
La porzione verticale 43 del setto 42 definisce una sede 45 di alloggiamento del corpo della siringa 4.
Il vano 5 di contenimento à ̈ ulteriormente definito da porzioni 9,10 (nel seguito indicate anche alette) della superficie 6 superiore della scatola 3 piegabili verso l’interno della stessa scatola 3.
Si osservi (figura 5) che il piegamento verso l’interno delle alette (9,10) pieghevoli definisce una ulteriore apertura 48, adiacente alla seconda apertura 41.
Tale ulteriore apertura 48, ovvero terza apertura 48, definisce una ulteriore porzione del vano 5.
Più in generale il piegamento delle alette (9,10) pieghevoli verso l’interno della scatola 3 definisce una configurazione di apertura del vano 5.
Le alette (9,10) comprendono una prima aletta 9 pieghevole che reca praticata una sede 11 di alloggiamento e trattenimento del corpo della siringa 4, ed una seconda aletta 10 pieghevole. Tale prima aletta 9 si compone di una prima porzione 9a, in cui à ̈ ricavata la suddetta sede 11 (tale prima porzione 9a à ̈ adiacente alla seconda apertura 41), e di una seconda porzione 9b, collegata alla prima porzione 9a da una comune linea di piegatura e disposta adiacente alla seconda aletta 10 nella configurazione di non apertura del vano 5 (per occludere la terza apertura 48 definente l’ulteriore porzione del vano 5).
Per predisporre le scatole 3 a ricevere / alloggiare le siringhe 4, à ̈ necessario aprire il vano 5 e disporre la prima parte 9a della prima aletta 9 ortogonale al fondo 7 della scatola (ovvero verticale); tale configurazione à ̈ denominata configurazione di armatura della scatola 3.
Nel proseguo verrà fatto riferimento alle espressioni “apertura del vano†e “configurazione del vano per la ricezione della siringa†, con riferimento ad una scatola “srombata†.
Con l’espressione “apertura del vano†si intende la configurazione del vano 5 in cui le alette 9, 10 sono ripiegate verso la parete 7 di fondo, in modo da individuare la terza apertura 48. Con l’espressione “configurazione del vano per l’alloggiamento della siringa†si intende una configurazione del vano 5 in cui la prima porzione 9a della prima aletta 9 à ̈ piegata verso l’interno del vano 5 ed ortogonale al fondo 7 della scatola 3; in tale configurazione la siringa 4 può essere inserita nel vano 5, entro le sedi 11, 45 rispettivamente della prima aletta 9 e del setto 42.
Si osservi che la scatola 3 à ̈ configurata in modo che, quando la siringa 4 viene inserita all’interno del vano 5 aperto, il corpo della siringa 4 non appoggia sul fondo 7 (parete inferiore) della scatola 3 bensì à ̈ in sospensione rispetto al fondo 7, ovvero in appoggio sulla sede 11 e sulla sede 45 praticate nella prima aletta 9 e nel setto 42, rispettivamente.
Il setto 42 à ̈ fissato (incollato) alla parete di fondo 7 della scatola 3 tramite la porzione orizzontale 44 (ambedue le porzioni 43, 44 di tale aletta 42 quando la scatola 3 à ̈ nella configurazione planare, ovvero non “srombata†, sono parallele alla faccia superiore 6 della scatola 3 e quando la scatola 3 à ̈ disposta nella configurazione “srombata†la porzione 43 à ̈ disposta ortogonalmente al fondo 7 della scatola e la porzione orizzontale 44 à ̈ disposta parallelamente al fondo 7 della scatola 3).
La figura 1 illustra il sistema 2 di inscatolamento di siringhe 4 anch’esso oggetto dell’invenzione.
Si osservi che tale sistema 2 comprende un telaio di supporto (non illustrato per motivi di chiarezza), una linea 12 di alimentazione delle siringhe 4 ed una linea 13 di alimentazione delle scatole 3.
Nella figura 1 à ̈ illustrato schematicamente il dispositivo 1 di prelievo ed inserimento delle siringhe 4 all’interno delle scatole 3.
Il dispositivo 1 à ̈ operativo fra le due suddette linee (12, 13), per prelevare siringhe 4 dalla linea 12 ed inserirle nelle scatole 3 convogliate lungo la linea 13. Tale dispositivo 1 verrà meglio descritto nel prosieguo.
Le scatole 3 sono convogliate lungo la linea 13 in una configurazione a foggia scatolare (ovvero dopo che à ̈ stata eseguita la “strombatura†).
Con riferimento all’esempio illustrato nella figura 1, la linea 12 di alimentazione delle siringhe 4 e la linea 13 di alimentazione delle scatole 3 sono fra loro parallele; ancora più preferibilmente tali linee (12, 13) alimentano rispettivamente siringhe 3 e scatole 4 lungo una medesima direzione di alimentazione T, secondo un medesimo verso di alimentazione V. Preferibilmente la linea 12 di alimentazione delle siringhe 4 comprende un organo convogliatore provvisto di un nastro e di supporti 52 di alloggiamento delle siringhe 4.
Si osservi che la linea 12 illustrata nella figura 1 presenta, con riferimento alla stessa figura, una porzione sinistra in cui i supporti 52 sono riempiti con siringhe 4 ed una porzione destra in cui i supporti 52 risultano vuoti, in quanto le siringhe 4 sono già state prelevate dal dispositivo 1.
Secondo una preferita forma di realizzazione, tali linee (12,13) sono azionate in continuo; tuttavia, secondo varianti non illustrate tali linee (12,13) potrebbero anche essere azionate con moto intermittente.
Si osservi che (preferibilmente e non limitatamente) le siringhe 4 sono disposte sulla relativa linea 12 di alimentazione in modo che il loro asse longitudinale sia ortogonale alla direzione T di alimentazione delle siringhe 4 lungo la linea 12.
Preferibilmente le siringhe 4 sono disposte con l’ago prossimale alla linea 13 di alimentazione delle scatole 3 e lo stantuffo distale dalla linea di alimentazione 13 delle scatole 3.
La linea 13 di alimentazione delle scatole 3, secondo una preferita forma di realizzazione, comprende organi 32 di presa e di trascinamento delle scatole 3.
Tali organi 32 di presa e di trascinamento delle scatole 3, nell’esempio illustrato nella figura 1 a titolo esemplificativo, comprendono rispettivamente un elemento di riscontro 14a disposto anteriormente alla scatola 3 (con riferimento al verso V di convogliamento) ed una coppia di elementi di riscontri 14b posteriori.
