ITBO20110168A1 - Terminale di chiusura per porte o finestre. - Google Patents

Terminale di chiusura per porte o finestre. Download PDF

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ITBO20110168A1
ITBO20110168A1 IT000168A ITBO20110168A ITBO20110168A1 IT BO20110168 A1 ITBO20110168 A1 IT BO20110168A1 IT 000168 A IT000168 A IT 000168A IT BO20110168 A ITBO20110168 A IT BO20110168A IT BO20110168 A1 ITBO20110168 A1 IT BO20110168A1
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Italy
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IT000168A
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Marco Lambertini
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Gsg Int Spa
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    • E05C9/18Details of fastening means or of fixed retaining means for the ends of bars
    • E05C9/1825Fastening means
    • E05C9/1833Fastening means performing sliding movements
    • E05C9/185Fastening means performing sliding movements parallel with actuating bar
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
TERMINALE DI CHIUSURA PER PORTE O FINESTRE.
La presente invenzione ha per oggetto un terminale di chiusura per porte o finestre.
Nell'ambito dei componenti accessori per la manovra di porte o finestre (in particolare in metallo o PVC) uno degli elementi sempre presente à ̈ il citato terminale di chiusura.
Questo accessorio viene utilizzato su porte o finestre presentanti sia una apertura tradizione (ad anta), che una doppia apertura (ad anta e ribalta).
Infatti, nel campo degli infissi metallici, le ante per porte o finestre vengono normalmente suddivise in anta ad apertura tradizionale con rotazione attorno ad un asse verticale passante per le cerniere di sospensione dell'anta (apertura ad anta) e ad apertura ad anta e ribalta, cioà ̈ anche con ulteriore asse di rotazione disposto orizzontalmente e con la parte mobile dell'infisso che, di norma, produce la sua apertura inclinandosi verso l'interno.
In questa luce, le attuali porte o finestre che prevedono singola o doppia apertura sono dotate di una serie di accessori montati sul telaio fisso e sul telaio mobile.
Questi accessori, come aste di manovra, angolari di rinvio, organi di limitazione dell'apertura ed ovviamente maniglie a più posizioni per la movimentazione dei restanti accessori permettono, appunto, il passaggio da una configurazione all'altra ed a seguito dell'azionamento della maniglia stessa.
All'interno di tutta questa componentistica, una parte fondamentale à ̈ costituita dagli elementi di chiusura quale, ad esempio, il terminale di chiusura o catenaccio.
Questo componente à ̈ costituito, in una soluzione nota anche dal brevetto EP 736.656 della stessa Richiedente, da una slitta montata scorrevolmente all'interno della canalina longitudinale frontale del telaio mobile.
La slitta à ̈ disposta in corrispondenza dell'angolo inferiore (od anche superiore) del montante del telaio mobile e dal lato opposto a quello provvisto della cerniera.
La slitta à ̈ collegata alle note aste di manovra dell'anta per potersi muovere lungo il montante in sincronismo con i restanti elementi di manovra.
La slitta, inoltre, à ̈ provvista, sul lato esterno, di un nottolino di chiusura configurato per incastrarsi (appunto in fase di manovra di chiusura della porta o finestra) in un corrispondente foro o sede di cui à ̈ dotato il telaio fisso sulla traversa inferiore e/o superiore.
Inoltre, il nottolino posto inferiormente à ̈ configurato per fungere da "seconda cerniera" ad asse orizzontale virtuale quando la porta o finestra viene attivata in configurazione di ribalta.
Nel tempo, questo accessorio à ̈ stato ulteriormente migliorato attraverso la possibilità di regolazione del solo nottolino lungo un piano parallelo al profilo frontale della traversa provvista della sede di accoglimento del nottolino stesso.
Questa regolazione del nottolino si à ̈ resa necessaria per ottenere:
- accoppiamenti sempre più precisi in fase di primo montaggio degli accessori sulla porta o finestra;
- recupero di eventuali giochi nottolino - sede nel tempo dati dalla usura dei componenti o da sforzi eccessivi causati da fenomeni atmosferici quali il vento.
