ITBO20100153A1 - Macchina di confezionamento per confezioni blister - Google Patents

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ITBO20100153A1
ITBO20100153A1 IT000153A ITBO20100153A ITBO20100153A1 IT BO20100153 A1 ITBO20100153 A1 IT BO20100153A1 IT 000153 A IT000153 A IT 000153A IT BO20100153 A ITBO20100153 A IT BO20100153A IT BO20100153 A1 ITBO20100153 A1 IT BO20100153A1
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IT
Italy
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blister
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IT000153A
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English (en)
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Rodolfo Gaudenzi
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Ima Safe S R L Unipersonale
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B35/00Supplying, feeding, arranging or orientating articles to be packaged
    • B65B35/10Feeding, e.g. conveying, single articles
    • B65B35/20Feeding, e.g. conveying, single articles by reciprocating or oscillatory pushers

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Auxiliary Devices For And Details Of Packaging Control (AREA)
  • Containers And Plastic Fillers For Packaging (AREA)

Description

“MACCHINA DI CONFEZIONAMENTO PER CONFEZIONI BLISTERâ€
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione concerne apparati e macchine di confezionamento per confezioni blister, in particolare si riferisce ad un apparato di astucciamento associabile ad una macchina confezionatrice, ad esempio una macchina blisteratrice, per inserire una confezione blister in un involucro esterno di contenimento.
Una confezione blister à ̈ composta tipicamente da un foglio di supporto, o vassoio, provvisto di una pluralità di cavità od alveoli disposti per contenere prodotti, quali pillole, compresse, capsule, confetti, ecc. e di un foglio o film di copertura che ricopre e chiude ermeticamente gli alveoli. Il foglio di supporto con gli alveoli (cosiddetto “blister strip†) à ̈ ricavato mediante formatura di un foglio di materiale formabile, tipicamente materiale plastico od alluminio, mentre il foglio di copertura (cosiddetto “foil lidding†) à ̈ realizzato in carta, cartone, plastica od alluminio.
La confezione blister à ̈ generalmente inserita all’interno di un imballo costituito da una scatola a forma di parallelepipedo, completamente richiudibile sui sei lati così da formare un articolo confezionato adatto alla commercializzazione.
In alternativa, l’imballo può comprendere un astuccio od involucro esterno di contenimento di forma tubolare, provvisto di uno oppure due lati contrapposti aperti per l’inserimento e l’estrazione della confezione blister.
Questa tipologia di imballo, più economico e comodo nell’utilizzo della classica scatola richiudibile, presenta tuttavia lo svantaggio di non assicurare un affidabile alloggiamento della confezione blister all’interno dell’involucro esterno, la suddetta confezione blister potendosi accidentalmente e facilmente sfilarsi nell’uso dall’involucro esterno ed andare smarrita.
Per risolvere il suddetto problema si utilizzano involucri esterni aventi una larghezza interna minore della larghezza della confezione blister in modo da bloccare per interferenza quest’ultima all’interno dell’involucro.
Tale interferenza risulta tuttavia negativa durante il confezionamento del prodotto nella fase di inserimento della confezione blister nell’involucro esterno, in quanto limita fortemente la velocità di inserimento e dunque la produttività di una relativa macchina confezionatrice. La confezione blister viene infatti spinta da uno dei suoi lati più corti all’interno dell’involucro ed à ̈ dunque soggetta ad un carico di punta che à ̈ proporzionale alla velocità di inserimento ossia all’attrito che si genera tra confezione blister ed involucro esterno. Incrementando la velocità di inserimento, si accresce il valore del carico di punta ed aumentano le possibilità che si verifichino inflessioni e/o piegamenti della confezione blister con conseguente arresto del processo di confezionamento e quindi della macchina confezionatrice.
Sono noti anche involucri esterni ad astuccio, ossia provvisti di un sola estremità aperta per l’introduzione della confezione blister, l’estremità opposta essendo chiusa e conformata insieme alle pareti laterali per premere e trattenere la confezione blister quando essa à ̈ completamente inserita.
Sono noti altresì involucri esterni del tipo tubolare a quattro lati (cosiddetti “sleeve†), ossia provvisti di due estremità contrapposte aperte, realizzati con materiali e/o con tecniche di lavorazione che assicurano un “effetto memoria†, ossia un ritorno elastico dell’involucro in una configurazione originaria “schiacciata†in modo da comprimere e trattenere la confezione blister una volta introdotta nell’involucro.