Si osservi che la scatola 3, preferibilmente e non limitatamente, Ã ̈ supportata inferiormente da guide 15, che si sviluppano lungo la linea di alimentazione 13 delle scatole 3.
Su tali guide 15, indicate nella figura 1 singolarmente con i riferimenti numerici 15a, 15b, 15c, 15d, scorre la scatola 3 trascinata dagli elementi di riscontro (14a, 14b) lungo la linea 13. Verrà descritto nel proseguo il dispositivo 1 oggetto dell’invenzione.
Tale dispositivo 1 Ã ̈ associato ad un robot 16.
Si osservi che nell’esempio illustrato nelle annesse figure il dispositivo 1 à ̈ associato ad un robot 16 del tipo “delta†, di tipo noto.
Il robot 16, visibile nella figura 2, comprende una prima piattaforma 17 ed una seconda piattaforma 18 inferiore.
Le due piattaforme (17, 18) sono fra loro collegate mediante tre bracci (19a, 19b, 19c).
I tre bracci (19a, 19b, 19c) sono collegati alla prima piattaforma 17 a 120 gradi l’uno rispetto all’altro.
Ciascun braccio (19a, 19b, 19c) comprende una prima porzione 20 ed una seconda porzione 21, fra loro articolate mediante una cerniera cilindrica.
La prima porzione 20 del braccio (19a, 19b, 19c) comprende un primo elemento 22, articolato alla prima piattaforma 17 ed azionato in rotazione da un relativo attuatore (non illustrato). La seconda porzione 21 del braccio (19a, 19b, 19c) comprende una coppia di aste (23, 23’), articolate al primo elemento 22 ed alla seconda piattaforma 18.
Si osservi più in generale che la prima porzione 20 del braccio (19a, 19b, 19c) à ̈ articolata rispetto alla prima piattaforma 17 mentre la seconda porzione 21 del braccio (19a, 19b, 19c) à ̈ articolata alla seconda piattaforma 18.
Si osservi che il robot 16 ha essenzialmente tre gradi di libertà, ovvero à ̈ configurato per disporre la piattaforma 18 all’interno di un qualsiasi punto di una regione operativa (ovvero volume di lavoro).
Inoltre, il robot 16 à ̈ configurato per consentire la rotazione della piattaforma 18 attorno ad un asse verticale X (ciò definisce un ulteriore grado di libertà).
Verrà descritto nel proseguo il dispositivo 1 di prelievo e di inserimento delle siringhe 4 all’interno delle scatole 3.
Tale dispositivo 1 à ̈ associato al robot 16, in particolare à ̈ associato alla (portato girevolmente dalla) seconda piattaforma 18.
Si osservi pertanto che il robot 16 definisce, più in generale, un mezzo di movimentazione del dispositivo 1.
Si osservi che il dispositivo 1 à ̈ collegato ad un attuatore per consentire l’azionamento in rotazione del dispositivo 1 rispetto alla seconda piattaforma 18 (in particolare per consentire la suddetta rotazione attorno all’asse verticale X).
In figura 3 à ̈ illustrata una prima realizzazione preferita di dispositivo 1 secondo l’invenzione che comprende un primo corpo 24, collegato al robot 16.
Tale primo corpo 24 Ã ̈ collegato alla piattaforma 18; in particolare il primo corpo 24 Ã ̈ collegato alla piattaforma 18 per essere azionato in rotazione.
Il primo corpo 24 reca praticate sedi di alloggiamento di uno o più elementi tubolari 34 (nella figura 2 sono illustrati, a titolo esemplificativo e non limitativo, cinque elementi tubolari 34). Tali elementi tubolari 34 sono fissati al primo corpo 24 all’interno delle sedi di alloggiamento (ad esempio preferibilmente sono avvitati al primo corpo 24).
Si osservi che tali elementi tubolari 34 presentano una cavità interna per consentire un passaggio di aria.
Gli elementi tubolari 34 sono posti in collegamento con mezzi pneumatici, atti a generare una depressione o una sovrapressione (non illustrati).
In particolare nella figura 2 sono stati indicati con 25 i connettori di collegamento della cavità interna degli elementi tubulari 34 con i mezzi pneumatici.
Gli elementi tubolari 34 risultano sporgenti inferiormente dal primo corpo 24, ovvero risultano sporgenti lungo una direzione verticale di allontanamento dalla seconda piastra 17. Il dispositivo 1 comprende, ulteriormente, un secondo corpo, o piatto, 29.
Tale secondo corpo 29 Ã ̈ supportato dal primo corpo 24.
Inoltre, tale secondo corpo 29 Ã ̈ mobile rispetto al primo corpo 24.
Infatti, si osservi che il secondo corpo 29 Ã ̈ scorrevole rispetto al primo corpo 24.
In particolare, il secondo corpo 29 Ã ̈ mobile (scorrevole) rispetto al primo corpo 24 lungo una direzione di avvicinamento Z al fondo della scatola. Vantaggiosamente, nella realizzazione preferita illustrata, la direzione di avvicinamento Z Ã ̈ sostanzialmente parallela ad una direzione di sviluppo prevalente degli elementi tubolari 34.
Il secondo corpo 29 porta una pluralità di mezzi 31 di riscontro e di piegatura delle alette pieghevoli (9,10) dei vani 5 della scatola 3.
In particolare si osservi che i mezzi 31 di riscontro e di piegatura sono associabili in gruppi; ciascun gruppo di mezzi 31 di riscontro e di piegatura à ̈ atto ad agire sulle alette (9,10) di un singolo vano 5 della scatola 3.
Con riferimento ad uno di tali gruppi di mezzi 31 di riscontro e piegatura, indicato con il riferimento G1, tale gruppo G1 comprende una prima coppia di prominenze (31a, 31b) agenti sulla porzione pieghevole 9 ed una seconda coppia di prominenze (31c, 31d) agenti sulla porzione pieghevole 10.
Si osservi che le suddette prominenze (31a, 31b, 31c, 31d) sporgono inferiormente dal secondo corpo 29.
Inoltre, le prominenze (31a, 31b) della prima coppia di prominenze comprendono un elemento terminale 46 opportunamente sagomato, che verrà meglio descritto nel proseguo. Il secondo corpo 29 prevede fori 35 passanti di alloggiamento degli elementi tubolari 34 fissati al primo corpo 24 (visibili in figure 4 e 5).