In questa luce, il nottolino viene realizzato eccentrico rispetto al suo asse verticale, cioà ̈ parallelo al montante su cui à ̈ montato. Inoltre, il nottolino à ̈ provvisto di una sua porzione superiore di supporto filettata ed accoppiabile entro una sede sporgente della slitta per poter essere regolata attraverso una sua rotazione attorno all'asse verticale.
In aggiunta a questo, la porzione superiore del nottolino risulta cava e provvista di una ulteriore filettatura per l'accoppiamento con una vite di ritenuta e fissaggio superiore del nottolino alla slitta.
Tuttavia, questo tipo di terminale di chiusura con nottolino eccentrico regolabile presenta alcuni inconvenienti.
Innanzi tutto la presenza di una doppia filettatura per bloccaggio/sbloccaggio del nottolino e, rispettivamente, per la sua regolazione determina una procedura lenta e laboriosa da parte dell'operatore a cui si aggiunge il rischio di distacco del nottolino in caso di allentamenti frettolosi della vite dal medesimo nottolino.
Il numero di componenti necessarie per ottenere questa possibilità di regolazione e le loro lavorazioni risultano complesse e costose in relazione al tipo di accessorio con conseguente limitazione sul mercato del prodotto.
Si aggiunga che l'accoppiamento filettato slitta -nottolino comporta una minore tenuta meccanica del nottolino quando questo deve sopportare pesi di notevole valore nella configurazione di "seconda cerniera" ad asse orizzontale virtuale quando la porta o finestra viene attivata in configurazione di ribalta.
Scopo del presente trovato à ̈ rendere disponibile un terminale di chiusura per porte o finestre che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, à ̈ scopo del presente trovato mettere a disposizione un terminale di chiusura per porte o finestre in grado di rendere la regolazione del nottolino lungo il piano orizzontale rapida e semplice. Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un terminale per porte o finestre con una struttura costruttiva di elevata resistenza e robustezza, mantenendo ridotto il costo finale del terminale.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dal terminale per porte o finestre oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
In particolare, il terminale di chiusura per porte o finestre comprende dei mezzi di regolazione della posizione di un nottolino eccentrico rispetto ad una sede di alloggiamento presente su un telaio fisso della porta o finestra. Il nottolino à ̈ supportato su una sporgenza d'estremità di una slitta scorrevolmente montata su un telaio mobile.
Secondo l'invenzione, i mezzi di regolazione comprendono un perno di supporto del nottolino, passante attraverso una sede della slitta e configurato per supportare il nottolino; un piattello di riscontro ricavato sul nottolino provvisto di rilievi di riferimento operativamente accoppiabili con corrispondenti rientranze ricavate su una superficie inferiore della sporgenza della slitta, per determinare, tramite rotazione del nottolino, una pluralità di posizioni fisse del nottolino stesso e degli organi di riscontro elasticamente deformabili, interposti tra la slitta ed il perno di supporto.
Sempre secondo l'invenzione, questi organi elasticamente deformabili sono configurati primariamente per mantenere il piattello a contatto con la superficie inferiore della sporgenza nella posizione determinata per il nottolino e, quando si necessita di una regolazione, guidare un movimento assiale del perno in una posizione di allontanamento del piattello dalla sporgenza con rotazione del nottolino attorno al proprio asse longitudinale per variare la sua posizione rispetto alla sede.
Questa struttura di supporto / regolazione del nottolino eccentrico comporta, quindi, un supporto sicuro del nottolino alla slitta montata e, nel contempo, permette una regolazione della posizione del nottolino rispetto alla sede entro cui deve alloggiare semplice e rapida. In particolare, la presenza del perno con organi elastici permette di effettuare la regolazione secondo due diverse modalità operative. La prima modalità prevede di ruotare direttamente il nottolino che, per effetto della spinta data dallo svincolo dei rilievi dalle rientranze, obbliga il movimento assiale del perno con possibilità di portare il nottolino in una nuova posizione rispetto alla sede del telaio fisso; posizione confermata attraverso un nuovo accoppiamento rilievi -rientranze che avviene automaticamente anche grazie alla spinta guidata degli organi elasticamente deformabili. Una seconda modalità à ̈ data dalla possibilità di spingere direttamente sul perno per allontanare il piattello con rilievi dalla sporgenza, ruotare il nottolino nella nuova posizione e poi rilasciare il perno.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra un terminale di chiusura per porte o finestre, conformemente al presente trovato, in una vista prospettica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 2 illustra il terminale di cui a figura 1 in una vista frontale;
- la figura 3 illustra la sezione III - III riferita alla figura 2;
- la figura 4 illustra una porzione di estremità del terminale di cui a figura 1 con alcuni componenti in vista prospettica in esploso;
- la figura 5 illustra un nottolino facente parte del terminale in una vista laterale in scala ingrandita;
- la figura 6 illustra un dettaglio in scala ulteriormente ingrandita riferito alla figura 5.
