ITBO20000725A1 - Dispositivo di protezione per lavori su coperture di edifici e similie di supporto di operatori per l'intervento sui cornicioni di tali cop - Google Patents

Dispositivo di protezione per lavori su coperture di edifici e similie di supporto di operatori per l'intervento sui cornicioni di tali cop Download PDF

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Description

DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LAVORI SU COPERTURE DI EDIFICI E SIMILI, E DI SUPPORTO DI OPERATORI PER L’INTERVENTO SUI CORNICIONI DI TALI COPERTURE.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico concernente le strutture richieste dalle vigenti normative per effettuare lavori sulla copertura di edifici e simili.
E’ noto che per eseguire lavori edili sulle coperture degli edifici, poste generalmente ad un'altezza elevata, è richiesto alle imprese il rispetto di severe norme di sicurezza, atte ad impedire infortuni agli addetti.
A tal fine è ugualmente prevista la realizzazione di ponteggi metallici addossati all’edificio e dotati, in corrispondenza della zona di lavoro, di appositi parapetti atti a impedire la caduta degli addetti.
Oltre a presentare costi molto elevati, la realizzazione di tali ponteggi è disagevole e talora è resa impossibile dalla conformazione strutturale dell’edificio.
In alternativa ai tradizionali ponteggi, è stato proposto l'impiego di parapetti anticaduta, costituiti da una struttura modulare vincolata a un telaio di supporto che è atto ad essere fissato mediante organi a morsa sul cornicione.
La necessità di trovare punti di aggancio per gli organi a morsa del telaio di supporto rende, però, problematico e poco affidabile l'impiego dei citati parapetti anticaduta.
In un'ulteriore soluzione il dispositivo di protezione, come descritto nel brevetto IT 1.299.975 del richiedente, prevede una struttura di protezione vincolata a una serie di organi di supporto resi stabilmente solidali a un elemento strutturale della copertura da proteggere.
La struttura di protezione è costituita da una serie di montanti e da almeno una coppia di traversi paralleli uniti reciprocamente mediante organi di giunzione. Gli organi di supporto sono costituiti rispettivamente da una piastra che reca fissato ad un'estremità un organo a cerniera, destinato a sporgere a sbalzo dalla trave in posizione di montaggio.
Il dispositivo così costituito, però, non è utilizzabile come supporto di operatori per l’intervento sui cornicioni di coperture; pertanto, in tal caso sono necessari dei mezzi ausiliari che supportano l’operatore, ad esempio la realizzazione di ponteggi metallici o l'utilizzo di gru provviste di appositi mezzi di supporto per l’operatore.
In tale situazione i costi per la realizzazione dei ponteggi o per l’utilizzo delle gru sono molto elevati e pertanto gravano sul costo dei lavori da eseguire su dette coperture.
La prerogativa dell'invenzione è fornire un dispositivo che consente di eseguire lavori su coperture di edifici e simili in condizioni di assoluta sicurezza evitando l’impiego di ponteggi e simili.
Un’altra prerogativa dell’invenzione è quella di realizzare un dispositivo di protezione che abbia impiego versatile, potendo essere facilmente adattabile alle diverse strutture di copertura degli edifici.
Un'altra prerogativa dell'invenzione è proporre un dispositivo di protezione che sia utilizzabile come supporto di operatori per l’intervento sui cornicioni di tali coperture.
Un'ulteriore prerogativa dell’invenzione è quello di fornire un dispositivo realizzato mediante mezzi strutturalmente semplici e di montaggio in opera agevole e rapido.
Le suindicate prerogative vengono ottenute dalla presente invenzione come si evince dal contenuto delle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate con riferimento alle allegate tavole di disegno, in cui:
- la fig. 1 illustra una vista laterale di un primo modulo del dispositivo in oggetto; - la fig. 2 illustra la medesima vista di fig. 1 del primo modulo da combinare con un secondo modulo operativo del dispositivo di protezione;
- la fig. 3 illustra una vista laterale dei dispositivo di protezione oggetto dell'invenzione;
- la fig. 4 illustra una vista in prospettiva di quanto illustrato in fig. 3.