Gli involucri sopra descritti risultano tuttavia alquanto laboriosi e costosi da realizzare. Nelle macchine confezionatrici note l’inserimento della confezioni blister nei rispettivi involucri esterni à ̈ realizzato da un apparato di astucciamento che comprende almeno uno spintore mobile con moto alternato ad agente tipicamente su un lato più corto della confezione blister. Quest’ultima à ̈ supportata e movimentata in una posizione di prelievo, ad esempio, da un nastro trasportatore.
Per agevolare l’introduzione della confezione blister nell’involucro esterno à ̈ previsto un elemento di inserimento mobile, cosiddetto “calzascarpe†, costituito da una lamina a forma approssimativamente di “S†che viene parzialmente inserita nell’estremità aperta dell’involucro esterno. La confezione blister scorrendo sull’elemento di inserimento, e grazie alla forma di quest’ultimo, può così essere introdotta correttamente
Una volta completata l’introduzione, l’elemento di inserimento viene disimpegnato per essere inserito in una successivo involucro esterno, supportato e movimentato, ad esempio, da un rispettivo nastro trasportatore.
Uno svantaggio dei suddetti apparati di astucciamento noti risiede nel fatto che la confezione blister scorre sull’elemento di inserimento, ciò determinando ulteriori attriti che aumentano un carico di punta cui à ̈ soggetta la suddetta confezione blister, con gli svantaggi sopra evidenziati. Inoltre, l’apparato risulta alquanto complesso, e dunque costoso, a causa dei meccanismi necessari a movimentare l’elemento di inserimento.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ di migliorare gli apparati di astucciamento noti per macchine confezionatrici, in particolare gli apparati disposti per introdurre confezioni blister all’interno di rispettivi involucri esterni di contenimento, in particolare di tipo tubolare, per formare articoli confezionati.
Ulteriore scopo à ̈ realizzare un apparato di astucciamento che consenta di ottimizzare l’inserimento di confezioni blister all’interno di rispettivi involucri esterni ed in particolare di aumentare considerevolmente, rispetto agli apparati noti, la velocità di inserimento delle confezioni blister e dunque la produttività di una relativa macchina confezionatrice.
Tali scopi ed altri ancora sono raggiunti da un apparato di astucciamento per una macchina confezionatrice secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa, in cui:
Figura 1 à ̈ una vista schematica in pianta della confezione blister dell’invenzione;
Figura 2 Ã ̈ una sezione secondo la linea II-II di figura 1;
Figure 3 Ã ̈ una vista schematica in prospettiva di un involucro esterno di contenimento associabile alla confezione blister di figura 1 per formare un articolo confezionato;
Figura 4 à ̈ una vista schematica frontale della confezione blister di figura 1 in una configurazione piana ed associata all’involucro esterno di figura 3 per formare un articolo confezionato;
Figura 5 à ̈ una vista come quella di Figura 4 in cui la confezione blister à ̈ in una configurazione incurvata;
Figura 6 à ̈ una vista come quella di Figura 4 in cui la confezione blister à ̈ in un’ulteriore configurazione incurvata;
Figura 7 à ̈ una vista schematica laterale e parzialmente sezionata di un apparato di astucciamento dell’invenzione, in una prima configurazione operativa e, raffigurato in linea tratteggiata, in una seconda configurazione operativa;
Figura 8 à ̈ un particolare ingrandito dell’apparato di figura 7, che illustra mezzi spintori di una confezione blister nella prima configurazione operativa;
Figura 9 à ̈ un particolare ingrandito dell’apparato di figura 7 che illustra i mezzi spintori nella seconda configurazione operativa;
Figura 10 à ̈ una vista in pianta dell’apparato di figura 7.
Con riferimento alle figure da 1 a 4, con 1 à ̈ indicata la confezione blister dell’invenzione provvista di una pluralità di alveoli 5 atti a contenere prodotti 100, quali pillole, compresse, capsule, confetti e similari, ed associabile ad un involucro esterno 10 di contenimento così da formare un articolo confezionato 20. In particolare, la confezione blister 1 à ̈ inseribile in, e disinseribile da, detto involucro esterno 10 lungo una prima direzione X di inserimento (Figura 7).