Si osservi pertanto che, secondo la preferita forma di realizzazione, gli elementi tubolari 34 sono inseriti liberamente passanti all’interno dei fori 35 passanti del secondo corpo 29 e fuoriescono inferiormente dal secondo corpo 29 (come ben visibile nelle figure 6, 7 ed 8). Gli elementi tubolari 34 portano, inferiormente, un dispositivo di trattenimento, per esempio una ventosa 36.
La ventosa 36 risulta sporgente al di sotto del secondo corpo 29.
Si osservi che gli elementi tubolari 34 e la ventosa 36 definiscono, nell’insieme, mezzi 30 di manipolazione della siringa 4.
Il dispositivo 1 comprende, ulteriormente, mezzi 26 di centraggio del corpo della siringa 4. Tali mezzi 26 di centraggio sono portati da (fissati a) gli elementi tubolari 34.
Più in generale, i mezzi 26 di centraggio sono associati ai mezzi 30 di manipolazione della siringa 4.
Si osservi che tali mezzi 26 di centraggio, secondo la preferita forma di realizzazione, comprendono una coppia di elementi di centraggio (26a, 26b) del corpo della siringa 4.
Secondo una preferita forma di realizzazione, ciascun elemento di centraggio (26a, 26b) ha una forma ad U rovesciata.
In particolare, ciascun elemento (26a, 26b) di centraggio comprende due rebbi (un primo rebbo 28 ed un secondo rebbo 28’) agenti sul corpo siringa 4.
Tali rebbi (28, 28’) risultano prominenti verticalmente ed inferiormente.
Si osservi che il primo rebbo 28 ed il secondo rebbo 28’ sono destinati, nell’uso, a riscontrare il corpo della siringa 4 (su due punti / regioni in corrispondenza di una superficie laterale del corpo siringa) per vincolare il corpo della siringa 4 trasversalmente ad un proprio asse longitudinale W e definire altresì un riscontro superiore per lo stesso corpo siringa.
Secondo una variante illustrata nella figura 11, i mezzi 26 di centraggio comprendono una sede controsagomata rispetto al corpo della siringa 4.
Si osservi, a titolo esemplificativo e non limitativo, che gli elementi di centraggio (26a, 26b) sono portati da una medesima piastra 37, fissata agli elementi tubolari 34.
In particolare, i rebbi 28 e 28’ risultano sporgenti verticalmente da tale piastra 37.
Pertanto, gli elementi di centraggio (26a, 26b) sono fra loro solidali.
In particolare, gli elementi di centraggio (26a, 26b) sono associati, e solidali, ai mezzi 30 di manipolazione.
Vantaggiosamente, la cooperazione degli organi 26 di centraggio (elementi di centraggio 26a, 26b) e dei mezzi 30 di manipolazione delle siringhe 4 consente al dispositivo 1 di trattenere stabilmente il corpo della siringa 4.
Infatti gli organi 26 di centraggio stabilizzano la posizione dello stesso corpo siringa 4 rispetto al primo corpo 24.
Si osservi infatti che, vantaggiosamente, gli organi 26 di centraggio impediscono che la siringa 4 possa perdere il contatto, durante la movimentazione del dispositivo 1, con la ventosa 36 (causando pertanto la perdita della depressione sul corpo della siringa e, conseguentemente, la caduta della stessa siringa 4 dai mezzi 30 di manipolazione).
Inoltre si osservi che gli organi 26 di centraggio garantiscono un predeterminato e sicuro posizionamento della siringa 4 rispetto alla ventosa 36 e agli elementi tubolari 34, quindi ai vani 5 e alle rispettive sedi (45 e 11).
Il dispositivo 1 comprende mezzi elastici, comprendenti molle 38 interposte fra il primo corpo 24 ed il secondo corpo 29.
In particolare si osservi che le molle 38 sono disposte all’esterno degli elementi tubolari 34 (secondo la forma illustrata a titolo esemplificativo nelle figura da 1 a 9 a ciascun elemento tubolare 34 à ̈ associata una molla 38).
Inoltre, preferibilmente, una porzione delle stesse molle 38 à ̈ alloggiata all’interno del primo corpo 24 e del secondo corpo 29 (in relative sedi).
Tali molle 38 definiscono, più in generale, mezzi elastici 39 interposti fra il primo corpo 24 ed il secondo corpo 29, atti a deformarsi in conseguenza di uno spostamento relativo fra il primo corpo 24 ed il secondo corpo 29.
Si osservi infatti che uno spostamento relativo in avvicinamento del primo corpo 24 al secondo corpo 29 determina una compressione delle suddette molle 38.
Più in dettaglio, si osservi che i due corpi 24 e 29 sono relativamente mobili fra una posizione di massimo avvicinamento in cui le molle 38 risultano compresse ed una posizione di massimo allontanamento.
Si osservi che la piastra 37 che porta gli elementi di riscontro (26a, 26b) determina un riscontro per il secondo corpo 29 e consente al primo corpo 24 di supportare il secondo corpo 29.
Si osservi altresì che quando il dispositivo 1 à ̈ portato sospeso, il secondo corpo 29 à ̈ in appoggio su tale piastra 37 ed à ̈ pertanto supportato dal primo corpo 24.
La piastra 37 determina la posizione di massimo allontanamento del secondo corpo 29 rispetto al primo corpo 24, definendo un fine corsa per il secondo corpo 29 lungo la direzione Z di allontanamento dal primo corpo 24.
Verrà descritto nel proseguo il funzionamento del dispositivo 1 e del sistema 2 di confezionamento oggetto della presente invenzione, con riferimento all’inserimento di un gruppo di siringhe 4 all’interno di una scatola 3.
Le figure da 4 ad 8 illustrano una sequenza di deposito di una siringa 4 all’interno di una scatola 3.
Il robot 16 Ã ̈ azionato per portare il dispositivo 1 in corrispondenza della linea 12 di alimentazione delle siringhe 4 al fine di operare un prelievo delle siringhe 4.
Il dispositivo 1 viene avvicinato alla linea 12 in modo che le ventose 36 siano portate in contatto con il corpo delle relative siringhe 4; in tale configurazione i mezzi pneumatici (non illustrati) sono attivati per consentire al dispositivo 1 di prelevare (e trattenere stabilmente) le siringhe 4.