Con riferimento ai disegni allegati, e con particolare riferimento alla figura 1, il terminale di chiusura in oggetto, indicato globalmente con 1, viene montato su porte o finestre comprendenti un telaio fisso ed un telaio mobile.
Queste porte o finestre sono di tipo tradizione con singola apertura ad anta o con doppio tipo di apertura ad anta ed a ribalta, senza con ciò limitare la soluzione in oggetto.
Il terminale 1 di chiusura comprende una slitta 2 scorrevolmente alloggiata all'interno di una canalina 3 perimetrale sporgente dalla superficie frontale di un lato del telaio mobile.
Il lato del telaio mobile illustrato à ̈ un montante verticale MV (illustrato solo in linea discontinua) ed il terminale 1 à ̈ montato sull'estremità inferiore dello stesso montante MV e sul lato opposto in cui sono presenti delle cerniere di unione con il telaio fisso (non illustrate).
Questo posizionamento à ̈ solo a titolo di esempio e non vincola la soluzione in oggetto, in quanto il terminale 1 può essere montato anche all'estremità superiore del montante, senza con ciò limitare la soluzione in oggetto.
Inoltre, il terminale 1 comprende un nottolino 4 di chiusura operativamente accoppiato entro una sede 5 ricavata su una sporgenza 12 d'estremità della slitta 2 esterna alla canalina 3.
Il nottolino 4 Ã ̈ configurato per accoppiarsi entro una sede 6 ricavata su una superficie 7 del lato del telaio fisso contraffacciata al nottolino 4 stesso.
In particolare, il nottolino 4 presenta una configurazione eccentrica rispetto al suo asse Z di sviluppo longitudinale.
Nell'esempio illustrato la sede 6 à ̈ ricavata all'estremità di una traversa inferiore TI del telaio fisso.
Questa sede 6 Ã ̈ un foro ricavato direttamente sul profilato costituente il traverso TI.
In alternativa (qui non illustrata) la sede à ̈ costituita anche da una sorta di vaschetta direttamente montata sul profilato.
Il terminale 1 comprende anche dei mezzi 8 per una regolazione della posizione del nottolino 4 rispetto alla sede 6 di accoppiamento, disposti ed agenti tra il nottolino 4 e la slitta 2.
In particolare questi mezzi 8 di regolazione variano la posizione del nottolino 4 lungo un piano parallelo alla superficie 7 del telaio fisso su cui à ̈ ricavata la sede 6 (piano indicato con la freccia X).
Secondo l'invenzione, i mezzi 8 di regolazione comprendono un perno 9 di supporto del nottolino 4, passante attraverso la sede 5 della slitta 2 e configurato per supportare il nottolino 4.
In questa luce il nottolino 4 risulta libero di ruotare attorno al proprio asse longitudinale Z.
Sempre secondo l'invenzione, il nottolino 4 ha un piattello 10 di riscontro provvisto di rilievi 11 di riferimento, i quali sono operativamente accoppiabili con corrispondenti rientranze 13 ricavate su una superficie inferiore della sporgenza 12 della slitta 2 per determinare una pluralità di posizioni fisse del nottolino 4 stesso.
La determinazione della posizione da assumere avviene tramite rotazione del nottolino 4 attorno al suo asse longitudinale Z
Sempre secondo l'invenzione, degli organi 14 di riscontro elasticamente deformabili sono interposti tra la sporgenza 12 della slitta 2 ed il perno 9 di supporto.