La confezione blister 1 ha, ad esempio, forma in pianta sostanzialmente rettangolare con spigoli arrotondati e lati più lunghi aventi lunghezza totale L.
L’involucro esterno 10 à ̈, ad esempio, di tipo tubolare, cosiddetto “sleeve†, e comprende una parete superiore 11 ed una parete inferiore 12 collegate da pareti laterali 13, 14, contrapposte, in modo da definire opposte estremità aperte 15, 16 che permettono l’introduzione e l’estrazione della confezione blister 1.
L’involucro esterno 10 à ̈, ad esempio, ricavato da un fustellato o blank piano, che à ̈ piegato e formato in modo tale che le pareti laterali 13, 14 risultino sostanzialmente parallele tra loro ed ortogonali alla parete superiore 11 ed alla parete inferiore 12, in una configurazione eretta.
Sulla parete superiore 11 in corrispondenza di una delle due estremità aperte à ̈ previsto intaglio 17 che consente di afferrare ed estrarre con le dita la confezione blister 1, quando introdotta completamente all’interno dell’involucro esterno 10.
La confezione blister 1 comprende un foglio di supporto 4 sul quale sono formati gli alveoli 5 contenenti i rispettivi prodotti 100 ed un foglio di copertura 6 fissato al foglio di supporto 4 per ricoprire e chiudere detto almeno un alveolo 5.
Il foglio di supporto (“blister strip†) 4 à ̈ ad esempio di materiale plastico termoformabile, oppure di alluminio, mentre il foglio di copertura (“lidding foil†) 6 à ̈, ad esempio, un film di alluminio oppure di plastica saldato al foglio di supporto 4 intorno a ciascun alveolo 5 in modo da sigillare ermeticamente al suo interno il rispettivo prodotto 100.
La confezione blister 1 comprende una prima porzione 2 avente una larghezza B variabile e crescente a partire da una prima larghezza B1 in corrispondenza di un’estremità 2a della suddetta prima porzione 2 ed una seconda porzione 3 avente una seconda larghezza B2 sostanzialmente costante.
La larghezza della prima porzione 2 à ̈ dunque variabile e crescente tra la prima larghezza B1 e la seconda larghezza B2, che sono dimensioni trasversali, ad esempio pressoché ortogonali, alla prima direzione X.
La prima larghezza B1 risulta minore di una larghezza interna S1 dell’involucro esterno 10, mentre la seconda larghezza B2 à ̈ maggiore della larghezza interna S1.
La differenza tra la prima larghezza B1 e larghezza interna S1 e tra quest’ultima e la seconda larghezza B2 à ̈ funzione delle dimensioni delle confezione blister e dell’involucro esterno, dei materiali con cui essi sono realizzati. A titolo puramente esemplificativo tale differenza può essere compresa tra 0,3 e 1 mm.
Le larghezze B1, B2 sono distanze trasversali tra i due bordi laterali 7, 8 della confezione blister 1, in particolare del foglio di supporto 4. La larghezza interna S1 à ̈ una distanza trasversale tra le facce interne delle pareti laterali 13, 14 dell’involucro esterno 10.
La prima porzione 2 ha dunque in pianta forma sostanzialmente rastremata in direzione dell’estremità 2a (ad esempio a forma di trapezio) per consentire un agevole inserimento della confezione blister 1 nell’involucro esterno 10, in una fase di confezionamento dell’articolo 20 in una macchina confezionatrice, giacché rispettive prime porzioni 7a, 8a dei bordi laterali 7, 8 della confezione blister 1 sostanzialmente non interagiscono con le pareti laterali 13, 14 dell’involucro esterno 10.
La seconda porzione 3, che ha in pianta forma sostanzialmente rettangolare, interagisce invece con l’involucro esterno 10, almeno in una configurazione piana A della confezione blister 1, così da bloccare reversibilmente quest’ultima all’interno dell’involucro esterno 10. In particolare, seconde porzioni 7b, 8b dei bordi laterali 7, 8 della confezione blister 1 riscontrano le pareti laterali 13, 14 dell’involucro esterno 10 con una predefinita forza di interferenza che à ̈ funzione della differenza dimensionale tra la seconda larghezza B2 e la larghezza interna S1, dell’elasticità/flessibilità della confezione blister 1 e delle pareti laterali 13, 14.