Si osservi che, vantaggiosamente, i mezzi 26 di centraggio delle siringhe 4 riscontrano il corpo della siringa 4 e, oltre a posizionare stabilmente la siringa in una predeterminata posizione rispetto ai mezzi 30 di manipolazione, assicurano che il corpo della siringa 4 non perda il contatto con la ventosa 36 durante la movimentazione del dispositivo 1.
Il robot 16, dopo aver prelevato il gruppo di siringhe 4 dalla linea 12 di alimentazione, ruota il dispositivo 1 di 90 gradi.
In tal modo, come risulta nella figura 1, le siringhe 4 portate dal dispositivo 1 risultano disposte ruotate di 90° in senso orario rispetto a quelle presenti sulla linea 12 di alimentazione; in tale configurazione l’asse longitudinale della siringa W à ̈ parallelo ad una direzione Y di sviluppo prevalente del vano 5 in cui la stessa siringa 4 verrà inserita.
Nella realizzazione illustrata, la direzione Y di sviluppo prevalente del vano 5 Ã ̈ sostanzialmente parallela alla direzione di alimentazione T delle scatole 3.
In tale configurazione il robot 16 Ã ̈ azionato per portare il dispositivo 1 in corrispondenza della linea 13 di alimentazione delle scatole 3 (come illustrato nella figura 4 e 4a).
Le figure 4 e 4a illustrano una fase in cui il dispositivo 1 à ̈ disposto sulla linea 13 di alimentazione delle scatole 3 in corrispondenza di una scatola 3 vuota (di cui opererà il riempimento).
Si osservi che nella figura 4 i vani 5 non sono ancora aperti.
Infatti, come risulta evidente, le alette pieghevoli (9,10) sono disposte sostanzialmente parallele alla superficie superiore 6 della scatola 3 (ovvero non risultano disposte ripiegate verso l’interno del vano 5).
Si osservi che in tale fase le prominenze (31a, 31b) della prima coppia di prominenze vengono portate a contatto con la prima aletta 9 pieghevole mentre le prominenze (31c, 31d) della seconda coppia di prominenze vengono portate a contatto con la seconda aletta 10 pieghevole.
In particolare si osservi che le prominenze (31a, 31b) della prima coppia di prominenze riscontrano la prima porzione 9a della prima aletta 9 pieghevole (che reca la sede 11).
Si osservi che i punti di contatto delle prominenze (31a, 31b) con la prima aletta 9 sono stati indicati nelle figure 4 e 4a rispettivamente con P1 e con P2.
Si osservi altresì che i punti di contatto delle prominenze (31c, 31d) con la seconda aletta 10 sono stati indicati rispettivamente con P3 e con P4.
Ulteriormente, secondo la preferita forma di realizzazione e non limitatamente, la scatola 3 si muove con una velocità V1 lungo la direzione T di alimentazione e secondo il verso V di avanzamento della linea 13 quando le prominenze (31a, 31b, 31c, 31d) riscontrano la superficie superiore 6 della scatola 3 in corrispondenza dei punti P1, P2, P3, P4.
Preferibilmente, anche il dispositivo 1 viene movimentato parallelamente alla direzione di alimentazione T della scatola 3, secondo il verso V (ovvero il dispositivo 1 insegue la scatola 3).
A partire da tale configurazione di riscontro del dispositivo 1, viene eseguita una fase di apertura e configurazione dei vani 5 (armatura della scatola 3).
Secondo l’invenzione, per operare l’apertura dei vani 5 della scatola 3 a partire dalla configurazione in cui le prominenze (31a, 31b, 31c, 31d) riscontrano le relative alette pieghevoli 9,10 della scatola 3, il robot 16 movimenta il dispositivo 1 verticalmente (ovvero in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3).
Preferibilmente, in tale fase di movimentazione verticale il robot 16 movimenta il dispositivo 1 in modo da operare altresì un inseguimento della scatola 3 (ovvero movimenta il dispositivo 1 anche lungo la direzione T di avanzamento della scatola 3, secondo il verso V) .
Si osservi che, preferibilmente, durante la suddetta movimentazione verticale il primo corpo 24 ed il secondo corpo 29 vengono movimentati solidalmente (ovvero non à ̈ presente un movimento relativo fra di essi).
Si osservi che la suddetta movimentazione verticale determina la piegatura delle alette pieghevoli 9,10 verso la parete di fondo 7 e l’apertura della terza apertura 48; infatti le prominenze (31a, 31b) della prima coppia di prominenze, muovendosi verticalmente verso il fondo 7 della scatola 3, spingono verso l’interno della scatola 3 le alette pieghevoli 9,10. In particolare, relativamente alla movimentazione della prima coppia di prominenze (31a, 31b), il punto di contatto dell’elemento terminale 46 (sagomato) delle prominenze (31a, 31b) della prima coppia di prominenze con la prima porzione 9a della prima aletta 9 pieghevole viene a modificarsi durante la suddetta movimentazione verticale; in particolare le prominenze (31a, 31b) scivolano sulla prima porzione 9a della prima aletta 9 pieghevole durante la suddetta movimentazione verticale in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3. A tal proposito, si osservi che la particolare conformazione sagomata (ovvero arrotondata) dell’elemento terminale 46 delle prominenze (31a, 31b) della prima coppia di prominenze evita qualsiasi danneggiamento accidentale della prima aletta 9 pieghevole durante la movimentazione verticale delle prominenze verso il fondo 7 della scatola 3 ed in particolare minimizza l’attrito fra le prominenze (31a, 31b) e la prima aletta 9.
Tale prima fase di movimentazione verticale termina quando la seconda porzione 9b della prima aletta 9 ha riscontrato il fondo 7 (figura 5).
Si osservi che, per effetto dello scivolamento delle prominenze 31a e 31b sulla prima aletta 9 durante la suddetta movimentazione verticale, nella figura 5 le prominenze 31a e 31b riscontrano la seconda porzione 9b della seconda aletta 9 (contattandola nei punti di contatto indicati con P5 e P6).
In tale configurazione, illustrata nella figura 5 e nella figura 5a (in cui à ̈ stata asportata una porzione della siringa 4 per evidenziare meglio alcune parti), la seconda aletta 10 pieghevole à ̈ disposta sostanzialmente verticale o leggermente inclinata (per esempio per effetto di un ritorno elastico della stessa seconda aletta 10) e la prima porzione 9a della prima aletta 9 à ̈ disposta inclinata mentre la seconda porzione 9b della prima aletta 9 à ̈ disposta sostanzialmente orizzontale, in contatto con il fondo 7 della scatola 3.