Questi organi 14 sono configurati per mantenere il piattello 10 a contatto con la superficie inferiore della sporgenza 12 nella posizione determinata per il nottolino 4 e, quando richiesto, guidare un movimento assiale del perno 9 in una posizione di allontanamento del piattello 10 dalla sporgenza 12 con libera rotazione del nottolino 4 per variare la sua posizione rispetto alla sede 6.
Con una struttura di terminale 1 così proposta, il nottolino 4 viene supportato stabilmente in opera e nella posizione desiderata grazie alla combinazione di perno 9 ed organi 14 elasticamente deformabili.
La variazione stabilizzazione della posizione assunta del nottolino 4 viene definita dall'accoppiamento tra i rilievi 11 del piattello 10 accoppiati alle rientranze 13 con una regolazione del tipo a passo.
La possibilità di movimento di allontanamento -avvicinamento del piattello 10 con i rilievi 11 dalla sporgenza 12 (e quindi anche dello stesso nottolino 4), unita alla possibilità di rotazione del nottolino 4, permette di variare rapidamente, a passo, la posizione del nottolino 4 rispetto alla sede 6 lungo il piano X. Preferibilmente, vedi anche figure 2, 3 e 4, gli organi di riscontro sono organi elastici 14 calzati lungo il perno 9 e riscontranti una testa d'estremità 15 del perno 9 da un lato e, dall'altro lato, la superficie superiore della sporgenza 12.
In questo modo à ̈ possibile ottenere un movimento guidato assiale, nei due sensi, del perno 9 lungo la sede 5 della sporgenza 12.
Preferibilmente, il piattello 10 definisce un tratto intermedio del nottolino 4 ed à ̈ configurato per separare una testa inferiore eccentrica 16 da un tratto superiore cilindrico 17 di alloggiamento nella sede 5 della sporgenza 12.
In questa luce, il tratto superiore cilindrico 17 del nottolino 4 comprende un foro 18 cieco di alloggiamento del perno 9 di supporto.
Sempre in questa luce, il perno 9 comprende un suo tratto alloggiato nel foro cieco 18 del nottolino 4 a diametro D18 inferiore rispetto al diametro D9 del restante perno 9.
Questo tratto a diametro inferiore D18 Ã ̈ impegnato radialmente da una porzione di materiale deformato del nottolino 4 per generare il vincolo del perno 9 al nottolino 4 stesso.
In altre parole, il perno 9 Ã ̈ provvisto di un tratto di gambo a diametro minore grazie al quale, mediante operazione di ribattitura dall'esterno della testa inferiore eccentrica 17, viene vincolato radialmente da una porzione di materiale deformato del medesimo tratto eccentrico 17.
Questo accoppiamento costituisce un vincolo assiale tra nottolino 4 e perno 9, ma permette allo stesso nottolino 4 di poter ruotare attorno all'asse Z per effettuare la regolazione.
Preferibilmente, la rotazione del nottolino 4 Ã ̈ seguita dalla rotazione del perno 9 per effetto dell'unione tra i due componenti.
Preferibilmente, la sporgenza 12 della slitta 9 comprende un corpo 12a cilindrico realizzato in corpo unico con la slitta 9.
La superficie superiore del corpo 12a presenta una cavità ad "U" per contenere, almeno parzialmente, il tratto superiore del perno 9 con testa 15 e l'organo elastico 14.
La slitta 9 comprende una sezione opportunamente sagomata per poter essere inserita nella canalina 3 lasciando il corpo cilindrico 12a esterno alla stessa. Sempre la slitta 9 à ̈ provvista, all'estremità opposta a quella in cui à ̈ presente la sporgenza 12, di un organo 9a di accoppiamento con organi di manovra (ad esempio aste) del telaio mobile per muoversi in sincronismo con i restanti accessori presenti nella porta e finestra. Preferibilmente, i rilievi 11 di posizionamento del nottolino 4 sono ricavati uniformemente equidistanziati lungo la circonferenza del piattello 10.
In questa luce, i rilievi 11 sono delle vere e proprie protuberanze sporgenti dal piattello 10 e disposte radialmente a corona attorno alla porzione cilindrica 17 del nottolino 4.