La seconda porzione 3 presenta una rispettiva lunghezza L2 compresa tra 15 e 50% della lunghezza totale L della confezione blister 1, ed in particolare compresa tra il 20 e 30%. Come spiegato più in dettaglio nel seguito della descrizione, tale lunghezza L2 della seconda porzione 3 assicura da un lato un affidabile e efficace accoppiamento per interferenza tra involucro esterno e confezione blister (tale da impedire accidentali fuoriuscite di quest’ultima), dall’altro lato non limita una velocità di inserimento della confezione blister 1 nell’involucro 10 nella fase di confezionamento dell’articolo confezionato 20.
Si noti che il riscontro delle seconde porzioni 7b, 8b dei bordi laterali 7, 8 con le pareti laterali 13, 14 dell’involucro esterno 10 avviene in una configurazione piana D della confezione blister 1, configurazione nella quale quest’ultima à ̈ disposta sostanzialmente piatta ossia con una sua faccia superiore 9 parallela alla parete superiore 11 dell’involucro 10 (Figura 4). Poiché la confezione blister 1 ha un’altezza B3, in corrispondenza degli alveoli 5, minore di un’altezza interna S2 dell’involucro esterno 10, nella configurazione piana D la confezione blister 1 può anche non riscontrare le facce interne della parete superiore 11 e della parete inferiore 12 dell’involucro esterno 10. Nella configurazione piana D la confezione blister 1 ha un ingombro trasversale pari alla seconda larghezza B2 ed un ingombro in altezza pari alla sua altezza B3.
Come noto, le confezioni blister possono tuttavia incurvarsi una volta introdotte all’interno degli involucri esterni, assumendo configurazioni incurvate (cosiddette “incoppate†).
La confezione blister 1 secondo l’invenzione presenta dimensioni – in particolare la seconda larghezza B2 e l'altezza B3 – e posizione degli alveoli 5 sul foglio di supporto 4 tali che in una configurazione incurvata F della confezione blister 1 (Figura 6), nella quale le seconde porzioni 7b, 8b dei bordi longitudinali 7, 8 non interagiscono con le pareti laterali 13, 14, almeno la seconda porzione 3 interagisce con la parete superiore 11 e la parete inferiore 12 dell’involucro esterno così da bloccare reversibilmente la confezione blister 1. In particolare, una porzione centrale 9a della faccia superiore 9 e una parete di fondo 5a di uno o più alveoli 5 riscontrano rispettivamente la parete superiore 11 e la parete inferiore 12. Nella configurazione incurvata F la confezione blister 1 ha un ingombro trasversale minore della larghezza interna S1 ed un ingombro in altezza maggiore dell’altezza interna S2. Esiste una configurazione incurvata limite E nella quale la confezione blister 1 riscontra tutte le pareti 11, 12, 13, 14 dell’involucro interno 10. In particolare, in tale configurazione incurvata limite E le seconde porzioni 7b, 8b dei bordi laterali 7, 8 riscontrano le pareti laterali 13, 14, mentre la porzione centrale 9a della faccia superiore 9 e la parete di fondo 5a di uno o più alveoli riscontrano rispettivamente la parete superiore 11 e la parete inferiore 12 (Figura 5).
Nella configurazione incurvata limite E la confezione blister 1 ha un ingombro trasversale uguale/maggiore della larghezza interna S1 ed un ingombro in altezza H uguale o maggiore dell’altezza interna S2.
Si noti che nelle figure 4, 5 e 6 le deformazioni della confezione blister 1 e delle pareti dell’involucro esterno 10 sono state accentuate per ragioni di chiarezza.