Si osservi che, secondo la preferita modalità di funzionamento, a partire dalla configurazione illustrata nella figura 6 in cui le prominenze (31a,31b) hanno portato la seconda porzione 9b della prima aletta 9 in riscontro del fondo 7 della scatola 3, il dispositivo 1 viene movimentato lungo la direzione Y di sviluppo prevalente del vano 5, ossia parallelamente alla direzione di alimentazione T, in un verso U di avvicinamento dell’ago della siringa 4 alla prima apertura 40 del vano 5, ossia in verso opposto al verso di alimentazione V.
Tale fase, meglio descritta nel proseguo, consente di configurare il vano 5 per l’alloggiamento della siringa 4.
Si osservi che, in questa fase, il dispositivo 1 potrebbe essere mantenuto immobile mentre la scatola 3 viene movimentata secondo il verso di alimentazione V oppure essere movimentato nel verso di alimentazione V (con velocità inferiore a quella della scatola 3) o essere movimentato nel verso di avvicinamento U con una qualsivoglia velocità rispetto a quella della scatola.
Si osservi che ciò che à ̈ essenziale, in tale fase, à ̈ che si movimentino relativamente il dispositivo 1 e la scatola 3, in modo da causare un movimento relativo fra la stessa scatola 3 e le prominenze (31a, 31b) per portare la prima porzione 9a della prima aletta sostanzialmente ortogonale al fondo 7 della scatola 3.
Tale movimentazione per configurare il vano 5 per l’alloggiamento della siringa 4 (armatura della scatola) può essere ottenuta secondo varie modalità (scatola 3 stazionaria e prominenze (31a, 31b) movimentate, prominenze (31a, 31b) e scatola 3 movimentate nella medesima direzione ma con velocità diverse, prominenze (31a, 31b) stazionarie e scatola 3 movimentata).
Si osservi che, in tale fase, le sporgenze (31a, 31b) della prima coppia di sporgenze (31a, 31b) agiscono sulla prima porzione 9a della prima aletta 9, determinando una rotazione della prima porzione 9a della prima aletta 9 attorno ad una propria linea di piegatura-collegamento con la superficie superiore 6 della scatola 3 dalla posizione inclinata verso una posizione verticale ed uno spostamento della seconda porzione 9b della prima aletta 9 in avvicinamento alla prima apertura 40.
Tale fase, come già anticipato, consente di configurare il vano 5 per la ricezione della siringa 4 (cosiddetta armatura della scatola).
La figura 6 illustra, rispetto alla figura 5, il dispositivo 1 movimentato rispetto alla scatola 3 lungo la direzione Y di sviluppo longitudinale del vano 5 nel verso U; in tale figura 6 la prima porzione 9a della prima aletta 9 Ã ̈ disposta inclinata (ovvero non ancora ortogonale) rispetto al fondo 7 della scatola 3.
Si osservi che, secondo la preferita forma di realizzazione, nella fase di armatura della scatola 3 la scatola 3 ed il dispositivo 1 (mezzi 30 di movimentazione e mezzi di piegatura e riscontro 31) sono movimentati nella medesima direzione di alimentazione (T) ma con versi opposti (V; U).
La fase di movimentazione relativa fra la scatola 3 e le sporgenze (31a, 31b) lungo la direzione Y di sviluppo longitudinale del vano 5 per portare la prima porzione 9a della prima aletta 9 ortogonale al fondo 7 viene arrestata quando la prima porzione 9a della prima aletta 9 Ã ̈ disposta sostanzialmente ortogonale al fondo 7 ovvero verticale, come illustrato nella figura 7.
Si osservi che nella configurazione di figura 7 la siringa 4 risulta correttamente posizionata longitudinalmente (ovvero lungo la direzione Y di sviluppo longitudinale del vano 5) nel vano 5.
In particolare una flangia terminale 47 del corpo della siringa 4 Ã ̈ disposta in contatto con una superficie 49 verticale della prima porzione 9a della prima aletta 9.
A partire da tale configurazione – in cui la siringa 4 à ̈ correttamente posizionata longitudinalmente nel vano 5 -il primo corpo 24 viene movimentato verticalmente rispetto alla scatola 3, ovvero in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3, per realizzare una fase di deposito della siringa 4.
Tale fase consente il rilascio della siringa 4 nel vano 5 aperto e configurato per la ricezione della siringa 4.
Tale fase di movimentazione verticale dei mezzi 30 di manipolazione rispetto al fondo 7 della scatola 3 consente l’inserimento ed il deposito della siringa 4 nel vano 5, in particolare consente di incastrare la siringa 4 all’interno delle sedi 11, 45 del vano 5.
Si osservi che, in tale fase, il secondo corpo 29 à ̈ impedito nella movimentazione verticale rispetto alla scatola 3 a causa dell’azione di contrasto esercitata dalle guide 15 sulle sporgenze (31a, 31b, 31c, 31d) e, più in generale, a causa dell’azione di contrasto esercitata dal telaio di supporto del sistema 2 sul corpo 29.
Pertanto, il secondo corpo 29 viene mantenuto in battuta contro il telaio di supporto e il primo corpo 24 (e con, esso, gli elementi tubolari 34, la ventosa 36, i mezzi di centraggio 26 e la siringa 4) viene movimentato in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3.
In altre parole, la movimentazione verticale del primo corpo 24 rispetto alla scatola 3 determina un avvicinamento del primo corpo 24 rispetto al secondo corpo 29.
In questa luce, la movimentazione del primo corpo 24 in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3 determina una compressione della molla 38 interposta fra il primo 24 corpo ed il secondo 29 corpo.
La figura 8 illustra il primo corpo 24 disposto in una configurazione avvicinata al secondo corpo 29 (ovvero illustra il primo corpo 24 in una configurazione in cui à ̈ terminata la movimentazione verticale dello stesso corpo 24 in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3). Si osservi a tal proposito che nella stessa figura 8 la siringa 4 à ̈ completamente inserita (rilasciata) all’interno delle sedi 11, 45 del vano 5, ovvero à ̈ anche correttamente inserita verticalmente all’interno del vano 5.
Gli organi di centraggio 26, in tale configurazione, sono parzialmente inseriti all’interno della scatola 3 e consentono vantaggiosamente di mantenere in una posizione stabile la siringa 4 fino al completo rilascio della stessa nelle sedi 11, 45 del vano 5.