Con riferimento alle allegate tavole di disegno si è indicato con D il dispositivo di protezione per lavori su coperture di edifici, e di supporto di operatori per l’intervento sui cornicioni di tali coperture.
Il dispositivo D è costituito da un primo modulo 1, illustrato in fig. 1, e un secondo modulo 2 (fig. 2), da combinare con il primo modulo come illustrato nelle figg. 3,4.
Il primo modulo 1 è costituito da: un braccio 52, ad esempio tubolare come illustrato in fig. 1; un mezzo di regolazione 51 fissato ad una estremità E del citato braccio tubolare 52 e articolato in posizione regolabile ad un montante 5. Il mezzo di regolazione 51 è costituito da una coppia di alette 50, simmetricamente vincolate al montante 5, ognuna delle quali è dotata di un foro 50a atto ad essere impegnato da un perno 55 di articolazione del montante 5 e da una serie di fori 50b, disposti secondo un arco di circonferenza avente centro in corrispondenza dell'asse del perno 55 stesso, e atti ad essere impegnati con uno spinotto 53.
A seconda del foro 50b impegnato dallo spinotto 53 varia la posizione angolare del braccio tubolare 52 rispetto al montante 5.
Al montante 5 sono uniti reciprocamente mediante organi di giunzione, non illustrate, coppie di traversi ai quali è agganciata una rete di protezione, come descritto nel brevetto IT 1.299.975.
Il secondo modulo 2 è costituito da un trave tubolare 6 dotato di un foro 6a atto ad essere impegnato da uno spinotto 61 (vedasi fig. 4), per determinare il bloccaggio del trave tubolare 6 al citato braccio 52 a cui detto trave tubolare 6 può essere accoppiato.
Tale trave tubolare 6 è, inoltre, dotato di elementi paralleli cavi 62, che si sviluppano verticalmente verso il basso.
Ogni elemento 62 è dotato di un foro 62a, ricavato in prossimità dell’estremità "libera L dello stesso elemento, atto ad essere impegnato da uno spinotto 62b a definire il bloccaggio con un corrispondente montante 63 inserito nell’elemento medesimo in una posizione predefinita.
I montanti 63, accoppiati telescopicamente con gli elementi cavi 62, sono provvisti di una serie di fori 63a, di cui uno reso coassiale con il foro 62a dell'elemento 62 a cui è accoppiato, e di un secondo foro 63b ricavato nella parte terminale degli stessi montanti 63, di cui sarà in seguito esplicata la funzione.
I montanti 63 sono, inoltre, provvisti nell’estremità inferiore di organi di bloccaggio 64, ad esempio piastre, resi stabilmente solidali ad un elemento strutturale 4 della copertura da proteggere.
Nel caso illustrato, l'elemento strutturale 4 è costituito da travi di legno, alle quali gli organi di bloccaggio 64 sono fissati mediante idonei organi a vite 40; ovviamente il suddetto elemento strutturale 4 può essere costituito anche da strutture di cemento e simili.
Come illustrato nelle figure 3,4, al montante 5 è, inoltre, calzato un manicotto 7 in cui è impegnato un elemento di stabilizzazione 8, il quale riscontra le pareti P sottostanti alla copertura C da proteggere, ed è destinato a supportare degli elementi di appoggio 9, ad esempio tavole, che sorreggono l’operatore e permettono allo stesso di operare sotto alla copertura, in corrispondenza dei cornicioni.
Il dispositivo di protezione per lavori su coperture C di edifìci e simili, e di supporto di operatori per l'intervento sui cornicioni sopra descritto è utilizzabile nel seguente modo.
Con riferimento alla fig.1, il primo modulo 1 del dispositivo assume una configurazione operativa O, in modo tale da essere utilizzato indipendentemente come struttura di protezione per operare su coperture di edifici.
Nella configurazione operativa O (fig. 1) il braccio 52 è reso solidale ad una parete esterna P della copertura C da proteggere, lo spinotto 53 è inserito in un foro 50b del mezzo di regolazione 51, a definire una posizione angolare tale che il montante 5, a cui detto mezzo di regolazione 51 articolato, sia parallelo al braccio 52.