La confezione blister 1 dell’invenzione può dunque essere efficacemente bloccata in modo reversibile all’interno di un involucro esterno 10 di tipo tubolare indipendentemente dalla configurazione assunta, piana oppure incurvata, in virtù del riscontro della seconda porzione 3 con le pareti laterali 13, 14 e/o del riscontro della faccia superiore 9 e delle pareti di fondo 5a degli alveoli 5 rispettivamente con la parete superiore 11 e la parete inferiore 12. Inoltre, grazie alla prima porzione 2 - avente larghezza variabile e crescente a partire dall’estremità 2a avente una prima larghezza B1 minore della larghezza interna S1 dell’involucro esterno 10 - la confezione blister 1 può essere agevolmente e facilmente inserita all’interno dell’involucro esterno 10. Ciò consentendo, rispetto ai processi di confezionamento noti, da un lato di aumentare considerevolmente la velocità di inserimento della confezione blister - con relativo incremento di produttività del processo - dall’altro di ridurre un carico di punta esercitato da mezzi spintori agenti su uno dei lati corti della confezione blister. Riducendo il valore del carico di punta (proporzionale all’attrito che si genera tra confezione blister ed involucro) à ̈ possibile ridurre significamene il rischio di inflessioni e/o instabilità della confezione blister 1 durante la fase di confezionamento.
Le figure da 7 a 10 illustrano l’apparato di astucciamento 50 dell’invenzione associabile ad una macchina confezionatrice, ad esempio una macchina blisteratrice, e disposto per inserire una confezione blister, ad esempio la confezione blister 1 dell’invenzione, in un involucro esterno 10 provvisto di almeno un’estremità aperta 16. L’involucro esterno à ̈ ad esempio l’involucro 10 di tipo tubolare sopra descritto e raffigurato in figura 3.
L’apparato 1 comprende mezzi spintori 60 mobili e disposti per riscontrare una confezione blister 1 e spingerla lungo una prima direzione X di inserimento all’interno di un rispettivo involucro esterno 10 e mezzi di inserimento 70, fissati a detti mezzi spintori 60 e atti a promuovere l’inserimento della confezione blister 1 nell’involucro esterno 10.
I mezzi spintori 60 sono in particolare mobili linearmente lungo la prima direzione X con moto alternato tra una prima posizione operativa A1, nella quale essi riscontrano la confezione blister 1 disposta su mezzi di supporto 51 in una posizione di prelievo K, ad una seconda posizione operativa A2, nella quale i mezzi spintori hanno inserito completamente la confezione blister 1 all’interno dell’involucro esterno 10. Nella posizione di prelievo K la confezione blister à ̈ disposta con i bordi laterali 7, 8 (più precisamente con le seconde porzioni 7b, 8b dei bordi laterali 7, 8) sostanzialmente paralleli alla prima direzione X e con la seconda porzione 3, avente seconda larghezza B2 costante e maggiore della larghezza interna S1 dell’involucro esterno 10, a contatto con i mezzi spintori 60.
I mezzi spintori 60 comprendono un braccio di movimentazione 61 provvisto di una porzione di battuta 62 atta a riscontrare un lato della confezione blister 1, in particolare il lato più corto della seconda porzione 3 della confezione blister 1.
I mezzi spintori 60 comprendono altresì mezzi a lama 63 atti riscontrare la faccia superiore 9 della confezione blister 1 per mantenere quest’ultima sostanzialmente piana (nella configurazione piana D) ed in particolare pressoché parallela ad un piano di supporto P definito dai mezzi di supporto 51, sul quale à ̈ scorrevolmente movimentata la confezione blister 1. I mezzi a lama 63 comprendono un elemento laminare rigido, disposto parallelamente al piano di supporto P, ad una stabilita distanza da quest’ultimo, in particolare ad una distanza sostanzialmente pari alla, o leggermente maggiore della, altezza B3 della confezione blister 1. In questo modo i mezzi a lama 63 mantengono piana la confezione blister 1 senza tuttavia schiacciarne gli alveoli 5.
I mezzi di inserimento 70 comprendono un elemento laminare flessibile (cosiddetto “calzascarpe†), sagomato sostanzialmente a forma di “S†e provvisto di un’estremità libera 71 atta ad inserirsi all’interno dell’involucro esterno 10 così da agevolare l’introduzione della confezione blister 1. I mezzi di inserimento 70 sono fissati ai mezzi a lama 63 e/o al braccio di supporto 61.
L’estremità libera 71 dei mezzi di inserimento 70 dista dal piano di supporto P di una rispettiva stabilita distanza M che à ̈ minore dell’altezza B3 della confezione blister 1.
L’apparato di astucciamento 50 comprende inoltre mezzi di movimentazione 80, di tipo noto ed illustrati schematicamente nelle figure, disposti per supportare e movimentare in successione, ad esempio con moto intermittente a passi, involucri esterni 10 lungo una seconda direzione Y di avanzamento, sostanzialmente ortogonale alla prima direzione X.