Si osservi inoltre che la ventosa 36 continua ad esercitare una presa (mediante depressione) sulla siringa 4 durante la movimentazione verticale del primo corpo 24 in avvicinamento al fondo della scatola 3.
In particolare, i mezzi pneumatici possono essere attivati per esercitare una sovrapressione, quando la siringa 4 à ̈ posizionata correttamente verticalmente rispetto alla scatola 3, in modo che i mezzi 30 di manipolazione rilascino con più efficacia la siringa 4.
I mezzi pneumatici (non illustrati) vengono disattivati, quando la siringa 4 à ̈ correttamente disposta all’interno delle sedi 11,45 del vano 5.
Una volta che i mezzi pneumatici vengono disattivati, il dispositivo 1 di fatto rilascia la presa sulle siringhe 4.
A partire da tale situazione, viene attuato un disimpegno del dispositivo 1 dalla scatola 3, per poter operare un nuovo ciclo di inserimento / riempimento della scatola 3.
Pertanto, il primo corpo 24 viene sollevato verticalmente in allontanamento dal fondo 7 della scatola 3.
La movimentazione verticale di disimpegno del dispositivo 1 dal vano 5 comprende una prima fase di movimentazione verticale del primo corpo 24 in cui il secondo corpo 29 rimane in battuta contro il telaio del sistema 2 per effetto delle molle 38.
In tale prima fase le molle 38 si decomprimono, per effetto dell’aumento della distanza fra il primo corpo 24 ed il secondo corpo 29.
In particolare, le molle 38 consentono al primo corpo 24 di allontanarsi velocemente dal secondo corpo 29, fino alla posizione di massimo allontanamento fra i due corpi 24 e 29 (definita dal finecorsa).
Tale prima fase ha termine allorquando la piastra 37, allontanandosi dalla scatola 3, riscontra il secondo corpo 29.
In tale situazione la movimentazione verticale del dispositivo 1 in allontanamento dalla scatola 3 determina il sollevamento solidale del primo corpo 24 e del secondo corpo 29 (che à ̈ supportato dallo stesso primo corpo 24 mediante la piastra 37).
E’ da notare che, una volta che il dispositivo 1 si à ̈ allontanato dalla scatola 3, la siringa 4, in particolare la flangia terminale 47 à ̈ mantenuta a battuta contro la superficie verticale 49 della prima porzione 9a della prima aletta 9 grazie al ritorno elastico della seconda aletta 10 che contatta lo stantuffo della siringa 4.
Relativamente all’azionamento del dispositivo 1 durante le fasi di apertura dei vani 5 (armatura della scatola) e di deposito della siringa all’interno della scatola si osserva quanto segue.
Secondo una variante, a partire dalla configurazione in cui le prominenze (31a,31b,31c, 31d) sono in riscontro della prima e seconda aletta 9,10 (figura 4), le prominenze (31a,31b,31c,31d) possono essere movimentate, contemporaneamente, verticalmente (in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3) e lungo la direzione Y di sviluppo longitudinale del vano 5.
Secondo tale variante, le prominenze (31a,31b,31c, 31d) possono essere movimentate con una traiettoria qualsiasi giacente su un piano ortogonale al fondo 7 della scatola 3 e parallelo alla direzione Y di sviluppo prevalente del vano 5.
In particolare, le prominenze (31a,31b,31c, 31d) possono essere movimentate lungo una traiettoria curvilinea su un piano ortogonale al fondo 7 della scatola 3 e parallelo alla direzione Y di sviluppo prevalente del vano 5.
Secondo ancora un'altra variante del dispositivo 1, illustrata nelle figure 9, 10 ed 11, ciascun mezzo di riscontro e di piegatura 31 agente su uno dei vani 5 della scatola 3 comprende una sola coppia di prominenze (31a, 31b), atte ad agire sulla prima aletta 9 che reca la sede 11 (in particolare atte a riscontrare la prima porzione 9a della prima aletta 9).
Secondo tale variante, una seconda coppia di prominenze à ̈ omessa rispetto alla prima realizzazione illustrata, perché il corpo della stessa siringa 4, in particolare un’estremità terminale del pistone, determina un piegamento della seconda aletta 10 durante la movimentazione verticale del dispositivo 1 in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3.
Secondo un altro aspetto, illustrato nelle figure 9, 10 ed 11 a scopo esemplificativo ma non limitato a tale forma di realizzazione, il secondo corpo 29 porta un primo elemento di riscontro 50 ed un secondo elemento di riscontro 55.
Tale primo elemento di riscontro 50 Ã ̈ atto a riscontrare una barra 51 (indicata nella figura 1) sviluppantesi longitudinalmente lungo la linea di alimentazione 13 delle scatole 3 lateralmente alla stessa.
In particolare, una superficie 53 dell’elemento 50 à ̈ atta a riscontrare una superficie superiore 54 della barra 51.
Inoltre, una seconda superficie inferiore 60 dell’elemento 50 à ̈ atta a riscontrare, preferibilmente, una guida solidale al telaio del sistema 2.
Il secondo elemento di riscontro 55 Ã ̈ invece atto a riscontrare una barra 56 sviluppantesi longitudinalmente lungo la linea di alimentazione 13 delle scatole 3, lateralmente alla guida 15 e contraffacciata alla barra 51.
In particolare si osservi che una superficie inferiore 58 del secondo elemento di riscontro 55 riscontra una superficie superiore 59 della barra 56.
Tali elementi di riscontro 50 e 55 impediscono la movimentazione verticale del secondo corpo 29 verso il fondo 7 della scatola 3 (quando risultano in contatto con le barre 51 e 56) e consentono la movimentazione verticale dei mezzi 30 di manipolazione rispetto al secondo corpo 29 in avvicinamento al fondo 7 della scatola 3 (durante la già descritta fase di armatura della scatola).
Nella figura 9 Ã ̈ illustrato in tratteggio il dispositivo 1 in una posizione in cui la superficie 53 del primo elemento di riscontro 50 Ã ̈ in battuta sulla superficie 54 della barra 51 (in tale configurazione la superficie inferiore 58 del secondo elemento di riscontro 55 Ã ̈ in battuta sulla superficie superiore 59 della barra 56).
Si osservi altresì quanto segue relativamente agli elementi di piegatura e riscontro 31 di tale variante.