In questa luce, (vedi figure 5 e 6) ogni rilievo 11 sporgente dal piattello 10 à ̈ conformato secondo un profilo esterno arrotondato e con l'estremità libera definente un quarto di sfera con andamento decrescente in allontanamento radiale dal centro del piattello 10. Questa particolare configurazione permette uno svincolo dei rilievi 11 della rientranze 13 (attuato attraverso la rotazione del nottolino 4) con uno sforzo minimo ed anche senza dover agire precedentemente sul perno 9 per allontanare assialmente i rilievi 11 dalle rientranze 13.
Sempre in questa luce, la superficie inferiore della sporgenza 12 della slitta 2 Ã ̈ provvista delle rientranze 13 di alloggiamento dei rilievi 11 ricavate attorno alla sede 5 di alloggiamento della porzione cilindrica 17 del nottolino 4.
Queste rientranze 13 sono definite da vere e proprie sedi di alloggiamento dei rilievi 11, ricavate sulla superficie inferiore della sporgenza 12, e disposte radialmente a corona attorno alla sede 5.
In questa luce, le sedi 13 presentano una conformazione complementare alla conformazione dei rilievi 11.
Questa particolare conformazione dei rilievi 11 e delle sedi 13 permette sia una rapida fuoriuscita del rilievo 11 dalla sede 13 durante la rotazione del nottolino 4, che una sicura stabilizzazione della posizione del nottolino 4 stesso durante l'uso,
Infatti, il nottolino 4 viene sottoposto in uso a sforzi di taglio e non di trazione e la particolare conformazione dei rilievi 11 e delle rientranze 13 garantiscono una elevata stabilità del nottolino 4.
Preferibilmente, il nottolino 4 à ̈ provvisto di una cavità 19 sagomata ricavata sulla testa inferiore eccentrica 16 per l'accoppiamento con un utensile (non illustrato) per la sua rotazione di regolazione.
Il movimento di rotazione del nottolino 4 tramite l'utensile velocizza la fase di regolazione e può essere utilizzato anche senza azione diretta di spinta sul perno 9.
Preferibilmente, il piattello 10 Ã ̈ provvisto di un intaglio 20, ricavato sul suo bordo esterno, per determinare una posizione iniziale del nottolino 4 rispetto alla slitta 2 e con riferimento ad un simbolo 21 ricavato sulla parte frontale della sporgenza 12 della slitta 2.
Tale riferimento determina uno zero iniziale di posizionamento del nottolino 4 a cui può riferirsi l'operatore durante la eventuali fasi di regolazione del nottolino stesso.
Il presente trovato mette anche a disposizione un procedimento per la regolazione del terminale 1 di chiusura sulle porte o finestre.
Dopo aver montato la slitta 2 entro la canalina 3 del telaio mobile, si hanno le seguenti fasi di:
- rotazione del nottolino 4 eccentrico attorno al suo asse Z longitudinale per la variazione della sua posizione rispetto alla sede 6 di accoppiamento (freccia F2);
- movimento assiale del perno 9 lungo la sede 5 della sporgenza 12 con compressione degli organi di riscontro 14 elasticamente deformabili per svincolare i rilievi 11 di riferimento presenti sul piattello 10 dalle corrispondenti rientranze 13 della superficie inferiore della sporgenza 12 (freccia F1);
- ulteriore movimento assiale del perno 9, con direzione opposta al precedente movimento effettuato, con distensione degli organi di riscontro 14, e ritorno del piattello 10 a contatto con la superficie inferiore della sporgenza 12 e corrispondente accoppiamento dei rilievi 11 nelle sporgenze 13 nella nuova posizione del nottolino 4 (freccia F3).
Preferibilmente, la fase di movimento assiale del perno 9 e di compressione degli organi 14 di riscontro à ̈ ottenuta contemporaneamente alla rotazione del nottolino 4 per effetto dello svincolo dei rilievi 11 dalle rientranze 13 e per il loro scorrimento lungo la superficie inferiore della sporgenza 12.