I mezzi di movimentazione 80 comprendono, ad esempio, un nastro o catena di trasporto 81 provvisto di elementi di riscontro 82 regolarmente distanziati tra loro lungo la seconda direzione Y e disposti per contattare e spingere rispettivi involucri esterni 10.
I mezzi di movimentazione 80 prelevano singolarmente ciascun involucro esterno 10 da mezzi di alimentazione 85, di tipo noto e illustrati schematicamente nei disegni, e lo movimentano in una posizione di inserimento J nella quale detto involucro esterno 10 à ̈ disposto con le pareti laterali 13, 14 parallele alla prima direzione X con una delle estremità aperte 16 (in particolare l’estremità sprovvista di intaglio 17 sulla parete superiore 11) affacciata ai mezzi spintori 60. In tale posizione di inserimento J, l’involucro esterno 10 rimane in sosta per ricevere dai mezzi spintori 60 la rispettiva confezione blister 1.
L’apparato 50 include altresì ulteriori mezzi di inserimento 55 disposti in corrispondenza dei mezzi di movimentazione 80 di fronte all’estremità libera 16 dell’involucro esterno 10, quando quest’ultimo à ̈ disposto nella posizione di inserimento J. Gli ulteriori mezzi di inserimento comprendono un’appendice 55 inclinata verso l’alto e fissata ad un ulteriore piano di supporto 54, disposto per sostenere scorrevolmente la confezione blister 1 quando spinta dai mezzi spintori 60. L’ulteriore piano di supporto 54 à ̈ sostanzialmente adiacente e complanare al piano di supporto 51. L’appendice 55 in associazione con i mezzi di inserimento 70 guida verso la seconda porzione 2 della confezione blister 1 all’interno dell’involucro. Il funzionamento dell’apparato di astucciamento 50 dell’invenzione prevede che ciascuna confezione blister 1 disposta nella posizione di prelievo K venga riscontrata dai mezzi spintori 60 e spinta da questi ultimi lungo la prima direzione X all’interno dell’involucro esterno 10 in attesa sui mezzi di movimentazione 80, nella posizione di inserimento J.
I mezzi a lama 63 mantengono la confezione blister 1 sostanzialmente piana durante tutta la fase di inserimento, evitando in questo modo che essa possa assumere configurazioni incurvate che precludano un suo corretto inserimento nell’involucro esterno 10.
I mezzi a lama 63 vincolando superiormente la confezione blister 1 eliminano di fatto i rischi di instabilità per carico di punta.
I mezzi di inserimento 70 mobili con i mezzi spintori 60, giacché fissati a questi ultimi, assicurano il corretto inserimento della prima porzione 2 della confezione blister 1 nell’involucro blister 10 attraverso l’estremità aperta 16. Si noti che la flessibilità dei mezzi di inserimento 70 permette il loro agevole inserimento e scorrimento all’interno dell’involucro esterno 10 così da accompagnare durante tutta l’estensione del movimento di inserimento la confezione blister 1.
Si noti, inoltre, che i mezzi di inserimento 70, fissati ai mezzi spintori 60, risultano mobili nella prima direzione X insieme alla confezione blister 1. A differenza di quanto accade negli apparati di astucciamento noti, nell’apparato 50 dell’invenzione non c’à ̈ dunque movimento relativo tra mezzi di inserimento 70 e confezione blister 1 e, dunque, non ci sono forze resistenti di attrito che si oppongono al movimento lungo la prima direzione X della confezione blister 1. È quindi possibile azionare con minori forze i mezzi spintori 60 e/o ottenere velocità di inserimento più elevate delle confezioni blister.
La riduzione delle forze di azionamento dei mezzi spintori 60 e l’incremento della velocità di inserimento sono ulteriormente accresciuti, come già precedentemente descritto, grazie alla forma ed alle dimensioni della confezione blister 1 dell’invenzione. La prima porzione 2 di forma rastremata consente un facile ed agevole inserimento della confezione blister 1 all’interno dell’involucro esterno 10. La seconda porzione 3 blocca, riscontrando con le seconde porzioni 7b, 8b dei suoi bordi laterali 7, 8 le pareti laterali 13, 14, la confezione blister 1 sostanzialmente al temine della procedura di inserimento, le forze di attrito generate essendo quindi limitate nella durata e nel valore.