Preferibilmente porzioni terminali 46’ di mezzi di piegatura e riscontro31 più esterni, ovvero la porzione terminale 46’ di una prominenza (31a) dei mezzi di piegatura e riscontro 31 atta a riscontrare la prima aletta 9 di un primo vano 5a della scatola 3 e di una prominenza (31b) dei mezzi di piegatura e riscontro 31 atta a riscontrare la prima aletta 9 di un ultimo vano 5e della scatola 3, hanno una conformazione differente rispetto a quella delle estremità terminali 46 di prominenze 31 interne.
Si osservi infatti, con riferimento alla figura 1, che la prima aletta 9 del primo vano 5a e del quinto vano 5e ha una conformazione differente dalla prima aletta 9 dei vani 5 più interni (5b, 5c, 5d); in particolare l’aletta 9 dei vani 5a e 5e ha una dimensione ridotta in corrispondenza di un lato prossimale al bordo scatola 3 lungo la direzione Y di sviluppo longitudinale del vano (5a, 5e).
La conformazione delle porzioni terminali 46’ dei mezzi di piegatura e riscontro 31 più esterni evita che gli stessi possano interferire con la superficie superiore 6 della scatola 3 prossimale alla prima aletta 9.
In generale, i mezzi di piegatura e riscontro 31 presentano prominenze posizionate in maniera tale da cooperare con alette 9 e/o 10 da aprire ed armare, e da non interferire con parti fisse della faccia superiore 6 della scatola 3.
Inoltre, i mezzi di piegatura e riscontro 31 possono presentare un numero differente di prominenze rispetto a quanto illustrato, il numero di prominenze essendo funzione del numero di vani della scatola trattata e dal numero di aperture per vano da aprire e configurare (armare).
Si osservi quanto segue con riferimento al dispositivo 1.
Preferibilmente, almeno uno degli elementi tubulari 34 definisce una guida per il movimento (scorrimento) del secondo corpo 29 rispetto al primo corpo 24.
In particolare, con riferimento alla figura 10, Ã ̈ stato indicato con 57 un elemento tubolare centrale che consente di definire una guida per la movimentazione relativa (scorrimento) dei corpi 24 e 29.
Un vantaggio della presente invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo 1 di prelievo e inserimento di prodotti, preferibilmente prodotti parenterali, più preferibilmente siringhe 4, all’interno di scatole 3 del tipo descritto che sia particolarmente veloce ed efficace.
Inoltre, un altro vantaggio del presente dispositivo 1 à ̈ quello di garantire un inserimento delle siringhe 4 in modo particolarmente affidabile (per effetto della particolare sequenza di movimentazione e dell’adozione di opportuni mezzi di centraggio).
Il sistema 2 di inscatolamento di prodotti farmaceutici oggetto dell’invenzione à ̈ pertanto particolarmente semplice e veloce, consentendo l’inscatolamento di siringhe in modo particolarmente rapido e senza che sia richiesta in alcun modo alcuna supervisione da parte dell’operatore.
In particolare, si noti come la fase di apertura e configurazione dei vani 5 e la fase di inserimento dei prodotti negli stessi avvengano sostanzialmente contemporaneamente, con vantaggi in termini di produttività, semplicità di sistema e riduzione di costi.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.
A titolo d’esempio, à ̈ possibile disporre la linea di alimentazione delle scatole e la linea di alimentazione dei prodotti secondo direzioni differenti, per esempio mutuamente trasversali, in particolare mutuamente perpendicolari.
Allo stesso modo, i prodotti e le scatole possono essere posizionati sulle rispettive linee di alimentazione con orientamenti differenti da quelli illustrati.
I mezzi di movimentazione, di conseguenza, possono movimentare il dispositivo di inserimento secondo direzioni differenti da quelle illustrate. Rientrano pertanto nell’ambito della presente invenzione sistemi e metodi nei quali le scatole sono alimentate con vani con direzione di sviluppo longitudinale Y trasversale, in particolare perpendicolare, alla direzione di alimentazione T delle scatole e/o con prodotti disposti sulla linea di alimentazione prodotti con il proprio asse longitudinale W parallelo alla direzione di alimentazione T dei prodotti.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per inserire prodotti (4), in particolare prodotti parenterali, all’interno di una scatola (3), caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - alimentare una scatola (3) lungo una linea (13) di alimentazione di scatole (3), con detta scatola (3) comprendente almeno un'aletta (9) ricavata su una superficie superiore (6) e configurata per essere piegata verso l’interno della scatola (3) e definire almeno una porzione (48) di un vano (5) di contenimento del prodotto (4) compreso tra la superficie (6) superiore ed un fondo (7) della scatola (3); - alimentare almeno un prodotto (4) lungo una linea (12) di alimentazione di prodotti (4); - prelevare detto prodotto (4) dalla linea (12) di alimentazione di prodotti (4) mediante mezzi di manipolazione (30); - riscontrare la almeno una aletta (9) della scatola (3) mediante mezzi di piegatura e riscontro (31), associati ai mezzi di manipolazione (30); - piegare detta aletta (9) verso l’interno della scatola (3) per aprire e configurare il vano (5) per alloggiare il prodotto (4), - inserire il prodotto (4), trattenuto dai mezzi (30) di manipolazione, all’interno di detto vano (5).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui nella suddetta fase di inserire il prodotto (4) all’interno di detto vano (5) à ̈ previsto di movimentare i mezzi (30) di manipolazione rispetto ai mezzi di piegatura e riscontro (31) lungo una direzione (Z) di avvicinamento al fondo (7) della scatola (3).
  3. 3. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di piegare l’aletta (9) verso l’interno della scatola (3) per aprire e configurare il vano (5) per alloggiare il prodotto (4) comprende: - una fase di movimentazione dei mezzi di piegatura e riscontro (31) rispetto alla scatola (3) lungo una direzione di avvicinamento, trasversale al fondo della scatola (3); - una fase di movimentazione relativa dei mezzi di piegatura e riscontro (31) rispetto alla scatola (3) lungo una direzione parallela ad una direzione (Y) di sviluppo longitudinale del vano (5).
  4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di piegare l’aletta (9) verso l’interno della scatola (3) per aprire e configurare il vano (5) per alloggiare il prodotto (4) comprende una fase di movimentazione relativa dei mezzi di piegatura e riscontro (31) rispetto alla scatola (3) secondo una traiettoria curvilinea che giace su un piano ortogonale al fondo (7) della scatola e parallelo ad una direzione (Y) di sviluppo longitudinale del vano (5).