Preferibilmente, la fase di ulteriore movimento assiale del perno 9 e di distensione degli organi 14 di riscontro à ̈ ottenuta al termine della rotazione del nottolino 4 per effetto dell'accoppiamento dei rilievi 11 nelle rientranze 13.
In alternativa, la fase di movimento assiale del perno 9 Ã ̈ ottenuta precedentemente alla rotazione del nottolino 4 per effetto di una spinta diretta sullo stesso perno 9.
In una ulteriore alternativa, la fase di movimento assiale del perno 9 Ã ̈ ottenuta precedentemente alla rotazione del nottolino 4 per effetto di una trazione diretta sul nottolino 4.
Un terminale 1 così strutturato, quindi, raggiunge pienamente gli scopi prefissati grazie alla presenza combinata di perno - piattello - organi elastici con i quali à ̈ possibile ottenere una rapida e semplice regolazione della posizione del nottolino rispetto alla sede del telaio fisso.
Questa architettura del terminale, inoltre, garantisce una alta resistenza del nottolino con conseguente elevata sicurezza della porta o finestra in cui à ̈ montato.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Terminale di chiusura per porte o finestre costituite da un telaio fisso ed un telaio mobile, comprendente: - una slitta (2) scorrevolmente alloggiata all'interno di una canalina (3) perimetrale sporgente dalla superficie frontale di un lato del telaio mobile; - un nottolino (4) di chiusura operativamente accoppiato entro una sede (5) ricavata su una sporgenza (12) d'estremità della slitta (2) esterna alla canalina (3), e configurato, detto nottolino (4), per accoppiarsi entro una sede (6) ricavata su una superficie (7) del lato del telaio fisso contraffacciata al nottolino (4) stesso; detto nottolino (4) presentando una configurazione eccentrica rispetto al suo asse (Z) di sviluppo longitudinale; - mezzi (8) per una regolazione della posizione del nottolino (4) rispetto alla sede (6) di accoppiamento, disposti ed agenti tra il nottolino (4) e la slitta (2), caratterizzato dal fatto che detti mezzi (8) per la regolazione comprendono: - un perno (9) di supporto del nottolino (4), passante attraverso la sede (5) della slitta (2) e configurato per supportare detto nottolino (4); - un piattello (10) di riscontro ricavato sul nottolino (4) e provvisto di rilievi (11) di riferimento operativamente accoppiati con corrispondenti rientranze (13) ricavate su una superficie inferiore della sporgenza (12) della slitta (2), per determinare, una pluralità di posizioni fisse del nottolino (4) stesso; - organi (14) di riscontro elasticamente deformabili, interposti tra la sporgenza (12) della slitta (2) ed il perno (9) di supporto, configurati per mantenere il piattello (10) a contatto con la superficie inferiore della sporgenza (12) nella posizione determinata per il nottolino (4) e, quando richiesto, guidare un movimento assiale del perno (9) in una posizione di allontanamento del piattello (10) dalla sporgenza (12) con libera rotazione del nottolino (4) attorno al proprio asse (Z) longitudinale per variare la sua posizione.
  2. 2. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo la rivendicazione 1, in cui detti organi di riscontro sono organi elastici (14) calzati lungo detto perno (9) e riscontranti una testa d'estremità (15) di detto perno (9) da un lato e, dall'altro lato, una superficie superiore della sporgenza (12) per guidare il movimento assiale, nei due sensi, di detto perno (9) lungo la sede (5) della sporgenza (12).
  3. 3. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, in cui detto piattello (10) definisce un tratto intermedio del nottolino (4) ed à ̈ configurato per separare una testa inferiore eccentrica (16) da un tratto superiore cilindrico (17) di alloggiamento nella sede (5) della sporgenza (12).
  4. 4. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto tratto superiore cilindrico (17) comprende un foro (18) cieco di alloggiamento del perno (9) di supporto.
  5. 5. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto perno (9) comprende un suo tratto alloggiato nel foro cieco (18) del nottolino (4) a diametro (D18) inferiore rispetto al diametro (D9) del restante perno (9) ed impegnato radialmente da una porzione di materiale deformato del nottolino (4) per generare il vincolo del perno (9) al nottolino (4) stesso.