Da prove eseguite dal richiedente à ̈ stato verificato che l’apparato di astucciamento 50 può introdurre le confezioni blister 1 dell’invenzione all’interno dei rispettivi involucri esterni 10 con velocità di inserimento dal 30 al 50% superiori rispetto agli apparati e le confezioni blister note.
Una volta inserita la confezione blister 1 completamente all’interno dell’involucro esterno 1, i mezzi spintori 60 ed i mezzi di inserimento 70 sono estratti e disimpegnati dall’involucro esterno 10 e riportati nella prima posizione operativa A1 per ricevere una successiva confezione blister 1.
La confezione blister 1 inserita nell’involucro esterno 10 rimane ivi bloccata e non viene trascinata fuori dai mezzi di inserimento 70 e dai mezzi a lama 63 nel loro movimento di disimpegno, in virtù della forza di attrito generato dall’interferenza tra la seconda porzione 3 e le pareti laterali 13, 14.
Mezzi di arresto, di tipo noto e non illustrati nelle figure, possono essere previsti per impedire la fuoriuscita della confezione blister 1 durante il movimento di disimpegno dei mezzi spintori 60 e dei mezzi di inserimento 70.
L’involucro esterno 10 con la confezione blister 1 al suo interno(così da realizzare l’articolo confezionato 20) viene quindi movimentato dai mezzi di movimentazione 80 nella seconda direzione Y verso mezzi di estrazione o scarico, di tipo noto e non illustrati nei disegni. Nello stesso tempo un successivo involucro esterno 10 viene portato nella posizione di inserimento J per ricevere una rispettiva confezione 1.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per inserire una confezione blister (1) all’interno di un involucro esterno (10) attraverso un’estremità aperta (16, 17) di quest’ultimo, comprendente mezzi spintori (60) mobili e disposti per riscontrare detta confezione blister (1) e spingerla lungo una prima direzione (X) all’interno di detto involucro esterno (10) e mezzi di inserimento (70) per promuovere l’introduzione di detta confezione blister (1) in detto involucro esterno (10), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di inserimento (70) sono fissati a, e supportati da, detti mezzi spintori (60).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi spintori (60) comprendono un braccio di movimentazione (61) provvisto di una porzione di battuta (62) atta a riscontrare un bordo di detta confezione blister (1).
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui detti mezzi spintori (60) comprendono mezzi a lama (63) atti riscontrare una faccia superiore (9) di detta confezione blister (1) per mantenere quest’ultima sostanzialmente piana, in particolare parallela ad un piano di supporto (P) sul quale à ̈ scorrevolmente movimentata detta confezione blister (1).
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi a lama (63) comprendono un elemento laminare, disposto parallelamente a detto piano di supporto (P) ad una stabilita distanza, in particolare detta stabilita distanza essendo sostanzialmente pari ad un’altezza (B3) di detta confezione blister (1).
  5. 5. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di inserimento (70) comprendono un elemento laminare flessibile, sagomato sostanzialmente a forma di “S†e provvisto di un’estremità libera (71) atta ad inserirsi all’interno di detto involucro esterno (10) così da promuovere l’introduzione di detta confezione blister (1) in detto involucro esterno (10).
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 5, in cui detta estremità libera (71) dista da un piano di supporto (P) sul quale à ̈ scorrevolmente movimentata detta confezione blister (1) una rispettiva stabilita distanza (M) che à ̈ minore di un’altezza (B3) di detta confezione blister (1).
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 5 oppure 6, quando la rivendicazione 5 dipende dalla rivendicazione 4, in cui detti mezzi di inserimento (70) sono fissati a detti mezzi a lama (63) e/o a mezzi a braccio (61) di detti mezzi spintori (60).
  8. 8. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi spintori (60) sono mobili tra una prima posizione operativa (A1), nella quale essi riscontrano detta confezione blister (1), ed una seconda posizione operativa (A2), nella quale essi inseriscono completamente detta confezione blister (1) all’interno di detto involucro esterno (10).
  9. 9. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di movimentazione (80) per supportare e movimentare detto involucro esterno (10) lungo una seconda direzione (Y), in particolare sostanzialmente ortogonale alla prima direzione (X).
  10. 10. Macchina per confezionare confezioni blister comprendente un apparato di astucciamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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