  5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui durante la fase di piegare l’aletta (9) verso l’interno della scatola (3) per aprire e configurare il vano (5) per alloggiare il prodotto (4) i mezzi di piegatura e riscontro (31) sono movimentati rispetto alla scatola (3) lungo una direzione (T) di alimentazione della scatola (3) stessa.
  6. 6. Dispositivo (1) di inserimento di prodotti (4), in particolare di prodotti parenterali, all’interno di una scatola (3), con detta scatola (3) comprendente almeno un'aletta (9) ricavata su una superficie superiore (6) e configurata per essere piegata verso l’interno della scatola (3) e definire almeno una porzione (48) di un vano (5) di contenimento del prodotto (4) compreso tra la superficie superiore(6) ed un fondo (7) della scatola (3), il dispositivo (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere, in combinazione: - mezzi di piegatura e riscontro (31) configurati per riscontrare detta aletta (9) ed operarne un piegamento verso l’interno della scatola (3) per aprire e configurare detto vano (5) per alloggiare il prodotto (4); - mezzi (30) di manipolazione di detto prodotto (4), associati a detti mezzi di piegatura e riscontro (31), per posizionare il prodotto (4) nel vano (5) aperto e configurato per alloggiare il prodotto (4).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi (30) di manipolazione sono mobili rispetto a detti mezzi di piegatura e riscontro (31) lungo una direzione (Z) di avvicinamento al fondo (7) della scatola (3), per consentire un inserimento del prodotto (4) all’interno del vano (5) aperto e configurato per l’alloggiamento del prodotto (4).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi di piegatura e riscontro (31) sono portati da detti mezzi (30) di manipolazione di detto prodotto (4).
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 o 8, comprendente mezzi elastici (39), interposti fra detti mezzi (30) di manipolazione e detti mezzi di piegatura e riscontro (31), atti a comprimersi in seguito ad un avvicinamento dei mezzi (30) di manipolazione ai mezzi di piegatura e riscontro (31) durante il suddetto inserimento del prodotto (4) all’interno del vano (5) aperto e configurato per l’alloggiamento del prodotto (4).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, comprendente: - un primo corpo (24) che porta i mezzi (30) di manipolazione, - un secondo corpo (29) che porta i mezzi di piegatura e riscontro (31), detto secondo corpo (29) essendo scorrevole rispetto al primo corpo (24) fra una posizione di massimo allontanamento, in cui il primo corpo (24) supporta il secondo corpo (29) ed una posizione di avvicinamento, detti mezzi elastici (39) essendo interposti fra il primo corpo (24) ed il secondo corpo (29) e risultando compressi in detta posizione di avvicinamento.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui i mezzi (30) di manipolazione comprendono: - almeno un elemento tubolare (34) internamente cavo, fissato al primo corpo (24) e liberamente passante in detto secondo corpo (29) per sporgere inferiormente; ed - un dispositivo di trattenimento (36) del prodotto (4) collegato ad una estremità dell’elemento tubolare (34) sporgente inferiormente dal secondo corpo (29), detto elemento tubolare (34) essendo collegabile a mezzi pneumatici atti ad esercitare una depressione e/o sovrapressione.
  12. 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 11, in cui i mezzi (30) di manipolazione comprendono mezzi (26) di centraggio del prodotto (4), configurati per riscontrare il prodotto (4) in modo da consentire un posizionamento stabile del prodotto (4) trasversalmente ad una direzione (W) di sviluppo longitudinale del prodotto (4) stesso.
  13. 13. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 12, in cui i mezzi di piegatura e riscontro (31) comprendono almeno una sporgenza (31a, 31b) avente una porzione terminale (46;46’) atta a riscontrare l’aletta (9) e conformata per minimizzare un attrito con detta aletta (9) durante una fase di apertura e configurazione del vano (5).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui detta porzione terminale (46;46’) atta a riscontrare l’aletta (9) à ̈ arrotondata.
  15. 15. Sistema per inserire prodotti (4), in particolare prodotti parenterali, all’interno di una scatola (3), con detta scatola (3) comprendente almeno un'aletta (9) ricavata su una superficie superiore (6) e configurata per essere piegata verso l’interno della scatola (3) e definire almeno una porzione (48) di un vano (5) di contenimento del prodotto (4) compreso tra la superficie (6) superiore ed un fondo (7) della scatola (3), il sistema (2) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: - una linea (13) di alimentazione di scatole (3); - una linea (12) di alimentazione di prodotti (4); - un dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 14; - mezzi di movimentazione (16) del dispositivo (1), configurati per consentire una movimentazione del dispositivo (1) fra la linea (12) di alimentazione dei prodotti (4), per consentire un prelievo di almeno un prodotto (4) da parte dei mezzi (30) di manipolazione, e la linea (13) di alimentazione delle scatole (3) per consentire ai mezzi di piegatura e riscontro (31) un’apertura ed una configurazione del vano (5) per ricevere il prodotto (4) e per consentire ai mezzi (30) di manipolazione di inserire il prodotto (4) all’interno del vano (5) aperto e configurato per ricevere il prodotto (4).
  16. 16. Sistema secondo la rivendicazione 15, in cui i mezzi (16) di movimentazione sono atti a movimentare i mezzi di piegatura e riscontro (31) con un moto relativo rispetto alla scatola (3) durante l’apertura e la configurazione del vano (5) per l’alloggiamento del prodotto (4).
  17. 17. Sistema secondo la rivendicazione 12, in cui il suddetto moto relativo avviene secondo una traiettoria che giace su un piano ortogonale al fondo (7) della scatola (3) e parallelo ad una direzione (Y) di sviluppo longitudinale del vano (5).
  18. 18. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 17, in cui la linea (13) di alimentazione delle scatole (3) alimenta una pluralità di scatole (3) lungo una direzione (T) di alimentazione e i mezzi (16) di movimentazione sono atti a movimentare i mezzi di piegatura e riscontro (31) lungo detta direzione (T) di alimentazione almeno durante l’apertura e la configurazione del vano (5) per l’alloggiamento del prodotto (4).
  19. 19. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 18, in cui la linea (13) di alimentazione delle scatole (3) e la linea (12) di alimentazione dei prodotti (4) alimentano rispettivamente le scatole (3) ed i prodotti lungo una medesima direzione (T) di alimentazione.
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