Per intervenire sia sulle coperture degli edifici sia in corrispondenza dei cornicioni si associa al primo modulo 1 il secondo modulo 2.
Si accoppia il braccio 52 con la trave tubolare 6, alla quale sono ancorati, mediante l'inserimento dello spinotto 62b nei corrispondenti fori 62a, 63a, i montanti 63; si stabilizza l'accoppiamento braccio 52- trave 6 con l'inserimento dello spinotto 61 nel foro 6a.
Si definisce la posizione verticale del montante 5 e orizzontale dell’elemento di stabilizzazione 8, con il riscontro di quest'ultimo contro la parete P dell’edificio. Si regola la posizione angolare del mutuo accoppiamento del braccio 52 e della trave tubolare 6, ad individuare, rispetto all’elemento strutturale 4, ii posizionamento perpendicolare dei montanti 63 del secondo modulo 2, per definire il successivo ancoraggio degli organi di bloccaggio 64 a detto elemento strutturale 4.
Superiormente all’elemento di stabilizzazione sono posizionati gli elementi di appoggio 9 che permettono all’operatore di operare in corrispondenza dei cornicioni.
E’ da evidenziare che al montante 5 è agganciata la rete di protezione, sia nel caso in cui è utilizzato solo il primo modulo 1, sia nel caso che è utilizzata la combinazione del primo e del secondo modulo 1 , 2.
Il dispositivo di protezione illustrato consente di eseguire lavori su coperture e di intervenire sui cornicioni di edifici e altre superfici elevate in condizioni di assoluta sicurezza, evitando la costruzione di ponteggi e simili.
Il fatto di prevedere due moduli separati rende il dispositivo di protezione molto versatile; infatti, l’utilizzo del primo modulo 1, permette di eseguire lavori su coperture di edifici, in quanto la disposizione e il bloccaggio del braccio 52 alla parete P dell’edificio stabilizzano il montante 5 a cui è bloccata la rete di protezione.
L’operatore, quindi, può tranquillamente lavorare sulla copertura protetta dallo stesso modulo.
L’utilizzo combinato del primo 1 e del secondo modulo 2 è ulteriormente vantaggioso, in quanto oltre a lavorare superiormente alle coperture, l’operatore può intervenire in corrispondenza dei cornicioni.
Il secondo modulo 2 viene, come precedentemente descritto, stabilmente fissato agli elementi strutturali 4 della copertura, mediante gli organi a vite 40, che assicurano un saldo ancoraggio della struttura di protezione D alla stessa copertura, così da resistere a possibili sforzi.
Ovviamente la struttura di protezione si estende lungo l’intero perimetro della copertura interessata dai lavori, sostenuta a opportune distanze dai montanti 63 del secondo modulo 2, che recano vincolati in combinazione con il braccio 52 i montanti 5 della struttura di protezione.
E’ da mettere in evidenza il fatto che il braccio 52 del primo modulo 1 è vincolato al mezzo di regolazione 50 che consente di posizionare ogni montante 5 in posizione sostanzialmente verticale, qualunque sia la configurazione degli elementi strutturali 4 della copertura a cui è fissato il dispositivo.
Il fatto, inoltre, che i montanti 63 del secondo modulo 2 sono accoppiati telescopicamente con gli elementi 62, permette di sostituire gli elementi K costituenti la copertura nel caso in cui siano danneggiati; infatti, è solamente necessario svincolare singolarmente l'organo di bloccaggio 64, sfilare io spinotto 62b, modificare la posizione del montante 63, ossia solleva quest’ultimo e lo si blocca, mediante l’inserimento dello spinotto 62b nei fori 62a, 63b (resi coassiali), per favorire la sostituzione dell’elemento K (vedasi fig. 4).
Il montaggio del dispositivo di protezione risulta, inoltre, molto semplice e agevole, giacché prevede essenzialmente l’impiego di convenzionali mezzi a vite, in numero di per sé limitato.