  6. 6. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti rilievi (11) di posizionamento del nottolino (4) sono ricavati uniformemente equidistanziati lungo la circonferenza del piattello (10).
  7. 7. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni detto rilievo (11) sporgente dal piattello (10) à ̈ conformato secondo un profilo esterno arrotondato e con l'estremità libera a quarto di sfera con andamento decrescente in allontanamento radiale dal centro del piattello (10).
  8. 8. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto nottolino (4) à ̈ provvisto di una cavità (19) sagomata ricavata sulla testa inferiore eccentrica (16) per l'accoppiamento con un utensile per la sua rotazione.
  9. 9. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la superficie inferiore della sporgenza (12) della slitta (2) Ã ̈ provvista delle rientranze (13) di alloggiamento dei rilievi (11) ricavate attorno alla sede (5) di alloggiamento della porzione cilindrica (17) del nottolino (4).
  10. 10. Terminale di chiusura per porte o finestre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il piattello (10) Ã ̈ provvisto di un intaglio (20), ricavato sul suo bordo esterno, per determinare una posizione iniziale del nottolino (4) rispetto alla slitta (2) e con riferimento ad un simbolo (21) ricavato sulla parte frontale della sporgenza (12) della slitta (2).
  11. 11. Procedimento per la regolazione di un terminale (1) di chiusura per porte o finestre costituite da un telaio fisso ed un telaio mobile, comprendente: - una slitta (2) scorrevolmente alloggiata all'interno di una canalina (3) perimetrale sporgente dalla superficie frontale di un lato del telaio mobile; - un nottolino (4) di chiusura operativamente accoppiato entro una sede (5) ricavata su una sporgenza (12) di estremità della slitta (2) esterna alla canalina (3), e configurato, detto nottolino (4), per accoppiarsi entro una sede (6) ricavata su una superficie del lato del telaio fisso contraffacciata al nottolino (4) stesso; detto nottolino (4) presentando una configurazione eccentrica rispetto al suo asse (Z) di sviluppo longitudinale; - mezzi (8) per una regolazione della posizione del nottolino (4) rispetto alla sede (6) di accoppiamento, disposti ed agenti tra il nottolino (4) e la slitta (2), caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - rotazione del nottolino (4) eccentrico attorno al suo asse (Z) longitudinale per la variazione della sua posizione rispetto alla sede (6) di accoppiamento; - movimento assiale di un perno (9) alloggiato nella sede (5) della sporgenza (12) e supportante il nottolino (4) con compressione di organi di riscontro (14) elasticamente deformabili interposti tra il perno (9) e la sporgenza (12) per svincolare dei rilievi (11) di riferimento presenti su un piattello (10) ricavato sul nottolino (4) da corrispondenti rientranze (13) ricavate su una superficie inferiore della sporgenza (12) della slitta (2); - ulteriore movimento assiale del perno (9), con direzione opposta al precedente movimento effettuato, con distensione degli organi di riscontro (14), e ritorno del piattello (10) a contatto con la superficie inferiore della sporgenza (12) e corrispondente accoppiamento dei rilievi (11) nelle sporgenze (13).
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 11, in cui la fase di movimento assiale del perno (9) e di compressione degli organi (14) elasticamente deformabili à ̈ ottenuta contemporaneamente alla rotazione del nottolino (4) per effetto dello svincolo dei rilievi (11) dalle rientranze (13) e per il loro scorrimento lungo la superficie inferiore della sporgenza (12).
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 11 o la 12, in cui la fase di ulteriore movimento assiale del perno (9) e di distensione degli organi (14) elasticamente deformabili à ̈ ottenuta al termine della rotazione del nottolino (4) per effetto dell'accoppiamento dei rilievi (11) nelle rientranze (13) della sporgenza (12).
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 11, in cui la fasi di movimento assiale del perno (9) Ã ̈ ottenuta precedentemente alla rotazione del nottolino (4) per effetto di una spinta diretta sullo stesso perno (9).
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 11, in cui la fase di movimento assiale del perno (9) Ã ̈ ottenuta precedentemente alla rotazione del nottolino (4) per effetto di una trazione attuata sul nottolino (4).
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