S'intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo, e non limitativo, per cui eventuali variazioni di natura pratico applicativa si intendono rientrare nel'ambito protettivo come sopra descritto e nel seguito rivendicato.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di protezione per lavori su coperture di edifici e simili, e di supporto di operatori per l'intervento sui cornicioni di tali coperture caratterizzato dal fatto di prevedere un primo modulo 1 costituito da: un braccio tubolare 52, reso solidale ad una parete esterna P di una sottostante copertura C da proteggere; un mezzo di regolazione 51 fissato ad una estremità E del citato braccio tubolare 52 e articolato in posizione regolabile ad un montante 5.
  2. 2. Dispositivo di protezione per lavori su coperture di edifici e simili, e di supporto di operatori per l’intervento sui cornicioni di tali coperture caratterizzato dal fatto di prevedere un primo modulo 1 costituito da: un braccio tubolare 52; un mezzo di regolazione 51 fissato ad una estremità E del citato braccio tubolare 52 e articolato in posizione regolabile ad un montante 5, e dal fatto di prevedere un secondo modulo 2, accoppiato al citato braccio tubolare 52, e reso solidale ad un elemento strutturale 4 della copertura da proteggere.
  3. 3. Dispositivo di protezione secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che al citato montante 5 sono uniti reciprocamente, mediante organi di giunzione, coppie di traversi ai quali è agganciata una rete di protezione.
  4. 4. Dispositivo di protezione secondo la riv. 2 caratterizzato dal fatto che detto secondo modulo 2 è costituito da: un trave tubolare 6, accoppiato al citato braccio 52; elementi cavi 62, fissati a detta trave 6 che si sviluppano verticalmente verso il basso destinati ad accoppiarsi telescopicamente con corrispondenti montanti 63, i quali sono provvisti nell’estremità inferiore di organi di bloccaggio 64 resi solidali ad un elemento strutturale 4 della copertura C da proteggere, e dal fatto che al citato montante 5 sono uniti reciprocamente, mediante organi di giunzione, coppie di traversi ai quali è agganciata una rete di protezione.
  5. 5. Dispositivo di protezione secondo la riv. 1 o 2 caratterizzato dal fatto che detto mezzo di regolazione 51 è costituito da una coppia di alette 50, simmetricamente articolate al montante 5, ognuna delle quali è dotata di un foro 50a atto ad essere impegnato da un perno 55 di articolazione del montante 5, e di una serie di fori 50b, disposti secondo un arco di circonferenza avente centro in corrispondenza dell’asse del perno 55 stesso, destinati ad essere impegnati con uno spinotto 53 per definire la posizione angolare del braccio tubolare 52 rispetto al montante 5.
  6. 6. Dispositivo di protezione secondo la riv. 2 o 3 o 4 o 5 caratterizzato dal fatto che a detto montante 5 è calzato un manicotto 7, destinato a regolare la posizione verticale del citato montante 5 rispetto alla copertura C e dal fatto che detto manicotto 7 regola la posizione orizzontale di un elemento di stabilizzazione 8, a cui è accoppiato, previsto per supportare degli elementi di appoggio 9 che sorreggono l’operatore e permettono allo stesso di operare sotto alla copertura C.
  7. 7. Dispositivo di protezione secondo la riv. 2 caratterizzato dal fatto che la trave tubolare 6 è dotata di un foro 6a atto ad essere impegnato da uno spinotto 61, destinato a definire il bloccaggio di detta trave 6 con il citato braccio 52.
  8. 8. Dispositivo di protezione secondo la riv. 2 caratterizzato dal fatto che il citato accoppiamento telescopico tra gli elementi cavi 62 e i montanti 63 è definito dall’inserimento di uno spinotto 62b in un foro 62a, ricavato in ogni elemento cavo 62, ed in uno di una serie di fori 63a, ricavati in ogni montante 63 e dal fatto di prevedere nella parte terminale di ogni montante 63 un secondo foro 63b che, con lo spostamento verticale dello stesso montante 63, è reso coassiale con il citato foro 62a ed impegnato con detto spinotto 62b per mantenere il montante 63 in posizione sollevata.
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